quadri di Renoir Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 24 Feb 2024 22:00:42 +0000 it-IT hourly 1 La Grenouillère: analisi dell’opera di Renoir https://cultura.biografieonline.it/la-grenouillere-renoir/ https://cultura.biografieonline.it/la-grenouillere-renoir/#respond Fri, 23 Feb 2024 20:48:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=39781 La Grenouillère è il titolo di un’opera di Pierre-Auguste Renoir. Si tratta di un olio su tela realizzato nel 1869. Misura 66 x 81 centimetri.

Il dipinto è custodito in Svezia a Stoccolma, presso il Nationalmuseum (Museo nazionale di belle arti).

La Grenouillère - Renoir
La Grenouillère (Renoir)

La Grenouillère: analisi del dipinto

Il soggetto che Renoir realizza si ispira ad un luogo, la Grenouillère. E’ un angolo di Parigi, sulle rive della Senna frequentato soprattutto dalla borghesia parigina. Si tratta di uno stabilimento balneare collocato sull’isolotto di Croissy, piccola emergenza insulare del fiume.

La Grenouillère - foto d'epoca del 1885
Croissy-sur-Seine: foto d’epoca del 1885 circa

In questo dipinto si può osservare come Renoir usi un cromatismo vivo e forte che regala all’opera un’atmosfera vivace ed allegra.

Renoir usa dipingere sulla tela macchie di colore piccole e decise che definiscono le figure, conferendogli morbidi contrasti; questi servono a distinguere le figure dallo sfondo con un equilibrio proporzionato.

Infatti il pittore, da autentico impressionista, elimina il nero dalla sua tavolozza: forma i toni più scuri sfruttando ricche gradazioni attraverso gamme di colori scuri.

La Grenouillère - Renoir - dettaglio del quadro
Dettaglio centrale del quadro

Nel quadro La Grenouillère, qui analizzato, il movimento dell’acqua – che rappresenta una costante nei dipinti degli impressionisti – è realizzato utilizzando ricche gradazioni cromatiche. Ciò permette di dare all’opera una grande vivacità, tale da conferirle un aspetto non solo vivace ma anche dinamico.

Renoir e Monet

Sui dipinti, l’artista impressionista diceva:

Per me, un dipinto deve essere una cosa amabile, allegra e bella, sì, bella. Ci sono già abbastanza cose noiose nella vita senza che ci si metta a fabbricarne altre. So bene che è difficile far ammettere che un dipinto possa appartenere alla grandissima pittura pur rimanendo allegro. La gente che ride non viene mai presa sul serio.

Questo quadro risale al periodo del fecondo sodalizio artistico tra Renoir e l’amico Claude Monet (dell’amico Monet dipinse un ritratto nel 1875). Anche quest’ultimo dipinse lo stesso luogo nello stesso anno.

La Grenouillère - Monet
La Grenouillère, quadro di Monet (1869). Il dipinto è conservato presso il Metropolitan Museum of Art (The Met) di New York

Una nota scritta di Monet datata 25 settembre 1869 riporta:

Ho un sogno, un dipinto, i bagni de La Grenouillère, per i quali ho fatto dei brutti schizzi, ma è solo un sogno. Anche Renoir, che ha appena trascorso due mesi qui, vuole fare questo dipinto.

Esistono poi altri 2 quadri degli stessi 2 artisti datati 1869:

  • Renoir, La Grenouillère: conservato a Winterthur, in Svizzera (Oskar Reinhart Collection);
  • Monet, Bagnanti a La Grenouillère: conservato presso la National Gallery di Londra.

Curiosità sull’opera

Di quest’opera realizzata da Renoir esiste una riproduzione molto curiosa realizzata dal pittore Stefano Busonero riprodotta nel globo terracqueo di una moneta da due centesimi di Euro.

La Grenouillère - Busonero - 2 eurocent
Dettaglio della riproduzione di Stefano Busonero su una monetina di rame da 2 centesimi di Euro

Busonero risiede a Porto Santo Stefano e realizza opere microscopiche dei grandi maestri del passato con misure che si aggirano intorno al millimetro quadrato di superficie. Sono miniature che richiedono l’utilizzo della lente di ingrandimento per essere ben osservate.

La Grenouillère - pubblicità dell'epoca
Cartolina pubblicitaria d’epoca
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Ragazze al pianoforte (Jeunes filles au piano), opera di Renoir https://cultura.biografieonline.it/renoir-ragazze-al-pianoforte/ https://cultura.biografieonline.it/renoir-ragazze-al-pianoforte/#respond Thu, 01 Sep 2022 13:55:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12524 Ragazze al pianoforte (Jeunes filles au piano) fu dipinto nel 1892 da Pierre-Auguste Renoir che di questo quadro fece diverse versioni sempre alla ricerca della perfezione. Tre, infatti, sono le versioni realizzate con colori ad olio di questo dipinto:

  • una conservata al Metropolitan Museum di New York
  • due appartenenti a collezioni private.

Esistono anche uno schizzo (esposto al Metropolitan Museum) ed una versione a pastello, quest’ultima appartiene ad una collezione privata.

Ragazze al pianoforte
Renoir : Ragazze al pianoforte (Jeunes filles au piano) • Olio su tela, 90 x 116 cm, Musée d’Orsay, Parigi

Ragazze al pianoforte: analisi del quadro

Uno degli aspetti più caratteristici di questo dipinto è proprio la sua ripetitività, il fatto cioè che sia stato realizzato più volte in modo quasi identico per ottenere ciò che già rappresentava, un notevole e straordinario lirismo dei colori. E’ infatti la prima volta che un dipinto di questa importanza viene realizzato così tante volte, e il motivo va ricercato proprio nel tentativo di Renoir di consegnare un quadro che fosse possibile esporre, secondo i suoi obiettivi, in un museo.

Il disegno è simile a quello di altri dipinti dello stesso periodo, come “Ritratto di Claude Monet“, “Grande nudo” e “Ballo in città“, dove i colori sono contenuti nel disegno. La stessa cosa accade nelle “Ragazze al pianoforte“, dove le pennellate seguono i confini del disegno e non sono, invece, libere ed esplosive nella loro istintività, almeno per i canoni dell’epoca, come in altri quadri di Renoir realizzati degli anni ’60 e ’70 dell’Ottocento.

Ragazze al pianoforte - Renoir - 1892 - seconda versione
Ragazze al pianoforte Renoir, 1892) • Seconda versione

Renoir esegue dipinti di pura luce, che raccontano episodi della vita borghese o bucolica dell’epoca ma che in realtà trascendono il loro tempo. E questo dipinto, che rappresenta due ragazze mentre trascorrono alcune ore davanti al pianoforte in un appartamento borghese, rappresenta uno dei più alti esempi di quella sua pittura che trascende il tempo e diventa puro colore. Infatti, il tema del dipinto è anche quello di creare un contesto ideale in cui le due ragazze possano trascorrere del tempo come se fossero in una fiaba moderna.

Ragazze al pianoforte (Jeunes filles au piano) fu il primo dipinto di Renoir acquistato dallo Stato francese e per questo viene spesso ricordato, perché fu subito esposto al Museo de Luxembourg. Il dipinto misura 116×90 cm ed è realizzato con colori ad olio.

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Gli ombrelli, dipinto famoso di Renoir: analisi dell’opera https://cultura.biografieonline.it/ombrelli-renoir/ https://cultura.biografieonline.it/ombrelli-renoir/#respond Tue, 15 Mar 2022 08:51:56 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=39547 Gli ombrelli (Les Parapluies) è un quadro famoso di Pierre-Auguste Renoir. Si tratta di un olio su tela di centimetri 180 x 115, conservato presso la National Gallery di Londra.

Renoir iniziò a dipingere quest’opera nel 1881, prima del suo viaggio in Italia; la completò poi nel 1886.

Les Parapluies - Gli ombrelli - The Umbrellas - quadro di Renoir
Gli ombrelli (Les Parapluies, The Umbrellas) celebre quadro di Renoir

Gli ombrelli di Renoir: descrizione e analisi dei personaggi

Nel dipinto Gli ombrelli l’artista volle raffigurare un momento della vita contemporanea della società parigina, ritratta sotto il cielo piovoso.

Così assistiamo ad una folla che colta dalla pioggia cerca di ripararsi con gli ombrelli.

La tela raffigura sulla destra una madre vestita in modo elegante che volge il suo sguardo verso le sue due bambine; le bimbe si stanno divertendo sotto la pioggia.

Dietro questa mamma troviamo invece un’altra donna che guarda verso il cielo: è un dettaglio che indica che il temporale è appena iniziato.

ombrelli Renoir - dettaglio mamma e bambine
Il dettaglio della mamma e delle bambine

Sulla parte sinistra del dipinto, in primo piano, c’è il personaggio femminile che occupa la maggior parte della tela: è una midinette – epiteto scherzoso dato a Parigi alle sartine e alle modiste. E’ raffigurata con il volto stanco, dopo una giornata lavorativa intensa: è intenta ad alzare il vestito per proteggerlo dal fango.

Lei è priva di ombrello. Non ha neppure un cappello per coprirsi il capo dalla pioggia. Ecco che dietro di lei avanza un gentiluomo con la barba, pronto ad offrirle un riparo dalla pioggia.

ombrelli Renoir - un gentiluomo ripara la ragazza dalla pioggia
Un gentiluomo offre riparo dalla pioggia alla ragazza: dettaglio dei volti.

Una scena in movimento: posizioni e colori

La scena è rappresentata a zig-zag. Ciò serve a conferire all’opera profondità. La scena è resa vivace dal movimento dato dalle diverse posizioni degli individui:

  • frontali,
  • di profilo,
  • di spalle.

Il blu è utilizzato per gli abiti e per gli ombrelli.

Le tinte chiare attorno alle bambine e agli oggetti conferiscono una certa armonia nei colori.

Due tecniche che convivono

Analizzando il dipinto, ci si rende conto che esiste una differenza tra il lato destro e quello sinistro per l’uso della tecnica diversa.

  1. Il lato destro risente dell’impressionismo caratterizzato dalla pennellata veloce, leggera e frammentata. Da notare inoltre l’uso delle varie gradazioni cromatiche: ne è un esempio la rappresentazione delle due bambine.
  2. Il lato sinistro invece risente degli influssi dei classici rinascimentali, che il pittore Renoir aveva avuto modo di apprezzare nel suo viaggio in Italia, nel 1881. Notiamo queste caratteristiche nella donna in primo piano, a sinistra del dipinto: ella è caratterizzata con maggiori dettagli e con più precisione nei contorni.

Nonostante siano state utilizzate due tecniche differenti, non c’è disomogeneità nel dipinto.

E’ un quadro importante nella produzione di Renoir perché segna un nuovo periodo nella sua pittura.

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Ballo al Moulin de la Galette (Renoir): analisi dell’opera https://cultura.biografieonline.it/renoir-ballo-moulin-de-la-galette/ https://cultura.biografieonline.it/renoir-ballo-moulin-de-la-galette/#comments Sat, 27 Nov 2021 19:34:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13252 Ballo del Moulin de la Galette è un celebre quadro di Pierre-Auguste Renoir, dipinto nel 1876. E’ il quadro più importante di quel periodo. Ciò perché è un inno alla luce. Esso mostra il livello che Renoir aveva raggiunto nel riprodurre l’attimo di luce, cioè il momento in cui la luce cambia tutto e l’artista riesce a catturarla, rappresentandola in modo perfetto.

Bal du moulin de la Galette (Dance at Le Moulin de la Galette)
Ballo al Moulin de la Galette (Auguste Renoir, 1876) – Musée d’Orsay, Parigi – Olio su tela (175 x 131 cm)

Renoir comprese subito l’importanza dell’insegnamento di Monet riguardo alla luce e fu proprio la loro frequentazione a permettere a Renoir di apprendere gli insegnamenti di uno degli esponenti più importanti dell’Impressionismo.

Ballo al Moulin de la Galette: analisi del quadro

E, infatti, “Ballo al Moulin de la Galette” rappresenta in modo straordinario le idee fondamentali dell’Impressionismo.

La luce è ovunque ed anche le ombre sui volti, come nel caso del viso della ragazza in primo piano, hanno una loro tonalità.

Gli alberi sono pieni di macchie di luce e così la giacca del ragazzo di spalle che parla con la giovane. Ella ha la luce sul volto sotto ad una fronte ombrosa che, come si è detto, è coperta da un’ombra che esalta ancora di più la luce.

Le ombre sono dunque colorate, cioè sono frastagliate di luce e la luce è una protagonista assoluta del quadro. Proprio la luce dà movimento alla scena, le dona quel dinamismo gioioso che proprio nell’attimo che coglie, si compie.

La tecnica

Renoir utilizza la tecnica cara agli impressionisti: pennellate veloci che danno movimento alla scena ma anche dissolvenza; le immagini infatti sembrano fondersi e confondersi e proprio questo aspetto era fra i più osteggiati dai critici dell’Impressionismo.

Questo dipinto è indubbiamente un capolavoro.

Non solo per la maestria con la quale viene ricreata la scena di un ballo festoso e per il modo innovativo in cui la luce viene distribuita in tutte le immagini, ma perché interpreta perfettamente ciò che sta accadendo alla pittura moderna, cioè come sta cambiando e quali travolgenti novità arriveranno da lì a poco nell’arte pittorica.

Montmartre

Questo quadro, Ballo al Moulin de la Galette, ritrae un momento di vita dei giovani parigini. Sono tutti riuniti al Moulin de la Galette, celebre caffè del quartiere di Montmartre. Alcuni di loro ballano (sullo sfondo), altri chiacchierano tra loro, seduti ai tavolini (in primo piano).

E tra i personaggi seduti c’è lo stesso Renoir, che conversa con i suoi amici e con le sue modelle.

La fotografia storica ci trasmette anche la moda dell’epoca: le acconciature delle donne, le gonne che si sollevano durante il ballo, i cappelli a cilindro degli uomini.

Altri quadri di Renoir di questo periodo sono:

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Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont, storia e curiosità https://cultura.biografieonline.it/pomeriggio-bambini-berard-wargemont/ https://cultura.biografieonline.it/pomeriggio-bambini-berard-wargemont/#respond Fri, 24 Apr 2020 14:08:39 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=28457 Dipinto nell’anno 1884, Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont è un celebre quadro di Pierre-Auguste Renoir. E’ un’opera che si allontana dalla sua sperimentazione impressionista. Il dipinto ritrae un gruppo di famiglia; è un olio su tela che misura 127 x 173 centimetri. E’ custodito a Berlino, presso i Musei Statali, Alte Nationalgalerie.

Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont (Renoir) - Children's Afternoon at Wargemont - L'après-midi des enfants à Wargemont
Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont, quadro celebre di Renoir. Il titolo originale in francese è L’après-midi des enfants à Wargemont. In lingua inglese: Children’s Afternoon at Wargemont. In tedesco (paese dove l’opera è esposta): Nachmittag der Kinder in Wargemont.

Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont: analisi dell’opera

Al centro della tela c’è una bambina in piedi, che tiene in mano una bambola con abiti bianchi. La bimba invece ha dei lunghi capelli biondi tendenti al rossiccio, che sono ornati con una nastro chiaro.

L’abito che indossa è elegante di colore blu, con i bordi bianchi. Indossa poi un paio di scarpette lucide e nere che sono aperte sul dorso. Il viso è in posizione frontale mentre lo sguardo ha un’espressione sognante.

Bambini Bérard a Wargemont (Renoir): il dettaglio dei volti delle figure femminili: la bambina con la bambola e la ragazza che ricama.
Il dettaglio dei volti delle figure femminili: la bambina con la bambola e la ragazza che ricama.

Sulla sedia c’è dipinta una ragazza che ricama e che tiene la bambola sulle gambe. Porta una treccia chiusa da un fiocco rosso come i suoi capelli. L’abito che ha indosso è di tinta chiara con i bordi rossi come il nastro con cui ha annodato i capelli. In vita ha un nastro sempre color rosso che stringe l’abito.

A sinistra

Sulla sinistra del dipinto troviamo un’altra bambina seduta sul divano rivestito di stoffa verde a strisce blu. La piccola ha tra le mani un grande libro che appoggia sulle sue gambe.

Indossa una gonna a pieghe e sopra una maglia aderente di colore scuro; porta poi calze e scarpette nere. Il volto è orientato verso il libro e dà proprio quel senso tipico di concentrazione nella lettura. Anche i suoi capelli sono biondo- rossicci.

A destra

Sul tavolo, a destra del dipinto, c’è un tappeto decorato a rivestirlo, in abbinamento alle tende, con fiori e foglie. Sul davanzale della finestra c’è un vaso con i fiori rossi, appoggiato. Aldilà dei vetri della finestra si vede un paesaggio di campagna.

Le pareti della stanza sono decorate con della boiserie chiara. Mentre il pavimento è dipinto con un palchetto dalle tinte calde.

Se immersi nel silenzio si sente squillare il campanello, si ha l’impressione che il rumore sia più stridente di quanto lo sia in realtà. Io cerco di far vibrare un colore in modo intenso come se il rumore del campanello risuonasse in mezzo al silenzio.

Tratta da: frasi di Pierre-Auguste Renoir

La famiglia Bérard

Nel 1879 Renoir divenne amico di Paul Bérard e di sua moglie Marguerite. Paul, banchiere e diplomatico, era una personalità parigina di spicco.

L’artista dipinse ritratti, nature morte e paesaggi per la famiglia Bérard. Li visitò sia a Parigi che nel loro castello a Wargemont; qui dipinse questo quadro delle loro figlie Marguerite, Lucie e Marthe.

Nell’arco degli anni dipinse le figlie anche individualmente; in questa opera i soggetti, le tre sorelle, vengono allontanate dallo spettatore essendo distribuite nello spazio. Ma di questo parleremo meglio tra poco.

La tecnica di realizzazione

La tecnica utilizzata da Renoir per il quadro “Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont” è ad impasto con colori ad olio su tela.

Tale pasta colorata che fu applicata sulla tela con pennellate fitte in modo da creare superfici omogenee. I colori predominanti del dipinto di Renoir sono caldi e avvolgenti. Predominano il bruno, il rosso e il giallo ocra che riempiono soprattutto la parte destra della tela.

Al contrario, sulla parte sinistra, predominano tinte fredde, azzurre e verdi.

Lo spazio

L’opera presenta forti contrasti di luminosità che l’artista Renoir utilizza per costruire lo spazio.

La luce interna rivela dolcemente le bambine e la ragazza nel loro ambiente. All’esterno l’illuminazione del paesaggio e del prato è data invece dal sole.

A definire lo spazio interno della stanza ci sono gli arredi. Altro indicatore dello spazio è la sovrapposizione delle figure che Renoir utilizza e che serve appunto ad articolare lo spazio domestico.

La forma

Il dipinto “Il pomeriggio dei bambini Bérard a Wargemont” è di forma rettangolare. Questo permette al pittore attraverso una inquadratura orizzontale di dipingere gran parte della stanza e delle figure all’interno.

Così la metà destra è dedicata alle due sorelle mentre l’altra metà, a sinistra, è occupata dal divano e dalla bambina che legge il grande libro.

I volti delle ragazze sono consapevolmente rappresentati in 3 modi (viste) differenti:

  • vista di profilo;
  • a tre quarti;
  • e frontale.

La linearità precisa dell’opera riflette perfettamente la fase di “classicizzazione” di Renoir. I molti motivi diversi, come in una xilografia giapponese, sottolineano l’unità della superficie dell’immagine.

Lo stile del dipinto

Pierre-Auguste Renoir apparteneva al gruppo di pittori impressionisti. Ecco perché nei suoi dipinti scelse di dipingere i suoi contemporanei dentro locali o case.

C’è da aggiungere che in occasione del viaggio in Italia di Renoir, compiuto tre anni prima della realizzazione di questo quadro, nel 1881, ebbe l’opportunità di documentarsi e approfondire la conoscenza delle opere di Raffaello. Esperienza di cui Renoir fece tesoro e che lo portò a dedicarsi e concentrarsi alla figura umana, concetto di cui Raffaello Sanzio fu Maestro indiscusso.

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La colazione dei canottieri, storia e descrizione del quadro di Renoir https://cultura.biografieonline.it/colazione-dei-canottieri-renoir/ https://cultura.biografieonline.it/colazione-dei-canottieri-renoir/#comments Fri, 21 Jun 2019 06:09:05 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=26462 L’opera analizzata in questo articolo è “La colazione dei canottieri” realizzata dal celebre pittore francese Pierre-August Renoir tra il 1880 e il 1881. E’ un olio su tela che misura 130.2 x 175.6 centimetri. Il dipinto è custodito a Washington, presso la Phillips Collection, il primo museo di arte moderna degli Stati Uniti.

La colazione dei canottieri - Le déjeuner des canotiers - Luncheon of the Boating Party
La colazione dei canottieri (Le déjeuner des canotiers) • In inglese: Luncheon of the Boating Party

La colazione dei canottieri, descrizione del dipinto di Renoir

La luce del pomeriggio filtra tra le fronde degli alberi, illuminando la scena in primo piano: i canottieri e i loro amici sono riuniti intorno ad un tavolo e hanno appena finito il pranzo. Ne restano i segni sulla tovaglia: stoviglie e avanzi di cibo.

In altro a sinistra, si vede la Senna con le sue piccole imbarcazioni che l’attraversano con vele bianche. C’è pure una ragazza in primo piano intenta a giocare con il suo cagnolino mentre un canottiere la osserva e un altro giovane si dirige verso un’altra ragazza elegante che è seduta al tavolo.

Sulla balaustra sinistra, c’è un altro canottiere con la barba che si riposa. E ancora: due giovani seduti al tavolo si vedono in secondo piano e sullo sfondo due gruppi di amici chiacchierano. È questa la composizione che si apre davanti agli occhi dell’osservatore, ammirando “La colazione dei canottieri” di Pierre August Renoir.

L’artista, soprannominato “Il pittore della femminilità”, proprio per la sua capacità di cogliere e rappresentare la donna in modo ineguagliabile, è uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo.

I personaggi del quadro

D’indole timida e riservata, Renoir nacque a Limoges il 25 febbraio del 1841. I modelli utilizzati per il quadro La colazione dei canottieri sono amici e colleghi che si sono prestati alla composizione del dipinto.

La ragazza in primo piano è Angèle, nota modella del maestro.

Tra i modelli vi è anche un giornalista, il signor Maggiolo, il pittore Gustave Caillebotte e la futura moglie di Renoir, Aline Charigot, che gioca con il cane. L’uomo con la barba è Alphonse Fournaise Jr, il figlio del proprietario del ristorante.

Poi vi è ancora: il barone Raoul Barbier, un ex ufficiale di cavalleria. La giovane con la quale chiacchiera è forse la figlia del proprietario Alphonsine Fournaise. Barbier è rappresentato seduto al tavolo con l’attrice Ellen Andrée, dipinta mentre beve.

Sul fondo della tela ci sono: Charles Ephrussi banchiere ed editore della Gazette des beaux-arts mentre chiacchiera con Jules Laforgue poeta, critico e suo segretario.

Sulla destra, c’è invece la famosa attrice della Comédie Française, Jeanne Samarye; con lei ci sono Eugène Pierre Lestringuez, Ministro degli Interni e l’artista Paul Lhote, un caro amico di Renoir.

I personaggi del quadro La colazione dei canottieri, di Renoir
I personaggi del quadro

Analisi dell’opera

La trama del dipinto è formata da grandi pennellate che vanno a confondere i contorni delle forme. Così facendo i dettagli vengono accennati, non descritti.

Questa è una tecnica utilizzata dagli impressionisti, che in questo modo spingono l’osservatore a valutare l’insieme del dipinto, non soffermandosi appunto sui dettagli, sui particolari. Il dipinto di Renoir infatti comprende brani di paesaggio, di natura morta e di ritratto.

I colori che Renoir utilizza sono luminosi, freschi. Usa i colori primari distribuendoli uniformemente e sono richiamati all’interno della tela: i gialli che usa per i cappelli, il blu dei vestiti e il rosso per gli accessori femminili.

Quella utilizzata ne “La colazione dei canottieri” è inoltre un’inquadratura di tipo fotografico: i soggetti principali sono tutti inseriti all’interno del dipinto, ad eccezione della donna a destra, che è rappresentata parzialmente tagliata sul bordo.

In più, quasi come se si trattasse di un’istantanea, canottieri e amici non sono in posa ma raffigurati in modo inconsapevole.

Il pensiero del maestro è ben rappresentato da questa sua frase:

“Com’è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui l’imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso”.

Una curiosità: “La colazione dei canottieri” è citato in un celebre dialogo del film “Il favoloso mondo di Amélie.

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Ballo in città e Ballo in campagna (opere di Renoir) https://cultura.biografieonline.it/renoir-ballo-in-citta-ballo-in-campagna/ https://cultura.biografieonline.it/renoir-ballo-in-citta-ballo-in-campagna/#comments Fri, 21 Nov 2014 15:15:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12519 Ammirando “Ballo in città” e “Ballo in campagna” si può notare ciò che è presente anche in un altro quadro di Pierre-Auguste Renoir, “Ritratto di Claude Monet“, cioè la maestria di Raffaello e la precisione di Velasquez nel rendere le quattro figure, che danzano in contesti diversi perfettamente simili.

Ballo in città - Dans a la ville - Renoir - 1883
Ballo in città (Dans a la ville, Renoir • 1883)

Ballo in città e Ballo in campagna: analisi dei due quadri

Infatti entrambi i quadri sono stati dipinti nel 1883 e hanno le stesse misure, 180 x 90 cm, oltre che l’utilizzo della medesima tavolozza di colori ad olio, perché sono uno l’opposto e l’antitesi dell’altro. Il “Ballo in città” rappresenta l’eleganza di un ballo aristocratico, mentre nel “Ballo in campagna” percepiamo la passione e il divertimento per un ballo libero e gioioso.

Entrambi questi quadri di Renoir rappresentano l’interesse e la predilezione che il pittore francese aveva per il ballo. Forse però preferiva il secondo, più sregolato e istintivo, anche perché la ballerina del “Ballo in campagna” è la sua futura sposa, Aline Charigot.

In realtà, anche se i contesti sono diversi e si notano bene due ambienti distinti, i ballerini sembrano partecipare ad un unico ballo, trascinati da movimenti uguali, si potrebbe dire quasi speculari. Un altro elemento che unisce i due quadri è il modo in cui sono disegnate le figure e viene utilizzata la pennellata.

Ballo in campagna - Dans a la campagne - Renoir - 1883
Ballo in campagna (Dans a la campagne, Renoir • 1883)

Non ci sono pennellate vivaci che tanto scalpore avevano suscitato negli accademici conservatori del Salon e che avevano contraddistinto gli Impressionisti. Ma c’è invece precisione e una pennellata meno libera ma più specifica. Questo cambiamento nasceva come conseguenza dello studio dei pittori italiani, fra cui anche Raffaello, che Renoir aveva intrapreso alcuni anni prima di realizzare questi quadri.

Penso che entrambi i dipinti siano un inno alla gioia di vivere e alla libertà che il ballo regala a persone di diversa estrazione sociale, che lo vivono in modo diverso dal punto di vista estetico, ma in modo uguale nella sua manifestazione emotiva e sentimentale. In questo senso è importante notare la differenza dei colori, soprattutto degli abiti delle ballerine, che in qualche modo, se paragoniamo i due quadri, seguono proprio la scelta estetica di come le due coppie vivono la passione per il ballo: più calda e passionale la scena bucolica, più fredda e apparentemente meno coinvolta quella in città.

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Ritratto di Claude Monet (opera di Renoir) https://cultura.biografieonline.it/renoir-ritratto-di-monet/ https://cultura.biografieonline.it/renoir-ritratto-di-monet/#comments Fri, 21 Nov 2014 14:31:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12496 Nel 1875, Pierre-Auguste Renoir ritrae il suo amico Claude Monet realizzando, a parer mio, un’opera che può essere tranquillamente paragonata ai ritratti di maestri come Tiziano, Raffaello e Velasquez. Il dipinto è un olio su tela che misura 85 x 60,5 cm. Renoir e Monet furono per molti anni amici e compagni di quella avventura artistica che fu l’Impressionismo.

Ritratto di Claude Monet (eseguito da Renoir)
Claude Monet ritratto da Pierre-Auguste Renoir (1875, olio su tela) • Altezza: 85 cm; larghezza: 60.5 cm • Musée d’Orsay, Parigi (Francia)

La loro frequentazione avvenne mentre, insieme ad altri, si incontravano al Café Guerbois, all’inizio del 1860, per immaginare e definire non solo l’Impressionismo, di cui in seguito saranno due importanti rappresentanti, ma soprattutto il futuro dell’arte.

Ritratto di Claude Monet: il quadro

In questo dipinto, Renoir vuole giocare con l’amico, il quale si mette in posa mentre è ancora al lavoro su uno dei suoi quadri. L’abito è quello che Monet usa per dipingere e, mentre stringe una tavolozza fra le mani, si gira verso il suo interlocutore. L’affetto che Renoir aveva per Monet si può intuire per come colloca il cappello e circonda la testa dell’amico con le foglie di un oleandro, quasi a voler santificare con un’aureola e una corona il pittore che conserva la sua espressione ironica e trasognata. Il volto di Monet è luminoso e attira tutta la luce del quadro, che poi si disperde fra le finestre dello sfondo.

L’abito scuro contrasta questo passaggio della luce. La stanza è spoglia e tutta l’attenzione si dirige verso il soggetto che sembra stia per tornare da un momento all’altro al suo lavoro. La luminosità del volto è ottenuta grazie alle pennellate sovrapposte che aumentano le tonalità del bianco, mentre lo sfondo è stato dipinto con pennellate lunghe che sviluppano una diversa luce; per questo, osservando il quadro, la prima cosa che si nota è il volto di Monet, poi lo sfondo e infine l’abito del pittore.

Il quadro fu esposto nel 1876 ottenendo un certo successo di critica. In quel periodo gli Impressionisti iniziavano ad ottenere apprezzamenti per il loro lavoro dopo alcuni anni di critiche aspre e della derisione del pubblico.

Solo dieci anni prima, infatti, gli Impressionisti erano stati criticati e derisi al Salon de Refusés, dove avevano esposto le oro opere già rifiutate dagli organizzatori del Salon, che avevano deciso di non fare esporre i loro quadri perché li ritenevano troppo lontani dai canoni artistici dell’epoca. Ma le cose in seguito cambiarono rapidamente a loro favore. Un cambiamento questo che ha accomunato molti artisti di epoche diverse, in cui la derisione o l’indifferenza in breve tempo si sono trasformate in successo e fama.

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Grande nudo (opera di Auguste Renoir) https://cultura.biografieonline.it/renoir-grande-nudo/ https://cultura.biografieonline.it/renoir-grande-nudo/#comments Wed, 19 Nov 2014 17:09:37 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12380 Grande nudo” fu dipinto da Pierre-Auguste Renoir nel 1907. Si tratta di un olio su tela che misura 70 x 155 cm. Questo quadro è importante per diversi motivi. Si innesta nella tradizione dei nudi classici, con i quali il pittore francese esce dal periodo in cui dipingeva donne sensuali ed istintive.

Grande nudo (Grand nu • Renoir, 1907)
Grande nudo : uno dei quadri più celebri di Auguste Renoir (1907 • Olio su tela, Cm 70 x 155 cm, Musée d’Orsay, Parigi, Francia)

Grande nudo: breve storia e analisi del quadro

Renoir sceglie di dipingere figure più caste, in cui la nudità, come diremo in seguito, è solo uno degli aspetti della bellezza del soggetto raffigurato.

La donna, nella sua prosperosa eleganza, appare meno sensuale di altri nudi di Renoir. Inoltre, proprio questa scelta stilistica, che assomiglia ad altri quadri che il pittore realizzerà in seguito come ad esempio “Le bagnanti” del 1918-1919, identifica un periodo particolare della sua opera che inizia con il 1876 e si conclude nel 1919.

Le Bagnanti, di Renoir
Pierre-Auguste Renoir: Le Bagnanti (Les baigneuses, 1918-1919)

Un periodo in cui il pittore dipingerà molti quadri ma che, nell’ambito del tema del nudo, avrà due punti di riferimento: “Busto, effetto di sole” del 1875 e il già citato e meraviglioso “Le bagnanti“. Due quadri simili al “Grande nudo” non solo per il soggetto ma anche per lo stile pittorico.

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Renoir, infatti, per realizzare questo quadro, Grand nu (in lingua francese), rinuncia alle ampie pennellate e alla vivacità della luce che riesce ad imprigionare mirabilmente nei dipinti en plein air. Sceglie, infatti, colori più caldi e tenui per rappresentare, in tutte le sue sfumature visive, la morbida sensualità del soggetto.

La luce viene rappresentata come se la donna fosse adagiata dentro ad un cameo. E’ una raffigurazione iconica in cui la nudità esalta la bellezza della donna. Ma non solo, qui possiamo ammirare la rappresentazione di uno studio particolare e appassionato del classicismo che ha ispirato molti pittori contemporanei a Renoir e successivi al suo tempo.

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La moschea (quadro di Renoir) https://cultura.biografieonline.it/renoir-moschea/ https://cultura.biografieonline.it/renoir-moschea/#respond Fri, 03 Oct 2014 08:50:20 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12044 La moschea” è un quadro dipinto da Pierre-Auguste Renoir nel 1881. Undici anni dopo la nascita ufficiale dell’Impressionismo, di cui Renoir è stato uno degli esponenti più importanti.

La moschea: il quadro

Il soggetto del quadro è una festa araba che si svolge vicino alle mura di Algeri. Non sappiamo che festa sia, se si tratti di una festa popolare che riguarda un avvenimento religioso o una celebrazione laica.

Pierre-Auguste Renoir, La Moschea (1881)
La Moschea (Renoir, 1881) • Olio su tela, 73 x 92 cm • Musée d’Orsay, Parigi

Tuttavia, è chiaro che si sta svolgendo attorno a cinque musicisti e che Renoir, secondo i canoni estetici dell’Impressionismo, racconta le danze e il movimento dei partecipanti con ampie pennellate e dal tratto veloce, in cui i dettagli vengono trascurati per dare un’immagine dinamica dell’avvenimento. L’impasto del colore permette di creare una scena confusa, in cui i colori e la luce si mischiano per dare sfogo alla velocità dell’esecuzione.

La festa si svolge non lontano dalla Casbah che fa da sfondo al quadro. All’orizzonte si intravede il blu del mare. In quegli anni, i temi che riguardano luoghi esotici e feste popolari sono molto apprezzati in Europa e permettono a Renoir di mostrare, con ancora più determinazione, come gli Impressionisti si distacchino dalla pittura antecedente. Non esistono dettagli ma solo il desiderio di rappresentare la realtà con una pennellata libera. Un esempio sono i volti dei personaggi che spesso appaiono talmente confusi da essere indecifrabili.

La moschea di Renoir: analisi

La modernità di quest’opera, che segue e anticipa altri capolavori più importanti, può essere letta anche come un manifesto dell’Impressionismo, che proseguirà fino al 1890 con il suo sperimentalismo. Un altro elemento importante è il contesto geografico e culturale.

Si tratta di un luogo in cui gli elementi orientaleggianti appaiono ovunque, e dove la mistica della festa viene rappresentata al centro di un’architettura esotica che riverbera gioia e felicità. Non è un oriente violento o pericoloso quello di Renoir, al contrario tutto sembra coinvolgente e magico.

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