Quadri di Albrecht Dürer Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 06 Jun 2020 10:38:17 +0000 it-IT hourly 1 Cristo tra i dottori, opera famosa di Albrecht Dürer https://cultura.biografieonline.it/cristo-tra-i-dottori-durer/ https://cultura.biografieonline.it/cristo-tra-i-dottori-durer/#respond Mon, 22 Apr 2013 09:56:45 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6920 Realizzata nel 1506, Gesù tra i dottori è una delle opere più interessanti di Albrecht Dürer, conservata nel museo Thyssen-Bornemisza, è stata . Indicata anche come Cristo dodicenne tra i dottori o in lingua inglese Christ among the Doctors, si tratta di un olio su tavola e misura 64,3 x 80,3 cm. E’ un capolavoro del grande pittore tedesco, che aveva una profonda conoscenza del Rinascimento italiano.

Albrecht Durer, Gesù tra i dottori (1506)
Cristo dodicenne tra i dottori, quadro di Albrecht Dürer (1506)

Dürer aveva studiato durante i due anni di permanenza in Italia, dal 1505 al 1507, l’arte pittorica veneziana, soprattutto quella religiosa. In tale periodo dipinse questo quadro in cui sono evidenti gli influssi di Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Leonardo da Vinci. I primi due sono stati di ispirazione per il tema religioso di Gesù che incontra e dialoga con i sapienti del Tempio di Gerusalemme, mentre Leonardo è sicuramente stato di ispirazione per la realizzazione dei volti grotteschi dei saggi.

Analisi del quadro

Due sono gli aspetti essenziali del Cristo tra i dottori: il contrasto fra il viso sublime e giovane di Gesù e il volto orribile, vecchio e corrotto dei sapienti del Tempio. Si può notare che però Gesù non sta affrontando una polemica con i dotti ma ha uno sguardo atterrito, come se non avesse alcuna speranza di poterli convincere. Sembra anzi che la bellezza del suo volto sia sporcata dall’asfissia prodotta dai volti dei vecchi che si approssimano sempre più al Cristo, quasi cercando di inglobarne la figura dentro al loro gruppo.

Il dettaglio dei volti e delle mani nel quadro "Cristo dodicenne tra i dottori" di Albrecht Dürer (1506)
Il dettaglio dei volti e delle mani

Il secondo aspetto interessante è il gioco delle mani al centro del quadro, quasi a voler dare una certa dinamicità alla conversazione, riuscendo ad imprimere sulla tela un disegno dinamico, in cui il movimento delle mani descriverebbe questa discussione fra Gesù e i savi. La scena è compressa, non si vede lo sfondo ma si intuisce bene il contrasto fra bellezza e bruttezza, fra innocenza e corruzione.

Il dettaglio del segnalibro nel quadro "Gesù tra i dottori" di Albrecht Dürer (1506)
Il dettaglio del segnalibro con la data del quadro

Il dipinto Gesù tra i dottori fu realizzato da Albrecht Dürer in pochi giorni con una stesura quasi di getto; solo il volto del Cristo e le mani poste al centro furono elaborate in anticipo, attraverso diversi disegni preparatori, e poi successivamente dipinte sulla tela. Il quadro è datato e firmato con l’espediente di inserire queste informazioni nel segnalibro in basso a sinistra.

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Autoritratto con pelliccia (quadro di Albrecht Dürer) https://cultura.biografieonline.it/albrecht-durer-autoritratto-con-pelliccia/ https://cultura.biografieonline.it/albrecht-durer-autoritratto-con-pelliccia/#comments Wed, 13 Feb 2013 16:48:23 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5850 Autoritratto con pelliccia è l’ultimo ritratto che Albrecht Dürer ha dedicato ufficialmente a se stesso. In passato prima di questo ne aveva già realizzati altri due. In seguito il pittore tedesco si è ritratto all’interno di opere dove compaiono più personaggi. In questo quadro la posizione del corpo e del volto sono frontali, mentre in altri ritratti la posizione della faccia era posta in posizione di tre quarti. Il volto è dipinto con una simmetria perfetta e la sua raffigurazione ricorda i dipinti bizantini riguardanti il Cristo.

Autoritratto con pelliccia, di Albrecht Durer
Albrecht Durer, Autoritratto con pelliccia (1500)

In effetti Dürer si raffigura come se volesse assomigliare ad un Gesù dal volto perfetto, che con la mano si tiene il bavero in una posizione tale da richiamare una volontà religiosa, cioè come se volesse benedire gli astanti. Il viso del pittore è il punto centrale del dipinto, la cui forza espressiva è indubbia e volutamente cercata. Sulla destra Dürer scrive in latino alcune informazioni sul quadro:

Albertus Durerus Noricus ipsum me propriis sic effin gebam colori bus aetatis anno XXVIII.

Precedentemente queste informazioni, che danno il titolo all’opera e aggiungono nozioni sul quadro, erano state scritte per altri dipinti, in lingua tedesca, non è chiaro il motivo per il quale il pittore in questo caso sceglie il latino. Forse la sua curiosità per tale lingua, che in seguito gli sarà utile per gli altri studi, lo aveva già in quegli anni portato a studiarla e ad approfondirla.

Dopo la morte di Albrecht Dürer questo autoritratto viene donato al municipio di Norimberga, dove rimase fino alle fine del cinquecento quando, dopo l’invasione della città, divenne parte della collezione reale dei principi di Baviera.

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