puntinismo Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 26 May 2020 20:01:10 +0000 it-IT hourly 1 Lusso, Calma e Voluttà (opera di Henri Matisse) https://cultura.biografieonline.it/lusso-calme-volutta-matisse/ https://cultura.biografieonline.it/lusso-calme-volutta-matisse/#comments Tue, 03 Jun 2014 15:47:50 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11048 Lusso, Calma e Voluttà” (Luxe, Calme et Volupté) è un’opera di Henri Matisse, realizzata tra il 1904-1905. Si tratta di un olio su tela, di centimetri 98,5 x 118,5, conservata a Parigi presso il Musée national d’Art moderne, Centre Georges Pompidou, in deposito al Musée d’Orsay.

Henri Matisse (Lusso, Calma e Voluttà, 1904)
Lusso, Calma e Voluttà : quadro celebre di Henri Matisse (1904)

Storia

È nel 1904 che Matisse trascorre l’estate a Saint-Tropez, alla ricerca del sole del Mediterraneo. Si trova vicino alla villa di Paul Signac e non lontano da Le Lavandou, dove soggiorna Henri-Edmond Cross, due bravissimi esponenti del Pointillisme, seguaci di Georges Seurat. È in questo clima conciliante che il pittore riprende e approfondisce le ricerche neoimpressioniste sulla scomposizione del colore, che conosceva già attraverso le proprie esperienze, la visione di opere di Seurat e la lettura di vari testi teorici.

Da qui la realizzazione della tela Lusso, Calma e Voluttà, dipinta a Parigi nello studio di quai Saint-Michel, che riprende il titolo da un famoso distico di Baudelaire dell’Invito al viaggio.

Lusso, Calma e Voluttà: il quadro

Due sono gli elementi caratteristici del dipinto: la tecnica pittorica e il trattamento del soggetto. La tecnica, puntinista, appare in maniera decisa libera nella scelta dei colori, piuttosto insoliti e innaturali, che preannunciano la prossima svolta fauve. Matisse rappresenta una colazione in riva al mare, che si trasforma in una composizione simbolica, che segna un ulteriore distacco dalle poetiche realiste a favore di uno stile decorativo, stile questo che si affermerà in seguito.

La tela fu presentata con successo al Salon des Indépendants nel 1905, entusiasmando Signac, che vede nella tela la sperimentazione delle sue teorie e decide di acquistarla, esponendola soddisfatto nella sala da pranzo della sua villa a Saint-Tropez, dove il dipinto resterà sino al 1943, per essere poi di nuovo esposta al pubblico nel 1950.

A proposito, Matisse ricorda: “A Saint-Tropez ho conosciuto Signac e Cross, teorici del Pointillisme. In loro compagnia ho lavorato al mio quadro La terrazza à Saint-Tropez… vi ho anche dipinto la grande composizione intitolata Luxe, Calme et Volupté, una tela fatta con i colori puri dell’arcobaleno. Tutte le tele di questa scuola (Pointillisme) producevano lo stesso effetto: un po’ di rosa, un po’ d’azzurro, un po’ di verde; una tavolozza molto limitata con cui non mi sentivo a mio agio. Cross mi disse che avrei presto abbandonato quella teoria”.

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Coppia a cavallo (Kandinsky) https://cultura.biografieonline.it/coppia-cavallo-kandinsky/ https://cultura.biografieonline.it/coppia-cavallo-kandinsky/#comments Thu, 29 May 2014 08:16:14 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11065 Coppia a cavallo” è un’opera di Wassily Kandinsky, realizzata con la tecnica olio su tela nell’anno 1906, che misura 55 x 50,5 centimetri; questo celebre quadro è conservato a Monaco (Germania) presso lo Stadtische Galerie im Lenbachhaus.

Wassily Kandinsky: Coppia a cavallo (1906) • Olio su tela • cm 55 x 50,5 • Stadtische Galerie im Lenbachhaus (Monaco, Germania)
Coppia a cavallo – Kandinsky (1906)

Storia del quadro

Nel 1906 Kandinsky soggiornò per molto tempo a Parigi, dove espose le sue opere nei celebri Salons e ebbe modo anche di approfondire le potenzialità espressive del colore impressionista e postimpressionista, rimanendo particolarmente colpito dalla pennellata vibrante dei fauves.

Breve analisi dell’opera

Il dipinto Coppia a cavallo sembra rappresentare un sogno o una favola: in primo piano c’è una coppia di innamorati stretti in un abbraccio che procede a cavallo, immersa in un paesaggio di alberi variopinti, mentre sullo sfondo viene rappresentata la città che si accende di luci abbaglianti, che si riflettono sullo specchio d’acqua del fiume, dove procedono lentamente piccole imbarcazioni “confuse” nell’acqua colorata.

Si potrebbe trattare della descrizione di una favola, ma anche di un sogno dell’artista: l’agognato ritorno alla sua terra, Mosca. Sembra quasi di poter riconoscere la città natale di Kandinsky, nella lunga successione di cupolette colorate, città dalla quale si era allontanato nel 1896 e dove farà ritorno dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Il distacco dalla sua amatissima città era stato molto doloroso, ma indispensabile per consentire all’artista di studiare pittura e avviare così la propria carriera artistica. All’arrivo a Monaco, infatti, Kandinsky aveva frequentato la scuola di pittura di Anton Azbé; lì aveva studiato disegno anatomico e una tecnica pittorica postimpressionista, che consisteva nell’accostamento di colori puri.

Nella Coppia a cavallo è chiaro l’uso di una tecnica pointilliste: il colore è steso sulla tela tracciando “piccoli puntini colorati che brillano come pietre preziose”.

L’effetto che si ottiene è una superficie pittorica molto vivace, in cui il colore-luce illumina l’ambiente, definisce le masse, stabilisce i confini, conferisce sostanza materica agli oggetti, ma in contemporanea i numerosissimi puntini colorati sono come liberi di fluttuare nell’aria e di evocare gli stati d’animo dell’artista.

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Mulino a vento (opera di Kandinsky) https://cultura.biografieonline.it/mulino-vento-kandinsky/ https://cultura.biografieonline.it/mulino-vento-kandinsky/#respond Wed, 28 May 2014 20:55:14 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11052 Mulino a vento” (a volte indicato anche come Mulino a vento in Olanda) è un’opera di Kandinsky, realizzata nel 1904. Si tratta di un gouache su cartone scuro, di centimetri 34,7 x 50,3, custodito a Parigi presso il Musée national d’Art moderne, Centre Georges Pompidou.

Kandinsky: Mulino a vento (1904) • cm 34,7 x 50,3 • Parigi, Musée national d’Art moderne, Centre Georges Pompidou
Mulino a vento in Olanda (1904, Wassily Kandisnky)

Storia

Dopo la separazione dalla prima moglie Anja, Kandinsky cominciò, insieme alla nuova compagna Gabriele Munter, una diversa serie di viaggi che lo portarono in Europa, in Russia e anche in Africa. “Mulini a vento” fu infatti eseguito durante un breve viaggio in Olanda e ci mostra al centro della composizione un grande mulino a vento, con le sue enormi pale bianche, che si confondono con le nuvole.

Analisi

Il mulino è dipinto in grande evidenza poiché costituisce il punto di fuga dei due canali che partono dagli angoli del quadro e raggiungono al centro la base del mulino. Questo sembra possente ma in realtà non ha consistenza materiale, in quanto il suo colore scuro è la tinta del cartone su cui Kandinsky ha lavorato a guazzo.

È di grande suggestione il gioco di riflessi sull’acqua dei canali, in cui si vede rispecchiarsi le costruzioni sullo sfondo, ma anche le nuvole che non possiamo vedere nel cielo, perché oltrepassano i limiti del cartone. Fanno da quinta alla composizione, nella parte sinistra, le tipiche costruzioni dei Paesi Bassi, mentre sul lato destro lo sguardo vaga libero nelle pianure sconfinate.

Il dipinto è condotto con grande abilità prospettica e ritrae ogni minuscolo particolare: dalle piccole figure al lavoro fino ai panni stesi davanti alle case. In più, dal punto di vista cromatico, grande è ancora una volta il debito nei confronti dell’Impressionismo: l’esempio dei famosi Mulini a vento di Monet (1886)  rappresenta il punto di partenza imprescindibile per questa rappresentazione di paesaggio olandese.

Va sottolineato che a differenza dei colori del pittore francese, che si mescolano fra loro, Kandinsky si va orientando verso un tipo di pittura simile al Pointillisme, fatta di piccoli tocchi di colore puro, che ritroveremo nelle opere Coppia a cavallo del 1906 e La vita variopinta del 1907.

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Buffet e tavolo, storia e analisi dell’opera di Henri Matisse) https://cultura.biografieonline.it/buffet-tavolo-matisse/ https://cultura.biografieonline.it/buffet-tavolo-matisse/#comments Fri, 09 May 2014 10:06:49 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10814 Buffet e tavolo” di Henri Matisse è un olio su tela, centimetri 67,5 x 82,5, Svizzera, collezione privata. Ad ispirare questo sofisticato pointillisme è un viaggio in Corsica effettuato dall’artista nell’estate del 1898, che segna un’ulteriore tappa nel percorso di Henri Matisse, quella che egli stesso indica la “rivelazione del Sud”.

Buffet e tavolo (Matisse, 1898) - Olio su tela: 67,5 x 82,5 cm
Henri Matisse: Buffet e tavolo (1898)

Il pittore prende coscienza della funzione fondamentale del colore nella resa espressiva dell’immagine.

In questo viaggio, Matisse si rende conto che il colore-luce, adottato dagli impressionisti, comporta un nuovo modo di trattare la forma, che non può più essere definita da linee e contorni dei dipinti precedenti. Bisogna sfaldare il colore, fonderlo, spezzettarlo per rendere l’atmosfera e la sua maggiore o minore luminosità. Da qui, la magnifica tela “Buffet e tavolo“.

Una serie di piccoli punti di colore puro, accostati seguendo precise ottiche allora in voga, rendono l’intensa luminosità dell’immagine, che riprende schemi precedenti, con delle variazioni.

In Buffet e tavoloMatisse dà la sensazione visiva delle due tavole imbandite che, incrociandosi su due livelli, creano, con gli altri piani sul fondo, la profondità dell’ambiente. Piatti, alzate con frutta, tazze, barattoli, pane e frutti sparsi raccontano le colazioni del pittore.

La tecnica

La tecnica utilizzata è quella del pointillisme, citato all’inizio. Il termine francese è indicato in italiano come puntinismo (o anche puntillismo). Il nome identifica un movimento pittorico caratterizzato dalla scomposizione dei colori in piccoli punti. Il puntinismo sì è sviluppato in Francia intorno al 1870, ed è stato battezzato così dal critico Félix Fénéon.

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