Presidente degli Stati Uniti Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 29 Jan 2022 19:54:45 +0000 it-IT hourly 1 Differenze tra il Presidente della Repubblica Italiana e il Presidente USA https://cultura.biografieonline.it/differenze-presidente-italia-usa/ https://cultura.biografieonline.it/differenze-presidente-italia-usa/#comments Thu, 06 Jan 2022 15:40:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17526 Ecco le principali differenze tra il Presidente della Repubblica Italiana e il Presidente degli Stati Uniti d’America.

Casa Bianca - Come viene eletto il Presidente degli Stati Uniti

Età

In America il candidato alla Presidenza deve avere almeno 35 anni, mentre in Italia l’età si alza, raggiungendo i 50.

Organi di elezione

In Usa il Presidente viene eletto da un gruppo di “grandi elettori” appositamente designati a tale scopo; in Italia il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune.

Durata del mandato

In America il mandato del Presidente ha durata di 4 anni; in Italia resta in carica per 7 anni.

Mentre in America il Presidente può essere rieletto solo per 2 volte (è il caso ad esempio di Barack Obama), nel nostro Paese non vi è alcun limite alla sua rielezione (storicamente solo Giorgio Napolitano è rimasto in carica per 2 mandati consecutivi).

Rinnovo anticipato

In caso di dimissioni o morte, negli Usa subentra il Vicepresidente fino ala scadenza del mandato; mentre in Italia il Parlamento in questo caso procede a nuove elezioni presidenziali.

I poteri

Per quanto riguarda i poteri del Presidente, in America il Presidente non ha alcuna possibilità di sciogliere il Congresso, al contrario di quello che succede in Italia; qui il Presidente può sciogliere una sola delle Camere oppure l’intero Parlamento.

Negli USA il Presidente rappresenta sia il Capo dello Stato che del Governo; in Italia è Capo dello Stato con potere di nominare il Capo del Governo (ossia il Presidente del Consiglio dei Ministri).

In America il Presidente ha il potere di nominare i 9 giudici appartenenti alla Corte Suprema, mentre nel nostro Paese il Presidente procede alla nomina di 5 dei 15 giudici della Corte Costituzionale.

Ultima importante differenza: al termine del suo mandato il Presidente americano torna ad essere un cittadino come tutti gli altri, mentre da noi il Presidente della Repubblica Italiana continua a mantenere i privilegi con la nomina di senatore a vita.

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Elezioni americane per la Presidenza, come funzionano https://cultura.biografieonline.it/elezioni-americane/ https://cultura.biografieonline.it/elezioni-americane/#comments Sun, 01 Nov 2020 15:21:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17520 Gli Stati Uniti d’America sono organizzati in una Repubblica presidenziale federale, la cui struttura è abbastanza complessa e determina l’assetto e l’ordinamento politico di ogni singolo Stato. In questo articolo vediamo come  funzionano le “presidenziali”, ovvero le elezioni americane per la Presidenza.

Elezioni americane per la Presidenza

Gli Stati Uniti sono formati da 50 Stati e dal distretto della Columbia. La capitale “federale” è Washington. Il Presidente degli Stati Uniti è il capo dell’esecutivo a livello federale, e non ha una funzione puramente rappresentativa (come succede ad esempio da noi in Italia). Alle Camere del Congresso (Senato e Camera dei Rappresentanti) è invece affidato il potere legislativo, quello che, in Italia, spetta al nostro Parlamento.

Chi può candidarsi alla Presidenza USA

La Costituzione americana stabilisce i requisiti  che bisogna possedere per candidarsi a Presidente degli Stati Uniti d’America:

  • cittadinanza americana dalla nascita;
  • aver compiuto i 35 anni di età;
  • risiedere negli Stati Uniti da almeno quattordici anni.

Come viene eletto il Presidente degli Stati Uniti

Tutti i cittadini che hanno compiuto diciotto anni e sono iscritti nelle liste elettorali possono esercitare il diritto di voto. Il Presidente americano viene eletto secondo un sistema elettorale “indiretto”: a votarlo non sono i singoli cittadini, ma un gruppo di 538 grandi elettori eletti su base statale, il cui numero corrisponde alla somma dei senatori e deputati di ogni singolo Stato.

In pratica ad essere eletta non è la singola persona, ma il gruppo di grandi elettori che a questa si associa.

Il candidato che totalizza più voti, ottiene i grandi elettori di quello Stato: se riesce ad avere il voto di almeno 270 grandi elettori diventa Presidente degli Stati Uniti d’America. Se nessun candidato raggiunge il quorum necessario, la decisione spetta alla Camera dei Rappresentanti, la cui scelta verterà sui primi tre candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

Ciò significa che potrebbe diventare Presidente anche il candidato non favorito dalla maggior parte degli elettori che ha votato. Nel 2000, ad esempio, Al Gore ottenne mezzo milione di voti in più rispetto al candidato George W. Bush del Partito repubblicano. I voti di quest’ultimo, però, erano stati distribuiti in maniera omogenea nei diversi Stati, per questo il numero dei grandi elettori ottenuti dai democratici che appoggiavano Al Gore furono inferiori. I “grandi elettori” associati al Presidente, votano anche per designare il Vicepresidente. Vince il candidato che riesce ad ottenere almeno 270 voti.

I grandi elettori

Negli Stati Uniti d’America si chiamano grandi elettori i delegati che si riuniscono poi per eleggere i presidenti degli Stati Uniti. Essi sono eletti su base statale e il loro numero è 538 pari alla somma di:

  • 100 senatori, due per ogni Stato;
  • 438 deputati: 435 assegnati proporzionalmente alla popolazione residente nello Stato, più 3 rappresentanti del Distretto di Columbia in cui si trova la capitale Washington (il XXIII emendamento prevede che il loro numero sia uguale a quello che le spetterebbe se fosse uno Stato ma comunque non superiore a quello degli elettori designati dallo Stato meno popoloso). Il Distretto della Columbia infatti non fa parte di nessuno Stato perché i padri fondatori volevano evitare che uno qualunque dei tredici Stati che si federarono potesse essere in un qualche modo avvantaggiato per il fatto di avere sul proprio territorio la capitale federale.

I grandi elettori sono distribuiti nei 50 Stati su base demografica.
Per conseguire la carica di Presidente serve la metà di questo numero più uno: 270.

Tecnicamente l’elezione del presidente USA è una elezione di secondo grado.

Considerazioni sulle differenze tra gli stati federati

Va sottolineato che vi sono effetti distorsivi: come accennato c’è la sottorappresentazione degli elettori del Distretto di Columbia; c’è anche la sovrarappresentazione di alcuni Stati scarsamente popolati; si aggiunge un altro effetto molto rilevante che può portare ad esiti opposti da quelli espressi dalla maggioranza degli elettori. Infatti in gran parte degli stati i grandi elettori vengono assegnati in blocco, escludendo ogni criterio di proporzionalità: essi vanno al partito che ottiene più consensi in quello Stato; ciò è possibile perché gli stati possono legiferare autonomamente, con larga spazio di manovra, sul proprio sistema elettorale locale relativo ai grandi elettori.

Un altro elemento di imprevedibilità è dato dal fatto che i grandi elettori di ogni Stato, benché si impegnino sulla parola a votare per uno dei due candidati, potrebbero poi rifiutarsi di farlo, preferendogli un altro candidato. E’ solo in alcuni stati che l’obbligo di “fedeltà” al mandato popolare si traduce in obbligo giuridico; l’eventuale infedeltà in questi stati è vietata e punita penalmente, tuttavia anche quando dovesse accadere, il voltagabbana conclamato non invaliderebbe il voto.

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Monte Rushmore: celebre monumento nazionale americano https://cultura.biografieonline.it/monte-rushmore/ https://cultura.biografieonline.it/monte-rushmore/#respond Fri, 01 Mar 2019 08:56:19 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=26058 Il Monumento nazionale del Monte Rushmore è uno dei simboli degli Stati Uniti d’America nell’immaginario collettivo. Situato nelle Black Hills, in Dakota del Sud, nel Midwest, questo memoriale dalle dimensioni gigantesche è il lascito dello scultore Gutzon Borglum.

Monte Rushmore - Monumento - Mount Rushmore National Memorial
Mount Rushmore National Memorial (Monumento nazionale del Monte Rushmore) – Il complesso scultoreo rappresenta i volti di 4 celebri presidenti degli Stati Uniti d’America

Lo scultore, di origini danesi, formatosi fra Parigi e New York, insieme a Luigi Del Bianco, maestro carpentiere di origini italiana, naturalizzato americano, diede vita al progetto nel 1927.

Monumento nazionale del Monte Rushmore: i numeri

Impiegò oltre 400 operai e rimosse 450mila tonnellate di granito dalla montagna, il 90 per cento attraverso esplosioni dinamitarde. Il progetto iniziale, che non si limitava a quanto oggi possiamo ammirare, subì una prima frenata nel 1939 quando il Congresso disse no a quanto lo scultore avrebbe voluto aggiungere ai quattro volti.

Due anni dopo si arrestò del tutto con la morte prematura di Borglum. L’opera, seppur non adempiendo al cento per cento al progetto primario, fu portata a termine dal figlio, Abraham Borglum.

Chi sono i quattro Presidenti

La prima scelta che spettò a Borglum fu quella relativa ai Presidenti da rappresentare nella sua gigantesca scultura sulla roccia.

George Washington

Scelse senza dubbio George Washington, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti oltre che il 1° presidente in carica fra il 1789 e il 1797. E’ il primo a sinistra.

Thomas Jefferson

Gli affiancò Thomas Jefferson, 2° presidente (1801 – 1809) a cui la nazione deve più di tutto la Dichiarazione di indipendenza firmata al termine dell’omonima guerra che fra il 1775 e il 1783 liberò 13 colonie nordamericane dalla bandiera del Regno di Gran Bretagna.

Abraham Lincoln

La terza scelta cadde su Abraham Lincoln, 16° presidente in carica fra il 1861 e il 1865. A Lincoln la storia americana riconosce la capacità di aver tenuto unito il paese durante la sanguinosa Guerra civile americana. Nel monumento del Monte Rushmore compare come ultimo a destra.

Theodore Roosevelt

Il quarto volto scolpito, infine, fu quello di Theodore Roosevelt, 26° presidente. Fu alla Casa Bianca dal 1901 al 1909 e conquistò un posto speciale nella storia a stelle e strisce per il ruolo di mediatore nella guerra fra Russi e Giapponesi che gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1906.

Roosevelt, infine, si contese il posto sul monumento con un altro presidente molto ben voluto dagli statunitensi: Woodrow Wilson. Wilson fu il 28° presidente e fu in carica dal 1913 al 1921. Ebbe un ruolo chiave nei trattati di pace al termine della Prima Guerra Mondiale. Per questo ricevette il Premio Nobel per la pace nel 1919.

La Hall of records del Monte Rushmore

Il progetto di Borglum era più ampio di quanto oggi vediamo. Intanto, lo scultore aveva inizialmente pensato e progettato di scolpire i quattro presidenti a mezzo busto e non solo le loro teste.

Lo scultore Gutzon Borglum (25 marzo 1867 – 6 marzo 1941): il suo progetto del Monte Rushmore prevedeva figure a mezzo busto
Lo scultore Gutzon Borglum (25 marzo 1867 – 6 marzo 1941): il suo progetto del Monte Rushmore prevedeva figure a mezzo busto

In più, nell’idea di Borglum c’era una grande area situata dietro la testa di Lincoln in cui conservare i più importanti registri della politica americana, la Hall of records. Sarebbe stata una sorta di capsula del tempo e sarebbe apparsa come una grande camera segreta.

Come detto, nel 1939 il Congresso non autorizzò lavori ulteriori e aggiuntivi alla scultura dei presidenti e due anni dopo Borglum morì.

La Hall of records rimase incompiuta e ferma ai primissimi lavori di scavo.
Il 9 agosto del 1998 fu ultimato un deposito di documenti nel pavimento dell’entrata della sala. In una scatola di legno fu posto un ulteriore contenitore in titanio coperto da una pietra tombale con le parole di Burglum:

“… mettiamo là, scolpiti in alto, il più vicino possibile al Paradiso, le parole dei nostri leader, i loro volti, per mostrare ai posteri che tipo di uomini fossero. Sospira allora una preghiera affinché questi registri dureranno fin quando soltanto il sole e il vento li porteranno via”.

Con la pietra tombale, nell’area scavata nella roccia, si trovano anche sedici pannelli. In questi sono riportati il racconto del progetto del Monumento del Monte Rushmore, le informazioni sui suoi scultori, sui presidenti raffigurati e una breve storia degli Stati Uniti. Un lascito al mondo senza tempo, seppur inaccessibile ai visitatori.

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La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America https://cultura.biografieonline.it/corte-suprema-usa/ https://cultura.biografieonline.it/corte-suprema-usa/#respond Sun, 10 Dec 2017 23:31:17 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23743 La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America è stata istituita il 24 settembre del 1789 ed è la più alta corte federale americana. La sede è a Washington. Essa è composta da un presidente ed otto membri, i quali ricevono un incarico a vita ma hanno la libertà di ritirarsi quando lo ritengono opportuno. Può accadere sia per sopraggiunti limiti di età o perché ritengono di non poter più svolgere il loro incarico in modo imparziale, lucido e professionale.

Corte Suprema degli Stati Uniti d'America
Una foto del palazzo della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America a Washington. In alto campeggia la scritta EQUAL JUSTICE UNDER LAW (Uguale giustizia ai sensi della legge).

La nomina dei membri

Il presidente e i membri della corte vengono nominati dal presidente degli Stati Uniti, la cui decisione deve poi essere confermata dal Senato. Non ci sono particolari condizioni per la nomina di un giudice, né il presidente deve seguire norme di legge stabilite. Può infatti scegliere un giudice con esperienza oppure personalità senza un curriculum specifico.

Pur non essendoci obblighi particolari da seguire, è prassi che i giudici rappresentino tutti i segmenti sociali e geografici del paese.

La Corte Suprema degli Stati Uniti come specchio del paese

Insomma la Corte è anche lo specchio dei cambiamenti antropologici dell’America. Nel tempo sono stati quindi nominati giudici afroamericani e giudici donne. Nel 2009 Barack Obama ha nominato il primo giudice di origine ispanica, Sonia Sotomayor. La Corte Suprema degli Stati Uniti (Supreme Court of the United States, che si trova anche abbreviata con l’acronimo SCOTUS) è un organo importante non solo per il suo ruolo giuridico ma anche perché esprime libertà, lealtà ai principi della Carta costituzionale e indipendenza da qualsiasi schieramento politico.

La Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 Luglio
I diritti fondamentali dei cittadini statunitensi trovano espressione nella celebre Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 Luglio 1776

Cosa può fare la Corte Suprema

La Corte, che rappresenta quindi l’organo giuridico supremo, non appellabile, può decidere direttamente controversie disciplinate dalla legge che l’ha fondata e che riguardano quelle originate da ambasciatori, consoli, rappresentanti stranieri o dove una parte sia rappresentata da uno Stato. Oppure può decidere sulla base di un’eccezione formulata da un cittadino contro un tribunale inferiore che ha deciso, secondo l’opinione di quest’ultimo, in modo errato, illegale o non confacente con i principi della Costituzione.

La Corte Suprema può esprimersi anche giudicando una legge dello Stato che un giudice federale abbia ritenuto emessa in violazione della Costituzione. Può fare questo in virtù del suo ruolo di garante della Costituzione e di difensore della gerarchia delle fonti, dove la Carta Costituzionale è la legge suprema da cui derivano tutte le altre leggi. La Corte può sempre decidere di non prendere in esame una certa controversia.

Procedimenti semplici

Il procedimento per chiedere di essere ascoltati da parte dei giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti è semplice. Un cittadino può chiedere in forma scritta ad un tribunale di inoltrare gli atti alla Corte affinché decida di pronunciarsi o meno sul suo caso.

Un altro procedimento per chiedere un parere dei giudici costituzionali riguarda il quesito diretto. Un tribunale può porre un quesito di diritto su un caso che sta affrontando. La Corte può decidere di rispondere dando un parere oppure di prendere sotto la sua giurisdizione tutto il caso.

E’ evidente quindi che la Corte non difende solo la supremazia della Costituzione ma svolge anche il ruolo di interprete delle leggi costituzionali e delle leggi inferiori che devono essere emanate nel rispetto di quelle superiori.

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