Premio Nobel Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 01 Oct 2024 12:37:15 +0000 it-IT hourly 1 Premio Nobel: nascita, storia e 6 curiosità https://cultura.biografieonline.it/premio-nobel-storia/ https://cultura.biografieonline.it/premio-nobel-storia/#comments Mon, 18 Oct 2021 05:21:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=27081 Persone viventi che si sono distinte apportando benefici all’umanità con ricerche, scoperte, invenzioni, opere e impegno a favore della pace mondiale. Seleziona fra il novero di questa fascia di umanità, dal 1901, il Premio Nobel nato per volontà dell’omonimo svedese Alfred Nobel.

premio nobel, nobel prize

Il fondatore del premio Nobel: Alfred Nobel

La vita di Alfred Nobel, nato il 21 ottobre 1833, a Stoccolma, è tutta segnata dalle invenzioni. Il padre, infatti, sulla carta imprenditore, presidente della Bofors Nobel, si impegna in numerosi esperimenti e invenzioni. Questa fu la fortuna di Alfred.

Il padre accumula una grande somma di denaro derivante da ben 355 brevetti di sue altrettante invenzioni originali. Fra queste, una in particolare segna un nuovo capitolo della storia umana: la dinamite.

La nascita del premio Nobel

Alla base della nascita del premio Nobel c’è un incidente che porta alla morte Ludvig, fratello di Alfred, proprio a causa di un’esplosione dinamitarda inaspettata, durante un esperimento. A seguito della morte di Ludvig la stampa riporta erroneamente la morte, invece, di Alfred.

L’inventore, nel suo coccodrillo, viene descritto in maniera molto negativa. Questo attacco pubblico viene molto sentito da Alfred, convinto invece di voler passare alla storia come inventore filantropo.

Per questo, presto, corre ai ripari e destina il 94 per cento dei suoi introiti dai brevetti, nell’istituzione di un premio destinato a fare la storia.

Il Premio Nobel, come nelle volontà del suo fondatore, andrà a chi opera al servizio dell’umanità nei campi della medicina, chimica, fisica, letteratura e per chi favorisce le relazioni pacifiche fra i popoli del Mondo; il cosiddetto Nobel per la pace. Non esiste invece il premio Nobel per la matematica.

Alfred Nobel muore nel 1896. Dal 1901 il premio a lui intitolato è regolarmente assegnato ogni anno. Esecutori delle sue ultime volontà sono Ragnar Sohlman e Rudolf Lilljequist che istituiscono la Fondazione Nobel per la gestione dei 31 milioni di corone svedesi di patrimonio.

Il testamento di Alfred Nobel

Le precise indicazioni di Nobel si leggono nel suo stesso testamento:

La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità.

Detto interesse verrà suddiviso in cinque parti uguali da distribuirsi nel modo seguente: una parte alla persona che abbia fatto la scoperta o l’invenzione più importante nel campo della fisica; una a chi abbia fatto la scoperta più importante o apportato il più grosso incremento nell’ambito della chimica; una parte alla persona che abbia fatto la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina; una parte ancora a chi, nell’ambito della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole; una parte infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace.

I premiati: doppiette e nobel di famiglia

Negli oltre 100 anni di Premio Nobel si sono avvicendate centinaia di ricercatori, studiosi, poeti e personaggi chiave della geopolitica mondiale. Sono solo 4 le persone che ad oggi hanno ricevuto – non uno ma – due Premi Nobel.

In particolare:

  • Marie Curie, che si è aggiudicata il premio per la fisica nel 1903 e per la chimica nel 1911;
  • Linus Pauling, per la chimica nel 1954 e per la pace nel 1962;
  • John Bardeen nel 1956 e nel 1972 per la fisica;
  • Frederick Sanger nel 1958 e nel 1980 per la chimica.

Altra nota particolare sono i plurimi Nobel condivisi nella stessa famiglia. Ci sono circa una decina di casi. Fra questi spicca, senz’altro, la famiglia Curie che, oltre ai due premi di Marie, di cui sopra, ha accumulato ben tre riconoscimenti: suo marito Pierre per la fisica nel 1903, sua figlia Irene Joliot Curie e il marito di questa, Frederic Joliot Curie, nel 1935 per la chimica.

premio nobel, medaglia d'oro
Ogni vincitore del Premio Nobel riceve una medaglia d’oro come questa, un diploma e una somma di denaro decisa dalla Fondazione

I premi Nobel italiani

Sono 20, ad oggi, i Premi Nobel che hanno insignito italiani e italiane. Una lista di nomi che comprende ricercatori, studiosi e autori entrati nella Storia dell’umanità per il loro operato.

Sono pari i premi per la medicina e la fisiologia e quelli per la letteratura. Da una parte, infatti, sei luminari della medicina:

Dall’altra, invece, sei indimenticabili nomi della Storia della Letteratura italiana di tutti i tempi:

Quest’ultimo è un caso unico di letterato proveniente dal mondo del teatro, premiato con la seguente motivazione:

perché seguendo la tradizione dei giullari medievali dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi.

Completano la lista:

  • un unico Premio per la pace, molto criticato, a Ernesto Teodoro Moneta;
  • uno per la Chimica conferito Giulio Natta nel 1963;
  • uno per l’Economia andato a Franco Modigliani nel 1985;
  • due premi per la Fisica: a Enrico Fermi nel 1938 ed il più recente Giorgio Parisi, nel 2021.

Come si può osservare – a margine – nella lista si distinguono due sole donne: la scrittrice sarda Grazia Deledda e la scienziata piemontese Rita Levi Montalcini.

Alla prima, autrice di romanzi pietre miliari della cultura italiana della seconda metà dell’800 come “Elias Portolu” e “Canne al vento”, il riconoscimento per:

la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa con profonda comprensione degli umani problemi.

Rita Levi Montalcini, invece, che ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla promozione della cultura, è passata alla storia per aver scoperto e identificato il fattore di accrescimento della fibra nervosa, contribuendo in maniera significativa alla comprensione e la cura di malattie neurologiche degenerative come l’Alzheimer.

Come si pronuncia: Nobèl oppure Nòbel?

Il Vocabolario Treccani riporta la pronuncia nobèl e definisce «comune ma meno corretta» la variante nòbel.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/premio-nobel-storia/feed/ 17
Canne al vento (romanzo di Grazia Deledda): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-canne-al-vento/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-canne-al-vento/#comments Fri, 29 Jan 2016 23:32:49 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16354 Tra i capolavori più noti della scrittrice Grazia Deledda troviamo il romanzo dal titolo “Canne al vento”. Il libro fu pubblicato nel 1913 e ottenne un ottimo successo di critica e di pubblico; da qui nasce una notorietà e credibilità della scrittrice che la porta a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1926.

Canne al vento - libro - Grazia Deledda
Canne al vento (1913), una copertina del libro di Grazia Deledda

Temi trattati

Nel libro “Canne al vento” vengono affrontati temi come: la fragilità umana, l’amore, l’onore, la povertà e l’amara consapevolezza di un destino già segnato. Gli uomini e le donne sono visti come esseri fragili, piegati come canne al vento: sopra di noi esiste una forza soprannaturale (la sorte) che non possiamo in alcun modo contrastare e combattere. La scrittrice, in questo caso, prende spunto dal romanzo “Elias Portolu” del 1903, che già faceva notare la misera vita degli uomini, sballottati come canne al vento.

Da sfondo, troviamo il paesaggio sardo, visto come un mondo senza tempo e pervaso da una sorta di mistero. La scrittrice descrive l’amata Sardegna, soffermandosi da una parte sulla staticità delle antiche usanze di paese e dall’altra ne rileva il rapido sviluppo industriale e tecnologico. Nel romanzo “Canne al vento“, Grazia Deledda si diletta a scrivere sia in lingua italiana che in lingua sarda, utilizzando molto spesso termini dialettali.

Canne al vento, riassunto del libro

Il romanzo narra le vicende della famiglia Pintor: padre, madre e le sue quattro figlie (Ruth, Ester, Noemi e Lia) che abitano in un villaggio sardo, chiamato Galte, poco distante dalla foce del Cedrino, sulla costa tirrenica della Sardegna. Si tratta di una famiglia di origine nobile che vive la propria vita senza particolari scossoni. Le donne si dedicano ai lavori domestici e sono costrette a sottostare alla volontà di un padre prepotente che si preoccupa solo di mantenere il prestigio e la reputazione della sua famiglia agli occhi della comunità isolana.

Solo Lia si ribella a questa condizione di mestizia malinconica nella quale sfuma perfino l’orgoglio, trasgredendo le regole imposte dal padre Don Zame, che è descritto come un uomo cupo e violento, paragonato al diavolo. Lia decide quindi di fuggire dalla Sardegna e approda a Civitavecchia. Don Zame impazzisce per il disonore e tenta invano di inseguire Lia.

L’uomo verrà trovato poi morto sul ponte all’uscita dal paese Galte. Solo più avanti, nel romanzo, si scoprirà che a provocare la morte involontaria di Don Zame è stato il servo Efix, che aveva coperto il tentativo di fuga della bella Lia alla quale era molto legato. Lia vive la sua vita, si sposa, ha un figlio di nome Giacinto, ma a breve la sua esistenza in questa vita sfuma e si ferma.

Le tre sorelle Pintor, invece, dopo la morte misteriosa di Don Zame, sono costrette a vivere in povertà e l’unico aiuto lo trovano nel loro servo Efix. L’uomo, però, spera di trovare una soluzione definitiva e sogna il rifiorire della casa e della famiglia. La loro vita poi è ulteriormente resa difficile dall’arrivo di Giacinto (figlio di Lia), segnalato con l’arrivo di una lettera. A quel punto, Noemi non vuole ospitare il nipote, Ester é favorevole al suo arrivo, mentre Ruth teme che Giacinto possa sconvolgere la loro vita. Efix cerca di stabilire la calma promettendo di occuparsi lui di Giacinto.

Ma ben presto il giovane si rivela un disastro, poiché sperpera quei pochi soldi che sono rimasti alle zie. Come se non bastasse, il giovane Giacinto si innamora di Grixenda, una donna che non appartiene alla loro classe sociale e quindi, inizialmente, il loro amore non ottiene l’approvazione delle zie. La situazione non cambia, anche se da lì a poco Giacinto trova un impiego presso l’ufficio delle dogane. Il giovane difatti non riesce a mantenere il prezioso impiego a causa di un furto da lui commesso.

Giacinto confessa il terribile errore commesso a Efix che lo rimprovera severamente per il gesto compiuto e le sorelle sono così costrette a indebitarsi sempre di più per colpa sua. La situazione precipita ulteriormente quando da lì a poco muore improvvisamente Ruth, mentre Ester e Noemi, per coprire i loro debiti, decidono a malincuore di vendere il loro podere al cugino Predu. Intanto, il giovane Giacinto continua a essere rimproverato da Efix per i suoi comportamenti irresponsabili. Ma Giacinto non sopportando più questa situazione, di lì a poco, svela a Efix di conoscere il suo terribile segreto ovvero quello di essere l’assassino Don Zame.

Finale

A quel punto, il servo Efix, in preda ai sensi di colpa, decide di abbandonare la casa della famiglia Pintor, iniziando a mendicare per poter sopravvivere. Dopo un lungo periodo di assenza dalla famiglia, un giorno Efix ritorna a Galte e incontra Giacinto, che lavora come mugnaio. Giacinto intanto ha deciso di convolare a nozze con la sua amata Grixenda. Anche Noemi, finalmente, decide di cedere alle lusinghe che da tempo le vengono proposte dal cugino Predu e convola a nozze con lui addirittura prima del nipote.

La situazione famigliare migliora ed Efix decide di farsi da parte e di trascorrere in serenità l’ultimo periodo della sua vita. Il servo, ormai provato da una malattia, prima di morire si libera di un peso e confessa al prete del paese l’omicidio involontario di Don Zame. I capitoli conclusivi sono molto toccanti. Efix si spegne in pace proprio il giorno delle nozze di Noemi con il cugino Don Predu, mentre donna Ester declama a Efix, come in una nenia funebre, tutta la sua riconoscenza per quello che l’uomo ha sempre per la sua famiglia.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/riassunto-canne-al-vento/feed/ 3
Perché non esiste il Nobel per la matematica? https://cultura.biografieonline.it/premio-nobel-matematica/ https://cultura.biografieonline.it/premio-nobel-matematica/#comments Fri, 20 Dec 2013 12:46:36 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9045 Il premio Nobel è un’onorificenza mondiale conferita annualmente a persone che si sono contraddistinte nei diversi campi del sapere, apportando considerevoli benefici all’umanità. Istituito grazie alle ultime volontà dell’industriale svedese Alfred Nobel, (1833-1896), ricordato per essere stato l’inventore della dinamite, firmate al Club Svedese-Norvegese di Parigi il 27 novembre 1895.

Matematica
Il Premio Nobel per la matematica non viene assegnato.

I premi vengono assegnati annualmente a partire dal 1901 e vengono conferiti per la pace, la chimica, la letteratura, la medicina e la fisica. Non esisteva, e non esiste a tutt’oggi invece, il premio Nobel per la matematica.

Perché non esiste il Nobel per la matematica?

Una delle teorie più plausibili è quella che tale disciplina non rientrava negli interessi dell’industriale svedese Alfred Nobel, più interessato alle scienze con applicazioni pratiche (come la chimica e la fisica) piuttosto che a quelle teoriche.

Tra le altre teorie, troviamo quella che giustifica quest’assenza con il fatto che Nobel avrebbe scoperto che la sua amante lo tradiva con il matematico Magnus Gustaf Mittag-Leffler; dà lì l’imminente decisione di escludere a priori la matematica tra le discipline premiate. Infatti se avesse riconosciuto la matematica tra le discipline da premiare, con molta probabilità l’Accademia Reale svedese avrebbe conferito il premio proprio al suo rivale in amore Mittag-Leffler per i suoi incredibili studi sulle funzioni analitiche, sulle equazioni differenziali omogenee ed in ultimo sul calcolo delle probabilità.

Così ai giorni nostri, i Nobel assegnati annualmente sono quelli che riguardano i campi della Fisica, della Chimica, della Medicina o Fisiologia, della Letteratura, della Pace e dell’Economia e sono comunemente ritenuti i più prestigiosi assegnabili in tali campi. Resta comunque un rammarico per il fatto che ancora oggi non si sia istituito il Premio Nobel per la Matematica, sperando che ciò avvenga presto.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/premio-nobel-matematica/feed/ 1
La scoperta dei raggi X https://cultura.biografieonline.it/la-scoperta-dei-raggi-x/ https://cultura.biografieonline.it/la-scoperta-dei-raggi-x/#comments Sat, 16 Jun 2012 15:04:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2550 Conosciuti principalmente per il loro utilizzo in campo medico come metodo di indagine, i raggi X, attraverso le radiografie, hanno permesso alla scienza di vedere letteralmente attraverso il corpo umano. Prima della loro scoperta, fratture e lesioni interne erano diagnosticate ed esaminate soltanto con l’intervento del bisturi. I raggi X vengono scoperti in circostanze particolari e grazie alla casualità, a cui concorre anche il daltonismo dello scopritore: Wilhelm Conrad Röntgen, fisico tedesco.

Scoperta dei raggi X

Röntgen, durante gli esperimenti tenuti nel suo laboratorio, decide di verificare le teorie dei fisici tedeschi Heinrich Hertz e Philipp Lenard riguardo i raggi catodici, cioè fasci di elettroni prodotti all’interno di un tubo catodico. Durante i suoi esperimenti, è solito, a causa del suo daltonismo, togliere le fonti di luce ed oscurare completamente la stanza. Dopo aver avvolto il tubo con un foglio di carta nero, all’improvviso si accorge che un altro foglio di carta sul tavolo, ricoperto di sale di platino e bario, è diventato luminoso.

Wilhelm Conrad Röntgen
Wilhelm Conrad Röntgen

Il fisico deduce che la fluorescenza è causata dall’emissione dei raggi invisibili che fuoriescono dal tubo. Dopo aver preso altri oggetti ed averli posti tra la traiettoria dei raggi emessi ed una lastra fotografica, nota che un’immagine di essi resta impressa sulla lastra: l’immagine del contenuto degli oggetti e della loro struttura interna.

Chiamata la moglie, Anna Bertha Ludwig, le pone la mano tra il tubo e la lastra. Quello che li fa rimanere a bocca aperta è la vista dello scheletro della mano, con tanto di anello al dito: si può considerare la prima radiografia della storia. E’ l’8 novembre 1895, quando Röntgen scopre i raggi X. Li chiama in questo modo per indicare appunto che i raggi sono “sconosciuti”.

Prima radiografia eseguita da Röntgen (La scoperta dei raggi X)
Prima radiografia eseguita da Röntgen alla mano della moglie Anna Berthe. Visibile anche l’anello

Contrario al fatto che i raggi prendano il suo nome e contrario altresì al fatto di brevettarli, sceglie di rendere pubblica la scoperta, anche se in alcuni casi il nome “raggi Röntgen” è ancora in uso.

I raggi X, radiazioni elettromagnetiche che, attraversando gli oggetti, li impressionano su di una lastra fotografica, sono prodotti da un tubo catodico nel quale è fatto il vuoto e che contiene due piastre metalliche, catodo e anodo. Il catodo, attraversato dalla corrente, emette elettroni che colpiscono l’anodo, causando la perdita di elettroni da parte degli atomi dell’anodo e l’emissione di energia, appunto i raggi X. Questi sono assorbiti in modo differente: passano attraverso la pelle, la carta ed il legno, ma sono fermati da ossa o metalli.

Il 28 dicembre 1895, Röntgen spedisce il testo “Su un nuovo tipo di raggi: una comunicazione preliminare” alla rivista della Physikalisch-Medizinischen Gesellschaft di Würzburg. Il 5 gennaio 1896 è dato l’annuncio di questa scoperta.

Insignito del primo Premio Nobel per la fisica nel 1901, con la motivazione: “in riconoscimento dello straordinario servizio reso per la scoperta delle importanti radiazioni che in seguito presero il suo nome“, Röntgen dona il premio in denaro alla sua università. Non mancano contestazioni a questa onorificenza da parte di suoi colleghi tra i quali Lenard, che afferma di essere lui il primo scopritore dei raggi X.

Viene poi assegnata a Röntgen anche la laurea onoraria di dottore in Medicina dall’Università di Würzburg. Nel 2004 viene intitolato al fisico l’elemento chimico 111: il Roentgenio.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/la-scoperta-dei-raggi-x/feed/ 3