Polonia Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 02 Sep 2019 11:02:07 +0000 it-IT hourly 1 La Polonia sconfitta e la Guerra d’inverno del 1939-40 https://cultura.biografieonline.it/polonia-finlandia-guerra-d-inverno/ https://cultura.biografieonline.it/polonia-finlandia-guerra-d-inverno/#comments Thu, 08 Feb 2018 15:00:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23995 Nel contesto della Seconda Guerra Mondiale vi fu la Guerra d’inverno, ricordata anche come Guerra russo-finlandese: l’Unione Sovietica attaccò il paese scandinavo successivamente al patto fatto con il regime nazista, che li vide invadere assieme la Polonia (argomento trattato in un precedente articolo: L’invasione della Polonia del settembre 1939). Ripercorriamo in questo articolo i fatti storici che portarono alla Guerra russo-finnica.

La sconfitta della Polonia

Dopo la sconfitta della Polonia e la spartizione del suo territorio fra la Germania e l’Unione Sovietica, la politica che Hitler decise di applicare sul territorio polacco fu sicuramente più devastante e aggressiva di quella decisa da Stalin. Nell’ottobre del 1939 vennero annesse al Terzo Reich la Prussia occidentale, la Posnania e l’Alta Slesia orientale, oltre alle regioni della vecchia Polonia a nord e ad ovest di Varsavia. Mentre la parte centrale della Polonia venne dichiarata governatorato generale e fu affidata ad Hans Michael Frank.

La seconda fase

La seconda fase fu l’espulsione di tutti i polacchi dalle regioni annesse al Reich per permettere l’immigrazione forzata dei tedeschi dalla Volinia, dalla Bessarabia e dai Paesi Baltici. Il governatore Frank, che dimostrò fin da subito la sua fedeltà alla politica più feroce dei nazisti, con il pretesto di punire i polacchi che si erano ribellati all’invasione tedesca durante il settembre del 1939, (fra i vari episodi spicca “la domenica di sangue” di Bromberg che si consumò il 3 settembre del 1939), fece sterminare tutti gli esponenti della classe dirigente polacca.

La terza fase

Poi venne attuata la terza fase che prevedeva il rastrellamento di tutte le persone di religione ebraica e il loro internamento nei ghetti di Varsavia e Lodz. Questa strategia politica, che andava contro il diritto internazionale e che prevedeva l’emigrazione forzata di intere popolazioni, insieme al cambiamento di confini e status quo vigenti da moltissimi anni, ebbe conseguenze devastanti per tutti. Sia per i tedeschi quando vennero soverchiati dalle truppe sovietiche nel 1944-45, sia per i russi quando le truppe tedesche avanzarono nel 1941 sul fronte orientale.

Patto Molotov-Ribbentrop 1939
Joachim von Ribbentrop firma il patto con l’Unione Sovietica, sotto gli occhi di un sorridente Stalin

Dopo l’invasione della Polonia, Stalin sfruttò gli accordi presi con Hitler attraverso i  ministri degli esteri Joachim von Ribbentrop e Vjačeslav Michajlovič Molotov (in un patto che porta il nome dei ministri). Innanzitutto obbligò i governi dell’Estonia, Lituania e Lettonia a rendere disponibili le loro basi aeree, navali e terrestri affinché potessero essere gestite dai comandi dell’Armata rossa. I tre governi accettarono senza condizioni.

Guerra d’inverno: la guerra tra Russia e Finlandia

Tuttavia quando Stalin pretese dalla Finlandia un contenimento della sua sovranità e un cambiamento sfavorevole dei suoi confini per cui sarebbe stata costretta a spostare i suoi confini sull’istmo di Carelia, il governo finlandese rispose compatto che non avrebbe accettato nessun ordine dall’Unione Sovietica. A quel punto Stalin dichiarò guerra alla Finlandia e ordinò alle truppe dislocate a Leningrado di attaccare i suoi confini orientali.

Guerra d'inverno - Guerra di inverno - Finlandia e Russia - 1939-1940
Postazione di una squadra di mitraglieri finlandesi • La cosiddetta Guerra d’inverno durò dal 30 novembre 1939 al 13 marzo 1940

I generali sovietici immaginavano che l’esercito finnico sarebbe stato sbaragliato rapidamente, grazie anche alle divisioni interne che già durante la Rivoluzione d’ottobre si erano manifestate dividendo i finlandesi in rossi e bianchi, quest’ultimi erano a favore dello zar. Ma così non avvenne.

Una pattuglia finlandese durante la guerra d'inverno - Finlandia - Russia - 1939-1940
Una pattuglia finlandese durante la guerra d’inverno

Tutto il popolo finnico si schierò con il suo esercito. Questo, sotto il comando del feldmaresciallo Mannerheim, riuscì a respingere l’attacco sovietico infliggendo pesanti sconfitte all’Armata rossa. Queste vittorie ebbero conseguenze internazionali di notevole portata, perché venne giudicata negativamente la capacità offensiva dell’Armata rossa. I tedeschi si mantennero neutrali e non inviarono truppe contro i finlandesi. Essi resistettero per tutto l’inverno, fino al marzo del 1940 quando firmarono un armistizio con i sovietici.

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Il Patto Molotov-Ribbentrop https://cultura.biografieonline.it/il-patto-molotov-ribbentrop/ https://cultura.biografieonline.it/il-patto-molotov-ribbentrop/#comments Wed, 22 Feb 2012 18:12:59 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=649 Il Patto Molotov-Ribbentrop venne firmato il 23 agosto 1939 a Mosca. Si trattò di un patto di non aggressione fra la Germania e l’Unione Sovietica. I firmatari furono il Ministro degli Esteri russo Vjačeslav Molotov e il Ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop. Il motivo per il quale il Patto fu stipulato è da ricercare nella preoccupazione di Stalin di spingere l’appetito espansionista di Hitler verso ovest, almeno temporaneamente, affinché il governo russo potesse organizzare l’Armata Rossa che era stata indebolita negli ultimi anni a causa delle purghe staliniane che avevano sfoltito le fila delle gerarchie militari.

La firma del Patto Molotov-Ribbentrop
La firma del Patto Molotov-Ribbentrop

Inoltre Stalin non si fidava degli inglesi e dei francesi che riteneva troppo deboli ed accondiscendenti con Hitler perché ne sottovalutavano la determinazione a trascinare l’Europa in un secondo conflitto mondiale. In questo senso la sua visione della vera strategia di Hitler accomunò Stalin a Churchill il quale cercò invano di convincere il suo Primo Ministro, Neville Chamberlain, che fosse inutile un accordo con il dittatore nazista perché quest’ultimo aveva in mente solo la guerra. Il Primo Ministro inglese, infatti, d’accordo con il capo del governo francese, Edouard Daladier, aveva accettato di stipulare un accordo con la Germania  che di fatto permetteva a Hitler di conquistare la Cecoslovacchia.

Tale accordo avvenne durante la Conferenza di Monaco il 29 settembre 1938 e vi partecipò anche Mussolini. Questa politica, considerata da molti un segno di debolezza, aveva convinto Stalin che i governi occidentali avrebbero lasciato un ampio spazio di manovra a Hitler, mettendo in serio pericolo l’integrità del territorio russo.

I sette articoli ufficiali del Patto Molotov-Ribbentrop

Il governo del reich tedesco ed il governo dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche desiderosi di rafforzare la pace tra la Germania e l’URSS e di continuare dalle vigenti disposizioni di accordo di neutralità firmate nell’aprile del 1926 fra la Germania e l’URSS, hanno raggiunto il seguente accordo:

Articolo I. Entrambe le Alte Parti contraenti si obbligano a desistere da qualsiasi atto di violenza, qualsiasi azione aggressiva, e qualsiasi attacco tra loro, individualmente o congiuntamente con altre Potenze.

Articolo II. Qualora una delle Alte Parti contraenti dovesse diventare l’oggetto di una azione bellica da parte una terza Potenza, l’altra Alta Parte contraente non darà in alcun modo il proprio sostegno a questa terza Potenza.

Articolo III. I governi dei due Alte Parti contraenti devono, in futuro, mantenere un continuo contatto gli uni con gli altri, ai fini di consultazione e per lo scambio di informazioni su problemi che riguardano i loro interessi comuni.

Articolo IV. In caso di dispute o conflitti che dovessero sorgere tra le Alte Parti Contraenti in nessuna modo le due nazioni parteciperà a qualsiasi raggruppamento di Potenze, che mira all’altro contraente.

Articolo V. In caso di dispute o conflitti che dovessero sorgere tra le Alte Parti contraenti su problemi di qualunque tipo, entrambe le parti dovranno risolvere tali controversie o conflitti esclusivamente attraverso amichevole scambio di opinioni, o, se necessario, attraverso l’istituzione di commissioni di arbitrato.

Articolo VI. Il presente trattato ha una durata di dieci anni, la validità del presente trattato verrà automaticamente prorogata per altri cinque anni, salvo che, una delle Alte Parti contraenti non si opponga entro un anno prima della scadenza del termine.

Articolo VII. Il presente trattato sarà ratificato nel più breve tempo possibile. Le ratifiche saranno scambiate a Berlino. L’accordo entra in vigore non appena viene firmato.

Il Trattato fu presentato all’opinione pubblica come un accordo di non aggressione che sarebbe dovuto durare 10 anni. In realtà fu, soprattutto, un patto di spartizione dell’Europa orientale. Con una clausola segreta di quattro punti i due paesi decidevano il destino dell’Europa.

Protocollo segreto aggiuntivo

Articolo I. In caso di riassetto territoriale e politico nei settori appartenenti agli Stati baltici (Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania), il confine settentrionale della Lituania rappresenta il confine delle sfere di influenza della Germania e URSS. A questo proposito l’interesse della Lituania nella zona di Vilna è riconosciuto dalle Parti.

Articolo II. In caso di riassetto territoriale e politico delle aree appartenenti al stato polacco, le sfere d’influenza della Germania e dell’Unione Sovietica sono delimitate approssimativamente dalla linea dei fiumi Narev, Vistola e San. Il problema di sapere se gli interessi di entrambe le parti rendono auspicabile il mantenimento di un polacco Stato indipendente e come tale stato debba essere limitato, può solo essere risolto, solo nel corso di ulteriori sviluppi politici. In ogni caso entrambi i governi risolveranno la questione per mezzo di un accordo amichevole.

Articolo III. Per quanto riguarda l’Europa sud-orientale la parte sovietica reclama il suo interesse per la Bessarabia. La Germania dichiara il suo completo disinteresse per questi settori.

Articolo IV. Questo protocollo deve essere trattato da entrambe le parti come rigorosamente segreto.

Mosca, 23 agosto 1939.

Per il governo del Reich tedesco v. Ribbentrop

Plenipotenziario del governo della USSR V. Molotov

Patto Molotov-Ribbentrop 1939
Joachim von Ribbentrop firma il patto con l’Unione Sovietica, sotto gli occhi di un sorridente Stalin

Conseguenze del Patto Molotov – Ribbentrop

Le conseguenze più immediate del Patto furono la spartizione della Polonia e dei Paesi Baltici che non riacquisirono più l’indipendenza, nemmeno dopo la guerra. Divennero indipendenti solo nel 1991 con il dissolvimento dell’Unione Sovietica. Il meccanismo diplomatico azionato da questo accordo eliminò definitivamente  la politica passiva della Francia e dell’Inghilterra che, dopo l’invasione della Polonia da parte dell’esercito tedesco, avvenuta il 1° settembre 1939, dichiararono guerra alla Germania.

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