pittura Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Fri, 24 Apr 2020 15:26:37 +0000 it-IT hourly 1 L’aeropittura https://cultura.biografieonline.it/aeropittura/ https://cultura.biografieonline.it/aeropittura/#respond Tue, 31 Jul 2018 16:31:57 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=25098 Volo e dinamismo sono i concetti su cui si basa l’aeropittura: una branca del Futurismo, che si è sviluppata negli anni Venti in Italia, alla fine della Prima guerra mondiale. Tutto, in questo tipo di pittura, si sviluppa intorno all’aereo. L’aereo rappresenta il simbolo della libertà, negata appunto per molti anni. Gli artisti trovano nell’aeropittura un modo nuovo di rappresentare le cose: viene abbandonata la prospettiva e gli elementi rappresentati sono in continuo movimento. Così il pittore tralascia ogni dettaglio e l’opera è un insieme di figure schiacciate e irregolari.

Aeropittura - Prima che si apra il paracadute
Aeropittura: dettaglio centrale dell’opera “Prima che si apra il paracadute” (Tullio Crali, 1939)

La storia dell’aeropittura

La storia di questo tipo d’arte nasce proprio attorno alla figura dell’aviatore, colui che è libero e non ha confini terreni, che dispiega il suo volo sull’intero mondo. Questo movimento artistico non è nato unicamente come pittura, bensì con la prima opera di Filippo Tommaso Marinetti con “Manifesto dell’Aeropittura futurista”. Un’opera pubblicata per la prima volta nel 1929 sulla Gazzetta del popolo. Tuttavia il movimento trova la sua massima espressione nella pittura.

L’aeropittura ha come principale obiettivo quello di trasmettere allo spettatore le sensazioni che si provano in volo, l’emozione di abbracciare lo spazio con gli occhi, il brivido di correre a tutta velocità sorvolando campagne, mare, città o ancora la vertigine del lancio con il paracadute.

L’aeropittura e Tullio Crali

Tra gli esponenti di spicco dell’aeropittura c’è Tullio Crali. L’artista alimenta la sua passione per il volo anche con la sua attività di pilota, praticando addirittura il volo acrobatico. Da qui la sua ispirazione: numerose sono le imprese che Crali intraprende nella seconda metà degli anni Trenta proprio a bordo di aerei da caccia.

Tullio Crali: Incuneandosi nell'abitato (In tuffo sulla città)
Tullio Crali: Incuneandosi nell’abitato (In tuffo sulla città) • 1939

Un’esperienza che è servita come fonte di ispirazione per i suoi quadri più famosi. Tra le sue opere : “Incuneandosi nell’abitato” del 1939, noto anche come “In tuffo sulla città”; poi come non annoverare “Prima che si apra il paracadute”, un olio su tela del 1939, che fa parte attualmente della collezione della Galleria d’arte moderna di Udine.

Foto di Tullio Crali
Foto di Tullio Crali

Il soggetto aviatorio per Tullio Crali è fondamentale, è presente infatti nelle sue opere fin dal 1929, seppure conservando un alto grado di oggettività narrativa, mostra contemporaneamente una forte componente lirica e cosmica. Ciò conferisce all’artista l’abilità di trasferire allo spettatore la vertigine e l’ebrezza degli stati d’animo provati in volo, della dimensione infinita dello spazio. Crali si occupa oltre che di pittura, di moda, architettura, scultura. A interrompere per alcuni suoi colleghi l’audace vitalismo futurista interviene il secondo conflitto mondiale. Ciò non impedirà a Crali, a differenza di altri artisti, di rimanere fedele alla sua attività artistica e divulgativa e quindi di rimanere fedele al Futurismo.

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Quali sono i colori primari, secondari e terziari? https://cultura.biografieonline.it/classificazione-colori/ https://cultura.biografieonline.it/classificazione-colori/#comments Thu, 14 May 2015 07:06:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14273 Il colore può essere definito come la percezione visiva di una radiazione luminosa di determinate lunghezze d’onda. Queste ultime vengono interpretate dal nostro cervello come i vari colori dello spettro visibile, ovvero tutti i colori che l’occhio umano è in grado di percepire. Il termine colore deriva dal latino colorem, affine a celare, ovvero “nascondere”.

Tavolozza colori
Una tavolozza di colori

In termini pratici, poiché a ciascuna frequenza del visibile è associato un determinato colore, un oggetto di colore verde riflette la radiazione verde ed assorbe quelle degli altri colori, un oggetto di colore rosso riflette la radiazione rossa ed assorbe quelle degli altri colori; un oggetto di colore nero, invece, assorbe tutte le radiazioni e non ne riflette nessuna, mentre un oggetto bianco riflette tutte le radiazioni.

Classificazione dei colori

In pittura, i colori vengono classificati in primari, secondari, terziari.

I colori primari (sottrattivi) sono colori fondamentali perché non si possono ottenere dalla mescolanza di nessun altro colore e sono il rosso (magenta), il blu (ciano) e il giallo. Dai colori primari si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri. Insieme al nero e al bianco, i colori primari rappresentano la tavolozza essenziale di un pittore.

I colori secondari si ottengono mescolando tra loro due colori primari in uguali quantità. Ogni coppia di colori primari mescolati genera un colore secondario, in questo modo:

  • giallo + rosso = arancione
  • giallo + blu = verde
  • rosso + blu = viola

I colori terziari si ottengono dalla mescolanza di colori primari in diverse parti, come per esempio:

  • blu + rosso + rosso = rosso violaceo
  • blu + giallo + giallo = verde giallognolo
  • rosso + blu + blu = viola bluastro
  • rosso + giallo + giallo = giallo aranciato
  • giallo + blu + blu = blu verdastro
  • giallo + rosso + rosso = rosso aranciato
Cerchio di Itten
La ruota cromatica indica i colori fondamentali (rosso, blu, giallo) e i colori che si possono ottenere dalla loro mescolanza

L’intensità del colore e la sua cromia potrà essere più o meno accesa, a seconda della percentuale dei colori mescolati. Variando questa misura in rapporto percentuale, cambierà anche l’intensità del colore e si otterranno così infinite sfumature.

Il cerchio cromatico di Itten

Johannes Itten, pittore, scrittore e designer svizzero, considerato un teorico del colore, nel 1961 realizzò un cerchio cromatico per rappresentare i colori primari e i colori derivati dalle loro mescolanze. Il cerchio di Itten ci fa comprendere meglio il rapporto tra primari, secondari, terziari e complementari. Al centro del cerchio troviamo i tre colori primari; intorno ai primari, ci sono i tre colori secondari, ottenuti dalla mescolanza dei primari; nel cerchio esterno sono riportati i primari, i secondari e i terziari, questi ultimi ottenuti da ulteriori mescolanze. I colori complementari sono diametralmente opposti l’uno all’altro. Nel cerchio di Itten non sono inclusi il bianco e il nero, considerati “non colori”.

Cerchio di Itten
Scomposizione del cerchio di Itten in colori primari, secondari e terziari

Colori complementari

Si definisce colore complementare di un dato colore quello che gli è opposto nella ruota cromatica. I colori complementari sono quindi coppie di colori formate da un colore primario e uno secondario che, accostati, producono un effetto di massimo contrasto cromatico. Da questo se ne deduce che:

  • il colore complementare del giallo è il viola e viceversa
  • il colore complementare del rosso è il verde e viceversa
  • il colore complementare del blu è l’arancione e viceversa

Colori caldi e colori freddi

I colori possono essere anche suddivisi in base alla sensazione che provocano su chi li osserva. Rosso, giallo e arancione sono in genere considerati colori caldi, poiché vengono associati alla luce del Sole, al calore, all’energia, alla passione; blu, verde e viola evocano il freddo, il mare, il cielo, la calma, il riposo, la meditazione e vengono definiti colori freddi. Ovviamente, se un viola è tendente al rosso viene considerato caldo, mentre un viola in cui predomina il blu è freddo.

I colori dell’arcobaleno

Un familiare fenomeno meteorologico che ci permette di vedere tutti i colori prodotti da un raggio di luce visibile di una precisa lunghezza d’onda è l’arcobaleno, al quale si aggiunge l’indaco, che altro non è che una sfumatura tra il blu ed il viola.

Arcobaleno
Arcobaleno

La cromoterapia

Lo studio della luce e dei colori ha portato, nel corso dei secoli, alla consapevolezza dell’effetto che essi hanno sull’essere umano. I colori vengono infatti utilizzati a fini terapeutici, per il mantenimento del benessere psico-fisico e la cura di disturbi e malesseri, nella cosiddetta cromoterapia, che fa parte della “medicina alternativa”.

Cromoterapia

Daltonismo

L’anomalia nella percezione di uno o più colori, come il rosso, il verde o il blu è detta daltonismo. Le persone daltoniche confondono, per esempio, sfumature di rosso con quelle di verde: il soggetto non riesce a distinguere i due colori perché le lunghezze d’onda del rosso e del verde sono percepite come identiche. Per una spiegazione più dettagliata, si rimanda alla lettura dell’articolo: “Come vedono i daltonici e cos’è il daltonismo?”.

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