Pietà Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 31 Oct 2022 20:10:14 +0000 it-IT hourly 1 Pietà Rondanini, storia e analisi dell’opera di Michelangelo https://cultura.biografieonline.it/pieta-rondanini/ https://cultura.biografieonline.it/pieta-rondanini/#comments Mon, 31 Oct 2022 17:45:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=26525 La Pietà Rondanini è il testamento spirituale di Michelangelo Buonarroti al mondo. È stata infatti la sua ultima opera, rimasta incompiuta allorché nel 1564 il Maestro scultore, ormai 80enne, morì nel suo studio in piazza Venezia, a Roma.

Pietà Rondanini Michelangelo
Foto: dettaglio dell’opera

Pietà Rondanini: una vicenda creativa lunga 12 anni

Si racconta che Michelangelo iniziò a lavorare alla Pietà che voleva collocare sul suo sepolcro già nel 1550. Questo primo tentativo, però, fallì miseramente per imprevisti strutturali e di materiali: l’opera poco più che abbozzata fu fatta letteralmente a pezzi dal suo creatore.

A distanza di due anni, Buonarroti torna alla sua ultima Pietà: scolpisce le gambe che vediamo in primo piano e un braccio destro. Questi arti, nell’opera primaria, appartengono alla Madonna. La Pietà viene lasciata da parte per circa tre anni.

Nel 1555 Michelangelo torna al suo progetto scultoreo e rivoluziona tutto. Cambia totalmente la posizione dei due soggetti. Il Cristo così come abbozzato (le gambe e poco altro) si tramuta nella Madonna e viceversa.

Dal corpo di Maria ottiene il nuovo Gesù; dalla spalla sinistra di questo nuovo Cristo origina la Vergine. Molti, però, sono i dettagli che non vedranno la luce. Michelangelo, infatti, muore improvvisamente il 18 febbraio 1564, lasciando l’opera incompiuta.

Il viaggio della scultura Pietà Rondanini fino ad oggi

Nel 1744, trascorsi 200 anni dall’ultimo colpo di scalpello, l’opera viene riportata al pubblico e acquistata dai Marchesi Rondanini che la collocano nel loro Palazzo di famiglia, in via del Corso, sempre a Roma.

Più di 100 anni dopo, nel 1904, il Conte Vimercati San Severino acquista la scultura per collocarla su un’ara funeraria romana di opera traianea raffigurante Marco Antonio e la moglie Giulia Filomena Asclepiade.

Nel 1952, infine, viene acquistata dal Comune di Milano. Oggi, nel suo metro e novantacinque, campeggia all’interno del Museo del Castello Sforzesco.

Pietà Rondanini Michelangelo Buonarroti
Pietà Rondanini, l’ultima scultura di Michelangelo Buonarroti

Descrizione, analisi e commento

La Pietà Rondanini è una scultura orientata verticalmente, in maniera totalmente innovativa rispetto a quanto si faceva all’epoca. È alta quasi due metri e fatta di marmo. Iconograficamente riprende l’atto dell’accoglimento della madre, nelle sue braccia, del corpo del Cristo deposto dalla Croce.

L’innovazione di questa ultima versione della Pietà è appunto la verticalità che definisce una solida unità fra i due protagonisti: madre e figlio. Questa solidità, poeticamente, si contrappone all’incompiutezza.

La granitica posizione della Madonna e del Cristo si pongono in contrasto, cioè, alla fragilità e alla instabilità della scultura tutta.

Lo scultore britannico Henry Monroe, nella sua puntuale analisi dell’opera, pone l’accento su questa dicotomia: solidità contro instabilità e, per traslato, realtà versus sentimento.

Questo ultimo Michelangelo ha cioè abbandonato la dinamicità dello spazio compiuto e pieno, per volgere alle verticalità gotiche ed espressioniste.

Contestualmente, lascia andare la magnificenza della forma per mettere davanti agli occhi del suo spettatore solo i sentimenti, liberi da i suoi celebri virtuosismi.

Questo ultimo Michelangelo è più intimo e intimista.

L’opera si staglia sull’opposizione concettuale di vuoto e pieno, di vita e morte. In questa riflessione, infine, si pone il punto di arrivo della dialettica fra l’opera e l’artista.

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La Pietà di Michelangelo https://cultura.biografieonline.it/la-pieta-di-michelangelo/ https://cultura.biografieonline.it/la-pieta-di-michelangelo/#comments Fri, 18 Jan 2013 19:34:17 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6011 La Pietà fu realizzata da Michelangelo fra il 1498 e il 1499. E’ la seconda opera commissionata dal Vaticano allo scultore fiorentino. La prima fu il Bacco. Il contratto per la realizzazione dell’opera fu firmato nel 1498 su commissione del cardinale Bilhères de Lagraulas, abate di Saint-Denis. Inizialmente l’opera doveva essere posta sopra alla tomba del cardinale, nella Cappella di Santa Petronilla, vicino alla Basilica di San Pietro.

Michelangelo, La Pietà
La Pietà, celebre scultura di Michelangelo Buonarroti

Attualmente è esposta nella prima cappella a destra della Basilica. La Pietà è una delle opere più famose di Michelangelo il quale la realizzò a 24 anni ricevendone in cambio una fama immensa. Si tratta della raffigurazione della Vergine che tiene sulle ginocchia il corpo del figlio morto.

Una delle ipotesi identifica il tema della scultura con l’avvenimento tragico che colpì il papa dell’epoca, Alessandro IV, il cui figlio, il duca di Gandia, proprio nel 1497 venne ucciso in battaglia. La scultura ha un’altezza di 174 cm, una larghezza di 195 cm e una profondità di 69 cm. Il modello, che all’epoca Michelangelo Buonarroti scelse, era molto diffuso in Europa, tuttavia la fluidità dei corpi, la bellezza dei volti, la perfezione dell’anatomia dei corpi, la tensione del dolore e della sofferenza della Vergine che sembra sul punto di scoppiare ma che viene trattenuta con grandissima dignità, rendono l’opera un capolavoro unico.

La Vergine appare molto giovane con un volto fuori dalla cronologia ufficiale e questo per dare un senso di incorruttibilità senza tempo al personaggio che porta sulle ginocchia un corpo, quello del Cristo, martoriato dai peccati del mondo che il martire ha deciso, prima di morire, di portare su di sé.

La Pietà regalò un prestigio immenso a Michelangelo, del quale il giovane scultore era perfettamente consapevole, tanto che decise, per la prima e ultima volta, di firmare l’opera incisa su una cintura posta sul petto della Vergine: “Michelangelus Bonarotus florent faciebant”.

Un’altra scultura celebre dell’artista fiorentino è la Pietà Rondanini: conservata a Milano, è la sua ultima opera, rimasta incompiuta prima della morte.

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