Peter Jackson Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 23 Apr 2024 07:27:59 +0000 it-IT hourly 1 Lo hobbit: La desolazione di Smaug https://cultura.biografieonline.it/hobbit-desolazione-di-smaug/ https://cultura.biografieonline.it/hobbit-desolazione-di-smaug/#comments Wed, 29 Oct 2014 16:18:55 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12402 Lo hobbit – La desolazione di Smaug” è il secondo film della trilogia de “Lo Hobbit”. Segue il primo film “Un viaggio inaspettato” e precede il terzo capitolo “La battaglia delle cinque armate“. Girato da Peter Jackson, lo stesso regista della trilogia del Signore degli Anelli, il film “La desolazione di Smaug” è uscito in Italia nel dicembre del 2013. Come gli altri film della trilogia citati, è tratto dal libro “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien.

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (2013)
Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (poster del film)

Trama del film

La pellicola prende il via con l’arrivo di Thorin Scudodiquercia al villaggio di Brea: egli vuole conoscere la verità relativa alla scomparsa del padre Thràin. Avvicinato da Gandalf il Grigio, viene convinto a liberare il reame di Erebor dal drago Smaug.

In seguito, Thorin scopre che sulla sua testa pende una taglia; decide, in ogni caso, di radunare i suoi parenti nani e andare a liberare Erebor. Alla comitiva si aggiunge anche Bilbo Baggins, Hobbit che ha il compito di recuperare l’Arkengemma, tramite la quale i sette regni dei nani possono essere riuniti e si può combattere Smaug.

Un anno dopo, i tredici nani, insieme con Gandalf e Bilbo, stanno tentando di scappare da Azog e dai suoi orchi. Sul punto di essere scoperti, si rifugiano nella casa del muta-pelle Beorn. Questi, tuttavia, si rivela pericoloso sotto forma di orso e si mette all’inseguimento della compagnia. Tornato uomo, decide di aiutare i nani, regalando un pony a ognuno di loro, visto che odia gli orchi. Il gruppo quindi arriva vicino a Bosco Atro, dove Gandalf abbandona la compagnia per recarsi sulla Montagna Solitaria.

Bosco Atro, dove Bilbo e i nani si stanno avventurando, è però un luogo corrotto dal male: confonde, infatti, la compagnia, che viene poi imprigionata da alcuni ragni giganti. Bilbo riesce a scampare il pericolo grazie all’Unico Anello, che lo rende invisibile: è proprio in questa occasione, però, che egli si accorge del potere negativo dell’oggetto.

I nani vengono infine salvati dal principe di Bosco Atro, Legolas (personaggio che ritroveremo protagonista nella trilogia del Signore degli Anelli), alla guida di una squadra di elfi silvani, che però catturano il gruppo e lo imprigionano nel Reame Boscoso.

Trailer

Nel corso della prigionia, Kili, uno dei nani, stringe amicizia con l’elfa Tauriel, con la quale condivide la spensieratezza. Il gruppo, quindi, viene liberato da Bilbo, riuscito a rubare le chiavi delle celle. La fuga, però, viene complicata dall’arrivo degli orchi di Bolg. La compagnia dopo un inseguimento prolungato abbandona il Reame Boscoso, ma Kili viene ferito da una freccia avvelenata.

La comitiva, con l’aiuto del contrabbandiere Bard, giunge quindi a Pontelagolungo. Gandalf arriva presso le tombe dei Nove Nazgul, i quali però sono stati convocati a Dol Guldur. Anche Gandalf, pertanto, si reca a Dol Goldur.

Bilbo e i nani, nel frattempo, vengono portati da Bard a Esgaroth, città oppressa da un crudele governatore che odia lo stesso Bard. Quest’ultimo, tra l’altro, è il discendente di Girion, che – secondo la leggenda – tentò di uccidere il drago Smaug con alcune frecce nere, che scalfirono la sua corazza rendendolo attaccabile.

Seconda parte

I nani, in seguito, scappano, e vanno all’armeria per rubare delle armi. Durante la fuga, Kili cade dalle scale e si fa scoprire dalle guardie del Governatore: tutto il gruppo viene catturato. Thorin tenta di persuadere il governatore a lasciarli andare spiegando di essere il legittimo re; Bard, tuttavia, si oppone, invitando i suoi concittadini a non credere a Thorin, sostenendo che in caso contrario la città verrà colpita dal fuoco del drago.

Il governatore, in ogni caso, si fida di Thorin, allettato dalla sua promessa di ricchezze, e permette a lui e ai suoi compagni di raggiungere la montagna. Intanto, Tauriel – pensierosa per il destino di Kili – lascia il Reame Boscoso, inseguita da Legolas, innamorato di lei e geloso della situazione. Mentre Gandalf arriva a Dol Goldur e suggerisce a Radagast di far sapere a Galadriel dello scontro imminente con il Negromante, Kili a Pontelagolungo soffre, e viene accudito da Fili, Bofur e Oin.

Gandalf scopre che la fortezza non è mai stata abbandonata, e anzi vi vivono migliaia di orchi; si scontra quindi con il Negromante, che si rivela essere Sauron, l’Oscuro Signore di Mordor, a lungo esiliato e ora tornato nella Terra di Mezzo. Sauron sconfigge Gandalf e distrugge il suo bastone, prima di farlo prigioniero.

Frattanto, Thorin, Bilbo e gli altri nani giungono sulla montagna e riescono a penetrarvi per merito della chiave che Gandalf aveva ricevuto da Thàin. Thorin dice a Bilbo di andare in cerca dell’Arkengemma, ma lo Hobbit viene scoperto dal drago Smaug.

L'occhio del drago Smaug
L’occhio del drago Smaug

Finale

Dopo un dialogo con l’essere mostruoso, Bilbo cerca un riparo. Thorin e i compagni accorrono in suo soccorso, mentre l’ira del drago si avverte fino a Pontelagolungo. Bard decide di andare a battersi con lui, ma viene imprigionato dal governatore con l’aiuto del servo Alfrid. Gli orchi, nel frattempo, arrivano a Esgaroth intenzionati a eliminare i nani, ma vengono scoperti e fatti fuori da Tauriel e Legolas.

Kili viene curato con un’erba particolare da Tauriel. A Erebor Bilbo tenta di attivare le vecchie fornaci per far sì che Smaug venga sommerso da oro bollente. Il drago, tuttavia, rimane indenne e sceglie di vendicarsi sui cittadini di Pontelagolungo. Si mette, dunque, in volo verso la città, nonostante i tentativi di Bilbo di dissuaderlo.

Il film termina con Smaug che, più che mai minaccioso, pronuncia la frase: “Io sono fuoco. Io sono morte“.

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Lo Hobbit, un viaggio inaspettato (il film) – Riassunto e commento https://cultura.biografieonline.it/lo-hobbit-film/ https://cultura.biografieonline.it/lo-hobbit-film/#comments Mon, 24 Dec 2012 13:18:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5609 Il film

Lo Hobbit, un viaggio inaspettato è uscito nelle sale italiane il 13 dicembre 2012. Il film è stato diretto, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson, creatore della trilogia Il Signore degli Anelli. Lo Hobbit è il primo dei tre film che formeranno la trilogia ispirata dall’omonimo romanzo di John Ronald Reuel Tolkien intitolato come il film, pubblicato in Italia da Adelphi e da Bompiani. Il film è stato girato in gran parte in Nuova Zelanda, dove  erano state effettuate anche le riprese de Il Signore degli Anelli.

Lo Hobbit, Locandina del film
Lo Hobbit (2012), Locandina del film

Lo Hobbit, un viaggio inaspettato: breve commento

Il film non è all’altezza de Il Signore degli Anelli. Questo appare evidente già dalle prime scene, malgrado la maestria di Jackson riesca a  trascinarci in una storia appassionante e coinvolgente che però meritava un unico film e non certo una trilogia.

Perché Il Signore degli Anelli aveva una struttura che permetteva la realizzazione di una saga cinematografica spezzata in tre film mentre Lo Hobbit nasce come libro singolo che inizia e finisce in un unico percorso narrativo.

Comunque il divertimento non manca, gli effetti speciali sono all’ altezza della fama del regista e la struttura narrativa, incalzante e abbastanza fedele al libro mantiene desta l’attenzione per tutto il film.

Riassunto e trama del film

Alla ricerca di uno scassinatore: Bilbo Baggins

La prima scena si apre  sulla contea, terra degli hobbit, dove vive Bilbo Baggins. E’ anziano e sta scrivendo un libro in cui vuole raccogliere le sue memorie. I suoi ricordi si addensano sul regno dei nani governato dal re Thror situato dentro alla Montagna Solitaria. E’ un regno ricchissimo e al massimo del suo splendore.

I nani hanno scavato in profondità e sono riusciti ad accumulare una grande quantità di oro. Proprio questa ricchezza ha attirato un drago, Smaug, che spazza via i nani e si insinua facendo la sua tana dentro alla città. Poi i suo ricordi si spostano  a quando era più giovane e viveva nella contea, in una lussuosa casa scavata nella collina, circondato dai libri e immerso nella pace della sua casa.

Un giorno, mentre fuma tranquillamente la sua pipa, viene raggiunto da Gandalf, un mago vestito di grigio, che gli propone di partire per un lungo e avventuroso viaggio. Bilbo rifiuta perché ritiene la proposta bizzarra ma il mago non si arrende e traccia un segno sulla porta di casa Baggins.

La sera stessa un gruppo di nani, 13 per la precisione: Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur, Bombur e il loro capo Thorin, arrivano a casa di Bilbo, senza essere stati invitati e senza troppi complimenti gli divorano la dispensa. Poi arriva anche Gandalf e davanti ad un Bilbo attonito i nani iniziano a discutere della loro avventura. Gandalf tira fuori una mappa nella quale sono indicati alcuni percorsi per raggiungere una via secondaria che gli permetta di entrare nella Montagna Solitaria, meta del loro viaggio.

Gandalf propone a Bilbo per la seconda volta di andare con loro, assoldandolo contrattualmente come scassinatore: anche questa volta lui rifiuta, ma poi se ne pente e li raggiunge.

Il futuro re dei nani: Thorin

Il capo della spedizione è Thorin Scudodiquercia, nipote del re spodestato dal drago Smaug. Thorin vuole rimpossessarsi della sua città e ridare al suo popolo, disperso, un luogo dove vivere e naturalmente vuole anche ricuperare il suo oro. La compagnia, formata da Gandalf, Bilbo e i nani, si mettono quindi in cammino verso la Montagna Solitaria e durante il tragitto, che si rivela impegnativo e difficile, incontrano tre Troll di montagna, Guglielmo, Berto e Maso, che si stanno cucinando un pasto.

I Troll gli rubano due pony e inoltre li imprigionano preparandoli come secondo piatto del banchetto.  Tuttavia grazie all’intervento di Gandalf e all’espediente di Bilbo di tenerli occupati con i suoi ragionamenti, i Troll, che non possono essere sottoposti alla luce di giorno, perdono tempo fino a quando le luci dell’alba li trasformano in pietra.

A questo punto la compagnia decide di cercare le grotte in cui i Troll dimoravano, e lì fra vari oggetti trovano tre spade, una di queste è pungolo una spada magica che diventa azzurra quando  ci sono orchi nelle vicinanze. Il loro viaggio prosegue verso Gran Burrone, il regno degli elfi governato da Elrond. Mentre attraversano le pianure incontrano lo stregone marrone, Radagast che confida a Gandalf di aver visto un Negromante nel castello di Dol Guldur.

La compagnia prosegue ma viene attaccata dagli orchi in sella ai mannari. Riescono a fuggire e raggiungere Gran Burrone. Lì il re elfo spiega alla compagnia che la mappa è visibile, in tutte le sue parti, solo in un giorno particolare dell’anno, il giorno di Durin. Nel leggerla comunque si accorgono che  c’è una porta laterale. Sarà Bilbo a doverla aprire.

Nel frattempo Gandalf indice una riunione con Elrond, Saruman stregone supremo del suo ordine e Galadriel, regina di una stirpe elfica. Gandalf non riesce a convincerli che il Negromante è Sauron. La Compagnia riparte verso le Montagne Nebbiose, ma senza Gandalf. I nani e Bilbo devono raggiungere la Montagna Solitaria.

L’anello

Il cammino è lungo e durante la notte decidono di riposarsi all’interno di una delle grotte delle montagne. Mentre dormono vengono assaliti dagli orchi che li imprigionano. Bilbo riesce a scappare e si rifugia in una delle grotte sotterranee dove incontra Gollum (interpretato nell’intera saga da Andy Serkis).

Lì Bilbo trova l’anello del potere e se ne impossessa. Gollum, che conservava l’anello da moltissimi anni, non si accorge subito della sparizione del suo anello e non vuole aiutare Bilbo a trovare una via di fuga. Fra i due nasce allora una gara di indovinelli.

Bilbo vince la gara e a questo punto Gollum dovrebbe indicargli la via di fuga ma si accorge che non ha più  l’anello, accusa Bilbo del furto il quale indossa l’anello e diventa subito invisibile.

La minaccia di Azog

Nel frattempo Gandalf ha liberato in nani e mentre tutta la compagnia fugge verso l’esterno delle grotte vengono inseguiti dall’esercito degli orchi. Ne uccidono molti e si dirigono verso il bosco.

Qui però non sono al sicuro perché sono inseguiti da altri orchi che cavalcano i mannari degli e che sono sulle loro tracce. Gli orchi sono comandati da Azog, un orco bianco che si era già scontrato con Thorin. Azog odia profondamente il nano perché Thorin gli aveva tagliato un braccio.

Gandalf però non vuole lo scontro e ordina ai nani di arrampicarsi sugli alberi. Gli orchi però bruciano gli alberi e i nani sono costretti a scendere, nello scontro Thorin viene ferito gravemente da Azog. Le aquile giganti, alleate di Gandalf arrivano prontamente e salvano i nani. Li portano con loro e li lasciano vicino alla Montagna Solitaria.

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Il Signore degli Anelli – Le due Torri https://cultura.biografieonline.it/le-due-torri/ https://cultura.biografieonline.it/le-due-torri/#comments Sun, 16 Sep 2012 10:37:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3859 “Il Signore degli Anelli – Le due Torri” (titolo originale: “The Lord of the Rings: The Two Towers”) è un film diretto da Peter Jackson nel 2002, sequel de “Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello”.

Il cast è praticamente lo stesso del primo episodio, con Elijah Wood nei panni di Frodo, Orlando Bloom nei panni di Legolas, Billy Boyd nei panni di Pipino, Ian McKellen nei panni di Gandalf, Viggo Mortensen nei panni di Aragorn, Bernard Hill nei panni di Theoden, Hugo Weaving nei panni di Elrond, Christopher Lee nei panni di Saruman e Brad Dourif nei panni di Grima Vermilinguo.

Il Signore degli Anelli - Le Due Torri
Il Signore degli Anelli – Le Due Torri

Frasi celebri tratte dal film

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Trailer del film in italiano

YouTube Video

Il Signore degli Anelli: trama del film

Frodo e Sam, in marcia verso Mordor, capiscono di essere seguiti, e provano a tendere un trabocchetto a chi è sulle loro tracce. Così, lasciano avvicinare Gollum (che vuole l’Anello) e lo catturano: egli, quindi, promette di accompagnarli a Mordor per essere poi liberato. Intanto Saruman si allea con gli uomini delle montagne, che così si batteranno al suo fianco, e per la guerra contro Rohan crea un numero sempre maggiore di Uruk-Hai. I mostri, dunque, iniziano a mettere a ferro e fuoco le terre del Mark, uccidendone gli abitanti.

Il figlio del re Theoden, Theodred, in uno scontro tra Saruman e Rohan rimane gravemente ferito: ritrovato in fin di vita da Eomer, viene portato a Edoras. Rohan litiga con Grima Vermilinguo, e poi caccia Eomer. Rohan, infatti, sospetta (giustamente) di Grima, che infatti lavora in segreto per Saruman: la vicinanza tra il re – succube del potere dello stregone bianco – e Eomer è pericolosa. Gimli, Legolas e Aragorn incontrano Eomer, e chiedono informazioni su chi ha catturato gli Hobbit.

Gli Uruk-Hai, intanto, sono stati distrutti: giunti sul luogo dello scontro, i quattro capiscono (per merito dell’abilità di Aragorn) che gli Hobbit sono riusciti a salvarsi trovando riparo nella foresta di Fangorn. Entrati nella foresta per cercare Pipino e Merry, essi incontrano Gandalf, che ritenevano fosse morto in seguito allo scontro avvenuto con il Balrog sul ponte di Khazad-dum. Lo stregone indossa vesti bianche, a testimonianza del suo cambiamento verificatosi dopo la sconfitta del Balrog e il tradimento di Saruman: egli, dunque, non è più Gandalf il Grigio, ma Gandalf il Bianco.

I membri della Compagnia ricevono da Gandalf il consiglio di evitare di provare a rintracciare i due Hobbit, visto che è sicuro che si sono salvati. Il problema, ora, è la guerra che sta per interessare Rohan. Scopo dei quattro, dunque, diventa giungere dal re di Rohan per vanificare l’incantesimo di Saruman, il quale l’ha reso incapace di agire intorpidendolo, e persuaderlo a organizzare una difesa per affrontare gli Uruk-Hai, sempre più vicini.

Frodo, Gollum e Sam, nel frattempo, si sono diretti verso il cancello nero di Mordor, ma non sono riusciti a penetrarvi: quindi hanno ripreso il viaggio seguendo uno strada conosciuta solo a Gollum. Nel percorso, incontrano un esercito di Sauron, dal quale non vengono però notati, e scorgono l’Olifante, un enorme animale mai visto prima. Tuttavia, sopraggiungono Faramir e gli uomini di Gondor, che colpiscono l’esercito nemico e fanno prigionieri Sam e Frodo, che vengono portati in un rifugio nella Finestra che si affaccia a Occidente. I Compagni hanno svegliato Re Theoden, e l’hanno indotto a dichiarare guerra agli Orchi.

Gli abitanti di Rohan, insieme ai cavalieri, lasciano la città e si rifugiano nella fortezza sopra il Fosso di Helm. Nello spostamento, Grima Vermilinguo, espulso dal re, si reca da Saruman per informarlo delle novità; lo stregone, quindi, invia una squadra di mannari per colpire i nemici. Gli uomini di Rohan hanno la meglio, ma Aragorn cade in un burrone. I sopravvissuti, quindi, al termine della battaglia si barricano nel fosso: a loro si unisce anche Aragorn, che è riuscito a salvarsi dal dirupo. Alla difesa si aggiunge anche un gruppo di Elfi, mandati per rispettare l’antica alleanza tra Uomini ed Elfi.

Saruman, intanto, è riuscito a individuare un varco nel fosso, una grata di drenaggio. Faramir sorprende Gollum mentre questi si immerge nello stagno proibito: Frodo è chiamato a decidere della sua vita. Gollum, interrogato, parla dell’Anello: Faramir lo regala a sua padre, per mettere in mostra il proprio valore.

Al fosso è iniziata la battaglia tra l’alleanza di Elfi e Uomini e gli Uruk-Hai. Lo scontro inizialmente pare favorire i difensori, ma grazie a una polvere da sparo realizzata da Saruman le difese degli uomini di Rohan vengono aperte con facilità. I difensori, attaccati dagli Uruk-Hai, cercano riparo nella torre della fortezza, dove decidono di caricare a cavallo gli avversari. L’arrivo puntuale della compagnia di Eomer e di Gandalf concede la vittoria agli umani. Frattanto, Pipino, non essendo riuscito a far sì che gli Ent si battessero contro Saruman, chiede a Barbalbero di accompagnarli a Isengarf, per proseguire verso la Contea.

Sulla strada, Barbalbero nota lo scempio realizzato da Saruman, e convince gli Ent a dichiarargli guerra. Sorpreso dall’attacco di un nuovo nemico, Saruman viene sopraffatto. L’ultima roccaforte dei Gondoriani, Osgiliath, viene attaccata da Sauron. Frodo, Gollum e Sam vengono liberati, mentre Osgiliath sta per cadere sotto i colpi degli Orchi. Proseguono, nel frattempo, le trame di Gollum per entrare in possesso dell’Anello.

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