pasta Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 12 Dec 2021 16:13:40 +0000 it-IT hourly 1 25 ottobre 2021, Giornata Mondiale della Pasta: la protagonista della dieta mediterranea https://cultura.biografieonline.it/25-ottobre-giornata-della-pasta/ https://cultura.biografieonline.it/25-ottobre-giornata-della-pasta/#respond Sun, 24 Oct 2021 14:38:19 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=36362 L’Italia è il Paese della pasta per eccellenza. Nelle nostre regioni regna il culto della pasta, condita e servita con ingredienti diversi e tutti gustosissimi. Difficilmente noi italiani rinunciamo ad un piatto di pasta, che sia a pranzo oppure a cena. Naturalmente la tradizione è suffragata dai numeri: l’Italia infatti figura ai primi posti nella classifica dei Paesi produttori di tale alimento nel mondo.

Il 25 ottobre di ogni anno, proprio per celebrare l’importanza della pasta, si festeggia una Giornata in tutto il mondo dedicata a questo alimento insostituibile della dieta mediterranea.

Il World Pasta Day è giunto alla 22esima edizione. Quest’anno, per aiutare i più bisognosi, sono state promosse alcune iniziative benefiche. Per l’occasione l’attore turco Can Yaman si è cimentato nella preparazione di un piatto tipico della tradizione romana, gli spaghetti all’amatriciana. Il video, caricato in Rete, raccoglierà likes che si trasformeranno in tonnellate di pasta da cui ricavare pasti da donare alle varie associazioni che si occupano di aiutare i poveri in tutta Italia. L’iniziativa è stata promossa in sinergia tra l’onlus Banco Alimentare e l’azienda che produce pasta De Cecco.

Le varietà di pasta in Italia sono circa trecento, tutte diverse una dall’altra. Oltre che nella forma, le varie tipologie si differenziano anche per la consistenza e il sapore. Ogni tipo di pasta si abbia meglio ad un determinato ingrediente e condimento.

Durante il periodo di lockdown ed anche in seguito il consumo di pasta nel nostro Paese ha subito una forte impennata. Per l’Unesco è considerata “patrimonio immateriale dell’umanità”.

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Coldiretti: record di consumo di pasta durante il Covid, è il piatto più diffuso nel mondo https://cultura.biografieonline.it/coldiretti-record-consumo-pasta/ https://cultura.biografieonline.it/coldiretti-record-consumo-pasta/#respond Sun, 14 Mar 2021 14:36:01 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=33209 Se è vero che il “regno” della pasta è in Italia, è anche vero che nel nostro Paese se ne consuma meno che in altri Paesi del mondo.

Secondo una recente indagine effettuata da Coldiretti, la pasta è il piatto dell’anno Covid, con un balzo delle esportazioni del 16% rispetto agli anni scorsi. I maggiori consumatori di pasta italiana sono gli Stati Uniti, che sorpassano Francia, Germania e Gran Bretagna. Nel periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 i consumi di pasta sono aumentati considerevolmente anche in Giappone, Cina e Australia.

LEGGI ANCHE: Differenza tra pasta integrale e pasta comune

I consumi di pasta in Italia

Per quanto riguarda l’Italia, la “patria” della pasta, gli acquisti di tale alimento sono aumentati del 10% rispetto al 2020, con punte del 29% per quella prodotta solo con grano rigorosamente italiano.

A questo va aggiunto il boom casalingo della pasta fatta in casa, che ha inciso positivamente sull’acquisto di farina e uova. Basti pensare che l’impastatrice, accessorio indispensabile per chi realizza fai da te, è entrata ufficialmente nel “paniere Istat”.

L’Italia batte la Tunisia nel consumo di pasta (con 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 della Tunisia), ed è seguita da Venezuela, Grecia, Cile, Stati Uniti, Argentina e Turchia.

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Differenza tra ravioli e agnolotti https://cultura.biografieonline.it/ravioli-agnolotti-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/ravioli-agnolotti-differenze/#comments Sat, 02 Dec 2017 09:35:47 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23695 Alcuni prodotti della cucina tipica italiana sono molto facili da confondere. Molto spesso i termini ravioli e agnolotti vengono usati da tutti noi come sinonimi ma in realtà ci sono delle sostanziali differenze tra i due prodotti alimentari. La parola raviolo deriva da raviolè, che significa avvoltolare, ed è considerata la tipica operazione di chiusura dei ravioli.

Ravioli con burro, salvia e pinoli
Ravioli con burro, salvia e pinoli

I ravioli

I ravioli sono un tipo di alimento a forma quadrata o tonda che contiene al suo interno un ripieno a base di carne, di pesce, di verdure o formaggio. Possiamo scegliere il ripieno in base ai nostri gusti. I ravioli sono un prodotto molto consumato nella tradizione culinaria italiana. Possono essere serviti con salse e sughi, asciutti oppure in brodo. Quest’ultima versione è forse quella più apprezzata dagli esperti e storici tradizionalisti del mondo gastronomico. Il raviolo può contenere un ripieno di solo pesce, solo verdura, oppure misto di carne e verdura, di verdura e formaggio (si usa spesso la ricotta).

Le tradizioni regionali

Gli chef della Regione Sardegna preparano ravioli che presentano un ripieno di ricotta aromatizzata con buccia di limone grattugiata, con ricotta, spinaci e zafferano o formaggio fresco di prima cagliata.

I ravioli con un ripieno di ricotta e spinaci nel Lazio vengono realizzati ormai un po’ ovunque, ma sono tipici di Toscana e Marche, dove sono conditi con un sugo di pomodoro fresco e basilico, oppure con burro, salvia e parmigiano grattugiato. In Abruzzo, troviamo anche i ravioli dolci oltre a quelli salati, che presentano un ripieno di ricotta insaporita con zucchero e cannella.

Altre versioni stagionali prevedono un ripieno fatto con la zucca.

Agnolotti

Gli agnolotti derivano dalla parola dal dialetto piemontese anulòt. Si tratta di un ferro che veniva usato per tagliare la pasta. Sono prettamente un tipo di pasta che ha origini in Piemonte. In particolare della zona del Monferrato, nelle province di Alessandria e Asti. Tuttavia troviamo anche gli agnolotti pavesi.

Questo tipo di prodotto alimentare si presenta – come per il raviolo – in una forma quadrata. Il suo ripieno però è a base di carne (arrosto) come nel caso degli Agnolotti Piemontesi.

Agnolotti
Agnolotti

Storicamente gli agnolotti vengono riconosciuti per la prima volta nel 1814 da parte di Vincenzo Agnoletti, chef di Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma e Piacenza.

Gli agnolotti vengono cucinati in vari modi seguendo le vecchie tradizioni culinarie. Si possono realizzare con sugo di carne arrosto, con ragù di carne alla piemontese, in brodo di carne, con burro, salvia e Grana Padano oppure Parmigiano Reggiano.

Sia i ravioli che gli agnolotti sono due prodotti alimentari molto usati nella cucina italiana e particolarmente graditi e apprezzati dai turisti stranieri.

Pensi che abbiamo dimenticato qualche differenza tra agnolotti e ravioli che valga la pena citare? Scrivilo nei commenti.

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Pasta frolla e pasta sfoglia, differenze https://cultura.biografieonline.it/pasta-frolla-pasta-sfoglia/ https://cultura.biografieonline.it/pasta-frolla-pasta-sfoglia/#respond Wed, 28 Jun 2017 09:00:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22809 Oggigiorno i termini usati in ambito gastronomico sono sulla bocca di tutti, ma spesso vengono usati in modo improprio. Ad esempio se parliamo di impasti base usati per piatti dolci e salati, spesso ci confondiamo tra il significato di pasta frolla e di pasta sfoglia. In questo articolo, vediamo le principali differenze tra i due termini, e gli usi.

Pasta frolla
Pasta frolla stesa con un mattarello

Pasta frolla

Per pasta frolla, si intende un impasto di base che serve essenzialmente nella preparazione di biscotti, crostate, torte e dolci vari. L’impasto è semplice da ottenere e può essere realizzato facilmente anche in casa. La preparazione della pasta frolla prevede un solo passaggio, ovvero la realizzazione dell’impasto e in ultimo l’eventuale riposo dello stesso in frigo.

La pasta frolla è realizzata con i seguenti ingredienti che sono:

  • farina
  • zucchero
  • burro
  • uova
  • sale

Ed eventuali aromi come:

  • limone
  • vaniglia

Può risultare più o meno grassa, a seconda della percentuale di burro contenuta nell’impasto. Ad ogni modo, quando si decide di realizzare questo tipo di impasto, si cerca di ottenere una piacevole consistenza friabile e dal sapore dolce.

Esistono diversi tipi di pasta frolla come quella per biscotti, per crostate, la frolla montata – di consistenza tendente al cremoso, con una importante quantità di burro impiegata. In ultimo, troviamo anche la frolla Ovis Mollis, così denominata perché vengono usati i tuorli d’uovo sodi e setacciati. Il risultato è ottimo, poiché questo tipo di impasto base, permette di realizzare dei biscotti e dei pasticcini friabilissimi, quasi farinosi.

Pasta sfoglia

Rispetto alla pasta frolla, invece la pasta sfoglia è più complessa da realizzare. Richiede molta più tecnica e manualità da parte di chi prova a realizzarla. La pasta sfoglia viene usata sia per piatti dolci sia per preparazioni di tipo salate. Serve ad esempio per preparare torte millefoglie, diplomatiche, pasticceria minuta, ventagli di pasta sfoglia.

Nella preparazione di ricette salate la sfoglia è usata per la realizzazione di vol-au-vent, svariate quiches e torte salate, e numerose preparazioni in crosta. La pasta sfoglia presenta una consistenza più leggera differentemente dalla frolla, essendo formata da tanti strati friabili sovrapposti.

Gli ingredienti per realizzare questo tipo di impasto sono più semplici rispetto alla pasta frolla e sono:

  • farina
  • burro
  • acqua
  • sale

Tuttavia si tratta di un impasto molto più impegnativo che richiede un maggiore livello di difficoltà, nonché tempo maggiore rispetto ai classici impasti. A differenza della pasta frolla, il procedimento è più complesso.

Pasta sfoglia
Pasta sfoglia (dal sito www.foodwinetaste.com)

Si preparano due differenti impasti separati, chiamati pastello e panetto. Il primo è ottenuto con acqua e farina, il secondo con burro e farina. A questo punto, si procede racchiudendo il panetto all’interno del pastello e si ripiega la pasta come fosse un fazzoletto. In ultimo, si procede a stendere l’impasto usando il mattarello.

Questo procedimento viene ripetuto molte volte, dalle tre alle sei volte, a seconda che si tratti di una sfoglia ordinaria, una sfoglia classica oppure sfoglia fine. Da non dimenticare che tra un intervallo e l’altro si ripone il panetto di pasta in frigorifero per alcuni minuti, al fine di mantenere la preparazione più compatta possibile e garantire quindi una buona sfogliatura all’impasto.

Se siete interessati ad altri argomenti analoghi, consigliamo la lettura dell’articolo: Differenze tra pasta integrale e comune.

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Differenze tra pasta integrale e comune https://cultura.biografieonline.it/pasta-integrale-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/pasta-integrale-differenze/#comments Mon, 03 Apr 2017 08:41:16 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22085 Parlando di alimenti e di cucina, non può passare inosservata la differenza che esiste tra pasta integrale e pasta comune (o pasta normale, bianca). Il termine pasta deriva dal latino (păstam). Esso indica una tipologia di alimento costituito principalmente da semola oppure da farina di vario tipo. La pasta lavorata viene prontamente divisa in piccole forme regolari per essere cotta in acqua bollente e salata, scolata e poi a proprio piacimento variamente condita.

Pasta integrale: fettuccine preparate con farina di grano integrale
Pasta integrale: fettuccine preparate con farina di grano integrale

La pasta è usata come primo piatto, di solito, in contrapposizione con altri primi piatti come ad esempio le classiche minestre.

La pasta e l’Italia

La pasta è considerata uno tra gli alimenti più noti al mondo, attribuita a livello di immagine all’Italia e agli italiani.

Ritenuta una parte fondamentale della dieta mediterranea, non è fondamentale solo come alimento, ma è anche un simbolo della cultura popolare italiana. In ogni caso è comunque un piatto a cui è quasi impossibile rinunciare.

La pasta comune

La pasta comune (non integrale) è costituita da farina di grano. Essa è caratterizzata dalla parte più interna del cereale che viene setacciata e macinata più volte, rispetto alla pasta definita integrale, e di cui parleremo a breve. Per questo motivo la pasta comune risulta più povera di vitamine, minerali e proteine. Esistono diverse tipologie di pasta comune, a seconda della forma, del tipo di farina adottata, della presenza di uova nell’impasto, della presenza o meno di ripieno. Esistono anche tipi di pasta di colori differenti.

pasta bianca, pasta normale, pasta comune

La pasta integrale

La pasta integrale è un tipo di alimento che viene anch’esso adottato in cucina ma è caratterizzato da una farina di tipo integrale. Questa viene setacciata e macinata una sola volta rispetto agli altri tipi di farina. Per questo motivo a differenza della pasta normale, la pasta definita integrale , risulta essere molto ricca di fibre. Il contenuto di fibre arriva a essere fino a cinque volte di più, rispetto alla pasta bianca.

La pasta integrale è più ricca di sali minerali e contiene pochi grassi. Contiene vitamina E, utile e necessaria contro l’invecchiamento. Per chi è attento alla glicemia dei cibi, è inoltre utile sapere che presenta un indice glicemico basso.

La pasta integrale viene spesso usata da coloro che decidono di sottoporsi a diete. E’ consigliata per combattere la stitichezza e permette di ridurre in modo sensibile l’assorbimento di grassi e di colesterolo.

Inoltre la pasta integrale è ricca di fitoestrogeni, utili per garantire la salute delle ossa e quella del cuore. Dal punto di vista calorico, non si riscontrano delle significative differenze se mangiamo la pasta comune oppure quella integrale. La scelta a favore della pasta integrale fa risparmiare solamente 30-40 kcal in meno.

Frasi sulla pasta

Riportiamo di seguito una breve selezione di alcune celebri citazioni e frasi sulla pasta.

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Differenza tra zuppa e minestra https://cultura.biografieonline.it/zuppa-minestra-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/zuppa-minestra-differenze/#comments Wed, 21 May 2014 10:58:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10984 In ambito culinario, molto spesso facciamo confusione tra i termini zuppa e minestra. La differenza più evidente tra questi due piatti, zuppa e minestra, consiste essenzialmente negli ingredienti che vengono utilizzati per la preparazione.

Zuppa con crostini di pane
La zuppa si differenzia dalla minestra per la presenza dei crostini di pane e per l’assenza di pasta o riso.

La zuppa

Il termine zuppa deriva dal gotico suppa e sta ad indicare la fetta di pane che veniva messa nelle ciotole prima di versarvi il brodo. Nella zuppa non vengono mai inseriti né riso né pasta e la pietanza viene accuratamente servita solamente con pezzetti di pane abbrustolito o crostini, dalle dimensioni più o meno grandi.

Da qui, l’originale detto “Se non è zuppa, è pan bagnato” che trae sicuramente la sua origine proprio dal fatto che la zuppa è servita con fette di pane. Inoltre, ricordiamo che, soprattutto durante il periodo del Medioevo, era usanza usare la fetta di pane al posto delle posate.

La zuppa è largamente diffusa nelle regioni del Centro e Sud Italia, in particolare in Toscana, in Calabria e in Sicilia, ma non va dimenticato l’uso fatto in Sardegna con l’immancabile aggiunta di pezzetti di formaggio. La zuppa assume inoltre un aspetto più denso e consistente rispetto alla minestra e, grazie al suo alto valore nutrizionale, viene considerata una pietanza completa e ideale per un buon pasto.

La minestra

Il termine minestra, invece, deriva da minestrone, ovvero amministrare, e di solito era abitualmente servita o “ministrata” dal capofamiglia.

Una minestra
Una minestra di legumi

La minestra, a differenza della zuppa, viene servita aggiungendo, oltre alle verdure, anche riso, pasta od orzo. La minestra ha una consistenza più liquida rispetto alla classica zuppa, presenta una quantità maggiore di brodo e viene solitamente consumata con maggiore frequenza nelle zone del Nord Italia come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna.

Ambedue, pur essendo definite cibi poveri, le possiamo preparare con svariati ingredienti che rendono il nostro piatto unico e prelibato. Ideali soprattutto durante i mesi più freddi, sono un vero toccasana per la nostra salute anche nelle stagioni più miti.

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Pizzoccheri, una specialità valtellinese https://cultura.biografieonline.it/pizzoccheri-valtellina/ https://cultura.biografieonline.it/pizzoccheri-valtellina/#respond Fri, 16 Nov 2012 20:42:57 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4880 I pizzoccheri sono un tipico e calorico primo piatto della Valtellina, regione alpina della Lombardia: sono inseriti nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani, predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Pizzoccheri
Pizzoccheri

Ricetta e origini

La patria d’origine dei pizzoccheri è Teglio, comune della provincia di Sondrio e la loro ricetta originale contempla un ingrediente particolare: la farina di grano saraceno, dal sapore rustico, che conferisce loro la colorazione grigiastra.

I pizzoccheri si preparano con tagliatelle larghe 1 cm e lunghe circa 7 cm, ricavate da due terzi di farina di grano saraceno ed un terzo di farina di frumento. Il condimento tradizionale è composto da verze, o coste, patate a pezzettini, formaggio Valtellina Casera a Denominazione di Origine Protetta (DOP), grana grattugiato, burro, aglio, salvia; il tutto cosparso di pepe nero macinato.

Tagliatelle preparate con grano saraceno
(Pizzoccheri) Tagliatelle preparate con grano saraceno

Esistono varie ricette a base di pizzoccheri: le varianti alla ricetta tradizionale sostituiscono la verza con gli spinaci o fagiolini, e il formaggio Casera con la fontina. Per renderlo un piatto ancor più pregiato, può essere aggiunto al condimento anche il tartufo o i funghi porcini, oppure si può diminuire la percentuale di grano saraceno nella preparazione della pasta.

Le versioni riguardo all’origine del termine pizzoccheri, indicano che potrebbe derivare dalla radice “pit” o “piz”, con il significato di pezzetto; o derivare dalla parola pinzare, con il significato di schiacciare, riferito alla forma delle tagliatelle.

L’Accademia del Pizzocchero

A Teglio è nata l’Accademia del Pizzocchero, l’associazione che, come recita l’art. 3 del suo statuto: “si propone di intraprendere ed incoraggiare tutte le iniziative che possono contribuire a valorizzare ed accrescere la conoscenza dell’enogastronomia valtellinese anche come espressione di costume, di civiltà e di scienza…”

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