Pandora Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 24 Nov 2022 01:37:13 +0000 it-IT hourly 1 Prometeo, il mito https://cultura.biografieonline.it/prometeo/ https://cultura.biografieonline.it/prometeo/#comments Sun, 17 Oct 2021 07:55:39 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23926 I personaggi mitologici esercitano il loro fascino anche sull’uomo moderno. La mitologia antica richiama modelli universali, archetipi dell’umanità aldilà di ogni limite geografico e storico, quindi sempre validi. I miti rappresentano le forze che popolano il mondo interiore degli esseri umani e le esperienze fondamentali che questi affrontano durante la loro esistenza terrena: il bene, il male, il rapporto con la Natura, il cambiamento, l’amore, l’odio. Tra i personaggi mitologici più conosciuti vi è Prometeo, che è a metà strada tra un dio e un uomo e non appartiene del tutto alla categoria degli Dei Olimpici.

Discendenza di Prometeo ed origine del suo nome

Prometeo è un Titano come il padre Giapeto (fratello di Cronos), ma non appartiene alla stirpe degli Dei dell’Olimpo. Il nome Prometeo deriva da “pro- metis” (il preveggente, colui che pensa prima degli altri). Per quanto riguarda la donna che mise al mondo Prometeo, la tradizione greca non ha elementi univoci: c’è chi riferisce il nome di Climene e chi invece quello di Asia, figlia di Oceano.

Prometeo
Prometeo porta il fuoco al genere umano – Dettaglio tratto da un’opera di Friedrich Heinrich Füger, 1817 (Neue Galerie, Kassel, Germania)

L’alter-ego di Prometeo è il fratello Epimeteo, che a causa della sua impulsività e mancanza di razionalità viene ingannato da Zeus. Oltre ad Epimeteo, la tradizione mitologica attribuisce altri due fratelli a Prometeo: Menezio e Atlante. Fra i tre, Prometeo si distingue per astuzia e scaltrezza e si schiera sempre con gli esseri umani contro gli Dei, rappresentati dal Divino Zeus, che per questo è puntualmente adirato con lui.

Prometeo e il destino degli uomini

Il mito di Prometeo si ricollega direttamente alla nascita dell’umanità e alla conseguente frattura tra gli Dei e gli uomini. Vi era infatti un tempo in cui questi vivevano insieme senza alcuna discordia.

Un giorno però tra gli dei e gli uomini nasce una discussione circa la spartizione delle parti di un toro. Zeus, chiamato ad intervenire per risolvere la questione, pensa di affidare la decisione al saggio Prometeo.

La spartizione dell’animale non rappresenta un’operazione puramente tecnica, in quanto segna il netto confine tra la condizione degli Dei e quella degli uomini. Su Prometeo incombe il compito assai gravoso di definire l’esatta frontiera tra il mondo degli Dei e quello degli uomini.

L’inganno di Prometeo a Zeus

Prometeo procede con estrema cura alla pulizia dell’animale, taglia la carne, raccoglie le ossa e nasconde la parte più polposa all’interno del ventre sporco e viscido del toro. Poi ne ricava due pacchetti e li sottopone al vaglio di Zeus, che opta per la parte di carne che in apparenza sembra più appetitosa e di colore chiaro. Una volta aperto il pacchetto, però, Zeus si rende conto di essere stato ingannato, in quanto l’involucro contiene soltanto ossa, ben pulite e astutamente raccolte. L’ira di Zeus verso Prometeo a questo punto è incontenibile.

Il fuoco e le conseguenze dell’inganno

A seguito dell’inganno di Prometeo, Zeus decide di sottrarre agli uomini uno dei beni più preziosi, il fuoco. Questo fa ripiombare l’umanità ad un livello inferiore, più simile a quello delle bestie. Il fuoco è un elemento naturale che nella mitologia greca simboleggia la forza divina e rappresenta il potere della conoscenza che gli Dei avevano concesso agli uomini per raggiungere il progresso.

Prometeo

Oltre al fuoco, Zeus toglie agli uomini la disponibilità del grano, considerato la principale fonte di nutrimento e che, in passato, cresceva spontaneamente nei campi, senza alcuna fatica. D’ora in poi gli uomini saranno costretti a lavorare duramente per fare crescere il grano, scavando nella nuda terra e aspettando che i semi piantati germoglino per procedere alla raccolta.

Prometeo e il seme di fuoco

Prometeo, però, per riparare alla sventura arrecata agli uomini, si introduce nell’Olimpo e riesce a rubare un “seme di fuoco” e lo porta via in una canna senza essere visto. Il fuoco che Prometeo dona agli uomini non è però come quello divino. Essendo generato da un seme va sempre alimentato. Quando il Padre degli Dei si accorge che il fuoco è tornato a brillare nel mondo degli uomini, si adira tantissimo, e medita una vendetta furiosa. Infatti dopo poco tempo questi ordina ad Efesto, il Dio della metallurgia, di plasmare in argilla una forma femminile giovane e bella sulla quale le dee dell’Olimpo soffiano l’alito della vita per renderla in tutto per tutto simile ad una donna in carne e ossa.

Pandora, il vaso e i mali del mondo

Tale archetipo di donna si chiama Pandora, bellissima e adornata di gioielli splendenti, e somiglia ad una Dea. Dietro la sua bellezza disarmante si cela l’inganno. Per timore che l’ira divina possa colpire lo sprovveduto Epimedeo, Prometeo si fa giurare dal fratello di non accettare alcun dono proveniente dagli Dei. Ma quando la splendida Pandora gli fa visita, Epimedeo dimentica qualsiasi giuramento e si lascia sedurre dalla donna. Epimedeo prende in sposa Pandora e la fa vivere in casa sua.

Zeus intende portare a termine il suo piano di vendetta. Dice quindi alla donna di cercare in casa del marito una giara, che sia ben coperta e nascosta. Pandora si mette alla ricerca della giara appena il marito esce, e la trova in dispensa. Su suggerimento di Zeus, apre il coperchio per guardare cosa contiene, ma poi lo richiude subito come il Dio gli dice di fare.

Dalla giara escono fuori tutti i mali del mondo che, fino a quel momento, erano rimasti nascosti senza abbattersi sugli uomini: dolore, paura, povertà, morte, guerra, violenza. Solo l’attesa del futuro (“elpis”) resta intrappolata all’interno del contenitore, lasciando almeno agli uomini la possibilità di avere la speranza come unica consolazione. Da questo episodio nasce il mito del vaso di Pandora.

Prometeo e Chirone

La punizione nei confronti di Prometeo è abbastanza dura, dato che Zeus lo imprigiona su una montagna legandolo ad una colonna. Il povero Prometeo diventa la vittima dell’aquila di Zeus, che si ciba della sua carne. Ogni giorno il rapace divora il fegato di Prometeo che il giorno dopo gli ricresce per diventare nuovamente cibo per l’aquila.

A liberare Prometeo da questa triste sorte interviene il Centauro Chirone, che è immortale. Tra Prometeo e Chirone avviene uno scambio: il primo riceve da Chirone l’immortalità in cambio del suo diritto a morire. Il povero Chirone, ferito, soffre tantissimo fisicamente e vorrebbe mettere fine al suo dolore con la morte, ma essendo immortale non gli è concesso. Grazie a questo scambio Prometeo è finalmente libero.

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Il mito di Pandora: riassunto. Il vaso di Pandora e la sua storia https://cultura.biografieonline.it/pandora-mito-vaso-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/pandora-mito-vaso-riassunto/#comments Mon, 23 Dec 2019 07:26:24 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=27750 La narrazione di Pandora appartiene alla mitologia greca. Genera da un altro mito, quello di Prometeo. Prometeo è il titano che osò sfidare Zeus rubando il fuoco per donarlo agli umani. Di seguito un riassunto del mito di Pandora e della storia del vaso.

Mito di Pandora - vaso di Pandora
Pandora

Da Prometeo a Pandora

Quando Prometeo ruba il fuoco a Zeus si aggiudica la sua celebre e tremenda vendetta. Nello specifico, il padre di tutti gli dei lo incatena a una vetta del Caucaso dove di giorno un falco lo dilania nutrendosi delle sue interiora, che di notte ricrescono. E’ una punizione ciclica e infinita, tipica della letteratura mitologica di matrice ellenica; è un castigo senza fine e senza soluzione.

Prometeo
Prometeo

Pandora: “tutti i doni” dal cielo alla terra

A seguito dell’episodio di Prometeo, Zeus decide di muovere vendetta anche verso i mortali. Per prima cosa dona loro una donna ovvero Pandora (etimologicamente, dal greco, “tutti i doni”). Pandora è l’incarnazione di tutte le virtù femminili.

Il pantheon, femminile e non solo, infatti, unisce le forze per farne un vero e proprio unicum.

  • Afrodite le dona la bellezza;
  • Era le insegna le arti manuali;
  • Apollo le fa il dono della musica;
  • Atena le dà il soffio vitale;
  • Ermes la dota della curiosità (la stessa che da allora si lega indissolubilmente al genere femminile).

Fino a quando è il turno di Zeus che la insignisce del dono più fatale: il vaso.

Il vaso di Pandora

Custodire ma non aprire!

Il padre di tutti gli dei fa la sua mossa e dona a Pandora un vaso all’interno del quale ha rinchiuso tutti i mali che potrebbero abbattersi sui mortali, per proteggerli, almeno questo si pensa.

Il mito di Pandora vede la protagonista promettere di tenere l’otre chiuso fino alla fine dei suoi giorni. Presto, però, questa promessa viene rotta proprio a causa della sua curiosità.

Quando il contenitore si apre si abbattono sul genere umano vecchiaia, gelosia, malattia, dolore, pazzia e vizio. Pandora condanna per sempre il genere umano a queste sciagure realizzando così la vendetta di Zeus per il furto di Prometeo.

L'apertura del vaso di Pandora
L’apertura del vaso: Pandora

Sul fondo del vaso: la speranza

Pandora prova a richiudere il contenitore, facendo sì che solo un’ultima cosa resti al suo interno. È la speranza – che i greci chiamano “epis” – che resta reclusa.

Il mondo cambia per sempre, la condanna all’umanità è segnata fino al giorno in cui Pandora deciderà di riaprire il vaso e restituire, finalmente, la speranza al mondo.

Pandora e il vaso
A volte il vaso di Pandora è raffigurato come una scatola

Pandora dopo il vaso

Pandora resta nella storia della mitologia greca come la prima donna mortale. È creata da Efesto per conto di Zeus; dopo la vicenda del vaso, sposa Epimeteo, fratello di Prometeo. Da questa unione nasce Pirra, in seguito sposa di Deucalione, che sarà madre dell’umanità una volta riemersa dal diluvio che sommergerà l’Ellade.

Pandora oggi

Il mito di Pandora e la vicenda del vaso sono diventati oggi di uso comune per due aspetti.

  1. In primis, il riferimento alla curiosità che dalla notte dei tempi si lega alla sfera femminile. Quella stessa curiosità che non permise a Pandora di mantenere serrato il dono del suo creatore.

    (Per approfondire il tema della curiosità, vi suggeriamo la lettura di un elenco di frasi e aforismi sulla curiosità.)
  2. In seconda battuta, la cultura moderna rimanda a questa vicenda utilizzando la formula “aprire il vaso di Pandora” quando si vuole indicare un’improvvisa scoperta di una lunga sequela di problemi per lungo tempo rimasti segreti.
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