Opere di Picasso Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 10 Jun 2024 16:32:30 +0000 it-IT hourly 1 Arlecchino pensoso, analisi dell’opera di Picasso https://cultura.biografieonline.it/arlecchino-pensoso-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/arlecchino-pensoso-picasso/#comments Mon, 10 Jun 2024 16:32:29 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30429 L’opera che analizziamo in questo articolo si intitola “Arlecchino pensoso“. Fu realizzata da Pablo Picasso nel 1901.

Arlecchino pensoso - Seated Harlequin - Arlequin accoudé
Arlecchino pensoso (Seated Harlequin)

Picasso e l’anno 1901

Nel giugno del 1901 Picasso si trasferì per la seconda volta a Parigi. La prima volta ci andò un anno prima, con il suo amico Carlos Casagemas. Picasso tornò a Parigi perché il mercante d’arte di origini catalane Pedro Mañach era interessato a comprare i suoi dipinti. Egli voleva inoltre esporre i quadri di Pablo Picasso presso la galleria di Ambroise Vollard, un ricco e famoso gallerista che Picasso ritrarrà nel 1909; questo quadro si chiamerà Ritratto di Ambroise Vollard e verrà realizzato con la tecnica del Cubismo analitico.

Picasso in quell’anno lavorava in Rue de Clichy, in uno studio in cui rimase diverso tempo, non lontano dal ristorante in cui il suo amico Casagemas si sparò suicidandosi nel febbraio dello stesso anno. E’ anche a causa della morte del suo amico che Pablo Picasso diede inizio al suo periodo blu: un percorso dove il colore blu diventa predominante sulle tele, e dove il dolore, la tristezza e la malinconia sono sentimenti che simboleggiano le opere meravigliose che il pittore spagnolo realizza in questo periodo.

Il blu in alcuni di questi lavori diventa quasi il colore dominante: Il funerale di Casagemas, Donna in blu, Le due sorelle, Vecchio cieco con ragazzo, Vecchio chitarrista.

Il dipinto qui analizzato, Arlecchino pensoso, venne realizzato nell’autunno di quell’anno, il 1901. L’opera rappresenta, insieme a I due saltimbanchi, una sorta di passaggio; perché il blu non è ancora preponderante e perché il dipinto mostra un’iniziale influenza della pittura francese sulla tecnica e le forme utilizzate da Picasso.

Arlecchino pensoso: descrizione del quadro di Picasso

Il protagonista, Arlecchino, è dipinto con lo stesso stile utilizzato per i fiori dello sfondo. Picasso pone il personaggio come se fosse adagiato su una scacchiera e le parti che lo compongono sembrano assemblate come in un puzzle, dai contorni definiti ma semplici.

Semplicità e utilizzo delle forme, dunque sono gli elementi chiave.

E’ come se il dipinto fosse smontabile e rimontabile a piacimento dello spettatore.

I personaggi del circo e della commedia saranno i protagonisti di un altro importante periodo artistico nella carriera di Picasso, il periodo rosa, in cui il colore sembrerà attenuare la forza malinconica del blu, giungendo ad un effetto più lieto.

Il teatro e il circo accompagneranno Picasso per tutta la vita e già Gertrude Stein ricordava come gli artisti della sua epoca fossero attratti dai giocolieri, clown, saltimbanchi che popolavano il circo Medrano o i locali notturni di Parigi.

Tecnica

Olio su tela, foderato e montato su un foglio di sughero pressato.

Dimensioni

83.2 x 61.3 cm

Ubicazione

The Metropolitan Museum of Art, New York, USA

Analisi dell’opera e commento video

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Margot (o Donna imbellettata), quadro famoso di Pablo Picasso https://cultura.biografieonline.it/margot-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/margot-picasso/#respond Wed, 03 Jan 2024 09:07:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4919 Margot o Donna imbellettata è un quadro dipinto da Pablo Picasso nel 1901. L’opera è nota anche come L’attesa (La Espera, in spagnolo) o Prostituta con una mano sulla spalla.

Breve storia del quadro

Si tratta di un olio su cartone che misura 69,5 x 57 cm, attualmente conservato al Museu Picasso di Barcellona. È un quadro meravigliosamente intenso che coniuga stili e influenze diverse. Prima di tutto si nota l’influenza di Toulouse-Lautrec, non solo dal punto di vista dello stile ma anche nella scelta dei temi.

Margot o Donna Imbellettata - Pablo Picasso - 1901
Margot o Donna Imbellettata – Pablo Picasso – 1901- Titolo originale: La espera

Infatti, Picasso in questo periodo rappresenta scene di vita notturna della Parigi di inizio secolo; un mondo affascinante e pieno di contraddizioni in cui il fascino per la trasgressione e la voglia di divertirsi si mischiava spesso a solitudine, disagio e tristezza.

La tecnica

Tuttavia la tecnica pittorica utilizzata da Picasso è diversa, non realizza pieni cromatici bensì tocchi di colore che in parte vengono grattati via dalla tela per dare al quadro una forza espressiva diversa e meno intensa.

Vedere il dipinto dal vivo è un’esperienza unica, l’accostamento dei colori crea un’opposizione di toni che ricorda lo stile di Van Gogh.

Picasso in questo periodo comincia a ricevere un vero e importante riscontro al suo lavoro e le sue scelte pittoriche si legano agli ambienti fumosi dei caffè e delle sale da ballo, in cui può sperimentare la sua capacità come ritrattista che evolverà in generi e stili diversi ma che in questo quadro mostrano il suo talento pittorico e la sua straordinaria capacità di caratterizzare i volti.

Donna imbellettata - Picasso dettaglio del volto
Espera (Donna imbellettata) – dettaglio del volto

La solitudine, la sofferenza e il dolore, accompagnati da toni cupi, saranno protagonisti dei quadri di questo periodo incredibilmente carico di aspettative, mentre si chiude l’Ottocento e inizia il XX secolo.

Analisi dell’opera e commento video

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Les Demoiselles d’Avignon, celebre quadro di Picasso (Le Damigelle di Avignone) https://cultura.biografieonline.it/picasso-demoiselles-d-avignon/ https://cultura.biografieonline.it/picasso-demoiselles-d-avignon/#comments Wed, 30 Aug 2023 10:37:46 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5814 Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso è stato realizzato nel 1907. E’ un olio su tela che misura 243,9 x 233,7 cm ed è attualmente esposto a New York nel Museum of Modern Art. La realizzazione di questo dipinto costituì un percorso complesso e faticoso  per Picasso, che passò diversi mesi a preparare schizzi e progetti prima della realizzazione definitiva.

Les Demoiselles d’Avignon
Un dettaglio del quadro di Picasso “Les Demoiselles d’Avignon” (1907)

Il circolo di artisti e collezionisti che Picasso frequentava in quegli anni fu molto critico nei confronti dell’opera e di un tipo di pittura che non riusciva a comprendere. Ben diversa sarà l’analisi successiva: si tratta di una delle sue opere più famose perché dà inizio al suo periodo cubista.

Les Demoiselles d’Avignon (Le Damigelle di Avignone): analisi dell’opera

Il soggetto centrale dell’opera è la rievocazione di un bordello barcellonese e tale rievocazione non cambia nelle realizzazioni successive. Osservando il quadro, si vedono cinque figure femminili nude e in parte avvolte da teli o lembi di abiti. Inizialmente doveva esserci anche un uomo e un giovane, che scostando la tela si sarebbe trovato di fronte a questa scena. Entrambi questi soggetti sono scomparsi nelle realizzazioni successive.

Pablo Picasso, Les Demoiselles d’Avignon
Les Demoiselles d’Avignon, il quadro di Picasso che dà origine al Cubismo

In seguito Picasso trasforma il quadro in una composizione in cui le forme si incastrano fra loro, costituendo una visione in cui le donne assumono pose scomposte, senza spazio e senza soluzione di continuità nell’osservazione dell’opera.

I volti delle due donne poste a destra richiamano la scultura africana di cui l’autore era un appassionato studioso, anche se l’impostazione del volto della donna seduta a destra e in basso, il cui volto è posto alla rovescia, evoca anche i dipinti egizi.

Tuttavia l’elemento più importante del quadro riguarda la rappresentazione geometrica in cui i corpi, le forme e gli oggetti rappresentati appaiono in una visione unica, una sorta di condensazione di tutti i punti di vista che Picasso utilizza per inquadrare un soggetto.

Non c’è sfondo nell’opera “Les Demoiselles d’Avignon“, tutto rimane come in bilico, sembra quasi che si stia per rovesciare addosso allo spettatore e la sensazione visiva che se ne trae è di assoluta impermeabilità del quadro, nulla passa, non c’è uno spazio in cui riposare l’occhio, ecco quindi la visione dello spettatore è come quella dell’artista: totalizzante.

Analisi dell’opera e commento video

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Famiglia di acrobati con scimmia, analisi dell’opera di Picasso https://cultura.biografieonline.it/famiglia-acrobati-con-scimmia-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/famiglia-acrobati-con-scimmia-picasso/#respond Thu, 31 Dec 2020 12:32:39 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=31819 Il passaggio dal periodo Blu a quello Rosa

Pablo Picasso realizza il quadro intitolato “Famiglia di acrobati con scimmia” nel 1905. Questo è un anno particolare per l’artista spagnolo che già in questo dipinto inizia ad inserire il colore rosa in varietà cromatiche differenti. Esse determinano il cambiamento in atto e il suo passaggio dal Periodo blu al Periodo rosa.

Famiglia di acrobati con scimmia, quadro di Picasso (Acrobat Family, 1905)
Famiglia di acrobati con scimmia, quadro di Pablo Picasso (Acrobat Family, 1905)

Il passaggio da un periodo all’altro non è solo determinato dai cambiamenti cromatici ma anche dalla scelta di nuovi soggetti. Infatti, invece, di utilizzare soggetti che vivono ai margini: poveri, mendicanti, storpi, ciechi, persone affette da malattie da indigenze – che Picasso incontrava per le strade dei quartieri più poveri come il quartiere operaio – durante il Periodo Rosa decide di ritrarre i personaggi del circo.

Probabilmente in questo periodo l’artista catalano frequenta il Circo Medrano, dove conosce saltimbanchi, arlecchini, acrobati, domatori. Si tratta di personaggi diversi, che esprimono comunque una malinconia affettata, mai retorica, che in qualche modo li avvicina ai personaggi del Periodo Blu.

Picasso e la tecnica del periodo Rosa

Molti dei dipinti realizzati durante il periodo Rosa sono stati realizzati con la tecnica dell’acquerello e dell’inchiostro. Picasso in questo periodo vive con una certa continuità a Parigi presso il Beteau Lavoir a Montmartre. E’ possibile che vivesse in condizioni economiche indigenti e dunque gli era più difficile approvvigionarsi di colori ad olio e tele.

Ma la scelta tecnica può essere dovuta anche dal fatto che il pittore cercasse all’epoca di ritornare ad uno stile più classico; dunque per questo decise di utilizzare le tecniche apprese durante il periodo in cui studiò all’Accademia di Belle Arti.

Famiglia di acrobati con scimmia: il dipinto

Nel dipinto “Famiglia di acrobati con scimmia” come in altri tra cui “La famiglia di arlecchino”, “Famiglia di saltimbanchi” e I due fratelli l’ordine geometrico dei personaggi è essenziale. Picasso realizza una sorta di incastro fra pieni e vuoti in cui arlecchino, la moglie e il bimbo e infine la scimmia si compenetrano in un perfetto equilibrio. Proprio questa tecnica permette al pittore di riprendere un’idea più classica e contemporaneamente di inserire nel contesto tutti i personaggi. I volti sono malinconici e non ricordano la gioia e la giocosità del circo. Ma anche in questo c’è da parte di Pablo Picasso il desiderio di usare le forme per raccontare un aspetto meno conosciuto del Circo.

Dati sull’opera

  • Anno: 1905
  • Tecnica: mista su cartoncino (gouache e acquerello, pastello e inchiostro di china).
  • Misure: 104 x 75 cm
  • Luogo di conservazione: Museo d’arte di Göteborg, Svezia

Il quadro Famiglia di Acrobati fu un tempo di proprietà dei collezionisti d’arte e fratelli Leo e Gertrude Stein (quest’ultima fu dipinta da Picasso in un’opera già analizzata: Ritratto di Gertrude Stein). La loro casa a Parigi fu un importante punto d’incontro per artisti e intellettuali. L’opera arrivò in Svezia tramite il mercante d’arte norvegese Walther Halvorsen, e infine a Göteborg grazie al collezionista d’arte Conrad Pinéus.

Analisi dell’opera con commento video

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La Celestina, quadro famoso di Pablo Picasso (1904): analisi dell’opera https://cultura.biografieonline.it/celestina-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/celestina-picasso/#comments Mon, 30 Nov 2020 09:36:32 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=31314 La Celestina è un Ritratto realizzato nel 1904 da Pablo Picasso. Fa parte del cosiddetto periodo blu dell’artista spagnolo, che abbiamo approfondito in diverse sue opere in articoli precedenti.

La Celestina (1904) • La Célestine (La femme à la taie) • Olio su tela • Dimensioni: 74,5 x 58,5 cm • Ubicazione: Musée National Picasso, Parigi
La Celestina (1904) • La Célestine (La femme à la taie) • Olio su tela • Dimensioni: 74,5 x 58,5 cm • Ubicazione: Musée National Picasso, Parigi

Celestina: un’identità misteriosa

Chi è questa donna enigmatica che il pittore ritrae durante il periodo blu?

Alcuni l’hanno identificata con Carlotta Valdivia, una mezzana che Picasso incontrò a Barcellona. Il nome Celestina potrebbe essere inventato e richiamare la protagonista del romanzo di Fernando De Rojas: Celestina o La tragicommedia de Calisto e Melibea.

L’identità della persona ritratta di fatto rimane un mistero.

Descrizione del quadro

Picasso eseguì quest’opera poco prima di partire per Parigi, creando un personaggio di forte impatto emotivo: il soggetto è una donna anziana con l’occhio sinistro corrotto dalla cataratta.

La donna porta un velo sul capo e una mantella scura che ne avvolge il corpo, dandole ancora di più un’aria austera.

Il corpo non si vede in quanto la mantella ne inghiotte le forme; il viso emerge grazie alla luce che lo illumina.

La Celestina, Picasso, dettaglio
Il volto in dettaglio

I dettagli del volto

Proprio nel volto dell’anziana ci mostra la capacità di Picasso nel dipingere i dettagli. Ad esempio, osservate questi dettagli:

  • l’attaccatura dei capelli;
  • le guance scavate;
  • la pelle cadente;
  • la peluria sopra al labbro superiore;
  • le rughe del collo.

Sono elementi che sottolineano la decadenza dovuta agli anni; quella Celestina è una vita sacrificata. Questi dettagli sono impronte di un verismo forte, intenso che non lascia spazio ad altre suggestioni, che quella di vedere la realtà così come appare.

Il colore e la forza espressiva

Il blu – il colore che contraddistingue questo periodo di Pablo Picasso – riempie tutto il dipinto lasciando spazio solo a qualche riflesso rosa, giallo e bianco.

Celestina è un personaggio meraviglioso, perché sembra spuntato dal nulla e con la sua forza espressiva si staglia davanti allo spettatore, in parte osservandolo e in parte andando oltre, osservando qualcosa al di là di noi. In questo senso i personaggi di Picasso immersi nel colore blu sembrano provenire da un altro mondo, un oltre tomba dove in realtà sono più vivi e intensi grazie al contesto da cui emergono.

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Si tratta di un contesto sconosciuto: non sappiamo infatti da dove proviene Celestina. Il suo sguardo storto, severo, inquisitorio ci inquieta e ci tiene desti, come se attendessimo una sentenza.

Analisi dell’opera (commento video)

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Le due sorelle, di Pablo Picasso: analisi dell’opera https://cultura.biografieonline.it/due-sorelle-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/due-sorelle-picasso/#respond Fri, 16 Oct 2020 07:23:35 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30565 Le due sorelle e il Periodo Blu

Realizzato nell’estate del 1902 a Barcellona, Le due sorelle, è un quadro che rappresenta uno dei momenti più alti del periodo blu di Pablo Picasso. Come in altri dipinti, anche in questo il periodo blu non rappresenta solo un periodo temporale in cui malinconia e tristezza diventano i sentimenti predominanti, ma assume quasi i caratteri di un mondo sommerso nel quale i personaggi sono avvolti dal colore tenebroso in cui Picasso li ha immersi. E tuttavia mantengono la loro vitalità e una forza struggente, malgrado le terribili circostanze in cui vivono.

Le due sorelle (The Two Sisters) • Pablo Picasso, 1902

Descrizione del quadro

Il dipinto non è concluso ma raggiunge comunque un apice formale interessante perché Picasso dosa molto bene il patetismo: non ci trascina in un mondo di dolore ma ci mostra con semplicità l’incontro di due donne: una è malata di sifilide e l’altra ha in braccio un figlio.

Forse sono due sorelle, più probabilmente una è una prostituta malata. Vedete che attorno al collo e sul capo porta un foulard bianco, segno distintivo delle donne ricoverate nell’ospedale di Saint-Lazare; ella cerca conforto e aiuto appoggiandosi stremata sull’amica.

Durante una visita a Parigi, Picasso visitò deliberatamente l’ospedale per prostitute Saint-Lazare e vi fece degli schizzi. Al suo ritorno a Barcellona scrisse all’amico poeta Max Jacob:

“Vado a dipingere un quadro, del quale ti mando un disegno. L’incontro di una prostituta dell’ospedale della prigione con la sorella, una suora.”

Entrambe le donne sono scalze e indossano un abito lungo, su cui Picasso lavora abilmente mostrandoci le pieghe nella parte alta del mantello per poi appoggiare, facendolo scivolare sulle gambe, il resto dell’abito.

Le due sorelle: il tema di fondo

Le due sorelle ricorda il tema della Visitazione, quando Maria, dopo aver ricevuto l’annunciazione da parte dell’angelo, si recò da Elisabetta, la quale stava portando avanti una difficile gravidanza. Dunque Maria andò a confortare Elisabetta, così come la madre conforta la prostituta.

Analisi dell’opera e commento video

Il lavoro di Picasso, soprattutto nelle pieghe dell’abito ricorda l’arte gotica con le sue forme geometriche rigide che sono in contrasto con le forme tondeggianti dei polpacci e delle ginocchia.

Malgrado alcune critiche che il dipinto ricevette dopo che Picasso lo mostrò ad amici e conoscenti, qui troviamo un’attenzione meno trasportata verso il dolore e la sofferenza dei protagonisti del periodo blu; le due donne dialogano in una forma semplice e profonda attraverso la quale possiamo ammirare l’incredibile capacità formale di Picasso.

Tecnica

Olio su tela

Dimensioni

152×100 cm

Ubicazione

Il quadro è esposto presso il museo dell’Hermitage a San Pietroburgo, in Russia.

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I due saltimbanchi (Arlecchino e la compagna), quadro di Picasso https://cultura.biografieonline.it/due-saltimbanchi-arlecchino-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/due-saltimbanchi-arlecchino-picasso/#comments Wed, 07 Oct 2020 15:17:55 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30433 Quella che segue è una breve analisi dell’opera I due saltimbanchi (o Arlecchino e la compagna), dipinta nel 1901 da Pablo Picasso. Del celebre pittore spagnolo abbiamo già pubblicato articoli che approfondiscono diversi suoi quadri famosi, un articolo sulle ragioni del successo delle sue opere, e la sua biografia.

I due saltimbanchi (o Arlecchino e la compagna), quadro di Pablo Picasso - Harlequin and His Companion (The Saltimbanque)
I due saltimbanchi (o Arlecchino e la compagna), quadro di Pablo Picasso del 1901

I due saltimbanchi

Siamo nel pieno periodo blu, durante il quale Picasso dipinge utilizzando quasi solo questo colore. Esso rappresenta il suo stato d’animo, ma crea soprattutto una sorta di nuovo spazio in cui i suoi personaggi sono immersi: un luogo triste e malinconico ma potente in cui gli individui hanno forme allungate, a volte sproporzionate ma sono vivi, anche se il contesto in cui appaiono sembra morto.

In questo dipinto, intitolato I due saltimbanchi e realizzato nel 1901, Arlecchino ha lo sguardo assente, distaccato, pensieroso. Si porta le mani alla bocca e all’orecchio come se qualcosa lo tormentasse e lo portasse lontano dal luogo in cui si trova.

La posizione e le mani sono ricordano l’Arlecchino pensoso del Metropolitan Museum di New York.

Arlecchino pensoso - Seated Harlequin - Arlequin accoudé
Arlecchino pensoso

Arlecchino e la compagna

Il suo volto è inespressivo, chiuso in un silenzio inquietante e accentuato dal bianco del trucco di scena, dalla capigliatura piatta, dai gesti delle mani e dal dito che si mordicchia come se non fosse felice o giocoso, ma appunto tormentato e preoccupato.

Questo stato d’animo è accentuato dai colori dello sfondo che rendono ancora più anonima la stanza in cui si trovano lui e la compagna.

Anche i bicchieri sembrano distaccati dal contesto e dai due personaggi.

Insomma, abbiamo difronte un’atmosfera di grande solitudine. Arlecchino e la compagna non si parlano, ognuno guarda in una direzione diversa.

Anche lo sguardo della donna è assente e comunica una certa inquietudine attraverso un’espressione malinconica, triste e abbattuta che impressiona, non tanto per il paradosso del loro lavoro, quanto per la forza del contesto in cui Picasso li colloca.

Infine il colore blu definisce ancora di più il senso di solitudine dei due personaggi, immersi entrambi nel loro lavoro ed entrambi distanti e pensierosi per ciò che sarà. In questo senso il colore blu non definisce solo il loro stato d’animo ma li accompagna in una sorta di mitologica bolla espressiva che sottolinea questo: il modo in cui ciò che vediamo dipende da ciò che siamo.

Commento video

Tecnica

Olio su tela

Misure

73×60 cm

Ubicazione

Il quadro è conservato a Mosca, in Russia, presso il Museo Puškin dal 1948.

Descrizione seguente tratta dal sito del museo:

Il quadro è stato dipinto a Parigi e sviluppa un soggetto tipico del primo Picasso, un caffè parigino dove artisti e attori circensi si riuniscono e trovano lavoro. Questo è uno dei primi esempi di Picasso che si occupa di quello che è diventato un tema chiave per lui, il destino dell’individuo creativo. L’immagine tragica dell’artista itinerante simboleggia il pesante fardello che le persone si assumono dedicando la loro vita all’arte e l’incomprensione e la beffa che incontrano. Ivan Morozov acquistò questo capolavoro di Picasso alla galleria Ambroise Vollard di Parigi nel 1908.

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Evocazione, il funerale di Casagemas: opera di Pablo Picasso del 1901 https://cultura.biografieonline.it/evocazione-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/evocazione-picasso/#comments Thu, 20 Aug 2020 07:43:24 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30163 Il quadro che andiamo ad analizzare in questo articolo si intitola Evocazione. Venne dipinto da Picasso nel 1901, in seguito al suicidio di un suo caro amico. Realizzato mediante la tecnica dell’olio su tela, misura 150×90 cm. E’ conservato a Parigi presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.

Evocazione, il Funerale di Casagemas – Quadro di Pablo Picasso (1901)
Evocazione, il Funerale di Casagemas – Quadro di Pablo Picasso (1901)

La tragica morte di Casagemas

Nel settembre del 1900 Pablo Picasso insieme al suo amico Carlos Casagemas, poeta catalano con il quale condivideva la passione per l’arte, si recarono a Parigi. Durante quel viaggio, in cui Picasso conobbe la pittura francese, incontrarono la modella Germaine Gargallo. Il loro incontro fu fatale.

Picasso la ritrasse nel dipinto Moulin de la Galette mentre Casagemas se ne innamorò perdutamente. Germaine ebbe una relazione con il poeta ma poi lo lasciò facendolo precipitare in uno sconforto terribile.

Nel febbraio del 1901 Casagemas decise di ritornare a Parigi per riconquistarla ma non vi riuscì. Affranto dal dolore si tolse la vita, sparandosi in un locale in Boulevard de Clichy.

Picasso soffrì molto per la morte del suo amico al quale era legato da una profonda amicizia ma anche da un percorso artistico che aveva portato entrambi a Parigi alla ricerca di nuovi stimoli culturali. Decise, quindi, di dedicargli alcuni dipinti. Tra questi vi sono Ritratto di Casagemas morto, La morte di Casagemas e l’opera qui analizzata, intitolata Evocazione indicata anche Funerale di Casagemas o Sepoltura di Casagemas.

Evocazione: descrizione dell’opera

In questo dipinto il blu prevale. Picasso ha sempre associato l’utilizzo di questo colore a momenti di tristezza e malinconia. Sarà proprio lui ad affermare che decise di dipingere in blu dopo la morte dell’amico Carlos Casagemas.

In questo dipinto, Evocazione, cambia il linguaggio di Picasso. Innanzitutto, le grandi dimensioni della tela, la superficie irregolare, la composizione che si articola in una scenografia su più livelli, ricordano alcuni dipinti di El Greco; tali elementi permettono al pittore di evocare il dolore per la perdita dell’amico, ma anche la sua storia personale con alcuni cenni ironici alle donne.

Ne vediamo, ad esempio, alcune nude, probabilmente delle prostitute, che lo salutano mentre cavalca un destriero bianco verso il cielo.

Evocazione (Picasso): Il dettaglio del quadro in cui appaiono le donne nude e il cavallo bianco
Il dettaglio del quadro in cui appaiono le donne nude e il cavallo bianco

Un’altra donna nuda lo abbraccia: abbraccia la sua anima mentre lui se ne va. Al di là delle interpretazioni e del desiderio di Picasso di salutare l’amico con dolore, ma anche in un modo giocoso, l’iconografia del dipinto mostra un linguaggio diverso rispetto agli altri dipinti del pittore spagnolo. Qui la caricatura si mescola alla citazione e al ricordo.

Analisi dell’opera e commento video

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La casetta in giardino: quadro di Pablo Picasso (1908) https://cultura.biografieonline.it/casetta-in-giardino-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/casetta-in-giardino-picasso/#respond Sun, 09 Aug 2020 14:31:17 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30115 Nell’estate del 1908 Pablo Picasso, insieme alla sua amante Fernande Olivier, trascorse diverse settimane a La Rue de Bois, un villaggio posto a sessanta chilometri da Parigi. In questo periodo di riflessione e di sperimentazioni, Picasso realizzò alcuni dipinti di nudi ma soprattutto si dedicò ai paesaggi. La Casetta in giardino fu realizzato in quelle settimane del 1908.

Casetta in giardino, Pablo Picasso, 1908
La casetta in giardino, Pablo Picasso, 1908 • Olio su tela

Si trattava di un periodo in cui l’artista spagnolo era ispirato da Paul Cézanne, Georges Braque e Henri Rousseau. Fu soprattutto Braque ad ispirare con i suoi paesaggi il lavoro di Picasso. Egli apprezzava l’assenza del cielo e la fusione dei volumi e delle forme nei dipinti dell’amico Braque.

La casetta in giardino, Picasso e Georges Braque

Proprio in questo dipinto, La casetta in giardino, Picasso cerca di assomigliare all’amico, di copiarne alcuni elementi per reinventare un genere. Picasso lavora soprattutto sul disegno del tetto, del muro di cinta e degli alberi inclinati, appesantiti dalle foglie.

La collaborazione fra Pablo Picasso e Georges Braque è alla base di un nuovo indirizzo pittorico. Entrambi gli artisti stanno intraprendendo insieme tale strada in questo periodo. Un esempio di questo percorso parallelo è rappresentato dalla somiglianza tra Maisons à l’Estaque (Case a l’Estaque) di Braque e Tre donne di Picasso.

Case a l'Estaque (Maisons à l'Estaque) – Houses at L'Estaque
Case a l’Estaque (Maisons à l’Estaque) – Opera di Georges Braque del 1908

Verso il Cubismo

In questi dipinti, come nell’opera qui analizzata La casetta in giardino, le asperità nei volumi, la dinamicità nelle forme che appaiono monumentali e senza soluzione di continuità, diventano caratteristiche distintive di quella pittura che in seguito verrà definita Cubismo.

Georges Braque era abituato a lavorare con altri artisti. Fu lui a convincere Picasso a lasciare la sua solitudine per intraprendere un nuovo viaggio artistico in due. Di fatto si trattava di un percorso che avrebbe formato entrambi.

Picasso si era allontanato dal suo circolo di amicizie a causa delle critiche che aveva ricevuto per la realizzazione di Les Demoiselles d’Avignon. E proprio grazie a questo sodalizio e a questo percorso temporale che i due affrontano insieme, Picasso pone le basi del cubismo e di alcuni cambiamenti che deciderà di intraprendere nella sua arte. Essa poi avrà una profonda influenza sulla pittura e sulla scultura dell’intero ‘900.

Anteprima(si apre in una nuova scheda)

La casetta in giardino: analisi dell’opera e commento video

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Ritratto di Ambroise Vollard, storia e analisi dell’opera di Pablo Picasso https://cultura.biografieonline.it/ritratto-ambroise-vollard-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/ritratto-ambroise-vollard-picasso/#comments Wed, 29 Jul 2020 14:19:55 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29859 Il dipinto che analizziamo in questo articolo è il Ritratto di Ambroise Vollard, realizzato da Picasso nel 1909. Ambroise Vollard fu un abile e intelligente mercante d’arte. Fu amico degli artisti più influenti del primo ‘900. Ebbe modo di conoscere Pablo Picasso quando ancora il pittore spagnolo incominciava a farsi conoscere a Parigi. Nel 1901 Vollard decise di realizzare una mostra con settantacinque opere di Picasso. In seguito, la collaborazione fra i due proseguì. Nel 1909 Picasso realizzò un ritratto dell’amico mercante d’arte: il Ritratto di Ambroise Vollard.

Ritratto di Ambroise Vollard, quadro di Picasso (portrait)
Ritratto di Ambroise Vollard, quadro di Picasso

Ritratto di Ambroise Vollard, analisi dell’opera

Si tratta di uno dei primi ritratti realizzati da Picasso nel suo studio di Rue de Clichy a Parigi, dopo che aveva deciso di trasferirsi definitivamente nella capitale francese. L’opera è un esempio palese del periodo del Cubismo analitico.

E’ interessante osservare come già in questo ritratto appaiano le tracce di una complessità che renderanno il Cubismo sempre più ermetico e di difficile comprensione visiva.

Questo ritratto si scompone in un intricato sistema geometrico che ingloba quasi facendolo scomparire il corpo e parte del busto di Ambroise Vollard. Il volto invece è riconoscibile malgrado la tecnica del cubismo. Il soggetto appare con tutta la sua imponenza.

Naso grosso, fronte alta, barba e baffi contraddistinguono il soggetto, anche se alcuni amici di Vollard, dopo aver visto il ritratto dichiararono di non riuscire a riconoscere l’amico.

Il ritratto di Ambroise Vollard sembra emergere dalla confusione delle forme cubiste con colori caldi e chiari che permettono una visione trascendentale: è come se l’uomo, che ha gli occhi chiusi, emergesse da un’altra dimensione.

Curiosamente, quando il dipinto fu mostrato al pubblico, fu una bambina, figlia di amici di Vollard a riconoscere l’uomo. Forse non significa nulla ma si po’ anche immaginare che proprio la mente di un bimbo avesse la forza, al di là dei pregiudizi, per vedere e intuire le forme del volto del soggetto nell’intricato sistema geometrico del cubismo.

Picasso nei suoi quadri cubisti sembra seguisse una sorta di percorso giocoso in cui lasciava tracce visibili di un soggetto o di un oggetto in mezzo ad elementi più scomposti. In tal modo permetteva al fruitore dell’opera di seguire un percorso di comprensione che gli permettesse di comprendere il contenuto.

Data dell’opera

1909-1910

Tecnica

Olio su tela

Misure

cm 92 x 65

Dove è possibile ammirare il dipinto

Museo Puškin, Mosca (Russia)

Analisi dell’opera con commento video

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