Olimpo Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 04 Sep 2023 08:21:01 +0000 it-IT hourly 1 Olimpico e olimpionico: differenze e uso corretto degli aggettivi https://cultura.biografieonline.it/olimpico-olimpionico/ https://cultura.biografieonline.it/olimpico-olimpionico/#comments Mon, 04 Sep 2023 07:25:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19203 Ogni 4 anni si diventa tutti esperti di Olimpiadi. Al di là dei contenuti relativi alle cronache, per amore del corretto uso della lingua italiana ci preme sottolineare quali differenze vi sono tra i due aggettivi: “olimpico” e “olimpionico“. Il contesto in cui ci muoviamo è quello dell’etimologia.

Bandiera olimpica (I cinque cerchi olimpici)

Olimpionico

Partiamo dalla parola olimpionico. Tale termine deriva dalla composizione di altri due termini greci “Olympia” e “Nike“. Il primo deriva – come è piuttosto noto – dal monte Olimpo, il monte più alto della Grecia, dove soggiornavano gli dei. La seconda parola (oltre a corrispondere con il noto brand dell’azienda sportiva Nike) in greco significa “vittoria“.

Nike di Samotracia
Nike di Samotracia: celebre scultura a cui si ispira lo “swoosh” del moderno brand Nike

Per questo motivo e per questa etimologia la parola “olimpionico” – in greco: olympionikai – sia esso usato come aggettivo oppure come sostantivo, assume come unico significato quello di “vincitore dei Giochi“.

E’ pertanto errato indicare un atleta come “olimpionico” se questi ha solamente partecipato ai Giochi Olimpici a cinque cerchi. E’ altrettanto sbagliato indicare come “olimpionica” una persona che è salita sul podio per ricevere al collo una medaglia di argento o di bronzo.

E’ altresì corretto attribuire l’aggettivo ai vincitori di medaglie d’oro.

Solo numeri uno

Andiamo per un attimo indietro nel passato, all’epoca degli antichi greci e agli albori della storia delle Olimpiadi, prima dell’avvento dei Giochi Olimpici moderni voluti da De Coubertin. Per quel che sappiamo, agli antichi greci importava molto poco ricordare gli atleti che nelle Olimpiadi raggiungevano il secondo posto, o i successivi. Oggigiorno infatti i loro nomi non ci sono noti.

Il secondo è il primo degli ultimi. (ENZO FERRARI)

Conosciamo invece con una certa precisione l’elenco degli antichi vincitori olimpionici. Per un approfondimento vi rimandiamo a due saggi di Luigi Moretti (1922-1991), importante studioso grecista (e padre del regista Nanni Moretti):

  • “Iscrizioni agonistiche greche”
  • “Olympionikai, i vincitori negli antichi agoni olimpici”
Pierre de Coubertin
Pierre de Coubertin: a lui si devono i moderni Giochi Olimpici

Celeberrima la sua frase:

L’importante non è vincere ma partecipare“. (Pierre de Coubertin)

Olimpico

Passiamo alla parola “olimpico“. Il termine trova corretto utilizzo per ogni cosa che ha riferimenti e relazioni con le Olimpiadi e i Giochi Olimpici.

Un errore comune è quello di definire le piscine lunghe 50 metri come piscine olimpioniche (meno diffuse nelle città della cosiddetta “vasca corta”, da 25 metri). A livello etimologico le piscine  olimpioniche non esistono. E’ invece corretto definirle “piscine olimpiche”  (o ancor meglio: piscine dalle dimensioni olimpiche). Le atlete e gli atleti che partecipano ai Giochi vanno indicati come atleti olimpici e non olimpionici.

Un’ultima curiosità: nell’antica Grecia ai vincitori delle Olimpiadi veniva posta sulla testa una corona di ulivo, non di alloro.

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Il mito di Zeus: riassunto https://cultura.biografieonline.it/zeus-mitologia/ https://cultura.biografieonline.it/zeus-mitologia/#comments Sun, 07 Nov 2021 10:28:58 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=21971 Secondo la mitologia greca, Zeus è il re di tutti gli dei che governa il mondo dal Monte Olimpo. La sua sposa è Era. Ella però lo tradiva spesso e volentieri sia con uomini che con donne mortali e non, generando figli illustri che diventavano poi eroi. Questa divinità, a capo di tutti gli dèi, era anche venerata dai Romani col nome di Giove e dagli Etruschi col nome di Tinia.

Zeus

Il mito di Zeus è stato tramandato nel corso dei secoli prima oralmente, così come tutti gli altri miti greci. Poi in forma scritta, proprio a partire da Esiodo e dalla sua Teogonia, un poema che racchiude tutta la genealogia dei miti stessi e che ebbe una diffusione straordinaria. È infatti impossibile narrare la storia di Zeus senza conoscere la storia dell’origine del mondo, seguendo la già citata Teogonia.

L’origine del mondo

All’origine del mondo Gea, la Terra, generò Urano, ovvero il cielo stellato. Poi tutti gli altri elementi come i monti, il mare e i fiumi. Insieme ad Urano generò i Ciclopi, i Centimani e i Titani, che vennero confinati nel Tartaro. Il Tartaro era una sorta di luogo remoto nelle profondità della terra.

Uno solo di loro si salvò dal confino: Crono. Una volta cresciuto, Crono evirò suo padre e prese il potere sulla terra. Egli sposò Rea, una delle sue sorelle, da cui ebbe sei figli: Estia, Demetra, Era, Poseidone, Ade e Zeus. Per paura che qualcuno dei suoi figli potesse spodestarlo dal trono, egli decise ingoiarli appena nati. Zeus, l’ultimogenito, riuscì però a salvarsi grazie alla madre. Ella fece ingoiare a Crono una pietra invece del bambino, che poi nascose.

La vita e il mito di Zeus

Le versioni sulla sua infanzia e sulla sua crescita sono molte. Alcune affermano che egli sia stato educato dalla nonna Gea. Altre che fu allevato da una capra. Altre ancora raccontano che ad allevarlo sarebbe stata una Ninfa. L’unica verità comune è che egli fu l’unico dei figli di Crono che riuscì a salvarsi.

Una volta cresciuto, con uno stratagemma egli riuscì a far vomitare a suo padre Crono tutti i suoi fratelli. Zeus iniziò così una guerra contro il padre e gli altri Titani (Titanomachia). Al suo fianco ebbe l’aiuto dei Ciclopi, liberati dal Tartaro. Insieme riuscirono a sconfiggere Crono. Dopo la battaglia, Zeus decise di spartire il trono con i suoi fratelli, sorteggiando le diverse parti del mondo.

A Poseidone toccò il regno delle acque. Ad Ade il regno dei morti. A Zeus il regno dei cieli e l’aria. La terra venne divisa invece in parti uguali. Da quel momento Zeus iniziò a regnare sul Monte Olimpo, considerato sacro dai Greci. Sul monte vivevano tutte le divinità. Il re degli dei, per prima cosa, cercò di riordinare e ricostruire tutto quello che il padre aveva distrutto.

I figli di Zeus e la vita sull’Olimpo

Dal matrimonio con Era nacquero Ares, Ebe ed Efesto. Ma Zeus spesso tradiva la moglie, generando numerosi figli illegittimi. Tra questi i più celebri sono:

Durante queste sue avventure extraconiugali, si tramutava anche in forma animale. Aveva infatti la possibilità di potersi trasformare in qualsiasi cosa volesse.

La moglie aveva un carattere molto iracondo e sfogava la sua rabbia per i tradimenti del marito, vendicandosi sia con le sue amanti che con i loro figli. Questi secondo il mito non avevano vita facile. Nonostante i tradimenti e le ripicche, l’unione di Zeus ed Era rimase comunque salda nel corso del tempo.

Era (Giunone, per i romani) aveva generato il dio Efesto da sola, senza ricorrere ad atti sessuali. Il marito decise di generare a sua volta un figlio senza bisogno di un’altra donna: così nacque Atena, uscendo dal cranio spaccato di Zeus.

Il compito di gestire la vita sul Monte Olimpo non era certo facile per il sovrano degli dèi. Soprattutto perché gli dèi non possedevano un carattere umile. Incarnavano anzi tutti i difetti degli uomini, facendoli emergere ancor di più. Zeus cercava quindi di governare seguendo il buon senso e sedando tutte le liti che si scatenavano quotidianamente.

La sua occupazione preferita, oltre la ricerca delle amanti, era sicuramente banchettare. Famosi erano i sontuosi pranzi che duravano per giorni, organizzati sul Monte Olimpo.

Zeus, causa prima, primo motore. Quali cose sarebbero state fatte dai mortali senza Zeus? (ESCHILO)

Il mito di Zeus: Giove di Smirne (statua conservata presso il Louvre)
Giove di Smirne, statua conservata presso il museo del Louvre. Zeus (Giove) è rappresentato con la folgore in mano.

I simboli

Grazie alla sua importanza e ai numerosi ed enormi poteri che gli venivano attribuiti, Zeus era una delle divinità più venerate dell’Antica Grecia (insieme ad Apollo). A Zeus erano dedicati templi e oracoli in moltissime località quali Dodona, nell’Epiro, Creta, nell’Arcadia e anche in Sicilia (con il nome di Zeus etneo). Il re degli dèi incarna proprio la cultura greca e la sua complessa religiosità.

E’ considerato li dio del cielo e del tuono. I suoi simboli sono la folgore, il toro, l’aquila e la quercia. Nella mitologia si possono trovare molte analogie tra il capo dell’Olimpo e il norreno Odino, così come con lo slavo Perun.

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La furia dei Titani, trama e riassunto del film https://cultura.biografieonline.it/la-furia-dei-titani/ https://cultura.biografieonline.it/la-furia-dei-titani/#comments Tue, 03 Apr 2012 08:03:36 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1299 La furia dei Titani, film del 2012

Perseo ha fatto una scelta drastica: ha deciso di ritirarsi con suo figlio in un villaggio sul mare e di praticare il mestiere del pescatore. Non vuole saperne né del potere divino né di suo padre, Zeus, Re dell’Olimpo, con il quale non ha un buon rapporto da molti anni.

Ma il suo destino di semidio non si può concludere in un villaggio di pescatori e una notte Zeus gli fa visita comunicandogli che gli dei stanno perdendo il loro potere perché gli uomini non li pregano più e quindi non possono più sostenere il Tartaro luogo in cui è prigioniero Crono, padre di Zeus, e nonno di Perseo, il quale fu imprigionato dallo stesso Zeus quando ci fu, nell’era primordiale, lo scontro fra Dei e Titani.

La furia dei titani, locandina del film (2012)
La Furia dei Titani – USA 2012 – Regia di Jonathan Liebesman. Con Sam Worthington, Ralph Fiennes, Liam Neeson, Danny Huston, Edgar Ramirez. Titolo originale: “Wrath of the Titans”. Azione, durata 99 min. – Warner Bros Italia.

Zeus, quindi, chiede aiuto al figlio, affinché assieme si rechino nel Tartaro ma Perseo si rifiuta. A questo punto Poseidone, Dio del mare, e Zeus alleati e fratelli cercano di risolvere la questione ma scoprono ben presto che hanno nemici potenti all’interno della loro stessa divina famiglia.

Il film riscatta il precedente “Scontro tra Titani” in cui la macchina di Hollywood schiacciava senza ritegno la Mitologia greca per trasformarla in un polpettone noioso da relegare all’oblio della memoria. Quest’ultimo, invece, ha una trama più corposa e logica e anche se il Mito greco è un po’ svilito, lo spettacolo è assicurato grazie ad una tecnica registica abile e fantasiosa che non lascia nulla di intentato.

YouTube video

Gli effetti speciali la fanno da padroni rendendo la visione godibile e a tratti stupefacente con l’immensità di Crono che sparge fuoco e fiamme contro le truppe della regina Andromeda. Gli appassionati del genere avranno soddisfazione ma anche coloro che vogliono vedere un film agile  e veloce con una storia lineare e impastata di ingredienti classici: amore, rivalità parentale, potere, perdizione, pietà e riscatto.

I Miti greci, comunque, sono un’altra cosa e per chi volesse conoscerli meglio consiglio di leggere: “L’universo, gli dèi, gli uomini” di Jean-Pierre Vernant, editore Einaudi.

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