monete Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 06 Nov 2024 08:10:26 +0000 it-IT hourly 1 Testa o croce: da dove deriva, come si dice in inglese, è veramente imparziale? https://cultura.biografieonline.it/perche-si-dice-testa-o-croce/ https://cultura.biografieonline.it/perche-si-dice-testa-o-croce/#comments Fri, 27 Oct 2023 15:11:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2011 Da dove deriva il termine testa o croce
1 lira del 1863
1 lira del 1863: faccia raffigurante “testa”
1 lira del 1863
1 lira del 1863: faccia raffigurante “croce”

Il termine testa o croce è molto comune e si utilizza quando si deve effettuare una scelta tra due possibilità, utilizzando la tecnica del lancio di una moneta.

Associando la propria scelta alla testa o alla croce, decretiamo quella ottenuta a seconda di quale faccia della moneta sarà mostrata dopo averla lanciata in aria (o averla presa al volo tra le mani).

Questa tecnica cambia il suo nome in base alle raffigurazioni presenti sulle facce delle monete utilizzate.

Il nome che attribuiamo comunemente in Italia deriva dalle monete raffiguranti il volto del re e il simbolo cristiano della croce.

Nell’antica Roma si chiamava “navis aut caput” (nave o testa), in quanto su alcune monete romane era raffigurata una nave su un lato e la testa dell’imperatore dall’altro.

Testa o croce

Come si dice testa o croce in inglese

  • In inglese “head or tail” (testa o coda), testa del monarca e coda del leone araldico;

Come si dice negli altri paesi

  • in Germania, “Kopf oder Zahl” (testa o numero), dato che su di un lato della moneta era indicato il valore della stessa;
  • in Irlanda, “heads or harps” (teste o arpe), in quanto questo strumento musicale è raffigurato sulle monete molto spesso;
  • in Brasile, “cara ou coroa” (faccia o corona);
  • in Messico “águila o sol” (aquila o sole);
  • in Russia “орёл или ре́шка” (aquila o l’altro simbolo);
  • ad Hong Kong testa o parola, dato che sulle monete il valore è scritto per esteso.

È veramente imparziale?

La logica farebbe pensare – e prevedere – che il lancio di una moneta porti al 50% di possibilità che esca Testa, e al 50% di possibilità che esca Croce.

Una ricerca del 2023 dimostra che la pratica del lancio della monetina non è imparziale.

Quando gettiamo in aria una monetina, il lato che guarda verso l’alto prima del lancio, vince nel 50,8% dei casi.

La ricerca sperimentale è stata condotta dall’università di Amsterdam, sotto la guida professor Eric-Jan Wagenmakers.

Il prof ha arruolato prima 5 studenti, che hanno compiuto 15mila lanci ciascuno, registrando i risultati. Poi ha accolto altri volontari, per un totale di 48. Questi hanno gettato in aria 46 dischi di valute diverse: i test registrati sono stati 350.757.

L’imparzialità del lancio della moneta era già stata messa in discussione e smontata matematicamente nel 2007. Allora, Persi Diaconis, Susan Holmes e Richard Montgomery della Stanford University (due matematici e uno statistico) elaborarono un loro modello.

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Simbolo del dollaro $: dove nasce? https://cultura.biografieonline.it/simbolo-dollaro/ https://cultura.biografieonline.it/simbolo-dollaro/#respond Wed, 18 Jan 2023 11:05:57 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9858 Esistono differenti versioni su come è nata la scelta del simbolo del dollaro $, quello che noi tutti oggi conosciamo ed usiamo.

L’ipotesi messicana

A detta di molti ricercatori e studiosi, il simbolo dovrebbe provenire dalla fine del XVIII secolo, quando veniva usato nelle corrispondenze epistolari di affari e commercio tra le colonie britanniche del nord America ed il Messico.

Esso indicava la moneta “peso” ispano-messicana. Il peso o piastra era chiamato all’epoca “spanish dollar”, nell’America settentrionale britannica. Da lì il simbolo S che poi diventa $.

Il simbolo del Dollaro
Quali sono le origini del simbolo del dollaro?

Le sovrapposizioni di lettere

Secondo altri invece, fu il presidente statunitense Thomas Jefferson ad inventarlo, partendo dalle lettere delle sue iniziali TJ che avrebbe in qualche modo sovrapposto.

Altri ritengono invece che il simbolo del dollaro derivi dalla sovrapposizione della lettera U e della lettera S, acronimo di United States (Stati Uniti); in seguito, per errore di trascrizione, venne rappresentato da una S e due linee verticali I I.

L’impero spagnolo

Un’altra teoria porta la nascita del simbolo durante l’impero spagnolo, poiché la casa reale ispanica aveva nel proprio blasone un’immagine composta da due colonne (che rappresentavano le colonne d’Ercole) e una bandiera spiegata al vento, su cui si trovava la dicitura “Plus Ultra”.

Questa immagine appariva sul peso spagnolo e poi venne incisa anche su quello in uso nelle colonie americane.

Zio Paperone e l'amore per i dollari
Il celebre Zio Paperone (Paperon de’ Paperoni) è esso stesso un personaggio simbolico associato al simbolo del dollaro.

La prima volta del simbolo del dollaro

Il dollaro, con termine corretto dollar ed il suo simbolo, $, venne adottato come valuta degli Stati Uniti d’America il 6 luglio 1785. Fu la prima valuta ad adottare il sistema decimale.

Nel 1792 la legge austriaca sulla coniazione autorizzò la Zecca Statunitense a coniare delle monete da un dollaro d’argento. La produzione regolare venne effettuata fino al 1836.

I primi dollari d’argento coniati il 15 ottobre 1794, precisamente 1.758, furono immediatamente consegnati a David Rittenhouse; egli, responsabile della Zecca Statunitense, li distribuì a tutti i dignitari americani come souvenir.

In realtà però, la prima volta che il simbolo è apparso su una moneta è stata sul rovescio di una moneta da $1 emessa solo nel febbraio del 2007.

Attualmente, per velocizzare la scrittura, il simbolo viene sempre più spesso rappresentato con una sola barra, anche perché sulle tastiere qwerty viene riprodotto così.

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La nascita dell’Euro https://cultura.biografieonline.it/moneta-euro/ https://cultura.biografieonline.it/moneta-euro/#comments Fri, 03 May 2013 08:33:17 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7074 Avere una Moneta Unica per tutti i Paesi membri è uno degli obiettivi principali che la Comunità europea persegue fin dalla sua nascita, nell’ottica di una effettiva “unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa”. Ma facciamo qualche passo indietro per capire come si è arrivati alla Moneta Unica e quali sono le conseguenze sull’economia europea e dei singoli Paesi.

Euro € la moneta

Come la storia ci insegna, il 25 Marzo 1957 nascono la Comunità Economica Europea (CEE) e l’EURATOM (Comunità Europea dell’energia atomica). I Paesi che fondano questa istituzione europea sono sei: Olanda, Belgio, Germania, Francia, Italia e Lussemburgo.

Successivamente i Paesi che aderiscono alla CEE diventano ventisette. Altra data importante da ricordare è il 7 Febbraio 1992, quando il Trattato di Maastricht istituisce l’Unione europea economica e monetaria, gettando le basi per l’introduzione della Moneta Unica e fissando i parametri cui i singoli Stati devono attenersi.

Contestualmente, il 1° Gennaio 1993 vengono eliminate le barriere doganali. La nascita ufficiale dell’Euro viene fatta risalire al 1° Gennaio 1999, quando viene introdotto all’interno di undici Paesi (Francia, Belgio, Italia, Austria, Germania, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Portogallo), ma è nel 2002, precisamente il 3 Maggio 2002, che l’Euro diventa la valuta ufficiale dei Paesi dell’Unione monetaria europea.

Banconote dell'Euro

Dal 1999 al 2002 in ogni Stato vengono attuate campagne di sensibilizzazione ed informazioni per aiutare i cittadini e la Pubblica Amministrazione a familiarizzare con la nuova moneta. La Grecia introduce l’euro nel 2001, diventando così il dodicesimo Stato europeo ad optare per la moneta unica.

Nei dodici Paesi aderenti alla Moneta unica vengono fatte circolare otto monete e sette banconote in euro. Rimangono fuori il Regno Unito e la Danimarca, per i quali vige una deroga al Trattato di Maastricht. Anche la Svezia ha deciso, nel 1997, di non aderire alla moneta unica.

Oltre ai Paesi membri dell’Unione, altri piccoli Stati come la Repubblica di San Marino, Città del Vaticano e il Principato di Monaco adottano l’euro come moneta circolante.

Gli altri Paesi membri dell’Unione Europea potranno introdurre l’euro non appena le condizioni dell’economia permetteranno di rispettare i parametri fissati da Maastricht.

La Banca Centrale Europea ha il compito di amministrare l’Euro. Questa importante istituzione ha sede in Germania, a Francoforte. Le politiche monetarie comuni vengono gestite dalla Banca Centrale europea, che è tenuta a mantenere i prezzi stabili e una certa omogeneità economica nei Paesi europei. La Banca coopera con le banche dei singoli Stati per regolare il conio e la distribuzione della moneta unica.

Mantenere l’euro come moneta per tutti i Paesi aderenti all’Euro Zona è un presupposto importante per attuare un altro principio (altrettanto importante) perseguito dall’Unione Europea fin dalla nascita: la libera circolazione di persone, servizi, capitali e beni all’interno dei Paesi europei.

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