Modigliani Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 19 Oct 2022 16:29:59 +0000 it-IT hourly 1 Léopold Zborowski ritratto da Modigliani: storia e descrizione https://cultura.biografieonline.it/leopold-zborowski-modigliani/ https://cultura.biografieonline.it/leopold-zborowski-modigliani/#respond Wed, 19 Oct 2022 15:34:59 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40338 In questo celebre ritratto vediamo Léopold Zborowski, amico e gallerista di Amedeo Modigliani. L’artista realizzò questa opera nel 1919, un anno prima di morire.

Léopold Zborowski ritratto da Modigliani (1919)
Léopold Zborowski ritratto da Modigliani (1919)

Léopold Zborowski, Zbo

Zborowski fu un commerciante d’arte polacco. Dal 1916 al 1920, anno della morte di Modigliani, strinse con il pittore un sodalizio non solo lavorativo ma anche umano.

Divennero amici perché Zborowski era un profondo ammiratore dell’arte di Modigliani. Ma anche perché era affascinato dalla personalità dell’artista livornese; tanto che in diverse occasioni lo aiutò economicamente.

Zbo è il diminutivo con cui Modigliani era solito chiamarlo.

Zborowski e Modigliani

Fu il mercante polacco a spingere Modigliani a trasferirsi nel sud della Francia, quando il pittore cominciò ad avere problemi di salute.

E fu sempre Zborowski ad affittare lo studio in rue de la Grande Chaumière, a Parigi, per permettere al pittore e alla sua compagna Jeanne Hébuterne di avere una sistemazione appropriata.

In una situazione particolare in cui il pittore non aveva più soldi, Zborowski arrivò a vendere i suoi abiti e alcuni oggetti di valore, proprio per sostenere l’amico.

Léopold Zborowski venne ritratto in diverse occasioni da Modigliani. Nel corso degli anni il pittore potè sperimentare diversi e differenti punti di vista con i quali ritraeva il suo amico gallerista.

Una foto di Léopold Zborowski
Una foto di Léopold Zborowski

Più di un ritratto di Zborowski

In alcuni quadri Modigliani risalta più il poeta: Zbo fu infatti anche un intellettuale e poeta oltre che un commerciante d’arte.

In altre tele, invece, come in questo ritratto in esame, l’uomo viene ripreso nei suoi abiti da commerciante. È elegante, fine, sofisticato, con un abito di colore marrone bruciato, pettinato alla moda, curato. Zbo appare con gli occhi azzurri, riflessi in sé stesso, in una postura elegante.

Dietro al soggetto appare uno sfondo azzurro e brunito.

I ritratti di Modigliani sono un pretesto per l’artista. Sono una scusa per dipingere in modo formale il soggetto. Ma in realtà lo sguardo, la postura, l’atteggiamento hanno una misterica consequenzialità di pensieri, i quali portano lo spettatore ad indagare la personalità di colui che viene ritratto.

Di conseguenza l’osservatore è portato a cercare di comprendere il modo in cui Modigliani osservava gli altri.

Sul pittore: leggi anche la biografia Modigliani, l’ultimo dei romantici, di Corrado Augias

Dati sintetici del quadro

Anno: 1919

Tecnica: Olio su tela

Misure: Cm 100 x 64

Ubicazione: Brasile, San Paolo; Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand

]]>
https://cultura.biografieonline.it/leopold-zborowski-modigliani/feed/ 0
Busto di giovane donna, analisi dell’opera di Modigliani (1911) https://cultura.biografieonline.it/busto-giovane-donna-modigliani/ https://cultura.biografieonline.it/busto-giovane-donna-modigliani/#respond Mon, 25 Jan 2021 17:00:51 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=32259 Busto di giovane donna è il titolo di un quadro famoso di Amedeo Modigliani, realizzato nel 1911. Una delle testimonianze storiche più affascinati di questo dipinto riguarda una fotografia scattata nel 1913 in cui si vedrebbe questo quadro di Modigliani appoggiato ad un divano; sopra di esso è appeso un altro meraviglioso quadro del pittore livornese: La mendicante.

Busto di giovane donna, opera di Modigliani del 1911 Bust of a Young Woman
Busto di giovane donna, opera di Modigliani del 1911

Modigliani a Anna Achmatova

Il quadro Busto di giovane donna probabilmente raffigura la poetessa russa Anna Achmatova, la quale conobbe Modigliani nello stesso anno in cui realizzò questo dipinto, il 1911. Anna Andreevna Achmatova nel 1910 fece un lungo viaggio in Europa con il suo primo marito, il poeta Nikolaj Stepanovič Gumilëv. Proprio durante quel viaggio conobbe Modigliani. Con lui nacque una duratura amicizia. La stessa poetessa ricorda che l’artista livornese le fece diversi ritratti: in uno in particolare aveva un’acconciatura che ricordava le raffigurazioni egizie.

Anna Achmatova
Una foto di Anna Achmatova

Modigliani, infatti, era appassionato di arte egizia che riteneva fosse l’arte più grande da cui prendere infinite ispirazioni. Questo dipinto è una delle prime opere che segnano il passaggio dall’arte figurativa alla scultura per un pittore complesso e tormentato nella sua ricerca quale fu Modigliani.

Busto di giovane donna: analisi dell’opera

La figura qui rappresentata ha un interessante incastro geometrico in cui il collo a cilindro sostiene una testa ovale la cui acconciatura ricorda raffigurazioni e ritratti antichi. Quello che più mi ha attratto del dipinto sono sempre stati gli occhi, così oscuri e penetranti, tanto da sembrare un’espressione dello sguardo di una morta o di un’anima che sopraggiunge mentre osserviamo il dipinto. Sul volto, oltre alla profondità dello sguardo, colpiscono il rilievo della bocca e del naso.

In un immaginario in cui i volti assumono aspetti fantasiosi e dove la simbologia dell’anima si esprime attraverso delle forme incomprensibili, Modigliani sarebbe un maestro dell’impossibile, cioè della capacità di cogliere in un dettaglio l’essenza di una persona, nella meraviglia della sua bellezza o nell’orrore dei suoi crimini più nascosti.

Dati sull’opera

  • Tecnica: Olio su tela
  • Misure: cm 55×38
  • Ubicazione: Collection Francis et Bernard Laterman

Commento video

]]>
https://cultura.biografieonline.it/busto-giovane-donna-modigliani/feed/ 0
Busto di donna nuda (1907), analisi dell’opera di Amedeo Modigliani https://cultura.biografieonline.it/busto-donna-nuda-modigliani/ https://cultura.biografieonline.it/busto-donna-nuda-modigliani/#respond Fri, 08 Jan 2021 10:11:11 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=31925 Busto di donna nuda o Nudo femminile con cappello

L’opera che analizziamo in questo articolo si intitola Busto di donna nuda. Fu eseguito da Amedeo Modigliani fra il 1907 e il 1908 quando da poco si trovava a Parigi. E’ indicato anche come Nudo con cappello o Nudo femminile con cappello. In realtà quello che assomiglia a un copricapo in realtà non lo è. Ne parlerò tra poco.

Busto di donna nuda - Nudo femminile con cappello - Modigliani (1907)
Busto di donna nuda (Nudo femminile con cappello) – Amedeo Modigliani, 1907

Modigliani a Parigi

Come detto, Modigliani nel 1907 si trovava in Francia, a Parigi. In questo periodo il pittore livornese passava molte ore a discorrere d’arte con Paul Alexandre, il quale fu il suo mecenate. Fu anche la persona che introdusse Modì all’arte egiziana, primitiva, africana, di cui si potevano trovare all’epoca eccellenti esempi al museo del Trocadero [leggi anche: Cariatide in piedi, opera del 1913].

Busto di donna nuda: analisi dell’opera

Il dipinto qui analizzato, Busto di donna nuda, è un esempio interessante dell’epoca e del percorso iniziale che Modigliani stava intraprendendo a Parigi. Alcuni riferimenti ricordano Toulouse-Lautrec [di cui abbiamo analizzato diversi quadri]: Modigliani all’epoca era un estimatore di questo pittore francese.

Il volto mesto della donna, le labbra rosse e carnose, quasi sfatte, il biancore della pelle che contrasta con il trucco, le spalle afflosciate, il corpo che dunque comunica afflizione, stanchezza, perdizione, stanchezza, riportano a meravigliosi dipinti dell’artista francese.

L’immediata emozione che suscita l’opera di Modigliani sta proprio nel contrasto dei colori e nell’idea di una donna distrutta nell’anima e nel corpo che si mostra senza pudore, in tutta la potenza della sua finitudine.

Un cappello o un quadro incompleto?

Probabilmente sul capo della donna non è dipinto un cappello bensì si tratta di una prova di Modigliani per realizzare uno sfondo di altro colore (forse da grigio a nero). Per questo il dipinto appare incompleto; è dunque una prova o l’esempio dei suoi primi tentativi di pittura a Parigi. Questo aspetto interrogativo rende l’opera ancora più rara, perché di questo periodo – vale a dire dei primi mesi in cui Modigliani visse a Parigi – realmente non abbiamo molti quadri.

Dati sull’opera

  • Titolo: Busto di donna nuda
  • Tecnica: Olio su tela
  • Misure: 80,6 x50,1 cm
  • Ubicazione: Reuben and Edith Hecht Museum, Haifa, Israele

Commento video

]]>
https://cultura.biografieonline.it/busto-donna-nuda-modigliani/feed/ 0
Cariatide in piedi, storia e analisi dell’opera di Amedeo Modigliani https://cultura.biografieonline.it/cariatide-in-piedi-modigliani/ https://cultura.biografieonline.it/cariatide-in-piedi-modigliani/#comments Fri, 01 Jan 2021 08:13:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=31821 Cariatide in piedi
Cariatide in piedi, opera di Amedeo Modigliani
Cariatide in piedi, opera di Amedeo Modigliani del 1913

Nel 1913 Amedeo Modigliani realizza quest’opera meravigliosa: “Cariatide”, indicata anche com Cariatide in piedi. Si tratta di un olio su tela che appartiene ad una serie di altri dodici dipinti realizzati sullo stesso tema.

Chi sono le cariatidi

Le cariatidi erano le donne di Carie, città greca della Laconia che vennero imprigionate e schiavizzate dagli ateniesi perché avevano parteggiato per i Persiani.

Furono però in seguito rappresentate in sculture di donne che sostengono l’architrave: il loro ricordo appartiene a queste sculture in cui hanno le braccia poste verso l’alto e i palmi delle mani girati all’insù proprio per sostenere il peso dell’architrave.

La cariatide di Modigliani

Modigliani riprende questa rappresentazione e disegna la donna nella medesima posizione della cariatide ma utilizza una fonte archetipa differente; non più quella greco-romana bensì quella africana, che studia a Parigi presso il museo del Trocadero, oggi Museo dell’uomo (Musée de l’Homme). E’ un luogo straordinario che raccoglie interessanti collezioni etnografiche. Fra queste probabilmente Modigliani vide anche delle figure scolpite nella medesima posizione delle cariatidi il cui scopo era sorreggere il trono dei capi-tribù africani.

L’ispirazione dell’arte primitiva

Sicuramente Modì venne ispirato anche dall’arte statutaria etrusca e da quella Khmer dell’antica Cambogia. Fu il suo amico Paul Alexandre (di cui abbiamo parlato nell’analisi del dipinto: Nudo seduto, del 1909) a portare Amedeo Modigliani al museo del Trocadero e ad avvicinarlo all’arte primitiva. Alexandre aveva fondato La casa degli artisti dove Modigliani passava del tempo insieme ad altri pittori e scultori. E siccome Alexandre fu uno dei primi sostenitori delle opere di Modigliani non sembra improbabile che i due avessero condiviso la stessa passione.

Il pittore livornese, in seguito, parlò con la poetessa russa Anna Achmatova delle sue ricerche nell’ambito dell’arte primitiva e della sua esperienza con l’arte egizia. Sembra che egli considerasse quest’ultima superiore a tutte le altre. Interessante, comunque, è notare la bellezza di quest’opera in cui si fonde l’archetipo greco romano della cariatide con il volto scultoreo, forte, intenso, marcato dell’arte primitiva.

Proprio in questo periodo Modigliani progetta la realizzazione di alcune sculture, sia in piedi che solo raffiguranti teste, di varie dimensioni.

Dati sull’opera

  • Anno: 1913
  • Tecnica: Olio su tela
  • Misure: cm 81×45
  • Ubicazione: collezione privata francese

Analisi dell’opera e commento video

]]>
https://cultura.biografieonline.it/cariatide-in-piedi-modigliani/feed/ 1
Nudo seduto (1909), analisi dell’opera di Amedeo Modigliani https://cultura.biografieonline.it/nudo-seduto-modigliani-1909/ https://cultura.biografieonline.it/nudo-seduto-modigliani-1909/#comments Wed, 25 Nov 2020 15:35:09 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=31225 Nudo seduto è il titolo di un celebre quadro di Amedeo Modigliani. L’opera fu realizzata da Modì nell’anno 1909. Di seguito vediamo l’immagine.

Nudo seduto (Seated Nude, 1909)
Nudo seduto (Seated Nude, 1909)

Nudo seduto: storia, descrizione e analisi dell’opera

Le precarie condizioni economiche dell’artista livornese e la sua tendenza, in quel periodo, a criticare aspramente e a distruggere i suoi dipinti, possono spiegare il motivo per cui il disegno di Nudo seduto appare nel verso di un altro dipinto sulla medesima tela, intitolato: Jean Alexandre.

Jean Alexandre dipinto da Modigliani

Jean Alexandre, insieme al fratello Paul Alexandre, fu uno dei primi finanziatori delle opere di Modigliani.

La modella

“Nudo seduto” ha come protagonista una modella priva di identità. Non sappiamo infatti chi fosse. E’ una ragazza dallo sguardo timido, quasi preoccupato, mentre posa senza abiti e mostra un corpo giovane, acerbo, evidenziato dalla pennellata che segna i contorni del corpo.

Proprio la posizione della modella che si mostra di lato osservando l’interlocutore con uno sguardo di tre quarti, mette soggezione, non tanto per la sua bellezza ma proprio per il corpo acerbo, lo sguardo timido e la straordinaria capacità di Modigliani di rapire con pochi colori l’essenza caratteriale di un soggetto.

I colori

I colori, infatti, sono in contrasto fra loro: il blu freddo dello sfondo contro il rosa e l’ocra della pelle.  E proprio in questo contrasto di colori si crea un’atmosfera in cui il soggetto, la ragazza, emerge in un modo autonomo, disinteressato. In questa atmosfera l’emozione per la sua timidezza prende tutto e lascia poco spazio all’osservazione dei dettagli.

Forse il dipinto non è stato concluso e Modigliani ha preferito girarlo per dipingere il ritratto di Jean Alexander; oppure ha messo da parte l’opera per concentrarsi su altro.

Riferimenti ad altre opere

Ad ogni modo, il dipinto ricorda alcuni nudi di Paul Cézanne e la passione di Modigliani per Toulouse-Lautrec. Lo studio approfondito di questi due pittori da parte di Modì, si può vedere nella scelta cromatica del dipinto e nell’attenzione per i tratti del viso e i contorni del corpo.

Proprio questo nudo con i suoi cromatismi particolari e l’impostazione del soggetto ricordano un altro importante quadro di Modigliani di questo periodo: “Il mendicante di Livorno”. In entrambe le opere si possono ritrovare moltissimi riferimenti al lavoro di Cézanne.

Il mendicante di Livorno
Il mendicante di Livorno

Nudo seduto: dati sull’opera

Tecnica: Olio su tela

Misure: 81×60 cm

Ubicazione: Fondation Pierre Gianadda, Martigny (Svizzera)

Commento all’opera (video)

]]>
https://cultura.biografieonline.it/nudo-seduto-modigliani-1909/feed/ 1
La mendicante, analisi dell’opera di Amedeo Modigliani https://cultura.biografieonline.it/la-mendicante-modigliani/ https://cultura.biografieonline.it/la-mendicante-modigliani/#comments Tue, 12 May 2020 16:42:58 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29107 La mendicante” è un dipinto di Amedeo Modigliani datato 1909. Il pittore livornese, soprattutto all’inizio del suo trasferimento parigino, amava dipingere gli ultimi. I suoi soggetti erano gli indigenti, le persone ai margini di una società che cambiava, ma sempre con lentezza. Ciò anche se si era nella fervente Parigi di inizio secolo.

La mendicante (La méndiant) – Olio su tela, 46 x 37,5 cm
La mendicante (La méndiant) – Olio su tela, 46 x 37,5 cm

Per Picasso, Modigliani riusciva a cogliere i tratti essenziali delle persone perché amava esaltarle, mentre lui sprofondava sempre di più in una vita di vizi.

La storia del quadro

Il dipinto qui esaminato fu acquistato da Paul Alexandre, medico chirurgo e collezionista d’arte. Egli fu il primo grande amico e confidente di Modigliani; fu inoltre il suo mentore e la sua unica fonte di sostentamento, in particolare durante i primi anni del livornese a Parigi. Alexandre incaricò Modigliani di eseguire un suo ritratto. Fu in questa circostanza che ebbe modo di notare La mendicante.

Modigliani gli disse che gli avrebbe regalato la Mendicante, fino a quando non avesse ultimato il suo ritratto.

Lo stesso Alexandre suggerì al pittore italiano di esporre questa tela al Salon de Independants, nel 1910, insieme ad altri suoi oggi celebri ritratti quali Il violoncellista e Il mendicante di Livorno.

La mendicante: descrizione del quadro

Questo dipinto di Amedeo Modigliani è particolarmente emozionante: la ragazza appare con uno sguardo buio, perso in un infinito personale, commovente. Tale sguardo interiore è lontano da noi che osserviamo e anche da chi la sta dipingendo.

Modigliani utilizza pennellate forti: lo fa per dare un senso geometrico al ritratto e dunque rendere la fisionomia, così come il corpo, della ragazza ancora più forte e potente.

La geometria è perfetta: il volto è di tre quarti; il busto è tratteggiato in perfetta armonia con il collo; le ciocche di capelli sono appoggiate sulla spalla sinistra a contrapporre quella poggiata dietro alla spalla destra.

La mendicante - ritratto di Amedeo Modigliani
Il dettaglio ingrandito del volto

Infine vi è lo sfondo grigio e violaceo: questo elemento è capace di rendere ancora più profondo lo stato d’animo della mendicante. Ella appare proprio con uno sguardo racchiuso in sé stessa.

La dedica

Nell’angolo in alto a sinistra appare la dedica di Modigliani all’amico Paul Alexandre.

Analisi dell’opera e commento video

]]>
https://cultura.biografieonline.it/la-mendicante-modigliani/feed/ 1
Leonid Afremov https://cultura.biografieonline.it/leonid-afremov/ https://cultura.biografieonline.it/leonid-afremov/#comments Tue, 10 Mar 2015 12:42:09 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13662 Leonid Afremov è stato un pittore impressionista moderno, nato a Vitebsk (Bielorussia, ex URSS) il 12 luglio del 1955 da genitori ebrei. Conosciuto come artista indipendente, che ha promosso e venduto il suo lavoro principalmente su internet, Afremov aveva uno stile inconfondibile. L’uso di una spatola per dipingere e di colori ad olio, rendono i suoi quadri (paesaggi, scene cittadine e marine, ritratti) immediatamente riconoscibili.

Leonid Afremov
Leonid Afremov

Arte e discriminazione

Il padre, Arkadiy Afremov, calzolaio e designer di scarpe, e la madre Bella Afremova, operaia in una fabbrica di metallo, nonostante le difficoltà causate dalla politica antisemita del governo, allevano il figlio secondo la tradizione ebraica. Leonid, appassionato d’arte fin da piccolo e incoraggiato dai genitori che ne riconoscono il talento, studia arte e grafica presso la scuola d’Arte di Vitebsk dove consegue ottimi risultati. In questi primi anni di formazione, scopre le opere di pittori quali Picasso, Dalì, Chagall (nato anch’egli a Vitebsk) e Modigliani che influenzano le sue prime opere e approccia quella che è una delle correnti pittoriche più famose nel panorama artistico mondiale: l’Impressionismo.

Nel 1975 Leonid Afremov conosce Inessa Kagan, che sposa l’anno successivo e dalla quale ha due figli, Dmitry e Boris. All’inizio della sua carriera, dopo la laurea, lavora in diversi campi come designer di loghi e come scenografo in un teatro locale. Nel 1980 opera come free lance per aziende comunali e scuole, realizza pareti a tema per eventi e anche manifesti di propaganda ma le sue radici ebraiche non gli consentono di far parte delle associazioni artistiche locali. I suoi lavori, infatti, non riscuotono grande successo e le sue opere vengono vendute in gran parte privatamente grazie a parenti e amici.

Nel 1986 il disastro ambientale di Chernobyl (a poche centinaia di chilometri da Vitebsk) e le continue discriminazioni razziali subite, spingono Leonid Afremov a trasferirsi con la famiglia in Israele approfittando del fatto che, in seguito alle leggi di Gorbachev, i cittadini sovietici ebrei hanno la possibilità di emigrare verso questo Stato. La sua condizione di immigrato e le offerte estremamente misere delle gallerie israeliane per l’acquisto delle sue opere, spingono il pittore, disprezzato e ghettizzato, a cercare compratori nelle fiere di strada e nei club sociali locali. In questi anni Leonid Afremov lavora perlopiù con acquerelli e acrilico, non utilizzando quasi la spatola.
La precaria situazione economica della famiglia costringe anche Dmitry, il figlio di 16 anni, a vendere i quadri del padre porta a porta. Questa mossa si rivela inaspettatamente fruttuosa, tanto che nel 1995 Leonid Afremov ha fondi sufficienti per aprire una sua galleria d’Arte (che viene danneggiata più volte) e un negozio ad Ashdod. È in questo periodo che inizia ad usare la spatola per dipingere, sviluppando così il suo stile personale.

Leonid Afremov - Ritratto di John Lennon
Leonid Afremov – Ritratto di John Lennon


Nel 1999 Afremov conosce il pianista e compositore Leonid Ptashka. La loro amicizia non solo è di ispirazione per una serie di quadri che raffigurano musicisti jazz popolari, ma permette al pittore di allestire una mostra presso il Festival Internazionale del Jazz di Ashdod. Sembra essere un momento d’oro per l’artista, fino a quando un ulteriore atto di vandalismo all’interno della sua galleria, la distruzione di alcune tele e la sottrazione degli attrezzi di lavoro, spingono Leonid Afremov ad abbandonare Israele e a trasferirsi negli Stati Uniti (2002).

…trovare l’America!

A New York le gallerie d’Arte mostrano maggior interesse per i dipinti a tema ebraico e per i ritratti dei grandi musicisti, limitando così la vena creativa di Leonid che si trova, costretto da esigenze materiali, a limitare la sua produzione in base alla richiesta e alle aspettative del pubblico americano. Quando si trasferisce a Fort Lauderdale (Florida) la situazione non è diversa, le gallerie sono interessate solo ai lavori che hanno un riscontro sul mercato e che possono essere venduti senza problemi.

La svolta per Leonid Afremov si presenta nel 2004. Il figlio Boris pensa di promuovere le opere del padre su internet, tramite il sito di compravendita eBay. Il successo finalmente sorride a questo artista, le vendite e gli apprezzamenti per il suo lavoro crescono esponenzialmente e Leonid può permettersi di dipingere ciò che desidera. Le sue opere, definite in vari talk show rilassanti, vengono usate in psicoterapia per la riduzione dello stress.

Leonid Afremov - Rain Princess
Leonid Afremov – Rain Princess

Nel 2007 Leonid Afremov promuove il suo sito personale, gestito dai figli. I suoi quadri, dai colori caldi e accesi, catturano l’attenzione dello spettatore trasmettendo sensazioni ed emozioni,  lasciando alla sensibilità di ognuno l’opportunità di immaginare la storia che si racconta in silenzio nel quadro. Vari i soggetti dipinti: animali, ballerini, musicisti, fiori e oggetti comuni, città e tantissimi paesaggi ove diverse figure, più o meno solitarie, passeggiano sotto una calda pioggia di colore che non comunica tristezza o solitudine, ma che lascia pensare e sperare che per tutti esiste una via illuminata da mille splendenti luci.

Afremov si è spento a causa di un arresto cardiaco il 19 agosto 2019, all’età di 64 anni, a Playa del Carmen, in Messico.

Foto: dal sito ufficiale afremov.com

]]>
https://cultura.biografieonline.it/leonid-afremov/feed/ 3