La risposta da parte dei fan di Verdone è stata fulminea. A poche ore dal post pubblicato sono arrivate più di 1800 richieste di partecipazione all’incontro e alla proiezione del film.

“La notizia di aver raggiunto in così poco tempo un sold-out di 1.800 biglietti alla Nuvola mi riempie di gioia. Ma mi porta a considerare che la voglia di stare insieme e condividere un film c’è. Quindi lo prendo come uno splendido auspicio per il futuro delle nostre sale pronte ad accogliere spettatori nella condivisione di un buon prodotto.

Ringrazio quindi coloro che verranno ad ascoltare me, Margherita Buy e la sceneggiatrice Francesca Marciano, testimoniandoci affetto e stima, ma anche i vertici di EUR Spa che organizza la manifestazione, EUR Culture, Volume Entertainment, Socio Aci e il curatore Mario Sesti per l’idea di organizzare questa bella iniziativa e per il loro grande supporto a una serata che per me resterà indimenticabile. Concludo con un forte: Viva il Cinema, viva la Sala! E un grazie di cuore a tutti gli spettatori”, ha commentato Verdone.

“Questo film vive, ancora oggi, di una luce particolare e mi è molto caro per motivi che spiegherò all’ incontro. Questa pellicola, per concludere, ha un record mondiale che non potrà mai esser battuto: quello di aver usato ben 5 brani di Jimi Hendrix. Oggi con la famiglia che detiene severamente i diritti sarebbe assolutamente impossibile“, ha concluso il regista e attore romano, uno dei più amati di sempre.

Tra gli attori del film ci sono anche Margherita Buy, Adriano Giannini e lo stesso Moretti. “Tre piani” è un film che nasce dall’adattamento dell’omonimo romanzo scritto dall’autore israeliano Eshkol Nevo e racconta la storia di un condominio abitato da inquilini piuttosto diversi tra loro.

C’è la giovane coppia con due bambine, che a volte affida la figlia maggiore ad una coppia di anziani che vive di fronte a loro. Un giorno, però, l’anziano scompare con la bambina e nella coppia si insinua il dubbio che l’uomo possa aver abusato della piccola. Il sospetto comincia a logorare la coppia mettendo in crisi il loro matrimonio.

Al secondo piano abita un uomo che per lavoro è sempre lontano dalla moglie e dai figli. La donna si occupa della casa e dei figli: all’improvviso la sua quotidianità viene sconvolta dall’arrivo del cognato, inseguito dalla polizia e dai creditori. Questi le chiede aiuto perché è disperato.

Al terzo e ultimo piano c’è una giudice in pensione rimasta vedova, che decide di riallacciare il rapporto con il suo unico figlio. Questi era scomparso dalla sua vita dopo aver avuto un litigio con il marito defunto.