mare Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 21 Nov 2020 16:56:09 +0000 it-IT hourly 1 Isola e penisola, similitudini e differenze https://cultura.biografieonline.it/isola-penisola-differenza/ https://cultura.biografieonline.it/isola-penisola-differenza/#comments Tue, 27 Feb 2018 13:39:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=24276 Quando si studiano materie quali la geografia, si incontrano i termini isola e penisola. Forse non a tutti è chiara, o non a fuoco, la differenza tra le due nozioni. In questo articolo vediamo le principali diversità ma anche le similitudini che ci possono indurre a confondere i concetti di penisola e di isola.

atollo maldive isola
Isole: un atollo delle Maldive visto dall’alto

Isola

Per isola si intende una formazione di terra che è completamente circondata dall’acqua, la quale può far parte di un mare, di un lago o di un fiume. Le isole si classificano in:

  • fluviali;
  • di lago;
  • continentali;
  • oceaniche;
  • vulcaniche;
  • artificiali.

Arcipelaghi e atolli

Più isole vicine tra loro formano un arcipelago.

Un esempio di arcipelago italiano è quello toscano, caratterizzato da isole maggiori e minori, tra cui ricordiamo: l’isola di Montecristo, l’isola d’Elba e l’isola del Giglio – quest’ultima tristemente nota in anni recenti per la vicenda della Costa Concordia.

In Europa l’arcipelago più famoso e numericamente vasto è, senza alcun dubbio, quello Greco. Mentre un altro esempio molto noto è l’arcipelago dello stato statunitense delle Hawaii composto da otto isole principali e numerosissime isolette e atolli. Un atollo è un isola corallina, a forma di anello che circoscrive una laguna centrale: quest’ultima comunica con il mare per mezzo di canali. Gli atolli sono tipici dell’Oceano Pacifico e di quello Indiano (come le Maldive).

Hawaii - L'isola di Maui
Hawaii: L’isola di Maui

Penisola

Per penisola, invece, si intende una porzione di terra confinante con acqua su tre lati e con un collegamento alla terraferma. La lingua di terra che unisce la penisola alla terraferma è denominata istmo.

Le penisole possono presentare un capo (sporgenza sulla costa), una punta (lingua generalmente pianeggiante) o un promontorio (con sponde scoscese e altezza notevole); per questo motivo le penisole possono essere di diverse dimensioni. Esempi di penisola sono quelle: Italiana, Iberica, Balcanica, di Crimea, Arabica.

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Il polpo, caratteristiche e curiosità https://cultura.biografieonline.it/polpo/ https://cultura.biografieonline.it/polpo/#comments Thu, 24 Aug 2017 10:05:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23132 Il polpo è un cefalopode, parola che deriva dal greco e significa testa e piedi. I polpi hanno due terzi del cervello nei tentacoli. All’interno dei loro arti, infatti, hanno circa 50.000 milioni di neuroni. La terza parte del cervello invece si trova nella testa e ha la forma di una ciambella. Il termine corretto da utilizzare è polpo, che differisce da polipo, anche se le due parole vengono comunemente scambiate come fossero sinonimi.

Polpo tentacoli
I tentacoli del polpo hanno doti straordinarie

Il polpo e i suoi tentacoli

I tentacoli sono organi straordinari e hanno diverse funzioni. Quelli posteriori servono al polpo per spostarsi sul fondo marino. Mentre gli altri sei – normalmente ne ha otto – sono utilizzati per prendere il cibo e portarlo alla bocca, oltre che per cacciare. La funzionalità dei tentacoli dei polpi è incredibile.

E’ possibile quindi affermare che i polpi hanno due gambe e sei braccia. Inoltre hanno una flessibilità notevole. Possono piegarsi per trasformare il polpo in una sfera e permettergli di rotolare sul fondo marino. Oppure possono assumere una posizione ad angolo e permettere all’animale di infilarsi in qualsiasi apertura, e di agganciarsi alle sporgenze degli scogli.

Inoltre i tentacoli possono avere una vita propria. Se un arto viene reciso può continuare a muoversi in modo indipendente. In alcune specie può sopravvivere per diverse settimane. Ogni tentacolo è dotato di due file di ventose che servono da papille gustative. Esse permettono all’animale di identificare il cibo.

Il polpo maschio

I maschi sono dotati di un tentacolo speciale dove risiede lo sperma. Nell’accoppiamento viene infilato nella testa della femmina. A volte, durante il rapporto sessuale, il tentacolo utilizzato per questo scopo e che si chiama ectocotile, si stacca, ma in seguito ricresce.

Alcuni ricercatori ritengono che i polpi stacchino volontariamente il loro arto sessuale e lo porgano alla femmina per paura che quest’ultima, dopo o durante l’accoppiamento, li mangi. I polpi infatti sono cannibali. Probabilmente è per questo sono dei solitari!

polpo
Un polpo sul fondo marino

Il polpo femmina

La femmina, dopo aver atteso la nascita dei suoi piccoli, si allontana e muore. Pertanto anche il rapporto di questi cefalopodi con i genitori è praticamente inesistente.

L’intelligenza dei polpi

La loro intelligenza è stupefacente. Molti polpi studiano gli oggetti e riescono a comprenderne il funzionamento. Ad esempio un polpo da laboratorio ha capito come aprire un vasetto per prendere il cibo depositato al suo interno. E quando i ricercatori gli hanno reso la soluzione più difficile mettendogli un vasetto che si apriva spingendone contemporaneamente il coperchio e girandolo in senso antiorario, lo stesso polpo ha impiegato un’ora a capire come aprirlo.

Molti esemplari se vengono in possesso di una noce di cocco, la utilizzano come protezione oppure come mezzo di trasporto, acciambellandosi all’interno e rotolando sul fondo marino.

Un polpo mentre si sistema all'interno del guscio di una noce di cocco
Un polpo mentre si sistema all’interno del guscio di una noce di cocco

Uno degli aspetti più stupefacenti di questo meraviglioso animale, è che può variare il suo RNA, modificandolo rispetto alle necessità contingenti. Una di queste modifiche volontarie riguarda, ad esempio, la mutazione del colore della sua pelle. Aristotele (384 a. C. – 322 a. C.) fu il primo ad osservare il polpo e a spiegare alcuni aspetti del suo modo di accoppiarsi, ma fu una scoperta a cui pochi dettero retta. Fu lo scienziato e zoologo Georges Curvier (1769 – 1832) ad ufficializzare la scoperta dell’arto sessuale del polpo.

Stavate cercando ricette a base di polpo?

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Il mare in burrasca detto anche L’onda (opera di Courbet) https://cultura.biografieonline.it/courbet-mare-burrasca-onda/ https://cultura.biografieonline.it/courbet-mare-burrasca-onda/#comments Sat, 09 Jan 2016 12:46:27 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16185 Il mare in burrasca detto anche L’onda fu dipinto da Gustave Courbet nel 1870. Il pittore ritrae il mare in burrasca che si scaglia sulla riva di Etretat, una cittadina che si trova in Normandia. Etretat è uno splendido villaggio di pescatori collocato fra la suggestiva scogliera di la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval. Meta di molti artisti, fu luogo di villeggiatura di Guy de Maupassant, Jean-Baptiste Camille Corot e Gustave Courbet.

Il mare in burrasca detto anche L'onda
Il mare in burrasca detto anche L’onda (Gustave Courbet, 1870) – Olio su tela, Cm 117 x 160,5 – Parigi, museo d’Orsay

La giornata burrascosa che ha ispirato Courbet è descritta da un amico eccellente del pittore, Guy de Maupassant, che andò a trovare l’artista proprio mentre quest’ultimo realizzava il quadro, osservando il mare in tempesta. La descrizione di come il quadro prende vita sotto la furia creatrice di Courbet, racconta magistralmente da Maupassant, è quella di un artista immerso nella forza espressiva del suo quadro, mentre il mare in tempesta scaglia la spuma contro le finestre della casa del pittore, vicinissima al mare.

Courbet è totalmente coinvolto dalla sua opera, tanto che, mentre la dipinge, usa in modo fisico il colore, raccogliendolo con una spatola che poi scaglia sulla tela per realizzare il bianco delle onde, che sembrano uscite da un mare senza tempo che con forza infinita si scaglia sulla riva.

La potenza del mare, la sua poesia e la sua brutalità non hanno tempo, ma soprattutto coinvolgono lo spettatore nella paurosa manifestazione della forza della natura. Osservando il dipinto notiamo due barche adagiate sulla riva e in balia delle onde, le quali sono protagoniste assolute dell’opera, come il cielo, carico di nubi minacciose. E il mare, che attira subito l’attenzione dello spettatore, assume una forza assai più importante dei protagonisti, diventa esso stesso narrazione.

Una narrazione piena di inquietudine. L’impasto del colore raggrumato e poi spalmato sulla tela, serve a Courbet per rendere con maggior forza l’intensità dell’onda che alzata dal vento si andrà a scagliare sulla riva.

Il dipinto è realizzato con pittura ad olio su tela e misura 117×160,5 cm.

Gustave Courbet
Gustave Courbet
Guy de Maupassant
Guy de Maupassant

Il mare in burrasca e il racconto di Maupassant

Queste le parole di Maupassant: “In un’enorme stanza disadorna, un omone grasso e sudicio applicava con un coltello da cucina, placche di colore bianco su una grande tela vuota. Ogni tanto appoggiava il viso alla finestra per ammirare la tempesta. Il mare era talmente vicino che si aveva come l’impressione che esso s’infrangesse sulla casa avvolta dalla schiuma e dal frastuono. L’acqua salata colpiva i vetri come grandine e colava lungo i muri. Sopra il camino, una bottiglia di sidro e a fianco un bicchiere metà pieno. Di tanto in tanto, Courbet ne beveva qualche sorso dopodiché si rimetteva al lavoro. Fu così che nacque L’onda, un’opera che fece scalpore nel mondo”.

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Perché nelle conchiglie si sente il rumore del mare? https://cultura.biografieonline.it/rumore-mare-conchiglie/ https://cultura.biografieonline.it/rumore-mare-conchiglie/#comments Wed, 10 Jun 2015 16:32:43 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14490 Camminare a piedi nudi sulla sabbia, all’alba, raccogliendo le conchiglie che le onde del mare portano a riva è una cara abitudine che accomuna molte persone. Se si ha la fortuna di trovarne di abbastanza grandi, accostandole all’orecchio si può udire il rumore del mare, come se avessero assorbito l’essenza dell’ambiente marino da cui provengono.

Il rumore del mare e le conchiglie
Il termine conchiglia deriva dal latino conchylium, dal greco konkhýlion, con significato di “concavità, conca”.

La conchiglia rappresenta l’involucro rigido che protegge animali a corpo molle, come i molluschi, ed è formata principalmente da carbonato di calcio, che è il maggiore componente del calcare.

Il rumore molto simile a quello del mare, che udiamo provenire dall’interno della conchiglia, è in realtà una sorta di “illusione acustica”. Le onde sonore dei rumori dell’ambiente circostante fanno vibrare l’aria contenuta all’interno delle conchiglie. Le pareti della conchiglia fungono infatti da cassa di risonanza, o cassa armonica, come quella che possiedono gli strumenti musicali, in grado di diffondere e amplificare i suoni. Per questo, le vibrazioni conferiscono maggiore intensità anche a rumori quasi impercettibili, amplificandoli.

Le conchiglie del mare
I doni del mare

La conchiglia come uno strumento musicale

Le conchiglie funzionano in modo simile agli strumenti musicali: la loro parte cava e il materiale molto duro di cui sono costituite, permette alle onde sonore di rimbalzare più volte, provocando un’eco. Il suono viene quindi ripetuto, dando l’illusione di ascoltare la risacca del mare, cioè il movimento di ritorno di un’onda che, urtando contro un ostacolo, viene fermata e respinta; per questo, accostando la conchiglia all’orecchio, ci sembra di sentire il rifluire delle onde verso il mare, dopo che si sono infrante a riva.

Nonostante questo… la conchiglia rimane, nel nostro immaginario, un piccolo scrigno capace di custodire le onde e, con esse, il ricordo delle emozioni che il mare accende in noi.

Bouguereau The shell Le Coquillage 1871
Le Coquillage (The shell) 1871, opera del pittore William-Adolphe Bouguereau
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Differenza tra polpo e polipo https://cultura.biografieonline.it/polpo-polipo-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/polpo-polipo-differenze/#comments Fri, 04 Apr 2014 08:53:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10450 Il polpo comune, o piovra, denominato spesso ed erroneamente polipo, è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Il mollusco appartiene alla medesima famiglia di seppie e calamari. Il cefalopode Octopus vulgaris ha un corpo arrotondato, flessibile, prevalentemente grigio. Presenta ben otto tentacoli muniti di ventose e una membrana natatoria. Raggiunge dai 15 ai 20 cm di lunghezza ed il metro per quanto riguarda i tentacoli, ma esistono esemplari che invece possono raggiungere i 3 metri totali e i 25 kg di peso.

Ricette a base di polpo
Il polpo in cucina

Vive prettamente nei bassi fondali rocciosi (non oltre i 200 metri). Tra le principali caratteristiche del mollusco la possibilità di cambiare colore repentinamente e di assumere la colorazione del substrato in cui si trova. Ha notevoli capacità di adattamento ed eccezionali doti intellettive. Tra i polpi annoveriamo: il polpo di scoglio che è più prelibato e raffinato ed il moscardino, di dimensioni più piccole con un peso di poco superiore ai 50 grammi.

Invece, quando parliamo di polipo intendiamo quegli animali acquatici che presentano taglie diverse appartenenti alla famiglia del phylum degli Cnidaria, a differenza del polpo, che invece appartiene al phylum dei Mollusca.

I polipi vengono denominati organismi sessili poiché vivono ancorati ad un qualunque tipo di substrato solido, data la loro scarsa capacità nel movimento.

Foto di un anemone di mare
Anemone di mare

Il corpo del polipo presenta una forma di sacco cilindrico con parete a doppio strato, all’interno del quale si trova la cavità digerente. Nella parte apicale si trovano invece i tentacoli che circondano la bocca. Tra i vari polipi annoveriamo: le anemoni di mare e le madrepore (i coralli costruttori delle barriere coralline), gli ottocoralli che possiedono otto tentacoli (come le Gorgonie) e gli esacoralli, che possiedono sei, o multipli di sei, tentacoli (come le Anemoni e le Attinie).

Il polipo in medicina (patologia generale)

In medicina, invece, si definiscono polipi quelle escrescenze che si formano sulle mucose o nelle cavità: si tratta solitamente neoformazioni di carattere benigno; un polipo di carattere maligno è definito più appropriatamente carcinoma o adenocarcinoma.

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Come si misura l’altezza sul livello del mare di una città? https://cultura.biografieonline.it/altitudine-slm/ https://cultura.biografieonline.it/altitudine-slm/#comments Wed, 19 Mar 2014 23:53:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10029 L’altezza sul livello del mare di una città si misura attraverso particolari strumenti, come il mareografo, che registrano le variazioni del livello del mare e ne stabiliscono il valore medio in un determinato periodo e in un determinato luogo, sempre tenendo conto che il livello del mare corrisponde al valore “zero”. Gli studiosi della materia si occupano di ipsografia, ovvero lo studio delle altitudini.

L'altezza sul livello del mare: mareografo
I risultati analitici e statistici di un mareografo (Piazza San Marco, Venezia)

L’altezza del livello del mare è tra le coordinate principali da considerare, insieme alla latitudine e alla longitudine, coordinate fisse, mentre l’altezza è una coordinata relativa. Per misurare l’altitudine (metri sopra livello del mare) delle città e dei paesi, bisogna iniziare la misurazione partendo dal piano terra della sede del Municipio di ogni città.

Se si prende in considerazione l’Italia definita Continentale, la quota di riferimento è misurata da vari mareografi, tra cui quelli di Genova, Catania e Cagliari. Quando ci si reca nei paesi di montagna, è classico vedere, nella cittadina o paese che si trova adagiata sul fianco di una montagna, il cartello di benvenuto con scritti il nome del paese e la sua altezza s.l.m.

Sommozzatori recuperano un mareografo
Sub recuperano un mareografo sott’acqua: all’interno del mareografo i sensori computerizzati registrano gli spostamenti dell’acqua.

Secondo quanto rivelato da vari studi che si occupano di questi rilievi, tra i comuni più alti d’Italia figura Sestriere in Piemonte a 2.035 metri sul livello del mare, poi Livigno in Lombardia e Chamois in Valle D’Aosta che si trovano a un livello di 1.816 m s.l.m. Mentre tra i capoluoghi più alti d’Italia vi sono Enna, a 939 m s.l.m., e Potenza, a ben 819 m s.l.m.

L’altitudine viene misurata in metri nei vari paesi europei, mentre negli Usa e nel Regno Unito la misura di riferimento è il “piede”.

Anche nel campo aeronautico si utilizza il termine altitudine, o quota, per indicare la distanza verticale che c’è tra il velivolo rispetto al livello medio del mare, solitamente misurata in “piedi”.

La cima più elevata al mondo è senza dubbio quella dell’Everest che si trova a ben circa 8.850 metri sul livello del mare (poco più alta del K2 : 8.609 metri).

Infine il grattacielo più alto del mondo è il Burj Khalifa, a Dubai.

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Qual è il mare più profondo del mondo? https://cultura.biografieonline.it/mare-piu-profondo-fossa-marianne/ https://cultura.biografieonline.it/mare-piu-profondo-fossa-marianne/#comments Sun, 05 Jan 2014 16:16:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9180 Uno dei punti più estremi del mondo è localizzato in una zona nell’Oceano Pacifico, a sud del Giappone, ad est delle Filippine e a nord della Nuova Guinea: è il Challenger Deep, il punto più profondo del nostro pianeta sotto il livello del mare. E’ di fatto il punto del mare più profondo del mondo.

Fossa delle Marianne: il mare più profondo del mondo
Localizzazione della Fossa delle Marianne

Il Challenger Deep fa parte della depressione oceanica chiamata Fossa delle Marianne, o Mariana Trench, che prende il nome dalle omonime isole vicine, situate a circa 2.400 km ad est delle Filippine, a loro volta così chiamate in onore di Marianna d’Asburgo regina di Spagna.

La Fossa delle Marianne forma un arco lungo circa 2.550 Km, ha una larghezza media di circa 70 Km e si trova in corrispondenza di due placche tettoniche, quella del Pacifico e quella delle Filippine, in una zona di subduzione, ovvero una zona in cui si verifica lo scorrimento di una placca sotto un’altra placca. In questo caso, la placca del Pacifico si insinua sotto la placca delle Filippine. Lo studio di questo aspetto della Fossa delle Marianne risulta estremamente significativo in ambito scientifico poiché può essere causa di forti terremoti e violente eruzioni vulcaniche che si verificano in tale zona.

Fossa delle Marianne
Ricostruzione della Fossa delle Marianne

Primi rilievi

Questa zona dell’Oceano Pacifico fu attraversata nel 1521 da Ferdinando Magellano, il quale gli attribuì il termine “pacifico” per il mare molto calmo che trovò durante la sua traversata fino alle Filippine.

I primi rilievi risalgono al 1872, anno in cui la spedizione Challenger iniziò le sue esplorazioni delle acque profonde circumnavigando il globo. La profondità rilevata fu inizialmente di 8.184 metri, mentre nel 1899, la carboniera statunitense Nero rilevò 9 636 metri. Nel 1951, il vascello Challenger II della Royal Navy effettuò rilevamenti nella zona utilizzando un sonar e scoprì il punto più profondo, poi ribattezzato Challenger Deep, a 10.863 metri, mentre nel 1957 il vascello sovietico Vitjaz misurò una profondità di 11.034 metri, ma non venne considerata attendibile. Successivamente, nel 1962 la M.V. Spencer F. Baird rettificò la misurazione a 10.915.

Il batiscafo Trieste

Il 23 gennaio 1960, in un’immersione senza precedenti, il batiscafo Trieste della U.S. Navy raggiunse la profondità segnata a bordo di 11.521 metri, poi rettificata a 10.916. Sul batiscafo erano presenti il tenente della Marina statunitense Donald Walsh e l’esploratore e ingegnere svizzero Jacques Piccard, figlio del fisico August Piccard. Anche grazie alla partecipazione del padre alla progettazione del batiscafo, il giovane Piccard lo realizzò presso i cantieri navali di Trieste, città che poi gli diede il nome.

Piccard Walsh batiscafo Trieste
Jacques Piccard e Donald Walsh all’interno del batiscafo Trieste

Spedizioni successive

Nel 1984 è la volta del vascello giapponese Takuyo, che misurò con un sonar multi-direzionale una profondità di 10.924 metri. Nel marzo 1995, la sonda nipponica Kaiko registrò la misura di 10.916 m. Nel 2009 il robot-sottomarino Nereus rilevò 10.902 metri. Nel 2011, attraverso una mappatura dei fondali marini con il sonar Echosounder, i ricercatori decretarono che il Challenger Deep, il punto più profondo, si trova a circa 10.994 metri sotto il livello del mare, ad una pressione di 100 MPa (Megapascal) ovvero 1.000 bar. Il relitto del Titanic si trova invece ad una profondità di circa 3.800 metri.

batiscafo Trieste
Il batiscafo Trieste si prepara per l’immersione

Il Deepsea Challenge

Il 26 marzo 2012 il sommergibile Deepsea Challenge, con a bordo il regista ed esploratore James Cameron, viene calato con una gru nell’Oceano Pacifico, con l’intento di arrivare al punto più profondo del pianeta. Il sommergibile, nell’ambito di una missione scientifica per studiare le profondità marine condotta da Cameron con la National Geographic Society e attrezzato con apparecchiature per raccogliere campioni e immagini, dopo una discesa durata 2 ore e 36 minuti, tocca la profondità di 10.898 metri.

Deepsea Challenge
Il sommergibile Deepsea Challenge con a bordo il regista ed esploratore James Cameron

Cameron trascorre oltre tre ore sul fondo della Fossa delle Marianne e, dopo un’ascesa di 70 minuti, riaffiora nell’Oceano Pacifico. Cameron è il terzo uomo nella storia, ed il primo in solitaria, ad aver esplorato il più profondo degli abissi conosciuti al mondo, un luogo isolato dal resto dell’umanità, silenzioso, scuro e remoto, poiché gli ultimi bagliori della luce solare si fermano a 1.000 metri di profondità.

Deepsea Challenge James Cameron
James Cameron riemerge dalla Fossa delle Marianne. Credit: Mark Thiessen, National Geographic
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Le isole Seychelles https://cultura.biografieonline.it/le-seychelles/ https://cultura.biografieonline.it/le-seychelles/#comments Tue, 28 Aug 2012 00:20:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3525 Le isole Seychelles fanno parte di quei luoghi il cui nome pronunciato rievoca immagini dal sapore esotico: atolli incastonati in mari cristallini, lussureggianti palme e giardini profumati.

Seychelles
Una foto delle isole Seychelles

La Repubblica delle Seychelles è costituita da un arcipelago di 115 isole situate nell’immensità dell’Oceano Indiano, suddivise tra le 43 isole “vicine”, prevalentemente granitiche, che vengono chiamate inner Islands, e 72 isole “lontane”, outer Islands, composte da isole coralline ed atolli. Le principali inner Islands, nelle quali risiede la maggior parte della popolazione, sono: Mahé, Praslin e La Digue. Altre sono: Bird Island, Cerf, Chauve Souris, Cousine, Denis Island, Frégate, North Island, Silhouette, Ste. Anne. Le outer Islands, formate da banchi di sabbia o corallo, sono suddivise in 5 gruppi: Amirantes, Aldabra, Southern Coral, Alphonse e Farquhar.

Seychelles, capitale Victoria, torre dell'orologio - clock tower
La capitale Victoria – clock tower, la torre dell’orologio: ricostruzione del Big Ben in miniatura

L’arcipelago si trova in una posizione che si estende tra i 4 e i 10 gradi a sud dell’equatore, situato ad una distanza di circa 1.500 Km dalle coste orientali dell’Africa, continente di cui fa parte. La capitale della Repubblica delle Seychelles è Victoria, situata sull’isola di Mahè, servita dall’Aeroporto Internazionale delle Seychelles.

Rimangono sconosciute sino al 1502, quando si hanno le prime segnalazioni della loro scoperta da parte dell’ammiraglio portoghese Vasco da Gama. Dal 1506, nonostante fossero deserte, le isole figurano spesso sulle carte dei navigatori portoghesi e sono designate come base da avventurosi pirati in cerca di tesori nascosti.

Esplorate per la prima volta nel 1609 dall’equipaggio della nave inglese “Ascension”, le isole Seychelles sono così chiamate in onore di Jean Moreau de Séchelles, ministro delle finanze del governo francese di re Luigi XV, a seguito della prima azione di possesso delle isole da parte del capitano francese Nicolas Morphey nel 1756.

Palme - Seychelles
Palme delle Seychelles

Le isole rimangono sotto il dominio francese fino alla sconfitta di Napoleone e, successivamente al Trattato di Parigi, nel 1814, divengono colonia inglese. Ottengono l’indipendenza dal Regno Unito il 29 giugno 1976, diventando una repubblica all’interno del Commonwealth britannico.

A partire dalla loro scoperta, sono approdati alle Seychelles europei, africani, arabi, persiani, indiani e cinesi: questa incredibile varietà di etnie e tradizioni ha contribuito alla formazione di una società multietnica, una fusione di culture che ha creato ed arricchito vari aspetti della società, come l’architettura, l’arte, la cucina e la musica: così nasce la poliedrica cultura creola delle Seychelles.

Tre le lingue ufficiali: francese, inglese e creolo delle Seychelles, noto anche come Kreol; la maggior parte della popolazione è di religione cristiana cattolica, la moneta è la rupia delle Seychelles. Sulla base del censimento del 2010 la popolazione è di circa 85.000 abitanti e l’attuale sistema politico è basato sul multipartitismo.

Frangipani, fiore tropicale tipico delle Seychelles, dal profumo intenso e caratteristico
Frangipani, fiore tropicale tipico delle Seychelles, dal profumo intenso e caratteristico

Di una incredibile ricchezza naturale, queste isole hanno una temperatura che si mantiene abbastanza costante durante tutto l’anno: compresa tra i 24 e i 32° C circa.

La natura verdeggiante ospita ben 75 piante endemiche, cioè esclusive di un certo territorio.

Specie uniche di orchidee impreziosiscono i giardini delle isole, dove si rimane altresì estasiati dal profumo intenso dei Frangipani, veri gioielli della natura.

Tra i tesori di queste isole troviamo ben due siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: l’atollo corallino di Aldabra, luogo d’origine delle centenarie tartarughe giganti, e la Vallée de Mai, foresta antichissima sull’isola di Praslin, dove cresce il “coco de mer”, una palma maestosa con grandi foglie a ventaglio, con frutto a noce di enormi dimensioni che arriva a pesare fino a 20 Kg, le cui infiorescenze hanno forma davvero particolare, sia quelle maschili che quelle femminili: queste ultime ricordano il bacino di una donna.

Coco de mer - Vallée de Mai - Seychelles
Coco de mer – Vallée de Mai – frutto maschile e frutto femminile

Colonie di uccelli marini che nidificano nelle isole più remote arricchiscono la fauna delle isole e permettono di praticare il birdwatching; la barriera corallina ed una pullulante vita sottomarina sono osservabili attraverso attività marine come snorkeling o subacquea.

La cucina creola è un viaggio nella delizia: riprende la raffinatezza della cucina francese, gli aromi esotici della cucina indiana e i sapori piccanti di quella asiatica: gli ingredienti base sono il riso ed il pesce, una delle principali risorse naturali delle isole; spezie esotiche viziano il palato: cannella, chiodi di garofano, zenzero, peperoncino, cardamomo, curry e noce moscata; si possono gustare patate dolci, frutti dell’albero del pane, stufato di pipistrello con verdure cotte, zuppe, polpa di granchio, gamberi, banane fritte al latte di cocco, manioca con salsa zuccherina, succulenta frutta tropicale come mango, ananas, coco rouge, papaya, corasol, jamalaques. Ricche piantagioni di te ricoprono parte del Morne Seychellois National Park a Mahè dove si possono apprezzare anche infusi di citronella.

Scrigno di conchiglie a cui poter accostare l’orecchio per ascoltare il rumore del mare, esse sono vere e proprie opere d’arte arrivate dal mare: questo luogo paradisiaco è l’ideale per immergersi in fantasie di fuga “alla Robinson Crusoe”.

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