Luna Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 24 May 2022 19:39:53 +0000 it-IT hourly 1 Perché la data della Pasqua ogni anno cambia? https://cultura.biografieonline.it/pasqua-data/ https://cultura.biografieonline.it/pasqua-data/#comments Wed, 31 Mar 2021 15:14:17 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5921 La Pasqua è la festività cristiana che celebra la rinascita di Gesù Cristo, ovvero Pasqua di resurrezione. E’ detta mobile poiché la data della Pasqua viene stabilita di anno in anno, in rapporto alle fasi lunari.

Resurrezione di Raffaello (data della Pasqua)
Resurrezione di Cristo, dipinto a olio su tavola di Raffaello Sanzio (1501)

Metodo di calcolo della data della Pasqua

Il concilio di Nicea, primo concilio del Cristianesimo che ebbe inizio il 20 maggio del 325, stabilì la regola che fissa la data per la celebrazione della Pasqua, ovvero la domenica successiva alla prima Luna piena, dopo l’equinozio di primavera, che per la Chiesa è convenzionalmente il 21 marzo. Da precisare che, astronomicamente, la data dell’equinozio può in effetti cadere il 20 o il 21 marzo.

La data della Pasqua: esempi

Secondo le regole decise, la data della Pasqua è quindi compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile.

  • Se il 21 marzo la Luna è piena (plenilunio), ed è un sabato, la Pasqua cadrà il giorno dopo, 22 marzo.
  • Se invece il 21 marzo fosse di Luna piena ma una domenica, la Pasqua sarebbe la domenica successiva, il 28 marzo.
  • Qualora il plenilunio cadesse il 20 marzo, bisognerebbe aspettare il successivo, quello del 18 aprile; e se fosse domenica, farebbe cadere la Pasqua alla domenica successiva, il 25 aprile.

Per questo motivo, si usa definire la Pasqua “alta”, se ricorre ad aprile inoltrato, mentre “bassa” se cade subito dopo il 21 marzo.

pasqua illustrazione disegno

Origini del metodo di calcolo

La Pasqua di resurrezione cristiana affonda le sue radici in quella ebraica, chiamata con il termine Pesach, o Pesah, che significa “passare oltre”. La Pesach celebra la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto grazie a Mosè che li guidò nella fuga verso la libertà e si celebra al tramonto del 14° giorno del mese di Nisan del calendario ebraico, che è un calendario lunisolare, cioè basato sulla durata dell’anno solare ma anche del mese lunare.

Il mese di Nisan inizia al primo novilunio dopo l’equinozio di primavera, poiché originariamente, in questo tipo di calendario, l’inizio di ogni mese era fissato in coincidenza della prima osservazione della Luna nuova. Da questo si deduce che il plenilunio si verifica la notte del 14° giorno di Nisan.

Regole differenti

I criteri che fissano la data della Pasqua differiscono a seconda che si usi il calendario gregoriano, utilizzato da cattolici e protestanti, oppure quello giuliano usato dalle chiese ortodosse.

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La Luna: il nostro satellite https://cultura.biografieonline.it/luna-satellite/ https://cultura.biografieonline.it/luna-satellite/#comments Fri, 08 May 2015 14:48:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14205 La Luna è l’unico corpo celeste dello spazio su cui l’uomo abbia messo piede, per ora. Satellite naturale della Terra, la Luna è distante dal nostro pianeta mediamente 384.400 Km e risplende per luce riflessa del Sole.

Luna
Una spettacolare immagine della Luna. Image credit: NASA/JPL

Etimologia

Il termine luna deriva dal latino lūna, più antico louksna, derivato a sua volta dalla radice indoeuropea leuk– con significato di “luce riflessa”.

Caratteristiche generali della Luna

La forma della Luna è quasi esattamente sferica: la differenza tra il diametro polare e quello equatoriale è di soli 2 Km. Il suo diametro medio è di 3.476 Km e la sua massa è 81,3 volte minore di quella della Terra. La forza di gravità lunare è solo 1/6 di quella terrestre: un corpo in caduta libera è attirato con minore intensità verso la superficie lunare e la caduta è circa 6 volte più lenta che sulla Terra. Praticamente sprovvista di atmosfera, la Luna presenta escursioni termiche molto elevate: si va dai 110°C delle zone illuminate ai -150°C delle zone buie.

Struttura interna della Luna

La struttura interna della Luna è composta dalla crosta, dal mantello e dall’astenosfera. La crosta, la parte più superficiale, ha uno spessore che varia dai 60 ai 100 Km circa ed è composta principalmente da ossigeno, silicio, ferro, calcio, magnesio e alluminio. Il mantello ha uno spessore di circa 1.000 Km ed è composto da materiale roccioso contenente minerali come olivina, clinopirosseno e ortopirossene. Sotto il mantello c’è l’astenosfera, dove le rocce si trovano in uno stato semifuso. Per quanto riguarda la parte più interna della Luna, il nucleo, le ipotesi vertono sulla possibilità che possa essere composto da ferro allo stato solido, circondato da un guscio esterno costituito principalmente da ferro liquido.

La faccia nascosta della Luna
In questa fotografia possiamo ammirare la faccia nascosta della Luna. Image credit: NASA

Il paesaggio lunare

Nel 1609 Galileo Galilei, puntando il suo telescopio sulla Luna, rivelò in modo inequivocabile che la superficie non era liscia, bensì composta di vallate, monti e crateri. Il paesaggio lunare è infatti caratterizzato dalla presenza dei cosiddetti mari, crateri e altopiani. I mari sono zone basaltiche vaste e pianeggianti ed appaiono scure. Il mare più grande è chiamato Oceanus Procellarum, ovvero “Oceano delle tempeste” ed è stato luogo di atterraggio della missione spaziale Apollo 12. I crateri lunari sono molto numerosi e hanno forme e dimensioni variabili. La loro formazione è avvenuta per impatto di meteoriti sulla superficie lunare o, con meno probabilità, a causa di fenomeni vulcanici. Gli altopiani appaiono come zone chiare e sono caratterizzati dalla presenza di rocce molto antiche. Il suolo lunare è ricoperto da uno spesso strato di regolite, uno strato di polvere a grana fine originata dai residui prodotti dagli impatti meteoritici.

Galileo Galilei - Sidereus Nuncius - Luna
La Luna in un estratto del Sidereus Nuncius, trattato di astronomia scritto da Galileo Galilei e pubblicato nel 1610. Image credit: INAF-Osservatorio Astronomico di Brera

I moti della Luna

La Luna compie tre movimenti principali: il moto di rivoluzione intorno alla Terra, il moto di rivoluzione intorno al proprio asse ed il moto di traslazione, insieme alla Terra, intorno al Sole.

Il moto di rotazione della Luna è il movimento che compie attorno al proprio asse, nello stesso senso della rotazione terrestre, da ovest verso est, e dura 27 giorni, 7 ore, 43 minuti 12 secondi. Il piano dell’orbita della Luna è inclinato di circa 5° rispetto a quello dell’orbita della Terra. La Luna è caratterizzata da una rotazione sincrona: il suo periodo di rotazione è uguale al suo periodo di rivoluzione intorno alla Terra. In altre parole, una rotazione completa della Luna intorno al proprio asse, corrisponde ad una rivoluzione completa della Luna intorno alla Terra. Per questo motivo, rivolge sempre la stessa faccia verso di noi. L’attrazione gravitazionale esercitata dalla Terra interferisce con il moto di rotazione lunare, determinando vibrazioni dell’asse lunare dette librazioni.

Il moto di rivoluzione della Luna intorno alla Terra avviene in senso antiorario, su un’orbita ellittica, alla velocità di circa 1 Km al secondo. La rivoluzione può durare: 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 12 secondi (Mese Sidereo) calcolata rispetto alle stelle fisse, oppure 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi (Mese Sinodico) calcolata considerando il Sole come riferimento; è indicato anche come lunazione o mese lunare. Il punto dell’orbita lunare più vicino alla Terra è detto perigeo, il più lontano apogeo.

Il moto di traslazione della Luna si compie nello stesso senso e con la stessa velocità del moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. La traiettoria che la Luna descrive intorno al Sole, insieme alla Terra nel moto di traslazione, è detta epicicloide. Dalla Terra, possono essere osservate eclissi di Luna e di Sole, che si verificano quando i due astri sono allineati con il nostro pianeta.

Le fasi lunari

Le fasi lunari sono determinate dalla posizione che la Luna assume lungo la propria orbita: infatti la superficie visibile del nostro satellite naturale può essere parzialmente o completamente illuminata dalla luce solare, oppure totalmente nascosta. Questo è dovuto al diverso orientamento della Luna rispetto al Sole. Per una spiegazione più dettagliata rimandiamo alla lettura dell’articolo: “Le fasi lunari”.

Terra dalla Luna
La Terra vista dal nostro satellite. Image credit: NASA

Le maree

L’attrazione gravitazionale che la Luna esercita sulla Terra e la forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema Terra-Luna sono all’origine del moto periodico di ampie masse d’acqua, ovvero le maree. Questo fenomeno si presenta come un’oscillazione della massa liquida di oceani, mari e grandi laghi che provoca un innalzamento (alta marea) o abbassamento (bassa marea) della massa d’acqua, con frequenza giornaliera o frazione di giorno, che si riflette anche nella parte opposta della Terra. Il dislivello tra alta e bassa marea, la frequenza e l’orario delle maree sono sincronizzate con l’orbita della Luna attorno alla Terra.

Come la Luna, anche il Sole esercita sulla Terra una forza di marea, ma essa risulta essere circa la metà di quella lunare poiché, nonostante il Sole abbia una massa maggiore della Luna, la distanza Terra-Luna è minore della distanza Terra-Sole.

La Grande Bufala della Luna

La Luna è stata anche oggetto di un curioso ed incredibile evento giornalistico riguardo a fantasiose scoperte: la Luna percorsa da mandrie di bisonti, unicorni azzurri e uomini pipistrelli. Tutto questo ne “La Grande Bufala della Luna” (The Great Moon Hoax).

luna

La Luna nella cultura e nell’arte

Il nostro satellite ha ispirato, nel corso dei secoli, artisti, filosofi, poeti e cantanti. Rappresentata spesso nella mitologia e nelle culture antiche, la Luna ha sempre suscitato negli uomini pensieri ed emozioni, che si possono trovare in numerosi componimenti, riflessioni e aforismi consultabili a questo link: “Frasi sulla Luna”.

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Come avvengono le eclissi https://cultura.biografieonline.it/eclissi-solare-lunare/ https://cultura.biografieonline.it/eclissi-solare-lunare/#comments Fri, 21 Nov 2014 08:02:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12510 Una eclissi, o eclisse, è uno spettacolare evento astronomico e consiste in un temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro, dovuto all’interposizione di un altro corpo celeste tra tale astro e l’osservatore. Il termine eclissi deriva dal greco ékleipsis, ovvero “abbandono”, “mancanza”, da ekléipo, “lascio”, “abbandono”; dal greco si originò il latino eclìpsis. Dalla Terra, possono essere osservate eclissi di Luna ed eclissi di Sole, che si verificano quando i due astri sono allineati con il nostro pianeta.

Eclissi
L’eclissi, uno spettacolare evento astronomico, è un temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro. Image credit: Romeo Durscher

Eclissi di Luna

L’eclissi lunare si verifica quando la Terra si interpone fra la Luna ed il Sole: l’ombra della Terra oscura, totalmente o parzialmente, la Luna. Questo fenomeno avviene durante il plenilunio. Le reciproche distanze fra il Sole, la Luna e la Terra fanno in modo che l’ombra prodotta sia di forma conica e quindi il cono d’ombra proiettato dalla Terra è sempre più ampio della Luna ed accompagnato anche da un cono di penombra. Si possono quindi verificare vari tipi di eclissi di Luna: eclissi totale, quando la Luna entra totalmente nel cono d’ombra; eclissi parziale, quando la Luna entra parzialmente nel cono d’ombra; eclissi penombrale, quando la Luna entra, totalmente o parzialmente, nel cono di penombra.

Eclissi di Luna
L’eclissi lunare si verifica quando la Terra si interpone fra la Luna ed il Sole

La Luna rossa

La Luna rossa, in astronomia, è un fenomeno ottico di rifrazione che avviene durante le eclissi di Luna. Quando quest’ultima è completamente nell’ombra della Terra, parte dei raggi solari sfiorano la superficie terrestre, attraversano l’atmosfera e vengono deviati, rifratti, fino a raggiungere la Luna, che appare di un colore rossastro. Questo colore è dovuto al fenomeno della rifrazione: i raggi solari, prima di giungere alla Luna, attraversano l’atmosfera terrestre che “assorbe” alcune frequenze di luce solare: riescono a passare soltanto le frequenze più basse, corrispondenti a quelle della colorazione rossa; la Luna, quindi, è raggiunta da questa luce rifratta dall’atmosfera terrestre, che è in prevalenza rossa.

In pratica, pur non essendo direttamente illuminata dai raggi del Sole, la Luna riceve comunque una minima quantità di luce filtrata dall’atmosfera terrestre, assumendo la suggestiva colorazione rossa; è come se il nostro satellite venisse illuminato da una luce con un filtro rosso. È lo stesso principio secondo il quale noi vediamo il cielo di colore blu.

Eclissi lunare
Le varie fasi di un’eclissi di Luna

Eclissi di Sole

L’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone fra la Terra ed il Sole: una parte della superficie terrestre rimane oscurata poiché attraversa il cono d’ombra generato dalla Luna, che ci appare transitare davanti al Sole, occultandolo. Questo fenomeno avviene durante il novilunio. Possono verificarsi i seguenti tipi di eclissi di Sole: eclissi totale, quando la Luna oscura totalmente il Sole; eclissi parziale, quando la Luna oscura parzialmente il Sole; eclissi anulare, quando il disco lunare appare più piccolo rispetto a quello solare: in questo caso, nella fase massima dell’eclissi, del Sole resta visibile solo un anello luminoso.

Per l’osservazione di un’eclissi di Sole, sia ad occhio nudo che con strumenti ottici, occorrono adeguate protezioni e filtri per evitare l’insorgere di gravi danni agli occhi.

Eclissi solare
L’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone fra la Terra ed il Sole

Il ciclo di Saros

Le eclissi hanno la caratteristica della periodicità, ovvero si ripetono ad intervalli di tempo regolari, secondo un ciclo detto “ciclo di Saros“, noto già agli antichi astronomi Caldei più di 2.500 anni fa, che dura circa 18 anni, 10 o 11 giorni (a seconda degli anni bisestili inclusi) e 8 ore. All’interno di un ciclo di Saros si verificano 70 eclissi, 41 di Sole e 29 di Luna.

Eclisse solare
Le varie fasi di un’eclissi di Sole
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Alla luna: analisi della poesia di Leopardi https://cultura.biografieonline.it/alla-luna-leopardi/ https://cultura.biografieonline.it/alla-luna-leopardi/#comments Wed, 30 Oct 2013 14:12:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8355 “Alla luna” è uno dei piccoli idilli di Giacomo Leopardi. Scritto probabilmente nel 1819, in origine si intitolava “La ricordanza”, utilizzata poi al plurale per intitolare uno dei grandi idilli: “Le ricordanze”.

Un'immagine dedicata Alla luna
Alla luna è una delle poesie più belle e famose di Leopardi

Analisi del testo

Dopo un anno il poeta guarda di nuovo la luna, che rischiara la selva del monte Tabor o colle dell’Infinito. Come un anno prima la luna compariva velata e tremula agli occhi di lui, pieni di lacrime, così gli compare anche adesso, perché nulla è cambiato nella sua vita, che continua ad essere travagliata e che gli riempie ancora gli occhi di lacrime.

Quando si è nell’età giovanile, dice il poeta, la memoria ha poco spazio dietro di sé e la speranza, invece, ha davanti a sé un lungo cammino, questo perché le illusioni sono ancora vive e vere, quindi è piacevole il ricordo del passato, anche se esso fu triste e se il presente è doloroso. Il tema dell’idillio è la dolcezza, che si prova rievocando il passato, anche se è doloroso, perché se ne evocano tutte le illusioni.

In “Alla luna” troviamo realizzata la poetica della memoria, già utilizzata ed elaborata dal Leopardi attraverso i pensieri sparsi dello “Zibaldone”. Nella poesia “Alla luna” troviamo il tema del ricordo. Il presente dà il via al ricordo del tempo passato. Tra i due momenti non c’è frattura: è passato un anno ma non è cambiato niente, il dolore è sempre lo stesso. Tutto questo è espresso nel v. 9, che esprime questo rapporto passato/presente con i due verbi “era” ed “è“. Il poeta affida ad una “graziosa luna” le essenze del suo animo.

Il Leopardi dei piccoli idilli, ed in questo caso di “Alla Luna”, si rifugia sul monte Tabor, che gli dà la percezione dell’Infinito, per lasciarsi andare al ricordo del tempo nel quale era convinto che il domani sarebbe stato migliore. Nell’immaginario del poeta, la luna è una donna graziosa che allevia il pianto umano, compare per rischiarare la selva, e per ridare agli occhi del poeta, che sono velati dal pianto, nuovo vigore. Non è solo una predilezione per i notturni lunari, ma un desiderio di affetto. Nell’opera leopardiana c’è un’immagine di donna che vuole essere madre, simboleggiata dalla luna.

Alla luna

O graziosa luna, io mi rammento

Che, or volge l’anno, sovra questo colle

Io venia pien d’angoscia a rimirarti:

E tu pendevi allor su quella selva

Siccome or fai, che tutta la rischiari.

Ma nebuloso e tremulo dal pianto

Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci

Il tuo volto apparia, che travagliosa

Era mia vita: ed è, né cangia stile,

0 mia diletta luna. E pur mi giova

La ricordanza, e il noverar l’etate

Del mio dolore. Oh come grato occorre

Nel tempo giovanil, quando ancor lungo

La speme e breve ha la memoria il corso,

Il rimembrar delle passate cose,

Ancor che triste, e che l’affanno duri.

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Il tramonto della luna (poesia di Leopardi) https://cultura.biografieonline.it/tramonto-luna-leopardi/ https://cultura.biografieonline.it/tramonto-luna-leopardi/#comments Wed, 23 Oct 2013 18:18:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8161 Si intitola Il tramonto della luna ed è l’ultima poesia composta da Giacomo Leopardi, che la scrisse nella primavera del 1836, proprio poche ore prima di morire. Essa svolge un tema caro al poeta, più volte ripreso, costituito dal rimpianto della giovinezza e delle dolci illusioni, a cui segue la vecchiaia, che vede appassire le illusioni e si conclude con la morte. Il poeta trae lo spunto di questo tema dalla contemplazione di uno spettacolo naturale: il tramonto della luna, e da questa contemplazione ricava il paragone con il tramonto della giovinezza, rilevando subito dopo la differenza tra i riflessi sulla vita della natura, quando tramonta la luna, e i riflessi sulla vita dell’uomo, quando tramonta la giovinezza.

Tramonto della luna
Tramonto della luna, è il titolo dell’ultima poesia di Leopardi

Come quando tramonta la luna, la natura è invasa da un’oscurità densa e uniforme, così, quando tramonta la giovinezza, la vita resta abbandonata e oscura. Ma mentre la natura sarà presto inondata dal sole con una luce più intensa e gioiosa di quella della luna, la vita dell’uomo, sparita la giovinezza, non si colora più di altra luce, né di altra aurora, resta per sempre priva di luce e di gioia, e alle tenebre che avvolgono le altre età, cioè la virilità e la vecchiaia, gli dei assegnarono come termine la sepoltura, cioè la morte.

Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi

Il canto si articola in tre parti. La prima parte ha carattere idillico ed elegiaco e comprende la prima e la seconda strofa (vv, 1-33). Essa contiene una lunga comparazione tra la luce della luna e la giovinezza. Come la luna, dice il poeta, in una notte solitaria sopra campagne ed acque inargentate dalla sua luce, là dove spira dolcemente zefiro e dove le ombre lontane creano mille indefinite apparenze e forme ingannevoli fra le onde tranquille e fra rami, siepi, collinette e ville, giunta all’estremo orizzonte (al confine del cielo) scende dietro l’Appennino o le Alpi o nel vasto grembo del Tirreno, e il mondo perde i suoi colori, le ombre proiettate dalla luce lunare scompaiono e una uniforme oscurità avvolge la valle e il monte.

La notte resta priva di luce e cantando con malinconica musicalità il carrettiere dalla sua via saluta l’ultimo biancheggiare della luce fuggente, che fino ad ora gli fu guida e compagna durante il viaggio, così la giovinezza scompare, e così lascia la vita dell’uomo (vv. 20). Con essa scompaiono rapidamente i fantasmi e le apparenze delle dolci illusioni, e cadono le speranze lontane, riposte cioè nel futuro, sulle quali speranze la natura dell’uomo, destinata alla morte, si sostiene.

Scomparsa la giovinezza, la vita resta abbandonata, priva cioè di sostegno, e oscura, priva di luce e di gioia. Volgendo lo sguardo in essa, cioè nella vita rimasta priva di illusioni, l’uomo simile ad un viandante smarrito, senza più una guida, cerca invano uno scopo o una ragione del lungo cammino che sente di dover ancora percorrere, e si accorge che l’umana sede, la terra, è diventata straniera a lui, e lui è diventato straniero alla terra.

La seconda parte ha carattere ragionativo, polemico e ironico. (vv. 34-50).
Alla constatazione della desolazione della vita dopo che è scomparsa la giovinezza, segue la riflessione del poeta sulla tragica condizione dell’uomo sulla terra, accompagnata dal sarcasmo sugli dei che presiedono alla misera sorte dell’uomo.

Lassù in cielo agli dei, dice Leopardi, alludendo alla potenza arcana della natura, arbitra del nostro destino, la nostra misera condizione apparve troppo felice e lieta, se la giovinezza (il giovanile stato), nella quale ogni bene si ottiene a prezzo di mille sofferenze, durasse tutto il percorso della vita.

tramonta la giovinezza
Il tramonto della luna e il tramonto della giovinezza

Troppo mite apparve lassù il decreto che condanna ogni essere vivente a morire, se inoltre ad essi prima della morte non si assegnasse anche la seconda metà del cammino della vita (quella che va dalla fine della giovinezza all’estrema vecchiaia) più dura, più impervia e dolorosa, della stessa terribile morte. Degna invenzione di intelligenza immortale, ultimo e più grave di tutti i mali, gli dei ritrovarono la vecchiaia, nella quale età nei cuori umani il desiderio fosse intatto, morta la speranza di soddisfarlo, inariditi i sensi che sono le sorgenti del piacere, le sofferenze sempre maggiori, e non più concessa alcuna gioia.

Nell’ultima strofa Giacomo Leopardi riprende il motivo idillico ed elegiaco iniziale, rilevando la differenza tra la vita della natura dopo il tramonto della luna, e la vita dell’uomo dopo la fine della giovinezza.

Ecco il testo completo della poesia:

Il tramonto della luna

Quale in notte solinga,
Sovra campagne inargentate ed acque,
Là ‘ve zefiro aleggia,
E mille vaghi aspetti
E ingannevoli obbietti
Fingon l’ombre lontane
Infra l’onde tranquille
E rami e siepi e collinette e ville;
Giunta al confin del cielo,
Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno
Nell’infinito seno
Scende la luna; e si scolora il mondo;
Spariscon l’ombre, ed una
Oscurità la valle e il monte imbruna;
Orba la notte resta,
E cantando, con mesta melodia,
L’estremo albor della fuggente luce,
Che dianzi gli fu duce,
Saluta il carrettier dalla sua via;

Tal si dilegua, e tale
Lascia l’età mortale
La giovinezza. In fuga
Van l’ombre e le sembianze
Dei dilettosi inganni; e vengon meno
Le lontane speranze,
Ove s’appoggia la mortal natura.
Abbandonata, oscura
Resta la vita. In lei porgendo il guardo,
Cerca il confuso viatore invano
Del cammin lungo che avanzar si sente
Meta o ragione; e vede
Che a se l’umana sede,
Esso a lei veramente è fatto estrano.

Troppo felice e lieta
Nostra misera sorte
Parve lassù, se il giovanile stato,
Dove ogni ben di mille pene è frutto,
Durasse tutto della vita il corso.
Troppo mite decreto
Quel che sentenzia ogni animale a morte,
S’anco mezza la via
Lor non si desse in pria
Della terribil morte assai più dura.
D’intelletti immortali
Degno trovato, estremo
Di tutti i mali, ritrovàr gli eterni
La vecchiezza, ove fosse
Incolume il desio, la speme estinta,
Secche le fonti del piacer, le pene
Maggiori sempre, e non più dato il bene.

Voi, collinette e piagge,
Caduto lo splendor che all’occidente
Inargentava della notte il velo,
Orfane ancor gran tempo
Non resterete; che dall’altra parte
Tosto vedrete il cielo
Imbiancar novamente, e sorger l’alba:
Alla qual poscia seguitando il sole,
E folgorando intorno
Con sue fiamme possenti,
Di lucidi torrenti
Inonderà con voi gli eterei campi.
Ma la vita mortal, poi che la bella
Giovinezza sparì, non si colora
D’altra luce giammai, nè d’altra aurora.
Vedova è insino al fine; ed alla notte
Che l’altre etadi oscura,
Segno poser gli Dei la sepoltura.

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Le fasi lunari https://cultura.biografieonline.it/luna-fasi-lunari/ https://cultura.biografieonline.it/luna-fasi-lunari/#comments Tue, 29 Jan 2013 09:36:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5930 Le fasi lunari sono determinate dalla posizione che la Luna assume lungo la propria orbita: infatti la superficie visibile del nostro satellite naturale può essere parzialmente o completamente illuminata dalla luce solare, oppure totalmente nascosta. Questo è dovuto al diverso orientamento della Luna rispetto al Sole.

Il ciclo delle fasi lunari, cioè il tempo intercorrente tra due fasi uguali, dura circa 29,53 giorni ed è chiamato periodo sinodico, termine che deriva dal latino synodicum, che a sua volta trae origine dal greco synodikós, derivazione di synodos ovvero riunione. Il periodo sinodico della Luna è anche indicato con lunazione, rivoluzione sinodica o mese lunare.

Fasi lunari
Fasi lunari

L’intero ciclo delle fasi lunari è composto da quattro posizioni principali e quattro intermedie:

  • Luna nuova, o novilunio, quando la Luna si trova tra la Terra ed il Sole (congiunzione) e, trovandosi nella stessa direzione del Sole, sorge e tramonta con esso e non è visibile a noi, essendo occultata dalla luce solare;
  • Luna crescente, quando la Luna ci mostra meno della metà di superficie illuminata e la parte ricurva, illuminata, è verso Ovest;
  • Primo quarto (quadratura), quando l’angolo formato dalla posizione della Terra con la Luna ed il Sole è di 90°, la superficie della Luna è illuminata per metà, rivolta verso Ovest;
  • Gibbosa crescente, quando la superficie illuminata è più della metà, rivolta verso Ovest;
  • Luna piena o plenilunio, quando la Terra si trova tra il Sole e la Luna (opposizione) e la superficie a noi visibile è completamente illuminata, poiché la sua posizione è opposta a quella del Sole rispetto alla Terra;
  • Gibbosa calante, quando la superficie illuminata è più della metà, rivolta verso Est;
  • Ultimo quarto (quadratura), quando l’angolo formato dalla posizione della Terra con la Luna ed il Sole è di 90°, la superficie della Luna è illuminata per metà, rivolta verso Est;
  • Luna calante, quando la Luna ci mostra meno della metà di superficie illuminata e la parte ricurva, illuminata, è verso Est.

Come riconoscere facilmente la Luna crescente o calante

Alcuni proverbi che riguardano la Luna, ci possono indicare come riconoscere facilmente la fase crescente e quella calante.

“Gobba a ponente Luna crescente, gobba a levante Luna calante”, ci suggerisce, come spiegato prima, che se la falce illuminata è rivolta ad Ovest, la Luna è crescente, se è rivolta ad Est, la Luna è calante.

Un altro proverbio recita e spiega: “La Luna è mentitrice: quando dice che cresce, cioè disegna nel cielo la lettera C, è decrescente, invece quando dice che decresce, cioè disegna una lettera D nel cielo, è crescente”.

La Pasqua e la Luna

Un proverbio popolare ci informa che “Non c’è sabato santo al mondo che il cerchio della luna non sia tondo”, riconducendoci alle origini del metodo di calcolo della Pasqua.

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La missione spaziale Apollo 12 https://cultura.biografieonline.it/la-missione-spaziale-apollo-12/ https://cultura.biografieonline.it/la-missione-spaziale-apollo-12/#comments Fri, 20 Jul 2012 15:12:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3059 La missione spaziale Apollo 12 fa parte di quel programma spaziale americano diretto dalla NASA, che ha portato l’uomo a compiere i primi passi sulla Luna. Il nostro satellite, distante mediamente 384.400 Km da noi, era considerato da Pitagora un pianeta e nel Medioevo una sfera perfettamente liscia, ipotesi sostenuta dalla teoria aristotelica; varie culture antiche sostenevano che morisse ogni notte ed inseguisse il Sole e che fosse inoltre composto di oceani. Tutt’oggi, le regioni più scure della superficie lunare sono designate con il termine di mare. E’ nel 1609 che Galileo Galilei, puntando il suo telescopio sulla Luna, svela che la superficie non è liscia, ma composta di vallate, monti e crateri.

L'equipaggio della missione Apollo 12
L’equipaggio della missione Apollo 12. Da sinistra: il comandante Pete Conrad, il pilota del CSM Richard F. Gordon, Jr., e il Pilota del LM Alan L. Bean

Con la missione precedente Apollo 11 gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono i primi esseri umani a camminare su di un altro corpo celeste, poggiando i piedi sul suolo lunare il 20 luglio 1969. Michael Collins, nella stessa missione, rimane in orbita lunare. Apollo 12 è, nell’ambito del programma Apollo, la missione successiva, cioè la sesta, intrapresa a soli quattro mesi dalla prima storica missione. Dell’equipaggio fanno parte: Charles “Pete” Conrad Jr., comandante; Richard Francis Gordon Jr., pilota del modulo di comando e di servizio “Yankee Clipper”; Alan LaVern Bean, pilota del modulo lunare “Intrepid”.

Il John F. Kennedy Space Center a Cape Canaveral in Florida, è la struttura da cui, il 14 novembre 1969, decolla l’Apollo 12, lanciato e messo in orbita dal razzo lunare Saturn V. La missione però, sembra avere un inizio sfavorevole, quando il razzo, lanciato durante un temporale, dopo pochi secondi dal lancio viene colpito da un fulmine mentre attraversa l’atmosfera: nonostante l’iniziale off-line degli strumenti del modulo di comando, con la conseguente interruzione dell’energia elettrica a bordo e delle comunicazioni con la Terra, la missione prosegue in quanto le principali apparecchiature risultano successivamente funzionanti.

Apollo 12: l'allunaggio
Apollo 12: l’allunaggio

L’allunaggio, dimostratosi molto preciso per quanto riguarda l’area prevista per l’atterraggio, ha inizio il 19 novembre 1969 nella zona che prende il nome di Oceano delle Tempeste: Charles Conrad è il terzo uomo nella storia a compiere la passeggiata lunare, Alan Bean è il quarto. Ne effettuano entrambi due, di quasi 4 ore ciascuna. L’atterraggio del modulo lunare avviene in prossimità del Surveyor 3, il lander lunare lanciato nell’aprile 1967 con lo scopo di raccogliere informazioni ambientali per le future missioni Apollo.

La telecamera a colori portata a bordo dell’Apollo 12, per permettere trasmissioni televisive delle immagini lunari, viene purtroppo danneggiata irreparabilmente: la versione ufficiale spiega che Bean, inavvertitamente, la punta verso la luce diretta del Sole. Gli esperimenti scientifici che vengono fatti durante la missione riguardano la sismicità lunare, il vento solare ed il campo magnetico. Vengono raccolte molte rocce lunari, mentre Gordon, rimasto in orbita lunare, scatta fotografie multispettrali della superficie lunare.

La missione dura 10 giorni, 4 ore, 36 minuti e 24 secondi. L’ammaraggio avviene il 24 novembre 1969 nell’Oceano Pacifico: la portaerei americana USS Hornet recupera il modulo di comando e l’equipaggio. Conrad nel momento in cui posa piede sulla Luna pronuncia queste parole: “Whoopie! Quello sarà stato piccolo per Neil, ma è un gran passo per me”, riferendosi alla storica citazione di Neil Armstrong: “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l’umanità”.

Ed a questa frase è legata la nostra connazionale Oriana Fallaci: la giornalista e scrittrice fiorentina, partita per seguire da vicino le vicende della missione Apollo 12, intervista astronauti e tecnici; dopo aver affrontato con Conrad il discorso della famosa frase pronunciata da Neil Armstrong nel momento di posare piede sul suolo lunare, decidono di scommettere 500 dollari dell’epoca riguardo la frase che Conrad avrebbe detto appena sbarcato sulla Luna, e che infatti pronuncia, ironizzando sulla sua bassa statura.

L’uomo, da sempre affascinato ed attratto dal satellite naturale della Terra, illuminato dalla sua luce riflessa, realizza due volte nello stesso anno il sogno di sbarcarvi e di conoscere meglio i suoi misteri.

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La Grande Bufala della Luna (The Great Moon Hoax) https://cultura.biografieonline.it/la-grande-bufala-della-luna/ https://cultura.biografieonline.it/la-grande-bufala-della-luna/#respond Sun, 05 Feb 2012 14:47:04 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=468 La Luna è percorsa da mandrie di bisonti, che corrono attraverso sconfinate foreste e boschi di abeti. A far loro compagnia unicorni azzurri che salgono lungo i rilievi lunari e uccelli acquatici che lambiscono i fiumi. E’ questo che apprendono decine di migliaia di persone, un giorno d’estate del 1835, precisamente il 25 agosto.

The Great Moon Hoax
The Great Moon Hoax (La grande bufala della Luna)

Un paesaggio incantevole si apre ai nostri occhi stando sul nostro satellite: spiagge di sabbia bianca brillante, cinte di rocce selvagge simili al marmo verde, mari e laghi con acqua blu come quella del profondo oceano, praterie, vallate e colline coniche, piramidi di quarzo color lilla rendono il paesaggio ancor più fiabesco. Una tribù primitiva di castori bipedi trova il suo riparo costruendo capanne e palafitte e vive anche grazie alla scoperta del fuoco.

A dividere la superficie lunare con loro, vi sono anche creature alate ricoperte di pelo color rame, che si ritrovano in un misterioso tempio d’oro: i cosiddetti uomini pipistrelli.

Queste le sconvolgenti scoperte del famoso astronomo John Herschel, che, grazie ad un potente telescopio montato a Capo di Buona Speranza, riesce ad esaminare la superficie lunare e descrivere con incredibili dettagli flora e fauna del nostro satellite. A dare la notizia di queste scoperte sconcertanti il New York Sun, con una serie di sei articoli firmati dall’assistente, nonché pupillo, dell’illustre astronomo, il Dott. Andrew Grant. Che però, non esiste. Come naturalmente non esistono bisonti, unicorni o creature alate. Questa beffa giornalistica è la cosiddetta “The Great Moon Hoax”, la Grande Bufala della Luna.

La grande bufala della Luna del 1835
La grande bufala della Luna del 1835

John Herschel, astronomo inglese (7 marzo 1792 – 11 maggio 1871) a sua volta figlio di un altro grande astronomo di origine tedesca, lo scopritore di Urano, William Herschel (15 novembre 1738 – 25 agosto 1822) non compie nessuna di queste scoperte e si trova nella scomoda posizione di dover passare gli anni successivi a cercare di chiarire l’equivoco.

All’inizio si dimostra divertito dalla curiosa circostanza, ma presto si infastidisce, in quanto costretto in tutte le occasioni pubbliche a ribadire la sua estraneità ai fatti. Ma nel frattempo, il New York Sun riesce a vendere migliaia di copie e le persone di qualsiasi ceto sociale fanno letteralmente la fila per esser sicuri di accaparrarsi anche l’articolo successivo.

Quando il pubblico appassionato si rende conto dell’incredibile bufala, ormai le copie vendute sono decine di migliaia. Molti giornali ne danno notizia con gran clamore, gli articoli sono addirittura tradotti in varie lingue e pubblicati anche all’estero e le scoperte sono perfino relazionate nei bollettini delle più celebri accademie scientifiche europee.

In Italia, viene pubblicato l’opuscolo anonimo dal titolo “Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel”. Anche nel 1859, 24 anni dopo la prima pubblicazione, gli articoli vengono riproposti in un libro intitolato “Moon Hoax”, firmato da Richard Adams Locke, giornalista e scrittore britannico, ritenuto essere l’autore degli articoli originari.

Oltre alle fantasiose scoperte lunari, negli articoli sono decantate scoperte straordinarie in ogni pianeta del nostro sistema solare, la scoperta di altri pianeti in altri sistemi solari e la risoluzione di quasi tutti i problemi principali di astronomia matematica. Ma non tardano ad arrivare le accuse sia contro il giornale che contro l’autore. Edgar Allan Poe accusa il New York Sun di aver copiato un suo racconto di fantascienza, mentre il concorrente del Sun, il New York Herald, accusa Richard Adams Locke di aver architettato la bufala per incrementare la tiratura del suo giornale; e in effetti il Sun raggiunge il suo scopo, in quanto aumenta di cinque volte la propria tiratura, che rimane stabile anche quando viene smascherata la bufala. E’ un perfetto esempio di strategia di marketing d’altri tempi. E anche perfetta dimostrazione di una bufala mediatica, così come poteva nascere ed estendersi nella realtà dell’800.

Provando ad esaminare il perché di questo successo, innanzitutto è da considerare come elemento fondamentale l’introduzione recente, all’epoca, dell’uso della macchina da stampa a vapore, che rende possibile stampare decine di migliaia di copie da vendere poi ad un prezzo basso, trasformando la carta stampata in un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa. Ad aumentare le possibilità di vendita, contribuiscono anche i cosiddetti “strillatori”, impiegati per vendere gli articoli lungo le strade, strillando a gran voce le notizie sbalorditive contenute negli articoli.

Inoltre a quei tempi, l’esistenza della vita sulla Luna è un argomento molto chiacchierato, in quanto sono molti gli astronomi o semplici appassionati, convinti realmente di questa possibilità. A dar loro questa convinzione, forse il fatto di essere così tanto affascinati da questa eventualità, da essere quasi sicuri della sua veridicità.

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