luna park Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 23 Apr 2024 07:28:12 +0000 it-IT hourly 1 La storia di Gardaland: fantasia, sogno, magia https://cultura.biografieonline.it/gardaland-fantasia-sogno-magia/ https://cultura.biografieonline.it/gardaland-fantasia-sogno-magia/#respond Fri, 10 Feb 2012 09:16:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=539 Nell’anno 2012 compie 37 anni e, al momento della nascita, misura 90.000 metri quadrati. A 10 anni è già il più famoso d’Italia e nel corso degli anni aumenta sempre di più le sue dimensioni, fino ad arrivare a 600.000 metri quadrati. Stiamo parlando di Gardaland, concepito per il divertimento di grandi e piccini, che una volta entrati all’interno del parco, si trovano immersi in un luogo incantato.

Gardaland (Logo)
Gardaland (Logo)

La sua apertura è possibile grazie all’imprenditore Livio Furini che, durante un viaggio, si reca a far visita al parco Disneyland di Anaheim, nella periferia di Los Angeles e, rimasto affascinato, decide di ricreare un parco similare sulle rive del Lago di Garda, precisamente a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona.

I lavori di costruzione partono a febbraio del 1975 con un investimento di 200 milioni di lire e, dopo 5 mesi di lavoro, il parco prende vita e viene inaugurato il 19 luglio 1975, con un prezzo di ingresso di 1.750 lire e 21 attrazioni, tra le quali: Transgardaland Express, la Giostra Cavalli, un piccolo Circo, il Labirinto Giapponese, la Giostra Baby, il Villaggio a fumetti, Ufo, il Delfinario, il Safari Africano, il Palco Western, il Villaggio indiano. Il parco è già un successo, confermato dal fatto che dopo soli 30 giorni dall’apertura, si registrano 60.000 presenze. Alla fine del 1978 i visitatori del parco raggiungono il numero di 465.000, numero che aumenta costantemente, sino ad arrivare a più di 3 milioni di visitatori all’anno.

Questa affermazione è possibile grazie a vari fattori: la presenza di attrazioni sia meccaniche che tematiche ed acquatiche, la vicinanza al Lago di Garda, l’enorme cura riservata ai giardini, il forte impatto visivo delle varie aree tematiche e l’atmosfera magica che si respira tra i suoi viali, rendono la visita al parco un sogno fiabesco. Negli anni ’80 diventa inoltre il set per le riprese delle sigle del famoso programma televisivo per ragazzi Bim Bum Bam, del quale uno dei conduttori storici è Paolo Bonolis. Questo avvalora ancora di più la popolarità del parco.

Molte nuove attrazioni vengono proposte e realizzate negli anni successivi: Magic Mountain, Colorado Boat, la Valle dei Re, Giostra Cavalli, Kaffeetassen, Monorotaia, Peter Pan, Il corpo di Eva, Ikarus, Monorotai, Nuvola, Calci, Orto-Brucotour, The Spectacular 4D Adventure, Il Villaggio Degli Elfi, il Villaggio Inglese, I Corsari, Moonraker, Top Spin, il Castello di Mago Merlino, il Palablù, Blue Tornado, Space Vertigo, Jungle Rapids, Flying Island, Fuga da Atlantide, Sequoia Adventure, Gardaland Theatre, Time Voyagers, Mammut, Canyon Creek, Ramses il risveglio, Inferis e Raptor.

Molte delle attrazioni costruite per l’inaugurazione del parco, nel corso degli anni sono state poi sostituite o modificate, mentre una, il Transgardaland Express (trenino), è rimasta attiva. Simbolo storico del parco è l’orologio floreale posto all’ingresso.

Le aree tematizzate trasportano il visitatore in un mondo da sogno: vi è il Villaggio Tudor, un villaggio inglese del 1700 con un porto, un galeone e varie costruzioni pittoresche. Il Rio Bravo, la storica area del parco articolata lungo un viale che richiama le atmosfere western, con saloon e chiesetta di legno. Il Souk Arabo è una piazza di un villaggio, dove spiccano decorazioni tipicamente arabe e la cui parte frontale è la facciata del palazzo di un sultano. L’area medievale è ispirata a Camelot, caratterizzata dalla presenza di castelli e statue di maghi e cavalieri (che sono anche dei punti-foto).

Numerosi i punti di ristoro all’interno del parco: la Locanda del Corsaro Nero, fast food Covo dei Bucanieri e Blue Tornado, pizzeria Saloon, Self Service Aladino, tematizzati a seconda del contesto in cui sono posizionati. Presenti anche svariati negozi e bar dove acquistare un ricordo della giornata trascorsa all’interno del parco oppure dolci e leccornie di ogni tipo. Inoltre coinvolgenti show messi in scena da figuranti e membri del cast intrattengono il pubblico durante la loro visita: spettacoli di varietà con acrobazie circensi, spettacoli di magia e illusionismo, cowboys, banditi e ballerine, coreografie piratesche, giochi pirotecnici e d’acqua, spettacoli con delfini ed otarie.

Gardaland, albero di PrezzemoloNel 2001 Gardaland amplia ulteriormente le sue dimensioni, con la realizzazione dell’area Fantasy Kingdom, tematizzata per rappresentare il mondo dei fumetti e dei cartoni animati, che presenta la valle degli elfi, show delle marionette, mini giostre e aeroplanini, con attrazioni colorate tra le quali la Magic House e l’albero di Prezzemolo che, con la sua imponenza, è la dimora della mascotte del parco, un simpatico drago verde dal ciuffo rosso chiamato Prezzemolo.

Nel 2008 viene inaugurato il Sea Life, una grande struttura realizzata esternamente al parco che propone acquari e percorsi didattici e che trasporta il visitatore alla scoperta della vita marina.

Due curiosità: le scene al parco divertimenti nel film di Leonardo Pieraccioni “Ti amo in tutte le lingue del mondo” del 2005, sono state girate a Gardaland. Inoltre i creatori e progettisti di gran parte delle scenografie e della tematizzazione delle attrazioni (La Valle dei Re, il Villaggio inglese Tudor, Mammut, Fantasy Kingdom, Fuga da Atlantide e il Gardaland Theatre) sono Claudio Mazzoli, padre del conduttore radiofonico e deejay Marco Mazzoli, e il fratello Valerio Mazzoli, il quale ha inoltre ideato e disegnato l’originale mascotte del parco.

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Storia delle fiere e delle giostre https://cultura.biografieonline.it/storia-delle-fiere-e-delle-giostre/ https://cultura.biografieonline.it/storia-delle-fiere-e-delle-giostre/#comments Thu, 19 Jan 2012 10:48:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=192 Giostre e fiereCos’è il divertimento, se non pura ricerca di evasione. Una necessità arcaica che si lega alla personalità dell’uomo dalla sua creazione fino ai giorni nostri. L’evasione ha vari aspetti che si declinano in diversi momenti e ambiti della nostra quotidianità.

La fiera è stata per molti secoli il contesto appropriato per vivere diversi momenti di evasione perché riuniva al suo interno persone e situazioni suggestive e divertenti in cui si poteva trovare di tutto o quasi. Dagli imbonitori ai saltimbanchi, dagli stagnari agli arrotini, dai girovaghi ai cantastorie, dai ciarlatani agli imbroglioni, dagli attori agli acrobati. All’interno delle fiere si vendeva di tutto e si parlava di tutto perché in un periodo in cui i mezzi di comunicazione erano soprattutto verbali, i contesti in cui ritrovarsi e affrontare temi di varia natura erano molto cercati e attesi.

Le fiere, infatti, nascono nel Medioevo, se ne sa qualcosa dal 1000 a.C e proseguono fino al 1700. Esistono tutt’ora, naturalmente, ma sono molto diverse da come erano in passato perché all’epoca, prima del 1700, la fiera era tutto ciò che può rappresentare la socialità e, quindi, oltre al commercio e agli avvenimenti legati al divertimento e alla comunicazione degli eventi era anche un luogo in cui si conoscevano le notizie legate alle capitali, ai governi, all’economia e alle nuove leggi. D’altra parte, ancora oggi, in alcuni stati americani, in cui ci sono zone rurali molto importanti e ampie, come ad esempio nell’Iowa, durante le fiere più grandi possono avvenire comizi politici per le elezioni locali e nazionali e a volte addirittura per quelle presidenziali.

Dopo il 1700, con l’avvento dell’industrializzazione, cambia il modo in cui vengono gestiti il commercio e le comunicazioni, sia delle merci che delle informazioni, e parte del mondo prende una strada diversa rispetto al passato e straordinariamente innovativa che non ha più a che fare con le fiere le quali si ridimensionano anche se vengono influenzate da queste nuove tecnologie. Infatti, per rendere più divertente e stimolante andare in fiera vengono inventate le giostre le quali appaiono, all’inizio rudimentali e meccanizzate, come l’altalena o la sfera rotante su cui venivano poste delle seggiole e che vengono spinte a mano per poi evolvere in forme più complesse e autonome.

Infatti,  fino agli anni ’50 vengono introdotte novità meccanizzate che trasformano il divertimento soprattutto dei bambini e dei ragazzi; dagli anni ’50 in poi, invece, la meccanizzazione della giostra diventa sempre più complessa creando una separazione fra fiera e parco giochi il quale si trasformerà in luna park, continuando fino ad oggi la sua evoluzione con grandiosi contesti in cui si può soggiornare per diversi giorni come ad esempio Disneyland. L’evoluzione della giostra conserva, però, dei tratti interessanti perché non segue solo il progresso tecnologico ma anche l’identità fieristica che si porta dentro. Un’identità che la contraddistingue per alcune regole basilari;  come, ad esempio, attirare il pubblico stimolandone il desiderio di un divertimento di massa che diventa il risultato di varie miscele: le luci, i suoni, l’imbonimento, la sfida, il pericolo o la condivisione di un’esperienza.

Nell’era digitale le fiere, i luna park e i circhi sono le ultime vestigia di una socialità sempre più assente che è causa di troppe individualità.

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