lettere Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 02 May 2020 22:38:05 +0000 it-IT hourly 1 Lettere a Scottie (Francis Scott Fitzgerald) https://cultura.biografieonline.it/lettere-a-scottie/ https://cultura.biografieonline.it/lettere-a-scottie/#respond Tue, 09 Feb 2016 16:20:20 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16645 i papà e le figlie femmine

ho un debole per francisscottfitzgerald. un debole forte, proprio debolissimo, quasi da cotta di quando hai 13 anni. il grande gatsby è uno dei libri del cuore, anche letto nella versione precedente trimalcione. e poi tutti gli altri, quelli famosi, tenera è la notte, di qua dal paradiso, belli e dannati (che no, non è quello del film), i racconti, e poi quelli meno, famosi, quando era scoraggiato e mezzo disoccupato. tutto. tutto nonostante magari fosse un poco alcolizzato, un poco presuntuoso, io lo trovo meraviglioso.
sì, ho visto i film, sì, mi sono piaciuti. sì, meglio robert redford che leo, ma solo per questioni di è venuto prima lui.

Lettere a Scottie - con lettere inedite di Scottie Fitzgerald - Francis Scott Fitzgerald
Lettere a Scottie. Con lettere inedite di Scottie Fitzgerald

inzomma a me fitzgerald me piasce proprio tanto tanto. ho letto quindi lettere a scottie – archinto, 2003. scottie è la figlia sua e di zelda. zelda a una certa non si è sentita tanto bene, la testa non ha voluto collaborare e ci sono stati lunghissimi periodi di ospedale. lui ci ha pure provato a starle vicino e sì, nei suoi libri si capiscono subito le parti autobiografiche. comunque zelda poi ci è morta in un istituto che ha preso fuoco, atroce. ma lui non l’ha saputo, è morto prima di lei.

Francis Scott Fitzgerald con Scottie e Zelda
Francis Scott Fitzgerald con Scottie e Zelda (Francia, 1928)

cosa vuole un padre da una figlia? cosa vuole un padre per la figlia? il meglio, certo, sempre. forse non sempre ma prendiamo queste fette di salame per un attimo, mettiamocele sugli occhi e facciamo finta che vada tutto bene. vuole il meglio o vuole quello che lui crede essere il meglio? vuole il meglio o vuole quello che lui avrebbe voluto per sé, anche a posteriori?
e poi, se certe cose vanno bene e altre no, quanto insistere? quanto dire hai fatto il tuo dovere quando i risultati a scuola erano buoni, quanto dire a nuoto ci vai lo stesso anche se non ti piace fa bene alla schiena. quanto dire no, non esci, anche se tutti i tuoi amici ci vanno, e poi una manciata di anni dopo farti partire per chissà dove dove potrai fare chissà cosa. quanto fare proprio quell’università perché poi sarà più facile trovare lavoro [canned laughs] anche se io no io davvero non me la sento. e trova un lavoro fisso, e non correre rischi.

non fanno i libretti di istruzioni per diventare genitori, me lo dice sempre il mio papà. be’ non lo fanno nemmeno per diventare figli sai, quindi rivediamo un attimo cosa voglio io per me e cosa vuoi tu per me.
ma io lo so che il mio papà esattamente come fitzgerald, ha voluto sempre che fossi contenta. magari facendo a volte le scelte sbagliate o usando mezzi sbagliati, a volte poi l’ha capito, a volte magari no, ma so che l’ha fatto per me e allora, se alcune cose han fatto male, cerco di dimenticarle. quando non riesco, cerco di nasconderle nei cassetti insieme ai collant beige. che dovrei anche gettarli via sti collant che oltre a fare schifo manco li metto mai.

io comunque lo so, sono molto fortunata. quelle fette di salame di cui sopra non mi rendono imbecille. (però mi han fatto venire fame).

fsf scrive alla figlia che è giovanissima e sta in collegio, come fosse un’adulta. le parla di soldi, di scuole che dovrà fare, di gestione di vita quotidiana. lei però a differenza mia è un po’ più sicura di sé e gli risponde da pari. io ho iniziato a riuscirci da grande, e manco sempre.

fsf le parla soprattutto di due cose: educazione – nel senso scuola – e soldi. perché soldi, ce ne sono pochi, ma si cerca di mantenere le abitudini di un certo stile di vita che comprende qualche festa, qualche cappotto, qualche viaggio. e scuola, perché si vede che ci tiene. i papà, certe cose non cambiano mai.

ci sono anche lettere di risposta di scottie, dà spiegazioni, si giustifica, pare spesso più matura del padre. la cosa forse che colpisce di più è la responsabilità di cui viene caricata una ragazzina. però che ne so io di come andavano le cose negli anni ’30, magari erano tutti così no?
anche nelle lettere più fredde però, lo senti che ci tiene. magari non ce la fa, perché non ce la sta facendo lui stesso con la sua mente, ma ci tiene. e attenta ai ragazzi, in breve. e non ti preoccupare, io sono qui, povero, alcolizzato, malato, ma sono qui.

Scottie Fitzgerald
Una foto di Frances Scott “Scottie” Fitzgerald all’età di 21 anni.

triste leggere le lettere che si avvicinano al natale 1940, perché senza spoilerare niente, è il 21 dicembre 1940 che francis scott fitzgerald è morto, e scottie aveva 20 anni nemmeno, la madre in ospedale, il padre in mezza disgrazia che muore d’infarto e il peso di un genitore famoso.

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A cosa è dovuta la “r moscia”? https://cultura.biografieonline.it/erre-moscia/ https://cultura.biografieonline.it/erre-moscia/#respond Thu, 06 Mar 2014 23:15:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9910 La “erre moscia” è dovuta essenzialmente ad un disturbo di tipo fonologico che è dato da una difficoltà di motilità (ovvero la cosiddetta capacità di movimento) dell’articolazione della lingua. Solitamente si inizia a notare questo difetto verso i due anni di età o anche oltre, dato che la “erre” è uno degli ultimi fonemi del nostro alfabeto che il bambino usa nel suo linguaggio.

Lettera Erre
A cosa è dovuta la “Erre moscia” ?

Tale difetto si cura facilmente attraverso la rieducazione logopedica. In ogni caso, a qualsiasi età, è però possibile correggere il difetto e acquisire una corretta pronuncia della “r”, adottando e utilizzando i dovuti accorgimenti ed esercizi che stimolano la motilità della parte anteriore della lingua.

Gli esercizi più adatti vengono indicati dal logopedista, lo specialista che rieduca chi soffre di disturbi del linguaggio. In campo medico, l’utilizzo della r moscia o alla francese da parte degli individui che presentano una pronuncia della erre diversa dall’uso comune, in italiano è indicata con il termine rotacismo.

Il rotacismo

Il rotacismo si può verificare nella maggior parte dei casi a causa di un difetto organico, come la presenza di un frenulo linguale corto dalla nascita o di un palato divenuto ogivale. L’individuo che presenta questo problema adotta un uso inconsapevole e particolare dell’appendice (lingua), producendo la classica vibrazione nella parte posteriore del cavo orale, adiacente all’esofago e alla trachea, e non nella parte anteriore del cavo vicino ai denti.

Correggere la “Erre moscia

Lo specialista di logopedia si occuperà quindi di impostare gli esatti esercizi che porteranno a fronteggiare e a correggere il disturbo fonologico, impostando così la corretta articolazione del fonema.

Le tempistiche per risolvere il disturbo variano da persona a persona, a seconda delle cause che sono all’origine, della motivazione e dell’età. La pronuncia scorretta del fonema (ovvero del suono) “r” è dovuta anche all’inflessione dominante dialettale della zona di origine: in particolar modo, nelle zone del parmense e dell’alessandrino il fonema “erre” risente di influenze dialettali e viene trasmesso e appreso in modo scorretto, rispetto al suono che dovrebbe invece avere nella lingua italiana.

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