letteratura inglese Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 05 Feb 2024 11:09:19 +0000 it-IT hourly 1 Jane Eyre: riassunto e breve commento al romanzo https://cultura.biografieonline.it/jane-eyre/ https://cultura.biografieonline.it/jane-eyre/#respond Mon, 05 Feb 2024 10:04:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10423 Famoso romanzo della scrittrice inglese Charlotte Brontë, Jane Eyre fu pubblicato per la prima volta nel 1847 con lo pseudonimo di Currel Bell. Si tratta di un romanzo di formazione: racconta cioè tutte le tappe della vita della protagonista Jane. È scritto inoltre in forma autobiografica: ella si rivolge in maniera diretta al lettore.

Jane Eyre, un'illustrazione tratta da una copertina inglese
Jane Eyre, celebre romanzo del 1847 scritto da Charlotte Brontë

L’importanza fondamentale del romanzo risiede nella descrizione dei cambiamenti di Jane, non soltanto dal punto di vista fisico ma soprattutto dal punto di vista psicologico: da giovane ragazza, la ritroviamo donna piena di passioni. Il romanzo risulta abbastanza attuale anche al giorno d’oggi soprattutto per l’attenzione dedicata alla psicologia e all’analisi interiore dei personaggi, in particolar modo della protagonista ,donna dotata di grande coraggio e forti sentimenti. Il romanzo riscosse all’epoca grande successo, ed è ancora oggi molto venduto nelle librerie.

Riassunto e trama

Il romanzo narra la storia di Jane Eyre, una bambina orfana che viene cresciuta da alcuni zii. Qui però viene derisa dai suoi cugini e maltrattata dalla zia. L’unico ad amarla è lo zio, che muore prematuramente. La zia pertanto la affida ad una sorta di collegio, dove vengono ospitate tutte bambine senza genitori.

È tenuta a dare una mano e a fare tanti sacrifici, crescendo in fretta, affrontando ogni giorno un’ ambiente difficile e soprattutto la morte della migliore amica, avvenuta per tubercolosi a causa delle pessime condizioni igieniche della struttura. Qui però continua i suoi studi e riesce anche a diventare insegnante.

Da donna indipendente trova un lavoro presso Thornfield Hall, come istitutrice della figlia adottiva di Mr. Rochester, la piccola Adele.

Jane lavora molto bene in questo clima fino all’arrivo di Mr. Rochester, un uomo arrogante che però viene subito colpito dalla ragazza. Egli le chiede la mano ma c’è un segreto nascosto tra quelle mura: l’uomo è già sposato con una tale Bertha Mason, una donna che è diventata pazza e viene tenuta rinchiusa nel castello. Jane quindi scappa, profondamente delusa e decide di andare a vivere presso un ecclesiastico St. John e le sue sorelle. Questi le propone di sposarlo e di andare con lui in missione in India ma Jane rifiuta, perché ancora innamorata di Mr. Rochester.

Finale

Torna a Thornfiel Hall e trova uno scenario devastato: il castello era stato bruciato da un incendio, in seguito al quale Bertha era morta e Mr. Rochester aveva perso la vista. Jane e il padrone di casa convolano finalmente a nozze e lui ritrova parzialmente la vista.

Charlotte Brontë
Un’immagine dell’autrice inglese, la scrittrice Charlotte Brontë

Commento e analisi

La scrittura della Brontë è così introspettiva che sembra quasi di dimenticare la vita reale per calarsi direttamente nei panni della protagonista. Jane è una donna sicuramente molto moderna per l’epoca, indipendente e passionale ma dotata anche di una forte integrità morale.

Bertha sembra essere quasi il suo alter ego: quel lato bestiale che doveva essere represso nella società Vittoriana ma che riemerge sconvolgendo l’equilibrio di tutti.

È un romanzo che lascia soddisfatti i lettori per il suo lieto fine, raggiunto però ad un alto costo.

Jane Eyre: locandina del film del 2011
Jane Eyre: locandina del film del 2011

I film

Esistono numerose trasposizioni cinematografiche e televisive di questo celebre romanzo. Le più note sono probabilmente i film:

 

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Ritratto dell’artista da giovane (Dedalus), romanzo di Joyce: riassunto https://cultura.biografieonline.it/dedalus-joyce-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/dedalus-joyce-riassunto/#comments Sun, 09 Jan 2022 09:43:07 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=20164 Ritratto dell’artista da giovane” (A Portrait of the Artist as a Young Man), o “Dedalus“, è un romanzo molto rinomato dello scrittore James Joyce. Il romanzo è stato pubblicato a New York nel 1916 ed è considerato da critici ed appassionati come uno dei migliori romanzi del XX secolo.

Ritratto dell artista da giovane - Dedalus - James Joyce - riassunto

Dedalus: quasi un’autobiografia

Il romanzo narra le vicende e gli anni formativi della vita di un bambino chiamato Stephen Dedalus, ovvero l’alter-ego di Joyce. Stephen Dedalus è un nome usato dall’autore che vuole indicare, da una parte, l’architetto della mitologia greca Dedalo (personaggio della mitologia greca: grande architetto, scultore ed inventore, rinomato soprattutto per essere il costruttore del famoso labirinto del Minotauro). E, dall’altra parte, Stephen che si ispira al martire cristiano Santo Stefano (ovvero il primo cristiano che ha sacrificato la propria vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo).

Il linguaggio adottato da Joyce inizialmente è semplice, poiché si riferisce al mondo dei bambini. Poi muta man mano che il protagonista cresce, diventando più complesso. Lo si denota dalle future conversazioni letterarie e filosofiche in cui vengono addirittura citati dal protagonista nomi del calibro di:

Il romanzo è semiautobiografico. Proprio come lo scrittore, Stephen Dedalus, è allievo dei padri gesuiti. Proprio come lui, è suscettibile nei confronti dell’ambiente che lo circonda e sempre pronto a difendere la propria autonomia. Sceglie l’alternativa più semplice, ovvero quella del silenzio, dell’esilio e dell’astuzia.

Stephen Dedalus è anche un personaggio di rilievo dell’Ulisse di James Joyce. Inoltre, alcuni critici sostengono inoltre che il narratore dei primi tre racconti di “Gente di Dublino” sia proprio Stephen Dedalus.

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Ritratto dell’artista da giovane: riassunto del libro

Il romanzo si apre con l’iscrizione di Stephen Dedalus al collegio gestito dai padri gesuiti. Ma la tranquillità per il giovane Stephen è solo apparente. Infatti un giorno, alla fine di un gioco spericolato, il ragazzo viene spinto accidentalmente dentro un fosso pieno d’acqua. A spingerlo è il suo compagno di classe Wells. Stephen Dedalus trascorre così una notte in infermeria. L’episodio si conclude comunque nel migliore dei modi. Il giovane rimane però colpito da ciò che gli è successo.

Arrivano le feste natalizie. Tutti i bambini trascorrono le loro vacanze in famiglia. All’inizio Stephen sembra molto contento di ritrovare un po’ di serenità tra le mura di casa. Ma la pace è scalfita dai continui litigi tra la zia di Stephen ed il signor Simon. Hanno differenti vedute sulle questioni religiose. La donna sostiene fermamente le credenze della Chiesa cattolica, mentre il padre di Stephen ha un atteggiamento ambivalente, perché si dice contrario all’influenza che la chiesa impone nella società.

Al ritorno dalle vacanze, il ragazzo torna alla solita vita del collegio. Ma il clima che si vive al suo interno, pian piano, diventa sempre più teso. Un compagno di classe di nome Fleming, per non aver risposto in modo esatto ad una domanda, subisce una dura punizione fisica da parte di Padre Dolan. Lo stesso trattamento tocca anche Stephen che, pur non avendo fatto assolutamente nulla, viene accusato di negligenza, menzogna e oziosità. Il fatto però viene riportato al rettore che, in parte, riconosce l’assoluta innocenza del ragazzo. Così viene visto e osannato dal gruppo dei suoi compagni di classe come una sorta di eroe.

Riassunto: seconda parte

Quando sembra che Stephen abbia raggiunto un po’ di serenità, ecco che gli affari di famiglia iniziano ad andare male. Il ragazzo si vede costretto e obbligato a trasferirsi a Dublino e ad abbandonare il collegio dei padri gesuiti. Per fortuna sua, questo cambiamento improvviso giova al giovane trasmettendogli una nuova sensazione rivoluzionaria di libertà.

In questa fase della sua vita, il giovane Stephen si innamora perdutamente di una ragazza ma è incapace di dichiararle i suoi sentimenti. In seguito, si iscrive presso una scuola pubblica di Dublino facendo amicizia con un certo Heron.

Dopo un po’ di tempo, il ragazzo partecipa ad un concorso letterario vincendo una discreta somma di denaro. Sperpera poi tale somma in modo poco intelligente e oculato. Stephen cerca di placare in modo sbagliato, e spesso irruento, i suoi istinti di giovane adolescente, commettendo talvolta anche delle imprudenze.

La scuola, nel frattempo, ha organizzato un ritiro per tutti gli studenti. Qui i ragazzi riflettono su alcuni temi importanti nella vita. Viene trattato il tema del “peccato carnale” e della “terribile tortura infernale eterna”.

A questo punto Stephen, dopo aver appreso le dottrine, decide di impegnarsi a cambiare stile di vita, decidendo di rispettare con scrupolo tutte le regole a cui ogni buon cristiano dovrebbe sottostare. Sono quelle imposte da Dio nella Sacra Bibbia. Nell’evolversi del suo intento, si trova però a combattere con i costumi della società moderna che ben presto lo opprimono. Si ritrova così ad essere schiacciato dal sistema.

Quando un’anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti.

Dedalus libro di Joyce

Finale

Nell’ultima parte del romanzo, il protagonista Stephen Dedalus, decide di iscriversi all’università coltivando la sua passione, ancora acerba, verso le materie letterarie. Utilizza i suoi talenti di scrittura e inizia ad intrattenere alcune amicizie con ragazzi e persone facenti parte della sfera sociale delle persone importanti.

Il romanzo si conclude con il ragazzo che decide di partire alla volta di Parigi, per cercare di sviluppare e affinare i propri talenti di scrittore. Il viaggio però, come si potrà scoprire, non avrà mai luogo.

Foto di James Joyce
L’autore James Joyce

Dedalus al cinema

Dal romanzo di James Joyce venne realizzato, nel 1977, un film omonimo “Ritratto dell’artista da giovane”, con Bosco Hogan nella parte di Stephen Dedalus e TP McKenna nella parte di Simon Dedalus.

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Dottor Jekyll e Mr. Hyde: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-jekyll-hyde-stevenson/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-jekyll-hyde-stevenson/#comments Fri, 12 Mar 2021 19:24:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13514 Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

Uno dei capolavori della letteratura mondiale scritti da Robert Louis Stevenson è “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Scritto nel 1886, il titolo originale è “Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde“. Considerate le abbreviazioni dalla lingua inglese diffuse ormai anche in italiano, il titolo del romanzo viene spesso indicato anche con tali abbreviazioni “Dr.” e “Mr.“, oppure confuso con una delle molte opere omonime realizzate per il cinema, la tv o il teatro. Anche in campo musicale sono innumerevoli le opere omonime che la coppia di personaggi di Stevenson ha ispirato negli anni.

Jekyll e Hyde - riassunto
Jekyll e Hyde

Ne citiamo solo alcuni (che ci piacciono) a mero titolo esemplificativo: “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde”, film del 1941 di Victor Fleming con Spencer Tracy e Ingrid Bergman; “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, opera teatrale di Carmelo Bene del 1961; “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, album della Equipe 84 del 1973; “Jekyll & Hyde” musical del 1997 di Frank Wildhorn e Leslie Bricusse; “Jekyll!”, albo mensile Dylan Dog N.33 del 1989.

Riassunto del libro

Siamo a Londra. Qui vive il Dottor Jekyll, in buona amicizia con gli scapoli dell’alta borghesia. Jekyll, uomo dedito al bene e alla scienza, avverte delle violente perversioni. Tutto inizia quando Jekyll, interessato agli studi sulla psiche umana, scopre attraverso una droga di potersi trasformare nel suo alter ego Hyde: un demone, nano, dal sorriso sgradevole, animalesco.

Con questo personaggio Stevenson ci offre una figura eccezionale in sintonia con i fermenti intellettuali dell’Inghilterra post-vittoriana: un uomo che alla tranquillità di una posizione sociale antepone un inquieto spiritualismo. Un bicchiere e Jekyll si trasforma, commette peccati senza rimorso, un altro e ritorna il solito Jekyll.

Dapprima Hyde se la prende in modo brutale con una bambina lasciando tutti senza parole; in seguito si scaglia e assassina un signore anziano, Danvers Carew, una personalità molto amata dai cittadini londinesi. Jekyll non riesce più a controllare la sua parte malvagia che si vede crescere, acquistare sicurezza, piena coscienza di sé e dei propri naturali istinti. Hyde è maligno e scellerato, il perno di ogni suo atto è se stesso, trae godimento da tutte le possibili torture che può infliggere agli altri; non sente né pietà né misericordia, come se fosse di pietra.

Dr Jekyll - Mr Hyde - 1886
La copertina della prima edizione inglese del romanzo, risalente al 1886

A questo punto il dottor Jekyll, esasperato da tutta la faccenda, decide di porre fine alla questione assumendo una dose molto più alta rispetto al normale, così che diventi predominante la sua parte buona e migliore. In ultimo, decide di distruggere i fatidici appunti dei suoi studi che trattano della famosa sostanza che lui ha inventato e che l’avrebbe trasformato nel mostro che è ora. L’uomo rompe perfino le chiavi del suo laboratorio per evitare di essere scoperto dai suoi amici e dalla polizia.

Ma il tentativo di eliminare la sua parte malvagia fallisce miseramente e il problema si ripresenta solo pochi mesi dopo. Hyde utilizza e si impossessa completamente del corpo di Jekyll. L’uomo, perdendo completamente il controllo delle due personalità contrastanti, decide di chiudere i rapporti con il mondo esterno restando solo chiuso nella sua dimora. Ma nemmeno questa soluzione risolverà i problemi del Dottor Jekyll.

Finale

Alla fine, grazie alla figura dell’avvocato Utterson e di Poole, persone amanti degli aspetti sani e normali della vita, si indurrà al pentimento di Jekyll nei confronti della sua creatura. Hyde si vede senza via d’uscita e finirà quindi per suicidarsi.

Analisi e commento

Il romanzo è stato pubblicato nel 1886 e viene ambientato in una società in cui la prosperità è in fase nettamente calante, il predominio inglese è minacciato e ne conseguono disoccupazione e malessere sociale. Il testo è ambientato a Londra e i personaggi appartengono all’alta borghesia. Si tratta di un romanzo breve dedicato all’orrore e al soprannaturale, che il nuovo “Romanticismo” inglese vuole recuperare.

Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde - Stevenson
Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde: una copertina del romanzo di Stevenson

L’opera “Il Dottor Jekyll e Mister Hyde” ci fa capire che da secoli diverse religioni e diverse culture descrivono l’uomo come un campo di battaglia tra dio e il diavolo, tra il bene e il male, indicando di volta in volta come vincitore finale il primo o il secondo. E spesso l’uomo viene presentato come spettatore passivo di questo duro scontro che agita il suo cuore e che può dannarlo all’infelicità eterna. Una parte di noi stessi vorremmo che non ci fosse, ma c’è: è quella che ci impedisce di essere perfetti come abbiamo progettato e sulla quale possiamo scaricare tutte le colpe possibili. E’ quella parte di noi che ci fa assomigliare a persone che ci sono antipatiche e odiose, e alle quali non vorremmo somigliare. Eppure: se l’altro non ci fosse, se non avessimo problemi per dominarlo, noi saremmo belli, buoni e perfetti fino alla noia, alla superbia e all’arroganza. Insopportabili insomma.

Dal punto di vista morale, bisogna cercare di non dare libero sfogo ai nostri istinti più bassi, per non arrivare a comportamenti esagerati che sfociano nel male per se stessi e per gli altri. Il messaggio è rivolto a tutti i lettori ai quali vengono indicate, da parte dell’autore, le tragiche conseguenze della mancata repressione della parte maligna dell’animo umano. Dal punto di vista letterario, quest’opera mette in evidenza lo stile chiaro, preciso che Stevenson ha imparato ad imitare dai grandi (soprattutto di Francia) come lui stesso ammette quando dice: “Vi piaccia o no, questo è il mio modo d’imparare”. Il narratore della vicenda è Utterson che, sia per i rapporti amichevoli che professionali con i protagonisti, riesce a comporre il mosaico della vicenda.

Sarà infatti lo stesso Utterson che, dopo aver letto il racconto di Lanyon, leggerà la lunga confessione che ha trovato a casa del Dottor Jekyll, la quale rivela con ogni dettaglio la doppia personalità dell’amico.

Come detto in principio, “Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde” ha attraversato il XIX e il XX secolo, per essere trattato in versione cinematografica, in versione televisiva e a fumetti, oltre che in numerose parodie.

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Il piccolo Lord (Burnett): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-piccolo-lord/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-piccolo-lord/#comments Fri, 13 Nov 2020 15:43:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14103 Tra i più celebri romanzi per ragazzi, troviamo “Il piccolo Lord” (Little Lord Fauntleroy è il titolo originale), scritto dalla commediografa inglese Frances Hodgson Burnett, autrice anche di altri capolavori quali “La piccola principessa”, e “Il giardino segreto“. “Il piccolo Lord” venne pubblicato per la prima volta a puntate sul St. Nicholas Magazine nel 1885, e in volume completo nel 1886.

Il piccolo Lord - Burnett - romanzo - riassunto - 1885
Il piccolo Lord

Riassunto

Nel libro vengono narrate le vicende di Cedric, figlio minore del conte Dorincourt, nobile e benestante inglese. La figura del piccolo Cedric è ispirata a quella del figlio minore dell’autrice, di nome Vivian. Il matrimonio del padre di Cedric non era stato mai visto di buon grado dal vecchio conte che aveva bruscamente chiuso i rapporti con nuora e nipotino, anche dopo la morte del padre di Cedric.

Nonostante tutto, il piccolo Cedric vive un’infanzia allegra in un quartiere popolare di New York, in compagnia di due singolari amici: Mr. Hobbs, il droghiere e Dick, il lustrascarpe. La sua vita cambia quando, dopo la morte improvvisa del primogenito della famiglia Dorincourt, Bevis, Cedric diventa l’erede universale di tutte le fortune e nominato con il titolo di Lord Fauntleroy.

A quel punto, il vecchio e burbero conte invita la nuora e il nipote in Inghilterra, per poter dare a Cedric un’educazione adeguata e degna di un lord inglese. Cedric si distacca dai suoi amici e vive in compagnia del burbero e misantropo nonno. La mamma, inoltre, non vivrà con il ragazzo, a causa dei dissapori con il vecchio conte, ma in una villetta a Court Lodge, ben al di fuori dell’immensa tenuta di Dorincourt.

Il nonno e la mamma

Inizialmente, il rapporto tra Cedric e il vecchio conte non decolla: il ragazzo non riesce a sciogliere il cuore indurito del nonno. Ma, dopo un certo periodo, il rapporto tra i due diventa molto profondo, grazie alle continue attenzioni che il ragazzo riserva al nonno.

La mamma del ragazzo, intanto, si prodiga ad aiutare le persone che vivono vicino alla proprietà del conte: utilizza per questo anche il piccolo vitalizio che il suocero le passa.

In ultimo, la donna riesce a convincere Cedric a parlare con il nonno della terribile situazione in cui è costretta a vivere la gente che dimora nei pressi della sua proprietà. A quel punto anche il nonno, smosso dall’affetto che ha verso il nipote, cambia atteggiamento: decide così di aiutare gli altri e di migliorare le condizioni della popolazione.

Minna

A cambiare le carte arriva però una brutta notizia, ovvero che Bevis, lo zio di Cedric, prima di morire si era sposato e aveva avuto un figlio da una certa Minna. Pertanto Cedric non sarebbe stato più il successore. Il vecchio conte è disperato ed effettua delle ricerche in merito che però confermano i fatti.

Come se non bastasse, si presenta al suo cospetto Minna, una donna rozza e volgare che non ha niente a che vedere con la mamma di Cedric.

Il ragazzo, invece, non si preoccupa molto dell’accaduto, non gli importa d’essere il successore della dinastia ma di conservare l’affetto del suo amato nonno.

Cedric informa dell’accaduto i suoi amici di New York e sono proprio gli amici a svelare la verità: Dick il lustrascarpe riconosce, grazie ad una foto di Minna, l’ex moglie di suo fratello, che aveva avuto da lei un figlio. Ora Minna stava facendo passare quel bambino come il figlio di Bevis, ma in realtà non era così.

Finale della storia e commento al libro

Il vecchio conte viene così informato dell’accaduto; Minna viene smascherata e Cedric, stavolta insieme alla mamma, vive nel castello di Dorincourt.

Il finale è commovente: una grande festa viene svolta in occasione dell’ottavo compleanno di Cedric. Il giovane è felice perché circondato dall’affetto di tutti i suoi parenti ed amici più cari.

L’amore è in grado come sempre di vincere su tutto, anche contro gli inganni e le menzogne di coloro che volevano impedire la felicità di Cedric, del vecchio conte e della mamma.

Il racconto è ambientato nell’Inghilterra di fine Ottocento, dove sono ancora vivi i contrasti tra “proletari” e “nobili inglesi”.

Il romanzo è anche un inno ai valori familiari che dovrebbero prevalere su tutto e tutti. La famiglia, infatti, occupa sempre un posto centrale all’interno della società. Di questo ne dovremmo tenere conto anche ai giorni nostri, in cui si riscontra una vera e propria crisi della famiglia.

L’opera ottenne subito un notevole successo, diventando ben presto un classico della letteratura per i ragazzi di tutto il mondo.

Il romanzo venne apprezzato anche grazie allo stile innovativo delle illustrazioni di Reginald Birch che accompagnano l’opera.

Frances H. Burnett
L’autrice Frances H. Burnett

Il piccolo Lord, al cinema

Sono stati realizzati numerosi film e adattamenti televisivi dell’opera di Frances Hodgson Burnett: la trasposizione del 1914, intitolata “Little Lord Fauntleroy” diretta da F. Martin Thornton; quella del 1936 “Lord Fauntleroy”, diretta da John Cromwell e quella del 1980 “Il Piccolo Lord”, diretta da Jack Gold, con Rick Schroder e Alec Guinness.

Il piccolo Lord - film
Il piccolo Lord (film del 1980)

In ultimo “Il Piccolo Lord”, film per la TV, noto anche come “Il Piccolo Milord”, con la straordinaria regia di Gianfranco Albano nel 1994.

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Gente di Dublino (James Joyce): riassunto https://cultura.biografieonline.it/joyce-gente-di-dublino/ https://cultura.biografieonline.it/joyce-gente-di-dublino/#respond Tue, 10 Nov 2020 15:51:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16917 Uno dei romanzi più significativi di James Joyce è la raccolta di quindici racconti “Gente di Dublino”. Da sfondo, la città natale dell’autore, Dublino, analizzata attraverso l’occhio attento dei personaggi dei vari racconti.

Gente di Dublino - Dubliners - libro - James Joyce
Gente di Dublino (Titolo originale: Dubliners), è un libro di James Joyce del 1914. Contiene 15 racconti: la prima pubblicazione in Italia risale al 1933

Protagonisti e temi trattati

I protagonisti del libro Gente di Dublino sono abitanti della città irlandese di Dublino, “spiritualmente deboli”, che hanno paura degli altri e sono in qualche modo schiavi della loro cultura, della loro vita familiare e politica, ma soprattutto della loro vita religiosa. Nel libro, vengono narrate le storie della loro vita quotidiana. I racconti presentano la città di Dublino sotto quattro aspetti: infanzia, adolescenza, maturità e vita pubblica. L’autore esprime con efficacia il suo amore e il suo disprezzo per Dublino, microcosmo e riassunto del nuovo mondo. In questo libro, Joyce forza i limiti della narrativa ottocentesca, arrivando a risultati di grande intensità espressiva e di rara efficacia.

I temi principali sono quelli della paralisi alla società e della fuga. La paralisi investe la sfera morale, intellettuale ma anche pratica, mentre la fuga è conseguenza della staticità, nel momento in cui i protagonisti comprendono la propria condizione e risultano essere impotenti di fronte a questa situazione. La fuga, tuttavia, è destinata sempre a fallire.

Gente di Dublino: i racconti

Così, nell’infanzia, troviamo i racconti: Le sorelle, Un incontro, Arabia; nell’adolescenza: Eveline, Dopo la corsa, I due galanti, Pensione di famiglia; per la maturità: Una piccola nube, Rivalsa (o Contropartita), Polvere (o Cenere), Un caso pietoso (o Un increscioso incidente); riguardanti la vita pubblica: Il giorno dell’Edera, Una madre, La grazia. Alla fine, troviamo un epilogo, dal titolo “I morti”.

Riassunto

I primi racconti

Nel primo racconto, “Le Sorelle”, viene narrata la storia di un ragazzo e del suo rapporto con un prete cattolico, padre Flynn. Insieme alla zia, il ragazzo rende omaggio alla salma del sacerdote e visita le sorelle in lutto per la morte del prete. Il ragazzo ascolta le sorelle che raccontano come sia avvenuta la morte di padre Flynn.

Un incontro”, invece, narra le vicende di alcuni ragazzi che marinano la scuola e incontrano un signore anziano che si avvicina e parla con loro, ma le sue parole pesantemente allusive creano tra i giovani un forte disagio.

Questo porta il racconto a spiegare come riescano a sfuggire da questa situazione insolita. Il terzo racconto è intitolato “Arabia” e narra la vicenda di un giovane ragazzo che si innamora della sorella del suo vicino, Mangan. Viene sottolineata la deludente escursione serale del ragazzo al bazar “Ara­bia”, per riuscire ad esprimere il suo intento.

Altri racconti

Tra gli altri racconti, troviamo “Eveline”, che racconta le vicende di una giovane donna di nome Eveline, la quale decide di fuggire con il suo amante, Frank, in Argentina; alla fine però, la ragazza si pente di ciò che ha scelto e fatto.

In “Dopo la corsa”, vengono raccontate le vicende di un gruppo di amici che passano la sera a mangiare tutti insieme dopo aver visto una gara di auto fuori da Dublino.

Nel racconto “I due galanti”, vengono narrate le vicende di Lenehan e Corley che camminano per la città discutendo su come è possibile truffare una cameriera che lavora in un residence lì vicino.

Una patetica storia d’amore è invece narrata nel racconto “Pensione di famiglia”, in cui il protagonista si vede costretto a spo­sare per forza, e non per amore, la figlia della sua affittacamere.

Una piccola nube” narra invece la storia di due amici, un giornalista che conduce una vita brillante e un modesto impiegato, sposato e padre di famiglia fru­strato, che si raccontano le loro rispettive vicende quotidiane; in “Contropartita”, vengono narrati gli avvenimenti di un umile impiegato Farrington, frustrato dal lavoro e dalla vita, che sfoga la sua ira ubriacandosi in casa e prendendosela con i propri figli.

Cenere” narra le vicende di una povera zitella, Maria, lavoratrice in una lavanderia, che per il giorno di “Halloween” partecipa ad una serata festosa in casa della famiglia di Joe, a cui ha fatto la bambinaia da piccola.

In “Un increscioso incidente”, invece, si parla della vita di un bancario, Mr. Duffy, che apprende da un giornale che la donna un giorno amata, Mrs. Sinico, è stata trovata morta travolta da un treno, forse suicida.

E ancora, “Il giorno dell’edera” narra i dialoghi di un gruppo di incaricati di raccogliere i voti dell’elettorato a favore del candidato nazionalista Richard Tierney per le elezioni comunali, mentre sono in pausa in attesa di tornare a lavorare. Ne “La Grazia” si raccontano le vicende di un certo Tom Kernan il quale, dopo un incidente pubblico imbarazzante, è convinto dai suoi amici a partecipare ad un ritiro religioso.

Epilogo

L’ultimo dei racconti, infine, è intitolato “I morti” e ripercorre il culmine della crisi morale di Gabriel Conroy, insegnante e scrittore. L’uomo, tor­nato da un’allegra festa in casa delle signorine Morton, è preso dal desiderio di passione per la moglie Gretta, ma lei si ritrae. Gretta, infatti, dopo aver ascoltato una canzone durante la festa, ha ricordato un ragazzo conosciuto a Galway, prima di arrivare a Dublino, malato e così innamorato di lei da sfidare la sua stessa malattia, stando sotto la pioggia per incontrarla, proprio prima che lei partisse.

Gente di Dublino al cinema

Il libro “Gente di Dublino” ottenne un grande successo dalla sua uscita in poi, tanto da essere tradotto in numerose lingue. Nel 1987, il regista statunitense John Huston dirige il film intitolato “The Dead – Gente di Dublino”, tratto dal romanzo di Joyce.

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Il Mastino dei Baskerville, riassunto del romanzo di A. C. Doyle https://cultura.biografieonline.it/mastino-dei-baskerville-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/mastino-dei-baskerville-riassunto/#respond Mon, 29 Jun 2020 11:22:15 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29792 Il mastino dei Baskerville è un celebre romanzo scritto da Arthur Conan Doyle, considerato il “padre” della letteratura poliziesca. L’autore irlandese è molto apprezzato da chi ama il genere letterario “giallo”. E’ la terza storia che ha come protagonista il detective Sherlock Holmes. La prima pubblicazione del libro risale al 1902.

Titolo inglese: The Hound of the Baskervilles
Il titolo originale inglese del libro è: The Hound of the Baskervilles

Il protagonista: Sherlock Holmes

Tra libri e racconti brevi sono oltre sessanta le storie con protagonista il celeberrimo detective. Sherlock Holmes esordì nel romanzo Uno studio in rosso del 1887; comparve in totale in 4 romanzi e 56 racconti. Nel genere giallo – e in particolare in quel filone chiamato giallo deduttivo – Holmes è una vera icona. Probabilmente è l’investigatore più famoso di sempre

L’autore britannico A. C. Doyle scrisse “Il mastino dei Baskerville” cedendo alle insistenze dei suoi lettori e alla pressione dell’editore che volevano che fosse ripristinata la figura di Holmes; l’autore aveva infatti deciso di eliminarlo nel precedente racconto. Pertanto Il Mastino dei Baskerville rappresenta il momento di rinascita della figura di S. Holmes.

Il Mastino dei Baskerville, trama e riassunto

Nel “Mastino dei Baskerville” sono quindi all’opera Sherlock Holmes e John Watson, chiamati ancora una volta a risolvere un caso misterioso ed intricato. La storia è narrata in prima persona da Watson.

Prima parte

James Mortimer chiede ai due inseparabili investigatori Holmes e Watson di indagare sulla morte di Sir Charles Baskerville, un caro amico deceduto in circostanze pressoché strane. L’uomo viene ritrovato privo di vita nel parco della residenza in cui vive, a Dartmoor (nel Devon).

Le forze dell’ordine e il medico che intervengono per primi sul posto imputano il decesso ad un infarto improvviso. Mortimer, però, non è convinto di tale versione dei fatti. Lo ha molto colpito, infatti, l’espressione atterrita stampata sul volto dell’amico e alcune impronte ritrovate nei pressi del cadavere, così grandi da sembrare quelle di un cane di grandi dimensioni. Secondo Mortimer l’amico è stato aggredito e ucciso da un cane posseduto dal demonio, lo stesso che – come narra un’antica leggenda – perseguita tutti i membri maschi della famiglia Baskerville. Essi sono infatti tutti morti prematuramente e in modo violento.

All’inizio del libro Mortimer legge un manoscritto che racconta questa leggenda. Il manoscritto inizia così:

Intorno alle origini del Mastino dei Baskerville molte leggende sono state narrate: discendendo io tuttavia in linea diretta da Hugo Baskerville, e poiché il fatto mi è stato raccontato da mio padre, il quale a sua volta lo apprese dal suo, io l’ho trascritto con la piena certezza che esso accadde esattamente come qui è detto, e vorrei che voi credeste, figli miei, che quella stessa Giustizia che punisce il male possa anche perdonarlo con gran benevolenza, e che non esista anatema per quanto terribile che la preghiera e il pentimento non possano cancellare. Apprendete dunque da questo racconto a non temere le conseguenze del passato, ma piuttosto a essere circospetti per il futuro, affinché le malvagie passioni per le quali la nostra famiglia ha così dolorosamente sofferto non debbano scatenarsi nuovamente per vostra colpa.

Citazione tratta dal sito: Aforismi.meglio.it

Mortimer vorrebbe preservare Sir Henry, l’ultimo membro della famiglia ancora vivente, che è da poco tornato a Londra per questioni ereditarie. Holmes chiede di incontrare Sir Henry per conoscerlo meglio. Per fortuna i due investigatori, sapendo che l’uomo ha ricevuto minacce di morte, riescono a sventare con successo un attentato nei suoi confronti. Tale episodio grave e altre circostanze abbastanza insolite convincono Sherlock Holmes e Watson ad accettare il caso e impegnarsi per risolverlo al più presto. Sarà però Watson ad occuparsi della vicenda in quanto Holmes ha preso impegni in precedenza a cui non può sottrarsi.

Seconda parte

Il dottor Watson si reca quindi a Dartmoor in compagnia di Sir Henry e Mortimer. Qui comincia a raccogliere indizi nei dintorni dell’abitazione dei Baskerville – Baskerville Hall. Inizia così ad indagare su eventuali motivi di dissenso o malumore dei vicini di casa nei confronti della povera vittima. Cpn il passare dei giorni, però, prende corpo l’ipotesi che ad uccidere il povero Charles Baskerville, possa essere stata una creatura gigantesca che si aggira nella brughiera.

Sherlock Holmes rientra in scena proprio nel momento clou della storia. E’ lui a mettere insieme i vari indizi raccolti dal collega Watson e a ricostruire dettagliatamente tutti gli elementi del caso. Prima che succeda questo, però, purtroppo il cane miete una seconda vittima innocente con le stesse modalità del povero Charles.

il mastino dei baskerville

Finale rivelato (spoiler)

Di seguito viene svelato il finale. Se vuoi leggere il libro ti consigliamo di saltare il prossimo paragrafo in modo da non rovinarti la sorpresa.

L’assassino è Jack Stapleton, un amico di Sir Henry, che si scoprirà essere un discendente della famiglia Baskerville. Il suo scopo era quello di ottenere l’eredità. Per farlo ha addestrato un cane, un mastino, dalle dimensioni gigantesche, con il preciso obiettivo di uccidere prima Sir Charles e in seguito Henry. (La seconda vittima è però un evaso che il cane scambia per Henry a causa dei suoi vestiti). Stapleton rende ancora più demoniaca la figura del feroce cane, applicando alla sua bocca una polvere fluorescente: in tal modo al buio, la sua presenza appare spettrale, come narrava la leggenda. A uccidere il mastino sono Holmes, Watson e Henry, con colpi di pistola. Stapleton muore invece nella brughiera: cercando di fuggire perde la vita nelle sabbie mobili presenti nella zona.

Breve commento al libro

Il mastino dei Baskerville è ritenuto il miglior libro di Doyle: è un caposaldo del suo genere letterario, de è stato tradotto in moltissime lingue, tra cui anche l’italiano.

Il romanzo tiene avvinghiato il lettore alle pagine sin dall’inizio. E’ infatti ricco di suspense e colpi di scena. Il finale poi è del tutto imprevedibile, cosa importante in un libro giallo che si rispetti.

3 curiosità sul libro

  • Nel romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, il nome del protagonista, Guglielmo da Baskerville, è una citazione di questo romanzo
  • Nel 1960 il fumettista Carl Barks, padre di Paperino, ha realizzato la storia The Hound of the Whiskervilles (tradotto in italiano come Il clan di Zio Paperone). E’ una parodia con protagonista Paperon de’ Paperoni.
  • Nel sesto film d’animazione di Detective Conan (Il fantasma di Baker Street) del 2002, i protagonisti si ritrovano all’interno di un gioco in realtà virtuale ambientato nella Londra Vittoriana, dal quale devono cercare di uscire risolvendo il caso di Jack lo squartatore. Per scoprire il colpevole, si recano alla dimora di Holmes, scoprendo però che il famoso detective, insieme al fidato Watson, è in visita proprio alla brughiera del Dartmoor.

Citazione celebre

Una celebre citazione dal libro:

Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno mai osserva.

Sherlock Holmes sullo schermo

La figura e il personaggio di Sherlock Holmes sono divenuti sempre più celebri nel tempo: infatti le trasposizioni televisive e cinematografiche hanno saputo nei decenni evolversi sottolineando sempre le caratteristiche vincenti del detective inglese. In un altro articolo ad esempio abbiamo raccontato la trama insieme alla recensione del film: Sherlock Holmes – Gioco di ombre, del 2011.

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Grandi speranze, romanzo di Charles Dickens: riassunto https://cultura.biografieonline.it/grandi-speranze-dickens-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/grandi-speranze-dickens-riassunto/#respond Fri, 19 Jun 2020 15:36:56 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29670 Il romanzo intitolato “Grandi Speranze” dell’autore Charles Dickens è ritenuto uno dei più popolari nella storia della letteratura inglese. E’ per certi versi atipico rispetto alle altre opere da lui scritte. La storia venne pubblicata in più puntate, nell’arco temporale compreso tra il 1860 e il 1861. E’ il 13° romanzo ed il terzultimo in ordine cronologico dell’autore inglese.

Grandi speranze, copertina del libro
Grandi speranze, copertina del libro

Il titolo originale del libro, in lingua inglese è Great Expectations.

Grandi speranze, riassunto e trama del libro

Dickens, con il talento che lo contraddistingue nella scrittura e caratterizzazione dei personaggi, racconta la storia di Pip (Philip Pirrip), un bambino di dieci anni orfano che vive con la sorella e il marito Joe.

Un giorno il ragazzino incontra per caso un detenuto che sta scappando dal carcere; l’adulto chiede al giovane una lima per staccare le catene e un po’ di cibo, perché affamato. Pip lo aiuta, ma il fuggiasco viene arrestato e rimesso in prigione, proprio nei pressi della casa in cui abita il ragazzino.

Proveniente da un’umile famiglia operaia, ad un certo punto Pip, assunto a lavorare presso la ricca gentildonna Miss Havisham, si innamora della bellissima figlia Estella. Il ragazzino comincia quindi a fantasticare di essere un gentiluomo per poter un giorno conquistare la ragazza e vivere con lei. Ma le strade dei due giovani finiscono per dividersi molto presto.

Pip si mette a lavorare insieme al cognato Joe nella bottega come apprendista fabbro, e gli anni passano. Diventato ormai giovane, Pip scopre di essere il destinatario di un’ingente fortuna da parte di un benefattore che però non voleva rivelare la sua identità. Pip lascia il paese in cui conduce la sua umile e semplice vita e decide di andare a vivere a Londra.

Qui, finalmente, potrà ricevere l’educazione che serve per diventare il gentiluomo che aveva sempre desiderato essere fin da ragazzino, quando si era invaghito della ricca Estella. Ma qualche tempo dopo Pip scopre che lo sconosciuto benefattore altri non è che il detenuto evaso che tanti anni prima lui aveva incontrato e aiutato. In realtà quest’uomo, che si chiama Abel Magwitch, è un violento criminale che trascina il povero Pip in una serie di eventi negativi, scatenando il fato contro di lui.

Due finali alternativi

L’autore aveva previsto due finali alternativi per il romanzo Grandi speranze. In entrambi i finali vi è l’incontro tra Pip ed Estella dopo tanti anni.

Nella maggior parte delle edizioni pubblicate è stato inserito il finale originale, quello in cui i due si rivedono per caso. Estella, dopo la morte del primo marito, si è risposata con un medico; dopo i convenevoli Pip afferma di essere contento di notare che la giovane non è più quella “ragazza con il cuore di ghiaccio” che lui aveva conosciuto, e che probabilmente le sofferenze provate avevano forgiato in meglio il suo carattere.

Commento all’opera

L’ironia di Dickens rende questo romanzo a tratti anche divertente. L’autore è riuscito a creare personaggi che non si dimenticano facilmente, anche se a volte l’intreccio provoca qualche rallentamento nella lettura.

La storia narrata da Dickens, pur essendo originale e sicuramente meritevole da molti punti di vista, non riserva colpi di scena per i lettori; ciò la penalizza non poco. Soprattutto non convince chi è abituato a letture più moderne e quindi ricche di suspense.

Aldilà delle recensioni soggettive, Grandi speranze è una lettura che chiunque dovrebbe concedersi: il motivo è che siamo di fronte ad uno dei classici della letteratura di ogni tempo. Il filone inglese è sicuramente uno dei più apprezzati per la presenza di autori talentuosi come appunto Charles Dickens.

Curiosità: un libro molto citato

A conferma dell’importanza in letteratura del romanzo Grandi speranze di Dickens, troviamo la sua presenza come citazione in diverse opere moderne: film, telefilm, libri e canzoni. Ne riportiamo alcune celebri di seguito.

  • Il libro viene citato più volte nel romanzo Il gioco dell’angelo, di Carlos Ruiz Zafón
  • E’ presente nel film comico Hot Shots! 2, quando il protagonista Topper (Charlie Sheen) legge un libro prima di lanciarsi con il paracadute.
  • Viene citato diverse volte anche nel romanzo Matilde, di Roald Dahl.
  • La figura di Estella è citata nella canzone All I Really Want di Alanis Morissette.
  • Nel film P.S. I Love You, la protagonista dice di volere vivere come la signorina Havisham (zitella, reclusa in casa per scelta, perennemente vestita con l’abito da sposa).
  • Tra le serie tv che riprendono il libro o i suoi personaggi ci sono: Pretty Little Liars (Stagione 1, ep. 9); South Park (Stagione 4, ep. 14); I Griffin (Stagione 3, ep. 19)

Numerose sono anche le trasposizioni teatrali, tv cinematografiche. Ne ricordiamo due:

Riassunti: altre opere di Dickens

Dello stesso autore abbiamo trattato in precedenza:

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Kim, romanzo di Rudyard Kipling: riassunto del libro https://cultura.biografieonline.it/kim-kipling-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/kim-kipling-riassunto/#respond Wed, 02 Nov 2016 21:42:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=20253 Un libro molto conosciuto dello scrittore Rudyard Kipling è “Kim“. Si tratta di un romanzo picaresco del 1901, ambientato durante il conflitto politico tra Impero Russo e Impero Britannico in Asia centrale, sullo sfondo delle strade polverose delle città indiane. Nel libro l’autore si sofferma a descrivere la vita nei bazar e nelle strade. Descrive in modo dettagliato la vita della popolazione di questi luoghi (credenze, religione e superstizioni).

Kim - Kipling - book - romanzo - libro - riassunto

Il romanzo narra le vicende del giovane protagonista Kimball O’Hara, un orfano di un sergente irlandese e di origini povere. Kipling descrive in modo minuzioso la vita del ragazzo, Kim, passando dalle strade polverose della città indiana di Lahore, fino ad arrivare a monti e vallate incontaminate, sempre del paesaggio naturale indiano.

Kim: riassunto del romanzo

Kim, pur essendo di razza bianca, si trova a vivere in un contesto indigeno. Dopo la morte dei genitori era stato affidato a una donna indiana.

Kim si trova a suo agio a vivere in quell’ambiente per lui così particolare. Il protagonista si guadagna da vivere mendicando o svolgendo piccole commissioni a Lahore. Solo in occasioni sporadiche aiuta un commerciante di cavalli pashtun.

Un giorno, in città, il ragazzo incontra presso il museo di Lahore un Lama tibetano che è alla ricerca del “Fiume sacro della Freccia”. Le acque di questo fiume si dice permettano di giungere alla definitiva liberazione dall’esistenza terrena. Kim, a quel punto, stringendo amicizia con il monaco, decide di seguirlo in questa appassionante avventura.

“Se ne stava, a dispetto delle ordinanze municipali, a cavalcioni del cannone Zam-Zammah, di fronte a quella che gl’indigeni chiamano la Casa delle Meraviglie e che è il museo di Lahore.” (INCIPIT del libro)

Il viaggio di Kim

Il ragazzo diventa ben presto un suo discepolo ovvero “chela“. Decide di partecipare al suo pellegrinaggio, mostrando tutte le sue capacità pratiche al maestro e amico. Kim, fra l’altro, viene coinvolto nel cosiddetto “Grande Gioco” diplomatico-spionistico che si sta svolgendo tra russi ed inglesi. Il ragazzo, infatti, si trova a svolgere delle missioni per i servizi segreti britannici.

In seguito, Kim viene reclutato dall’amico Alì per portare un messaggio al capo dei servizi segreti britannici ad Ambala. Il suo viaggio insieme all’anziano monaco buddhista viene descritto dall’autore.

La vita del giovane, però, cambia quando viene rintracciato per caso dal reverendo Arthur Bennett. Egli èil cappellano militare dell’antico reggimento a cui apparteneva il padre. Questi lo riconosce grazie ad un “certificato massonico” che porta appeso al collo. A quel punto, il ragazzo viene adottato e mandato a scuola al collegio Martinière, un istituto superiore della grande città di Lucknow. Il ragazzo viene così momentaneamente allontanato dal suo amico, il monaco Lama tibetano.

Lontano dall’amico monaco

Durante quel periodo, però, Kim rimane sempre in contatto con il vecchio amico monaco. Allo stesso tempo non interrompe i suoi contatti con i servizi segreti di sua Maestà britannica. Sempre in questo periodo, svolge diversi ruoli che lo rendono più consapevole delle sue capacità tecniche. Kim diventa col tempo sempre più astuto.

Dopo tre anni, il ragazzo si trova a dover gestire un compito molto importante affidatogli dal governo all’interno del “Grande Gioco”. Ma prima di iniziare la missione si concede un breve periodo di vacanza dove, durante le ferie, medita sulla propria vita futura e ricorda il suo passato. In quel frangente, Kim riesce a rincontrarsi con il vecchio amico Lama e sceglie di partire con lui in direzione dell’Himalaya.

In questo contesto, l’autore Rudyard Kipling si sofferma particolarmente sulla narrazione di tutte le vicende spirituali e quelle spionistiche che si incastrano nelle giornate dei partecipanti alla missione.

Un toro rosso, l’amuleto prezioso che Kim porta sempre con sé, segnerà in modo definitivo il suo destino. Il ragazzo riuscirà a scovare mappe, documenti ed altro materiale inerente il lavoro svolto dai russi, che vogliono impedire in tutti i modi che il dominio britannico sovrani sulla regione indiana.

Finale

Intanto, il viaggio dei due amici prosegue senza sosta. I due, inizialmente, sembrano aver perduto la via. La ricerca del “Fiume della Freccia” risulta essere sempre più difficile ed enigmatica. Non mancano i momenti dove le paure di non arrivare mai alla meta prefissata si fanno sempre più presenti. Poi, finalmente, i due viaggiatori ritrovano la giusta direzione e la strada per giungere alla svolta dove finalmente trovano ciò che cercano, il Fiume della Freccia.

Il romanzo va a concludersi con il monaco Lama tibetano che trova il suo fiume raggiungendo la Bohi e trovando finalmente l’Illuminazione del Buddha, mentre la strada del giovane Kim appare ancora incerta e piena di speranze.

L’autore ci lascia quindi con un bel dilemma da risolvere. Il giovane seguirà la via spirituale indicatagli dall’amato amico e maestro o deciderà ufficialmente di far parte delle spie al soldo di sua Maestà britannica?

Foto di Rudyard Kipling
Rudyard Kipling

Commento all’opera

In ogni caso, il romanzo di Kipling Kim, è stato definito l’apoteosi del culto vittoriano che si concentra su tematiche relative all’infanzia, ma continua a risplendere, più brillante che mai, ancora fino ai giorni nostri.

Il libro ebbe un ottimo successo sia in termini di critica che di pubblico. Anche se inizialmente venne considerato solo un romanzo per ragazzi. In seguito, nel 1998, è stato considerato uno tra i cento migliori romanzi del XX secolo. Nel 2003, secondo un sondaggio effettuato dall’emittente BBC, il romanzo di Kipling si è posizionato come 1° in classifica tra i romanzi più letti e amati nel Regno Unito.

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Racconto di due città (Dickens): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-racconto-di-due-citta/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-racconto-di-due-citta/#comments Wed, 07 Oct 2015 02:24:40 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15272 Uno dei romanzi più rappresentativi della poetica di Charles Dickens è “Racconto di due città” (A Tale of Two Cities). Si tratta di uno dei pochi romanzi storici scritto da Dickens nel 1859, insieme a Barnaby Rudge.

Charles Dickens - Racconto di due città
Racconto di due città (1859, Charles Dickens)

Analisi

Lo scrittore, considerato uno dei più noti romanzieri di tutti i tempi, ambienta il suo romanzo a Parigi e Londra, durante il periodo della Rivoluzione francese e durante gli anni del Regime del Terrore. Nel romanzo, lo scrittore affronta temi sociali quali la conseguente sottomissione del proletariato francese all’oppressione dell’aristocrazia, negli anni che precedono la rivoluzione, e la successiva brutalità dei rivoluzionari nei primi anni della Rivoluzione francese.

Lo scrittore, narrando la storia, lancia un monito al tempo presente in cui è ancora viva più che mai la minaccia della ripetizione dell’antico. Non si può dimenticare, il ricordo dei tumulti e delle agitazioni dovute all’approvazione della Corn Law e quello dei moti rivoluzionari a seguito del movimento cartista che rievocava i fantasmi del Terrore francese. La Rivoluzione francese è considerata dallo stesso scrittore come una malattia, una febbre, e paragonata al delirio di autodistruzione dove il suo contagio si espande a una velocità sempre più evidente e crescente.

Riassunto

Nel libro, inizialmente si narra la storia del Dottor Alexandre Manette: la vicenda inizia, infatti, con il suo rilascio dalla Bastiglia e delle conseguenze riportate dalla prigionia. Nella prima parte del romanzo, Lucie Manette è riunita con suo padre che era stato imprigionato per ben 18 anni nella Bastiglia. Il dott. Manette ha dimenticato la sua vita passata ma grazie alle cure della figlia inizia a riprendersi dal brutto periodo passato e, dopo la prigione, è nascosto da Madame e Monsier Defarge che possiedono un negozio di vino. Si continua poi con le vicende di Charles Darnay, un ex-aristocratico francese che, durante il periodo della rivoluzione del 1789, si incontra a Londra con la figlia di un prigioniero della Bastiglia, Lucie Manette. I due si innamorano perdutamente e cinque anni più tardi decidono di sposarsi.

Nella seconda parte del libro, Lucie Manette sposa Charles Darnay e l’uomo confessa un segreto al padre della sposa prima della vigilia del matrimonio, ossia di essere Charles Evrémonde, un membro della classe regnante francese. La vicenda continua con il giovane emigrato che torna però nella sua patria per cercare di salvare un amico considerato colpevole dai rivoluzionisti che l’hanno fatto prigioniero. Charles Darnay tenta di aiutarlo ma viene arrestato. I tentativi del padre e di Lucie di salvarlo all’inizio sembrano avere un buon esito. Il signor Manette spera di salvarlo perché ha ancora il rispetto dei rivoluzionisti, ma ben presto Charles Darnay viene di nuovo arrestato e condannato alla ghigliottina e alla morte.

Finale

L’ultima parte del libro narra di questa terribile vicenda. Un avvocato di Londra, scialacquatore e alcolizzato che un tempo aveva amato segretamente Lucie Manette, moglie dell’emigrato, raggiunge la Francia e si sostituisce al condannato a morte e riscatta così, con un sacrificio eroico, una vita di abiezione e di miseria. L’uomo si chiama Sydney Carton: approfittando della sorprendente somiglianza con Darnay, tenta così di redimere la propria vita per amore di Lucie Manette. Il romanzo termina con la morte di Carton e la fuga dei Manette e Darnay verso l’Inghilterra.

Temi trattati

Nel suo romanzo, Dickens affronta il tema del dualismo. Tale tema lo si intravede nella figura di Lucie Manette che incarna la quintessenza dell’ideale femminile piccolo-borghese dolce e compassionevole, mentre Madame Defarge è invece una donna sanguinaria e vendicativa ed è l’incarnazione di una femminilità sfigurata, quella bruta della Rivoluzione francese e simboleggia la perversione. Il tema del dualismo lo si scorge anche nei due uomini: il marito di Lucie, Charles Darnay, è un uomo dedito alla giustizia e al senso del dovere, aristocratico francese espatriato in Inghilterra, indiscriminatamente accusato durante il Terrore, mentre il suo doppio, Sydney Carton, è un avvocato inglese dalla vita completamente dissoluta e dedito all’alcol. Solo con il suo sacrificio, Carton dimostra di essere un eroe e non più l’uomo che era una volta.

Un altro tema ricorrente è dunque anche quello della rinascita, della resurrezione. Ciò lo si nota nelle figure del Dottor Manette, Sydeny Carton e Darnay/Evrémonde. Senza dubbio, per lo scrittore sono tutti personaggi che sono stati “richiamati alla vita”.

Il romanzo è considerato tra i più riusciti dello scrittore e, secondo le principali ricerche statistiche, ha ottenuto la maggiore tiratura, con oltre 200 milioni di copie vendute. Il libro è stato inoltre pubblicato sulla rivista “All The Year Round” in ben trentuno puntate settimanali, la prima è stata pubblicata il 30 aprile 1859 e l’ultima il 26 novembre del medesimo anno.

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De Profundis (Oscar Wilde): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-de-profundis/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-de-profundis/#comments Tue, 07 Jul 2015 18:53:35 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14600 Una delle opere più toccanti e straordinarie di Oscar Wilde è il “De Profundis”, ovvero una sorta di lettera epistolare che il poeta dedica al suo amato compagno di allora Alfred Douglas, mentre si trovava in carcere nella prigione di Reading, dopo essere stato processato per il reato di omosessualità.

Oscar Wilde - De Profundis
Oscar Wilde, De Profundis – La prima edizione originale è del 1905

Durante tale periodo, Oscar Wilde esterna in modo evidente le proprie emozioni, i propri pensieri, le sue ossessioni ed evoluzioni intellettuali che lo accompagnarono durante il suo triste periodo di prigionia. Inizia così a ripercorrere tutti gli avvenimenti della sua vita. Parte dall’inizio della sua amicizia con il narciso Alfred Douglas, rimarcando di continuo le sue tribolazioni processuali durante lo scandalo che lo fece condannare per omosessualità; arriva a parlare della sua denigrante esperienza nel carcere di Reading.

De Profundis: riassunto e analisi

Oscar Wilde scrive la lettera nei primi mesi del 1897, mentre sta scontando una pena di due anni ai lavori forzati per il reato di sodomia.

Nella prima parte della lettera sono messe in evidenza le differenze caratteriali e comportamentali di Wilde e “Bosie”, nomignolo con il quale veniva chiamato Lord Douglas.

Da una parte, viene messa in evidenza la natura gentile e sensibile, l’innata cultura e la tendenza all’arte come filosofia del genio di Oscar Wilde e, dall’altra, la natura violenta, a tratti volgare, di Lord Douglas che tanto influì sulla sua produzione artistica e dilaniò la sua vocazione all’arte.

Douglas, inoltre, era anche solito godere della fama di Oscar, godersi la vita in locali esclusivi come la prima colazione al Café Royal o da Berkeley, pranzare al Savoy o a Tite Street, cenare infine da Willies, utilizzando e sperperando il patrimonio di Wilde senza alcun ritegno.

Lo scrittore si rimprovera di aver ceduto alle sue debolezze e di essere stato permissivo in ogni occasione nei riguardi di Alfred, che non fu solo la causa della sua incarcerazione, ma anche della sua bancarotta.

Nella lettera, viene svelata l’amarezza di Wilde che narra la sua storia con l’amante, caratterizzata dall’altalenarsi di periodi di calma apparente a litigi continui e snervanti.

Oscar Wilde
Oscar Wilde

Il marchese di Queensberry

Il periodo è tormentato anche a causa del padre di Douglas, che non vede di buon occhio Wilde. Egli è un’altra figura che porterà problemi al povero Oscar. E’ il marchese di Queensberry, nonché padre del narciso Lord Douglas; è lui ad accusare lo stesso Wilde del reato di sodomia.

Rilevante e sconcertante è il biglietto intriso di ipocrisia e cattiveria, lasciato senza alcun ripensamento dal padre di Douglas nel club dello stesso Wilde:

“Ad Oscar Wilde, che si atteggia a sodomita”.

Wilde ricorda bene quel periodo triste e buio della sua vita. Dal carcere, Oscar si rende conto di come la sua vita sia stata un giocattolo nelle mani di Douglas e di suo padre; i tre anni passati insieme al giovane amante, gli sono stati davvero fatali.

Nonostante un destino di pubblica infamia, una lunga prigionia, infelicità, rovina e disonore, Wilde continua ad amare il giovane e non riesce ad uscire dal baratro in cui si trova.

Ne segue un’attenta riflessione sull’amore che acceca a volte a tal punto da spingerci in un abisso senza fondo, l’oblio.

Una volta uscito dal carcere, infatti, il pensiero di Wilde è sempre rivolto a Douglas.

I due, poco più tardi, si rincontrano incuranti di tutto ciò che era successo. A quel punto, le rispettive famiglie, quando vengono a conoscenza di questa impensabile riconciliazione, minacciano di togliere ai due la sussistenza economica. Ma l’idillio dura poco.

Wilde è costretto a non vedere mai più Douglas. È così dispiaciuto dal fatto da descrivere le loro frequentazioni come la più amara esperienza di un’amara vita:

“the most bitter experience of a bitter life”.

Finale

Il “De Profundis” si conclude con un consiglio all’amato, spronandolo ad andare avanti e a non pensare più al passato.

Lo scrittore lo perdona e si perdona.

L’amore decide per lui.

Ma dall’amante non avrà ciò che tanto si aspetta. Alla fine, la lettera sembra un apparente tentativo di addio ma nasconde invece l’ardente desiderio di rivedere ancora colui che l’ha annientato nell’animo e nella società.

In ultimo, Douglas negherà perfino di aver ricevuto la lettera di Wilde, continuando a ricambiare con il solito disprezzo l’amore del suo “maestro”.

Dopo la prigionia, lo scrittore decide di affidare il manoscritto al suo fedele amico Robert Ross. La lettera esce quindi con il titolo di epistola: “In Carcere et Vinculis”.

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Il testo venne pubblicato per la prima volta nel 1905, ovvero cinque anni dopo la morte dello stesso scrittore; il titolo originale fu De Profundis. Ne segue una nuova edizione pubblicata nel 1908.

Molto tempo più tardi, nel 1947, il figlio dello scrittore, Vyvyan Holland, spinse affinché il “De Profundis”, fosse pubblicato in una versione integrale.

Soltanto nel 1962, grazie al prezioso contributo dello studioso Rupert Hart-Davis, la lunga e toccante lettera di Oscar Wilde fu inserita nel volume “The Letters of Oscar Wilde”.

In ultimo, nel 2000, un facsimile del manoscritto originale di Wilde fu pubblicato dal British Museum.

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