Khaled Hosseini Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 19 Aug 2021 14:41:03 +0000 it-IT hourly 1 Khaled Hosseini: “Donne e bambini sono in pericolo in Afghanistan” https://cultura.biografieonline.it/khaled-hosseini-afghanistan/ https://cultura.biografieonline.it/khaled-hosseini-afghanistan/#respond Thu, 19 Aug 2021 14:37:24 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=35255 Lo scrittore Khaled Hosseini, che dal 2006 ricopre il ruolo di Ambasciatore di buona volontà presso l’Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), ha rilasciato alcuni commenti circa la grave situazione in cui versa l’Afghanistan. L’autore del libro “Mille splendidi soli” pubblicato nel 2008  (in cui racconta le vicende delle due protagoniste femminili quando i Talebani conquistarono il potere) è originario di Kabul, ma ha vissuto in Iran e Francia per tanto tempo, seguendo il padre che era un diplomatico.

La famiglia ha chiesto (ed ottenuto) asilo politico in America quando lui aveva quindici anni. Ma lo scrittore è riuscito a tornare nella sua città di origine solo nel 2003, all’età di 38 anni. Di un’esperienza simile ha parlato in un altro suo fortunato romanzo, “Il Cacciatore di Aquiloni”.

“Mi preoccupo per il popolo dell’Afghanistan e soprattutto per le donne e i bambini che hanno sofferto di più l’ultima volta che i Talebani sono stati al potere”

ha dichiarato Hosseini.

“Grandi progressi erano stati fatti negli ultimi vent’anni per le donne in Afghanistan: le donne erano tornate a lavorare e avevano occupato un quarto dei seggi del parlamento, erano in televisione, nel sistema sanitario, nell’istruzione, nella polizia. Ora però tutto questo è minacciato. Nessuno sa cosa riserva il futuro per l’Aghanistan”

Lo scrittore ha concluso sollecitando gli Americani e i loro alleati ad esercitare una pressione sui Talebani affinché non violino i diritti essenziali dei cittadini dell’Afghanistan, in particolar modo quelli delle donne, delle ragazze e dei bambini.

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Mille splendidi soli (Hosseini): riassunto https://cultura.biografieonline.it/mille-splendidi-soli/ https://cultura.biografieonline.it/mille-splendidi-soli/#comments Mon, 04 May 2015 20:59:26 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14088 Uno dei romanzi di spicco dello scrittore statunitense di origine afghana Khaled Hosseini è “Mille splendidi soli”. Pubblicato nell’anno 2007, il titolo originale dell’opera è “A Thousand Splendis Suns”. Di seguito approfondiamo i temi trattati e ne forniamo un breve riassunto.

Mille splendidi soli - Khaled Hosseini - 2007
Mille splendidi soli” (2007) è uno dei romanzi più importanti dello scrittore Khaled Hosseini, già autore del celebre romanzo “Il cacciatore di aquiloni” (2003)

Temi trattati

Il libro narra le vicende di due donne, Mariam e Laila, ed è ambientato nello stato dell’Afghanistan, proprio nel periodo dei vari conflitti che si sono susseguiti negli ultimi anni. L’autore Khaled Hosseini mette in luce soprattutto la situazione femminile in quel Paese, prima e dopo la venuta dei talebani; infatti, l’opera è fortemente dedicata a tutte le donne afghane. I principali temi trattati sono: la guerra, l’amicizia e la situazione sociale femminile nel territorio.

Mille splendidi soli: riassunto della storia

L’opera narra le vicende di Mariam, una ragazza di 15 anni che vive alla “kolba”, vicino alla cittadina di Herat insieme a sua mamma, di nome Nana. Mariam è considerata un’harami, ovvero una figlia avuta illegittimamente ed è per questo motivo che non viene presa in considerazione dal padre, il ricco e potente Jalil, anche se la protagonista nutre un profondo affetto verso di lui. Mariam riesce a vedere il padre solo un giorno alla settimana, nella giornata di giovedì, dato che per l’uomo sarebbe un disonore fare alloggiare una figlia illegittima nella sua dimora.

Per Mariam la vita nel paese è dura e non può nemmeno frequentare la scuola a causa della madre che le impedisce di approcciarsi al mondo della cultura. Mariam, nel giorno del suo quindicesimo compleanno, compie una pazzia e decide di andare a trovare il padre Jalil, che però si rifiuta di riceverla.

La ragazza fa ritorno a casa dalla madre ma scopre che la donna si è impiccata. A quel punto, si vede costretta a vivere con il perfido padre Jalil. Fra l’altro, le mogli del padre cercano in ogni modo di sbarazzarsi di lei, che considerano una vergogna, fino a che non viene data in sposa a Rashid, un uomo di Kabul sulla quarantina. La sua vita con l’uomo diventa ben presto un incubo e la ragazza, dopo il primo aborto spontaneo, vive in un clima di disprezzo e di assoluta sofferenza.

Nella casa accanto abitano Fariba e Hakim, che invece vogliono una vita migliore per la propria figlia Laila. La ragazza è una donna tagika bella e coraggiosa, educata in una famiglia benestante. La sua particolarità, in un paese mediorientale quale l’Afghanistan, è quella di possedere capelli biondi e occhi verdi. La giovane Laila passa la sua infanzia con un suo amico, Tariq, di cui si innamora perdutamente. Ma dopo qualche anno, il suo amato Tariq è costretto a partire per la guerra che arriva subito dopo la salita al potere dei talebani.

A quel punto, anche la famiglia di Laila vorrebbe andarsene dal paese, continuamente sotto i bombardamenti ma, proprio alla vigilia della partenza, una bomba cade sulla loro dimora. Muiono la madre, il padre di Laila e la ragazza viene ferita in modo grave. Pertanto, ad occuparsi della giovane donna saranno proprio la vicina Mariam e suo marito Rashid. Costui usa Laila come seconda moglie. La ragazza, dopo aver appreso falsamente la notizia della morte di Tariq, sposa Rashid, cosciente però del fatto di essere incinta di Tariq, partorendo una bambina dal nome Aziza. Più avanti, sempre Laila darà alla luce un bel maschietto, chiamato Zalmai. Tra Mariam e Laila ben presto si stringerà un vero e proprio rapporto di amicizia, tanto che escogiteranno, ma senza riuscirci, di scappare via da quella vita atroce che a loro offre Rashid.

L’uomo decide di mandare la piccola figlia Aziza in orfanotrofio e così Laila accompagna la bambina verso quel luogo tanto tetro e triste ma, sulla strada del ritorno, Laila incontra sul cammino Tariq. La donna è felice di rivedere il suo vecchio amore ancora vivo ma tutta la vicenda viene riportata dal piccolo Zalmai al padre Rashid che, a quel punto, si avventa su Laila picchiandola in modo violento e tentando così di ucciderla. A questo punto, è l’amica Mariam che interviene nel disperato tentativo di difendere Laila, uccidendo Rashid con il colpo di una pala.

Mariam decide di sacrificarsi per Laila, per Tariq e per i bambini e va a confessare l’accaduto e l’omicidio alla polizia, venendo poi imprigionata e, successivamente, dichiarata colpevole e condannata a morte. Laila, rimasta sola, fugge con Tariq e i propri figli alla volta di Murri, mentre Mariam attende a Kabul il suo destino. Più tardi la donna sarà fucilata dai talebani. In seguito, Laila si reca ad Herat, alla volta della dimora di Jalil (padre di Mariam). La donna scopre che l’uomo è morto da tempo e che ha lasciato una lettera dove si pente e chiede scusa per il suo comportamento nei confronti di sua figlia Mariam.

Khaled Hosseini
Khaled Hosseini

Finale

La storia comunque ha un lieto fine: Laila e Tariq con i bambini, ritornati a Murri, cominciano una nuova vita insieme. Poco dopo, la donna scopre di essere rimasta nuovamente incinta e decide che, se sarà una femmina, porterà il nome della sua cara amica Mariam che si è sacrificata per lei e per i suoi bambini, cambiandone completamente l’esistenza.

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Il cacciatore di aquiloni, romanzo di Khaled Hosseini: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-il-cacciatore-di-aquiloni/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-il-cacciatore-di-aquiloni/#comments Tue, 25 Feb 2014 22:03:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9916 Lo scrittore americano Khaled Hosseini è conosciuto al pubblico dei lettori per il suo primo romanzo, Il cacciatore di aquiloni (The Kite Runner). Il libro è stato successivamente pubblicato in Italia dalle Edizioni Piemme nel 2004. La trama del romanzo è molto coinvolgente e rimane ben impressa nella mente del lettore. Khaled Hosseini riesce a far unire con maestria due temi molto diversi tra loro: la storia di un’amicizia tra due bambini, e la loro infantile spensieratezza, con la tragica situazione storica di un paese decaduto, l’Afghanistan.

Il cacciatore di aquiloni (romanzo di Khaled Hosseini, 2004)
Il cacciatore di aquiloni (romanzo best seller del 2004) di Khaled Hosseini : una copertina italiana e una in lingua inglese.

Riassunto e analisi

Lo scrittore riesce spesso, grazie alla sua penna, a far entrare il lettore direttamente nel vivo della storia. Ci sono momenti in cui il lettore, sfogliando le pagine, si trova realmente a vivere le situazioni dei protagonisti, quasi riesce a percepire gli odori, a vedere dettagliatamente le immagini delle città ed i paesaggi descritti minuziosamente dall’autore. In particolare colpisce molto il suo finale. Il libro usa le vicende di due bambini, Hassan e Amir, per ridisegnare tutte le vicissitudini storiche che hanno modificato e regredito l’Afghanistan negli anni. Partendo dall’occupazione russa, passando dalla decaduta monarchica, per arrivare al governo talebano, finendo con l’invasione delle forze di militari capeggiate dagli Stati Uniti d’America.

Il romanzo parte dalla metafora: “c’è stato un tempo in cui nei cieli di Kabul volavano gli aquiloni, le cui eleganti evoluzioni rappresentavano la libertà del paese. Poi gli aquiloni non volarono più”. Inizia così l’odessea di un popolo e del suo Paese. I protagonisti sono: Amir, figlio di Baba, un ricco commerciante di Kabul, che vive con il padre in una grande e lussuosa villa, orfano della madre che morì dandolo alla luce. Fatto di cui il padre, Baba, in cuor suo, lo considera colpevole. Nella grande villa vivono anche Alì, servitore di Baba da sempre, e suo figlio Hassan, inseparabile amico e compagno di giochi di Amir: i due bambini, oltre a trascorrere insieme tutti giorni leggiadri della loro infanzia, formano una coppia straordinaria che partecipa a tutti i tornei cittadini di gare tra aquiloni, considerato lo sport nazionale afgano. Amir ricopre il ruolo di “pilota” mentre Hassan lo segue come suo “secondo”. Diventano così gli avversari più temuti da parte di tutti i partecipanti ai tornei cittadini.

Ma l’armonia tra i due improvvisamente si interrompe quando un fatto terribile coinvolge Hassan per colpa del suo amico Amir. A questo punto l’atteggiamento ed il comportamento tra i due cambierà radicalmente. Di lì a poco i russi invadono l’Afghanistan e questo drammmatico evento porterà le due famiglie a separarsi. Amir e suo padre Baba lascieranno il Paese per rifugiarsi negli Stati Uniti mentre Alì ed Hassan resteranno in Afghanistan, nascosti in qualche località più sicura della capitale.

Passano venticinque anni ed Amir riesce a coronare il suo sogno: è sposato, vive nella bellissima San Francisco ed ha iniziato la carriera di scrittore, sempre però guardato con disapprovazione da parte del padre. Passano gli anni ma nella sua mente i ricordi ed il senso di colpa vissuti nella sua gioventù appaiono sempre, anche se il tempo è riuscito a nasconderli celandoli dietro un finto muro di carta. Baba, viene a mancare e poco tempo dopo, Amir riceve una telefonata dal suo amico Rahim, che gli chiede di andarlo a trovare per aiutarlo a risolvere una gravosa situazione legata al suo vecchio amico Hassan. Così Amir decide di partire per andare a trovare l’anziano Rahim: una volta arrivato, l’amico gli racconta della vita di Hassan e del figlio Sohrab e di cosa è successo. Il bambino è rimasto orfano dei genitori dopo che i talebani li hanno assassinati. Rahim, a questo punto, chiede ad Amir di andare a Kabul a cercare Sohrab per riportarlo via con sé negli Stati Uniti.

Amir ritorna nella sua Kabul dopo più di vent’anni, trovandola totalmente cambiata e regredita. Una città dove gli esseri umani sembrano figure eteree che si muovono senza un dove ed un perché. Dove le donne non sono considerate meglio di un qualunque altro animale mammifero, dove ormai gli aquiloni colorati non volano più alti nel suo cielo. Con l’aiuto di una guida locale, inizia a cercare Sohrab, il figlio di Hassan, ma nell’orfanotrofio che gli avevano indicato il bambino non si trova. Era già stato portato via dai talebani pochi giorni prima.

Una foto di Khaled Hosseini
L’autore Khaled Hosseini

Finale

Armato di coraggio, Amir si sente costretto a continuare la sua ricerca e decide di recarsi a colloqio con il capo dei talebani, Assef, ed affrontarlo per liberare il piccolo da una futura vita fatta di guerra e morte. Grazie all’aiuto del piccolo Sohrab, riescono a fuggire dalla dimora dei talebani per recarsi in salvo, lontani da Kabul. Infine Amir e Sohrab torneranno negli Stati Uniti a San Francisco, ma questo non riuscirà a cancellare nel piccolo un passato segnato dalle violenze e dalle paure, fino a che il suo dolce viso non si illuminerà di un sorriso che riempierà di gioia il cuore di Amir, mentre gli aquiloni colorati si alzeranno in volo nel cielo di un paese libero, gli Stati Uniti d’America.

Il cacciatore di aquiloni (poster)
Il cacciatore di aquiloni (locandina del film)

Il film

L’opera letteraria oltre ad aver venduto milioni di copie in tutto il mondo, è anche diventata la sceneggiatura di una pellicola cinematografica dal titolo omonimo, diretta dal regista tedesco Marc Forster che ha ottenuto incassi da record. Nelle sale cinematografiche italiane è uscita nel 2008.

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