Jackson Pollock Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Fri, 03 Nov 2023 09:29:35 +0000 it-IT hourly 1 Autumn Rhythm, Number 30: spiegazione del quadro di Pollock https://cultura.biografieonline.it/pollock-autumn-rhythm-30/ https://cultura.biografieonline.it/pollock-autumn-rhythm-30/#comments Wed, 25 Jan 2023 21:41:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8089 Jackson Pollock ha creato nel 1947 la sua innovativa tecnica del dripping. Si tratta di un approccio radicale nella distribuzione del colore sulla tela. Tre anni dopo, con Autumn Rhythm (Number 30), ha raggiunto il livello più alto del suo potere espressivo.

Autumn Rhythm, Number 30: un quadro, una non-rappresentazione

In questo quadro, dove appare una non-rappresentazione, la pittura si manifesta attraverso l’uso intenso e selvaggio delle pennellate.

Pollock ha usato pezzi di legno, coltelli e palette per gettare e far gocciolare il colore sulla tela e produrre una composizione compressa e avviluppata fra innumerevoli linee.

Autumn Rhythm N 30, di Jackson Pollock
Autumn Rhythm, Number 30 (1950). Vernice su tela, realizzato con la tecnica del dripping (266,7 x 525,8 cm). Attualmente è conservato al Metropolitan Museum of art.

Una composizione lirica in cui non si trova un punto centrale, in cui non c’è una presenza ordinata di elementi ma ogni parte del dipinto si sostiene in un’equilibrata uguaglianza di significato. In una delle sue foto più famose, Pollock appare proteso su uno dei suoi quadri in un movimento continuo, quasi fosse una danza.

Così è stata realizzata anche quest’opera.

Pollock e l’Action painting

Jackson Pollock si è mosso costantemente sopra alla tela, lavorando su ogni singolo lato.

Questo aspetto è essenziale per comprendere il suo lavoro: le tele esprimono la gradazione e la complessità del rapporto fra il suo modo di creare e lo sguardo dello spettatore.

Voglio dire che Pollock non agisce senza controllo, esprimendo una pittura esclusivamente spontanea.

Egli svolge un lavoro senza premeditazione e preparazione, con una precisa coscienza di ogni pennellata e del suo significato all’interno dell’opera.

Il metodo che utilizza l’artista – il cosiddetto action painting – gli permette di esprimere diversi stati d’animo e di costruire una coreografia dell’agire che assume una diretta visione sulla tela.

Il significato

Sia per Pollock che per gli espressionisti astratti (si veda anche l’articolo: Espressionismo), di cui fu il massimo esponente, l’arte deve comunicare un significato preciso. Deve rivelare un contenuto, quindi non deve essere lasciata al libero arbitrio espressivo e di giudizio.

Non è confusione.

È ricerca di un significato.

Dietro al lavoro di Pollock c’è un lungo percorso di studio che ha attraversato i miti, l’arte primitiva, l’arte negra, il surrealismo, i murales messicani e probabilmente i riti magici indiani.

In questo dipinto è molto forte la dicotomia che ha accompagnato gran parte della carriera di Jackson Pollock, fra arte figurativa e arte astratta.

L’energia che esprime Autumn Rhythm, Number 30 fa emergere tutta la concentrazione e la determinazione che Pollock utilizzava per realizzare se stesso nell’opera:

Ogni buon artista dipinge ciò che è”.

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Summertime 9A, di Jackson Pollock: storia e analisi dell’opera https://cultura.biografieonline.it/summertime-9a-pollock/ https://cultura.biografieonline.it/summertime-9a-pollock/#respond Mon, 17 Jan 2022 12:51:02 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=38281 Si intitola Summertime 9A ed è un dipinto a smalto e vernice su tela, realizzato dall’artista statunitense Jackson Pollock nel 1948. E’ conservato in Inghilterra, a Liverpool, presso la galleria d’arte Tate Liverpool, che lo acquistò nel 1988. Il quadro è indicato anche con il nome Summertime: Number 9A.

Summertime 9A - Pollock - Number 9A
Summertime 9A, opera di Jackson Pollock del 1948

Dimensioni

Una delle caratteristiche principali dell’opera sono le sue dimensioni, che superano i 5 metri e mezzo sul suo lato orizzontale.

Le misure esatte sono: 84,8 x 555 centimetri.

Summertime Number 9A - quadro completo orizzontale
Il quadro completo

Genesi dell’opera

Jackson Pollock dipinge Summertime 9A un anno dopo il trasferimento a Venezia della sua mentore, una donna importante per la sua carriera: Peggy Guggenheim.

E’ la famosa collezionista a procurare all’artista esordiente, nel 1943, la prima mostra personale presso l’Art of This Century di New York. La signora, intuendo il talento del giovane Pollock, sa che punterà sul sicuro le sue carte e la sua credibilità. Di fatti la mostra si rivela un successo.

Peggy Guggenheim con Jackson Pollock
Peggy Guggenheim con Jackson Pollock

Due anni dopo, Pollock lascia New York per Long Island, dove adibisce a studio un granaio e dipinge senza l’ausilio della luce artificiale.

L’opera Summertime 9A conosce diverse fasi di ricerca e sperimentazione, fino all’elaborazione del dripping. Si tratta di una tecnica che consiste nel versare i colori direttamente sulla tela, posta sul pavimento.

Jackson Pollock fotografato da Hans Namuth
Jackson Pollock fotografato da Hans Namuth

Negli spazi in cui il colore risulta più omogeneo, Pollock usa il pennello per esaltarne l’effetto cromatico.

Summertime 9A: descrizione e analisi dell’opera

Il dipinto si sviluppa in orizzontale. Le gocciolature di colore e vernice si intersecano e si accavallano fra loro, dando origine a forme e spessori diversi. I segni più sottili di vernice formano dei grovigli, mentre gli spazi più grandi ed omogenei, hanno maggiore quantità di colore depositato sulla tela.

Per dar luce e ravvivare la tela, negli spazi chiusi, Pollock, usa colori molti vivi, come:

  • il rosso,
  • il giallo,
  • il blu.
Summertime 9A - dettaglio
Un dettaglio ingrandito del quadro

Summertime 9A, come già detto, ha segni neri più marcati in senso circolare. Nelle vicinanze dei bordi, i segni si affievoliscono, lasciando spazio allo sfondo bianco della tela.

I ritmi di Summertime riflettono la convinzione di Pollock che “l’artista moderno … sta lavorando ed esprimendo un mondo interiore, in altre parole esprimendo l’energia, il movimento e altre forze interiori”.

Dal sito della galleria Tate Liverpool

Pollock e l’Espressionismo Astratto

La ricerca di Jackson Pollock fa riferimento all’Espressionismo Astratto degli anni del secondo dopoguerra, che porterà all’Astrattismo in Europa e all’Action Painting in America.

Parigi passa così il testimone a New York che diventa capitale dell’Arte, grazie e alla sua egemonia economica, artistica e culturale.

Simbologia

Non pochi critici affermano che fra le linee curve e gli spazi di Summertime 9A si nascondano delle figure riconoscibili.

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Convergence (Convergenza), quadro di Pollock https://cultura.biografieonline.it/convergence-pollock/ https://cultura.biografieonline.it/convergence-pollock/#respond Mon, 12 Sep 2016 15:46:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19828 L’opera più famosa di Jackson Pollock è il dipinto intitolato Convergence (Convergenza). In quest’opera Pollock ha realizzato un collage di colori su tela che creando forme imponenti. Le linee evocano emozioni e gli schizzi attaccano l’occhio. Il quadro Convergence è stato dipinto nel 1952. Si tratta di un olio su tela che misura 237 per 393 centimetri.

Convergence - Pollock - Convergenza - Jackson Pollock - 1952
Appartenente all’Astrattismo, il quadro Convergence (Convergenza). E’ conservato negli USA presso la Albright-Knox Art Gallery, a Buffalo (Nello stato di New York).

Questo dipinto è enorme e la sua dimensione può essere apprezzata realmente solo osservandolo dal vivo. Con le sue tipiche pennellate, Pollock ha realizzato luci e forme contrastanti.

Convergence, il puzzle

Nel 1964 l’azienda produttrice di puzzle Springbok Editions, realizzò un puzzle dal titolo Convergence. L’ispirazione venne proprio da questo quadro di Pollock. Era un puzzle di 340 pezzi che fu messo in commercio e promosso come “il puzzle più difficile del mondo“. L’impatto dell’opera “Convergence” di Pollock fu evidente a distanza di un anno, nel 1965, quando centinaia di migliaia di americani acquistarono il puzzle.

L’importanza storica di Convergence

Lo stile di pittura di Jackson Pollock, come esemplificato da questo suo celebre e significativo dipinto, rappresenta uno sviluppo innovativo nella storia della pittura.

Al momento del dipinto, gli Stati Uniti consideravano molto seri la minaccia del Comunismo e la Guerra Fredda con la Russia. In questo contesto storico “Convergence” diventò l’incarnazione della libertà di parola e della libertà di espressione.

Nella sua vita Pollock gettò fango sulle convenzioni e si ribellò contro i vincoli delle oppressioni della società. Alcune delle opere di Pollock inoltre furono sponsorizzate dal Congresso per la libertà culturale (Congress for Cultural Freedom), un gruppo di pressione anti-comunista fondato nel 1950, sostenuto addirittura dalla Central Intelligence Agency (CIA). La CIA apprezzava lo stile di Pollock, perché lo riteneva guidato da un chiaro realismo sociale e da gesti politici palesi.

Per me l’arte moderna non è altro che l’espressione degli ideali dell’epoca in cui viviamo
JACKSON POLLOCK

Sebbene il lavoro astratto di Jackson Pollock sia difficile da decifrare, la sue natura ribelle e le sue espressioni di libertà erano e rimangono chiare ed evidenti.

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L’arte di Jackson Pollock e il suo Numero 27 https://cultura.biografieonline.it/jackson-pollock-numero-27/ https://cultura.biografieonline.it/jackson-pollock-numero-27/#comments Mon, 07 Oct 2013 11:21:25 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7896 L’arte di Jackson Pollock ha influenzato molti artisti. Ciò grazie alla sua fusione di linee, colori e movimenti del pennello che hanno rappresentato l’inizio dell’Espressionismo astratto. Si è così definito un percorso pittorico originale e unico, che generalmente viene definito e identificato come Action painting.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale Pollock e altri artisti della sua generazione come Willem de Kooning, David Smith, Mark Rothko, Clyfford Still e Barnett Newman, resero l’arte pittorica americana uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea.

Jackson Pollock e l'Action Painting
Jackson Pollock

L’espressionismo e l’Action painting

L’espressionismo astratto fu uno dei movimenti più interessanti della seconda metà del XX secolo e Pollock ne fu il rappresentante più in vista, un capo scuola stimato e rispettato.

La sua era un’arte fisica, non concettuale, in cui la forza primitiva e creatrice dell’arte si espandeva nel corpo dell’artista per poi esprimersi senza controllo sulla tela. Una delle foto più famose dell’arte contemporanea è quella che ritrae Pollock mentre piegato, quasi fosse il suo corpo un pennello, è intento a creare un quadro fra esplosioni di colori e gesti di energia pura.

Attraverso questa energia fisica che ha ispirato gli emuli dell’Action painting si esprime tutta la mistica della sua arte.

Questa foto, scattata da Hans Namuth e che fu fra le immagini più famose di Pollock, mostra, in modo scabroso, la realizzazione di un’opera d’arte in tutta la sua verità realizzatrice e svela una sorta di danza primitiva, per alcuni conseguenza della cultura dell’antropologia indiana di Pollock, in cui l’energia dell’artista mostra un fatto innegabile e intuibile guardando le sue tele, che la sua arte è puro amplesso fisico.

Jackson Pollock in una foto di Hans Namuth
Action Painting: Jackson Pollock in azione, fotografato da Hans Namuth

L’intento di Pollock

Interessante nella conoscenza dell’arte di Jackson Pollock è proprio lo studio della sua miscela creativa.

Il suo intento era, attraverso il quadro, tornare all’origine della sua creazione, al fine di comprendere quel momento, in cui da uno spasimo nasce l’idea e poi giunge il caos che sulla tela diventa un dipinto.

Pollock trasforma i suoi pensieri in azione e riesce ad esprimere il suo subconscio, sostanziandolo attraverso la pittura. Si tratta di pura intensità, difficile da catalogare.

Lo stesso Pollock afferma:

Non mi interessa l’espressionismo astratto… e comunque non si tratta di un’arte senza oggetto, né di un’arte che non rappresenta. Io a volte ho molta capacità di rappresentare, anche se di solito ne ho poca. Ma se tu dipingi il tuo inconscio, le figure devono per forza emergere.

E a proposito dell’indagine psichica che i suoi quadri rappresentano da diversi punti di vista Pollock aggiunge:

Tutti noi siamo influenzati da Freud, mi pare. Io sono stato a lungo junghiano… La pittura è uno stato dell’essere… La pittura è una scoperta del sé. Ogni buon artista dipinge ciò che è.

Numero 27, l’opera

Uno degli esempi più alti della sua arte è il dipinto Numero 27, il quale si colloca a metà della sua produzione artistica, il numero identifica l’ordine cronologico dei quadri, e che fu realizzato nel 1950.

Jackson Pollock, Numero 27
Numero 27, una delle opere più celebri di Jackson Pollock

Si tratta di un olio su tela che misura 124 x 269 cm ed attualmente è esposto nel Whytney Museum of American Art. In questo dipinto l’aspetto fondamentale è l’equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari.

I colori e le linee sono distribuite sulla tela attraverso la tecnica dell’Action painting e la loro fusione genera un tema indecifrabile.

In realtà in questo, come in altri quadri, Pollock ha in mente un’immagine che viene coperta dalle successive pennellate, perché il suo intento, come dichiarò nel 1950, è velare l’immagine, la quale diventa oscura e misterica.

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