Jack London Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 18 Jul 2023 08:58:32 +0000 it-IT hourly 1 Il vagabondo delle stelle, libro di Jack London (riassunto) https://cultura.biografieonline.it/il-vagabondo-delle-stelle/ https://cultura.biografieonline.it/il-vagabondo-delle-stelle/#respond Tue, 18 Jul 2023 06:08:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=20750 Uno dei romanzi di successo dello scrittore Jack London è “Il vagabondo delle stelle” (titolo originale: The Star Rover) pubblicato nel 1915. Nella realizzazione del romanzo, l’autore si sofferma nel descrivere tematiche forti che fino a quel momento aveva tralasciato, come quelle delle cattive condizioni di vita dell’ambientazione carceraria in California. Di seguito il riassunto del libro e una breve analisi dei temi trattati.

Il vagabondo delle stelle - libro - Jack London - riassunto
Il vagabondo delle stelle (titolo originale: The Star Rover) • Jack London, 1915. Nella foto: una copertina del libro che raffigura un quadro di Van Gogh: La ronda dei carcerati.

Temi trattati nel romanzo

L’autore prende spunto dalle notizie di cronaca locale pubblicate sui giornali, dall’incontro con alcuni ex detenuti, suoi conoscenti, ma anche dalla vicenda giudiziaria che aveva coinvolto in quel periodo Jake Oppenheimer ed Ed Morrell. London descrive la situazione di sofferenza e di degrado che si vive all’interno delle carceri californiane. L’autore Jack London, nella stesura del suo romanzo “Il vagabondo delle stelle”, è influenzato dalla teoria dell’evoluzione di Charles Darwin e da quella della volontà di potenza di Friedrich Nietzsche.

Lo scrittore prende in considerazione alcuni fattori come l’adattamento all’ambiente, la lotta per la sopravvivenza, la continua pulsione infinita di rinnovamento e la situazione di isolamento in cui si trova il protagonista della vicenda. Prende come spunto proprio il credo del naturalista Charles Darwin e del filosofo Nietzsche.

Assai spesso, nella mia vita, ho provato la strana impressione che il mio essere si sdoppiasse, che altri esseri vivessero o avessero vissuto in lui, in altri tempi o in altri luoghi.” (INCIPIT del romanzo)

Il vagabondo delle stelle: riassunto del romanzo

Il libro narra la storia di Darrel Standing (stimato professore universitario) che è detenuto nel carcere di San Quentin (a nord di San Francisco) per aver commesso un omicidio nei riguardi del professor Haskel. Durante questo frangente di tempo trascorso in carcere, il professore descrive la sua vita carceraria e le sue ultime memorie. Ad un certo punto scopre che da lì a poco sarà condannato a morte per un’aggressione avvenuta ai danni del secondino Thurston e non per l’omicidio del professore. L’uomo descrive in modo minuzioso i suoi ultimi istanti di vita, costretto all’isolamento totale e alle terribili condizioni carcerarie.

Il professore è stato sempre considerato un personaggio temuto da tutti ed è fortemente odiato dal direttore del carcere Atherton. La situazione degenera quando il direttore del carcere viene a conoscenza di una presunta “dinamite” nascosta all’interno del carcere. In realtà essa non è mai stata installata, ma usata solo come scusa da un infido galeotto di nome Cecil Winwood per scagionarsi. Il direttore si convince, erroneamente, che tale atto sia opera di Darrel Standing. In realtà, si tratta solo di un terribile malinteso. Purtroppo Standing subisce anni di torture e di camicia di forza poiché il direttore pensa che sia lui l’unico responsabile dell’installazione della dinamite all’interno del carcere.

In seguito, l’uomo è costretto a vivere in una cella di isolamento ma riesce ad allacciare dei rapporti virtuali di amicizia con altri due detenuti che si chiamano Ed Morrell e Jake Oppenheimer, comunicando con loro solo attraverso un codice segreto.

Il vagabondo delle stelle - Jack London - The Star Rover - 1915

Le torture e la metempsicosi

I capitoli più commoventi sono quelli in cui Standing ci narra delle sue torture, delle vicende che giornalmente accadono in carcere e della sua lunga catena di reincarnazioni in epoche a lui sconosciute. L’autore si sofferma su un concetto chiave a lui caro. Quello della dottrina della metempsicosi (la credenza che dopo la morte l’anima trasmigri da un corpo all’altro).

L’uomo inizia così il suo viaggio immaginario fuori dalle mura del carcere. Esce dal suo corpo e tenta di chiarire a tutti noi lettori quale sia in realtà il mistero della vita. Lascia però dei punti interrogativi.

Standing compie un viaggio immaginario e si reincarna. Prima assume le sembianze di un gentiluomo francese, il conte Guillaume De Sainte-Maure, poi di un bambino di nome Jesse Fancher, poi quelle di un sacerdote del Nilo dell’era proto-cristiana. In seguito, vive nei panni di un inglese Adam Strang, di uno schiavo dal nome Ragnar Lodbrog e, infine, di un naufrago chiamato Daniel Foss che si trova a vivere in condizioni proibitive nel deserto. L’autore è bravissimo ad adottare diversi registri narrativi usando un mix tra realtà e fantasia.

Finale

In ultimo, il personaggio descrive gli attimi prima in cui verrà impiccato. Per Darrel Standing è ingiusto essere condannato solamente per una banale aggressione. L’uomo ci racconta dell’assurdità della pena di morte . Ma anche del disagio avvertito dai suoi esecutori durante questo momento. Standing si avvia verso la fine della sua vita con serenità e rassegnazione. Negli ultimi momenti pensa in chissà quale personaggio si reincarnerà nella sua prossima vita.

Jack London
Jack London

Commento all’opera

“Il vagabondo delle stelle” è un libro ricco di emozioni e di forti sensazioni. Esso ci fa riflettere su importanti tematiche sociali: sul tema della vita, della morte e della reincarnazione.

Il libro “The Star Rover” ottenne un grande successo sia in termini di pubblico che di critica.

Vennero realizzate diverse edizioni del romanzo, tradotte in lingue diverse. “Il vagabondo delle stelle” è comunque considerato l’ultimo grande romanzo pubblicato in vita dello stesso autore Jack London.

Con quest’opera London è stato capace di regalarci una trama intrigante caratterizzata dal giusto mix di realtà e finzione.

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Zanna Bianca (Jack London): riassunto https://cultura.biografieonline.it/zanna-bianca/ https://cultura.biografieonline.it/zanna-bianca/#comments Tue, 13 Apr 2021 07:10:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14024 Zanna Bianca” è forse il più famoso romanzo scritto dall’autore statunitense Jack London, pubblicato la prima volta a puntate, tra maggio ed ottobre del 1906. L’opera di Jack London è considerata tra i maggiori classici della letteratura per ragazzi. Vengono narrate le vicende di un lupo chiamato appunto Zanna Bianca. Il romanzo è ambientato nell’America settentrionale, tra l’Alaska ed il Canada.

Zanna Bianca - Jack London - 1906 - riassunto
Jack London, “Zanna Bianca” (1906)

Analisi del romanzo

L’autore esprime il punto di vista degli animali, descrivendo il modo con cui essi vedono il mondo circostante e soprattutto gli uomini. Jack London descrive in modo dettagliato il violento mondo selvaggio in cui vige la regola “la legge del bastone e della zanna”, affiancato subito all’altrettanto mondo violento della cosiddetta civiltà umana. Il libro è composto da 182 pagine divise in tre parti e in quattro macrosequenze, caratterizzate dall’entrata in scena di nuovi personaggi che arricchiscono il racconto.

Il narratore è esterno e racconta in modo minuzioso i fatti e la vicenda del protagonista, Zanna Bianca. La trama è molto simile ad un’altra opera dello stesso autore, ovvero “Il richiamo della foresta” (del 1903). Dato il successo dell’opera, questo romanzo è stato tradotto in moltissime lingue e ha avuto anche numerose trasposizioni cinematografiche, tra le più recenti quella del 1994.

Zanna Bianca - film 1973 - Franco Nero
Locandina del film del 1973, con Franco Nero e Virna Lisi

Zanna Bianca: riassunto del libro

Nel libro vengono narrate le vicende del protagonista principale, un piccolo lupacchiotto selvaggio che si chiama Zanna Bianca e dei suoi inseparabili amici. Nella prima parte, si raccontano le vicende di due cercatori d’oro, Henry e Bill, che, dopo un lungo viaggio alla ricerca dell’oro nel Klondike, nella taiga canadese, tentano di tornare a casa con una slitta trainata da sei cani. I due si trovano in assoluta difficoltà quando devono fronteggiare un branco di lupi, tra cui anche la lupa Kiche (incrociata con una cagna che metterà al mondo il nostro protagonista). Il momento è terribile: Bill e quattro cani vengono uccisi e divorati dai lupi, mentre Henry viene salvato prontamente da un’altra spedizione che corre in suo aiuto.

Nella seconda parte del libro, viene descritto il momento della caccia alle alci da parte dei lupi e quello dei combattimenti tra i maschi per il corteggiamento della lupa alfa, di nome Kiche. A spuntarla sarà Guercio, un lupo cieco da un occhio per gli innumerevoli combattimenti, che diventerà il compagno di Kiche. La lupa dà alla luce sei cuccioli, ma solo uno di essi sopravvive alle avverse condizioni climatiche, Zanna Bianca.

Vengono inoltre narrati i primi istanti di vita del piccolo lupacchiotto, la sua voglia di vivere e la sua conoscenza del mondo indiano. Durante una delle sue esplorazioni, il piccolo lupo sfortunatamente incontra una comitiva di cinque indiani, capitanati da Castoro Grigio che si impossessa sia del lupacchiotto che della madre. Castoro Grigio dà a quest’ultimo il nome di Zanna Bianca, perché il piccolo possiede delle zanne bianchissime data la sua giovanissima età, quando di solito gli animali le hanno gialle per aver sbranato le loro prede. A quel punto il nostro protagonista diventa utile per i lavori da svolgersi nelle foreste dell’Alaska, da parte degli indiani. Kiche invece viene venduta e scompare dal romanzo.

Seconda parte

Zanna Bianca passa un’infanzia molto dura: maltrattato dai cani del campo indiano (e in particolare dal capo-slitta Lip-Lip, un husky) che vedono in lui solo un lupo. In seguito, Castoro Grigio porta Zanna Bianca a Fort Yukon, per cederlo ad uno dei cercatori d’oro, Smith il Bello. L’uomo si appropria di Zanna Bianca con l’inganno e lo vuole trasformare in un cane da combattimento. Le peripezie del povero lupo non sono finite ed è costretto a combattere proprio come un vero cane da combattimento fino a quando un potente bulldog, di nome Cherokee, tenta di ucciderlo e di soffocarlo con la mascella. Interviene in sua difesa un uomo, Weedon Scott, che, minacciando di denunciare i loschi affari di Smith il Bello, salva da una morte certa Zanna Bianca. Per fortuna, la sua vita sembra cambiare in meglio.

Weedon Scott si prodiga a riammaestrare il nostro eroe per far diminuire la sua aggressività. L’uomo, infatti, avverte che il male fatto al lupo era un debito contratto dall’uomo. Weedon decide perfino di portarlo con sé in California, in un clima molto insolito per i lupi dell’Alaska. Qui Zanna Bianca impara a vivere in città e le regole della tenuta del giudice Scott, padre di Weedon. A questo punto, diventa un perfetto cane da guardia e riesce pazientemente a convivere con i cani di casa, la femmina di cane pastore Collie, che si accoppia con lui, e il levriero Dick.

Jack London
Jack London, autore del celebre romanzo per ragazzi “Zanna Bianca”

Finale del romanzo

Nel finale del romanzo di Jack London, Zanna Bianca riesce a salvare la vita al padre di Weedon, ex-giudice in pensione, da un pericoloso assassino, Jim Hall, che quest’ultimo aveva condannato proprio nell’ultimo periodo della sua attività lavorativa. L’uomo, evaso dal carcere, tenta di uccidere il padre di Weedon ma arriva in sua difesa Zanna Bianca, che rimane però gravemente ferito. Il finale del libro si rivela però lieto: Zanna Bianca riesce a riprendersi grazie alle cure della famiglia di Weedon e si rallegra del fatto che la sua amata Collie ha appena dato alla luce alcuni cuccioli. La conclusione del romanzo vede la celebrazione di Zanna Bianca eroico e dei suoi cuccioli che prendono il sole con lui, tutti insieme riposando sotto il sole che domina la valle.

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Martin Eden, romanzo di Jack London: riassunto e commento https://cultura.biografieonline.it/riassunto-martin-eden/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-martin-eden/#comments Fri, 09 Apr 2021 02:53:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9162 Il romanzo dello scrittore americano Jack London, intitolato Martin Eden, è edito nel 1908 inizialmente a puntate per la rivista “Pacific Monthly” e successivamente pubblicato come libro nel settembre 1909 dalla casa editrice The Macmilan Company.

Martin Eden, romanzo di Jack London
Una copertina di “Martin Eden” e una foto dell’autore, Jack London

Nel romanzo, l’autore sferra un chiaro attacco al capitalismo e all’individualismo che regna sovrano in quel periodo e che aveva obbligato gli americani ad un drastico periodo di povertà. Il romanzo è inoltre autobiografico, in quanto i critici di quell’epoca hanno individuato nello scritto delle somiglianze con la vita privata dell’autore.

Le caratteristiche biografiche del libro

All’inizio della sua carriera anche Jack London ha lottato per imporsi come scrittore, come lo stesso Martin Eden, protagonista del romanzo. Egli lotta disperatamente per affermarsi nel mondo della scrittura e cambiare così il suo destino di marinaio.

Il romanzo tratta, per l’appunto, la storia di un marinaio che tenta la sorte per diventare uno scrittore; si impegna senza sosta, cercando di continuo la perfezione della sua scrittura. A sostenerlo è la sua ricerca dall’amore di una donna, di estrazione borghese, Ruth Morse.

Le differenze sociali

Jack London evidenzia le differenze delle classi sociali dei due protagonisti che creeranno disagi al protagonista principale Martin Eden. Come ribadisce l’autore, l’estrazione sociale non dovrebbe mai creare particolari problemi se un rapporto personale è fondato sull’amore e sull’affetto, ma in realtà non avviene sempre così.

Martin Eden: riassunto del libro

Siamo all’inizio del 1900. Martin Eden è un ragazzo che vive nella città di Oakland. E’ forte, bello e a soli 20 anni ha vissuto molte esperienze in giro per il mondo grazie alla sua attività di marinaio.  Ora, nonostante abbia solo frequentato le prime classi elementari, vuole cambiare il suo destino per affermarsi come scrittore. Inizia ad applicarsi e, in maniera autonoma, si mette a studiare. A sostenerlo in questo suo percorso è l’amore per la giovane Ruth, donna borghese di San Francisco e sorella minore di Arthur, un giovane che Martin aveva aiutato e salvato durante una rissa.

Arthur lo invita a cena sia per ringraziarlo dell’aiuto dimostratogli, sia per far conoscere ai suoi genitori un rappresentante di una realtà diversa a loro sconosciuta, quella dell’altruismo. Lì Martin incontra Ruth, di cui si innamora perdutamente. Martin viene a contatto con una realtà totalmente diversa dalla sua e comprende che l’unico modo per conquistare Ruth ed avere una possibilità di relazione con lei, è quello di abbattere la distanza intellettuale che esiste tra lui e la classe borghese a cui lei appartiene.

Seconda parte

Martin riesce nel suo intento e si fidanza con la ragazza. Nonostante i suoi lunghi momenti dedicati allo studio e alla scrittura, vive in povertà: viene perciò osteggiato dai famigliari di lei che impediscono alla ragazza di sposarlo.

Per sostenersi economicamente, per un certo periodo, Martin lavora in una lavanderia e stireria, insieme all’amico Joe. Ma questo lavoro lo consuma, così tornare sui suoi libri.

Proprio mentre la situazione sembra evolversi per il meglio, il suicidio del suo più caro amico scrittore e poeta, il mecenate Russ Brissenden ed il conseguente abbandono da parte della sua fidanzata, gettano Martin nello sconforto più profondo. Ruth viene convinta dai genitori a lasciare Martin a causa di un falso articolo giornalistico che ritrae il ragazzo come un fanatico socialista.

La situazione migliora solo quando, dopo un periodo di intensi studi durato ben due anni, il bel Martin riesce ad emergere nel mondo della scrittura. Il successo arriva grazie alla realizzazione di un saggio filosofico intitolato “La Vergogna del Sole“; il suo libro diventa anche un caso letterario internazionale provocando non poche dispute negli Stati Uniti ed in Europa. Martin Eden viene quindi invitato a tenere interviste e conferenze nei circoli più esclusivi di San Francisco.

Ultima parte

Il successo di Martin fa cambiare improvvisamente idea anche a tutti coloro che l’avevano sempre deriso e schernito. Ma con il passare del tempo, non gli resta più nulla di concreto tranne la popolarità e la fama. Vive di rendita con quello che ha ricavato dalle sue opere prodotte nei due anni precedenti. Completamente disilluso, non prova più nessuna emozione sentimentale nei confronti di Ruth Morse, che ritorna a fargli visita tentando di riavvicinarsi a lui.

A questo punto, il protagonista si interroga e pensa cosa sia cambiato in questi anni. Gli editori che avevano sempre rifiutato i suoi scritti, facendogli patire anche la fame, ora se lo contendono invitandolo a cene, cercandolo per appuntamenti e comprando i suoi scritti a qualunque prezzo. Ora Martin si sente solo, è incapace d’integrarsi in qualsiasi classe sociale, alta o bassa, ciò è dovuto alla troppa velocità con cui ha ottenuto fama e ricchezza.

Così, stremato dalla situazione e depresso, decide di partire per Tahiti dove vuole ritirarsi. Durante il viaggio in mare però cambia idea e si suicida: si getta “come una bianca statua” in mare, il luogo che era stata la sua prima casa quando faceva il marinaio.

Una foto di Jack London
Jack London

Analisi e commento

Si chiude così in modo tragico il romanzo Martin Eden, ma anche la morte dello stesso Jack London è avvolta nel mistero, forse un possibile caso di suicidio proprio come il protagonista del suo romanzo, Martin. Secondo alcune fonti di quel periodo, la vera causa di morte dell’autore, potrebbe essere attribuita ad una presunta uremia, a seguito di forti coliche renali; a detta di altri, invece, l’autore avrebbe assunto una forte dose di morfina per calmare dei dolori insopportabili; questa gli sarebbe stata fatale, sfatando così la volontarietà del suicidio.

Forse anche per la tragica fine, chissà se l’autore si è ispirato al suo protagonista Martin Eden.

Incipit del libro

Uno dei due fece girare più volte la chiave nella serratura e poi entrò, seguito da un ragazzo che si tolse goffamente il berretto. Indossava abiti rozzi, dal forte odore di salsedine, ed era palesemente fuori posto nell’ampio atrio in cui si era ritrovato. Non sapeva cosa fare del berretto e stava cercando di infilarselo in una delle tasche della giacca, quando l’altro glielo prese. Il gesto fu calmo e naturale e il ragazzo goffo lo apprezzò. Lui mi capisce, pensò. Mi darà una mano. Il ragazzo camminava…
(Incipit di Martin Eden)

Martin Eden al cinema

Sono numerose le trasposizioni per il cinema e la tv che sono state fatte del romanzo di Jack London. La prima risale al 1914. C’è stato poi un film del 1942 interpretato da Glenn Ford. La miniserie per la tv del 1979 è stata realizzata dall’italiano Giacomo Battiato. Infine un altro film italiano del 2019 che ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il film Martin Eden di Pietro Marcello, ambientato a Napoli e interpretato da un bravissimo Luca Marinelli.

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Il richiamo della foresta, riassunto del libro di Jack London https://cultura.biografieonline.it/richiamo-della-foresta-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/richiamo-della-foresta-riassunto/#comments Tue, 10 Jan 2017 17:37:30 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=20677 Tra i romanzi più celebri realizzati dallo scrittore Jack London troviamo “Il richiamo della foresta” (The Call of the Wild). Il libro fu pubblicato per la prima volte nel 1903. In Italia la prima pubblicazione risale al 1924. Nel libro, lo scrittore London mostra la propria fede nell’evoluzionismo biologico e nell’onnipotenza dell’ambiente. Con Il richiamo della foresta l’autore riporta tutti alla verità primordiale della natura e della vita. Quella caratterizzata “dall’acre profumo selvaggio dell’istinto” che regna sopra ogni cosa. Il personaggio principale del racconto, il cane Buck, è la figura più amata tra quelli che vengono menzionati nel romanzo. A fare innamorare di lui è la sua capacità di dimostrare amore e riconoscenza, ma anche la sua ostinata sopportazione che gli permette di superare le peripezie che lo attendono. La storia è ambientata inizialmente in California, precisamente a Santa Clara Valley. Poi, man mano che si svolge la trama, ci si sposta in altre località.

Il richiamo della foresta - Libro - Riassunto - Jack London - Buck
Il richiamo della foresta: foto del cane Buck, tratta da una copertina del libro di Jack London nella versione italiana

Buck non leggeva i giornali, altrimenti avrebbe saputo quali guai si stavano preparando non soltanto per lui, ma per tutti i cani di forte muscolatura e col pelo lungo e soffice da Puget Sound a San Diego. Brancolando tra le tenebre artiche gli uomini avevano trovato un metallo giallo e, poiché le compagnie di navigazione e di trasporto avevano divulgato la notizia, migliaia di persone correvano verso il Nord. Questi uomini avevano bisogno di cani; cani robusti, con una forte muscolatura e pelo folto per difendersi dal gelo. (INCIPIT)

Il richiamo della foresta: riassunto del romanzo

Il libro si apre con le vicissitudini di Buck, che trascorre la sua vita in modo sereno e spensierato, nell’agiata dimora presso la villa del giudice Miller. Ci troviamo in California, a Santa Clara Valley. La sua vita trascorre felice ma anche monotona fino a quando, un bel giorno, il giardiniere di nome Manuel lo rapisce per venderlo ai commercianti di cani.

Il giardiniere lo rapisce poiché viene a conoscenza che nella regione del Klondike, in Canada, cresce la domanda di cani forti in grado di tirare le slitte, tutto ciò dovuto alla smania frenetica della “febbre dell’oro” a causa della scoperta di molti giacimenti in quella zona. Per questo motivo decide di vendere il povero Buck. Da lì in poi, la vita di Buck cambia drasticamente.

Il viaggio di Buck

Il malefico giardiniere vende il cane ad un uomo tutt’altro che gentile che lo spedisce su un vagone merci diretto a San Francisco. Successivamente, Buck viene affidato alle mani di altri commercianti di cani che lo trasferiscono, sempre via treno, fino a Seattle. Al suo arrivo, Buck viene preso in custodia e imprigionato da un uomo spietato che, in una sorta di magazzino, lo costringe ad ubbidire ai suoi ordini sotto i colpi di bastone infertigli.

Poi, il viaggio del povero Buck prosegue fino a nord, su nel Canada, per arrivare nel Klondike. In questo viaggio si trova insieme ad altri cani, tra cui la cagnetta di nome Curly. Buck, arrivato alla fine del viaggio, si trova ad affrontare tutte le drastiche problematiche che questo nuovo compito e il clima rigido gli propongono.

La situazione precipita quando la muta di cani appena sbarcata viene assalita da altri cani inferociti. Ad avere la peggio è l’amica cagnetta Curly, che viene uccisa da un cane di nome Spitz. Buck è sconvolto dalla scena a cui assiste impotente. Ma ciò che è accaduto fa scattare in lui l’istinto di sopravvivenza. Buck si ripromette di non farsi mai più schiacciare da nessuno e di far di tutto per portare sempre in salvo il suo “pelo”.

Il freddo e le difficoltà

Nel frattempo, Buck viene affidato a due postini che lavorano per il governo canadese che si chiamano Francois e Perrault. Viene impiegato come cane da slitta. Inizialmente, ha qualche difficoltà ad adattarsi alla nuova vita ma, in seguito, scopre di amare questa vita selvatica da cane da slitta, che gli fa conoscere solo “la legge della mazza e della zanna”.

Nel tempo, Buck impara a lottare contro gli avversari più temibili, procurandosi da solo il cibo e dormendo perfino sotto la neve nelle gelide notti invernali. Tra Buck e Spitz, il cane guida della squadra, si sviluppa sin da subito una violenta rivalità, che sfocia ben presto in un duello.

Da lì in avanti tra i due fu guerra. Spitz, il cane leader e il capo riconosciuto della muta, sentiva la minaccia che questo strano cane delle Terre del Sud rappresentava per la propria supremazia. Per lui Buck era davvero strano.

Ad avere la meglio è Buck che uccide Spitz. Buck prende il suo posto come cane guida del gruppo. Grazie a lui il gruppo ottiene sempre dei tempi di percorrenza ottimi. La situazione prende una brutta piega quando, durante un viaggio, uno dei cani della sua muta si ammala e il conducente della slitta purtroppo si vede costretto a porre fine alla sua vita. I cani, essendo uno di meno, sono sempre più stanchi e stremati poiché costretti a trasportare carichi molto pesanti e per lunghi tragitti.

Gli ultimi padroni

I due postini decidono allora di riaffidare i cani, tra cui Buck, a un gruppo di cacciatori d’oro americani. I loro nomi sono Charles e Mercedes. Anche loro tuttavia si rivelano non all’altezza nel gestire la situazione. I due partono per il loro viaggio sovraccaricando troppo la slitta. Ogni volta che la muta rallenta, continuano a percuotere i cani con le loro bastonate.

Avendo pianificato nel peggiore dei modi il loro viaggio, a metà percorso, si trovano con il cibo per i poveri animali che inizia a scarseggiare. Ad un certo punto le scorte di cibo terminano. Solo cinque cani su quattordici riescono ad arrivare fino al campo di John Thorton. A peggiorare ulteriormente e drasticamente la situazione ci pensa il ghiaccio. L’insidia del ghiaccio a un certo punto, risucchia uomini e animali.

Il povero Buck viene salvato dal cercatore d’oro John Thorton. Buck ricambierà il favore salvando più volte l’uomo da morte certa. Buck così diventa il cane di Thorton. Avvincente l’episodio in cui Buck fa vincere al padrone un premio in denaro della cifra di 1600 dollari. Buck riesce a tirare da solo una slitta con un carico di mille libbre.

Finale

Buck e il suo padrone si recano ad Est, alla ricerca di una miniera abbandonata ai margini di una foresta. Qui, Buck inizia a sentire “il richiamo della foresta“. Decide di allontanarsi dal campo base di Thorton per dirigersi verso la foresta. Al suo ritorno all’accampamento, scopre che il suo padrone, insieme ad altri compagni, è stato ucciso da degli indiani Yeehats. A questo punto, il prode Buck, cerca la sua vendetta e uccide gli indiani Yeehats che avevano commesso quel terribile crimine.

Buck, ormai solo, decide di trascorrere i giorni che gli rimarranno da vivere nella foresta. Si unisce così a un branco di lupi, di cui in breve tempo diventa il capo branco.

Jack London
Jack London

Commento all’opera

Il libro “Il richiamo della foresta” ottenne un ottimo successo sia in termini di pubblico che di critica. Si tratta di uno dei classici per ragazzi più letti della sua epoca e fino anche ai giorni nostri. Ancora oggi è spesso scelto come lettura educativa per i più piccoli.

Furono diverse le edizioni pubblicate in varie lingue del libro di Jack London. Vi sono stati inoltre numerosi adattamenti cinematografici e televisivi che presero ispirazione da “Il richiamo della foresta“. Tra quelli dedicati al grande schermo ricordiamo i film omonimi The Call of the Wild del 1972 (di Ken Annakin) e del 1996 (di Peter Svatek), in cui il protagonista John Thornton è interpretato rispettivamente da Charlton Heston e da Rutger Hauer.

Questo libro di London precede di pochi anni un altro suo capolavoro che ha sempre per protagonista un cane e le sue avventure nel freddo: Zanna Bianca (White Fang) del 1906.

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