investimenti Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Fri, 05 Jul 2024 18:26:27 +0000 it-IT hourly 1 Trading e investimento: quali sono le differenze https://cultura.biografieonline.it/trading-investimento-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/trading-investimento-differenze/#comments Fri, 05 Jul 2024 18:25:20 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42212 Trading e investimento sono due attività spesso confuse tra loro, ma in realtà presentano differenze sostanziali. Proviamo a spiegarlo in modo semplice ed essenziale.

trading investimento - differenze
Trading e investimento: scopriamo le differenze

Gli obiettivi differenti

  • Trading: l’obiettivo principale è trarre profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine di strumenti finanziari come azioni, forex, materie prime.
  • Investimento: l’obiettivo è far crescere il proprio patrimonio nel lungo periodo, attraverso la crescita del valore degli asset detenuti, come azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento.

L’orizzonte temporale

  • T: le posizioni vengono aperte e chiuse in un breve periodo, da pochi minuti a qualche giorno.
  • I: l’investimento ha un orizzonte temporale di mesi o anni, con un focus sulla crescita a lungo termine.

I tipi di analisi

  • Trading: si basa principalmente sull’analisi tecnica, che studia i grafici e i modelli di prezzo per individuare opportunità di trading a breve termine.
  • Investimento: si basa prevalentemente sull’analisi fondamentale, che valuta la salute finanziaria e le prospettive di crescita di un’azienda o di un’economia per prendere decisioni di investimento a lungo termine.

I rischi

  • T: generalmente associato a un maggior rischio, in quanto le fluttuazioni di prezzo a breve termine possono essere ampie e imprevedibili.
  • I: il rischio è generalmente minore rispetto al trading, grazie alla diversificazione e all’investimento a lungo termine che mitigano l’impatto delle fluttuazioni di mercato.

Le competenze richieste

  • Trading: richiede una buona conoscenza di strumenti di analisi tecnica, strategie di trading e gestione del rischio.
  • Investimento: richiede una conoscenza di base dei mercati finanziari, dei principi di diversificazione e di analisi fondamentale.

Alcuni semplici esempi

  • T: un trader potrebbe acquistare azioni Apple perché ritiene che il prezzo aumenterà nei prossimi giorni.
  • I: un investitore potrebbe acquistare azioni Apple perché ritiene che la società abbia buone prospettive di crescita a lungo termine.

In sintesi, il trading è un’attività speculativa che mira a profittare delle fluttuazioni di prezzo a breve termine, mentre l’investimento è un’attività a lungo termine che mira alla crescita del patrimonio attraverso la crescita del valore degli asset detenuti.

Cosa è meglio tra i due?

Scegliere tra trading e investimento dipende da diversi fattori:

  • Tolleranza al rischio: il trading è più adatto a chi ha una alta tolleranza al rischio e apprezza l’adrenalina di comprare e vendere rapidamente. L’investimento è più adatto a chi ha una bassa tolleranza al rischio e preferisce un approccio più conservativo.
  • Orizzonte temporale: il trading è adatto a chi ha un orizzonte temporale breve. L’investimento è adatto a chi ha un orizzonte temporale di lungo termine.
  • Competenze e conoscenze: il trading richiede competenze tecniche specifiche. L’investimento richiede una conoscenza base dei mercati finanziari.

Nota importante

È importante sottolineare che sia il trading che l’investimento comportano dei rischi. Prima di intraprendere qualsiasi attività, è importante fare le proprie ricerche, comprendere i rischi coinvolti e utilizzare solo il capitale che si può permettere di perdere.

Una buona educazione finanziaria è importante per acquisire consapevolezza nell’ambito finanziario. E questo articolo ha proprio l’obiettivo di divulgare in modo semplice i concetti base abbracciando la filosofia di una corretta e buona educazione finanziaria.

Per un approfondimento, si veda anche:

Trading
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Differenza tra azione e obbligazione https://cultura.biografieonline.it/azione-obbligazione-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/azione-obbligazione-differenze/#comments Fri, 04 Apr 2014 21:40:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10368 Spesso quando decidiamo di investire i nostri risparmi ci sentiamo dire se vogliamo farlo in azioni o obbligazioni. Ma qual è la loro differenza? Si tratta di due termini che vengono usati esclusivamente in ambito prettamente finanziario e che spesso provocano una leggera confusione fra chi si trova ad affrontarli.

Azioni e obbligazioni: differenza
Investimenti: quali sono le differenze tra Azioni e Obbligazioni ?

Per azione si intende un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società. In sintesi chi acquista una o più azioni assume il ruolo di socio della società (azionista appunto) dell’azienda e si accolla sia gli eventuali utili che il capitale di rischio, in cambio di rendimenti possibilmente, ma non sempre, più elevati. Per questa ragione, le azioni sono definite dei titoli a reddito variabile. Gli azionisti hanno diverse tipologie di diritti. Tra questi annoveriamo i diritti patrimoniali, i diritti amministrativi, i diritti di controllo ed infine i diritti di disporre. Il guadagno dipende dai dividendi che l’ente pubblico o la società elargisce ai soci riferendosi all’andamento/incremento del titolo e del suo prezzo durante la vendita dei titoli in borsa.

Per obbligazione, viceversa, si intende un titolo di debito emesso a carico di una società o di enti pubblici. Si presta del capitale ad una società o ente pubblico, per un periodo di tempo determinato, durante il quale si percepiscono degli interessi. Si tratta di una tipologia di investimento completamente diversa dalla prima. Inoltre tra società/ente pubblico ed investitore si crea quel classico rapporto debitore-creditore che, solo in caso di fallimento della società, può causare la spiacevole condizione di mancato pagamento o rimborso. Nei casi di eventuale vendita dell’obbligazione, invece, l’investitore otterrà un guadagno o una perdita di capitale investito a seconda dell’andamento del prezzo dell’obbligazione.

 

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Schema Ponzi https://cultura.biografieonline.it/schema-ponzi/ https://cultura.biografieonline.it/schema-ponzi/#respond Tue, 21 Jan 2014 20:47:16 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9385 Lo schema Ponzi è una tecnica che sta alla base di una forma d’investimento ingannevole, con la quale chi propone l’investimento fa credere di poter avere ingenti guadagni a breve termine senza correre nessun rischio, a condizione che l’investitore recluti a sua volta altri investitori.

schema Ponzi
Lo schema Ponzi: un’ingannevole sistema di investimento

Funzionamento dello schema

Il truffatore propone al potenziale cliente un investimento promettendo rendimenti superiori ai tassi di mercato. Dopo la sottoscrizione, il cliente riceve effettivamente gli interessi promessi cosicché, sparsa la voce che l’investimento è effettivamente redditizio, il sistema attira nuovi potenziali investitori.

L’impostore che propone l’affare non investe in nessuna attività finanziaria i soldi dei suoi clienti, anche se questi ultimi vengono da lui indotti a credere che il capitale frutti altissimi interessi a seguito di complessi investimenti, che non vengono però documentati in modo chiaro. Le rendite invece sono simulate, poiché il capitale investito viene restituito maggiorato di un finto rendimento che, in realtà, è costituito dai soldi pagati dagli altri investitori.

Lo schema Ponzi riesce così ad auto-alimentarsi e funzionare, ma soltanto finché le somme, composte dal capitale maggiorato dei finti interessi, spettanti agli investitori non superino le somme ricevute dai nuovi clienti. Se ciò accade, gli investitori non recupereranno nemmeno il capitale investito e il sistema fallisce. Il rischio che il sistema crolli aumenta con l’aumentare del numero degli investitori.

Chi propone questo tipo di investimento truffaldino recluta i possibili clienti nelle cerchie delle proprie conoscenze, cercando di avvicinare soprattutto persone non competenti in materia finanziaria.

Il truffatore beneficia della sua buona reputazione, creata pagando i primi investitori che, lodando l’effettiva riuscita dell’investimento, reinvestiranno i soldi e parleranno bene dell’affare con altre persone, attirando nuove vittime. Una volta raggiunto il massimo guadagno, e prima che il sistema rischi di collassare da solo, il proponente potrebbe sparire nel nulla con i soldi versati dai clienti, oppure venire scoperto dalle forze dell’ordine.

Origine dello schema

Questa tecnica prende il nome da Carlo Ponzi, noto anche come Charles Ponzi, un italiano emigrato negli Stati Uniti, dove divenne uno dei più grandi truffatori della storia americana, noto per avere truffato tutta la nazione intorno ai primi del ‘900. Pur non essendo l’unico ad avere usato questa tecnica, il nome del sistema prese il suo nome poiché riuscì a mettere in atto questo raggiro finanziario su larga scala, coinvolgendo 40.000 persone. Partendo da una cifra di 2 dollari, arrivò ad accumularne 15 milioni.

Charles Ponzi
Charles Ponzi

Agli inizi del ‘900 furono introdotti i “buoni di risposta internazionale”, cioè dei coupon che venivano inseriti all’interno delle buste spedite all’estero, nel caso si desiderasse una risposta da parte del destinatario. Quest’ultimo, per affrancare la lettera di risposta, avrebbe utilizzato il buono scambiandolo con francobolli validi nel suo paese. Charles Ponzi scoprì che i buoni in Italia venivano venduti per l’equivalente di 6 centesimi, potendo poi convertirli in francobolli americani di valore superiore.

Il sistema che aveva congegnato consisteva nell’acquistare questi buoni inviando il denaro necessario ad un mandatario in Italia che li acquistava per poi spedirglieli negli Stati Uniti. Qui Ponzi scambiava i buoni con francobolli statunitensi, che poi rivendeva traendone un guadagno garantito. Dopo aver convinto amici e parenti dell’efficacia di questo sistema, le persone che gli affidavano i loro capitali aumentarono sempre più. Iniziò ad accumulare ingenti somme di denaro e a vivere nel lusso, ma iniziarono ad essere sempre di più le persone che si interrogavano su come Ponzi avesse potuto fare una fortuna in così poco tempo.

Nei suoi confronti si erano insinuati sospetti che, dopo attente investigazioni, si rivelarono fondati, poiché si scoprì che i profitti che Ponzi dava agli investitori non erano ottenuti dallo scambio dei buoni, ma presi dai soldi versati da altri investitori. Il 1° novembre 1920 viene arrestato e incarcerato. Venne poi fatto rimpatriare in Italia nel 1934. Emigrò successivamente in Brasile, dove morì nel 1949 in un ricovero per poveri.

L’11 dicembre 2008 lo statunitense Bernard Madoff è stato arrestato con l’accusa di aver truffato i suoi clienti e condannato a 150 anni di carcere per aver compiuto la più grande frode finanziaria della storia mondiale, messa in atto sul modello dello schema Ponzi. Dopo essersi guadagnato la reputazione di mago della finanza, le indagini fecero venire alla luce la frode, per un totale di circa 50 miliardi di dollari.

Bernard Madoff
Bernard Madoff

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