Inferno Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 24 Feb 2022 14:27:17 +0000 it-IT hourly 1 Milano per Dante. 100 voci per 100 canti https://cultura.biografieonline.it/milano-per-dante/ https://cultura.biografieonline.it/milano-per-dante/#respond Sun, 18 Oct 2015 12:20:34 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15416 Il 2015 è un anno dedicato a Dante Alighieri. Si festeggiano i 750 anni dalla nascita del poeta toscano e ci sono già stati molti eventi dedicati alla Divina Commedia, suo straordinario capolavoro. Anche Milano lo festeggia con un evento particolare: Milano per Dante, 100 personalità del mondo della cultura leggeranno altrettanti canti il 25 ottobre in Corso Como, 10.

Milano per Dante
Milano per Dante: l’evento si svolgerà in Corso Como 10, il 25 ottobre 2015 – Ingresso libero

Si inizierà alle 10.30 e si concluderà a notte fonda. Leggeranno la Divina Commedia: Gianni Canova, Eva Cantarella, Nando Dalla Chiesa, i Legnanesi, Massimiliano Finazzer Flory, Gustavo Pietropolli Charmet, Lina Sotis, Salvatore Natoli, Maurizio Nichetti, Walter Siti, Mirko Volpi, Camilla Baresani, Paola Calvetti e altri milanesi illustri e meno illustri.

Milano si sta dedicando sempre di più alla cultura e molti eventi sono organizzati da persone comuni che decidono di impiegare tempo e mezzi per uno scopo che coinvolga altre persone e dia spazio ad una condivisione della cultura e dei libri.

Una di queste persone è Alberto Cristofori, scrittore e traduttore, che da diverso tempo legge la Divina Commedia in librerie e biblioteche milanesi. E’ lui che ha ideato questa lettura allargata e condivisa con altri intellettuali e artisti ed è lui che si è sobbarcato l’impresa e ha deciso di organizzarla con l’aiuto di Maria Cristina Dalla Volpe.

Perché una lettura allargata di Dante? Perché la Divina Commedia, come ogni capolavoro immortale, trascende ogni cosa e va oltre gli sforzi che sono stati impiegati per realizzare questa lettura. Farla vivere condividendola con altri è uno degli scopi dell’esistenza umana, cercare bellezza e conoscenza attraverso il bello.

Il progetto è senza scopo di lucro ed è organizzato da Alberto insieme a 10 Corso Como e al Progetto Fior di Loto, una onlus che da anni si occupa delle bambine orfane di Calcutta.
Io ci sarò e consiglio a tutti di venire per sostenere Milano per Dante.

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L’Inferno: riassunto dei canti dal XXVIII al XXXIV https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-28-34-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-28-34-riassunto/#comments Fri, 10 Jan 2014 12:51:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9205 In questo articolo troverete uno schema riassuntivo dell’Inferno, dal XXVIII al XXXIV capitolo, scritto presumibilmente tra il 1307 e il 1310 da Dante Alighieri.

Canto 28 dell'Inferno. Divina Commedia
Canto XXVIII: dettaglio di un’illustrazione di Giovanni Stradano (1587)

Ventottesimo canto

Ottavo cerchio, IX bolgia. I peccatori puniti: seminatori di discordie (chi favorì guerre e inimicizie). Le pene: sono orribilmente mutilati dalle spade dei diavoli, davanti ai quali devono passare continuamente. I personaggi principali: Maometto col genero Alì, il poeta provenzale Bertram del Bornio e altri.

Dante assiste allo strazio sanguinoso che i diavoli fanno dei dannati: si sofferma inorridito su Bertram del Bornio che ha solo il busto, perché gli è stata troncata la testa, che tiene in mano, penzoloni per i capelli.

Ventinovesimo canto

Ottavo cerchio, X bolgia. I peccatori puniti: falsari di metalli (gli alchimisti che cercavano di trasformare i metalli in oro). Le pene: sono corrosi e sfigurati da malattie orrende, in particolare dalla lebbra e dalla scabbia. I personaggi: Griffolino d’Arezzo e Capocchio da Siena.

Dall’argine della bolgia, Dante e Virgilio osservano i dannati che si graffiano furiosamente, per lenire il terribile prurito provocato dalla scabbia. Griffolino d’Arezzo e Capocchio da Siena narrano a Dante la loro vicenda.

Trentesimo canto

Ottavo cerchio, X bolgia. I peccatori puniti: diversi tipi di falsari: colpevoli di sostituzione di persona; falsari di monete; colpevoli di aver fatto false accuse. Le pene: i falsari di persone si azzuffano ferocemente; i falsari di monete sono colpiti da idropisia (mostruosi rigonfiamenti del corpo); i colpevoli di false accuse sono tormentati da febbre. I personaggi principali: Gianni Schicchi (tra i colpevoli di sostituzione di persona); maestro Adamo (tra i falsari di monete); il greco Sinone e la moglie dell’egiziano Putifarre, capo delle guardie del faraone (tra i colpevoli di false accuse).

Dante assiste alle zuffe feroci dei falsari, fra i quali c’è Gianni Schicchi che si sostituì a un ricco proprietario, appena morto, per dettare un testamento a proprio favore. Il poeta vede poi maestro Adamo, un noto falsario fiorentino, che ha un violento alterco con Sinone, il greco che persuade i Troiani a far entrare in città il cavallo di legno.

Divina Commedia. Inferno, Canto 30. Dante
Il Canto XXX illustrato da Priamo della Quercia (XV secolo)

Trentunesimo canto

Pozzo dei giganti. I peccatori puniti: i giganti che abusarono della loro forza per opporsi alla divinità. Le pene: sono incatenati alla roccia. I personaggi principali: i giganti Fialte, Nembrot e Anteo.

Giunti sull’orlo dell’ottavo cerchio, Dante e Virgilio vedono mostruosi giganti incatenati alla roccia che sprofonda in una cupa voragine. Virgilio convince uno dei giganti, Anteo, a depositarli nel fondo della voragine.

Trentaduesimo canto

Nono cerchio, I zona (Caina). II zona (Antenora): il nono cerchio è diviso in quattro zone. I peccatori puniti: traditori dei parenti (nella prima zona), traditori della patria e dei partiti politici (nella seconda zona). Le pene: sono immersi nel ghiaccio fino al capo (nella prima zona), sono immersi nel ghiaccio fino a metà del capo (nella seconda zona). I personaggi principali: Alessandro e Napoleone degli Alberti, conti di Val di Sieve in Toscana; il ghibellino Camicione dei Pazzi di Valdarno; Bocca degli Abati che tradì i fiorentini nella battaglia di Montaperti; il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggirei.

Camminando sul ghiaccio del Cocito, Dante e Virgilio vedono i fratelli Alessandro e Napoleone degli Alberti che si uccisero vicendevolmente. Passati nella seconda zona, Dante ha un violento scontro con Bocca degli Abati, dopo aver parlato con Camicione dei Pazzi. Vede infine un dannato che rode ferocemente il capo a un altro peccatore e chiede a Virgilio chi sia.

Trentatreesimo canto

Nono cerchio, terza zona (Tolomea). I peccatori puniti: traditori degli amici. Le pene: sono immersi completamente nel ghiaccio, meno il viso rivolto verso l’alto, in modo che le lacrime si congelano nella cavità degli occhi. Personaggi principali: il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggirei; frate Alberto, uno dei capi guelfi di Firenze; Branca d’Oria, signore di Logudoro, in Sardegna.

Il conte Ugolino narra che il nemico cui rode il capo è l’arcivescovo Ruggirei, dal quale fu condannato a una morte atroce per fame, assieme ai figli e ai nipoti giovanissimi. Il racconto angoscioso strappa a Dante una violenta invettiva contro Pisa che ha permesso tali misfatti. Passato nella terza zona, Dante vede frate Alberto e Branca d’Oria che si liberano dei nemici uccidendoli a tradimento, durante un banchetto.

Trentaquattresimo canto

Nono cerchio, quarta zona (Giudecca). Il centro della terra. I peccatori puniti: traditori dei benefattori. Lucifero e tre traditori delle autorità politiche e religiose (Giuda, Bruto e Cassio). Le pene: sono immersi completamente nel ghiaccio. Lucifero maciulla nelle tre bocche i tre traditori. I personaggi principali: Lucifero, Giuda, Bruto e Cassio.

Dante e Virgilio giungono al centro dell’Inferno, dov’è la gigantesca figura di Lucifero, con tre teste e immense ali, il cui movimento genera il vento che ha ghiacciato il Cocito. Nelle tre bocche Lucifero maciulla Giuda, Bruto e Cassio. Appesi al lungo pelo di Lucifero, i due poeti passano nell’emisfero meridionale della terra e imboccano uno stretto passaggio che li porterà al Purgatorio.

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L’Inferno: riassunto dei canti dal XIX al XXVII https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-19-27-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-19-27-riassunto/#comments Mon, 06 Jan 2014 18:10:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9013 In questo articolo troverete uno schema riassuntivo dell’Inferno, dal XIX al XXVII capitolo, scritto presumibilmente tra il 1307 e il 1310 da Dante Alighieri.

Inferno Dante Canto XIX
Dante si ferma a parlare con Niccolò III. Inferno, canto XIX (Divina Commedia). Illustrazione di Gustave Doré

Diciannovesimo canto

Ottavo cerchio, III bolgia. Peccatori puniti: Simoniaci (cioè i prelati che distribuirono le cariche religiose, non secondo i meriti, ma per denaro). Le pene: sono confitti in buche di pietra, con la testa all’ingiù e hanno i piedi bruciati da fiamme inestinguibili. I personaggi principali: il papa Nicolò III.

Confitto con la testa nella buca, il papa Nicolò III (al quale Dante si è avvicinato) scambia il poeta per il papa Bonifacio VIII che alla sua morte dovrà partecipare proprio in quella bolgia. Dante esplode in una violenta invettiva contro la corruzione dei papi.

Ventesimo canto

Ottavo cerchio, IV bolgia. I peccatori: indovini. Le pene: hanno il capo stravolto dalla parte della schiena e devono camminare senza sosta, guardando sempre all’indietro. Protagonisti: Tiresia, Manto e altri famosi indovini.

La vista di Manto, un’indovina greca che fondò Mantova, dà l’occasione a Virgilio di parlare dell’origine della città. Dalla sommità del ponte che sovrasta la bolgia, Dante indica a Virgilio alcuni famosi.

Ventunesimo canto

Ottavo cerchio, V bolgia. I peccatori puniti: barattieri (quelli che vendettero le cariche pubbliche per denaro). Le pene: sono immersi nella pece bollente e se tentano di uscire, vengono straziati dagli acuminati uncini dei diavoli. I personaggi: un magistrato di Lucca.

Dante e Virgilio assistono allo strazio di un magistrato lucchese che aveva tentato di uscire dalla pece. Poi un gruppo di diavoli vorrebbe scagliarsi sui due poeti, ma Virgilio espone al loro capo, Malacoda, gli scopi del viaggio di Dante. Malacoda, allora, dà ai due poeti una scorta di diavoli, per indirizzarli su una falsa strada.

Ventiduesimo canto

Luogo, peccatori e pene come sopra. Personaggi: lo spagnolo Ciampolo di Navarra.

Dante e Virgilio parlano con Ciampolo di Navarra che narra la sua storia, mentre i diavoli attendono di straziarlo, essendo uscito dalla pece. Alla fine, però, Ciampolo riesce, con un inganno, a sfuggire ai diavoli e a rituffarsi nella pece: i diavoli adirati si azzuffano fra di loro.

Ventitreesimo canto

Ottavo cerchio, VI bolgia. I peccatori puniti: gli ipocriti e i farisei (i sacerdoti ebrei che condannarono Cristo). Le pene: gli ipocriti camminano sotto pesanti cappe, fuori d’oro e dentro di piombo. I farisei giacciono crocefissi a terra e sono calpestati dagli ipocriti. I personaggi: i frati Godenti (gli appartenenti a un ordine religioso di Bologna), Caifa, il sacerdote ebreo che volle la morte di Cristo.

Ancora adirati per l’inganno subito da Ciampolo, i diavoli tentano di avventarsi su Dante e Virgilio che riescono a rifugiarsi nella VI bolgia. Qui, camminando a fianco di alcuni peccatori, ascoltano il racconto delle loro vicende terrene.

Ventiquattresimo canto

Ottavo cerchio, VII bolgia. Peccatori: ladri. Le pene: corrono nudi in mezzo a grovigli di serpenti che s’avvinghiano ai loro corpi, provocando mostruose trasformazioni. I personaggi: il pistoiese Vanni Fucci.

Nel fondo della bolgia, Dante vede un serpente avventarsi su un peccatore che brucia e si riduce in cenere, ma che poi riprende subito le sembianze di prima. Interrogato da Virgilio, il peccatore risponde di essere Vanni Fucci e confessa rabbiosamente i suoi peccati, poi predice a Dante che i Bianchi saranno cacciati da Firenze.

Venticinquesimo canto

Ottavo cerchio, VII bolgia. Peccatori: i ladri. Protagonisti: Agnolo Brunelleschi, Buoso Donati e altri fiorentini.

Dante scaglia un’invettiva contro Pisa che ha generato un ladro come Vanni Fucci. Poi assiste alle mostruose trasformazioni di cinque fiorentini che, morsi dai serpenti, si fondono fra loro e con i serpenti stessi.

Ventiseiesimo canto

Ottavo cerchio, VIII bolgia. Peccatori: i consiglieri di frodi. Le pene: vagano per la bolgia avvolti da una grande fiamma, appuntita verso l’alto. I personaggi: Ulisse e Diomede.

Vedendo una fiamma con una doppia punta, Dante chiede di conoscere le anime racchiuse in essa: sono Ulisse e Diomede, uniti nel tessere danni contro Troia e uniti, quindi, anche nelle pene. Ulisse parla del suo ultimo viaggio, quando infuse ai compagni il desiderio di conoscere il mondo e li spinse a uscire dai limiti concessi agli uomini: inoltratisi in un oceano sconosciuto, furono travolti da una tempesta.

Ventisettesimo canto

Ottavo cerchio, VIII bolgia. Peccatori e pene come sopra. Personaggi: Guido da Montefeltro, condottiero romagnolo.

Parlando con Guido Montefeltro, Virgilio gli espone le condizioni politiche della Romagna. Poi Guido racconta che fu indotto al peccato proprio dal papa Bonifacio VIII, che aveva bisogno dei suoi consigli astuti per annientare la famiglia nemica dei Colonna.

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L’Inferno: riassunto dei canti dal X al XVIII https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-10-18-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-10-18-riassunto/#comments Wed, 01 Jan 2014 15:43:43 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8895 L’Inferno: riassunto dei canti dal X al XVIII

In questo articolo trovate uno schema riassuntivo dell’Inferno, dal X al XVIII capitolo, scritto presumibilmente tra il 1307 e il 1310 da Dante Alighieri. Canti X – XVIII dell’Inferno: appunti, riassunto e principali figure presenti.

Illustrazione di William Blake: Farinata e Calvalcante con Dante e Virgilio (Canto decimo)
Illustrazione tratta dal Canto X: Farinata e Calvalcante con Dante e Virgilio (opera di William Blake)

Canto 10°

Sesto cerchio. I peccatori puniti: gli eretici. Le pene: sono stipati in grandi tombe infuocate. I personaggi principali: Farinata degli Uberti, Cavalcante Cavalcanti.

Dante ha un aspro colloquio col ghibellino Farinata degli Uberti, la cui famiglia era stata fieramente avversa a quella del poeta. Farinata predice a Dante l’esilio e poi gli spiega che le anime possono vedere il futuro ma non il presente. Interviene Cavalcante Cavalcanti, padre del poeta Guido (amico di Dante, celebre anche per il sonetto Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io e autore della poesia Perch’i’ no spero di tornar giammai).

Canto 11°

Sesto cerchio. Peccatori: Gli eretici. Personaggi: il papa Anastasio II.

Mentre si riposano accanto alla tomba del papa Anastasio II, Virgilio spiega a Dante come siano distribuite le anime dei dannati nel resto dell’Inferno.

Canto 12°

Settimo cerchio, I girone (il settimo cerchio è diviso in tre zone dette gironi). I peccatori puniti: violenti contro il prossimo (omicidi, tiranni, ecc.). Le pene: sono immersi in un fiume di sangue bollente, il Flegetonte, trafitti dalle frecce dei Centauri. I personaggi: crudeli tiranni e feroci condottieri come Dionisio di Siracusa e Attila.

Virgilio protegge Dante, prima dall’ira del Minotauro (un mostro infernale che gli sbarra la strada) poi dalle frecce dei Centauri. Alla fine convince il centauro Nesso a trasportarli al di là del Flegetonte, sulla sua groppa. Nesso indica ai poeti varie anime di dannati immersi nel sangue bollente.

Canto 13°

Settimo cerchio, II girone. Peccatori puniti: violenti contro se stessi (i suicidi e gli scialacquatori delle proprie sostanze). Le pene: i suicidi sono tramutati in alberi mentre gli scialacquatori sono straziati da cani rabbiosi. I personaggi: Pier delle Vigne fra i suicidi, Lano da Siena e Jacopo da Sant’Andrea fra gli scialacquatori.

Entrati in una cupa foresta, Virgilio invita Dante a spezzare un rametto dal quale escono sangue e lamenti: solo in questo modo Dante riesce a credere che negli alberi sono racchiuse le anime dei suicidi. Il poeta parla con Pier delle Vigne, segretario di Federico II, che racconta d’essersi ucciso avendo perso la fiducia del sovrano. Dante assiste poi allo strazio di due scialacquatori.

Canto 14°

Settimo cerchio, III girone. I peccatori: violenti contro Dio (bestemmiatori). Pene: giacciono supini sulla sabbia infuocata di un deserto, sotto una pioggia di fuoco. Personaggi: Capanno, uno dei sette re che, nella Grecia antica, parteciparono alla guerra contro Tebe.

Virgilio indica a Dante il re Capanno, al quale rimprovera d’aver sfidato la potenza degli dei, esaltato dalla vittoria su Tebe. Virgilio spiega poi a Dante l’origine dei fiumi infernali e gli parla di un’immensa statua (il “Veglio di Creta”) costruita con diversi metalli, simboli delle varie età del mondo.

Canto 15°

Settimo cerchio, III girone. I peccatori puniti: violenti contro la natura (sodomiti). Pene: camminano senza posa sotto la pioggia di fuoco. I personaggi: Brunetto Latini.

Camminando sugli argini del Flegetonte (che nella parte finale attraversa il deserto di fuoco) Dante e Virgilio possono avvicinare le anime punite sulla sabbia ardente. Fra esse c’è Brunetto Latini, al quale Dante riconosce il merito d’avergli data un’alta formazione interiore. Brunetto esorta il poeta a non venir meno ai suoi ideali di giustizia e gli predice l’esilio, dopo aspre lotte tra Bianchi e Neri.

Canto 16°

Settimo cerchio, III girone. I peccatori: violenti contro la natura. Pene: camminano senza posa sotto la pioggia di fuoco. I personaggi: alcuni fiorentini fra cui Guido Guerra e Jacopo Rusticucci.

Ad alcuni fiorentini che chiedono notizie della loro città, Dante risponde con una fiera invettiva contro la corruzione di Firenze. Alla fine del cerchio, c’è una cupa voragine nella quale Virgilio getta la sua cintura.

Canto 17°

Settimo cerchio, III girone. Peccatori: violenti contro l’arte (nel senso medievale di lavoro): sono gli usurai che coi loro prestiti esosi danneggiano le attività umane. Pene: stanno seduti sull’orlo del deserto infuocato, sotto le fiamme che cadono dall’alto. Personaggi: alcuni fiorentini e il bolognese Reginaldo Scrovegni.

Richiamato dalla cintura di Virgilio, sale dal fondo della voragine, un mostro alato, Gerione. Dopo aver parlato con alcune anime, Dante e Virgilio salgono sulle spalle di Gerione che li deposita in fondo alla voragine, nel cerchio VIII.

Canto 18°

Ottavo cerchio, I e II bolgia (il cerchio è diviso in 10 profondi fossati, detti bolge). Peccatori: seduttori e ruffiani, nella prima bolgia. Adulatori nella seconda bolgia. Pene: nella prima bolgia i dannati devono correre senza sosta, sferzati dai diavoli. Nella seconda bolgia i peccatori sono immersi nello sterco. Personaggi: il bolognese Venedico Caccianemico e Giasone tra i seduttori e i ruffiani, il lucchese Alessio Interminelli e la cortigiana Taide tra gli adulatori.

Dall’argine della prima bolgia (ogni bolgia ha due argini e ponti rocciosi che l’attraversano, meno la VI bolgia dove i ponti sono crollati), Dante e Virgilio parlano con Venedico Caccianemico (che indusse la sorella a cedere all’amore di un potente signore) e con Giasone che sedusse e abbandonò la regina di Lemno. Passano poi nella bolgia successiva, dove, in un fetore insopportabile, Alessio Interminelli  e Taide parlano dei loro peccati.

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L’Inferno: riassunto dei canti dal I al IX https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-1-9-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/inferno-canti-1-9-riassunto/#comments Wed, 11 Dec 2013 09:32:40 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8861 La cantica dell’Inferno, che fa parte del vasto poema “La divina Commedia“, di Dante Alighieri, inizia con il celebre verso: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita”. Il poema è diviso in tre parti: L’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, suddivise a loro volta in cento canti. Formati di 11 sillabe (endecasillabi), i versi sono riuniti a gruppi di tre (terzine), dove il primo e il terzo verso hanno la medesima rima e il secondo determina la rima del primo verso della terzina successiva.

L’Inferno fu scritto presumibilmente tra il 1307 e il 1310. Di seguito vi proponiamo uno schema riassuntivo dell’Inferno dal I al IX capitolo.

Inferno Dante e Virgilio
Dante e Virgilio visitano l’Inferno: dettaglio di un dipinto di William-Adolphe Bouguereau (1850)

Il primo canto

Il luogo dei fatti narrati è la selva oscura. Un colle luminoso. I personaggi principali sono Dante e poi Virgilio. A 35 anni, Dante si è smarrito in una selva oscura. Vede un colle luminoso e cerca di salirvi, ma è respinto da una lonza, da un leone e da una lupa. Gli appare Virgilio che si offre di guidarlo alla salvezza attraverso un viaggio nei regni dell’oltretomba.

Secondo canto

Nella selva oscura. Dante teme che le sue forze non siano sufficienti per un viaggio così arduo, ma Virgilio gli rivela d’essere stato inviato da Beatrice, sollecitata a sua volta da Santa Lucia e dalla Madonna. Confortato, Dante decide di seguire Virgilio.

Terzo canto

Il luogo dove si svolgono i fatti è il vestibolo dell’Inferno e il fiume Acheronte. I peccatori puniti sono gli ignavi, cioè che furono così privi di vitalità che non seppero fare né il bene né il male. Inseguono a corsa folle uno straccio, morsi da insetti schifosi, tra un fango putrido. I personaggi principali di questo canto sono: papa Celestino V e Caronte.

Nel vestibolo dell’Inferno (una zona che precede l’Inferno vero e proprio) Dante trova gli ignavi, che tratta con profondo disprezzo: tra essi c’è il papa Celestino V che abbandonò la dignità papale, incapace di guidare la Chiesa. Sulle rive dell’Acheronte (dove si raccolgono i dannati per essere traghettati al di là del fiume, confine dell’Inferno), Caronte si rifiuta di trasportare Dante sulla sua barca. Un lampo e un violento terremoto fanno svenire il poeta.

Quarto canto

Primo cerchio: il limbo. I peccatori puniti sono: i bambini non battezzati e i saggi dell’antichità che non conobbero Cristo. Non hanno pene corporali ma solo un desiderio insoddisfatto di Dio. I personaggi sono: grandi personaggi, filosofi e poeti dell’antichità.

Svegliato da un tuono, Dante si ritrova al di là dell’Acheronte. In un luminoso castello, vede i poeti Omero, Orazio, Ovidio e Lucano e s’intrattiene con loro. Vede ancora i filosofi Socrate, Platone e Aristotele e altre grandi figure dell’antichità come Ettore (l’eroe troiano), Enea e Giulio Cesare.

Quinto canto

Secondo cerchio. I peccatori sono: i lussuriosi, quelle anime cioè che cedettero alle passioni d’amore. La pena: sono travolti da una terribile tempesta. I personaggi: Minasse, Francesca da Rimini e Paolo Malatesta. All’ingresso del cerchio, un mostro infernale, Minasse, indica a ogni anima il luogo che le è destinato. Travolti da una violenta bufera, passano davanti a Dante e a Virgilio gli spiriti che cedettero alle passioni, fra cui Cleopatra, Elena di Troia, Paride. In un momento di quiete, Dante parla con Francesca che racconta la storia del suo tragico amore per Paolo. Il poeta, commosso, sviene.

Sesto canto

Terzo cerchio. I peccatori sono: i golosi. Le pene: giacciono supini nel fango flagellati da pioggia e grandine e straziati da Cerbero, un cane a tre teste. Personaggi: il fiorentino Ciacco.

Ripresi i sensi, Dante si ritrova nel III cerchio. Ciacco, balzato dal fango, parla a Dante delle condizioni di Firenze, profetizzando le lotte fra i Bianchi e i Neri, e la sconfitta dei Bianchi.

Settimo canto

Quarto cerchio. I peccatori sono: gli avari e i prodighi. Le pene: devono spingere col petto pesantissimi macigni. Personaggi: papi e cardinali che il peccato ha talmente contaminato, da renderli irriconoscibili.

All’ingesso del cerchio, un mostro infernale, Pluto, cerca di spaventare Dante con parole misteriose, d’ignoto significato. Virgilio lo riduce al silenzio, poi chiarisce a Dante il concetto di fortuna, cioè di quell’entità misteriosa che dona e toglie ricchezza, secondo una incomprensibile logica.

Ottavo canto

Quinto cerchio. I peccatori puniti: iracondi e accidiosi. Le pene: le anime dei dannati sono completamente immerse nella palude Stigma. Il personaggio principale è: Filippo Argenti, un fiorentino noto per il suo orgoglio.

Un mostro infernale, Flegias, trasporta Dante e Virgilio, sulla sua navicella, al di là della palude Stigma. Durante il tragitto, Filippo Argenti cerca di fermarli, ma Virgilio lo respinge nella palude, dove gli altri dannati ne fanno strazio. Dopo lo Stige, si levano le alte mura della città di Dite (la parte inferiore dell’Inferno), da dove torme di diavoli tentano di impedire il passaggio di Dante.

Nono canto

Luogo dei fatti: ai piedi delle mura della città di Dite. I personaggi sono: diavoli e mostri infernali e un angelo.

In aiuto dei diavoli, giungono le Furie (mostri femminili, con serpenti al posto dei capelli) e Medusa, che riduce in pietra chi la guarda. Tuttavia scende dal cielo un angelo che mette in fuga mostri e demoni: Dante e Virgilio entrano nella città.

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Trittico del Giardino delle delizie, di Hieronymus Bosch https://cultura.biografieonline.it/giardino-delle-delizie-trittico-bosch/ https://cultura.biografieonline.it/giardino-delle-delizie-trittico-bosch/#comments Thu, 03 Jan 2013 22:50:34 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5200 Trittico del Giardino delle Delizie è un quadro di Hieronymus Bosch. Si tratta di un trittico dipinto ad olio su tavola che misura 220 x 389 cm ed è composto da tre pannelli. Attualmente è conservato nel Museo del Prado a Madrid. E’ stato dipinto fra il 1480 e il 1490 circa. Il trittico rappresenta il Giardino delle delizie cioè il paradiso terrestre, luogo del piacere dei sensi, nella parte sinistra ed in quella centrale; mentre rappresenta l’inferno nel pannello di destra, luogo in cui si consumano i peccati mortali.

Trittico del Giardino delle Delizie, opera di Hieronymus Bosch
Hieronymus Bosch, Trittico del Giardino delle Delizie

Giardino delle delizie: un’opera satirica

Si tratterebbe di una satira di respiro universale in cui si rappresentano i piaceri incontrollabili che governano l’umanità.

Il pannello a sinistra

Nel pannello posto a sinistra appare il Paradiso terrestre: in basso si può osservare Dio che ha creato la donna da una costola di Adamo.

La natura è rigogliosa e strana, è diversa da quella della Terra, a sottolineare un altro mondo, posto altrove. Infatti ci sono animali fantastici e rari, alcuni appartengono al nostro mondo altri no.

In fondo ci sono delle costruzioni composte da rocce e materiale sconosciuto; vi sono case di uccelli, i quali sono animali del cielo e icone di ambientazione paradisiaca.

Il pannello al centro

Il pannello centrale narra una serie di episodi che possono essere letti per fasce orizzontali.

In basso alcune figure stanno raccogliendo e mangiando della frutta; trasportano e toccano conchiglie e minerali di vario genere; si tratta di  allegorie dei piaceri della carne. A sinistra ci sono due amanti dentro ad una teca di vetro: essa rappresenta la fragilità del piacere.

Al centro del quadro vi sono dei cavalieri nudi che cavalcano animali fantastici; vi sono anche animali che appartengono al mondo reale:

  • leoni;
  • pantere;
  • grifoni;
  • asini, ecc.

Si tratta della cavalcata della libidine che si svolge attorno alla fontana della giovinezza.

Sempre al centro si nota una fontana in cui si bagnano donne che hanno sul capo corvi, pavoni ecc.

In alto e in fondo si vede il globo azzurro della fontana dell’adulterio, ai lati costruzioni bizzarre composte da vegetali e minerali.

Il pannello a destra

Il pannello di destra rappresenta, invece, l’inferno. E’ il regno dei peccati mortali. Qui ci sono persone sottoposte a supplizi di vario genere e natura, perpetrati da diavoli che sono per metà grilli.

Al centro vi è l’inquietante e meraviglioso uomo albero.

Il trittico sembra sia stato realizzato su commissione di Enrico III di Nassau (1483-1538), uomo di grande cultura e ricchissimo collezionista, il quale aveva una profonda ammirazione per Hieronymus Bosch. Il nobile espose questa magnifica rappresentazione nel suo palazzo di Bruxelles.

Un curioso confronto con Dalí

Esiste un quadro di Salvador Dalí che si ispirerebbe ad un particolare dell’opera di Bosch. Si tratta del seduttivo – e per molti versi sconcertante – quadro dal titolo Il grande masturbatore, realizzato dal pittore spagnolo nel 1929.

Il grande masturbatore - Salvador Dalì
Il grande masturbatore – Salvador Dalí

Ora guardate quale grande somiglianza c’è con questo dettaglio del quadro di Bosch, di seguito

Il giardino delle delizie - Particolare
Il giardino delle delizie – Particolare

Questo dettaglio si trova nel pannello sinistro dell’opera di Bosch, sul lato destro, a metà altezza. La scena è composta da rocce, cespugli e animaletti che ricordano un viso con naso prominente e lunghe ciglia. Proprio come il geniale autoritratto di Dalí.

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