illuministi Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 26 Mar 2024 07:05:40 +0000 it-IT hourly 1 Illuminismo, i personaggi principali: riassunto per la scuola https://cultura.biografieonline.it/illuminismo-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/illuminismo-riassunto/#comments Tue, 26 Mar 2024 05:42:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19649 L’Illuminismo è un movimento intellettuale, politico e ideologico che nacque nell’Europa del Settecento. Esso ha caratterizzato tutto l’orientamento culturale del secolo stesso ed è stato fondamentale perché ha stravolto il pensiero intellettuale e non solo. Nacque in Francia ma si diffuse molto presto in Inghilterra e poi in tutta l’Europa, arrivando perfino al Nord America.

Illuminismo - Enciclopedia
Il frontespizio della “Enciclopedia”, l’opera simbolo dell’Illuminismo

La parola Illuminismo (in francese Lumieres, in inglese Enlightenment) deriva da lume: esso infatti ha lo scopo di illuminare le menti e il mondo, attraverso la ragione, per allontanare le tenebre della superstizione e dell’ignoranza .

Questo movimento, fondamentale per la nascita della cultura moderna, parte da un’idea di fondo. Gli uomini possono salvarsi non attraverso il ruolo di Dio (e quindi attraverso la religione) ma mediante l’uso del libero pensiero.

La rivoluzione dell’Illuminismo

Questo concetto era profondamente rivoluzionario per un periodo, quello del Settecento, da cui si era appena usciti dall’epoca degli assolutismi. I sovrani sfruttavano, quindi, la religione per imporre il proprio potere. Il re in persona veniva considerato diretto discendente divino.

Il Seicento, per molti aspetti, fu quindi un secolo ricco di superstizioni e credenze che non avevano alcun fondamento scientifico. A tutto ciò gli intellettuali reagirono con l’Illuminismo, con lo scopo di creare un nuovo modo di vedere le cose solo attraverso la ragione.

Da un punto di vista politico, l’Illuminismo comportò evidenti cambiamenti. Per la prima volta un movimento mise al centro l’individuo, il suo bisogno di libertà e la creazione di migliori condizioni di vita per tutti. Si affermò, inoltre, il concetto di uguaglianza sociale e di sovranità popolare, temi che avrebbero cambiato per sempre le sorti politiche europee.

Gli illuministi

Il padre dell’Illuminismo può essere considerato John Locke (1632-1704). Egli fu un importantissimo filosofo inglese, creatore dell’empirismo ovvero la teoria secondo la quale la conoscenza dipende completamente dall’esperienza.

Secondo il suo pensiero, quando si deve conoscere qualcosa è importante partire dalla pratica. Perché è solo attraverso l’esperienza che si può capire la realtà. Insieme a Locke, altri grandi intellettuali inglesi  che ispirarono gli illuministi furono Isaac Newton e David Hume.

John Locke
John Locke

In Francia

Le loro lezioni furono quindi recepite in Francia da alcune delle figure che sono diventate i pilastri di questo movimento: Voltaire, Rousseau, Montesquieu, Diderot, Fontenelle, D’Alembert ed altri intellettuali borghesi che si erano formati nei salotti letterari del tempo.

Con questi grandi esponenti nacque la figura dell’intellettuale al servizio dell’umanità. Essi, con le loro opere, intesero diffondere le credenze dell’Illuminismo in tutti i campi del sapere. Dalla politica, alle scienze diffusero i valori e i costumi in modo tale da liberare la cultura dalla superstizione e dall’ignoranza.

Lo scopo primario degli illuministi era infatti quello di creare una cultura aperta a tutti, in nome dell’autonomia della ragione. Soprattutto in nome della fiducia nel progresso legato alle scoperte scientifiche.

L’Enciclopedia

Fondamentale divenne così la stesura di un’enciclopedia che toccasse tutti i saperi e che fosse riscritta secondo i canoni dell’Illuminismo stesso. Nacque così l’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri. Sotto la direzione di Denis Diderot per la parte umanistica e di Jean D’Alembert per quella scientifica, l’opera cercò di valicare le differenze tra le diverse discipline per creare un sapere che fosse sempre aperto alla tecnica. A formare la monumentale opera che fu l’Enciclopedia, c’erano 17 volumi. Venne pubblicata tra il 1751 e il 1772.

Denis Diderot
Denis Diderot

Chiaramente, dando molta importanza alla ragione e criticando la religione e le sue credenze, l’Illuminismo entrò in collisione con la Chiesa. Questa inserì le opere degli intellettuali all’indice dei libri proibiti.

L’Illuminismo e la Chiesa

Anche l’Enciclopedia venne aspramente criticata perché la Chiesa era spaventata dalla diffusione di queste nuove teorie. In realtà Voltaire affermò spesso che l’uomo era naturalmente predisposto alla religione, dando vita ad una nuova dottrina chiamata deismo. Il deismo affermava l’esistenza di Dio ma rifiutava tutte le altre forme di religiosità.

In Italia

L’Illuminismo fu un movimento cosmopolita: si diffuse presto in tutto il Nord del mondo. In Italia si ricordano Pietro Verri (fondatore della rivista «Il Caffè») e Cesare Beccaria, che scrisse un trattato sulla pena di morte e la tortura (Dei delitti e delle pene). Questi furono temi davvero innovativi per l’epoca.

Dei delitti e delle pene
Dei delitti e delle pene, un’immagine dell’autore Cesare Beccaria e una delle prime pagine

Verso le rivoluzioni

Le nuove idee di libertà, uguaglianza e fratellanza si diffusero con grande successo tra gli intellettuali. Queste nuove idee aprirono talmente tanto le menti, da portare all’insorgere della Guerra d’Indipendenza Americana (1785-1783) e della Rivoluzione Francese (1789- 1799). Per la prima volta il popolo agì per contrastare l’assolutismo e ribadire i propri diritti di libertà e uguaglianza.

Liberté, Égalité, Fraternité (in italiano Libertà, Uguaglianza, Fratellanza) sono le parole che compongono un celebre motto francese del periodo dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese. Esso è poi divenuto il motto nazionale della Repubblica Francese.

L’Illuminismo può pertanto essere considerato come un movimento che ha rivoluzionato il mondo, che ha portato grandi conquiste per l’umanità (come affermarono i grandi filosofi tedeschi Marx ed Hegel). Certamente però ha avuto i suoi limiti.

In particolare il fatto che queste idee siano rimaste ferme agli intellettuali borghesi senza il coinvolgimento dell’intera popolazione.

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Neoclassicismo: dall’Illuminismo all’arte neoclassica https://cultura.biografieonline.it/neoclassicismo/ https://cultura.biografieonline.it/neoclassicismo/#comments Fri, 16 Sep 2016 08:07:48 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19803 A partire dalla seconda metà del Settecento, in tutti i paesi europei iniziò la diffusione di un nuovo movimento artistico-letterario: l’Illuminismo. L’idea di base era quella che la ragione potesse illuminare, da qui infatti deriva la parola Illuminismo, le tenebre dell’ignoranza e della superstizione che all’epoca dell’Assolutismo dilagavano in Europa. Le idee illuministiche erano piuttosto rivoluzionarie. Per la prima volta si parlò di libertà, uguaglianza, progresso e libera ricerca. Queste idee  sconvolsero ogni campo del sapere: la scienza, la letteratura, l’arte, la pittura e l’architettura. In questo articolo approfondiremo il tema dell’Illuminismo nell’Arte che portò alla nascita del Neoclassicismo.

L’Illuminismo nell’Arte

Lo spirito critico dell’Illuminismo investì soprattutto la storia e le arti figurative. In questo periodo storico nacque la storia dell’arte come disciplina. Vennero infatti assunti come modello le forme classiche dell’arte greca, semplici e chiare in contrapposizione a quelle pompose e ricercate del Barocco. Il barocco fino a quel momento aveva dominato la scena.

Fondamentali furono le pubblicazioni del tedesco Johann Winckelmann, come Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura (1755). Con Winckelmann si diede avvio allo studio della storia dell’arte come materia e soprattutto all’interesse per l’arte classica.

Johann Winckelmann
Johann Winckelmann

Il Neoclassicismo

Proprio a partire da queste premesse, prese avvio il Neoclassicismo, ossia la corrente artistica che si diffuse a seguito dell’Illuminismo. Il termine venne adottato per la prima volta solo in età Romantica, nel 1880, per indicare in modo dispregiativo una corrente che era stata elaborata prima su carta e poi messa in pratica.

Per la prima volta, con il Neoclassicismo, non furono gli artisti italiani ad essere in prima fila ma i colleghi europei, in particolare francesi ed inglesi. Tutto partì dalla Francia.

Nacquero le Accademie pittoriche: i pittori non si formavano più dai maestri di bottega ma direttamente in esse. In generale, la pittura del Settecento si concentrò principalmente sulle vedute di città (nacque infatti il Vedutismo, che vide il Canaletto, pittore italiano, tra i suoi principali esponenti), ritratti, nature morte o scene cittadine che rispecchiavano la realtà così come gli artisti la vedevano, seguendo l’esigenza illuminista di indagare dal vero la società.

Le arti figurative risentirono profondamente di questi cambiamenti. Di conseguenza cambiarono i gusti del pubblico e soprattutto si modificò il rapporto tra classi sociali. Venne data importanza al gusto della borghesia, diventata la classe dominante. Importante ruolo sociale veniva affidato all’arte, riprendendo lo stesso concetto valido per gli antichi greci: l’Arte tornò ad essere considerata fondamentale per la formazione dell’individuo.

Il Neoclassicismo è una corrente del gusto che ha subito una lunga elaborazione teorica prima di nascere completamente nella breve e intensa fioritura dello stile Impero, dopodiché è piano piano scomparso sotto l’azione dei fermenti romantici che recava in sé fin dalle origini. (MARIO PRAZ)

Gli artisti neoclassici

Impossibile non citare il più importante artista francese attivo in quel periodo: Jacques-Louis David, studioso dell’antico ed autore di alcuni dipinti importantissimi quali “Il giuramento degli Orazi” (1784), “Marat assassinato” (1793), “Saffo e Faone” (1809). Con lui lo stile classico divenne lo Stile Impero per eccellenza, perché egli lavorò per Napoleone Bonaparte.

Neoclassicismo e Arte Neoclassica: Saffo e Faone - dettaglio del quadro
Saffo e Faone – dettaglio del quadro di Jacques-Louis David, esempio di Arte Neoclassica

Attorno al David si formò una generazione di artisti che contribuirono a diffondere il suo stile in tutta Europa.

In Italia lo stile Neoclassico si affermò con maggiore lentezza rispetto agli altri paesi europei. Tuttavia non mancarono artisti eccezionali in questo campo. Tra i pittori neoclassici ricordiamo Andrea Appiani e tra gli scultori Antonio Canova.

Il primo, milanese, si uniformò al nuovo stile pittorico e si occupò in particolare di natura e di figure mitologiche. Il secondo fu invece in grado di assorbire tutte le novità delle teorie del Winckelmann e di diventare colui che avrebbe cambiato per sempre la scultura italiana.

Canova scelse quasi sempre soggetti mitologici per le sue sculture. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Dedalo e Icaro (1778-1779, ispirata alla storia di Icaro), Amore e Psiche (1786-93), ispirata all’omonimo mitoApollo che si incorona (1781-82).

La forza delle sculture di Canova risiede nella semplicità, nella grazia che si rispecchiava a pieno nel motto di Winckelmann: nobile semplicità e quieta grandezza.

amore e psiche antonio canova
La scultura “Amore e Psiche“, di Antonio Canova, è conservata presso il Louvre

I cambiamenti nel gusto, però, furono certamente lenti perché il passaggio dall’eccesso Barocco alla quiete Neoclassica richiese molto tempo. Questa nuova corrente artistica influenzò profondamente l’arte successiva, imprimendo un segno e un gusto che tutt’oggi si possono distinguere.

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