hard boiled Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 06 Nov 2024 08:07:39 +0000 it-IT hourly 1 Andrew Vachss, due libri: Oltraggio e The getaway man https://cultura.biografieonline.it/andrew-vachss-libri/ https://cultura.biografieonline.it/andrew-vachss-libri/#respond Mon, 28 Dec 2015 12:33:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16143 e son soddisfazioni

ho letto due libri di andrewvachss perché li ha consigliati giovanniarduino. io di giovanni mi fido. se non sapete chi è giovanni, credo sia sufficiente dire che è il traduttore italiano di stephen king. io non lo so mica come ho conosciuto giovanni, però c’entra l’internet e c’entrano più di dieci anni fa e con giovanni sono arrivati pure enrica e alberto e altri ma lasciamo stare questa parte che pure è interessante perché cose a cui non dai peso poi alle volte invece.
per esempio io quando mi taglio accidentalmente magari penso a mettere un cerotto ma penso anche che dovrei mandare una foto del taglio a giovanni. poi di solito non lo faccio perché mi dimentico e do priorità al cerotto.

Andrew Vachss
Una foto di Andrew Vachss

ma vachss. non ho trovato moltissimo, ho letto oltraggio, interno giallo – 1989 e the getaway man, fanucci, 2010. oltraggio è il primo libro della serie dedicata a burke che è una specie di investigatore che però si dedica soprattutto ai casi di abusi sui minori, anche perché vachss di quello si intende, lo fa de lavoro proprio. o lo ha fatto. ho provato ad andare sul suo sito e sono stata catapultata all’epoca di myspace e dopo poco ne sono uscita sennò ci passavo la giornata invece devo lavorare. comunque burke ha un cane che mi pare sia un mastino napoletano da come lo descrive. ‘mazza se son grossi quelli. ha alcune caratteristiche tipiche dell’investigatore classico da hardboilerone ma è un pochino più evoluto in alcune cose. la storia, va da sé è un caso.

Oltraggio - libro
Oltraggio (una copertina del libro di Andrew Vachss)

the getaway man invece è la storia di uno che fa l’autista di macchine, e sa farlo bene. ma siccome le cose sono divertenti solo se illegali, fa l’autista di macchine per le rapine. andrew vachss io non lo so come guida ma per questo tipetto qui, un po’ ci si casca eh. sarà che siamo un po’ tutte attratte dai bad boys? ma va. è che lui boh. lui vuole guidare.

quando ho preso in mano per la prima volta the getaway man, ho letto nella prima pagina delle dediche questo:
grazie…
Giovanni Arduino [e altri, nda]
e nella pagina successiva:
ringraziamento per…
Joe R. Lansdale
Sul serio, fratello. Saremmo stati dei re.

allora io ho capito che quello sarebbe stato un libro giusto per me, e sono salita in macchina con eddie.

The getaway man - libro - Andrew Vachss
The getaway man (copertina del libro)
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Mirko Confaloniera e il suo thriller lungo le terre del fiume Po https://cultura.biografieonline.it/mirko-confaloniera-intervista/ https://cultura.biografieonline.it/mirko-confaloniera-intervista/#respond Sun, 20 Dec 2015 16:43:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16074 Mirko Confaloniera, nasce a Pavia nel 1975 e vive a Castelletto di Branduzzo. Dopo una laurea in Scienze Politiche, lavora come radiocronista sportivo, assessore alla cultura e filmaker indipendente. All’attivo ha già nove libri, tra gialli e antologie poetiche. Tutti i suoi libri nascono dalle sue esperienze, viaggi, episodi vissuti o luoghi in cui si è trovato a vivere o a ha lavorato (per esempio “I gatti del Policlinico San Matteo”). Con Parallelo45 Edizioni ha pubblicato alla fine del 2015  “Badlands along Po river”, giallo on the road tra il Po pavese e il Polesine.

Mirko Confaloniera - Badlands along Po river - 2015
La copertina del libro di Mirko Confaloniera “Badlands along Po river” (2015, Parallelo 45)

Intervista a Mirko Confaloniera 

Quando e come è nata la tua voglia di scrivere?
La mia voglia di scrivere è nata molto tempo fa, credo di avercela sempre avuta, fin dall’infanzia. Io credo che tutti noi da piccoli abbiamo questa voglia dentro. Poi, non so come mai, quasi tutti la perdono. Io non l’ho mai persa, a me piace scrivere e uso la scrittura per comunicare. Uso molto il mio diario di Facebook e il mio blog per raccontare i miei viaggi e le mie esperienze di vita. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto narrativo, non scrivo mai storie fini a sé stesse, ma sempre fra le righe inserisco un messaggio preciso, una morale, un aspetto della mia poetica.

Come è nato “Badlands along Po river” e quando l’hai scritto?
“Badlands” è nato in seguito a dei viaggi che ho realmente percorso on-the-road da Pavia fino al Polesine, costeggiando il fiume Po fino alla foce. Niente autostrade, solo vecchie strade statali e provinciali. Mi fermavo nei bar dove capitava, pranzavo in vecchie osterie, ammiravo scorci di fiumi nascosti e dimenticati. Da queste esperienze “ecologiste” e contro quel massificante turismo di massa che predilige mete commerciali, è nata l’idea di scrivere un romanzo che partisse da questa idea di viaggio “vecchia maniera”, per poi costruirci sopra una trama thriller e hard boiled di pura immaginazione.

Come racconteresti il tuo romanzo a chi ancora non lo ha letto?
Vi dirò come l’hanno recensito taluni: un “noir ecologista” lungo le rive di un fiume Po che sembra un Mississippi italiano, e un romanzo che dopo una partenza un po’ kerouacchiana decolla verso un’ intrigante storia thriller con colpi di scena uno dietro l’altro.

Quali sono gli autori e i libri che ti hanno ispirato?
“Badlands” risente fin troppo palesemente delle influenze che mi ha lasciato lo scrittore pulp nordamericano Joe Lansdale. Si può perfino azzardare che sia quasi una trasposizione transpadana dei romanzi del ciclo “Hap & Leonard”. Un altro autore, invece, che ho letto negli anni, e che sicuramente mi ha influenzato in passato, è stato Tiziano Sclavi (che non è solo il creatore del fumetto Dylan Dog, ma è anche uno scrittore di romanzi noir, horror e drammatici). Ammetto tuttavia che leggo poco o quasi niente; solo ultimamente mi sto avvicinando ai classici del nostro tempo.

Mirko Confaloniera
Una foto dell’autore Mirko Confaloniera, scattata “on the road”, come il suo romanzo.

Paul, il protagonista di Badlands, è il perfetto prototipo dell’uomo moderno: quarantenne alle prese con lavori a tempo determinato e un senso di precarietà che pervade anche tutti gli altri ambiti della vita, compreso quello sentimentale. Ti sei ispirato a qualcuno di preciso per il personaggio?
Le ispirazioni di questo genere provengono direttamente dalla vita reale. Io vivo in un piccolo paese di provincia, proprio come Paul, dove le precarietà descritte sono all’ordine del giorno: basta soltanto conoscere le persone, soprattutto quelle della mia generazione, ascoltare le loro storie, ecc.

Si vivono momenti difficili e non solo in campo lavorativo; infatti la precarietà sentimentale, di cui si fa cenno, io la metto a braccetto con quella occupazionale. La Crisi purtroppo affonda gli artigli in ogni aspetto umano, anche quello affettivo. C’è voglia di riscatto, in generale, e di ripartire, quello sì. Infatti, il senso del romanzo è che Paul all’inizio è un po’ rassegnato a condurre questa vita modesta e malinconica: il viaggio e tutti gli eventi che gli accadranno lo trasformeranno e gli daranno il coraggio di cambiare radicalmente le sue prospettive.

Ogni viaggio, ogni esperienza, ci trasforma e ci arricchisce, dandoci il coraggio di cambiare. Questo è il senso di “Badlands along Po river”.
(Mirko Confaloniera)

Dove è possibile acquistare il romanzo?
A Pavia presso le librerie C.L.U. (c.so Carlo Alberto / angolo via San Fermo) e La Feltrinelli (via XX settembre). Generalmente è ordinabile in qualsiasi libreria medio-grande sul territorio nazionale. Nonché online su qualsiasi sito di bookstore (Ibs, Libreria universitaria, Hoepli, La Feltrinelli, Mondadori, Rcs, Amazon, Ebay, ecc.) e sul sito della mia casa editrice, la Parallelo45 Edizioni.

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Libri di Jim Thompson https://cultura.biografieonline.it/libri-jim-thompson/ https://cultura.biografieonline.it/libri-jim-thompson/#comments Mon, 27 Jul 2015 15:10:28 +0000 http://girolepagine.com/?p=83 ho appena letto due libri di jimthompson:
l’assassino che è in me – fanucci, 2013
colpo di spugna – einaudi, 2014 titolo originale pop. 1280, che me piasce deppiù
e credo di essermi innamorata.
il primo è stato scritto nel 1952, il secondo nel 1964 (ambientati però prima eh), ma c’è una linea comune. entrambi sono in prima persona e in entrambi il protagonista è un tutore della legge – scusate ho sempre voluto usare l’espressione tutore della legge – che però ecco non è del tutto registrato. e quindi succedono cose e c’è gente che si fa male e no spoiler. ma non è questo l’importante.

Jim Thompson
Jim Thompson

mi sono un po’ innamorata, di thompson. perché è quel perfetto incrocio tra noir e hard boiled che ti fa dire *stamminchia*. ma la cosa che merita più di tutto e l’ironia. più o meno sottile ma perfetta. e se nel primo dei due libri che ho letto è un po’ tra le righe, nel secondo è esplicita e io ero morta ribaltata.
l’ironia è quello che ci fa andare avanti senza crollare sotto il peso dei pensieri. è anche quello che ci fa affrontare le cose senza scappare. è i pioli di una scala per scavalcare il muro.

quando leggo libri così sto bene. non è difficile, stare bene mentre leggi su un cuscinone su una spiaggia di un’isola greca, in effetti, ma forse il cuscino la spiaggia il mare spettacolo contavano poco. è leggere thompson che mi faceva stare bene perché alla fine, è quello il genere che mi piace tanto tanto, anche se forse non fa intellettuale.

poi se vi interessa sapere perché per me si trova tra il noir e l’hard boiled potete chiedere ma è una cosa un po’ noiosa e non è detto che sia corretta, dato che è una mia impressione. se invece volete sapere come stavo in spiaggia sull’isola greca ve lo riassumo così: kfuhrgihewòoijerfjoerjgfijgi.

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donato carrisi e il ciclo di mila vasquez https://cultura.biografieonline.it/donato-carrisi-mila-vasquez/ https://cultura.biografieonline.it/donato-carrisi-mila-vasquez/#comments Mon, 08 Jun 2015 09:50:50 +0000 http://girolepagine.com/?p=65 it’s not my cup of tea

SBADABAM.
deve essere più o meno questo il rumore che faccio quando ci ricasco. perché ci ricasco, sempre.
allora tutti che parlano di donato carrisi e io non prendo solo un libro suo, ne prendo un tot. ma di un altro libro suo già parlai, mentre ora ho appena finito di leggere il suggeritore – longanesi, 2009 e l’ipotesi del male – longanesi, 2014. li metto insieme perché compongono il ciclo di mila vasquez, o, dato che sono due, dovrei dire il biciclo, ma non è specificato nei libri se mila vasquez oltre all’auto abbia anche una bicicletta.

Donato Carrisi - Il suggeritore
Donato Carrisi – Il suggeritore (2009)

thrilleroni, ma non è cosa per me. già non reggo bene il fatto che non sia geograficamente ben definito il luogo dove si ambientano le storie. mi urta, devo sapere dove si è. poi le discrepanze, nel primo libro la protagonista vive da un’altra parte e prende il treno per andare nella città dove si svolge la storia e conosce dellaggente, nel secondo è già lì vive lì, pare sempre stata lì. o magari non ho capito una tega io, mi succede spesso.
ma il problema più grosso è che mi manca qualcosa. mi manca tantissimo in realtà. mi manca quello che fa la differenza tra il noir e l’hard boiled, e invece il thrillerone da spiaggia. questo mi manca tanto pure se non so spiegare troppo bene cosa sia.

Donato Carrisi - L'ipotesi del male
Donato Carrisi – L’ipotesi del male (2013)

i libri scorrono veloci, si fanno leggere, si girano le pagine volentieri – anche quelle che ti rimangono in mano grazie a una rilegatura precaria – però non mi han dato emozioni, né al cuore né al cervello.

magari poi cambio idea, ne ho altri due suoi da leggere.

disclaimer: questa è la mia opinione, non dico né che i libri siano scritti male né che non vadano letti né altro. dico quello che ho sentito io.
un po’ tipo il tiramisù. a me non piace. e non mi importa quanto metà delle persone a cui l’ho detto mi han risposto “ah ma non hai mai mangiato il mio, ti piacerebbe sicuramente”. non dubito i vostri tiramisù siano buonissimi e leggeri e mio fratello ne mangia sempre una pirofila intera, a me il tiramisù non piace.

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