gruppo comico Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 21 Nov 2021 17:15:09 +0000 it-IT hourly 1 Lillo e Greg, la biografia di Pasquale Petrolo e Claudio Gregori https://cultura.biografieonline.it/lillo-e-greg/ https://cultura.biografieonline.it/lillo-e-greg/#respond Sat, 12 Dec 2015 11:59:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15941 Definirli un duo comico appare forse riduttivo. Lillo e Greg sono una celebre coppia di artisti: nella loro carriera sono, o sono stati, fumettisti, autori umoristi, conduttori tv e rediofonici, cantanti e attori.

I nomi di Lillo e Greg sono Pasquale Petrolo e Claudio Gregori
I veri nomi di Lillo e Greg sono rispettivamente Pasquale Petrolo (nella foto è a destra) e Claudio Gregori (a sinistra)

Lillo e Greg: gli esordi

Pasquale Petrolo (in arte Lillo, nato il 27 agosto del 1962 a Roma) e Claudio Gregori (in arte Greg, nato il 17 novembre del 1963 a Roma) si conoscono alla casa editrice ACME, in cui lavorano come autori di fumetti comici: Greg si occupa di “Sergio”, mentre Lillo è impegnato in “Zio Tibia”. Dopo il fallimento della casa editrice, nel 1991, i due si trovano senza lavoro, e decidono di creare un gruppo musicale, Latte & i Suoi Derivati.

In seguito fanno parte del gruppo che fonda il programma di Italia 1 “Le Iene”, e sono inviati della trasmissione per tre anni. Nel 1999 esordiscono al cinema con una piccola parte nel film di Giorgio PanarielloBagnomaria”, in cui vestono i panni dei legali che propongono alla signora Bice di comprare lo stabilimento balneare in cui lavora Mario.

Gli anni 2000

Nel mese di maggio del 2000 propongono, sempre su Italia 1, “Telenauta ’69”, show che intende omaggiare la televisione degli anni Sessanta e i suoi spettacoli più celebri, da “Canzonissima” a “Studio 1”.

Lillo - Greg

L’anno successivo la coppia entra nel cast del programma satirico “L’ottavo nano”, con Serena Dandini e Corrado Guzzanti, e torna sul grande schermo in “Blek Giek”, commedia dark di Enrico Caria, al fianco di Biagio Izzo, mentre nel 2002 insieme con Neri Marcorè e Rosalia Porcaro è protagonista di “Mmmh!”.

Nel 2003 Pasquale e Claudio sono autori di “Cocktail d’amore” e di “Stracult”, e prendono parte a “B.R.A. Braccia Rubate all’Agricoltura” e “Abbasso il frolloccone”, nel corso del quale rivisitano alcuni famosi sketch del passato.

In radio Lillo e Greg sono autori e conduttori di “610” (da leggersi “Sei uno zero), trasmissione settimanale di RadioDue che vede la partecipazione di Alex Braga.

Dopo essere diventati commentatori dello show giapponese “Takeshi’s Castle” per Italia 7 e il canale satellitare GXT, su Raidue scrivono e presentano “Bla Bla Bla”, una parodia dei talk show.

Nel frattempo, Lillo torna al cinema senza Greg: nel 2005 veste i panni di Pini in “Fascisti su Marte”, film di Corrado Guzzanti, mentre l’anno dopo è Eugenio in “Per non dimenticarti”, di Mariantonia Avati, pellicola ambientata nel secondo dopoguerra. Nello stesso periodo Pasquale, insieme con Paola Minaccioni, dirige il cortometraggio “Moto Perpetuo”, che viene premiato al Festival 2006 Fregene per Fellini.

Nel 2006 “610”, visto il successo ottenuto, diventa una trasmissione quotidiana; nel frattempo, Lillo e Greg su GXT propongono il personaggio di “Normalman” alias Piermaria Carletti. Lillo, inoltre, si occupa della regia di “Scull of Rap”, con protagonista G-Max dei Flaminio Maphia, mentre Greg partecipa a “Suonare Stella”, trasmissione di Raidue di cui scrive le musiche e la sigla con la collaborazione di Attilio Di Giovanni.

Lillo e Greg
Lillo & Greg

Entrati nel cast della fiction “Un medico in famiglia”, in onda su Raiuno, dove interpretano – nel corso della quinta stagione – i fratelli Zinco, Lillo e Greg girano una nuova stagione di “Normalman” e diventano testimonial pubblicitari delle patatine Crik Crok per Ica Foods.

Nel frattempo esce “Lillo e Greg – The movie!”, una raccolta di sketch in formato digitale diretta da Luca Rea che non viene distribuita al cinema ma solo tramite DVD, via satellite e via Internet.

Tornati alle “Iene” nel 2008, i due attori entrano nel cast di “Parla con me”, programma di seconda serata di Raitre con Serena Dandini, scrivendo e recitando nella sit-com Greg “Anatomy”.

L’anno successivo partecipano a “Victor Victoria”, su La7 (programma condotto da Victoria Cabello), realizzando minifiction surreali, tra cui “Talk Show”, “Agenzia Amico Express” e “Utopia”.

Gli anni 2010

Nel 2010 il vulcanico duo è nel cast di “Mettiamoci all’opera” e commenta il game show “Wipeout per il canale GXT. Si cimenta, inoltre, in sala di doppiaggio, prestando la voce al film “Humpday – Un mercoledì da sballo”: Greg è Ben (interpretato da Mark Duplass), mentre Lillo è Andrew (interpretato da Joshua Leonard).

L’anno seguente (è il 2011) Pasquale Petrolo e Claudio Gregori sono ancora a “Parla con me”, e salgono sul palco del “Festival di Sanremo” interpretando una gag durante l’esibizione della canzone “Il mio secondo tempo” di Max Pezzali.

Nel frattempo Lillo recita in “Nessuno mi può giudicare”, commedia diretta da Massimiliano Bruno, mentre Greg appare ne “Il fascino discreto della parola”, cortometraggio ispirato a un libro di Maurizio Costanzo e prodotto da Barbara Saba.

Lillo e Greg a teatro
Una foto di Lillo e Greg durante un loro spettacolo teatrale

Nel 2012 i due sono su La7 in “The show must go off”, trasmissione comica del sabato sera con Serena Dandini; Lillo, inoltre, regala un cameo alla commedia “Com’è bello far l’amore”, con Fabio De Luigi. Sempre al cinema, i due appaiono in “Colpi di fulmine”: Greg è un ambasciatore, Ermete Maria Grilli, mentre Lillo è il suo autista, di nome Ferdinando; la pellicola si rivela un ottimo successo commerciale superando i dieci milioni di euro al botteghino.

Nel 2013, su Raiuno la coppia presenta la cerimonia di consegna dei David di Donatello; Lillo, inoltre, è nel cast de “La grande bellezza”, di Paolo Sorrentino, e di “Mi rifaccio vivo”, di Sergio Rubini.

Poco dopo, la coppia è insieme in “Colpi di fortuna”: Greg veste i panni di Walter Biffi, fratello segreto del personaggio interpretato da Lillo, Felice Mammola, un ex ballerino di Raffaella Carrà.

I due tornano in sala di doppiaggio grazie a “Epic – Il mondo segreto”, film di animazione in 3D in cui prestano la voce a una lumaca e a una chiocciola; poi nel 2014 recitano in “Un Natale stupefacente”, commedia di cui Greg cura le musiche insieme con Attilio di Giovanni.

Nel 2015, dopo l’apparizione di Lillo in “Tempo instabile con probabili schiarite”, al fianco di John Turturro, la coppia recita in “Natale col boss”, commedia diretta da Volfango De Biasi, al fianco di Paolo Ruffini, Francesco Mandelli e Peppino Di Capri.

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Quando ridere è un’emergenza: intervista a… “Noidellescarpediverse” https://cultura.biografieonline.it/intervista-noidellescarpediverse/ https://cultura.biografieonline.it/intervista-noidellescarpediverse/#respond Tue, 03 Jul 2012 17:27:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2915 Noidellescarpediverse” nascono nel 1997 ad Arezzo, dall’incontro artistico tra Luigi Basco, Francesco Cecinato e Samuele Boncompagni, a cui si aggiunge poi anche Riccardo Valeriani. Come gruppo teatrale specializzato sul Comico e sulla Formazione Teatrale si consolida intorno alle figure di Samuele e Riccardo.
Nel 2001 si costituisce una vera e propria associazione culturale, a cui si aggiungono Alan Bigiarini e Lenny Graziani, del duo “Alan e Lenny”, specializzati in cabaret e magia comica.

Riccardo Valeriani e Samuele Boncompagni sono "Noidellescarpediverse"
Riccardo Valeriani e Samuele Boncompagni sono “Noidellescarpediverse”

Il nucleo del gruppo restano sempre loro due, Samuele e Riccardo.
Così iniziano a partecipare a programmi e selezioni di comici, dai festival di Champluc a Martina Franca, passando per Quartu Sant’Elena, girando letteralmente l’Italia (isole comprese). In tv sono apparsi in Rai e nelle reti Mediaset in varie occasioni, da sitcom come “Andata e Ritorno” (Rai Due), a “Wozzup” di Daniele Bossari (Italia 1), o “Bulldozer – pezzi di ricambio” (ancora RaiDue), o “Cultura Moderna” di Antonio Ricci (Canale 5) fino ad approdare a” Zelig Off” (Canale 5).

Nel 2006 nasce il progetto “SOS Cabaret”, un festival – concorso nazionale dedicato alla comicità, che si tiene ogni anno nei teatri e nelle piazze della Toscana, in cui si inserisce anche la manifestazione “RidiCasentino” (giunta alla sua VI edizione), una serie di eventi estivi sotto le stelle del Casentino aretino, e “AuroraRidens” (alla sua X edizione), serate comiche in collaborazione con il Circolo Culturale Aurora di Arezzo.

Samuele Boncompagni nasce ad Arezzo il 2 ottobre 1980. Frequenta il liceo musicale (studiando violoncello) e si laurea in Musica e Spettacolo presso l’università degli Studi di Siena nel 2003. Ha poi studiato e lavorato presso l’ ”Accademia d’Arti e Mestieri” del Teatro alla Scala di Milano. Si divide tra l’attività di organizzatore, scrittore di teatro, attore e formatore.

Riccardo Valeriani nasce ad Arezzo l’8 gennaio 1973. Dopo la maturità classica, si laurea in Lettere con indirizzo Musica e Spettacolo presso l’Università di Siena nel 1997. In seguito lavora come attore con le compagnie “Teatro Popolare d’Arte”, “Officine della Cultura” e “Liberaccademiadelteatro”. Insegna teatro nelle scuole della Provincia di Arezzo (dall’Infanzia alle Superiori) da circa vent’anni.

Il 1997 è l’anno della svolta e della nascita di “Noidellescarpediverse”.

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Intervista

Allora, come è nata l’idea e da chi?

Riccardo: Io la prima volta ero tra il pubblico…

Samuele: In effetti il primo folle gruppo era con Luigi Basco (oggi affermato pianista) e Francesco Cecinato (affermato ingegnere, ma chitarrista umoristico per passione).

La passione per il teatro è qualcosa di innato. Ma è anche una strada difficile e con poche risorse a disposizione, specie in una piccola città come Arezzo …

Riccardo: Noi puntiamo molto sulla nostra città. Quando abbiamo iniziato non c’erano molte occasioni o luoghi per fare un cabaret nazionale che non fosse solo vernacolo.

Samuele: Abbiamo iniziato a provare cose che piacevano a noi, a farle ad Arezzo, e iniziare a girare l’Italia per confrontarci e crescere.

Riccardo: Per questo abbiamo fatto cinque anni circa di festival dalle Alpi alla Puglia, andando spesso in finale, non vincendo niente, ma accumulando esperienza e conoscenze importanti.

Come nascono i vostri spettacoli?

Riccardo: Il cabaret è una cosa di pancia, un’idea può nascere anche in macchina o a tavola. Per le produzioni di teatro di solito la mente è Samuele, che scrive un testo o butta giù un’idea, e poi proviamo a viverla, mettendoci i corpi.

Samuele: E direi che ce ne mettiamo molto di corpo, visto il nostro peso…

“Noidellescarpediverse”: ogni volta che salite sul palco avete scarpe diverse. Chi è stato l’autore della trovata?

Samuele: Le esperienze in tv ci hanno portato a lavorare in maniera un po’ più metodica e quindi ci siamo divisi i compiti: io curo i testi, ma ci mettiamo tutti e due del nostro.

Riccardo: Io non so scrivere.

Samuele: Io non so leggere.

Riccardo: Forse è per questo che vengono fuori cose che fanno ridere

“Zelig” è uno dei palcoscenici principali per i comici in Italia. Quanta fatica per arrivarci?

Riccardo: Tanta direi!

Samuele: Più o meno noi siamo stati sei anni a fare il laboratorio “Zelig” tra Milano e Firenze, prima di essere scelti per “Zelig Off”, e dopo che ogni anno venivamo invitati ad esibirci davanti ai grandi capi di Milano come rappresentanti del laboratorio toscano.

Riccardo: Grande soddisfazione e grande responsabilità.

Ho assistito ai vostri spettacoli, e la mia impressione è che ricordate le grandi coppie del cabaret degli anni passati, in cui c’era una grande intesa e una grande professionalità, senza volgarità, o battute sguaiate e forzate, come spesso si usa oggi …

Riccardo: La dinamica della spalla e del comico non tramonterà mai.

Samuele: Soprattutto in serate dal vivo è il ritmo che piace al pubblico, è la tensione che si crea tra l’uno con l’altro che ti fa avvicinare ora alla spalla ora al comico.

Riccardo: In tv forse va un po’ camuffata, perché appare stantia alle volte, ma nei live è l’ossatura del nostro spettacolo.

Samuele: Alle volte è difficile staccarsene, ma per quello abbiamo il teatro…

Insegnare teatro e calcarlo. Due lavori complicati!

Riccardo: Insegnare è una gioia, i ragazzi vogliono tanto, se si è generosi.

Samuele: E se ci si mette in gioco!

Riccardo: Alla fine sei prosciugato, ma torni a casa carico.

Samuele: I ragazzi ti danno anche mille spunti comici.

Riccardo: Ogni giorno verifichiamo l’importanza di fare teatro nelle scuole.

Samuele: A patto che gli operatori siano preparati.

Riccardo: Tra me e Samuele avremo fatto venti laboratori sull’insegnare teatro.

Samuele: E coordinarsi con i docenti è fondamentale, in modo che il nostro intervento si integri con quello che i ragazzi fanno a scuola.

Riccardo: Al di là del saggio finale, noi preferiamo fare una dimostrazione aperta del lavoro svolto.

Non è così facile far ridere. Ci vuole espressività, spontaneità …

Samuele: E una faccia come la sua!

Riccardo: E una trippa come la tua!

Samuele: Lasciami stare!

Riccardo: Uno alto e uno basso, uno con i capelli e uno senza… basta entrare in scena e già ridono…

Samuele, pregi e difetti di Riccardo.

Samuele: Fa ridere e russa.

Riccardo: Qual è il pregio?

Riccardo, pregi e difetti di Samuele.

Riccardo: E’ precisino. Vale sia come difetto che come pregio…

Collaborate anche con il duo “Alan e Lenny”. In quattro è più difficile organizzare lo spettacolo?

Riccardo: In effetti… No, scherzo! E’ una gioia!

Samuele: Se dovessimo indicare due persone e due colleghi con cui ci troviamo bene per forza sono loro due.

Riccardo: Pensare che la prima volta che li abbiamo incontrati ci stavano antipatici…

Samuele: Eravamo a un provino allo “Zelig” a Milano.

Riccardo: E c’erano questi due comici del Casentino

Samuele: E noi:” Ah chissà quanto fanno ridere”…

Riccardo: Dopo tre mesi abbiamo iniziato a collaborare…

La sesta edizione di “Ridicasentino” si concluderà l’8 luglio nella cornice di Chitignano (Ar), in Casentino. Ci saranno ospiti illustri?

Riccardo: E’ bellissimo portare serate di puro divertimento, con comici di qualità, nei borghi del Casentino che d’estate sono pieni di turisti, i cittadini sono ospitalissimi, c’è il fresco, Alan e Lenny sono di casa…

Samuele: E quest’anno avremo tanti comici ospiti da Daniele Magini, che ha fatto anche “La sai l’ultima?” su Canale 5, poi Massimiliano Galligani da “Comedy Central” e infine proprio a Chitignano Claudio Marmugi, comico livornese che ha fatto “Zelig” al fianco di Bisio.

“Ridicasentino” fa parte del network nazionale “Sos Cabaret”, altra vostra creatura?

Riccardo: Si, perché anche a “Ridicasentino” c’è una gara di comici. Il vincitore si aggiudica l’accesso alla finale nazionale di “Sos Cabaret” del 22 agosto ad Arezzo e un weekend in Casentino.

Samuele: “Sos Cabaret” è l’unico concorso nazionale presente in Toscana.

Riccardo: Oltre che un festival diffuso.

Samuele: Quest’anno, tra gennaio e agosto, abbiamo fatto e faremo circa 20 spettacoli, toccando le province di Arezzo e Firenze.

Riccardo e Samuele con la locandina della manifestazione “Sos Cabaret”

Ci raccontate l’episodio più curioso della vostra carriera?

Samuele: Una volta eravamo in una piazza, entrò in scena una signora e si mise a sedere accanto a noi.

Riccardo: Facevamo i nostri personaggi degli animalisti.

Samuele: E noi abbiamo improvvisato coinvolgendola, senza prenderla in giro, ma giocandoci un po’. E lei stava al gioco!

Riccardo: Insomma, alla fine venne fuori che era una che aveva appena lanciato forchette e coltelli dalla sua terrazza a dei passanti, ed era inseguita dai Carabinieri. Appena scesa dal palco l’hanno arrestata…

E quello che vorreste dimenticare?

Riccardo: Una serata a Subbiano (Arezzo), una delle prime, pure ripresa da una tv locale. Fu un disastro, ma la tv continuava a mandare in onda la replica…

Un incontro con un personaggio famoso …

Samuele: Ne abbiamo incontrati tanti, da Bisio ad Abatantuono, da Cerami a Benigni

Riccardo: Ma il Gabibbo ci resta nel cuore.

Samuele: Si, lui.

Mai avuta la “paura da palcoscenico”?

Samuele: Un formicolio alla pancia c’è sempre.

Riccardo: E meno male, vuol dire che siamo ancora appassionati!

Riti scaramantici prima di salire sul palco?

Samuele: Il limoncello per Riccardo.

Riccardo: Prima e dopo, ma uno solo…

Progetti di “Noidellescarpediverse”.

Samuele: Finire di ristrutturare la casa.

Riccardo: C’hai quarant’anni e stai con i tuoi…

Samuele: Non ce n’ho quaranta…

Dopo “Ridicasentino” il pubblico potrà vedervi …

Riccardo: Subito!

Samuele: Martedì 10 luglio all’Arena Eden di Arezzo saremo sul palco assieme al mitico Oriano Ferrari.

Riccardo: Ovvero Marco della Noce, il tecnico della Ferrari di “Zelig”.

Samuele: Noi e “Alan&Lenny” apriremo umilmente la serata… e poi tante date tra Marciano, Civitella, Lastra a Signa, insomma controllate il nostro sito…

Riccardo: E Facebook…

Samuele: … E Twitter.

Riccardo: Abbiamo anche Twitter?

Samuele: Direi…

Per chi volesse diventare un duo comico come voi, cosa consigliereste?

Riccardo: Venite ad un nostro laboratorio!

Samuele: Mettetevi in gioco!


http://www.noidellescarpediverse.it

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I Monty Python https://cultura.biografieonline.it/monty-python/ https://cultura.biografieonline.it/monty-python/#comments Sun, 10 Jun 2012 13:20:11 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2386 I Monty Python sono un celebre gruppo comico del Regno Unito. Un esempio di umorismo colto, che ha saputo far ridere generazioni intere. Sono famosi soprattutto in Inghilterra, ma sono conosciuti anche in Italia, grazie al celebre film “Monty Python – Il senso della vita” (The Meaning of Life), vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 1983.

Monty Python
Monty Python

Graham Chapman, John Cleese ed Eric Idle si conoscono durante gli studi universitari a Cambridge: tutti e tre fanno parte della compagnia teatrale Footlights. Intanto, a Oxford altri due giovani, Terry Jones e Michael Palin, proprio nel medesimo modo, s’incontrano, mentre Terry Gilliam frequenta università di Los Angeles. I Monty Python non sono dei saltimbanchi, ma ragazzi preparati con un titolo di studio alto (tra di loro c’è un medico, tre laureati in lettere e uno in giurisprudenza) e i loro testi sono sempre di un certo spessore, pronti ad analizzare il momento sociale con ironia e arguzia. John Cleese incontra Terry Gilliam a New York e c’è subito una straordinaria intesa professionale, che porta a una sinergia tra i due gruppi di amici.

La svolta professionale arriva nel 1969 quando la BBC propone a John Cleese (che in quel periodo fa coppia fissa con Chapman) un programma comico. Si rende conto di aver bisogno di un gruppo di collaboratori un po’ più ampio, perché il lavoro è davvero troppo per due persone, e così convoca Palin, che però rilancia la proposta del collega: desidera che nel gruppo siano presi anche Terry Gilliam e Terry Jones. I sei componenti dei Monty Python iniziano proprio con quest’avventura televisiva a lavorare tutti insieme e fondano ufficialmente il gruppo comico.

Il programma, Monty Python’s Flying Circus, va in onda fino al 5 dicembre 1974, con grande successo. Il sestetto propone un nuovo modo di far comicità, molto libero e senza gli schemi rigidi e convenzionali che caratterizzano il linguaggio di quel periodo.

È proprio questa esperienza, che segna l’inizio di una lunga carriera e con cui il gruppo ottiene fama e successo. Purtroppo, però, John Cleese sempre alla ricerca di novità e stimoli, durante la terza stagione decide di abbandonare la trasmissione, considerandola ormai totalmente esaurita. Ha perso slancio e freschezza. Questo saluto, però, non è un addio e non porta allo scioglimento del gruppo.

Nel 1971, cavalcando il successo del momento, viene creata una versione lungometraggio di Flying Circus, che arriva anche in Italia con un certo successo. Il cinema è, all’epoca, l’unico modo che hanno i Python per farsi conoscere anche all’estero. Nel 1975, arriva il colpo di genio: girare un film che abbia una trama unica e che non sia l’unione di una serie di puntate della trasmissione televisiva. Il titolo è Monty Python e il Sacro Graal e ottiene un buon consenso di pubblico, tanto che nel 1979 realizzano anche Brian di Nazareth, che racconta la vita di Brian un “contemporaneo” di Gesù, decisamente dissacrante. Il vero successo però arriva nel 1983, quando producono Monty Python – Il senso della vita, aggiudicandosi il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.

Gli anni Ottanta sono il momento dell’incoronazione definitiva, ma anche dello stallo della loro comicità: hanno dato tutto e forse hanno ottenuto anche più applausi di quanto non immaginassero, realizzando non solo dei prodotti di qualità, ma dando un nuovo ritmo all’umorismo. Nel 1989, Graham Chapman muore e i Pyton decidono di dividersi definitivamente, dopo 20 anni di onorata carriera. Gli attori però non smettono di lavorare, semplicemente scelgono di operare come solisti, collaborando tra loro solo in alcune occasioni. Restano, tra l’altro, uniti nella gestione della Python (Monty) Pictures Limited, fondata nel 1973, società che si occupa di gestire i lavori (soprattutto far fruttare i diritti d’autore) realizzati nella loro carriera.

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