giurisprudenza Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 05 Nov 2019 11:22:27 +0000 it-IT hourly 1 Giurisprudenza, quadri delle facoltà: opera di Klimt. Storia e descrizione https://cultura.biografieonline.it/giurisprudenza-klimt/ https://cultura.biografieonline.it/giurisprudenza-klimt/#comments Tue, 05 Nov 2019 10:57:46 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=27361 Giurisprudenza è il titolo un’opera di Gustav Klimt del 1907 che è stata oggetto di numerose critiche da parte del mondo accademico viennese di quel periodo. L’opera fu protagonista di critiche insieme agli altri due pannelli: Filosofia e Medicina. La serie di tre opere è ricordata anche come “Quadri delle facoltà”. Le critiche spinsero l’artista austriaco a riacquistare i quadri dallo Stato. In questo articolo raccontiamo la storia delle opere con particolare riferimento a ciò che rappresenta “Giurisprudenza”, l’ultimo quadro realizzato.

Quadri delle facoltà di Klimt: La Giurisprudenza fu realizzata nel periodo 1903-1907
Quadri delle facoltà di Klimt: La Giurisprudenza fu realizzata nel periodo 1903-1907

Giurisprudenza: pannello decorativo di Gustav Klimt

L’incarico di realizzare i pannelli decorativi per l’Aula Magna dell’Università di Vienna viene affidato al pittore Gustav Klimt nel 1894. Insieme a Klimt è incaricato anche il collega Franz Matsch.

Il lavoro è eseguito dai due artisti in modo separato, dividendosi i pannelli da dipingere. Così Klimt realizza quelli di tre facoltà: Filosofia, Medicina e Giurisprudenza (qui analizzato).

Artisticamente, il periodo è quello della Wiener Secession (Secessione Viennese), un movimento artistico fondato da 19 pittori, scultori e architetti austriaci, tra i quali il capostipite è proprio Klimt. Il gruppo volle rendersi indipendente dall’Accademia di Belle Arti. Ma torniamo alle tre opere affidate a Gustav Klimt.

Il pannello “Filosofia”

L’inizio dei lavori parte nel 1899. Klimt procede prima alla realizzazione del pannello per la facoltà di Filosofia. C’è da fare un inciso. A Klimt viene chiesto dagli accademici dell’Università di Vienna di rappresentare la celebrazione delle scienze razionali. Tuttavia Klimt va contro la visione razionale dei soggetti, che è impropria rispetto al suo simbolismo decorativo. Per Klimt c’è un rifiuto ideologico che lo porta così a consegnare le sue opere con un ritardo di qualche anno.

Philosophy - Klimt - Filosofia - Philosophie - 1898-1907
Filosofia (Klimt)

Il primo pannello è appunto Filosofia, che finirà un anno dopo. Da qui l’artista procede a marzo del 1901 con Medicina. Già dopo la prima opera viene fortemente contestato: Klimt rappresenta nel suo progetto un’umanità alla deriva.

E’ contestato al punto che il 24 marzo del 1900, ben undici membri dell’Università firmano una petizione per bloccare l’esposizione dell’opera nell’Aula Magna. Ciò però non impedisce all’artista di portare avanti i suoi lavori.

Il pannello “Medicina”

Medicina - Medicine - Klimt
Il pannello dedicato alla facoltà di Medicina

Così procede con il secondo pannello, dal titolo appunto Medicina. Anche per questa opera non mancano le polemiche. A questo punto il pittore replica alle polemiche dalle pagine del giornale “Wiener Morgen-Zeitung” con queste parole:

Una volta terminato un quadro non ho voglia di perdere dei mesi interi a giustificarlo davanti alla gente. Quello che conta per me non è a quanti piaccia ma a chi.

Il pannello “Giurisprudenza”

Klimt non demorde e procede anche con il terzo pannello. È soprattutto con Giurisprudenza, che l’artista pone l’attenzione alle illusioni sociali del suo secolo. Klimt volge l’attenzione alle utopie consolatorie nate con l’Illuminismo. Giurisprudenza è un’opera in cui viene meno il nulla cosmico che aveva caratterizzato invece i due pannelli precedenti.

Tale differenza segna l’inizio del cosiddetto “periodo d’oro” di Klimt.

Giurisprudenza: storia, descrizione e interpretazione

Il periodo d’oro di Klimt è il periodo in cui la pittura diventa più ricca. Forse anche per merito dei due viaggi che Gustav Klimt compie in Italia. In particolare si reca a Ravenna, città dove l’artista ammira la bidimensionalità e la ricchezza dei mosaici bizantini.

Klimt però, pressato e criticato in modo pesante per le prime due allegorie, consegna nel 1903 il progetto Giurisprudenza che racchiude tutta la sua indignazione per quanto ha dovuto subire.

Giurisprudenza. Dettaglio delle 3 figure femminili: Verità, Giustizia e Legge
Giurisprudenza. Dettaglio delle 3 figure femminili: Verità, Giustizia e Legge

Così “Giurisprudenza” di Klimt impersona lo Stato rappresentato come un vecchio uomo, piegato su se stesso e preda di un brutto mostro. In altre parole l’artista raffigura lo Stato come inerme al cospetto delle tre componenti ideali della giurisprudenza: Verità, Giustizia e Legge, che sono impersonate da tre figure femminili avvenenti, che si mostrano indifferenti spettatrici rispetto alle difficoltà dell’uomo moribondo.

L’incendio delle opere

Deciso a liberare le sue opere dall’ipocrisia e dalle polemiche che avevano scatenato, Klimt le acquista allo Stato. Non saprà mai la fine che faranno le sue opere: verranno divorate da un incendio dopo la sua morte.

Il pittore muore a causa della febbre spagnola nel 1918.

Ne ho abbastanza della censura adesso faccio da me. Desidero liberarmene. Desidero liberarmi da tutte queste stupidaggini che mi ostacolano e mi impediscono di lavorare.

Così dichiarò l’artista quando riuscì a riacquistare i suoi tre dipinti. Vennero così conservati presso il castello di Immendorf. Qui le opere sono vittime di un incendio, con ogni probabilità appiccato dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale.

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Indagato e imputato: differenze https://cultura.biografieonline.it/indagato-imputato-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/indagato-imputato-differenze/#comments Wed, 28 Mar 2018 14:14:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=24395 Durante un processo o procedimento penale, sentiamo spesso pronunciare le parole indagato e imputato. Raramente se ne conoscono le differenze. Indipendentemente dal fatto se ci troveremo o meno personalmente coinvolti da una delle due definizioni (si spera sempre di no), sarebbe utile sapere cosa significa l’uno e l’altro vocabolo, in modo da avere ben chiara la diversa situazione rappresentata dai due concetti. In questo articolo, vediamo spiegate le principali differenze tra i due termini.

Indagato Imputato
Una foto del magistrato PM Antonio Di Pietro del 1992, durante uno dei processi più noti della storia d’Italia: quello di Mani Pulite.

Indagato

Il termine indagato indica una persona che a seguito di un reato, viene iscritta nel registro delle notizie di reato o registro degli indagati (art. 335 del codice di procedura penale) e conseguentemente sottoposto a un’indagine preliminare da parte del Pubblico Ministero (organo dell’amministrazione giudiziaria dello Stato, articolato in più uffici e preposto all’esercizio dell’azione penale).

Il Pubblico Ministero può richiede per l’indagato il rinvio a giudizio se sono state raccolte delle prove convincenti contro la sua persona. Se si sospetta che il soggetto abbia compiuto il reato, questo viene accusato e successivamente processato, diventando infine imputato. Viceversa se il soggetto non è ritenuto colpevole o punibile del reato commesso, Il PM può rigettare le accuse e procedere all’archiviazione del caso.

Imputato

L’imputato è una persona accusata di un reato nell’ambito di un processo penale. L’attribuzione di uno o più reati (imputazione) viene fatta da parte del Pubblico Ministero a conclusione delle indagini preliminari. Solo dopo che il PM è certo di aver raccolto prove contro il soggetto, la persona è definita imputata.

A questo punto, il soggetto può difendersi scegliendo gli avvocati difensori che lo sosterranno durante il procedimento penale. Durante il processo si capirà se l’imputato sarà colpevole o innocente. Se il soggetto non nomina nessun avvocato difensore, verrà nominato comunque un difensore d’ufficio come stabilisce l’articolo 97 del codice di procedura penale.

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La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America https://cultura.biografieonline.it/corte-suprema-usa/ https://cultura.biografieonline.it/corte-suprema-usa/#respond Sun, 10 Dec 2017 23:31:17 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23743 La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America è stata istituita il 24 settembre del 1789 ed è la più alta corte federale americana. La sede è a Washington. Essa è composta da un presidente ed otto membri, i quali ricevono un incarico a vita ma hanno la libertà di ritirarsi quando lo ritengono opportuno. Può accadere sia per sopraggiunti limiti di età o perché ritengono di non poter più svolgere il loro incarico in modo imparziale, lucido e professionale.

Corte Suprema degli Stati Uniti d'America
Una foto del palazzo della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America a Washington. In alto campeggia la scritta EQUAL JUSTICE UNDER LAW (Uguale giustizia ai sensi della legge).

La nomina dei membri

Il presidente e i membri della corte vengono nominati dal presidente degli Stati Uniti, la cui decisione deve poi essere confermata dal Senato. Non ci sono particolari condizioni per la nomina di un giudice, né il presidente deve seguire norme di legge stabilite. Può infatti scegliere un giudice con esperienza oppure personalità senza un curriculum specifico.

Pur non essendoci obblighi particolari da seguire, è prassi che i giudici rappresentino tutti i segmenti sociali e geografici del paese.

La Corte Suprema degli Stati Uniti come specchio del paese

Insomma la Corte è anche lo specchio dei cambiamenti antropologici dell’America. Nel tempo sono stati quindi nominati giudici afroamericani e giudici donne. Nel 2009 Barack Obama ha nominato il primo giudice di origine ispanica, Sonia Sotomayor. La Corte Suprema degli Stati Uniti (Supreme Court of the United States, che si trova anche abbreviata con l’acronimo SCOTUS) è un organo importante non solo per il suo ruolo giuridico ma anche perché esprime libertà, lealtà ai principi della Carta costituzionale e indipendenza da qualsiasi schieramento politico.

La Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 Luglio
I diritti fondamentali dei cittadini statunitensi trovano espressione nella celebre Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 Luglio 1776

Cosa può fare la Corte Suprema

La Corte, che rappresenta quindi l’organo giuridico supremo, non appellabile, può decidere direttamente controversie disciplinate dalla legge che l’ha fondata e che riguardano quelle originate da ambasciatori, consoli, rappresentanti stranieri o dove una parte sia rappresentata da uno Stato. Oppure può decidere sulla base di un’eccezione formulata da un cittadino contro un tribunale inferiore che ha deciso, secondo l’opinione di quest’ultimo, in modo errato, illegale o non confacente con i principi della Costituzione.

La Corte Suprema può esprimersi anche giudicando una legge dello Stato che un giudice federale abbia ritenuto emessa in violazione della Costituzione. Può fare questo in virtù del suo ruolo di garante della Costituzione e di difensore della gerarchia delle fonti, dove la Carta Costituzionale è la legge suprema da cui derivano tutte le altre leggi. La Corte può sempre decidere di non prendere in esame una certa controversia.

Procedimenti semplici

Il procedimento per chiedere di essere ascoltati da parte dei giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti è semplice. Un cittadino può chiedere in forma scritta ad un tribunale di inoltrare gli atti alla Corte affinché decida di pronunciarsi o meno sul suo caso.

Un altro procedimento per chiedere un parere dei giudici costituzionali riguarda il quesito diretto. Un tribunale può porre un quesito di diritto su un caso che sta affrontando. La Corte può decidere di rispondere dando un parere oppure di prendere sotto la sua giurisdizione tutto il caso.

E’ evidente quindi che la Corte non difende solo la supremazia della Costituzione ma svolge anche il ruolo di interprete delle leggi costituzionali e delle leggi inferiori che devono essere emanate nel rispetto di quelle superiori.

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Mandato e procura, differenze https://cultura.biografieonline.it/mandato-e-procura-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/mandato-e-procura-differenze/#respond Thu, 29 Jun 2017 09:46:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22823 Nel contesto degli atti giuridici, dobbiamo distinguere due termini: quello di mandato e di procura che sovente vengono usati in maniera erronea. Capita spesso che anche giuristi affermati si confondano sull’uso di questi due termini.

Procura
Nella foto: la Procura della Repubblica a Napoli

Mandato

Il mandato è un contratto con il quale un soggetto che si chiama mandatario può compiere uno o più atti giuridici nei confronti di un’altra persona, che viene chiamata mandante, senza per forza comparire. Questa è la classica definizione che ci viene fornita dall’articolo 1702 del codice civile.

Esistono poi due tipi di mandati: quello con rappresentanza e quello senza rappresentanza. Nel primo caso, gli effetti giuridici si produrranno in capo al mandante. Nel secondo caso, ovvero il mandato senza rappresentanza, gli effetti giuridici si produrranno in capo al mandatario. Quest’ultimo poi però con un nuovo negozio giuridico dovrà trasferire tali effetti in capo al mandante (art. 1705 del codice civile).

Un esempio di mandato, è quello dell’intermediario immobiliare al quale viene conferito il “mandato” di vendere una casa.

Procura

Quando invece si parla di procura, si intende l’atto giuridico che viene rivolto a persone terze, con il quale un soggetto che viene chiamato rappresentato conferisce ad un altro soggetto – il rappresentante – il potere di compiere mediante il suo nome e nel suo interesse, una serie di atti giuridici, i cui effetti però sono direttamente attribuibili al rappresentato stesso.

Un esempio di procura è la sottoscrizione di una firma da parte di un soggetto terzo (rappresentante) incaricato di comparire al posto del rappresentato che è impossibilitato a comparire. Questo tipo di procedimento è adottato in ambito giuridico per gli atti ufficiali e notarili. Dunque è bene segnalare in calce o a margine degli atti giudiziari (ricorso, atto di citazione, atto di appello, etc.) la procura e non il mandato (come a volte accade nella routine).

La figura del procuratore è frequente anche in ambito sportivo in quanto rappresenta gli interessi di un determinato atleta.

Riepilogo

In sintesi per riepilogare il tutto, la differenza tra procura e mandato è alquanto sottile. Nel primo caso, quando parliamo di mandato intendiamo un contratto che influenza i rapporti interni tra le parti. Mentre nel secondo caso, la procura è un atto unilaterale con il quale il rappresentato consente al rappresentante di avere il potere di rappresentarlo al posto suo.

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Differenza tra giudice e magistrato https://cultura.biografieonline.it/giudice-magistrato-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/giudice-magistrato-differenze/#comments Tue, 29 Jul 2014 12:21:14 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11656 Molto spesso, nell’ambito del diritto, vengono usati i termini giudice e magistrato. Ma quale differenza passa tra i due? Scopriamolo nell’articolo seguente, che in modo schematico e sintetico riassume proprio le principali differenze tra magistrati e giudici.

Giudici e Magistrati
Giudici e Magistrati: le differenze

Il giudice

Il vocabolo giudice proviene dal latino judex, derivato da ius “diritto” e dicere, “dire, pronunziare”. Questo termine viene usato in modo generico sia ad indicare la persona fisica titolare di quest’organo (ovvero il funzionario) o l’organo che esercita la giurisdizione. Il giudice è considerato un organo super partes della magistratura che si occupa del pronunciamento delle sentenze.

Tipi di giudici

A seconda delle loro funzioni, i giudici vengono divisi in: amministrativo, civile, penale, minorile, di pace, di sorveglianza, del lavoro, delegato, tutelare, popolare, ordinario, speciale, straordinario ed onorario:

  • i giudici amministrativi sono i giudici del T.A.R.;
  • i giudici civili si occupano di dispute tra i privati;
  • il giudice penale si occupa dei reati;
  • il giudice di pace si occupa della giurisdizione civile e penale di minore entità;
  • il giudice minorile opera nell’ambito del Tribunale per i minorenni.

Il magistrato

Per magistrato, invece, s’intende una persona investita di un’elevata funzione pubblica, che può essere non solo giudiziaria ma anche amministrativa. Il termine si attribuisce ai funzionari che vengono anche investiti delle funzioni di giudice e, in certi ordinamenti, di pubblico ministero. In Italia, si riferisce anche agli operanti in alcuni uffici della pubblica amministrazione.

Tipi di magistrato

I magistrati si distinguono in due classi: magistratura ordinaria e magistratura togata. Della prima fanno parte i giudici di pace, chiamati ad affrontare cause di minore entità in ambito civile e penale e il Gup (Giudice dell’Udienza Preliminare), figura che deve decidere, durante un’udienza preliminare, sulla richiesta da parte del pubblico ministero di rinvio a giudizio di un imputato. Della magistratura togata fanno parte invece il Giudice per le Indagini Preliminari, o GIP, che interviene in determinate procedure nella fase delle indagini preliminari, e il Pubblico Ministero, o PM, che si occupa dell’esercizio dell’azione penale.

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