Gio Evan, che molti considerano un “poeta moderno” è anche un personaggio eclettico, decisamente “fuori dagli schemi”, i cui versi, nel contempo, invitano a guardarsi dentro e coinvolgono anche chi non ha molta dimestichezza con la poesia e l’esternazione dei sentimenti.

“Io sono in questo mondo per portare alla vita di questo pianeta pensieri e concetti come la poesia, l’educazione, la gentilezza, la tenerezza, il delicato, l’allegria, la leggerezza della profondità”, ha dichiarato l’autore.

Il libro, disponibile da oggi in tutte le librerie italiane, “Ci siamo fatti mare”, è pubblicato da Rizzoli nella collana Rizzoli Narrativa.

Il “concept album”, diviso in due parti, contiene dieci canzoni ricche di citazioni letterarie, riferimenti alla pittura, all’arte, al cinema, alla religione. La seconda parte è composta da dieci poesie inedite accompagnate dalla musica.

A pochi giorni di distanza, il 16 Marzo, Gio Evan pubblicherà il suo nuovo libro di poesie, intitolato “Ci siamo fatti mare” (Rizzoli).

A tal proposito, il cantante poeta ha dichiarato in un’intervista: “Un modo di dire grazie al mare, dove ho vissuto per due anni. Io che a 14 anni sono andato via di casa scegliendo la montagna come mio ambiente naturale, ho scoperto che il mare ti mette a nudo con te stesso. Non puoi scappare, non puoi nasconderti, come invece si può fare in montagna“.

Gio Evan ha al suo attivo dieci libri di poesie e due album musicali: “Non riesco più a distinguere dove inizia una canzone e dove finisce una poesia. Mi sono reso conto che se leggi dei versi in modo diverso diventano una melodia“, ha rivelato.

A Sanremo Gio Evan porta un brano dedicato all’arnica, una pianta in grado di curare i dolori fisici, e ne fa una metafora assai azzeccata. . “Scritta quando mi sono rotto un dito durante un’arrampicata. Ed è una metafora: come l’arnica può curare i traumi fisici, così con la canzone ho alleviato i traumi. Un fiore perenne che nella sua fragilità tende all’immortalità e diventa balsamo per attutire le botte del mondo”.