frutta Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Fri, 01 Nov 2019 16:19:56 +0000 it-IT hourly 1 Canestra di frutta, breve analisi del dipinto di Caravaggio https://cultura.biografieonline.it/caravaggio-canestra-frutta/ https://cultura.biografieonline.it/caravaggio-canestra-frutta/#respond Fri, 25 Apr 2014 12:33:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10523 La Canestra di frutta è un’opera del Caravaggio realizzata negli anni della sua giovinezza. E’ datata tra il 1594 e il 1598. Si tratta di una natura morta, olio su tela, che misura 46 x 64,5 centimetri. E’ conservata a Milano, presso la Pinacoteca Ambrosiana.

Caravaggio, Canestra di frutta (1594-1598)
Canestra di frutta (opera del periodo 1594-1598 di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio)

Michelangelo Merisi, detto – dal presunto luogo di nascita – il Caravaggio, è il maggiore pittore italiano del Seicento. Intorno al 1591-92, il giovane pittore si reca a Roma ed è qui che svolge gran parte della sua attività.

In un primo momento lavora presso alcuni pittori locali, il più noto dei quali è il Cavalier d’Arpino. Egli lo mise “a dipingere fiori e frutta”, ovvero a svolgere un’attività di pittore di “nature morte”. Tale esperienza sarà fondamentale per tutta la pittura del Caravaggio.

Canestra di frutta di Caravaggio: l’importanza della natura morta

La “natura morta”, infatti, non è un soggetto “nobile” che possa essere interpretato; essa è solo se stessa, in tutta la sua presenza di oggetto reale. E’ quindi più adatta a diventare pittura senza sottintesi allegorici, senza significati nascosti, più adatta ad esprimere il mondo interiore dell’artista.

Si tratta di un tipo di pittura fatta soltanto di colori, di luci e di ombre. La “natura morta” aiuterà poi il Caravaggio a capire la realtà di per sé; non una realtà abbellita secondo la norma classica, ma la realtà quotidiana nella quale vive l’uomo.

Testimonianza delle opere giovanili di Caravaggio sono: la Canestra di frutta, il Bacco e il Riposo nella fuga in Egitto.

Descrizione del quadro

La prima opera, la Canestra di frutta, qui analizzato rappresenta l’unico esempio di “natura morta” autonoma del pittore. In quest’opera l’umile oggetto naturale diventa protagonista, rilevandosi contro il fondo chiaro compatto. Essa vive plasticamente, per i rapporti fra luci e ombre, per il brillìo degli acini d’uva, per la rotondità lucente della mela, del limone e della pesca, per la rugosità dei fichi, per il distendersi o accartocciarsi delle foglie.

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Questa verità di riproduzione non è una banale copia: nella sua magnifica evidenza, nell’equilibrio compositivo fra pieni e vuoti, nel rapporto reciproco dei colori, la canestra di frutta assume una vitalità intensa e si colloca fra i capolavori della pittura caravaggesca.

Ne ignoriamo la data esatta, anche se è da supporre che possa essere stata dipinta intorno alla metà dell’ultimo decennio del secolo XVI. Si tratta di quel decennio in cui la formazione del pittore si completa; egli è poco più che ventenne. Accanto a questa si collocano opere come il Bacco degli Uffizi (1593-1594, olio su tela, centimetri 95×85. Firenze, Galleria degli Uffizi) e il Riposo nella fuga in Egitto (1594-1596, olio su tela, metri 1,30×1,60. Roma, Galleria Doria Pamphìli).

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Differenza tra marmellata e confettura https://cultura.biografieonline.it/marmellata-confettura-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/marmellata-confettura-differenze/#comments Wed, 26 Mar 2014 14:20:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10283 Tutti i giorni a colazione le spalmiamo sulle fette biscottate, ma sappiamo la differenza tra confettura e marmellata? Seppur si avvicinino ad essere sinonimi, i due termini hanno valenze ben differenti.

Marmellata o confettura?
Vi sono differenze disciplinari tra marmellate e confetture

Con il termine marmellata, si definisce solo una preparazione semi-solida dolce a base di frutta, cotta per un lungo periodo. Ma dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria europea, solo il prodotto ottenuto dagli agrumi (limone, arancia, mandarino e, più raramente, cedro, pompelmo e bergamotto) può essere definito e venduto come marmellata.

Mentre tutte le altre preparazioni devono essere chiamate confetture. Come descritto, nella stragrande maggioranza dei casi, il prodotto è a base di agrumi ma non mancano esempi di marmellate fatte con l’utilizzo di pomodori rossi o verdi oppure quelli di rabarbaro.

Il termine marmellata deriva da mamelo, parola portoghese che sta per mela cotogna (dal greco “mela di miele”). L’uso di bollire le mele cotogne con il miele, per ottenere una conserva, veniva già fatto nei tempi passati. Tra i primi a fare ciò, ci furono i Greci che si basavano sul ricettario romano attribuito ad Apicio e risalente al IV – V secolo dopo Cristo. Se consideriamo i valori nutrizionali di questo prodotto, dobbiamo tenere subito in considerazione la quantità di frutta e di zucchero impiegato. Ciò nonostante i valori oscillano tra 200 e 260 calorie per 100 g, mentre nelle marmellate dietetiche le calorie oscillano tra circa 100 e 160 per 100 g.

Quando invece parliamo di confettura, come precedentemente citato, ci riferiamo ad un prodotto realizzato con un qualsiasi altro tipo di frutta o di ortaggi. La percentuale di frutta presente nel composto deve essere minimo del 35% nella confettura e del 45% nella confettura extra.

Il prodotto, marmellata o confettura, viene messo in vasetti di vetro sottoposti ad un doppio processo di sterilizzazione e sotto vuoto. Tali prodotti possono essere conservati fuori dal frigorifero finché restano chiusi, mentre vanno consumati, in genere, entro tre settimane dall’apertura e tenuti in frigorifero una volta aperti.

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Perché i frutti maturi sono dolci? https://cultura.biografieonline.it/dolcezza-frutta-matura/ https://cultura.biografieonline.it/dolcezza-frutta-matura/#comments Thu, 16 Jan 2014 10:57:40 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9320 I frutti maturi sono diversi da quelli acerbi e sono dolci, questo perché, a differenza dei secondi, contengono delle sostanze chimiche diverse da quelle contenute normalmente nel frutto che si trova nello stato acerbo.

frutti maturi
La differenza tra frutta matura e frutta acerba risiede in alcune sostanze chimiche

La maturazione del frutto, infatti, dipende dal continuo verificarsi di cambiamenti chimici e di successive alterazioni. Nel frutto acerbo si riscontrano grandi quantità di acidi: per esempio, nelle mele acerbe troviamo l’acido malico, mentre nei limoni, nei cedri, nelle arance ed in tutti gli agrumi troviamo un’alta concentrazione di acido citrico.

Mele
Mele

Quando il frutto matura, con l’aiuto e l’azione decisiva del Sole, la pianta riesce a cambiare la composizione chimica degli acidi contenuti nei frutti e di conseguenza, al posto degli acidi, si trasforma una sostanza denominata fruttosio, zucchero di frutta, che è dolce quanto lo zucchero ma con particolarità chimiche differenti.

In questa fase, l’ossigeno si combina con gli acidi e li trasforma completamente, bruciandoli in parte. Per la maturazione, l’azione del Sole, come ben sappiamo, è sempre determinante e decisiva, insieme alle caratteristiche dei terreni dove si coltiva, che molto spesso fanno la differenza.

Un esempio lampante è quello dei vitigni: le uve dell’Italia meridionale risultano essere molto più dolci rispetto a quelle dell’Italia settentrionale. Questo dipende dalla differente composizione del terreno e dalla maggiore insolazione che rende più gustose e cariche di zucchero le uve del nostro meridione.

Infine dobbiamo sapere che il grado di maturazione della frutta è estremamente importante perché legato al contenuto nutrizionale della stessa. Man mano che la frutta matura, aumenta la quantità di fruttosio ma diminuiscono i livelli di vitamine. Bisogna dunque ricordarsi di consumarla quando è matura ma non troppo, in modo che ci possa apportare la maggior quantità possibile di vitamine.

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