formiche Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 08 Sep 2022 13:59:55 +0000 it-IT hourly 1 L’anima della formica bianca, libro di Eugene N. Marais https://cultura.biografieonline.it/anima-della-formica-bianca-libro/ https://cultura.biografieonline.it/anima-della-formica-bianca-libro/#respond Thu, 08 Sep 2022 13:57:41 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40382 L’anima della formica bianca è un libro scritto da Eugène Nielen Marais ed edito in Italia da Adelphi.

Da quando nel 1958 Linneo ha classificato le termiti, questi piccoli animali misteriosi non hanno smesso di appassionare centinaia di studiosi e un numero crescente di neofiti che si imbattono per caso nel loro potere costruttivo e distruttivo. Eugène Marais ci racconta, in questo splendido libro apparso per la prima volta in lingua inglese nel 1957 ed edito in questi anni da Adelphi nella bella traduzione di Livio Bacchi Wilcock, il comportamento di queste creature antiche che vivono al buio nei loro termitai e che obbediscono, quasi ne fossero impossessate, solo alla volontà della loro regina, la quale vive immobilizzata in un punto profondo e molto protetto del termitaio.

L'anima della formica bianca
L’anima della formica bianca: copertina del libro

Come un’indagine poliziesca

Marais, come in un’indagine poliziesca, ci introduce nei misteri del termitaio e dei suoi abitanti.

Innanzitutto, spiegandoci come si forma un termitaio che all’inizio dipende solo da due individui, il re e la regina, che dopo averlo formato non faranno più nulla, almeno il re, mentre la regina si dedicherà alla riproduzione arrivando a deporre più di centomila uova al giorno.

Sono loro due, da soli, a creare la prima generazione di termiti, ad allevarle e a nutrirle ma non gli insegneranno nulla; le termiti, infatti, appena diventano adulte sanno già cosa dovranno fare e cominciano subito a svolgere i loro compiti con una precisione e una dedizione incredibili.

Non smettono mai di lavorare, non hanno pause e non dormono mai.

Un superorganismo

Marais ci dimostra anche, con un’intuizione geniale, che il termitaio può essere considerato un superorganismo, simile al corpo umano, perché dotato:

  • di un cervello, la regina;
  • di un apparato digerente, i giardini, che le termiti coltivano dentro al termitaio e che serve per creare e digerire parte del cibo che cacciano;
  • di un sistema di difesa come i globuli bianchi rappresentato dalle termiti soldati;
  • di un sistema che rende tutto il termitaio vivo e attivo, come il lavoro delle operaie.

Ogni spaccatura che si produce nella struttura esterna o interna del termitaio viene riparata dalle operaie che si occupano anche di lavorare il cibo, distribuirlo ai piccoli e di approvvigionare di acqua tutti i giardini e le celle del nido. L’acqua viene presa da acquedotti che le operaie costruiscono anche a 30 metri di profondità!

L’anima della formica bianca, il libro

Attraverso i capitoli del libro scopriamo il mistero architettonico del termitaio e la misteriosa organizzazione sociale di questi esserini che non dormono mai.

Pensate che le termiti costruiscono degli archi perfetti per permettere il passaggio nei cunicoli e per costruire le porte delle celle. Ma il vero mistero riguarda il modo in cui la regina comunica con le termiti operaie e con i soldati.

Come riesce ad impartire i suoi ordini stando ferma nella sua cella?

La regina, infatti, dopo la prima nidiata rimane immobile perché ingrassa a dismisura e non muove più un passo fino alla sua morte.

E come comunica?

E per quale motivo, quando muore o viene uccisa, tutti smettono di lavorare?

In questo libro accattivante e avvincente come tutte le scoperte che vengono svolte sul campo, ci svela un sacco di interessanti misteri intorno al mondo piccolissimo ma imponente delle termiti.

Il viaggio di Marais nel mondo della formica bianca crea anche degli interessanti parallelismi con l’organizzazione sociale dell’uomo e della scimmia a volte scivolando nell’antropomorfismo ma sempre mantenendo vivo l’interesse per un’indagine sorprendente e ricca di stimoli intellettuali.

L’anima della formica bianca

Eugène N. Marais

Editore Adelphi

Formato tascabile anno 2021

Leggi anche: Formiche: recensione del libro di Bert Hölldobler e Edward O. Wilson (Adelphi)

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Formiche: recensione del libro di Bert Hölldobler e Edward O. Wilson (Adelphi) https://cultura.biografieonline.it/formiche-libro-adelphi/ https://cultura.biografieonline.it/formiche-libro-adelphi/#comments Thu, 19 Nov 2020 10:13:57 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=31004 Il fascino delle formiche

Le formiche mi hanno affascinato fin da quando ero piccolo, come immagino moltissimi lettori maschi e femmine, che hanno osservato – e a volte disturbato o fatto di peggio – questi esserini incredibili che non smettono mai di lavorare.

Partiamo innanzitutto dal fatto che ci sono libri imprescindibili, secondo me, e che quindi non sarebbe solo necessario leggerli ma sarebbe un obbligo formativo averli tra le mani e conservarli finché è possibile. E questo perché sono molto più interessanti di altri libri che ci troviamo da tutte le parti in libreria, nelle edicole e nei supermercati.

Uno di questi libri è proprio Formiche. Storia di un’esplorazione scientifica, un saggio magnifico scritto da Bert Hölldobler ed Edward O. Wilson, pubblicato da Adelphi nel 1997 in una bella edizione ricca di foto e disegni, ora ripubblicata in un altrettanto affascinante edizione con copertina grigia nei tascabili.

Meglio ancora, mi viene da dire. Così il libro si può mettere in tasca e si può portare con sé alla ricerca di formicai da osservare in presa diretta.

Gli autori

Hölldobler e Wilson sono fra i più importanti mirmecologi viventi e hanno una particolare predisposizione alla divulgazione, come quando descrivono le formiche kamikaze.

Le formiche kamikaze

“Molte formiche sono predisposte ad assumere questo ruolo di kamikaze in un modo o nell’altro, ma nessuna in modo più drammatico delle operaie di una specie di ’Campanotus’ che vive nelle foreste fluviali della Malaysia. Scoperte negli anni Settanta dagli entomologi tedeschi Eleanore e Ulrich Machwitz, queste formiche sono morfologicamente programmate per essere vere bombe ambulanti. Infatti sono dotate di due enormi ghiandole, piene di secrezioni tossiche, che si estendono dalla base delle mandibole fino all’estremo posteriore del corpo; quando vengono strette fortemente durante la lotta o da formiche nemiche o da un predatore che le ha assalite, esse contraggono violentemente i muscoli addominali e così fanno esplodere il rivestimento del corpo, spruzzando le secrezioni sull’avversario.”

Basterebbe uno stralcio di questo tipo per correre a prendere il libro. E non è nemmeno il passaggio migliore, è solo uno di quelli che piace a me.

Buona lettura!

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