Football Americano Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 04 Feb 2014 00:07:33 +0000 it-IT hourly 1 Le regole del Football Americano e il Super Bowl https://cultura.biografieonline.it/football-americano-regole-campionato-superbowl/ https://cultura.biografieonline.it/football-americano-regole-campionato-superbowl/#comments Wed, 14 Nov 2012 17:26:11 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4861 Prima della NFL, ossia della National Football League, ci fu l’American Professional Football Association, nata nel 1920, la quale diede l’abbrivio al professionismo del football americano. Appena due anni dopo si trasformò in National Football League la quale però, era molto, molto diversa dall’attuale confederazione sportiva di oggi, comprendente nella pratica tutte le squadre professionistiche dei vari stati americani.

Football americano: NFL (National Football League)
Football americano: NFL (National Football League)

Al principio la NFL raggruppava appena dieci squadre e gareggiava, per rivalità di organizzazione e blasone, con la All-American Football Conference. Nella stessa NFL non v’era alcuna divisione tra eastern e western, in quanto non ve n’era assolutamente bisogno. La prima batteria di play-off infatti, costituita nelle cosiddette fasi finali di un campionato fino all’assegnazione del titolo a seguito di una finalissima, si disputò solamente nella stagione 1933, a causa proprio della divisione delle squadre in due conferences, ossia due gironi: Eastern Division e Western Division.

Nel 1950 poi, avvenne un’ulteriore fusione, la quale aumentò sensibilmente il numero di squadre partecipanti: la NFL e la All-America Football Conference divennero un unico campionato, suddiviso in National Conference e American Conference per poi, tre anni dopo, mutare nuovamente in Eastern Conference e Western Conference. Queste ultime due nel 1967 subirono altre suddivisioni, rispettivamente in Capitol Division e Century Division, e Coastal Division e Central Division.

La storia del football americano però, resta travagliata e segnata, durante questi anni, sino ai primi del ‘2000, da ulteriori suddivisioni e scissioni. È quanto accadde nel 1970: tre squadre della NFL infatti si unirono alla rivale American Football League, detta AFL, da sempre a 10 squadre, costituendo l’AFC, ossia American Football Conference. Le restanti squadre della NFL entrarono nella National Football Conference, ossia NFC, e ciascuna di queste suddivisioni subì, al proprio interno, altre divisioni in rispettivi gironi, sempre organizzati per aree geografiche: East, Central e West.

Passarono molti anni, con diversi tentativi di interrompere la cosiddetta egemonia di interesse sul pubblico che esercitavano le nuove riorganizzazioni delle squadre, ad opera ad esempio della World Football League (WFL) e della United States Football League (USFL), entrambi fallimentari, nonostante si svolgessero in momenti differenti della stagione. Per la cronaca, il primo tentativo fallì al primo colpo, il secondo durò appena tre campionati.

Dalle accuse di razzismo al successo planetario

Negli anni Settanta poi, grazie anche all’invenzione, per così dire, dell’ormai famoso Super Bowl, in grado di attirare mediaticamente un pubblico sempre più vasto e includendo al proprio interno spettacoli e show capaci di catalizzare l’attenzione al di là del contesto puramente sportivo, avvenne il cosiddetto sorpasso: il football attirava più spettatori del baseball, un tempo considerato il vero sport nazionale a stelle e strisce.

Questo segnò anche la fine di molti atteggiamenti razzisti, i quali avevano visto i dirigenti di molte squadre di football professionistico e non solo, evitare più volte l’ingaggio di giocatori di colore, se non in casi “estremi”, ossia quando l’atleta in questione, oltre ad essere nero, aveva anche un grande talento. Fu un cambio di marcia importante, anche questo, il quale “internazionalizzò” una disciplina sportiva che aveva il proprio naturale discendente nel rugby europeo e, in ogni caso, nei college americani per bianchi.

La cosa andò liscia, anche a livello federale, fino al 2002, quando venne effettuata un’ulteriore riorganizzazione che portò a 32 il numero di squadre, separate sempre in AFC e NFC, distribuite tra quattro divisions e tutte sotto la National Football League. All’interno di ogni conference poi, ancora una volta, le squadre partecipanti sono suddivise su base geografica in 4 gironi, di 4 squadre ciascuna, per un totale di sedici team per entrambe le due conferences.

Il Super Bowl

Il Super Bowl è la finale, anzi la finalissima, da disputarsi ogni anno in una città degli Stati Uniti d’America, similmente alla Champions League europea per quanto riguarda il mondo del calcio. Questo è il Super Bowl, almeno in sintesi: la partita che decide il titolo NFL e che mette davanti le vincitrici delle due conferences.

Super Bowl
Super Bowl

Solitamente, si disputa a fine gennaio ma, come già detto, non si deve pensare ad un momento che duri unicamente l’arco della partita giocata. Durante la settimana del Super Bowl infatti, nella città che ospita la partita, vengono organizzate diverse manifestazioni, con eventi collaterali e in tema con il football, come ad esempio la NFL Experience: sorta di Disneyland costruita sul mondo del football americano, visitata giornalmente da migliaia di persone.

Il Super Bowl nasce nel 1967, ufficialmente, con la vittoria dei Green Bay Packers sui Kansas City Chiefs, con un punteggio di 35 a 10. Sono, entrambe, due tra le squadre con una storia più longeva negli Usa. Inutile dire quanto sia importante acquisire i diritti del Super Bowl da parte di un’emittente televisiva, considerato che il match finale mette davanti la tv milioni di spettatori e risulta sempre essere, come indici di ascolto, tra le prime tre trasmissioni dell’anno.

Pittsburgh Steelers
Pittsburgh Steelers

Una cosa curiosa inoltre, è il fatto che la cronologia delle edizioni del Super Bowl venga indicata con i numeri romani e che ogni finale venga giocata esattamente al principio del nuovo anno, a conclusione del precedente.

Ad ogni modo, la squadra che ha ottenuto più successi è quella dei Pittsburgh Steelers, con sei titoli. Il trofeo vero e proprio poi, è un gioiello creato da Tiffany e dedicato ad uno storico allenatore di origini italiane: il “Vince Lombardi Trophy”. Si tratta di una palla da football interamente d’argento, rappresentata in posizione di kick off e del valore di circa venticinquemila dollari.

Il regolamento

La cosiddetta regular season, per ogni squadra dell’NFL, consta di 17 partite. Si gioca sempre nel week-end, compreso il “Monday Night”, il classico appuntamento del lunedì. Il calendario, ad ogni modo, è suddiviso secondo gli incontri di Intraconference e Interconference, secondo un meccanismo di rotazione piuttosto complicato: ciò significa che nella prima fase, ogni squadra deve affrontare sei volte tutte le altre squadre della sua stessa Division, più quattro contro altre quattro squadre di un’altra Division della stessa Conference; nella seconda fase invece, si giocano quattro partite contro altre quattro di una Division dell’altra Conference, per poi concludere con le ultime due partite, in casa e in trasferta, da disputare contro team della stessa Conference (escluse quelle della Division in rotazione), che condividono lo stesso piazzamento di Division della stagione precedente.

Alla fine della regular season, accedono ai playoff le migliori sei squadre di ogni conference. Avviene allora che la terza e la quarta squadra affrontano rispettivamente la sesta e la quinta, mentre le prime due di ogni conference saltano questo primo turno, detto “Wild Card Round”, per accedere direttamente a quello successivo, il “Divisional Playoff”.

Football Americano - Casco

Da quest’ultima batteria di incontri, escono le finaliste di conference, che sono poi le due squadre più forti, le quali si contendono il Super Bowl. In ogni partita inoltre, la squadra con la migliore classifica in regular season affronta la propria avversaria davanti al suo pubblico, giocando in casa. Questo, ovviamente, ad eccezione della finalissima che, come detto, viene stabilita dalla lega. A questo proposito, va aggiunto, solitamente la sede del Super Bowl viene scelta nelle località più miti d’America, con uno stadio all’aperto, giocandosi in un periodo dell’anno invernale. Ma accade talvolta che la finalissima si disputi anche in qualche impianto indoor.

Il “Pro Bowl”

Il Pro Bowl è un’anticipazione del Super Bowl e, di fatto, chiude la stagione professionistica. Similmente al basket, con le Hall Star Game, vengono selezionati tutti i migliori giocatori delle conference AFC e NFC, per una partita ad alto contenuto spettacolare. Dal 1980, sede fissa è Honolulu, nelle Hawaii. Prima dell’invenzione del Super Bowl inoltre, il Pro Bowl veniva considerato la classica del football americano. Tuttora, è più un happening, per quanto molto seguito dagli spettatori.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/football-americano-regole-campionato-superbowl/feed/ 1
Il football americano e la sua storia https://cultura.biografieonline.it/storia-football-americano/ https://cultura.biografieonline.it/storia-football-americano/#comments Tue, 06 Nov 2012 09:51:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4659 Il football americano, la versione del rugby a stelle e strisce, nasce nel New Jersey, ufficialmente, il 6 novembre 1869, nella città di New Brunswick, quando ha luogo il primo match ufficiale di football. Le squadre sono due rappresentative universitarie: Rutgers e Princeton, e ad applaudirli, secondo le cronache dell’epoca, ci sono appena cento spettatori, unici testimoni oculari di un evento sportivo che assumerà una rilevanza storica.

Storia del football americano
Storia del football americano

Si tratta, in pratica, del primo di una serie di tre incontri tra le due squadre universitarie, che però non fu mai portato a termine. La prima partita venne vinta da Rutgers per 6-4, la seconda venne vinta da Princeton la quale poi, per il rifiuto degli avversari di disputare la cosiddetta “bella”, ossia la terza gara, si aggiudicò anche la vittoria della serie e, dunque, del minitorneo.

Ciò che gli americani ereditarono dalla London Football Association, sfruttandone alcune regole e facendo da sé per molte altre, fu solo un lontano parente del football americano moderno. Vero è che, dopo quelle due partite, questa nuova disciplina sportiva, seppur in modo disorganico, si diffuse ampiamente, sempre esclusivamente nei college statunitensi, soprattutto del circondario di Boston. Le prime vere riunioni tra allenatori, giocatori e dirigenti avvennero intorno al 1873, con il fine di studiare un testo unico che avesse un regolamento dettagliato e preciso.

Gli albori del moderno American Football

Con tutta probabilità, sebbene il rugby o, quanto meno, una versione ancora primitiva di questo sport si praticasse già a livello dilettantistico in molti college americani, sin dagli anni ’20 e ’30 dell’Ottocento, va a Princeton il merito di aver posto le basi del futuro football americano. Fu un gruppo di studenti di questa università infatti, a far diffondere di campus in campus un gioco semplice ed efficace, consistente nel fare avanzare la palla oltre gli avversari, tanto con le mani che con i piedi, con tanto di corpo a corpo, in uno scontro di forza basato essenzialmente sul gioco di squadra. Le regole, in breve, erano sostanzialmente queste.

Football americano: un moderno pallone ovale
Football americano: un moderno pallone ovale

La palla, il primo esemplare moderno, per così dire, realizzato sulla forma di un grosso uovo, compare e si diffonde grazie agli studenti di Harvard e al lancio di quella che diventerà una vera e propria tradizione: ogni primo lunedì di ogni anno accademico, le matricole e i veterani dell’università si scontrano in una partita quasi all’ultimo sangue, tanto che l’evento è diventato una sorta di macabro appuntamento fisso, fino da farsi conoscere anche fuori dai confini accademici con l’irriguardosa espressione del “Lunedì di sangue”. Anche a Boston, questa pratica cominciò a diffondersi, prendendo piede a partire dal 1860.

Finita la Guerra Civile americana, dal 1865 in poi, molti college hanno preso ad organizzare partite interne di football, favorendone la diffusione. Princeton, ancora una volta, ha aperto la strada, fissando le prime, basilari, regole di gioco.

I primi regolamenti

La prima storica partita, come detto tra Princeton e Rutgers, si tenne in un campo di gioco nettamente differente, per dimensioni, da quelli sanciti successivamente dai regolamenti federali, e fissati sulle 100 yards di lunghezza e 53,5 di larghezza. Il match si giocò su un campo lungo 120 yards e largo 75, dunque ben più grande. D’altronde, i giocatori in campo all’inizio erano 50, ben 25 contro 25. Ogni segnatura dava un punto di punteggio e ogni volta che si faceva meta, bisognava invertire il campo. Si vinceva al meglio dei 10 punti (chiamati “game”) e, cosa che dimostra ancor di più quanto fosse rudimentale all’inizio il football, la stessa palla poteva essere colpita con piedi, mani o testa.

I giocatori poi, non conoscevano falli e placcaggi regolari o meno: tutto, nella pratica, era possibile. Si trattava, in un certo senso, di una sorta di sintesi primitiva del rugby e del calcio europei, in una versione tutta americana, privilegiando soprattutto l’aspetto aggressivo, fisico, corporale.

Per quasi dieci anni questa riduzione, per così dire, continuò ad essere praticata, finché gli americani, e i loro college, non scelsero definitivamente di accostarsi al rugby, di fatto facendo fuori il calcio. Anche le regole, da quel momento, divennero più chiare e meglio assimilate a quelle dell’altro antico sport nato in Inghilterra, anch’esso praticato con la cosiddetta palla ovale.

Verso il Football NFL

Il 1873 è un altro anno cardine nella storia di questo sport tanto amato dagli americani, il quale verso la fine del XX secolo diventerà il primo sport degli States, quello più seguito e spettacolarizzato tramite i mezzi di informazione, in grado di mobilitare stelle dello spettacolo e di incollare davanti gli schermi televisivi, per uan finale, milioni e milioni di persone in tutto il mondo.

Ad ogni modo, accade che quell’anno i rappresentanti di Columbia, Rutgers, Princeton e Yale decidano di incontrarsi a New York City, con il fine di mettere definitivamente nero su bianco una serie di regole ben codificate, oltre che per stabilire un vero e proprio campionato intercollegiale di football. Queste quattro squadre pertanto, hanno finito per istituire un’associazione, la “Intercollegiate Football”, fissando a 15 giocatori, come nel rugby europeo, il numero massimo di elementi ammessi per team durante una partita.

Una foto della squadra di Yale del 1894
Una foto della squadra di Yale del 1894

A dare una svolta importantissima, facendo in modo che il football americano si distaccasse definitivamente dal rugby europeo, fu Walter Camp, un allenatore di stanza a Yale, il quale dal 1880 introdusse la regola dello schieramento, detto “scrimmage”, fondamentale per iniziare ogni azione di gioco. Tre anni dopo, il distacco fu completo, con la riduzione del numero di 11 giocatori per ogni squadra.

Intanto, già dall’anno prima, molte squadre di molti stati americani avevano dato vita alle prime società professionistiche di football, data la popolarità che il nuovo sport andava acquisendo tra la gente. In questo stesso periodo, si ebbe anche il primo, vero campione di football: Jim Thorpe, il quale era noto al grande pubblico sportivo anche per essere stato un pluricampione olimpico di atletica e un grande giocatore di baseball.

Football americano: NFL (National Football League)
Football americano: il simbolo della NFL (National Football League)

Sarà proprio lui, il 17 settembre 1920, a fondare la moderna National Football League (N.F.L.), fissando le ultime regole di gioco (come la possibilità di lanciare la palla in avanti, una delle regole maggiormente vietate nel rugby e che segnano la grande differenza tra questi due sport), con il fine di ridurre gli aspetti violenti di questa nuova disciplina sportiva, la quale solo nel 1905 portò alla morte di ben 18 atleti e al ferimento di altri 150, con tanto di denuncia da parte del Congresso del Governo americano, il quale chiamò in causa direttamente il Presidente Roosevelt.

A partire dal 1903 infine, si ebbero i primi veri stadi, con la costruzione dell’impianto di Harvard, ancora oggi tra i più grandi d’America e uno dei primi ad essere eretto per poter ospitare migliaia di tifosi. La capienza di molti altri stadi, sulla scia di Harvard, da quel momento cominciò ad aggirarsi stabilmente sui cento mila posti.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/storia-football-americano/feed/ 1