film francesi Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 19 Nov 2020 08:58:38 +0000 it-IT hourly 1 Un figlio all’improvviso, trama e recensione del film https://cultura.biografieonline.it/un-figlio-all-improvviso/ https://cultura.biografieonline.it/un-figlio-all-improvviso/#respond Thu, 30 Aug 2018 09:03:15 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=25178 Il titolo originale del film francese è Momo; in Italia si intitola “Un figlio all’improvviso“. E’ una commedia del 2017 (data di uscita italiana: 20 settembre 2018) che racconta la storia di una coppia in là con gli anni che si ritrova in modo rocambolesco ed inaspettato ad avere… un figlio.

Un figlio all'improvviso film - Momo
Un figlio all’improvviso (Titolo originale del film: Momo)

Trailer

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Un figlio all’improvviso: trama del film

In un supermercato francese André Prioux, un signore corpulento, che ricorda il Pinguin di Batman, sta facendo la spesa insieme a sua moglie, Laurence Prioux. All’improvviso spunta un ragazzo sordomuto e gli impone una scatola di cereali al cioccolato. Lui rifiuta gentilmente ma il ragazzo insiste, tanto che ne nasce una discussione fra i due. L’uomo rimane interdetto perché non conosce il ragazzo e non capisce questo accanimento insensato. Il tutto finisce con il ragazzo che gli ruba il carrello.

La moglie inizialmente non crede alla storia ma poi vedendo che il marito non ha più la spesa, lo aiuta a cercare quel ragazzo tanto strano. Non lo trovano.

Tornano quindi a casa e hanno una sorpresa: lo stesso giovane si sta facendo la doccia nel loro bagno. Vorrebbero chiamare la polizia ma sono anche incuriositi da questo strano comportamento. Il ragazzo, una volta che si è asciugato, tenta di spiegargli che è figlio loro. Ma la coppia non ha figli.

La donna però prende con un certo interesse la situazione e sembra convincersi che forse il marito ha avuto una scappatella in passato, oppure che si sono dimenticati di avere un figlio. L’uomo, che inizialmente non sopporta questo presunto figlio, chiama un medico suo amico perché aiuti la moglie a rinsavire; ma anche il medico si fa coinvolgere da questa strana storia. Il ragazzo – Patrick Prioux – ha altre sorprese e soprattutto una sua famiglia che vuole presentare ai genitori, che considera un po’ smemorati.

Locandina

Un figlio all'improvviso
Locandina italiana del film

Giudizio e recensione

Un figlio all’improvviso è una bella commedia con un cast interessante. Infatti non è difficile cadere nel banale con un soggetto di questo tipo; in un paio di situazioni la sceneggiatura non è all’altezza del compito, ma per il resto del tempo la trama si svolge con un’ironia e un ritmo degni della commedia brillante francese.

Gli attori protagonisti non escono dai loro ruoli ma si comportano come se la storia dovesse avere continui colpi di scena. I dialoghi sono la parte più divertente ma anche gli sguardi dei due attori che interpretano i genitori non sono da meno; espressioni e sguardi che prendono vita man mano che il rapporto con il ragazzo assume nuove e significative sfumature.

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Lucy (film di Luc Besson) https://cultura.biografieonline.it/lucy-film-luc-besson/ https://cultura.biografieonline.it/lucy-film-luc-besson/#comments Sat, 27 Sep 2014 08:10:33 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12118 Uscito nel 2014, Lucy è un film del regista francese Luc Besson che ha come attrice protagonista Scarlett Johansson (Lucy). Tra i principali interpreti c’è anche Morgan Freeman, nei panni del professore Samuel Norman.

Lucy - Scarlett Johansson
Lucy – Scarlett Johansson

La vita ci è stata donata un miliardo di anni fa. Che ne abbiamo fatto? (INCIPIT del film)

Trama e riassunto del film

Lucy è una studentessa americana che vive a Taiwan. La sua vita scorre tranquilla, dividendosi fra studio e divertimento notturno. Fino al giorno in cui un ragazzo le chiede di consegnare una valigetta. Lei vorrebbe defilarsi ma viene incastrata in una situazione pericolosa.

Infatti, dopo aver consegnato con riluttanza la valigetta nella hall di un albergo, dove scopre che il mittente è un boss della malavita coreana, viene rapita. Il boss, Mr. Jang, dopo aver appurato che nella valigetta non c’è una bomba ma una droga potentissima, fa inserire un sacchetto contenente la droga nella pancia di Lucy. Così la ragazza passa da studentessa spensierata, a trasportatrice inconsapevole della droga.

Ma il suo viaggio si interrompe subito, perché il sacchetto si rompe e la droga, in grande quantità, si disperde nel suo stomaco con un effetto dirompente. Lucy diventa così la cavia di questa strana sostanza, che comporta la crescita smisurata dei neuroni, migliorando le potenzialità del cervello. E mentre per Lucy inizia una nuova vita, un neuroscienziato spiega che cosa succederebbe se l’uomo potesse potenziare il proprio cervello, fino a poterne utilizzare il cento per cento.

Locandina e frasi del film

Lucy
Lucy

Trailer del film Lucy

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Recensione e commento

Il primo impatto del film travolge per la sua velocità e il ritmo in cui la migliore arte cinematografica di Besson si esprime. Si arriva alla fine del film quasi senza tirare mai il fiato. Ma poi, andando oltre all’apparenza divertente e a tratti stupefacente del film, ci si trova davanti ad un condensato di filosofia orientale e di neuro fantascienza, che si tramuta in un grande spettacolo cinematografico e in un film profondo, che lascia traccia.

I contenuti sono molti ma l’essenziale riguarda la ricerca della propria storia di uomini senzienti che non sanno che cosa serve la vita e quale sia il suo scopo. In modo fumettistico e surreale Besson lo spiega, quanto meno ci prova. E nel provarci articola una teoria che richiama idee antiche ma che nel film vengono proposte in modo indubbiamente originale.

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Quasi amici – recensione del film https://cultura.biografieonline.it/quasi-amici-recensione-del-film/ https://cultura.biografieonline.it/quasi-amici-recensione-del-film/#comments Tue, 13 Mar 2012 09:32:20 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=998 E’ difficile non scivolare nella retorica quando si gira un film su un handicap fisico così devastante come la paraplegia. Eppure i registi di un delizioso film francese, “Quasi amici” (Intouchables, 2011), ci sono riusciti con eleganza e intelligenza. Uscito nelle sale italiane il 24 febbraio 2012, Olivier Nakache ed Éric Toledano hanno realizzato un film leggero e divertente sul rapporto fra Philippe, un aristocratico afflitto da paralisi quasi totale e Driss, un ragazzo di colore pieno di vita e refrattario a qualsiasi regola.

Quasi Amici: poster
Quasi Amici, locandina del film

Philippe, dopo aver avuto diversi assistenti che tratta malamente e con snobismo, incontra Driss che non gliele manda a dire ma che lo tratta in modo più che normale come se fosse uno dei ragazzi del suo quartiere, luogo proletario e nemico delle convenzioni. Driss, infatti, vive fra un sussidio e l’altro in un appartamento pieno di parenti e in un quartiere dove gira più droga che lavoro.

Fra Philippe e lui nasce subito una complicità sana e vitale con la quale vivono giornate divertenti, bizzarre, vitali e ai limiti del consentito: corse in macchina di notte a velocità da ritiro della patente, voli con il delta plano, feste un po’ equivoche e poi la quotidianità con tutti gli ostacoli che Philippe deve affrontare a causa del suo handicap.

Il film ha ottenuto in Francia un successo incredibile incassando cifre  impressionanti e la critica lo ha consacrato come un capolavoro. Non è un film così straordinario ma è una storia raccontata con la giusta miscela di ironia e leggerezza non dimenticando il dramma di Philippe ma riuscendo anche a raccontare la difficile integrazione di Driss ragazzo somalo nato in Africa ma cresciuto in una Parigi multietnica con enormi problemi di integrazione interrazziale.

Trailer di Quasi amici

E poi c’è l’amicizia, un altro tema molto abusato che in questo film vince la palma dell’originalità perché viene narrata in modo commovente e divertente senza lasciare rivoli di retorica o di patetismo che erano facili da incontrare in un gioco di equilibri non scontati ma che sono sempre precari quando il tema è l’handicap e la differenza di razza. Ma al di là dei temi trattati questo film è un inno alla gioia di vivere e alla voglia di guardare la vita con uno sguardo temerario e distaccato cercando quei momenti preziosi e unici che uniscono le persone oltre ogni divisione e incomprensione.

Gli attori sono straordinari e la loro forza espressiva alza di livello la narrazione affascinando lo spettatore il quale osserva con attenzione, anche nei momenti più difficili, le reazioni dei volti dei due protagonisti facendosi trascinare negli intensi scambi della loro amicizia. Un film da vedere.

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