film di Ridley Scott Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 09 Sep 2024 16:04:35 +0000 it-IT hourly 1 Blade Runner: breve riassunto del film https://cultura.biografieonline.it/blade-runner/ https://cultura.biografieonline.it/blade-runner/#comments Mon, 09 Sep 2024 15:55:17 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3738 Blade Runner” è un film diretto da Ridley Scott nel 1982, che annovera nel cast Harrison Ford (nei panni del protagonista Deckard), Brion James (nei panni di Leon), Rutger Hauer (nei panni di Roy Batty), Sean Young (nei panni di Rachael), William Sanderson (nei panni di J.F. Sebastian), Joe Turkel (nei panni di Tyrell) e Daryl Hannah (nei panni di Pris).

Blade Runner
Blade Runner

Trama e riassunto del film

Parte I

Los Angeles, anno 2019: negli ultimi decenni, la tecnologia ha consentito di realizzare essere simili in tutto e per tutto agli umani.

Si tratta dei cosiddetti replicanti, caratterizzati da forza fisica e capacità intellettuali alquanto superiori rispetto a quelle degli uomini, destinati a essere usati come schiavi e contraddistinti da una longevità ridotta, di pochi anni.

Capitanati da Roy Batty, sei replicanti – tre maschi e tre femmine – appartenenti al modello più evoluto, sono scappati dalle colonie extramondo e arrivati a Los Angeles in maniera furtiva.

Quindi, hanno provato a penetrare all’interno della Tyrell Corporation, la fabbrica in cui sono stati generati, con l’intento di cambiare la loro data di scadenza che sta per sopraggiungere. Tuttavia, due di loro sono stati catturati dopo essere finiti in un campo elettrico. Tra gli altri quattro, riusciti a scappare, Leon è stato identificato tra i nuovi assunti, ma è fuggito nuovamente colpendo l’agente che stava eseguendo un test di verifica per riconoscere i replicanti.

Rick Deckard, poliziotto che in passato ha fatto parte della squadra speciale Blade Runner, viene richiamato forzatamente in servizio allo scopo di catturare i replicanti in fuga.

Accompagnato dalla collega Gaff, Deckard giunge nell’ufficio di Tyrell per eseguire un test su un replicante modello.

Parte II

Tyrell gli chiede di eseguire il test su una persona, la sua segretaria Rachael; ella, però, si rivela un replicante. Deckard giunge quindi a casa di Leon, dove trova diverse fotografie e una squama.

Leon, intanto, insieme con Roy Batty si trova dal progettista di occhi Hannibal Chew, che lavora per Tyrell.

Minacciato dai replicanti, egli li invita a rivolgersi a un altro progettista genetico, J.F. Sebastian. Nel tragitto verso casa, Deckard è seguito da Rachael, che desidera conoscere la verità a proposito di sé stessa:

è umana o una replicante?

Deckard le spiega che è una replicante, ma lei non appare convinta, visto che ha numerosi ricordi della sua infanzia. Si tratta, però, di semplici innesti mentali.

Intanto la compagna di Roy Batty, la replicante Pris, si fa ospitare nell’appartamento di J.F. Sebastian.

Deckard, nel frattempo, valuta le foto che ha preso dall’appartamento di Leon, e associa alla replicante Zhora la squama: indagando, infatti, viene a sapere che la squama appartiene a un finto serpente usato da una spogliarellista.

Recatosi nel locale di Zhora, la segue nel camerino. Ella, però, scappa per strada: raggiunta da Deckard, viene uccisa.

Il prossimo compito dell’agente sarà quello di ritirare Rachael, che dopo il test è sparita dalla Tyrell.

L’uomo vede la replicante e prova a raggiungerla, ma viene bloccato da Leon, che tenta di ucciderlo.

Interviene a sua volta Rachael, che elimina Leon. Tra Rachael e Deckard inizia una storia d’amore, anche perché la replicante viene nascosta in casa dal poliziotto.

Finale

Pris e Roy Batty, intanto, sono convinti di essere gli unici replicanti rimasti: si recano da Tyrell per domandargli se esista la possibilità di rinviare la loro data di termine.

Ciò non è possibile, però: Roy Batty, quindi, ammazza Tyrell e J.F. Sebastian. Informato del doppio omicidio, Deckard giunge nell’appartamento di J.F. Sebastian, ipotizzando che i due replicanti si sarebbero rifugiati lì dopo i delitti.

L’ipotesi si rivela esatta: Pris attacca Deckard, che la uccide.

Roy Batty, scoperta la morte della compagna, vuole vendicarsi. Saltando – in fuga – da un tetto a un altro, Deckard scivola e rimane sospeso nel vuoto: Roy Batty, però, invece di farlo cadere lo salva.

Poi muore dopo uno dei monologhi più famosi della storia del cinema (“Ne ho viste cose che voi umani…).

Deckard e Rachael, a questo punto, fuggono.

La scena finale rivela che anche il poliziotto è un replicante.

Commento al film

“Blade Runner” rappresenta uno dei film di fantascienza più conosciuti al mondo: è, però, molto più di una pellicola di genere, visto che affronta questioni decisamente più profonde quali l’anelito all’immortalità, la generosità, la paura umana di morire e la debolezza – altrettanto umana – rispetto ad eventi più grandi di noi.

Ispirato liberamente al romanzo di Philip K. Dick “Il cacciatore di androidi”, si caratterizza per le atmosfere innovative, l’ambientazione particolare (luce notturna, dominante blu, penombra artefatta, ambienti urbani sofisticati) e per la colonna sonora di Vangelis, che ha contribuito a rendere “Blade Runner” un vero e proprio cult che ha segnato un punto di svolta nella storia della fantascienza del grande schermo.

Ricco di implicazioni filosofiche (rapporto tra oggetto e soggetto nel pensiero dell’oggetto), richiama il concetto platonico di rapporto biunivoco tra essere e ente, e la sua concezione di mondo delle apparenze esteriore.

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Prometheus (il film) https://cultura.biografieonline.it/prometheus/ https://cultura.biografieonline.it/prometheus/#comments Mon, 17 Sep 2012 16:46:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3895 Prometheus è un bel film, concepito inizialmente come un prequel di Alien (1979), ma non ha la sua stessa forza narrativa. Tuttavia vale la pena vederlo perché, oltre agli effetti speciali e a un montaggio degno dei migliori kolossal fantascientifici, rappresenta un bel viaggio immaginativo verso le ignote radici dell’essere umano. Diretto da Ridley Scott (lo stesso regista di Alien) è uscito al cinema nel 2012 e tra il cast vi sono Noomi Rapace (Elizabeth Shaw), Michael Fassbender (David), Charlize Theron (Meredith Vickers) e Guy Pearce (Peter Weyland).

Prometheus (2012): un film di Ridley Scott
Prometheus (2012): un film di Ridley Scott

Trailer italiano

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Trama

Un disco volante sta per lasciare i cieli di un pianeta anonimo e mentre si vede sparire la sua punta aerodinamica fra le nuvole, una creatura aliena, simile per fisico e tratti facciali ad un essere umano, beve da una ciotola un composto non meglio identificato. Subito dopo inizia disgregarsi e il suo corpo decomposto cade in acqua dando vita alla formazione di un nuovo DNA e a nuove cellule.

Nella scena successiva siamo in Scozia, sull’isola di Skye ed è il 2089. Un’archeologa, Elizabeth Shaw scopre una grotta con dipinti rupestri risalenti a 35.000 anni fa. Chiama il suo compagno, anch’egli archeologo, e insieme analizzano una di queste immagini: un gigante che indica cinque sfere che sembrano essere stelle o pianeti.

Cambio di scena: siamo nella nave scientifica Prometheus e un uomo che poi scopriremo essere un androide ne sta amministrando il percorso. Dentro a delle capsule si trovano addormentati gli uomini dell’equipaggio. Chi si sveglia per prima è una donna, il capo della spedizione, che ordina all’androide di svegliare tutto l’equipaggio. Fra loro oltre a geologi, membri della sicurezza, biologi e piloti ci sono anche i due archeologi. Viene indetta una riunione per fare il punto sulla situazione e per spiegare a tutti il vero scopo della missione. Un uomo molto anziano compare sotto forma di ologramma e spiega che lo scopo del loro viaggio è scoprire una razza aliena che probabilmente ha creato il genere umano. I due archeologi, introdotti dall’ologramma, spiegano infatti che il pianeta dove stanno per sbarcare è stato più volte indicato da disegni e pitture di civiltà antiche che non erano in comunicazione fra loro.

L’equipaggio, scettico, si prepara a scendere sul pianeta. La prima cosa che viene esplorata è una montagna dentro alla quale il gruppo trova il corpo di un alieno e una sorta di tempio con una testa gigantesca  circondata da vasi che trasudano un liquido viscoso. Due dell’equipaggio spaventati si allontanano e si perdono nei cunicoli della montagna, il resto della truppa raccoglie una testa di un alieno e l’androide David di nascosto trafuga uno dei vasi. Una fortissima tempesta di silicio costringe tutti a rientrare. I due dell’equipaggio che si erano allontanati rimangono nella montagna per errore mentre gli altri, euforici per il ritrovamento, analizzano la testa aliena che si scopre portare lo stesso DNA degli esseri umani.

Nel frattempo David apre il cilindro e prende una goccia del liquido in esso contenuto. Incontra uno degli archeologi, Holloway e gli offre da bere, facendoli ingerire anche la goccia che evidentemente contiene virus alieni. Holloway e la sua compagna fanno l’amore e il giorno dopo l’archeologo comincia a stare male. Durante la nottata però i due dell’equipaggio che si erano persi nella montagna vengono aggrediti da una sorta di anguilla che li uccide. La mattina seguente l’equipaggio torna nella montagna e trova uno solo dei cadaveri. Holloway comincia a stare seriamente male e viene riportato verso la nave ma siccome appare contaminato, il capo della spedizione, una donna fredda e determinata, ne impedisce la presa a bordo e in un momento concitato lo uccide.

La compagna Shaw, distrutta dalla perdita del fidanzato, viene sedata  mentre David, che ha calcolato tutto, la esamina e scopre che è incinta di un feto non umano. Shaw si ribella, vuole abortire ma viene fermata; è chiaro che vogliono riportarla sulla Terra gravida di un alieno. Lei scappa e con l’aiuto di un sistema automatizzato molto all’avanguardia opera da sola un aborto. Il feto è ancora vivo quando lei scappa inorridita dalla sala operatoria. Spostandosi nella nave scopre che in una cabina c’è l’anziano uomo che era comparso come ologramma e che è il finanziatore della spedizione. Si trova lì, le spiega, perché vuole dagli alieni una cura contro la vecchiaia.

Gli alieni però sono tutti morti, sono stati trovati diversi cadaveri vicino al tempio, esclama Shaw, mentre è in uno stato di prostrazione fisica. David però la interrompe comunicandole che ne ha trovato uno vivo. Infatti durante la seconda spedizione ha trovato una stanza che altro non è che la plancia di comando di una nave spaziale. Dentro alla montagna, quindi, ci sono diverse navi della civiltà aliena, mimetizzate con la struttura rocciosa. Si recano allora sulla plancia della nave aliena e risvegliano l’essere che era dentro una capsula addormentato e in attesa di un viaggio che non si è mai realizzato perché l’equipaggio alieno è morto prima di partire. Forse a causa di un virus o forse a causa di un’arma biologica che gli si è ritorta contro. Infatti si trovano su una nave da guerra piena di armi biologiche e diretta verso la Terra.

Perché? Gli alieni ci vogliono distruggere dopo averci creato?

La creatura si risveglia e per prima cosa uccide tutti, tranne Shaw che riesce a scappare. L’alieno accende la nave e la programma perché raggiunga la Terra. Shaw avverte l’equipaggio rimasto sulla nave scientifica e gli implora di fermare l’alieno. Lo fanno schiantandosi contro la sua nave.

Prometheus, una scena
Prometheus, una scena

Finale

Shaw è viva ma senza speranza. Si dirige verso i resti della Prometheus e scopre che all’interno c’è il suo feto diventato gigante. Nel frattempo l’alieno che si è schiantato con l’astronave la trova e mentre cerca di ucciderla Shaw apre le porte stagne del laboratorio dove si trova il feto e glielo scatena addosso. L’alieno muore stritolato dalla creatura che ormai assomiglia ad un polipo gigante. Shaw scappa e David che ha la testa staccata dal resto del corpo a causa dell’irruenza dell’alieno le svela che ci sono altre navi con cui partire e tornare a casa. Ma Shaw non vuole tornare a casa ma vuole andare sul pianeta alieno per capire che cosa ha spinto i nostri creatori a ripensarci e a decidere di ucciderci. Dal corpo dell’alieno morto esce una sorta di Alien aggressivo e assai pericoloso.

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Il Gladiatore – Trailer e trama https://cultura.biografieonline.it/il-gladiatore-trailer-e-trama/ https://cultura.biografieonline.it/il-gladiatore-trailer-e-trama/#comments Sat, 19 May 2012 08:18:39 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1949 Diretto da Ridley Scott, “Il gladiatore” (titolo originale: “Gladiator”) è un film uscito nelle sale cinematografiche nel 2000 (il 5 maggio negli Stati Uniti, il 19 maggio in Italia), vincitore di cinque premi Oscar. Il cast comprende Russell Crowe (nei panni del protagonista Massimo Decimo Meridio), Connie Nielsen, Joaquin Phoenix, Oliver Reed e Richard Harris.

Trailer del film Il Gladiatore

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Trama del film

Il Gladiatore - locandina e poster del filmE’ l’anno 180 dopo Cristo quando Massimo Decimo Meridio, apprezzato e valoroso generale dell’esercito romano, guida i suoi uomini alla vittoria contro i Marcomanni nella guerra che si sta combattendo in Germania. Il successo in battaglia consente a Massimo di entrare nelle grazie di Marco Aurelio, imperatore romano gravemente ammalato che, sentendo ormai prossima la propria morte, sceglie proprio il generale come suo successore.

Preferito a Commodo, figlio di Marco Aurelio, ritenuto inadeguato rispetto al compito che gli spetta, il generale Massimo sarà chiamato a riportare la repubblica a Roma, e a ripristinare la situazione che precedeva la nascita dell’età imperiale, con il potere nelle mani del senato, vale a dire del popolo romano.

Massimo dapprima si mostra riluttante nell’accettare la proposta, chiede che gli venga concesso del tempo per prendere una decisione definitiva e si ritira in preghiera nella propria tenda: qui si rivolge agli dei affinché lo consiglino e lo aiutino nel trovare una risposta al propria futuro, e inoltre tengano sempre al sicuro la sua famiglia (riprodotta idealmente da due piccole statue che l’uomo porta sempre con sé).

Intanto, l’imperatore Marco Aurelio comunica al figlio, arrivato insieme con la sorella Lucilla da Roma, la decisione di non concedergli la successione del potere. Commodo, turbato e deluso per la notizia, si vendica uccidendo il padre soffocandolo, in maniera tale da impedirgli di rendere nota a tutti la decisione che aveva preso. Una volta appresa la notizia della morte di Marco Aurelio, Massimo intuisce che essa non è avvenuta per cause naturali, ma è dovuta a un’azione violenta del figlio: ecco perché si rifiuta di accettare gli ordini di Commodo, il quale, per tutta risposta, impone alla guardia pretoriana di ucciderlo.

Quindi, mentre il figlio di Marco Aurelio si accinge a ritornare a Roma con la nuova carica di imperatore appena assunta, Massimo viene bloccato e portato nella foresta in cui si è da poco conclusa la battaglia contro i Marcomanni: dopo essersi inginocchiato davanti al boia, pronto per essere giustiziato, finge di accettare la sorte che gli è toccata, ma afferra la spada del giustiziere e uccide tutti i pretoriani che compongono il manipolo, uno dopo l’altro. Sebbene venga ferito gravemente a un braccio, riesce a prendere possesso di due cavalli, con i quali ritorna a casa.

Quando arriva, però, si rende conto che ormai è troppo tardi: alcuni suoi amici sono morti, e anche la moglie e il figlio sono stati uccisi per ordine di Commodo, crocifissi nella propria abitazione ancora fumante. Massimo piange i suoi cari disperato, quindi si stende a terra, stremato per la stanchezza e per il dolore. Poco dopo, viene fatto prigioniero da un mercante di schiavi e venduto da un ex gladiatore, di nome Proximo, diventato lanista. Tra l’altro, era stato proprio Marco Aurelio ad affrancare (cioè a rendere libero) Proximo, attribuendogli il “rudis”, cioè la spada di legno.

Il Gladiatore - Russell CroweMassimo viene dunque condotto in Africa, dove è obbligato a prendere parte ai combattimenti che avvengono nelle arene. Proprio in occasione di queste sfide, egli ha ben presto l’opportunità di mettere in mostra le sue strepitose doti di combattente, che fanno sì che la sua fama presso il pubblico aumenti battaglia dopo battaglia. Massimo, inoltre, con il passare del tempo si conquista anche il rispetto degli altri combattenti.

Conosciuto nella “familia gladiatoria” con il nome di “Ispanico”, stringe amicizia con il combattente germano Hagen (per altro il gladiatore più valoroso di Proximo prima dell’arrivo di Massimo) e con il cacciatore numida Juba. L’amicizia tra Massimo e Juba si rinsalda nel corso delle pause degli spettacoli, quando i due hanno l’occasione di parlare dei rispettivi familiari e soprattutto dell’esistenza che conducevano prima di essere ridotti in schiavitù. A dispetto della prospettiva, praticamente certa, di morire in combattimento, entrambi trovano coraggio dalla speranza di incontrare nuovamente i propri familiari nell’aldilà.

Nel frattempo a Roma Commodo ordine che in città si tengano i “giochi gladiatorii”: spettacoli che dureranno 150 giorni e che, pensati per conquistare l’attenzione e l’apprezzamento delle folle, si terranno in memoria del padre dell’imperatore, benché sia stato proprio Marco Aurelio, cinque anni prima, a decretarne la sospensione. Per lo spettacolo, vengono ingaggiati anche i gladiatori di Proximo, che una volta giunti a Roma vengono impegnati nella rievocazione della battaglia di Zama, avvenuta nell’ambito della seconda guerra punica: essi devono inscenare le truppe di Annibale, in contrasto con le legioni guidate da Scipione l’Africano.

Massimo, il cui volto è nascosto da una maschera, prende il comando del gruppo, e invita i propri compagni a disporsi a testuggine in mezzo all’arena, così che l’esito dell’incontro, in cui teoricamente gli uomini di Annibale sono destinati a sopperire, viene ribaltato. Massimo, quindi, si guadagna l’approvazione e il sostegno degli spettatori, i quali chiedono la sua grazie con insistenza. E così Commodo, seppur controvoglia, è costretto a sollevare il pollice verso l’alto. Quindi, mentre la folla inneggia a Massimo, osannandone il nome, l’imperatore abbandona l’arena.

Dopo aver visto Massimo ancora vivo, Lucilla decide di incontrarlo in gran segreto in una delle celle nelle quali i gladiatori sono rinchiusi. Nel corso del loro dialogo, la donna viene accusata da Massimo di aver preso parte agli omicidi dei suoi familiari e di Marco Aurelio, ma respinge con decisione e sdegno quelle imputazioni. Anche lei, dice, è una vittima del fratello, dal quale è continuamente terrorizzata. Lucilla spiega che in Senato ci sono diversi suoi alleati intenzionati a togliere il trono a Commodo, e invita Massimo a collaborare con loro per spodestarlo: lo schiavo, tuttavia, rifiuta l’offerta, e chiede a Lucilla di scordarsi di lui, concludendo l’incontro con inaspettato rancore.

Il giorno successivo Massimo si trova a sfidare Tigris delle Gallie, gladiatore imbattuto che a cinque anni di distanza dal suo ritiro è tornato nell’arena. Il combattimento si rivela particolarmente impegnativo, anche perché spesso da botole presenti nell’arena compaiono tigri incatenate che, benché trattenute con fatica dagli addetti, sono pronte a scagliarsi contro Massimo. Uno dei felini riesce anche a stendere a terra il combattente, che tuttavia, anche se sotto il peso della bestia, trafigge più volte Tigris, il quale cade sconfitto a terra.

Condannato a morte da Commodo, che esprime il suo parere con il pollice verso, Tigris viene però salvato da Massimo, che non lo uccide e in questo modo affronta senza paura la decisione dell’imperatore. Mentre il pubblico inneggia nuovamente a “Massimo il misericordioso”, Commodo lascia il palco e si fionda nell’arena: è intenzionato a combattere contro di lui. Massimo, tuttavia, mantenendo la calma, si allontana dall’imperatore, mettendo in evidenza la propria intenzione di non riconoscere la sua carica. E così, mentre lo schiavo viene riportato alla scuola dei gladiatori, Massimo viene a sapere dal suo fedele servitore Cicero che l’esercito che una volta comandava, che adesso si trova accampato ad Ostia, non ha mai smesso di essergli fedele.

Massimo, dunque, nelle celle dei gladiatori incontra Lucilla e Gracco, senatore al quale chiede di farlo uscire dalla città: in questo modo, potrà raggiungere il suo esercito e quindi tornare a Roma per spodestare Commodo. L’imperatore, tuttavia, intuendo un possibile tradimento da parte della sorella, la obbliga a svelare il complotto che si sta ordendo alle sue spalle, minacciando di morte il figlio Lucio. Gracco, dunque, viene subito arrestato dai pretoriani, i quali assaltano la caserma a combattono contro gli uomini di Proximo.

Quest’ultimo viene ucciso, e anche Hagen cade sotto i colpi dell’assedio. Mentre i superstiti, compreso Juba, vengono fatti prigionieri, Massimo riesce a scappare, e, attraversando un tunnel che lo conduce fuori dalle mura della città, trova la salvezza: non può, però, fare nulla per salvare dalla morte Cicero, che muore sotto le frecce scagliate dai pretoriani. Anche la sua fuga, comunque, dura poco, e una legione della guardia pretoriana lo fa prigioniero. Bloccato in catene nei sotterranei, Massimo incontra Commodo, che lo sfida nell’arena a duello. La scorrettezza dell’imperatore si rivela quando, prima di affrontarlo, lo pugnala alle spalle utilizzando uno stiletto.

Portato nell’arena, con la ferita nascosta da Quinto, Massimo trova Commodo ad aspettarlo: dopo aver raccolto da terra la spada, dà il via al duello, mentre tutto intorno ai combattenti i pretoriani si sono disposti a cerchio. Massimo, dopo alcuni scambi di colpi, riesce a disarmare l’avversario, ma, indebolito dallo sforzo e dolorante per la ferita alla schiena, fa cadere la propria arma. Commodo a questo punto chiede a Quinto un’altra spada, ma la sua richiesta viene rifiutata. L’imperatore si rivolge anche ai pretoriani, i quali, sempre comandati da Quinto, rimangono fermi. A questo punto Commodo decide di ricorrere a uno stiletto che portava nascosto, e si scaglia su Massimo.

I due rivali si affrontano senza esclusioni di colpi, tra violenti pugni e strette dolorose, fino a quando Massimo affonda il pugnale nella gola di Commodo. L’imperatore muore, e il suo corpo ormai senza vita cade a terra mentre tutto intorno il Colosseo viene invaso da un silenzio irreale. Massimo, a sua volta, sembra sul punto di cedere, e pensa ai propri familiari. Ci pensa Quinto, però, a riportarlo alla realtà: Massimo, quindi, gli ordina di liberare tutti i gladiatori di Proximo, tra cui Juba, e di affidare al senatore Gracco le mansioni che gli competono: a lui spetterà il compito di riportare il governo repubblicano a Roma.

Massimo, quindi, muore tra lo stupore dei presenti, mentre Lucilla, in ginocchio di fianco a lui, lo tiene tra le braccia. Il cadavere di Commodo rimane nell’arena, abbandonato, mentre il corpo senza vita di Massimo, che secondo le parole di Lucia è stato un soldato romano e un uomo buono che merita di essere onorato, viene sollevato e portato fuori. La notte seguente, Juba fa ritorno nell’arena vuota, e seppellisce le statuine del figlio e della moglie di Massimo, nella stessa sabbia macchiata dal sangue dell’eroe caduto.

Premi e riconoscimenti

Russell Crowe
Russell Crowe

Dopo aver incassato poco meno di 460 milioni di dollari nei botteghini di tutto il mondo, “Il gladiatore” ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Ai premi Oscar del 2001, per esempio, oltre alle cinque statuette per i migliori costumi (Janty Yates), il miglior film (David Franzoni, Douglas Wick e Branco Lustig), il miglior sonoro (Bob Beemer, Scott Millan e Ken Weston), il migliore attore protagonista (Russell Crowe) e i migliori effetti speciali (Neil Corbould, John Nelson, Tom Harvey e Tim Burke), ha guadagnato anche le nomination per il miglior attore non protagonista (Joaquin Phoenix nei panni di Commodo), la migliore fotografia (John Mathieson), la migliore sceneggiatura originale (William Nicholson, John Logan e David Franzoni), la migliore regia (Ridley Scott), la migliore scenografia (Crispian Sallis e Arthur Max), la migliore colonna sonora (Hans Zimmer) e il miglior montaggio (Pietro Scalia). La pellicola, inoltre, ha ottenuto tre Satellite Awards (migliori effetti speciali, migliore colonna sonora e migliore fotografia) e due Golden Globe (migliore colonna sonora e miglior film drammatico).

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Le Crociate – Trama e recensione del film (2005) https://cultura.biografieonline.it/le-crociate-film-di-ridley-scott/ https://cultura.biografieonline.it/le-crociate-film-di-ridley-scott/#comments Sun, 05 Feb 2012 20:27:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=476 A volte la spettacolarizzazione degli eventi storici può funzionare solo in parte, facendo gridare vendetta a chi si aspetta uno spettacolo abbastanza fedele alla verità storica.

Le Crociate- Locandina del film

E’ il caso del film di Ridley Scott, “Le Crociate”, che ricostruisce, grazie ad una sapiente organizzazione del set, le grandi battaglie che hanno costituito alcune vicende avvenute fra la seconda e la terza Crociata in cui Gerusalemme fu riconquistata dai mussulmani sotto il regno di Saladino.

Il film inizia con l’incontro fra Balian, che ha da poco perduto la moglie suicida, e suo padre che non ha mai conosciuto, e il cui nome è Goffredo di Ibelin, un cavaliere che si sta dirigendo in Terra Santa.

Inizialmente Balian non vuole accettare l’invito del padre a seguirlo ma poi, in seguito ad alcuni eventi e con maggiore determinazione si convincerà ad abbracciarne gli insegnamenti prendendone il posto e venendo nominato dal re al comando delle difese della città di Gerusalemme.

Per raggiungere questa carica Balian affronta impavidamente alcune battaglie, in cui dimostra il suo valore e contrasta le invidie di corte dove, poiché è favorito dal re, viene odiato da alcuni potenti cavalieri templari. Il film segue la maestria registica di Ridley Scott e le scene delle battaglie, in particolare quella finale della conquista di Gerusalemme, sono visivamente appassionanti.

Tuttavia, la capacità di Scott di rendere una narrazione storica un grande affresco leggendario, togliendo gran parte del valore realistico agli eventi narrati, rischia di cadere, a volte, nel ridicolo, infrangendo le regole classiche del film storico in cui finzione e verità documentale devono in qualche modo incontrarsi. In questo caso, invece, la realtà viene spesso piegata all’effetto cinematografico.

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La trama, infatti, tralascia abbondantemente la complessità della ricostruzione storica delle crociate le cui implicazioni teoriche, militari, economiche e religiose sono ridotte ad una barzelletta. Al di là di questo il budget notevole di un  film che ha incassato abbastanza bene, aiuta a ricreare alcuni scenari simili a quelli che la storia ci può raccontare solo attraverso le descrizioni delle fonti.

Nel cast il protagonista è Orlando Bloom nei panni di Balian e che si sforza, con difficoltà insormontabili, di essere credibile. Più interessante il ruolo di Jeremy Irons che interpreta un cavaliere virtuoso deluso da come gli scopi della Crociata siano stati distorti dal potere e dalla corruzione.

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