fantascienza Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 02 Oct 2024 09:26:20 +0000 it-IT hourly 1 Ventimila leghe sotto i mari: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-ventimila-leghe-sotto-i-mari/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-ventimila-leghe-sotto-i-mari/#respond Wed, 13 Sep 2023 12:09:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13681 Tra i capolavori più noti del celebre scrittore Jules Verne troviamo l’opera “Ventimila leghe sotto i mari” (titolo originale francese: Vingt mille lieues sous les mers). L’opera costituisce il secondo capitolo di una trilogia che inizia con “I figli del capitano Grant” e poi culmina con “L’isola misteriosa”. Le 20.000 leghe del titolo sono riferite al tragitto percorso dal sottomarino Nautilus del Capitano Nemo durante la permanenza a bordo dei protagonisti principali del romanzo, facendo riferimento alle leghe pari a circa 4 chilometri: 20.000 leghe equivalgono a 80.000 km.

Ventimila leghe sotto i mari - Verne
Il romanzo “Ventimila leghe sotto i mari” fu scritto da Jules Verne e pubblicato per la prima volta nel 1869 – Nella foto, tratta da una copertina del libro: il Nautilus e il Capitano Nemo

Ventimila leghe sotto i mari: riassunto

Il romanzo narra le avventure dei protagonisti a bordo del sottomarino Nautilus, realizzato in gran segreto dal comandante che si chiama Capitano Nemo. La storia si apre con un misterioso mostro marino che affonda tutte le navi che incrocia lungo il suo tragitto. I superstiti raccontano di aver visto una massa capace di muoversi a velocità prodigiosa e sbuffare colonne d’acqua a grandi altezze.

Ciò incuriosisce un celebre naturalista del Museo di Storia Naturale di Parigi ovvero il Professor Pierre Aronnax. Egli decide di studiare e vedere di persona il problema del mostro marino. Il Professore, infatti, in seguito viene chiamato dal governo degli Stati Uniti a prendere parte alla spedizione incaricata di liberare definitivamente i mari dal mostro, insieme al suo fedele Conseil (Consiglio, in italiano). I due sono invitati ad imbracarsi sull’Abraham Lincoln e, a bordo della nave, fanno la conoscenza del fiociniere canadese Ned Land.

I tre, una volta arrivati nel luogo dove vive la creatura, si trovano ben presto faccia a faccia con il famoso mostro. Sentendosi attaccato, la creatura si difende puntando la barca Lincoln e speronandola.

I tre uomini cadono dunque in mare ma riescono comunque a salvarsi accorgendosi che non si tratta di un mostro marino e spietato ma semplicemente di un sottomarino. I naufraghi vengono catturati e imprigionati dall’equipaggio del Capitano Nemo. Una volta a bordo si troveranno al cospetto del comandante del “Nautilus”, ovvero il Capitano Nemo.

Nemo è uomo geniale, ma allo stesso tempo oscuro e misterioso. Afferma di aver rinunciato alla cosiddetta società degli uomini e di aver tagliato qualsiasi legame con la terraferma a causa di un’antica sete di vendetta dovuta alla perdita della moglie e dei figli.

Grazie a Nemo, iniziano per i tre uomini le avventure per i mari a bordo del Nautilus. Tra le avventure più significative: la caccia nelle foreste di sottomarine di Crespo nel Pacifico, nell’arcipelago asiatico-oceanico, sfuggendo ad una tribù di selvaggi, la lotta contro i calamari giganti, sfuggendo dopo un’aspra lotta alle terribili creature e salvando delle balene, la conquista del Polo Sud dopo essere riusciti nell’impresa di creare un passaggio per il Nautilus nei ghiacciai ed infine l’attraversamento del Canale d’Arabia. Nemo mostra al professore perfino i resti sprofondati del continente di Atlantide.

Solo Ned Land, che non era interessato alle scoperte scientifiche, decide di pianificare una fuga notturna durante il tragitto nell’Atlantico, ma fallisce miseramente nell’impresa. Dopo qualche mese arriva la svolta: il Capitano Nemo si chiude sempre più in se stesso e la vita nel sottomarino diventa monotona per tutti i presenti a bordo, equipaggio e passeggeri.

Finale

Una notte, mentre il sottomarino Nautilus è a largo delle coste della Norvegia, Aronnax, Conseil e Land decidono di mettere in atto il loro piano di fuga. Con loro sgomento, però, si rendono conto che l’imbarcazione si sta dirigendo verso un vortice gigante, da cui nessun natante è mai riuscito a tornare indietro. Ma grazie alla sorte, sorprendentemente, i tre uomini riescono a salvarsi grazie ad un piccolo battello d’appoggio del Nautilus e miracolosamente si salvano.

I tre fuggitivi si risvegliano quindi sani e salvi, nella capanna di un pescatore in una delle isole Lofoten, attendendo così di poter fare ritorno in Francia. In particolare, il professore Aronnax è riuscito a reperire un sacco di materiale e racconterà a tutti le straordinarie avventure vissute da lui e dai suoi due compagni e ricorderà il controverso Capitano Nemo.

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Breve commento

Il tema principale descritto da Verne è l’esplorazione del mondo marino che da sempre suscita notevole interesse soprattutto nell’opinione pubblica.

L’opera è ambientata nel periodo successivo alla guerra di secessione e narra le straordinarie vicende di un lungo viaggio, attraverso il mondo sottomarino, che parte dell’Oceano Pacifico e arriva fino alle coste norvegesi.

20.000 leghe sotto i mari (Disney)
20.000 leghe sotto i mari (Disney)

Ventimila leghe sotto i mari, al cinema

Il libro fantascientifico ha avuto un notevole successo. Sono stati fatti numerosi adattamenti televisivi e cinematografici tra cui uno dei più celebri quello prodotto da Walt Disney con la regia di Richard Fleischer e precorritrice del filone steampunk. Perfino l’anime giapponese denominata “Il mistero della pietra azzurra”, si ispira ai temi del celebre romanzo di Verne.

Un altro celebre film è quello del 1954 con Kirk Douglas.

Il Capitano Nemo e il Nautilus compaiono inoltre nel film del 2003 “La leggenda degli uomini straordinari“.

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Lana e Lilly Wachowski. Fratelli, poi sorelle. Biografia https://cultura.biografieonline.it/lana-lilly-wachowski/ https://cultura.biografieonline.it/lana-lilly-wachowski/#comments Wed, 06 Nov 2019 09:28:52 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=27425 Lana e Lilly Wachowski, prima Larry (Laurence) e Andy (Andrew Paul), sono una coppia di registi statunitensi. Inizialmente indicati come fratelli, dopo il cambio di sesso sono da definirsi sorelle. La celebre coppia è nota al grande pubblico soprattutto per aver creato la saga di Matrix. La loro creatività ha inoltre prodotto la serie tv Sense8. Eclettiche e stravaganti le sorelle Wachowski amano raccontare storie dal finale inaspettato e scuotere gli spettatori con originalità e colpi di scena.

Lana e Lilly Wachowski - Fratelli Wachowski - Sorelle Wachowski
Lana e Lilly Wachowski – precedentemente Andy e Larry

Lana e Lilly Wachowski, chi sono

Come erano prima del cambio genere?

Ecco tutte le curiosità, le vicende riguardanti la vita privata, gli amori, i successi lavorativi, la passione per i fumetti e tanto altro.

Lana e Lilly Wachowski: le biografie

Un tempo erano fratelli. Ora sono sorelle. Le sorelle Wachowski: registe, sceneggiatrici e produttrici cinematografiche di fama internazionale.

Laurence, classe 1965, ed Andrew Paul, appena due anni più piccolo (1967), nascono a Chicago da una madre infermiera e da un padre imprenditore di origine polacche. I due fratelli cominciano gli studi insieme, dapprima frequentando la Kellogg Elementary School; successivamente conseguendo il diploma presso la Whitney Young High School.

Laurence ed Andrew Paul non brillano, non sono studenti modello. Tuttavia già in età precoce, in questi anni, mostrano un profondo interesse per i fumetti e per il cinema, partecipando a diverse iniziative e agli spettacoli scolastici.

L’idea di Matrix

Dopo aver lasciato il college, i due iniziano a sviluppare le idee per mettere a punto la trilogia di Matrix, occupando il tempo libero per continuare a creare fumetti. Il primo film “Matrix” è del 1999, i successivi “Matrix Reloaded” e “Matrix Revolutions” sono entrambe del 2003.

Lilly e Lana Wachowski con Keanu Reeves
Lilly e Lana Wachowski con Keanu Reeves nel 2012 alla presentazione di “Cloud Atlas”

Il cambio di sesso

In seguito all’uscita del secondo capitolo, Laurence inizia ad apparire sul grande schermo vestito da donna, utilizzando il nome di Lana Wachowski, dichiarando apertamente la sua tendenza transgender e la volontà di cambiare sesso.

Negli scatti che immortalano Lana in abiti femminili è facile notare un look estroso e i caratteristici capelli viola. Il percorso per cambiare sesso prosegue per circa un decennio e si conclude con l’ufficiale dichiarazione in occasione del trailer del film “Cloud Atlas” (2012).

Lana spiega meglio le ragioni che riguardano il suo cambio di sesso in una intervista rilasciata al periodico americano The New Yorker; definisce la sua decisione una “evoluzione”.

Nel 2015 la coppia lancia il film “Jupiter – Il destino dell’universo“. L’anno successivo anche Lilly Wachowski dichiara ai media il suo processo di transizione.

wachowski fratelli sorriso smile

Lana Wachowski e Lilly Wachowski: gli amori

Lana, prima conosciuta come Larry, è stata sposata con Thea Bloom. Il matrimonio durato nove anni, dal 1992 al 2002, si è concluso con un divorzio e con una richiesta di risarcimento.

In seguito alla separazione Larry ha iniziato una nuova relazione con la dominatrice Ilsa Strix.

Alisa Blasingame è compagna di Andy: i due si sono sposati nel 1991.

Curiosità

Lana e Lilly Wachowski hanno più volte ammesso di voler stupire il grande pubblico con storie dalla trama non scontata. Le due sorelle hanno lavorato per marchi editoriali del calibro di Razorline e Marvel Comics. Hanno anche pubblicato fumetti ispirati alla loro creatura, Matrix.

wachowski primo piano

La coppia è stata più volte citata in giudizio con l’accusa di aver plagiato Matrix e altri lavori. In un’occasione Sophia Stewart ha chiamato le sorelle in tribunale sostenendo che Matrix fosse stato rubato dal suo romanzo a fumetti “Il terzo occhio”. La causa non ha avuto seguito: è stat rigettata per mancanza di prove.

Lana Wachowski e Lilly Wachowski hanno anche partecipato ad altre importanti produzioni cinematografiche come “V per Vendetta” (2005), “Ninja Assassin” (2009) e “Speed Racer” (2008).

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Fahrenheit 451 (romanzo di Bradbury): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-fahrenheit-451/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-fahrenheit-451/#comments Tue, 07 Apr 2015 15:24:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13953 Uno dei romanzi più celebri scritti dallo statunitense Ray Bradbury è il romanzo di fantascienza “Fahrenheit 451” (del 1953, edito in Italia con il titolo “Gli anni della fenice”). L’autore nel suo celebre libro mette in scena una società fittizia (spesso ambientata nel futuro), nella quale alcune tendenze sociali, politiche e tecnologiche avvertite nel presente sono portate a estremi negativi.

Fahrenheit 451 - Ray Bradbury - 1953
Fahrenheit 451 – Ray Bradbury – 1953

Analisi

In questa società immaginaria, leggere o possedere libri viene considerato un reato. Per contrastare tale fenomeno, viene dunque istituito un apposito corpo di vigili del fuoco che ha come missione quella di bruciare ed eliminare ogni tipo di volume. Nel romanzo, l’autore rimprovera la filosofia della società americana, basata sulla gratificazione del momento, quindi sulla superficialità e sull’eccessivo attaccamento alle cose materiali della vita.

Il romanzo è diviso in tre grandi momenti. Nella prima parte si racconta della vita di Guy e del suo incontro con Clarisse; poi si riflette sul tema dell’utilità dei libri con l’incontro fatidico con il professore Faber e, in ultimo, viene trattato l’assassinio di Beatty (capo dei pompieri) e la fuga di Guy dalla città.

Incipit

Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d’orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla solida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l’uomo premette il bottone dell’accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo.

Incipit di Fahrenheit 451

Fahrenheit 451: riassunto

Nel romanzo “Fahrenheit 451” vengono raccontate le vicende di Guy Montag che lavora nel corpo dei pompieri e vive in una società in cui i libri sono considerati illegali e in cui bisogna assolutamente rintracciare chi si è macchiato del “reato di lettura”. In questo tipo di società, chi commette la leggerezza di leggere dei testi viene prontamente punito con l’incendio della propria casa e con il conseguente arresto.

In quel periodo, solo la televisione e la radio vengono utilizzate dal governo come mezzo di comunicazione di massa per definire le varie regole sociali e dettare ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato. I cittadini rispettosi della legge usavano solo la televisione come mezzo per istruirsi, informarsi e vivere serenamente.

La situazione cambia dopo l’incontro di Guy Montag con una sua vicina di casa, di nome Clarisse, che vive e pensa in modo nettamente diverso dagli altri. L’uomo inizia a leggere i libri dopo che un incendio divampa in una casa di un’anziana signora che preferisce morire piuttosto che vedere i suoi volumi bruciare. A quel punto, il protagonista riflette e inizia a leggere un breve trafiletto di un libro che dovrebbe bruciare, scoprendo un nuovo mondo.

In seguito, Guy Montag salva alcuni libri e inizia a leggerli di nascosto da tutti; inoltre, mette in discussione anche la sua non-relazione con la moglie Mildred, che vive completamente immersa nel suo mondo tra radioline e televisione. La donna viene infatti raffigurata mentre indossa delle “conchiglie” sulle orecchie, con le quali ascoltava la radio continuamente; inoltre era molto attaccata ai televisori situati sulle pareti della sua casa, che lei stessa definiva “la mia famiglia”, al contrario del marito che non veniva affatto considerato.

Guy si sente così solo e confuso, tanto da decidere perfino di lasciare il lavoro. Il capitano dei pompieri, di nome Beatty, a quel punto cerca di dissuaderlo cercando di convincerlo che i libri non contengono la soluzione ai problemi della nostra esistenza. La situazione si modifica ulteriormente quando Guy entra in contatto con un anziano professore di nome Faber, che lo aiuta a interpretare diversi libri, conferendo agli stessi anche un valore simbolico.

A quel punto, Guy continua a leggere illegalmente parecchi volumi, fino a che ad un certo punto commette l’imprudenza di leggere un libro alla presenza delle amiche della moglie, che rimangono scandalizzate e attonite dall’accaduto. Il protagonista a quel punto esce completamente allo scoperto e non può più tentare di sovvertire l’ordine repressivo alimentato dal corpo dei vigili del fuoco nei confronti del reato di lettura. La stessa Mildred abbandona Guy, mentre i vigili del fuoco lo costringono a bruciare la sua casa e i suoi libri.

Poco dopo, Guy Montag, minacciato e provocato dalle parole dure ed accese del suo ex capo Beatty, in preda alla rabbia lo uccide e si trova costretto a bruciare la casa con la sua collezione dei libri. In preda ai sensi di colpa, Guy fugge sofferente verso la periferia della città per sfuggire all’arresto. A quel punto, sentendosi sempre più solo, si ripara nelle vicinanze del fiume dove viene in contatto con degli ex accademici in esilio, che sono rimasti gli unici guardiani depositari dell’antica saggezza umana. Infatti, questi uomini sfuggono dalla società dispotica in quanto conoscono a memoria numerosi testi letterari ormai perduti.

Finale

Il romanzo “Fahrenheit 451” si chiude con la scena drammatica di un ordigno nucleare che viene sganciato sulla città portandola alla totale distruzione. In parallelo, Guy e i suoi nuovi compagni, scampati al pericolo, tentano di soccorrere i sopravvissuti.

Ray Bradbury
Ray Bradbury

Fahrenheit 451 al cinema e riconoscimenti

Il romanzo di Ray Bradbury ottenne un notevole successo di pubblico. Nel 1996, dal libro venne dapprima realizzato un omonimo film per la regia di François Truffaut, mentre nel 2004 venne assegnato il premio Retro Hugo allo stesso scrittore per il miglior romanzo del 1953.

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Intelligenza Artificiale. Cosa è? Dobbiamo temerla? https://cultura.biografieonline.it/intelligenza-artificiale/ https://cultura.biografieonline.it/intelligenza-artificiale/#comments Fri, 13 Feb 2015 16:47:45 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13281 Negli ultimi mesi del 2014, tre menti brillanti e per alcuni aspetti geniali, hanno manifestato il loro timore per i progetti di Intelligenza Artificiale, perché si tratta ancora di progetti, che porteranno l’Intelligenza Artificiale a gestire e comandare le macchine.

Intelligenza Artificiale
Intelligenza Artificiale: una riflessione sullo stato attuale dei progetti e sugli ipotetici scenari futuri

Chi ha paura dell’intelligenza artificiale?

Il primo a manifestare questo timore è stato Stephen Hawking, che ha dichiarato: “L’Intelligenza Artificiale sarà la più importante conquista dell’uomo, peccato che potrebbe essere l’ultima”.

Hawking è convinto che l’Intelligenza Artificiale,quando sarà completata, avrà coscienza della sua forza e della sua velocità nell’evolversi, comprenderà che noi siamo inferiori e in un certo senso superati, visto che combattiamo con problemi per lei superflui come il clima, la fame, la decadenza fisica e celebrale, e per questo ci eliminerà.

Un altro illustre pensatore, Nick Bostrom, autore del libro “Superintelligence: Paths, Dangers, Strategies”, edito dalla Oxford University Press, ritiene che l’Intelligenza Artificiale possa essere molto più pericolosa del nucleare.

Anche Bill Gates, proprietario di Microsoft, ed Elon Musk fondatore di PayPal nonché imprenditore geniale dell’e-commerce, hanno manifestato le stesse preoccupazioni, indicando nell’Intelligenza Artificiale, una minaccia all’esistenza della civiltà.

Perché tanta preoccupazione?

Sono a conoscenza questi personaggi di progetti che dovrebbero preoccuparci?

Lo stesso Misk afferma che sarebbe necessario l’intervento dei governi con un coordinamento a livello internazionale per controllare i progetti, che sempre più rapidamente si stanno sviluppando a proposito dell’Intelligenza Artificiale e delle sue applicazioni.

In realtà sono più di cinquant’anni che registi e scrittori, attraverso le loro opere, esprimono il timore, se non il terrore, che i robot possano prendere il sopravvento sulla razza umana e imprigionarci o ucciderci. Basti citare Isaac Asimov, Stanley Kubrick, Philip K. Dick e non da ultimo il film Matrix, in cui viene teorizzato che la razza umana fungerà da pila di energia per le macchine, che ne hanno schiavizzato totalmente la civiltà.

Matrix, locandina del film
Il film Matrix (di Lana e Andy Wachowski, del 1999) disegna uno scenario preoccupante e pone interrogativi filosofici sul futuro del rapporto tra l’uomo e le macchine

L’uomo, come sottolinea Hawking, è troppo fragile, troppo lento nella sua evoluzione biologica per poter contrastare robot che comandano macchine.

Quanto sono realistiche queste preoccupazioni?

Prima di tutto dobbiamo immaginare che l’Intelligenza Artificiale che dovrebbe agire come il cervello umano potrebbe essere realizzata, si stima, nel 2075, quindi dobbiamo attendere i suoi sviluppi per comprendere tutte le sfumature e le implicazioni di questa minaccia. Questo tempo è sufficiente per poter porre paletti e immaginare soluzioni ad una eccessiva libertà dei robot.

Invece è molto più tangibile e verificabile il fatto che le macchine stanno togliendo il lavoro all’uomo e che occupazioni prima svolte dalle persone, siano già oggi appannaggio delle macchina, non solo per quanto riguarda mestieri pesanti ma anche per lavori dove sono necessarie velocità e precisione.

Si calcola che nel futuro lavori come quelli del medico, pilota, autista, ingegnere… verranno soppiantati dalle macchine.

Un buon libro con cui farsi un’idea di quello che sta accadendo è “Uomini e macchine. La sfida dell’automazione” di Lorenzo Pinna, edito da Bollati e Boringhieri.

Dobbiamo già da ora immaginare nuove fonti di reddito e ripensare totalmente la nostra economia se non vogliamo vivere delle differenze sociali ed economiche troppo marcate. Ma questo è un aspetto diverso da quello che riguarda l’Intelligenza Artificiale. Nel caso delle macchine che fanno meglio il lavoro rispetto all’uomo, dovrà essere il sistema sociale a trovare delle soluzioni, migliorando la qualità della vita delle persone e non accentuando le differenze.

Nel caso invece dell’Intelligenza Artificiale, sarà necessario introdurre un codice etico e comportamentale nei robot. Un po’ come aveva immaginato Isaac Asimov nel suo straordinario libro “Io, robot”:

Prima legge: un robot non può fare del male a un essere umano o permettere che un essere umano corra dei pericoli a causa della sua inazione.

Seconda legge: un robot deve obbedire agli ordini dati dagli esseri umani, tranne nei casi in cui questi ordini entrino in conflitto con la prima legge.

Terza legge: un robot deve proteggere la sua esistenza purché questo non sia in conflitto con la prima o con la seconda legge.

Dovremmo però porci due domande:

  1. Sarà questo codice insuperabile da una superintelligenza?
  2. Perché abbiamo il timore che i robot possano essere crudeli come lo siamo noi, invece di essere diversi e quindi di utilizzare le loro capacità per aiutare e non per opprimere?
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Interstellar https://cultura.biografieonline.it/interstellar/ https://cultura.biografieonline.it/interstellar/#respond Fri, 07 Nov 2014 13:31:20 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12474 Scritto, diretto e prodotto da Christopher Nolan, nel novembre del 2014 è uscito in Italia “Interstellar“, un attesissimo film di fantascienza che vede protagonista il premio Oscar Matthew McConaughey. Nel cast troviamo anche Anne Hathaway, Michael Caine, Casey Affleck e Matt Damon.

Un film sull’instancabile e misterioso desiderio di conoscenza dell’uomo

Interstellar
Interstellar

Trailer del film

Trama e riassunto

Il nostro pianeta è al collasso. Qualcosa sta uccidendo il clima della Terra, trasformandola in un luogo arido e senza futuro. La maggior parte della popolazione ha deciso quindi, per poter sopravvivere, di dedicarsi all’agricoltura e di sfruttare al massimo le risorse della terra.

Anche Cooper, un ex astronauta, si è adattato a fare l’agricoltore, gestendo, insieme ai figli e al suocero, una fattoria in cui coltiva solo mais, l’ultimo cereale che resiste al surriscaldamento della Terra. Così facendo, fra mille difficoltà, tirano avanti fino a quando, grazie all’ostinazione della figlia, Cooper riesce a mettersi in contatto con una base segreta della Nasa, dove da qualche anno si organizzano spedizioni alla ricerca di un pianeta che sia sufficientemente dotato di risorse per poter ospitare tutta la razza umana.

Il suo istinto di sopravvivenza e il suo amore per la famiglia e per le esplorazioni, lo convincono a partecipare ad una spedizione che dovrà attraversare un tunnel spaziale, il warmhole, grazie al quale raggiungere tre mondi in cui altrettanti astronauti sono andati a raccogliere informazioni sulla loro vivibilità.

Se la missione riuscirà, Cooper potrà salvare i suoi figli e dare un futuro all’umanità.

Poster e locandina del film

Interstellar - poster e locandina del film
Interstellar – poster e locandina del film

Recensione e commento

Il tema del pianeta morente ha avuto molti narratori ma Christopher Nolan, regista, sceneggiatore e produttore del film, li supera tutti, grazie alla sua capacità di costruire un sistema complesso, che però allo spettatore appare semplice e comprensibile, nei limiti della sceneggiatura, oltre a concludere la trama con un finale che cerca di dare risposte ad un immenso mistero che riguarda il tempo, lo spazio, l’origine della vita e la conformazione dell’Universo.

Molti sono i collegamenti con il celebre “2001: Odissea nello spazio” di Kubrick, che però differisce da Interstellar, perché le risposte ai quesiti iniziali del film, Nolan, cerca di darle senza lasciare nulla in sospeso. Forse questa scelta a volte sembrerà troppo semplicistica ma dimostra coraggio, soprattutto se si affronta un tema come i viaggi interspaziali e la relatività di Einstein.

Ma al di là delle teorie quantistiche, il film è uno spettacolo emozionante e avvincente, in cui le parti temporali si uniscono in un meccanismo intenso e incalzante, che regala allo spettatore un’esperienza visiva affascinante. Perché solo grazie ad effetti speciali convincenti e ad un controllo della fotografia magistrale si poteva realizzare un film che come scenari ha tre pianeti, oltre alla Terra, un buco nero, un tunnel interspaziale e naturalmente una navicella spaziale.

Tuttavia, ciò che coinvolge di più non è solo il viaggio affascinante di poche persone verso remoti luoghi dell’Universo ma ciò succede alle loro menti, come cambia la loro prospettiva, cosa capiscono e cosa invece tralasciano, a volte fatalmente, per intraprendere altri viaggi e altre scoperte.

Interstellar è un film complesso, affascinante, avvincente ma soprattutto un’opera costruita con i mezzi del kolossal per porre altre domande sulla complessità dell’uomo e sul suo instancabile e misterioso desiderio di conoscenza.

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Guida galattica per gli autostoppisti: riassunto del romanzo https://cultura.biografieonline.it/riassunto-guida-galattica-per-autostoppisti/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-guida-galattica-per-autostoppisti/#comments Thu, 21 Aug 2014 14:58:56 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11774 Guida galattica per gli autostoppisti è il primo romanzo della Trilogia in cinque parti dell’autore inglese Douglas Adams (1952-2001) e che appartiene al filone fantascientifico-umoristico. L’idea nasce inizialmente nel 1978 come programma radiofonico della BBC e, grazie al notevole successo, venne poi trasformata in romanzo, pubblicato a Londra un anno dopo.

Douglas Adams: Guida galattica per gli autostoppisti (1979)
Guida galattica per gli autostoppisti: due differenti copertine del romanzo di Douglas Adams, pubblicato per la prima volta nel 1979

Il libro nel libro

Il romanzo “Guida galattica per gli autostoppisti” ha venduto più di 15 milioni di copie in tutto il mondo. Il titolo deriva da un libro, anzi una sorta di e-book guida turistica delle galassie e che nei romanzi aiuta i protagonisti, svolgendo quindi un ruolo di supporto fondamentale.

Foto di Douglas Adams
Una foto dell’autore Douglas Adams

Douglas Adams

L’autore, Douglas Adams, è stato un grande scrittore fantascientifico-umoristico britannico. Agli esordi si occupò anche di stendere la sceneggiatura della serie Doctor Who per la BBC. Con quest’opera, uno dei più grandi best sellers inglesi, Adams è diventato il più giovane autore ad ottenere il premio Golden Pen nel 1984. A seguito del grande successo del primo romanzo pubblicò anche i seguiti: Ristorante al termine dell’Universo, nel 1980; La vita, l’universo e tutto quanto nel 1982; Addio e grazie per tutto il pesce, nel 1984; Praticamente innocuo nel 1992.

Riassunto del romanzo

Veniamo alla trama del libro “Guida galattica per gli autostoppisti“: il protagonista del romanzo è Arthur Dent, che all’improvviso scopre che sono arrivate delle ruspe nel suo giardino per demolirlo e far posto all’autostrada.

In realtà dopo poco gli abitanti della terra scopriranno che essa dovrà essere demolita da una flotta di astronavi capitanata da Jeltz dell’Ente Galattico Viabilità Iperspazio. Arthur per fortuna riesce a mettersi in salvo grazie a Ford Perfect, un suo vecchio amico che si rivela essere un alieno e che riesce a portarlo via da quello scenario di distruzione facendolo salire su un’astronave demolitrice. Egli comincia così un viaggio alla scoperta di nuovi mondi avendo come guida soltanto un piccolo libro, proprio la guida galattica per autostoppisti.

A bordo dell’astronave Cuore d’oro e in compagnia di Ford, dell’ex presidente della galassia Zaphod Beeblebrox, della sua ragazza Trillian e di un robot di nome Marvin, la compagnia vivrà una serie di avventure viaggiando tra i vari pianeti.

Importante la tappa nel pianeta Magrathea dove incontrano i progettisti della Terra che si stanno ancora chiedendo come mai è stata creata la vita e l’universo.

Un romanzo fantascientifico si ma che cerca di dare risposte alle molte domande filosofiche sulla vita e sull’universo in chiave comica. A partire dal divertimento e dalla fervida fantasia dell’autore, è possibile riflettere con leggerezza sul senso della vita.

Guida Galattica per Autostoppisti: poster del film (2005)
Guida Galattica per Autostoppisti: poster del film (2005)

Dal libro è stato tratto un fumetto, una serie televisiva, un gioco per il computer e infine un film di grande successo uscito nelle sale nel 2005.

Citazioni dal libro

Incipit:

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione.

C’è una teoria che afferma che, se qualcuno scopre esattamente qual è lo scopo dell’universo e perché è qui, esso scomparirà istantaneamente e sarà sostituito da qualcosa di ancora più bizzarro ed inesplicabile. C’è un’altra teoria che dimostra che ciò è già avvenuto.

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Star Trek https://cultura.biografieonline.it/star-trek/ https://cultura.biografieonline.it/star-trek/#comments Fri, 04 May 2012 16:06:39 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1795 E’ il giorno 8 settembre 1966 quando debutta sulla NBC, canale televisivo americano, la serie fantascientifica più famosa di tutti i tempi: Star Trek. Forse solo “I Visitors” negli anni ’80 hanno quasi raggiunto la sua popolarità. La serie ideata e prodotta da Gene Roddenberry riuscì ad individuare un fenomeno popolare poco analizzato dalla sociologia, la passione per le esplorazioni di fantasia oltre i confini del nostro pianeta.

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La frase celebre che accompagnava l’inizio di ogni episodio era “Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di strani nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima”. Una frase che spiegava l’intento e la missione della Enterprise, nave spaziale della Federazione Unita dei Pianeti che era alla ricerca non solo di nuove civiltà e pianeti ma anche della trasmissione di un nuovo codice etico che gemellava, qualora le civiltà esplorate avessero accettato di aderirvi, una nuova fratellanza fra le creature viventi.

Questa alleanza aveva un unico governo, immaginato sulla falsa riga dell’ONU, composto da una rappresentanza di ogni pianeta che aveva deciso di aderire alla Federazione. La frase cambiò un po’ nelle serie successive e anche l’Enterprise, grazie ai nuovi effetti speciali, subì notevoli cambiamenti ma la missione rimase uguale fino alla fine.

La prima serie debutta, come abbiamo detto, nel 1966 con effetti speciali, per l’epoca, molto innovativi. La maggior parte delle scene vengono girate negli studios di Hollywood dove viene ricreata la plancia dell’astronave, simile a quella di una moderna nave da crociera di lusso e super tecnologica; altre scene, sempre girate negli studios, riproducono invece luoghi sia all’aperto che dentro ad edifici e costruzioni che apparterrebbero ad altri pianeti e a popoli extraterrestri.

L’equipaggio dell’Enterprise

L’equipaggio era formato da  componenti di diverse etnie sia umane che aliene e non vi erano classismi di sorta o differenze fra uomini e donne. Questo aspetto, oltre che l’unione dei popoli, fu dal punto di vista sociologico e storico uno dei più innovativi, tanto da attirare l’attenzione anche di Martin Luther King che pare intervenne per dissuadere una delle attrici principali Nichell Nichols, che interpretava la parte dell’ufficiale addetto alle comunicazioni Uhura, a non lasciare la serie perché rappresentava uno degli esempi di emancipazione dei neri.

Star Trek - L'equipaggio dell'Enterprise
Star Trek – L’equipaggio dell’Enterprise

Gli altri interpreti erano James T. Kirk (William Shatner) capitano della nave e volto storico della televisione americana, l’ufficiale scientifico Spock (Leonard Nimoy), un essere di origine sia umana che vulcaniana (nella trama Vulcano è raccontato come un pianeta torrido e montagnoso con flora e fauna scarse, non ha lune ma ha un sole. Si troverebbe a sedici anni luce dal nostro sole; inoltre i vulcaniani avevano delle capacità mnemoniche e razionali superiori a quelle umane ma non riuscivano a concepire le emozioni) e il dott. McCoy (Jackson DeForest Kelley).

Il loro cameratismo era supportato da una forte amicizia e lealtà che costituivano un punto di riferimento anche per gli altri membri dell’equipaggio. Il successo non arrivò subito, anzi la serie ebbe alcuni problemi di raccolta pubblicitaria e di audience, tanto che si pensò di interromperla già alla seconda stagione. Tuttavia le proteste dei fans più accaniti impedirono il delitto e il produttore riuscì a realizzare la terza stagione che si concluse con l’episodio numero 79, il 3 giugno 1969.

Il successo della serie

Le motivazioni che spinsero i telespettatori ad aumentare in numero durante le repliche successive è un mistero che non si spiega facilmente. Probabilmente la fantascienza diventava sempre più interessante grazie a film cult che venivano trasmessi al cinema oppure semplicemente la rete di tv, che non era capillare e diffusa come oggi, aumentò permettendo al passaparola di rompere  alcuni argini geografici  e quindi dando la possibilità alla serie di imporsi su un pubblico più vasto ed eterogeneo, coprendo quasi tutti gli Stati Uniti.

Negli anni successivi Star Trek raggiunse un successo strepitoso e venne acquistata anche in Europa. In Italia, dove le tv commerciali ancora languivano prima della nascita del Biscione, venne acquistata prima dalla Televisione Svizzera Italiana e poi da Telemontecarlo. Ovviamente il successo maggiore arrivò quando le puntate vennero trasmesse dal gruppo Fininvest negli anni ’80 con una copertura territoriale molto più vasta. La serie ebbe altre stagioni anche se tutt’ora l’oggetto di culto maggiore rimane quella del 1966.

Serie successive di Star Trek

Star Trek – The Next Generation
Trasmessa la prima volta il 28 settembre 1987

Attori e personaggi più significativi:
Capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart)
L’Androide Data (Brent Spiner)
Il comandante  William Riker (Jonathan Frakes).

Star Trek – Deep Space Nine
Trasmessa nel gennaio 1993

Star Trek – Voyager
Trasmessa nel 1995

Star Trek – Enterprise
Trasmessa il 26 settembre 2001

Filmografia

1. Star Trek: Star Trek: The Motion Picture, 1979

2. Star Trek II: L’ira di Khan Star Trek II. The Wrath of Khan, 1982

3. Star Trek III: Alla ricerca di Spock.  Star Trek III: The Search for Spock, 1984

4. Rotta verso la Terra. Star Trek IV: The Voyage Home, 1986

5. Star Trek V: L’ultima frontiera. Star Trek V: The Final Frontier, 1989

6. Rotta verso l’ignoto. Star Trek VI: The Undiscovered Country, 1991

7. Generazioni. Star Trek: Generations, 1994

8. Primo contatto. Star Trek: First Contact, 1996

9. Star Trek: L’insurrezione. Star Trek: Insurrection, 1998

10. Star Trek: La nemesi. Star Trek: Nemesis, 2002

11. Star Trek. Star Trek, 2009

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