Eroi Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 07 Nov 2021 14:10:10 +0000 it-IT hourly 1 Il mito di Zeus: riassunto https://cultura.biografieonline.it/zeus-mitologia/ https://cultura.biografieonline.it/zeus-mitologia/#comments Sun, 07 Nov 2021 10:28:58 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=21971 Secondo la mitologia greca, Zeus è il re di tutti gli dei che governa il mondo dal Monte Olimpo. La sua sposa è Era. Ella però lo tradiva spesso e volentieri sia con uomini che con donne mortali e non, generando figli illustri che diventavano poi eroi. Questa divinità, a capo di tutti gli dèi, era anche venerata dai Romani col nome di Giove e dagli Etruschi col nome di Tinia.

Zeus

Il mito di Zeus è stato tramandato nel corso dei secoli prima oralmente, così come tutti gli altri miti greci. Poi in forma scritta, proprio a partire da Esiodo e dalla sua Teogonia, un poema che racchiude tutta la genealogia dei miti stessi e che ebbe una diffusione straordinaria. È infatti impossibile narrare la storia di Zeus senza conoscere la storia dell’origine del mondo, seguendo la già citata Teogonia.

L’origine del mondo

All’origine del mondo Gea, la Terra, generò Urano, ovvero il cielo stellato. Poi tutti gli altri elementi come i monti, il mare e i fiumi. Insieme ad Urano generò i Ciclopi, i Centimani e i Titani, che vennero confinati nel Tartaro. Il Tartaro era una sorta di luogo remoto nelle profondità della terra.

Uno solo di loro si salvò dal confino: Crono. Una volta cresciuto, Crono evirò suo padre e prese il potere sulla terra. Egli sposò Rea, una delle sue sorelle, da cui ebbe sei figli: Estia, Demetra, Era, Poseidone, Ade e Zeus. Per paura che qualcuno dei suoi figli potesse spodestarlo dal trono, egli decise ingoiarli appena nati. Zeus, l’ultimogenito, riuscì però a salvarsi grazie alla madre. Ella fece ingoiare a Crono una pietra invece del bambino, che poi nascose.

La vita e il mito di Zeus

Le versioni sulla sua infanzia e sulla sua crescita sono molte. Alcune affermano che egli sia stato educato dalla nonna Gea. Altre che fu allevato da una capra. Altre ancora raccontano che ad allevarlo sarebbe stata una Ninfa. L’unica verità comune è che egli fu l’unico dei figli di Crono che riuscì a salvarsi.

Una volta cresciuto, con uno stratagemma egli riuscì a far vomitare a suo padre Crono tutti i suoi fratelli. Zeus iniziò così una guerra contro il padre e gli altri Titani (Titanomachia). Al suo fianco ebbe l’aiuto dei Ciclopi, liberati dal Tartaro. Insieme riuscirono a sconfiggere Crono. Dopo la battaglia, Zeus decise di spartire il trono con i suoi fratelli, sorteggiando le diverse parti del mondo.

A Poseidone toccò il regno delle acque. Ad Ade il regno dei morti. A Zeus il regno dei cieli e l’aria. La terra venne divisa invece in parti uguali. Da quel momento Zeus iniziò a regnare sul Monte Olimpo, considerato sacro dai Greci. Sul monte vivevano tutte le divinità. Il re degli dei, per prima cosa, cercò di riordinare e ricostruire tutto quello che il padre aveva distrutto.

I figli di Zeus e la vita sull’Olimpo

Dal matrimonio con Era nacquero Ares, Ebe ed Efesto. Ma Zeus spesso tradiva la moglie, generando numerosi figli illegittimi. Tra questi i più celebri sono:

Durante queste sue avventure extraconiugali, si tramutava anche in forma animale. Aveva infatti la possibilità di potersi trasformare in qualsiasi cosa volesse.

La moglie aveva un carattere molto iracondo e sfogava la sua rabbia per i tradimenti del marito, vendicandosi sia con le sue amanti che con i loro figli. Questi secondo il mito non avevano vita facile. Nonostante i tradimenti e le ripicche, l’unione di Zeus ed Era rimase comunque salda nel corso del tempo.

Era (Giunone, per i romani) aveva generato il dio Efesto da sola, senza ricorrere ad atti sessuali. Il marito decise di generare a sua volta un figlio senza bisogno di un’altra donna: così nacque Atena, uscendo dal cranio spaccato di Zeus.

Il compito di gestire la vita sul Monte Olimpo non era certo facile per il sovrano degli dèi. Soprattutto perché gli dèi non possedevano un carattere umile. Incarnavano anzi tutti i difetti degli uomini, facendoli emergere ancor di più. Zeus cercava quindi di governare seguendo il buon senso e sedando tutte le liti che si scatenavano quotidianamente.

La sua occupazione preferita, oltre la ricerca delle amanti, era sicuramente banchettare. Famosi erano i sontuosi pranzi che duravano per giorni, organizzati sul Monte Olimpo.

Zeus, causa prima, primo motore. Quali cose sarebbero state fatte dai mortali senza Zeus? (ESCHILO)

Il mito di Zeus: Giove di Smirne (statua conservata presso il Louvre)
Giove di Smirne, statua conservata presso il museo del Louvre. Zeus (Giove) è rappresentato con la folgore in mano.

I simboli

Grazie alla sua importanza e ai numerosi ed enormi poteri che gli venivano attribuiti, Zeus era una delle divinità più venerate dell’Antica Grecia (insieme ad Apollo). A Zeus erano dedicati templi e oracoli in moltissime località quali Dodona, nell’Epiro, Creta, nell’Arcadia e anche in Sicilia (con il nome di Zeus etneo). Il re degli dèi incarna proprio la cultura greca e la sua complessa religiosità.

E’ considerato li dio del cielo e del tuono. I suoi simboli sono la folgore, il toro, l’aquila e la quercia. Nella mitologia si possono trovare molte analogie tra il capo dell’Olimpo e il norreno Odino, così come con lo slavo Perun.

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Suicide Squad https://cultura.biografieonline.it/suicide-squad/ https://cultura.biografieonline.it/suicide-squad/#respond Fri, 05 Aug 2016 13:44:09 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19336 Suicide Squad è un film del 2016. Amanda Waller, un agente del governo, riesce a mettere in piedi una squadra di psicopatici, ladri e assassini con poteri sovrumani. Lo scopo di questa squadra è quello di combattere il crimine. Al contempo è l’obiettivo è quello di contrastare eventuali altri criminali meta-umani come loro, che vogliano utilizzare i poteri straordinari di cui sono dotati, contro gli esseri umani.

Suicide Squad
Suicide Squad

Convincere la gente ad agire contro il proprio interesse è ciò che faccio per vivere. (Amanda Waller)

Tutti i membri della squadra Suicide Squad sono rinchiusi in un super carcere in Louisiana. La composizione del gruppo è variopinta: Will Smith interpreta il ruolo di Deadshot, un killer a pagamento con una precisione fuori dal comune. Ha però un debole per la figlia, unico strumento di ricatto che il governo può utilizzare contro di lui.

Margot Robbie interpreta Harley Quinn, una psicopatica, fidanzata di uno strepitoso Joker, interpretato da Jared Leto. Ci sono poi un uomo coccodrillo (Killer Croc) e un ragazzo (El Diablo)  che brucia qualsiasi cosa e sembra essere l’emanazione del diavolo.

Coloro che compongono questa squadra sono tutti assassini e delinquenti incalliti. Ma sono necessari alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America. Perché un altro elemento della squadra, una strega (Incantatrice), interpretata dalla modella Cara Delevingne, è diventata incontrollabile e può causare seri danni. Soprattutto se riesce ad evocare il fratello stregone che giace in un ampolla da tempo immemore.

Quando Amanda Waller riceve l’autorizzazione da parte del governo ad utilizzare i suoi supereroi, la situazione è ampiamente sfuggita di mano.

Suicide Squad
Suicide Squad

Commento al film Suicide Squad

In un turbinio di effetti speciali che prevedono tre quarti del film Suicide Squad dedicati ad una battaglia senza quartiere, il film regge alle aspettative di un ennesimo kolossal dedicato ai super eroi e ai loro derivati.

E’ un film divertente che intrattiene con i classici effetti speciali. Questi migliorano man mano che migliora la tecnica grafica. Ma non è nulla di più. E’, infatti, un po’ affrettato il modo in cui sono tratteggiati i personaggi. Peccato, considerato che sono i protagonisti del film.

Inoltre la trama cerca di virare troppo spesso su un buonismo ipocrita che personaggi tanto impestati dal male di vivere e da atti criminosi da dieci ergastoli, non ha tanto senso che esprimano. Al di là di questo, il cast di attori, soprattutto Jared Leto nei panni di un Joker molto al di là della pazzia e della schizofrenia paranoide – e Margot Robbie, splendidamente folle ed esagerata nei suoi appetititi criminosi, coprono le falle dalla trama.

La regia, veloce e di buon ritmo, permette una visione mai noiosa, se non la parte patetica del bar, in cui gli eroi devono per forza cercare un pensiero buono nelle loro teste matte. Lo spettatore è comunque convinto a guardare il film fino alla fine.

Trailer del film

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