Elsa Morante Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 16 May 2022 18:43:54 +0000 it-IT hourly 1 La Storia: riassunto del romanzo di Elsa Morante https://cultura.biografieonline.it/riassunto-la-storia-elsa-morante/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-la-storia-elsa-morante/#respond Sun, 29 Jun 2014 14:15:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11368 Il romanzo più conosciuto della scrittrice italiana Elsa Morante, finito di scrivere e pubblicato nel 1974 è “La Storia“. L’autrice volle che l’edizione fosse economica per permettere una diffusione a più ampio raggio. La Storia diventa quindi un modo per poter raccontare l’Italia profondamente ferita nel dopoguerra.

Elsa Morante: La Storia (1974)
La Storia, una copertina del libro e una foto dell’autrice Elsa Morante

Il romanzo narra la storia di una donna e della sua difficile vita, oltre che la storia di una nazione martoriata e ferita.

La scrittrice, moglie di Alberto Moravia, ha sempre avuto quell’aspirazione realistica, quel desiderio di raccontare la vera realtà mescolando sia elementi del romanzo Ottocentesco (narratore onnisciente) che elementi del romanzo Novecentesco (tendenza al surrealismo). Qui il fascino di una grande scrittrice italiana spesso famosa solo per il precedente romanzo L’isola di Arturo (1957).

Riassunto

La storia racconta di Ida, maestra elementare, che vive a Roma nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Nata a Cosenza e figlia unica di due maestri elementari, ha origini ebree per parte di madre, che però tiene sempre nascoste per paura di essere scoperta dai fascisti.

Si trasferisce a Roma per seguire Alfio Mancuso, commesso viaggiatore di origini siciliane, che diventerà suo marito. I due avranno un figlio, Nino, dal carattere ribelle. L’uomo muore reduce della guerra in Abissinia ed Ida resta a Roma da sola con suo figlio in un periodo veramente difficile. Una notte mentre la donna sta rientrando a casa, viene stuprata da un soldato tedesco molto giovane di nome Gunther, che morirà di li a poco a bordo di un aereo. Ida resta incinta e partorisce un bambino detto Useppe. Nino si affeziona tantissimo al piccolo e tra i due si istaura un ottimo rapporto.

Purtroppo però la casa di Ida viene bombardata e, mentre Nino parte con un battaglione di camicie nere verso il nord, Ida e Useppe sono costretti a trovare rifugio in una zona per gli sfollati, condividendo il tetto con una famiglia napoletana.

Nino intanto si unisce ai partigiani e conosce Carlo Vivaldi, che vive nello stesso rifugio della madre. Dissidente fuggito dai campi di concentramento, Carlo decide di unirsi a lui nella lotta partigiana e gli rivela di essere ebreo.

Grazie all’eredità di un partigiano morto in guerra, Ida e Useppe riescono a trovare una stanza in affitto presso la famiglia Marrocco. Riescono a vivere tranquillamente e conoscono anche una prostituta che legge le carte.

Finale

È il 1946: la guerra è finita ed Useppe inizia a mostrare i primi problemi (soffre di attacchi di epilessia, proprio come la madre da giovane). La notte ha molto incubi ed è un ragazzo piuttosto fragile.

Nino intanto muore in un incidente d’auto mentre si era riciclato come contrabbandiere. Nel 1947 muore anche il piccolo Useppe, stroncato da un attacco epilettico. Ida non riuscirà mai a riprendersi e sarà chiusa in un ospedale psichiatrico fino alla sua morte. Anche il dissidente Carlo muore per overdose.

Breve analisi

Tutti muoiono tragicamente nel dopoguerra, tranne la protagonista che impazzisce. Si alternano spesso le descrizioni storiche con quelle dell’infanzia di Useppe.

L’autrice vuole dimostrare che la storia è sempre quella del dominio e dell’orrore ma il romanzo risulta discontinuo, come se fosse bloccato in questa volontà di denuncia dell’autrice verso le brutture della vita.

Dal libro La Storia è stato tratto anche un omonimo film diretto da Luigi Comencini del 1986, con Claudia Cardinale nel ruolo di Ida.

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L’isola di Arturo, romanzo di Elsa Morante (riassunto) https://cultura.biografieonline.it/riassunto-isola-arturo-elsa-morante/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-isola-arturo-elsa-morante/#comments Tue, 26 Nov 2013 14:09:27 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8765 L’isola di Arturo: il romanzo di Procida

Pubblicato nel 1957, “L’isola di Arturo”, è uno dei romanzi più emozionanti della scrittrice Elsa Morante: in esso l’autrice riesce ad esprimere i dubbi, le sensazioni e le angosce di un giovane adolescente. Elsa Morante, ci propone una sorta di finestra sull’adolescenza, in cui altri giovani possano trovare specularità e conforto. Il libro permise alla scrittrice, di vincere nel 1957 il Premio Strega.

L'isola di Arturo: copertina e locandina
L’isola di Arturo: la copertina del libro di Elsa Morante e la locandina del film di Damiano Damiani

Dal romanzo, “L’isola di Arturo”, venne tratto in seguito anche l’omonimo film del 1962 diretto da Damiano Damiani. In quell’anno, la pellicola ottenne la “Concha de Oro” per il miglior film al Festival Internacional de Cine di San Sebastian, in Spagna.

Il libro porta il lettore ad immedesimarsi nel protagonista Arturo, un ragazzino cresciuto da solo, che ha come punto di riferimento solamente il padre che vede di rado a causa dei suoi lunghissimi periodi di assenza. Arturo con le sue sole forze, riesce a superare il momento più difficile della vita di ogni ragazzo, l’adolescenza, affrontando tutti i problemi che questo periodo comporta.

Tra i problemi che attanagliano il protagonista: il confronto-scontro con il genitore, la solitudine, il primo amore, la trasformazione fisica e mentale e il “cosa farò da grande?”.

Si tratta di una storia semplice, la storia di tutti noi che crescendo diventiamo uomini e donne mature affrontando le difficoltà psicologiche e fisiche, della fase più critica della nostra vita, l’adolescenza appunto. La differenza, tra la maggior parte dei lettori ed il protagonista è che i primi hanno avuto, per la grande maggioranza, una spalla su cui piangere o delle braccia sicure dove porre il loro “cambiamento”, mentre il bambino Arturo ha dovuto, prematuramente, fare da padre e da madre a se stesso durante il suo cammino di crescita.

Le vicende del romanzo si svolgono nello spazio di tempo che va dalla nascita di Arturo fino al suo sedicesimo compleanno, anno in cui decide di abbandonare l’isola dove vive. Il romanzo è ambientato nel periodo intorno all’anno 1938. La storia è caratterizzata da un lungo flash-back narrativo, nel quale il protagonista-narratore ripercorre tutta la storia della sua fanciullezza. Il linguaggio che utilizza Elsa Morante è chiaro e semplice, giovanile e allo stesso tempo ricercato. Il lettore è invogliato a seguire la trama e si immedesima nelle disavventure del protagonista Arturo.

L'isola di Arturo, di Elsa Morante, è ambientato a Procida
Una foto dell’isola di Procida, luogo dove il romanzo di Elsa Morante è ambientato

Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui, mi sembra, il primo ad informarmene), che Arturo è una stella: la luce più rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato da un re dell’antichità, comandante a una schiera di fedeli: i quali erano tutti eroi, come il loro re stesso, e dal loro re trattati alla pari, come fratelli.

Incipit del romanzo

Riassunto

Il romanzo narra le vicende di Arturo Gerace, orfano fin dalla nascita della madre che soffre la lontananza e la mancanza del padre, Wilhelm Gerace, il quale trascorre la sua vita in viaggi di lavoro disinteressandosi del figlio. Il ragazzo vive esclusivamente in compagnia della sua bianca cagnolina Immacolatella a cui è molto legato, sull’isola di Procida. La sua vita viene sconvolta, quando sull’isola approda la nuova sposa del padre, Nunziata.

In un primo momento, il ragazzo mostra tutto il suo astio nei riguardi del padre, poiché l’amore per la donna lo allontana da lui e non tollera che lei possa sostituirsi all’immagine femminile di casa, fino allora legata solo alla madre.

Successivamente trascorrendo la vita quotidiana a stretto contatto di Nunziata, a causa della continua assenza del padre per i suoi consueti viaggi di lavoro, Arturo si invaghisce e si innamora di lei.

La svolta avviene quando Nunziata che era incinta del padre, durante la notte del parto, impensierisce e fa preoccupare Arturo a causa delle sue urla. Il ragazzo spaventato teme che anche lei possa morire di parto come era precedentemente successo a sua madre. Arturo, comprende solo allora quanto per lui sia importante la matrigna. Lei, come ovvio che sia, dedica tutto il suo tempo e la sua attenzione, però solo al nuovo nato Carmine, suscitando la gelosia di Arturo che per attirare l’attenzione su di sé, tenta il suicidio, imbottendosi di sonniferi.

Accudito con le massime attenzioni da Nunziatella, che rimane sempre al suo capezzale preoccupata per la salute del figliastro, il ragazzo durante il periodo passato a letto sempre avvinto dalla febbre, le confessa il suo amore, compromettendo irrimediabilmente il loro rapporto. La situazione degenera, quando Arturo, cerca di rubarle un bacio ma lei con fermezza spezza l’ardore del ragazzo, allontanandolo ed in conseguenza evitando di trascorrere del tempo in sua compagnia.

Arturo allora decide di sopire il suo fuoco d’amore per Nunziata ed inizia ad intraprendere una relazione con Assuntina, un’ amica di lei, ma nemmeno questa nuova situazione sentimentale riesce a donare l’equilibrio al giovane. A rendere ancora più difficile la sua situazione, è l’improvviso declino che prende la relazione con il padre, quando il ragazzo scopre che l’uomo, non compie affatto leggendarie imprese, ma più prosaicamente si reca a Napoli per lavoro e che pure la sua moralità è tutt’altro che integra.

Finale

A quel punto, deluso da tutto e da tutti e dopo aver consumato l’ultima lite con il padre, decide di buttarsi alle spalle il passato e di iniziare una nuova vita. Fortunatamente Arturo, ha sempre avuto l’appoggio sull’isola di Silvestro, il garzone che gli aveva fatto da “balia” e si era preso cura di lui nei primi anni di vita. Decide quindi di partire con lui con il piroscafo e di intraprendere la carriera militare, per mettersi alla prova in combattimento, come da sempre aveva sognato durante l’infanzia, arruolandosi in previsione della guerra che di lì a breve sarebbe scoppiata.

Arturo e Silvestro, lasciano così per sempre l’isola di Procida e mentre il battello si allontana dalla costa, Arturo evita di guardare l’isola allontanarsi, tenendo gli occhi chiusi che riaprirà solo quando le coste di Procida, saranno sparite al suo sguardo.

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