discipline olistiche Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 02 Jan 2024 14:14:04 +0000 it-IT hourly 1 Che cos’è la Meditazione https://cultura.biografieonline.it/meditazione/ https://cultura.biografieonline.it/meditazione/#comments Wed, 08 Dec 2021 12:09:58 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15518 Diventare padroni della propria mente e governare i pensieri che si affollano continuamente nella testa è il desiderio di molti, soprattutto oggi, che la maggior parte di noi conduce una vita movimentata e frenetica. Con il termine “meditazione” che discende dal verbo latino “mederi” (misurare, pensare, meditare), si intende una pratica che consente di diventare consapevoli del “qui” ed “ora” attraverso l’utilizzo di tecniche di concentrazione mentale.

Meditazione

La meditazione è una pratica molto antica, che già gli antichi conoscevano e applicavano, che consente di mettersi in contatto con la parte più intima di se stessi, con il Sé più profondo, quello che tendiamo a trascurare perché troppo presi dagli impegni e le incombenze di ogni giorno. Meditare è un atto di consapevolezza, e se si è alle prime armi non è necessario seguire rituali o assumere posizioni specifiche. Piuttosto è importante ritirarsi in un luogo isolato e silenzioso per concentrarsi meglio su quello che si sta facendo.

La meditazione si pone un unico obiettivo: essere nell’istante presente. Agli inizi della pratica si può avvertire l’esigenza di essere seguiti da qualcuno per avere qualche schema da seguire, quindi potrebbe essere utile frequentare un corso che insegni i principi di base del meditare.

“Una volta una donna anziana chiese al Buddha come potesse meditare. Lui le rispose di stare attenta a ogni movimento che faceva con le mani mentre prendeva l’acqua dal pozzo, sapendo che se l’avesse fatto, presto si sarebbe trovata in quello stato di calma attenta e spaziosa che è la meditazione”.

Le tecniche di meditazione

I modi per raggiungere lo stato di quiete e calma sono tanti e diversi. Le principali religioni del mondo, tra cui il Buddismo, utilizzano tecniche per accrescere consapevolezza e spiritualità. Nel Buddismo la meditazione è lo strumento che aiuta gli uomini a liberarsi dalla sofferenza e a raggiungere l’Illuminazione. Oggi, riprendendo gli antichi insegnamenti buddisti, in ambito psicologico si parla di “Mindfulness”, che essenzialmente vuol dire “consapevolezza dei pensieri, delle motivazioni e delle azioni”.

Le tecniche di Mindfulness, che si rifanno alla tradizione orientale, sono state riconosciute dalla Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva.

Meditazione all'alba

Le tecniche meditative si dividono in tre categorie:

  1. prima tecnica: meditazione visiva
    è basata sulle visualizzazioni;
  2. seconda tecnica: meditazione mantrica
    è basata sulla ripetizione di frasi, canti, parole, invocazioni, preghiere o lodi;
  3. terza tecnica: meditazione che attua la fusione tra cuore e mente
    da questa tipologia discende la capacità di veggenza.

Una meditazione originaria dell’India e parecchio diffusa anche in Occidente è quella “trascendentale”, che si basa sull’antica tradizione vedica religiosa. In India questo tipo di azione meditativa veniva praticata soprattutto dagli Illuminati.

La meditazione è l’unico tempio in cui, quando entri, sei davvero all’interno di un tempio.

[Osho, da “L’immortalità dell’anima“]

I benefici psico-fisici della meditazione

Orami è scientificamente provato: meditare fa bene alla salute del corpo e alla psiche. Chi pratica questa disciplina in modo regolare e costante può verificarne fin da subito gli effetti positivi. Ecco quali sono.

  • E’ un rimedio per l’influenza e i malanni stagionali: la pratica regolare, unita ad una costante attività fisica, è in grado di prevenire l’influenza, evitando quindi il ricorso al vaccino antinfluenzale;
  • E’ un rimedio che permette di combattere ansia e depressione. Gli scienziati ritengono che basterebbero 30 minuti al giorno per ottenere ottimi risultati nella cura per stati ansiosi e depressione, sostituendo i farmaci antidepressivi;
  • E’ un ottimo strumento per migliorare la concentrazione e la memoria. Praticando le tecniche di meditazione per 8 settimane provoca positivi effetti sull’empatia e la memoria. Come tutte le tecniche di rilassamento, anche la meditazione donano una lucidità maggiore alle funzioni cerebrali;
  • E’ un modo per ridurre il dolore fisico. Le pratiche di concentrazione sul respiro, in particolare, permettono di diminuire la percezione del dolore aiutando a ritrovare il benessere;
  • Meditare allevia lo stress, riducendo la concentrazione del cortisolo (l’ormone dello stress) e aumentando la resistenza dei praticanti alle pressioni provenienti dall’esterno, ossia dall’ambiente lavorativo;
  • E’ un ottimo modo per aumentare la produttività sul lavoro, poiché gli effetti della meditazione si ripercuotono sulle onde cerebrali, che passano da uno stato di tipologia beta ad una tipologia delta e theta.
meditazione all'aperto
E’ possibile meditare anche all’aperto

Frasi sulla meditazione

Puoi continuare la lettura sul nostro sito amico Aforismi.meglio.it, dove trovi un elenco interessante: le frasi sulla meditazione.

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Garuda: che cos’è il metodo Garuda? https://cultura.biografieonline.it/garuda/ https://cultura.biografieonline.it/garuda/#comments Mon, 26 Feb 2018 17:06:37 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=24296 Arriva dal Regno Unito, ma si sta diffondendo rapidamente anche in Italia, poiché rappresenta un metodo nuovo ed equilibrato per ritrovare il benessere. Considerata una disciplina olistica che concilia tra loro diverse tecniche già esistenti, Garuda migliora la potenza muscolare, l’elasticità corporea e la funzionalità cardiovascolare. Per come è strutturata, racchiude in sé i principi del Tai Chi, l’antica arte marziale cinese, alcune asana dello Yoga, gli esercizi del Pilates, la danza e il Gyrotonic (un allenamento basato su movimenti a spirale eseguiti con apposito macchinario).

Garuda con attrezzi

Perché si chiama Garuda?

La disciplina “Garuda” insegna ad adattarsi alle diverse situazioni esterne con facilità, attraverso il raggiungimento della calma interiore: ciò significa avere maggiore stabilità e più forza nel corpo. L’uomo viene paragonato a Garuda, la figura mitologica dell’Induismo, metà uomo e metà uccello, che ha il potere di cambiare a seconda delle necessità. E’ considerato il re degli uccelli, nonché il messaggero fra gli dei e gli uomini.

Garuda - dio indiano - Indian God
Una rappresentazione della divinità Garuda

In cosa consiste il Metodo Garuda

L’ideatore della disciplina Garuda è l’ex ballerino professionista James D’Silva, che ha elaborato questo metodo con l’aiuto di alcuni tra i più importanti osteopati londinesi. L’allenamento Garuda viene definito “intelligente” perché è indicato ad ogni età, sia a corpo libero che con l’ausilio delle macchine. Il programma permette la costruzione di sequenze di livello da base-intermedio fino ad avanzato-professionale.

James D'Silva
James D’Silva, inventore del metodo Garuda

Gli esercizi si presentano come progressioni che si susseguono, per cui la fine di un esercizio corrisponde all’inizio di quello successivo. I movimenti sono multi direzionali: partono dalla colonna vertebrale, vanno verso gli arti e viceversa.  Attraverso i c.d. “percorsi fasciali”, il metodo Garuda aiuta il corpo ad acquisire maggiore equilibrio, fluidità e tonicità.

Sul web

Il sito ufficiale della scuola dove insegna James D’Silva – The Garuda Pilates Studio – è www.thegaruda.net. L’associazione è presente anche su vari social network, tra cui il canale YouTube, con alcuni interessanti video esplicativi e promozionali.

YouTube Video

I benefici di Garuda per il corpo e per la mente

L’allenamento Garuda, se praticato regolarmente, apporta numerosi benefici psico-fisici. Facilita il funzionamento degli arti, mettendo i muscoli in condizione di svolgere al meglio le loro funzioni specifiche; migliora la postura; è un toccasana per la schiena, in quanto gli esercizi sono pensati per alleggerire il carico sulla colonna vertebrale; sviluppa la propriocezione: il continuo cambio di schemi di movimento e il dinamismo delle lezioni favoriscono la capacità di concepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio; aumenta la concentrazione: il lavoro svolto arriva in profondità, migliorando le prestazioni intellettuali anche grazie alla meditazione del Tai Chi.

Garuda - Metodo Garuda
Una classe mentre pratica esercizi con lo strumento Garuda dhara (sgabello)

Garuda a corpo libero e con attrezzi

Con gli esercizi a corpo libero si allenano specifici gruppi muscolari, mentre se si utilizza la macchina specifica si lavora in maniera diversa ma sempre rispettando i principi-base della disciplina, che sono: equilibrio, fluidità e forza. Questi gli attrezzi utilizzati durante le lezioni: elastici, mattoncini dello yoga, Garuda dhara (sgabello), Garuda chakra, sbarra. A differenza del metodo Pilates e dello yoga tradizionale, la lezione di Garuda propone una serie di esercizi basati sulla fluidità che proviene dal richiamo all’antica arte marziale del Tai Chi.

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Che cos’è il NIA (Neuromuscular Integrative Action) https://cultura.biografieonline.it/nia-neuromuscular-integrative-action/ https://cultura.biografieonline.it/nia-neuromuscular-integrative-action/#respond Tue, 30 May 2017 11:47:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22530

Una disciplina che unisce danza, yoga e arti marziali: si chiama NIA ed ha origini americane. Ecco in cosa consiste e quali sono i benefici

In origine l’acronimo NIA stava per “Non Impact Aerobic”, tecnica di movimento ideata da due trainer americani, Debbie e Carlos Rosas. Con il tempo, poi, Nia è passata ad indicare la “Neuromuscular Integrative Action” (azione interattiva neuromuscolare), per sottolineare il collegamento tra l’attivazione del sistema neuromuscolare e quella del sistema motorio.

Oggi con il suffisso“NIA” ci si riferisce ad un allenamento “olistico” che riunisce in sé in maniera armonica lo yoga, la danza e le arti marziali. Serve a potenziare i muscoli e a stimolare la creatività.

I benefici dell’allenamento Nia

Le lezioni di Nia sono tenute da istruttori esperti che hanno seguito corsi di preparazione specifici e si sviluppano in diverse fasi. Il Nia è una tecnica che attribuisce un senso al movimento, poiché aiuta a riscoprire ogni area del corpo e la sua mobilità. Ogni esercizio è accompagnato dalla musica, che spazia dalla new age al jazz, passando per i ritmi latini e l’hip hop, prediligendo in alcuni momenti le melodie tribali.

La disciplina è piuttosto varia e non ci si annoia mai, poiché si sviluppa attraverso movimenti giocosi e l’uso della voce e la creatività. Il Nia garantisce almeno tre vantaggi fondamentali a chi lo pratica:

  1. aiuta a tonificare e rafforzare la muscolatura di tutto il corpo, senza escludere alcuna parte;
  2. agevola il rilassamento;
  3. soprattutto durante la fase centrale dell’attività si consumano calorie e, quindi, praticando regolarmente, si può ottenere un dimagrimento, oltre ad avere un beneficio a livello cardiaco e respiratorio.

Le tre fasi Nia

In generale, una seduta di Nia ha la durata di 60 minuti, e si svolge in tre fasi ben distinte: il riscaldamento, la tonificazione e il rilassamento. Analizziamole singolarmente.

Fase 1: il riscaldamento

Questa fase, lenta e graduale, ha l’obiettivo di risvegliare e sensibilizzare tutti i muscoli del corpo, ed è fondamentale prima di passare all’allenamento vero e proprio. I partecipanti alla lezione vengono guidati dalla voce dell’istruttore nella riscoperta del corpo e delle singole parti.

L’insegnante di Nia evoca immagini della natura o sensazioni di benessere, mentre invita a rilassare le gambe, le braccia, il tronco, la schiena. Dopo aver assunto la posizione supina, l’istruttore chiede di sentirsi come se si fosse distesi su un parto di erba, di immaginare foglie e rami che si muovono, di abbandonare le tensioni mentre il corpo si rilassa, di allungare gli arti il più possibile, lentamente ma in maniera decisa.

Fase 2: la tonificazione

Dopo il riscaldamento si resta seduti, a gambe incrociate, eseguendo movimenti intensi e mantenendo posizioni che coinvolgono la muscolatura, rafforzandola. Braccia e mani si muovono seguendo il ritmo della musica. Da seduti si passa in posizione da quadrupede, a quattro zampe, come se si gattonasse, ma in modo rallentato, senza sforzi estremi, agendo su tutto il corpo.

Spesso vengono eseguiti esercizi in piedi, saltando o camminando, e poi si passa alla danza. L’istruttore suggerisce i gesti, ma è fondamentale provare sensazioni di liberà e benessere, utilizzando il ritmo come una forma di liberazione da stress, blocchi muscolari e tossine.

Fase 3: il rilassamento

Nella fase finale, il Nia prende spunti dal metodo Feldenkrais, per rilassare la colonna vertebrale. Qui entrano in gioco anche i movimenti ampi del Tai Chi, la tecnica cinese, e alcune sequenze dello yoga che favoriscono l’allungamento muscolare. La respirazione svolge un ruolo fondamentale, poiché aiuta a rallentare il ritmo e a ritrovare rilassamento ed equilibrio.

Viene guidata dall’istruttore durante tutte le fasi di stretching e di movimento, che sono rallentate al massimo, quindi anche se ricordano certe arti marziali non richiedono sforzi specifici o una preparazione tecnica particolare. Spesso la seduta si conclude in posizione fetale.

Tai Chi
Posizioni del Tai Chi

I livelli Nia

Forse a causa dell’influenza delle discipline orientali, anche il Nia prevede diversi livelli di preparazione e apprendimento, cui corrispondono altrettante “cinture”, che si conquistano attraverso allenamenti e studio costante.

Il primo livello, che porta alla cintura bianca, prevede l’acquisizione dei principi base della tecnica, con lo studio dei rapporti esistenti tra corpo e mente. Il secondo livello (cintura verde e blu): si basa sull’acquisizione di una profonda coscienza e conoscenza del rapporto mente-corpo, e prevede che si diventi “padroni” di movimenti fisici e sensazioni. Il terzo stadio, della cintura marrone, punta al potenziamento dell’energia interiore e, quindi, ha un’aura spirituale. In ogni caso, basta anche solo seguire delle classi in palestra per sentirsi in forma.

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Cabala (o Kabbalah): ecco che cosa è https://cultura.biografieonline.it/cabala-kabbalah/ https://cultura.biografieonline.it/cabala-kabbalah/#respond Fri, 14 Apr 2017 09:45:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22225 La crescita spirituale e personale è un tema sempre più sentito dalle persone. A questo obiettivo ci si può avvicinare in diversi modi e seguendo varie strade: la Kabbalah – o Cabala – è una di queste. Che cosa è la Kabbalah? La Kabbalah è una disciplina che fonda i suoi insegnamenti sullo Zohar, il libro dei libri dell’antica saggezza ebraica.

Kabbalah - Cabala

I principi base della Kabbalah

I quattro pilastri della saggezza sono, secondo la Kabbalah:

  • la condivisione;
  • la consapevolezza;
  • l’essere tutti un Uno;
  • la conoscenza delle leggi spirituali.

Analizziamoli uno per uno.

I quattro pilastri della saggezza

Condivisione

Lo scopo della vita è la condivisione. Se lo si fa in modo sincero, ci si sentirà più felici e appagati. Quando si mette in moto uno scambio, ci si connette con quella che la Kabbalah chiama Luce, la Forza Divina del Creatore. Attraverso tale gesto, si può andare oltre l’ego, che rappresenta spesso i bisogni meno profondi e autentici dell’animo umano.

Consapevolezza

Essere coscienti di sé vuol dire portare in equilibrio tutti gli aspetti che compongono un individuo. Se invece ci si concentra soltanto sull’ego ci si sentirà spesso delusi, arrabbiati, negativi, limitati. Si risulterà antipatici e lamentosi agli occhi degli altri.

E’ l’ego che ci fa credere di essere separati gli uni dagli altri, ma in realtà non è così. Ognuno di noi è interconnesso con altri esseri umani. Portare l’attenzione sulla parte più profonda e saggia di sé, aiuta a non entrare in conflitto con se stessi e con il prossimo.

Essere Tutti un Uno

Ogni persona ha dentro di sé una “scintilla del Creatore” che la lega agli altri. Conoscere questo messaggio spirituale aiuta a comprendere che ognuno di noi, in qualsiasi circostanza, deve sentirsi trattato degnamente. Chi comprende questo aspetto si accorgerà di essere responsabile non solo di sé stesso, ma anche degli altri.

Non si può essere completamente felici se chi ci sta attorno, per un motivo qualsiasi, soffre.

Conoscere le leggi spirituali

Nulla succede per caso. Ecco perché è bene conoscere le leggi spirituali che influenzano la vita delle persone. Una di queste è la legge di causa-effetto: ciò che seminiamo è ciò che raccoglieremo. Non sempre questo avviene in tempi brevi, ma tutto torna e trova riscontro sul piano fisico. “Ama il prossimo tuo come te stesso” non è solo una bella frase: dovrebbe essere uno stile di vita.

A cosa serve la Kabbalah

Mettendo in pratica i suoi insegnamenti, la Kabbalah fornisce gli strumenti per migliorare la propria vita. Ad esempio, le relazioni diventano più soddisfacenti. Che si tratti di persone a noi vicine (come il partner, gli amici o i familiari) o di estranei, la Kabbalah aiuta a formare un nuovo modello di noi, più positivo e aperto verso il prossimo.

Se siamo connessi con la nostra coscienza, ogni problema sarà risolto grazie alla nostra fonte più saggia, che ci aiuterà a dare conforto agli altri, a migliorare i rapporti con il partner e con i figli. Nessuno è del tutto cattivo: molti non sanno come fare ad essere diversi da come credono di essere. Non hanno gli strumenti giusti per raggiungere la Luce che hanno dentro.

Espandendo la consapevolezza, allarghiamo i punti di vista e vediamo la vita sotto un aspetto diverso, meno ostile e più utile a seguire il percorso della nostra anima. Le sfide della vita non saranno più accolte come difficoltà, ma come un aiuto alla crescita.

La Cabala ci offre gli strumenti per comprendere la verità e i grandi perché della vita. Si tratta di una disciplina che “rafforza” il muscolo spirituale, per dare un senso anche alle cose più complicate.

Una lettura sull’argomento

Karen Berg è la fondatrice e direttrice spirituale del Kabbalah Centre di New York (Usa). Ha scritto un interessante libro sulla Kabbalah, intitolato “Dio porta il rossetto”. Karen Berg è stata la prima donna a permettere lo studio della disciplina alle donne.

In questo libro svela la metodologia del potere kabbalistico proprio di ogni donna. Sonda il significato più profondo della vita, offrendo esempi dei problemi da affrontare ogni giorno a casa, al lavoro e con i figli, senza scordare di aiutare chi ha perduto una persona cara. Il volume è in vendita sul sito www.kabbalahcentre.it.

La Kabbalah: disciplina dei Vip?

Quale sarà stata la ragione che ha spinto Madonna, Gwyneth Paltrow, Paris Hilton, Demi Moore, Victoria Beckham con il marito David, e tanti altri vip ad avvicinarsi alla Kabbalah?

Indagare sulle reali intenzioni di ciascuno è impossibile, ma una cosa è certa: la Kabbalah non è solo un “capriccio” da star.

Essa è trasmessa da millenni ed è seguita da migliaia di persone in tutto il mondo. Lo studio della Cabala fa bene a tutti: aiuta ad aprire la mente e gli occhi, per conoscere la Forza Creativa presente in ognuno di noi e ad utilizzarla a proprio favore, per trasformare in meglio le qualità che si possiedono.

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Le grotte di sale (Haloterapia) https://cultura.biografieonline.it/grotte-di-sale-haloterapia/ https://cultura.biografieonline.it/grotte-di-sale-haloterapia/#respond Wed, 16 Mar 2016 15:32:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17433 L’haloterapia (o terapia del sale) è un trattamento che ha molteplici effetti benefici sulla salute di adulti e bambini. Viene effettuato in apposite “grotte di sale” salmastre naturali o artificiali, in cui ci si espone per favorire l’assorbimento delle particelle di cloruro di sodio che si depositano all’interno. Questa terapia era utilizzata anche anticamente: pare che nell’antica Grecia, Ippocrate consigliasse di inalare il vapore di sale in caso di problemi alle vie respiratorie, e nei monasteri, in epoca medievale, i monaci conducevano i pazienti all’interno di grotte per far respirare le particelle di sale e favorire così la guarigione da diverse patologie.

Grotte di sale, Halotherapia (Terapia del sale)
La grotta di sale è una stanza dove ci si piò rilassare e godere dei benefici dell’Halotherapia

Alcune fonti attribuiscono ad un fisico polacco un approccio più scientifico nei confronti dell’haloterapia, a partire dal diciannovesimo secolo. L’haloterapia e le grotte di sale, sono un trattamento naturale molto diffuso nei paesi dell’Est come Polonia, Russia, Romania, ma sta prendendo piede anche nell’Europa centrale, in Germania ed anche da noi in Italia.

L’haloterapia è ricompresa nella categorie delle medicine complementari, riconosciute dalla medicina convenzionale per la validità ed efficacia nella guarigione di alcune patologie (purché non si tratti di malattie croniche). Il termine “haloterapia” deriva dalla parola greca “halos“, che significa appunto “sale“.

A cosa serve l’haloterapia

Il trattamento con il sale può essere utile sia per rafforzare il proprio sistema immunitario in via preventiva e per ripulire l’organismo dalle polveri sottili in caso di infiammazioni (soprattutto nei bimbi), sia per curare alcune affezioni dell’apparato respiratorio (raffreddori allergici, tosse, bronchite, sinusite, asma, ecc.) nel momento in cui si sviluppano. E’ sconsigliato sottoporsi alla terapia del sale se si ha la febbre e in caso di incapacità respiratoria grave.

Grotta di sale

E’ stata rilevata l’efficacia di questo trattamento anche per l’attenuazione di sintomi di malattie che colpiscono la pelle (eczema, dermatite, psoriasi ed altri disturbi dermatologici), poiché il sale va ad equilibrare la parte superficiale del derma. Può essere utile sottoporre ad alcune sedute di haloterapia anche i bambini, soprattutto in caso di raffreddore e infezioni delle vie respiratorie, in quanto il sale ha uno spiccato effetto antinfiammatorio e mucolitico.

Controindicazioni ed effetti collaterali

In alcuni casi il trattamento a base di sale può provocare, nei soggetti predisposti, irritazioni anche persistenti agli occhi, alla gola e alla pelle in generale. Inoltre l’haloterapia è sconsigliata alle persone con infezioni respiratorie acute (si raccomanda, in questi casi, il ricorso alla medicina convenzionale), in stato di insufficienza cardiaca, in caso di intossicazione da farmaci o alcol, ipertensione grave e sistemica, emottisi, emorragia in corso. L’haloterapia va evitata se si sta effettuando una chemioterapia.

Grotte di sale: come avviene una seduta di haloterapia

La stanza in cui si svolgono le sedute è un ambiente ipoallergenico quasi interamente ricoperto di sale, all’interno della quale è posizionato un micronizzatore di cloruro di sodio ad uso medicale. All’interno della camera del sale viene riprodotto il clima di una vera e propria grotta (gli ambienti sono detti appunto grotte di sale), sia per quanto riguarda la temperatura che l’umidità. L’ambiente è reso più piacevole grazie ad un lieve sottofondo musicale e all’utilizzo di luci soffuse e colorate (cromoterapia).

Haloterapia - Halotherapy

Per inalare il cloruro di sodio diffuso nella stanza non c’è bisogno di una mascherina, poiché le particelle si diffondono libere nell’ambiente. Il numero di sedute varia a seconda della patologia da trattare e se chi si sottopone è un adulto oppure un bambino. La maggior parte dei centri con haloterapia propongono cicli si sedute, ma in alcuni casi può bastarne anche una sola per sentirsi subito meglio.

Pare che sottoporsi ad una seduta di haloterapia corrisponda a respirare aria di mareper tre giorni. Secondo quanto affermano alcuni medici, l’haloterapia può essere considerata anche un’efficace terapia antismog che fa bene ad adulti e bambini, soprattutto se si vive nelle città ad alto tasso di inquinamento atmosferico.

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Chiropratica: che cos’è e cosa cura https://cultura.biografieonline.it/chiropratica/ https://cultura.biografieonline.it/chiropratica/#comments Wed, 24 Feb 2016 14:22:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16786 Più di venti anni fa l’Associazione americana di Chiropratica ha fornito la definizione ufficiale di questa medicina alternativa: “La chiropratica è quella scienza e quell’arte che utilizza le capacità di recupero specifico del corpo e la relazione tra le strutture scheletro muscolari e le funzioni del corpo, in particolare tra colonna vertebrale e sistema nervoso, ai fini del recupero e del mantenimento della salute”.

Chiropratica
Chiropratica

I dottori in chiropratica non ricorrono a farmaci o interventi chirurgici, ma dedicano particolare attenzione alla meccanica della colonna vertebrale e alle relazioni tra questa e le funzioni neurologiche, muscolari e vascolari.

La chiropratica considera il corpo umano come una struttura complessa che, oltre ad avere un aspetto biochimico (rappresentato dagli organi, le ossa e i muscoli), possiede una mente. Inoltre, sempre secondo tale disciplina, intorno ad ogni essere vivente vi è un campo energetico di natura elettromagnetica, da alcuni definito “aura”. La chiropratica considera ogni essere umano come un triangolo equilatero circondato da un campo energetico.

Triangolo - Chiropratica - Approccio chiropratico alla salute
Triade della salute: l’approccio chiropratico alla salute

Questo triangolo viene chiamato “triade della salute” e comprende l’aspetto strutturale, chimico e mentale dell’individuo. Ne consegue che una persona in buona salute deve avere i tre lati del triangolo in completo equilibrio. Il compito del chiropratico è di affrontare ogni persona in maniera globale, cercando di individuare lo squilibrio originario agendo su di esso per riequilibrare i lati del triangolo.

Colonna vertebrale
I chiropratici prestano un’attenzione particolare alla colonna vertebrale

I principi fondamentali della Chiropratica

A livello strutturale la chiropratica si fonda su tre principi fondamentali.

  1. Il primo è che la malattia può essere provocata da disturbi del sistema nervoso.
  2. Il secondo è che tali disturbi del sistema nervoso possono essere causati da alterazioni della struttura scheletro-muscolare.
  3. Il terzo principio è che i disturbi del sistema nervoso possono causare o aggravare patologie nelle varie parti o funzioni del corpo.

Daniel David Palmer, originario di Toronto (Canada) è considerato lo scopritore della Chiropratica. Suo figlio Barlett Joshua Palmer è invece colui che avrebbe portato la chiropratica a diventare scienza, arte e filosofia.

Daniel David Palmer - Bartlett Joshua Palmer
Daniel David Palmer e Bartlett Joshua Palmer

Di cosa si occupa il Chiropratico

Il dottore in chiropratica, piuttosto che trattare i sintomi, cerca di trovare e correggere le cause che stanno all’origine del sintomo. I sintomi che meglio rispondono alle cure della chiropratica includono molti  dei disturbi e dei dolori osteoarticolari in generale: cervicale, lombare, dorsale, bacino, colpi di frusta, intercostale, traumi cranici, scoliosi, colpo della strega, distorsioni, anche, ginocchio, piedi, sciatica, ernie del disco, ecc.

La chiropratica è efficace anche in caso di disturbi funzionali organici come problemi digestivi, otiti croniche, mal di testa, nevriti, traumi recidivanti, vertigini, mialgia,a affaticamento, alcune forma di asma, alcune tipologie di allergia, affaticamento. Il numero dei trattamenti chiropratici dipende dallo stato di salute del paziente e dalla gravità del problema; in media sono richieste sei/sette sedute per superare i sintomi e generalmente un paziente comincia a rispondere al trattamento dopo la terza seduta.

Le tecniche utilizzate in Chiropratica

Nell’ambito della Chiropratica si sono sviluppate molte tecniche per le correzioni vertebrali. La correzione manuale più conosciuta è quella connessa con lo “scrocchio”. Normalmente un’articolazione può essere fatta scrocchiare senza alcun problema, in base al movimento praticato, come quando facciamo scrocchiare le dita delle mani. Immediatamente segue un rilassamento generale.

Chiropratico

Il chiropratico esegue la correzione vertebrale con movimenti rapidi e precisi in modo da non rendere tale manovre dolorose per il paziente. Per la correzione di particolari deviazioni il chiropratico si avvale dell’ausilio di alcuni strumenti. Ad esempio l’attivatore è una piccola pistola che spara colpi ad alta velocità per attuare la correzione. E’ utilizzata in caso di osteoporosi e per quelle persone che non tollerano la pressione manuale troppo energica.

Studiare la Chiropratica

Per conseguire il titolo di “Dottore chiropratico” bisogna aver seguito due anni di corsi preprofessionali (sono validi due anni di medicina o biologia presso un’università in Italia) per poi accedere ad un college di chiropratica americano. Il corso di chiropratica è abbastanza impegnativo e richiede l’obbligo di frequenza.

YouTube Video

Per gli studenti stranieri è richiesto il superamento di un esame per la lingua inglese, il TOEFL. Per maggiori informazioni contattare l’Associazione Italiana Chiropratici (AIC) Via Brigata Liguria 1/11 16121 Genova; recapito telefonico: 010/5533036. In tutti i Paesi il chiropratico esercita la propria professione autonomamente, sia che esista o meno una legislazione in merito.

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Agopuntura, cos’è e cosa cura https://cultura.biografieonline.it/agopuntura/ https://cultura.biografieonline.it/agopuntura/#comments Wed, 17 Feb 2016 14:56:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16755 Nell’ambito delle discipline olistiche l’agopuntura è molto diffusa, e la forma moderna che oggi si pratica discende dall’antica medicina tradizionale cinese. Partendo dal presupposto che la malattia si genera a causa di una cattiva circolazione dell’energia (qi) all’interno del corpo, l’agopuntura in quanto disciplina olistica mira a ristabilire uno stato di equilibrio e benessere nell’individuo. Nella pratica, l’agopuntura utilizza alcuni aghi sottili che vengono inseriti in punti specifici del corpo (posizionati, in genere, lungo l’asse dei meridiani).

Agopuntura
Agopuntura: gli aghi utilizzati possono avere diverse lunghezze ma sono tutti sottilissimi

La disciplina dell’agopuntura si sviluppò durante l’antica dinastia cinese dei Ming, e poi è arrivata in Occidente grazie ai Gesuiti e all’opera di un diplomatico francese, George Soulié de Morant. L’ufficializzazione dell’agopuntura avvenne più tardi, con Mao Tse Tung, che cominciò a far applicare questo metodo anche negli ospedali.

A partire dagli anni Cinquanta si sono intensificati gli studi e gli approfondimenti, anche se la diffusione di tale disciplina è avvenuta in maniera diversa a seconda dei vari Paesi europei: ve ne sono alcuni in cui è stata legalizzata, mentre altri in cui questo non è avvenuto nonostante il favore dell’opinione comune.

A chi serve l’agopuntura

Chiunque può ricorrere all’agopuntura per migliorare il proprio benessere psico-fisico. Si rivela particolarmente utile per chi non vuole ricorrere ai farmaci per risolvere un disturbo o un problema di salute (ad esempio le donne in gravidanza, alle quali si consiglia di non assumere medicinali durante la gestazione, oppure i soggetti con malattie croniche che non intendono abusare di antinfiammatori per curarsi).

L’agopuntura è particolarmente indicata per le persone ansiose che hanno bisogno di essere aiutate a combattere stati di ansia e attacchi di panico, ed è ottima per accelerare il fisiologico processo metabolico nei soggetti che praticano regolarmente attività sportiva.

L’agopuntura si è rivelata efficace anche per chi desidera smettere di fumare e per chi vuole perdere peso. Stimolando alcuni punti specifici con gli aghi è possibile ridurre il desiderio irrefrenabile che è alla base di tutte le dipendenze, e ridurre la fame nervosa che provoca un aumento incontrollato del peso.

Aghi - Agopuntura - Medicina cinese
L’agopuntura e la sua filosofia hanno radici nella medicina tradizionale cinese

I benefici dell’agopuntura

L’applicazione di aghi su determinati punti del corpo insieme al calore provocano un miglioramento in caso di disturbi e malesseri comuni come mal di testa, insonnia, infertilità, depressione, stress,  e problemi della pelle come acne e psoriasi. L’Associazione Italiana Agopuntura riporta alcuni dati significativi riguardanti tale disciplina: in base ad una recente stima, gli italiani che si rivolgono a questa tipologia di cura sono circa sei milioni, mentre gli esperti agopuntori che esercitano l’attività regolarmente in Italia sono circa dodici mila.

I requisiti per diventare agopuntore

E’ opportuno rivolgersi a professionisti del settore esperti e qualificati per evitare spiacevoli controindicazioni. Ad esempio, la mancata o incompleta sterilizzazione degli aghi utilizzati durante le sedute di agopuntura può provocare infezioni anche gravi. Un bravo agopuntore, inoltre, sa come utilizzare correttamente gli aghi sul corpo.

Inesperienza e imperizia possono essere la causa di perforazione di tessuti o altre pericolose conseguenze. Nel nostro Paese possono esercitare l’attività di Agopuntore soltanto i medici e i veterinari con apposita laurea. In mancanza di tale requisito l’attività di agopuntura viene ritenuta illegale e quindi punibile penalmente.

Nonostante vengano organizzati numerosi corsi che insegnano la pratica dell’agopuntura in tutta Italia, persiste tuttora una certa confusione tra gli operatori in quanto non vi è ancora una normativa precisa ed organica sull’argomento.

Agopunture - Acupuncture
Agopuntura: in lingua inglese si dice “Acupuncture

Come si svolge una seduta di agopuntura

Una seduta di agopuntura può avere durata variabile, in genere però dura circa venti minuti, durante i quali al paziente vengono inseriti una decina di aghi che percorrono i Canali energetici del corpo. A differenza di quello che comunemente si crede, l’applicazione degli aghi non provoca dolore. Anzi, molte persone che si sono sottoposte al trattamento hanno riferito, alla fine della seduta, di provare un senso di rilassamento o di rinnovata energia vitale. Se si osservano rigorose norme igieniche, utilizzando aghi usa e getta, il rischio di contrarre infezioni è praticamente nullo.

Un ciclo completo prevede circa sei sedute: è l’operatore che decide quanti incontri effettuare, tenendo conto della condizione fisica e dell’età anagrafica del soggetto che si sottopone all’agopuntura. Questa può essere considerata a tutti gli effetti una “terapia del dolore”, in quanto tale è in grado di ridurre la sofferenza, restituire indipendenza e autosufficienza, migliorare la qualità della vita e, di conseguenza, la sua durata.

I detrattori della disciplina e gli scettici insistono nell’attribuire all’agopuntura un effetto placebo. Se anche così fosse, non sarebbe comunque positivo? Non esiste una risposta scientifica al quesito, poiché le discipline olistiche per lo più si basano su prove empiriche, e l’efficacia varia in base ai singoli soggetti e alla loro predisposizione psico-fisica a ricevere il trattamento.

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Fiori di Bach https://cultura.biografieonline.it/fiori-di-bach/ https://cultura.biografieonline.it/fiori-di-bach/#comments Sat, 13 Feb 2016 18:15:19 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16647 La mente ed il corpo non sono entità distinte e separate: come appunto dimostra la medicina psicosomatica, ciò che si manifesta a livello mentale ha ripercussioni anche sul corpo. Le emozioni e gli stati d’animo sono in grado di influenzare anche il fisico: oggi più che mai tutti noi abbiamo a che fare con numerosi disturbi psicosomatici, che partono dalla mente e coinvolgono il corpo. L’ambito sul quale agiscono i fiori di Bach è quello dell’emotività: si tratta di rimedi naturali appartenenti alla floriterapia, una disciplina che non cura la malattia, ma interviene sugli stati d’animo e sulle reazioni dei soggetti dinanzi a determinati eventi della vita.

Fiori di Bach
Fiori di Bach

I sintomi che il corpo manifesta ci forniscono l’indicazione di quali sono i rimedi floreali più adatti per ogni caso specifico.

Un po’ di storia

La scoperta dei fiori di Bach si deve al dottor Edward Bach, originario del Galles. Laureatosi in Medicina all’Università di Birmingham, Bach si avvicina alla medicina omeopatica, non essendo soddisfatto dei risultati di quella sintomatica. Dopo il 1917, quando gli viene diagnosticata una grave malattia, decide di dedicarsi al suo lavoro senza risparmiarsi e rifiuta qualsiasi cura tradizionale. Girando per le campagne del Galles scopre che alcune piante possiedono virtù terapeutiche che incidono sullo stato d’animo delle persone e viene a conoscenza delle qualità dei fiori a cui in seguito attribuisce il suo nome.

Edward Bach
Il medico gallese Edward Bach

Inizia quindi a proporre ai suoi pazienti il metodo basato sui dodici fiori guaritori, cercando di diffondere questa  conoscenza. Più volte Edward Bach è stato accusato dalla classe medica proprio per il suo impegno a diffondere il metodo basato sulle proprietà terapeutiche dei fiori.

Prima di morire Bach ha chiesto la cancellazione dall’Albo dei medici. Per lui bastava essere considerato un bravo erborista.

La salute è la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato.

(Edward Bach)

Le caratteristiche della floriterapia di Bach

La floriterapia si basa sul presupposto che i fiori siano in grado di curare e guarire malattie e stati di malessere dell’individuo. Secondo tale disciplina ciò che conta non è il sintomo, ma la modalità con il quale si reagisce ad esso. Il rimedio formulato dal dottor Bach presenta alcune peculiarità:

  • l’innocuità (tutti i fiori derivano da arbusti ed alberi innocui e non tossici);
  • la semplicità (l’utilizzo dei fiori e le modalità di assunzione sono semplici  e per questo il metodo è accessibile a chiunque);
  • l’efficacia (è data dal fatto che i fiori intervengono sullo stato d’animo della persona ammalata, per cui la aiutano a sviluppare la capacità di auto guarigione).

Ognuno di noi è in grado di combattere la malattia, è solo importante trovare gli strumenti adatti per farlo. La floriterapia di Bach è appunto uno di questi.

Per diventare floriterapeuti bisogna frequentare una scuola di naturopatia accreditata ed un corso di durata triennale con esame finale per poi essere inclusi nel Registro italiano Floriterapeuti, così come stabiliscono le direttive del Ministero della Pubblica istruzione. Comunque nel nostro Paese, al contrario di ciò che accade in Spagna e Francia, il titolo di floriterepeuta non è ancora riconosciuto.

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Preparazione e utilizzo dei fiori di Bach

E’ possibile trovare in erboristeria i fiori di Bach, già pronti e confezionati per la somministrazione. Nel caso si volesse prepararli da sé occorrono: acqua, brandy, una boccetta da 30 ml dotata di pipetta, boccette dei singoli fiori scelti. La boccetta da 30 ml va riempita con un terzo di brandy e due terzi di acqua. Dalla stock bottle vanno prese due gocce di ogni rimedio floreale scelto. In ogni boccetta si possono mescolare massimo sette fiori. Per quanto concerne le dosi, il consiglio è di assumere direttamente in bocca quattro gocce per quattro volte al giorno.

Fiori di Bach - Bach flower
Boccette di Fiori di Bach

Il prezzo della stock bottle si aggira sui 9/12 euro, mentre la boccetta da 30 ml costa circa 6/9 euro. I fiori di Bach consistono in un auto-trattamento, non c’è bisogno di alcuna guida per assumerli e non hanno controindicazioni. Tuttavia, se all’inizio non ci si sente sicuri nella scelta dei rimedi più adatti, è consigliabile farsi aiutare da un esperto o da una persona che li abbia già utilizzati. Non esiste un tempo preciso di assunzione, i rimedi vanno presi fino a quando non si ottengono i benefici.

I 38 rimedi di Edward Bach

Per scegliere i rimedi floreali è necessario valutare gli stati emotivi che il soggetto sta provando in quel determinato momento e che tipologia di persona è.
Di seguito forniamo un elenco dei 38 fiori di Bach con i relativi stati d’animo sui quali intervengono.

  • Centaury: per quei soggetti che hanno difficoltà a dire “no”
  • Chicory: a chi è vittima di un amore possessivo ed egoista
  • Beech: per chi è intollerante
  • Elm: aiuta quelle persone che avvertono un eccesso di responsabilità
  • Crab Apple: è il rimedio utile per chi prova disgusto per se stesso ed il proprio corpo
  • Cerato: per chi sente una mancanza di fiducia nelle decisioni che prende
  • Agrimony: è il fiore indicato per quei soggetti che mascherano una forte tristezza dietro una falsa espressione allegra
  • Cherry Plum: per coloro che hanno il timore di perdere il controllo della mente e di diventare pazzi
  • Chestnud Bud: per tutti quelli che non riescono ad imparare dagli errori che compiono
  • Aspen: per chi è vittima di una paura che non ha un oggetto preciso
  • Clematis: aiuta tutte le persone che sognano ad occhi aperti e perdono il contatto con la realtà
  • Holly: per coloro che provano forti sentimenti di invidia, gelosia e odio
  • Gentian: aiuta a riprendersi dallo scoraggiamento dovuto ad un fallimento
  • Gorse: aiuta in caso di disperazione e perdita della speranza
  • Hornbeam: è di aiuto per tutti coloro che si sentono stanchi al solo pensiero di intraprendere qualsiasi cosa e che tendono a rimandare gli impegni presi
  • Honeysuckle: è il rimedio indicato per i nostalgici, per coloro che si rifugiano nei ricordi del passato
  • Heather: il fiore che aiuta a ridimensionare l’egocentrismo, utile a chi tende a parlare troppo di se stesso
  • Larch: il rimedio utile per chi non ha fiducia in stesso
  • Impatiens: aiuta chi è sempre impaziente
  • Mimulus: per chi ha sempre paura e il timore ha un oggetto preciso
  • Pine: per coloro che vivono schiacciati da un continuo senso di colpa
  • Oak: per tutti gli studenti che tendono ad andare oltre le proprie forze
  • Olive: adatto a superare uno stato di forte stress mentale e fisico
  • Rock Rose: rimedio utile in caso di spavento e terrore
  • Mustard: per chi soffre di tristezza senza una causa apparente e di forte malinconia
  • Wild Rose: per chi soffre di apatia, rassegnazione e indifferenza verso la vita in generale
  • Wild Oat: utile per coloro che sono indecisi sulla strada da intraprendere nella vita
  • Willow: per chi è vittima di risentimento e autocommiserazione
  • Rock Water: il rimedio per combattere auto-repressione, rigidità e negazione di sé
  • Star of Bethlehem: per superare  gli stati di shock e i traumi
  • Vervain: utile a moderare gli stati di entusiasmo eccessivo
  • White Chestnut: per liberare da continuo lavorio mentali, pensieri indesiderati e discussioni tra se e sé
  • Water Violet: adatto a persone troppo dignitose e riservate
  • Vine: per tutti i soggetti che tendono a dominare sugli altri e sono inflessibili
  • Red Chestnut: per tutti coloro che si preoccupano in maniera eccessiva della sorte dei propri cari
  • Scleranthus: aiuta chi è indeciso tra due alternative
  • Sweet Chestnut: adatto per chi vive una condizione di estrema angoscia e non vede vie d’uscita
  • Walnut: protegge dalle influenze indesiderate e dal disagio provocato dal cambiamento

Oltre queste formulazioni, vi è anche una combinazione che prende il nome di “rimedio di soccorso” (Rescue Remedy), da assumere in momenti di particolare disagio o paura (ad esempio il timore di volare in aereo).

Curiosità sui Fiori di Bach

I fiori di Bach vengono anche definiti “farmaci vibrazionali”, richiamando il concetto della “memoria dell’acqua”. Poiché sono diluiti in acqua, molti erroneamente li considerano medicinali omeopatici, ma in realtà non hanno alcunché in comune con questi, neppure il principio di “similitudine”.

I fiori di Bach, comunque, non possono essere utili a risolvere situazioni psicologiche che si trascinano da tempo e sono diventate croniche, oppure stati di dipendenza da psicofarmaci o sostanze stupefacenti. Anche le malattie organiche gravi non ricevono alcun beneficio dall’assunzione dei rimedi floreali di Bach (ad esempio, malattie allo stato terminale).

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Rebirthing https://cultura.biografieonline.it/rebirthing/ https://cultura.biografieonline.it/rebirthing/#comments Sat, 13 Feb 2016 11:16:28 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16618 La respirazione è un potente strumento a nostra disposizione per ottenere il benessere psico-fisico e stare meglio con noi stessi. E’ su tale presupposto che si basa e si sviluppa il Rebirthing, un metodo di crescita personale che sfrutta appunto la tecnica della respirazione, detta “circolare” o “consapevole” , associata ad un colloquio di tipo analitico con il professionista esperto che lo pratica (chiamato Rebirther).

Rebirthing - Rinascita
Rebirthing (letteralmente significa: Rinascita)

Una sessione di Rebirthing consta di due momenti: quello dedicato al colloquio con il praticante e quello in cui si applica la tecnica di respirazione. In tutto, una sessione individuale ha la durata di circa due ore. Per conoscere approfonditamente la tecnica di respirazione è necessario un ciclo di almeno dieci sessioni, guidate appunto da un esperto Rebirther.

In cosa consiste il metodo

Il Rebirthing, da alcuni considerato un vero e proprio “movimento”, è stato fondato da Leonard Orr, grazie ad una serie di intuizioni ed esperienze che lo condussero, a cavallo degli anni 1974-1975, alla formulazione del metodo oggi applicato. Letteralmente il termine “Rebirthing” significa “Rinascita”, che è la sensazione riportata dallo stesso Orr in una delle sue esperienze sensoriali, quando provò la respirazione spontanea  durante l’immersione in acqua calda.

Rebirthing in acqua
Una seduta di rebirthing in acqua

Osservando attentamente le sue reazioni, lo studioso cominciò ad elaborare il metodo della respirazione circolare e ad insegnarla agli altri. In particolare, Orr si rese conto che questo tipo di respirazione aiuta a superare il trauma di ricordi ed esperienze che discendono dalla nascita.  Originariamente il Rebhirting veniva praticato in acqua calda, poiché si riteneva che tale elemento rendesse più facile l’emergere di ricordi legati alla nascita, in seguito fu introdotta anche una tipologia di Rebirthing “a secco”.
Questo tipo di respirazione senza l’ausilio dell’acqua è in grado di far emergere altre esperienze che hanno provocato blocchi energetici ed emotivi e di eliminarli in modo definitivo.

Leonard Orr
Foto di Leonard Orr, inventore della tecnica del Rebirthing

Nel 1977 Leonard Orr si recò in India, e qui incontrò Babaji, lo yogi che attribuì al il Rebirhing la definizione di “yoga per gli occidentali”. Il viaggio in India stimolò Orr ad approfondire altri argomenti importanti, come l’immortalità fisica e a conoscere meglio le tradizioni di questo affascinante paese.

La teoria del Rebirthing

L’apparato teorico del Rebirthing si basa su alcuni assunti. Orr elabora la teoria dei “cinque grandi”, le cinque case di sofferenza che affliggono l’essere umano:

  1. Il trauma di nascita
  2. La disapprovazione dei genitori
  3. La pulsione di morte
  4. Le negatività specifiche
  5. Le vite precedenti
Sondra Ray
Sondra Ray

Successivamente gli allievi di Orr approfondirono tali teorie. Tra questi vi fu Sondra Ray, infermiera, che scrisse alcuni libri sull’argomento e che, in particolare, descrisse quali sono le conseguenze di varie tipologie di nascita sul comportamento e il carattere di ognuno di noi. Gli studi di Sondra Ray si focalizzarono sull’importanza del superamento del trauma natale.

Con il tempo il Rebirthing si diffuse anche in Europa, e gli originari assunti teorici sui quali si basava subirono alcuni mutamenti.

Come praticare il Rebirthing

Una delle frasi ricorrenti tra coloro che praticano il Rebirthing è: “noi respiriamo giusto quel che serve per sopravvivere”. Ciò significa, in pratica, che respirando di più e meglio, potremmo ottenere una maggiore ossigenazione del sangue e i tessuti e gli organi risulterebbero più nutriti e quindi più sani.

Per diventare un Rebirther ci sono corsi professionali organizzati ad hoc promossi dall’Associazione Italiana Rebirthing. Tali percorsi formativi si rivolgono a coloro che vogliono intraprendere una professione nuova ed interessante, ma anche a chi vuole semplicemente imparare a rilassarsi in maniera profonda ed efficace sfruttando le potenzialità del respiro.

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I benefici del Rebirthing

La respirazione circolare attiva il flusso delle endorfine inducendo un profondo stato di rilassamento psico-fisico e benessere. Durante le sedute si verifica un’espansione della coscienza, e i partecipanti hanno la possibilità di affinare le capacità sensoriali, mnemoniche ed emotive.

Chi partecipa a sedute di Rebirthing vive la dimensione del “qui ed ora” sperimentando il piacere di momenti in cui il pensiero si annulla generando uno stato molto piacevole. Il metodo può essere praticato da chiunque perché in genere non ha controindicazioni.

Anche i bambini possono praticarlo, purchè non abbiano meno di sette anni (la loro capacità vitale al di sotto di questa età è ancora modesta). Il Rebirthing è consigliato anche alle persone anziane, per aiutarle a recuperare energia psico-fisica. Per quanto concerne le donne, è consigliabile praticare il Rebirthing prima del concepimento, per vivere in maniera piena ed intensa l’esperienza della gravidanza e del parto.

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Costellazioni Familiari: cosa sono, come funzionano https://cultura.biografieonline.it/costellazioni-familiari/ https://cultura.biografieonline.it/costellazioni-familiari/#comments Wed, 03 Feb 2016 23:50:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16455 Ognuno di noi nasce in un contesto familiare che influenza comportamenti ed attitudini anche in età adulta. Alcune dinamiche familiari si trasmettono di generazione in generazione e sono all’origine di malesseri sia fisici che psicologici. Le Costellazioni familiari partono dal presupposto che vi sia una stretta correlazione tra il corpo e la psiche. Agendo sui blocchi fisici e psicologici, questo metodo di guarigione mira alla risoluzione di problematiche e disturbi connessi alle dinamiche familiari.

Costellazioni familiari
Costellazioni familiari

Le Costellazioni familiari si pongono l’obiettivo di rendere le persone consapevoli di poter risolvere in maniera definitiva i blocchi esistenti nella propria vita: la consapevolezza è un requisito che caratterizza la maggior parte delle discipline olistiche.

Un po’ di storia

Il fondatore delle Costellazioni familiari è uno psicologo tedesco, Bert Hellinger. Le sue teorie cominciarono a diffondersi a partire dal 1980, influenzando alcuni studiosi che vennero dopo di lui e approfondirono l’argomento (vedi la francese Anne Schutzenberger). Secondo Bellinger la nostra vita è influenzata da tutto ciò che i nostri antenati hanno subito in passato. Per fare un esempio pratico, può essere che se le donne antenate della famiglia hanno subito vessazioni da parte dei mariti il soggetto si troverà a vivere (anche se con modalità diverse) ed accettare una situazione simile.

Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono. O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita. (Bert Hellinger)

Le ragioni di tale inspiegabile accettazione andrebbero appunto ricercate nel contesto familiare. Le dinamiche inconsce che si trasmettono di generazione in generazione fanno sentire la loro influenza in ogni contesto della vita: salute, rapporto con il denaro, salute, rapporto di coppia.

In cosa consiste il metodo

La consapevolezza dell’esistenza di blocchi familiari favorisce la guarigione non solo del singolo individuo, ma anche di tutti i membri della stessa famiglia. Esistono diverse interpretazioni circa le modalità di azione delle Costellazioni familiari (ogni scuola adotta il metodo in base a proprio orientamento), ma in genere il soggetto viene invitato ad osservare come vengono rappresentati scenicamente i livelli inconsci che portano alla scoperta del disagio e alla sua risoluzione.

Quando il disagio viene individuato e portato a galla si procede alla reintegrazione dell’elemento che manca oppure si rimette ordine nel sistema che ha perduto il suo originario equilibrio. Una volta riconosciuto il blocco viene rielaborato a livello coscienziale e poi assimilato dal soggetto: in questo modo comincia il percorso che conduce alla completa e definitiva guarigione.

Le Costellazioni familiari vengono inquadrate come metodo sistemico in quanto prendono in considerazione un sistema, quale appunto la famiglia, in cui i singoli membri sono in funzione l’uno dell’altro. Proprio questo approccio sistemico consente di individuare legami e connessioni tra i membri di una stessa famiglia quando si intraprende una terapia con le costellazioni familiari.

Gli Ordini dell’Amore

Hellinger individuò i c.d. “Ordini dell’Amore”, ossia ordini fissi che servono a mantenere in equilibrio la struttura familiare assicurandone la sopravvivenza. Tale ordine potrebbe essere paragonato ad una sorta di “karma familiare”, in base al quale ogni torto subito da un antenato viene compensato da chi viene dopo.

In pratica, se nella famiglia vi è stato un membro “escluso” i successori devono riconoscerlo e in seguito riscattarlo e difenderlo. Uno dei membri della famiglia, in particolare, si identificherà con il componente “escluso” ed infatti si ritroverà a vivere un destino simile oppure subirà una morte precoce. Gli Ordini dell’Amore dovrebbero essere sempre rispettati per evitare ogni squilibrio, altrimenti possono provocare conflitti familiari e problemi vari.

Costellazioni familiari

Come si svolge una seduta di Costellazioni familiari

Il metodo delle Costellazioni familiari prevede una serie di sedute nelle quali un gruppo di soggetti rappresenta la propria costellazione. La seduta si svolge appunto in gruppo: i partecipanti si dispongono a cerchio e tra di loro vi è anche un facilitatore, di solito un professionista in campo psicologico, che ha il compito di agevolare l’approccio tra i membri. Al facilitatore spetta formulare la domanda di apertura della seduta, focalizzando l’argomento di cui si vuole trattare.

Dopo aver ottenuto le risposte, il facilitatore procede con la messa in scena, invitando il soggetto individuato a scegliere, tra i presenti, un rappresentante di se stesso e di un suo antenato. Il soggetto si siede accanto al facilitatore/conduttore del gruppo e resta in silenzio a guardare gli altri partecipanti che rappresentano i vari componenti della famiglia.

Il conduttore procede ad interpellare i vari partecipanti alla messa in scena, infine invita il soggetto interessato a prendere il posto del proprio rappresentante. Questo serve a riportare equilibrio sia nel singolo individuo che nella famiglia. Le Costellazioni familiari portano il soggetto ad intraprendere un percorso di trasformazione interiore che però il più delle volte avviene a livello inconscio e non razionale.

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