diritto Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 01 Dec 2021 17:59:09 +0000 it-IT hourly 1 Biotestamento o testamento biologico, cos’è? https://cultura.biografieonline.it/biotestamento-testamento-biologico/ https://cultura.biografieonline.it/biotestamento-testamento-biologico/#comments Mon, 12 Feb 2018 10:18:22 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=24045 Biotestamento. Si tende a confonderlo con l’eutanasia o con il suicidio assistito. Facciamo chiarezza
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Quali sono le differenze tra testamento biologico, eutanasia e suicidio assistito?

In cosa consiste il testamento biologico

Il biotestamento (o testamento biologico) è un documento che esprime la volontà di un soggetto, capace di intendere e di volere e lucido di mente, circa il sottoporsi o meno a trattamenti sanitari e terapie per il momento in cui non fosse in grado di esprimere il proprio intento a causa di patologie gravi e invalidanti.

In pratica si tratta di una dichiarazione che viene resa in anticipo, quando il soggetto è in condizioni mentali di lucidità, nell’eventualità che, in futuro, non lo sia più, a causa di una malattia che possa ledere le sue capacità cognitive.

Dal dibattito alla legge

L’argomento del biotestamento, proprio perché riguarda la sfera strettamente individuale di una  persona ed è piuttosto delicato, è stato a lungo dibattuto, soprattutto in Italia, dove (fino a poco tempo fa) non esisteva una normativa specifica al riguardo.

Luca Coscioni
Una foto di Luca Coscioni con Marco Pannella

Per sostenere la necessità di una legge a favore del biotestamento sono nate alcune associazioni, come quella intitolata a Luca Coscioni. Tra i membri dell’associazione vi è Marco Cappato, noto per aver subito un processo (2017-2018) relativo alla sua azione di aiuto a Dj Fabo, alias Fabiano Antoniani, a recarsi in Svizzera per ottenere il suicidio assistito. L’opinione pubblica si divide tra favorevoli e contrari.

Suicidio assistito - Fabiano Antoniani
Dj Fabo – Fabiano Antoniani (1978-2017)

La legge sul biotestamento

Dopo anni di discussione e rinvii, il 14 dicembre 2017 in Parlamento è stata approvata la legge sul biotestamento, o testamento biologico. In pratica viene riconosciuto il diritto ad esprimere la propria volontà – in anticipo e in condizione di lucidità mentale – a non volersi sottoporre a determinate terapie e trattamenti di tipo sanitario (come le pratiche di nutrizione, idratazione e respirazione artificiale), nel caso non si fosse più in grado di autodeterminarsi.

Cosa sono le “Dat”

Le “Dat” (disposizioni anticipate di trattamento) vanno redatte per atto pubblico o scrittura privata, con sottoscrizione autenticata da notaio o altro pubblico ufficiale, o da un medico del Servizio sanitario nazionale. Le Dat sono sempre revocabili: in caso di urgenza, la revoca può avvenire a voce, alla presenza di almeno due testimoni.

Questa legge rappresenta un primo importante traguardo, però restano fuori i casi in cui la sospensione delle terapie porta ad una morte non immediata, bensì lunga e dolorosa.

medico - paziente
Quali sono i vincoli per i medici?

Vincoli per il medico

I medici sono tenuti a rispettare le Dat e, in conseguenza di ciò, sono esentati da qualsiasi responsabilità civile o penale. I camici bianchi possono disattendere le volontà espresse nel biotestamento solamente se ciò non corrisponde più alle condizioni cliniche del malato e se, nel frattempo, sono sopraggiunte nuove cure che gli offrono concrete opportunità di miglioramento.

La normativa nel dettaglio

Ecco i punti previsti dalla legge sul bio testamento approvata definitivamente dal Senato nel Dicembre del 2017.

  1. Il consenso informato della persona interessata circa l’inizio o il proseguimento del trattamento sanitario.
  2. Il consenso prestato può essere revocato in qualsiasi momento, anche quando la revoca comporta la sospensione di trattamenti di nutrizione e idratazione artificiali.
  3. La normativa vieta qualsiasi tipologia di accanimento terapeutico.
  4. Il medico deve rispettare la volontà del paziente di proseguire o meno il trattamento sanitario. Tuttavia gli viene concesso il diritto di essere obiettore di coscienza.
  5. Tra medico e paziente può essere stabilita una “pianificazione condivisa delle cure”, che nel corso della malattia può sempre essere aggiornata, su suggerimento del medico o su richiesta dello stesso paziente.

Biotestamento ed eutanasia

Vi è differenza tra bio testamento, eutanasia e suicidio assistito. Nel termine “eutanasia” rientrano gli interventi sanitari sia attivi che passivi, aventi l’obiettivo di interrompere la sofferenza di una persona malata allo stato terminale di una malattia. Il consenso deve essere previo.

Oggi nel nostro Paese tale pratica costituisce un reato punibile dagli artt. 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio) del codice penale.

L’eutanasia “passiva” (intesa come sospensione dei trattamenti sanitari e cure mediche) è invece un diritto sancito nell’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana.

Suicidio assistito
Biotestamento e suicidio assistito

Il suicidio assistito è una tipologia di eutanasia che viene attuata direttamente dalla persona interessata. Essa inoltra la richiesta di avere il farmaco per porre fine alla propria esistenza. E’ prevista l’assistenza da parte di terzi nelle fasi del ricovero che precedono la somministrazione vera e propria.

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Suffragette https://cultura.biografieonline.it/suffragette/ https://cultura.biografieonline.it/suffragette/#comments Wed, 02 Mar 2016 12:35:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17213 Le suffragette vengono spesso ritratte come donne istruite, colte e borghesi che lottano per il diritto al voto, quando non devono occuparsi dei loro doveri sociali. Il film che Sarah Gavron ha girato nel 2015 e che ha come protagonista la bravissima Carey Mulligan, intitolato “Suffragette” racconta, invece, il vero volto delle suffragette e del loro mondo.

Suffragette - poster film
Suffragette: la locandina del film. Oltre a Carey Mulligan (protagonista), nel cast del film ci sono Helena Bonham Carter, Brendan Gleeson, Anne-Marie Duff e Meryl Streep. La storia è ambientata a Londra nel 1912.

Chi erano le suffragette

Erano per lo più donne appartenenti alla classe operaia che non avevano diritti e che lavoravano dodici ore al giorno nelle fabbriche. Il loro movimento era poco conosciuto e snobbato dalla politica e dai giornali, i quali per compiacere il governo non davano molta importanza al movimento per il diritto al voto delle donne.

Suffragette
Suffragette in manifestazione

Emily Davison

Per questo le appartenenti al movimento delle suffragette decisero di passare ad azioni più visibili e clamorose invece delle semplici manifestazioni di piazza, che peraltro venivano represse con i manganelli.

Cominciarono, quindi, a rompere le vetrine dei negozi, a bloccare tram e carrozze e a distruggere qualche appartamento, vuoto, di proprietà dei rappresentanti del governo. Fino all’estremo e più conosciuto gesto clamoroso, in cui Emily Davison si gettò sotto il cavallo di re Giorgio V, durante una gara in cui erano presenti molti giornalisti. La Davison morì e la notizia fece il giro del mondo.

Il loro, però, non fu solo uno scontro con le forze di polizia, venne addirittura istituito un corpo speciale a Scotland Yard per contrastare in tutti i modi il movimento, ma dovettero anche combattere con le loro famiglie, spesso pagando un pezzo altissimo.

Trama del film

Nel film la storia di Maud Watts, giovane suffragetta che decide di lottare per la sua emancipazione e per il diritto delle donne al voto, è emblematica. Maud è una ragazza che lavora fin da quando era piccolissima in una lavanderia industriale, dove il proprietario abusa delle giovani operaie, anche lei prima di sposarsi ha subito le sue attenzioni.

La sua vita si divide fra un lavoro che dura dodici ore al giorno e la famiglia. Il marito lavora con lei e insieme allevano l’unico figlio. Maud viene coinvolta da una compagna di lavoro nel movimento e dapprima reagisce con timidezza, poi, però, ne comprende il valore e comincia a dedicargli tutto il suo tempo. Viene arrestata e picchiata dalla polizia e il marito la caccia di casa impedendole di vedere il figlio.

La situazione si complica quando Maud finisce in carcere per un periodo lungo e viene messa in isolamento. Tuttavia, invece di desistere, decide di partecipare con ancora più determinazione alle istanze del movimento delle suffragette.

Commento al film

Il film è molto bello, perché racconta una realtà dimenticata con un’ attenzione ai dettagli e alla ricostruzione storica molto precisa. La regia lascia spazio alla storia e alla ricostruzione del contesto sociale in cui le suffragette svilupparono la loro battaglia politica.

L’Inghilterra di inizio XX secolo era un paese democratico ma i diritti non erano per tutti. Il film, ci ricorda come molti diritti siano stati ottenuti con un sacrificio immane, di persone che sono nate prima di noi. Ci ricorda inoltre come molti paesi siano ancora indietro sui diritti in generale, e quelli riservati alle donne in particolare.

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Differenza tra giudice e magistrato https://cultura.biografieonline.it/giudice-magistrato-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/giudice-magistrato-differenze/#comments Tue, 29 Jul 2014 12:21:14 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11656 Molto spesso, nell’ambito del diritto, vengono usati i termini giudice e magistrato. Ma quale differenza passa tra i due? Scopriamolo nell’articolo seguente, che in modo schematico e sintetico riassume proprio le principali differenze tra magistrati e giudici.

Giudici e Magistrati
Giudici e Magistrati: le differenze

Il giudice

Il vocabolo giudice proviene dal latino judex, derivato da ius “diritto” e dicere, “dire, pronunziare”. Questo termine viene usato in modo generico sia ad indicare la persona fisica titolare di quest’organo (ovvero il funzionario) o l’organo che esercita la giurisdizione. Il giudice è considerato un organo super partes della magistratura che si occupa del pronunciamento delle sentenze.

Tipi di giudici

A seconda delle loro funzioni, i giudici vengono divisi in: amministrativo, civile, penale, minorile, di pace, di sorveglianza, del lavoro, delegato, tutelare, popolare, ordinario, speciale, straordinario ed onorario:

  • i giudici amministrativi sono i giudici del T.A.R.;
  • i giudici civili si occupano di dispute tra i privati;
  • il giudice penale si occupa dei reati;
  • il giudice di pace si occupa della giurisdizione civile e penale di minore entità;
  • il giudice minorile opera nell’ambito del Tribunale per i minorenni.

Il magistrato

Per magistrato, invece, s’intende una persona investita di un’elevata funzione pubblica, che può essere non solo giudiziaria ma anche amministrativa. Il termine si attribuisce ai funzionari che vengono anche investiti delle funzioni di giudice e, in certi ordinamenti, di pubblico ministero. In Italia, si riferisce anche agli operanti in alcuni uffici della pubblica amministrazione.

Tipi di magistrato

I magistrati si distinguono in due classi: magistratura ordinaria e magistratura togata. Della prima fanno parte i giudici di pace, chiamati ad affrontare cause di minore entità in ambito civile e penale e il Gup (Giudice dell’Udienza Preliminare), figura che deve decidere, durante un’udienza preliminare, sulla richiesta da parte del pubblico ministero di rinvio a giudizio di un imputato. Della magistratura togata fanno parte invece il Giudice per le Indagini Preliminari, o GIP, che interviene in determinate procedure nella fase delle indagini preliminari, e il Pubblico Ministero, o PM, che si occupa dell’esercizio dell’azione penale.

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