diete Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 14 Aug 2024 08:54:10 +0000 it-IT hourly 1 Dieta e stile di vita per contrastare le emorroidi https://cultura.biografieonline.it/dieta-e-stile-di-vita-per-contrastare-le-emorroidi/ https://cultura.biografieonline.it/dieta-e-stile-di-vita-per-contrastare-le-emorroidi/#respond Sun, 30 Jul 2023 09:31:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=41294 Le emorroidi sono una patologia decisamente fastidiosa, più diffusa di quanto non si sia soliti pensare: colpiscono intorno al 5-10% della popolazione adulta. La loro comparsa avviene per lo più tra i 40 e i 50 anni, più di rado sotto i 30 anni.

Si tratta di strutture vascolari situate nel canale anale che presentano un ruolo fondamentale per mantenere la continenza fecale e sono perciò presenti nella struttura anatomica di tutti, uomini e donne.

Il problema è quando si trovano infiammate, un fenomeno legato alle alterazioni che presenta la mucosa nell’ultima parte dell’intestino: in questo caso si è soliti parlare di malattia emorroidaria o semplicemente emorroidi.

A livello etimologico, tuttavia, è bene essere consapevoli che le emorroidi sono una parte strutturale del corpo, mentre la patologia per cui si trovano infiammate è la malattia emorroidaria.

Le due espressioni che non andrebbero, dunque, utilizzate come sinonimi, come invece accade nel linguaggio comune.

In questo articolo vediamo quali sono i rimedi per emorroidi più usati, concentrandoci in particolare sull’alimentazione e lo stile di vita, fondamentali tanto per la prevenzione quanto per la cura.

Come viene fatta la diagnosi delle emorroidi

Le emorroidi appaiono come dei noduli rosso-violacei ipersensibili al tatto.Quando si verifica un’infiammazione, non di rado si assiste alla comparsa di emorragie, a loro volta perlopiù legate alla presenza di una condizione quale l’anemia.

Altri sintomi diffusi sono una forte sensazione di bruciore, dolore e prurito, ma anche di sanguinamento e senso di pesantezza nella parte rettale, talvolta persino la secrezione di muco.

La diagnosi è in genere realizzata tramite anamnesi visiva della parte anale e delle strutture associate. Lo specialista può inoltre aggiungere un’analisi rettale digitale e/o strumentale.

Tale procedura permette di stabilire se le emorroidi sono esterne (fuoriescono dal tratto anale e risultano visibili) o interne (sono infiammate ma restano all’interno) nonché l’eventuale presenza di ulteriori problematiche come ragadi, fistole, ascessi, polipi, tumori del retto.

Le abitudini e i cibi “nemici” delle emorroidi

Uno stile di vita che comprende un’alimentazione varia e che prevede l’assunzione di cibi di stagione è fondamentale per mantenersi in salute e persino per prevenire la comparsa delle emorroidi.

Tra le abitudini da evitare c’è quella di consumare un eccesso di cibi piccanti e speziati, tipici delle cucine etniche ma anche di alcune realtà regionali in particolare. Tra questi troviamo pepe, curry, peperoncino, per citare quelli più comuni.

Non meno nociva l’assunzione di alcolici, in particolare per quanto riguarda i cocktail. Secondo la Fondazione Veronesi non solo 10 italiani su 100 soffrono di emorroidi, ma “non mettono in atto neppure adeguate misure di prevenzione per arrestarne il corso”.

A tale scopo, sempre secondo la Fondazione Veronesi, è necessario praticare un’attività fisica in grado di contribuire alla motilità intestinale, bere minimo 2 litri di acqua al giorno, consumare frutta e verdura in quantità: abitudini essenziali per un controllo ottimale del problema.

Accorgimenti che evitano il ricorso a trattamenti chirurgici in Day Hospital e persino più complessi. Quando ciò non è possibile permettono di massimizzare l’efficacia delle nuove tecniche.

L’adozione di un corretto regime alimentare è inoltre fondamentale per recuperare in seguito al dolore post-operatorio.

Tra i cibi da evitare troviamo inoltre quelli che presentano una bassa concentrazione di fibre, per via del fatto che causano stitichezza e costipazione: incentivante alla comparsa della patologia.

Da eliminare pasta, pane e prodotti da forno non integrali, i già citati alimenti piccanti e quelli irritanti per la mucosa come caffè, alcol e cioccolato, in grado di provocare diarrea e di aggravare la situazione in essere.

Rimedi per emorroidi: gli alimenti che fanno bene

Gli alimenti che fanno bene per la salute delle emorroidi, utili a contenerne, eliminarne e prevenirne l’infiammazione? La buona notizia è che ce ne sono diversi. Sono da privilegiare soprattutto gli ingredienti ricchi di fibre.

Essi si trovano soprattutto in frutta e verdura, specialmente nella crusca. Vediamo nel dettaglio cosa non può mancare sulla tavola di tutti i giorni:

  • Alimenti ad alta concentrazione di ferro: carni di bovino, frattaglie, uova, pesci come la spigola, molluschi, legumi secchi, frutta secca in guscio o disidratata. Per quanto riguarda la frutta fresca è ottimo il melone, mentre tra gli ortaggi segnaliamo cime di rapa, spinaci e cicoria.
  • Condimenti con vitamina C e olio extravergine d’oliva: meglio preferire l’olio evo spremuto a freddo come condimento, insieme al succo di limone, d’arancio o all’aceto di mele.
  • Alcune spezie: su tutte zenzero, aglio e cipolla, utili alla riparazione di traumi e lesioni negli organi e nelle arterie.

Buoni anche mirtilli, ciliegie, more e ribes, in generale la frutta e la verdura rossa o blu. Essendo ricchi di antociani contribuiscono a ridurre il gonfiore delle emorroide, rafforzando i tessuti circostanti.

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25 ottobre 2021, Giornata Mondiale della Pasta: la protagonista della dieta mediterranea https://cultura.biografieonline.it/25-ottobre-giornata-della-pasta/ https://cultura.biografieonline.it/25-ottobre-giornata-della-pasta/#respond Sun, 24 Oct 2021 14:38:19 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=36362 L’Italia è il Paese della pasta per eccellenza. Nelle nostre regioni regna il culto della pasta, condita e servita con ingredienti diversi e tutti gustosissimi. Difficilmente noi italiani rinunciamo ad un piatto di pasta, che sia a pranzo oppure a cena. Naturalmente la tradizione è suffragata dai numeri: l’Italia infatti figura ai primi posti nella classifica dei Paesi produttori di tale alimento nel mondo.

Il 25 ottobre di ogni anno, proprio per celebrare l’importanza della pasta, si festeggia una Giornata in tutto il mondo dedicata a questo alimento insostituibile della dieta mediterranea.

Il World Pasta Day è giunto alla 22esima edizione. Quest’anno, per aiutare i più bisognosi, sono state promosse alcune iniziative benefiche. Per l’occasione l’attore turco Can Yaman si è cimentato nella preparazione di un piatto tipico della tradizione romana, gli spaghetti all’amatriciana. Il video, caricato in Rete, raccoglierà likes che si trasformeranno in tonnellate di pasta da cui ricavare pasti da donare alle varie associazioni che si occupano di aiutare i poveri in tutta Italia. L’iniziativa è stata promossa in sinergia tra l’onlus Banco Alimentare e l’azienda che produce pasta De Cecco.

Le varietà di pasta in Italia sono circa trecento, tutte diverse una dall’altra. Oltre che nella forma, le varie tipologie si differenziano anche per la consistenza e il sapore. Ogni tipo di pasta si abbia meglio ad un determinato ingrediente e condimento.

Durante il periodo di lockdown ed anche in seguito il consumo di pasta nel nostro Paese ha subito una forte impennata. Per l’Unesco è considerata “patrimonio immateriale dell’umanità”.

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World Obesity Day: il 4 Marzo si celebra la giornata mondiale dell’obesità, una malattia sociale https://cultura.biografieonline.it/world-obesity-4-giornata-mondiale-obesita/ https://cultura.biografieonline.it/world-obesity-4-giornata-mondiale-obesita/#respond Wed, 03 Mar 2021 14:12:19 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=32971 Il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e ragazzi nel mondo si trova in una situazione di sovrappeso oppure di obesità. Lo ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che prevede un peggioramento della situazione nei prossimi anni. L’obesità è a tutti gli effetti una “malattia sociale”.

Giornata Mondiale dell’Obesità

Il 4 Marzo si celebra il World Obesity Day, una giornata che ha lo scopo di sensibilizzare su questo problema complesso. Non si tratta soltanto di un difetto estetico: è un problema che coinvolge la salute dell’intero organismo.

Obesità e conseguenze sull’organismo

La prevenzione dell’obesità è fondamentale, per evitare conseguenze future gravi. Se nell’organismo si protrae per lungo tempo uno stato infiammatorio cronico (ed è ciò che succede a causa dell’accumulo del tessuto adiposo) possono insorgere patologie cardiovascolari, sindrome metabolica e diabete. Può quindi essere utile intervenire alle prime avvisaglie di aumento di peso, cercando di intervenire prima possibile sull’alimentazione e sulle abitudini di vita.

LEGGI ANCHE: Le principali cause dell’obesità

Prevenzione fondamentale e cura necessaria

Dopo aver valutato il livello di obesità nel soggetto, una equipe multidisciplinare formata da diverse professionalità decide quale è il migliore percorso da seguire. Nella maggior parte dei casi il percorso viene effettuato a domicilio, in altri invece serve un ricovero in un centro specializzato per l’obesità, dove il paziente può essere seguito costantemente.

Dieta mediterranea per tutti

Una corretta alimentazione ed un sano stile di vita rappresentano gli strumenti più efficaci per prevenire l’obesità e il sovrappeso: in genere la dieta mediterranea è ritenuta la più adatta anche per le persone obese, perché distribuisce in modo congruo carboidrati, proteine e grassi contenuti negli alimenti.

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Anoressia e Bulimia: differenze, caratteristiche e conseguenze https://cultura.biografieonline.it/anoressia-bulimia-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/anoressia-bulimia-differenze/#comments Thu, 30 Apr 2020 08:06:30 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=28621 Pur classificati entrambi come disturbi del comportamento alimentare (DCA), anoressia e bulimia presentano caratteristiche peculiari e diverse. Questi due termini si sentono nominare, anche in riferimento alle passerelle di moda, in cui molte volte sfilano modelle dalla magrezza impressionante.

Anoressia e Bulimia, differenze - DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare)
Anoressia e Bulimia sono classificate come DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare

Secondo stime recenti, in Italia soffrono di anoressia e bulimia circa tre milioni di persone [fonte: agi.it, aprile 2018], la maggior parte di queste ha un’età piuttosto giovane. Le due patologie spesso sono facce di una stessa medaglia: i soggetti predisposti, infatti, tendono ad oscillare tra anoressia e bulimia, in un’altalena che – se non fermata e curata in tempo – può portare a conseguenze gravi oppure estreme.

Le principali differenze

A determinare la differenza tra una condizione di anoressia e di bulimia è il peso.

Anoressia

Chi soffre di anoressia tende a non mangiare, a privarsi del cibo e quindi a perdere peso oltre i limiti del normale. Gli anoressici hanno il terrore di ingrassare, e questo è indice di una scarsa autostima.

Tenendo sotto controllo l’alimentazione e di conseguenza il peso, il soggetto anoressico crede (erroneamente) di acquisire una maggiore fiducia in sé stesso.

Bulimia

La bulimia, invece, comporta una modalità di ingerimento del cibo compulsiva, vorace, come se si volesse trattenere maggiore quantità di cibo per compensare alcune mancanze nella propria vita.

I comportamenti

In entrambi i disturbi è presente una richiesta di aiuto. La persona che soffre di bulimia percepisce i sintomi legati al suo disturbo come particolarmente fastidiosi e in genere chiede aiuto per potersene liberare.

Chi soffre di anoressia, invece, si rallegra della sua continua e progressiva perdita di peso, e quindi non crede di dover essere aiutata in questa spirale auto-distruttiva.

La persona bulimica, spesso in sovrappeso, si cimenta in lunghe ed estenuanti sedute di palestra oppure esercizi fisici prolungati; fa anche uso di lassativi perché crede, in questo modo, di alleggerirsi dai chili di troppo accumulati con le abbuffate di cibo.

Per eliminare ciò che ha ingerito, il bulimico ricorre al vomito auto-indotto – cosa che invece è più rara nella persona anoressica.

Conseguenze

Chi soffre di anoressia e/o bulimia va incontro a conseguenze pesanti legate alla malnutrizione. Succede spesso ad anoressici e bulimici di avere problemi a livello cardio-circolatorio (ad esempio frequenti aritmie), di avere problemi nella concentrazione e nella resistenza fisica.

Il vomito autoindotto, a lungo andare, crea problemi alla cavità orale e alla salute dei denti.

Dinanzi ad un soggetto che mostri sintomi dell’uno, dell’altro disturbo o di entrambi, è necessario chiedere l’intervento integrato di più professionisti esperti: un medico, uno psicologo ed un nutrizionista.

Anoressia e Bulimia: serve essere seguiti da esperti: medici, psicologi e nutrizionisti
Serve essere seguiti da esperti: medici, psicologi e nutrizionisti

Corpo e mente…

Non è possibile trattare questi disturbi come puramente medici o comportamentali: corpo e mente sono strettamente legati, quindi occorre un approccio che consideri tali parti come costituenti un unicuum.

Nella maggior parte dei casi bisogna intervenire a modificare l’idea che il soggetto ha del corpo e che lo conduce a voler essere diverso da ciò che è.

Le donne anoressiche sono quasi sempre vittime di un ideale di perfezione e di bellezza che si sforzano di perseguire nonostante tutto.

Le donne soffrono anche di anoressia nervosa, una particolare forma del disturbo alimentare che di solito segue ad una delusione d’amore.

Alcune recenti scoperte scientifiche hanno rilevato che la cura più efficace per questo tipo di anoressia (la cui frequenza è più alta tra gli adolescenti) è l’ossitocina, l’ormone dell’amore. Pare che la somministrazione di tale sostanza riesca a distrarre il soggetto dal cibo e dall’accumulo del grasso nelle varie parti del corpo.

Tra corpo e anima vige un rapporto materia-forma, come se l’anima fosse la vera forma del corpo. Chiedersi se corpo e anima siano la stessa cosa è una domanda priva di senso: è come domandarsi se sono la stessa cosa la cera e la forma della candela.

ARISTOTELE. Tratta da: Frasi sull’anima

…E l’anima

Anoressia e bulimia sono problemi dell’anima, e come tali vanno curati. Rispettando al massimo la sensibilità delle persone che ne soffrono e assecondando il loro desiderio di essere ascoltate e comprese.

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So Shape, prodotti dietetici https://cultura.biografieonline.it/so-shape/ https://cultura.biografieonline.it/so-shape/#respond Thu, 20 Jun 2019 09:02:19 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=26566 So Shape è un marchio francese di prodotti alimentari dietetici sostitutivi dei pasti. La sua missione consiste nel rendere la perdita peso più efficace, sana e piacevole. I suoi prodotti sono degli Smart Meal che vanno assunti a colazione e cena, al posto dei consueti alimenti. Con un apporto calorico molto ridotto, assicurano sazietà e tutti i nutrimenti di cui il corpo necessita.

Alcuni prodotti So Shape

E’ prevista anche una linea di “snack” bilanciati nei loro valori nutrizionali che permettono qualche sgarro senza effetti collaterali. La durata della “dieta” varia da pochi giorni (5), a 14 giorni, fino ad un massimo di 28 giorni a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere. So Shape offre una vasta gamma di gusti, sia dolci che salati, tra cui scegliere. La praticità nel preparare i meal è sicuramente un punto di forza: veloci da fare e comodi da portare ovunque.

Inoltre, è fornita una pratica guida in cui viene illustrato ogni singolo prodotto, i suoi valori nutrizionali, come prepararlo, come servirlo e tutto quello che c’è da sapere per poterlo consumare al meglio. Si leggono anche utili consigli per una sana e bilanciata alimentazioni, quali alimenti sono consentiti e quali poter affiancare al regime alimentare, il tutto in un pratico documento pdf che viene consegnato con l’ordine.

I challenge So Shape

Come già anticipato, sono previsti 3 percorsi dalla durata differente, di conseguenza si possono ottenere risultati diversi: dalla perdita di peso o addirittura qualche taglia, ad un più facile effetto purificante, sgonfiante o grazie al quale si torna alla leggerezza del proprio peso forma.

Partendo dal presupposto che non c’è nulla di meglio del semplice “mangiar bene per stare in forma”, perché affidarsi a dei prodotti dietetici per mantenere la linea?

Pratico da preparare: shakera e via…

Perché evidentemente non è così SEMPLICE come sembra visto che lottare contro i fastidiosi chili di troppo è un problema molto diffuso. E allora scegliere i prodotti So Shape piuttosto che seguire una sana alimentazione bilanciata, potrebbe essere una valida alternativa se si è poco inclini a cucinare, o si ha poco tempo a disposizione da dedicare ai fornelli, o ancora si è poco predisposti a resistere alle tentazioni o a mangiare equilibrato.

Per questi motivi, l’idea di poter consumare i propri pasti, totalmente equilibrati da un punto di vista nutrizionale e proteinico, semplicemente shakerando dell’acqua con della polvere, potrebbe risultare veramente utile e pratico.

I gusti

Che siate golosi o meno, So Shape offre una vasta gamma di gusti tra cui scegliere. Tra quelli salati, serviti rigorosamente caldi, se amate il formaggio, vi segnaliamo la “MACCHERONI & CHEESE”. Tra quelli dolci vi consigliamo di provare “cookies” e “brownie”.

Una vasta gamma di gusti

Per questi gusti è prevista la possibilità di consumarli ghiacciati, freddi o addirittura caldi (una pratica legenda e relativa guida indica quali vanno preparati in che modo). Comunque tutti soddisfano il bisogno di “dolce” anche dei più golosi.

Funziona?

Considerato che non c’è nulla di miracoloso né magico, ma si tratta semplicemente di matematica, la risposta è: sì, funziona!
Ogni pasto offre la possibilità di nutrirsi assumendo un numero molto limitato di calorie (intorno alle 220 kcal per ogni confezione).

Quindi se per 2 pasti quotidiani si assumono un numero di calorie nettamente inferiore rispetto al solito, anche se il terzo pasto è libero (libero che non significa esagerare), come fabbisogno giornaliero complessivo si riesce a stare molto al di sotto della media. Di conseguenza, ogni giorno, si “consuma” più di quello che si “immette”… va da se che in una settimana si cominciano già a vedersi i primi risultati: quindi si perde peso! Ma senza rinunciare al gusto e senza “maltrattare” il proprio corpo né privare i muscoli dei loro importanti nutrimenti. So Shape, con i suoi meal, assicura infatti pasti completi e bilanciati.

Per onor di cronaca va però detto che la forza di volontà è comunque necessaria per rispettare anche questo regime alimentare: l’idea di dover limitare un intero pasto ad una sorta di frullato e basta, potrebbe risultare dura per molti. Di fatto non si accusano i “morsi della fame”, perché i meal sono tutti sazianti… ma se da una parte la pancia non “protesta”, dall’altra testa o occhi potrebbero far sentire la loro rendendo difficile il compito di tenere a bada delle pericolose VOGLIE.

Relativamente a questo punto, la guida che viene fornita, consiglia anche come assecondare eventuali voglie extra senza sgarrare troppo, con alcuni accorgimenti o addirittura alimenti consentiti (chiamati “open food”): se non si hanno particolari conoscenze in materie di nutrimenti / calorie / consumi giornalieri, il consiglio è di seguire la guida abbastanza alla lettera per evitare di vanificare l’intero percorso semplicemente perché si ignorano alcune informazioni relative ai cibi.

Alcuni snack della linea So Shape

Se invece si ha più dimestichezza e consapevolezza, allora c’è la possibilità di gestire la dieta con più autonomia ed elasticità trovando degli escamotage che permettano di assecondare le proprie esigenze mantenendo però controllato il conteggio delle calorie e rimanendo comunque sotto la soglia di fabbisogno giornaliero.

La guida stessa comunque lascia abbastanza liberi nella gestione dei pasti perché la regole sarebbe: 1 smart meal a colazione, pranzo libero e 1 meal a cena. Così facendo è stato calcolato che, come distribuzione nell’arco delle 24h, l’assunzione dei nutrimenti ed energia da parte dei meal è equilibrata, senza appesantirsi alla sera che è un momento un po’ più difficile per il metabolismo.

Poi però in caso ci siano cene fuori casa o tra amici, cosa molto comune, il regime alimentare fornisce la possibilità di invertire il pranzo con la cena e consumare il frullato a metà giornata in modo da non dover rinunciare a piacevoli uscite con gli amici o colleghi. Questo evita disagi e frustrazione e non porta a quel senso di rinuncia tipico di molte diete.

Per gli sportivi

La dieta So Shape è adatta anche per gli sportivi ma, in caso di attività sostenute (endurance), è consigliato dal programma stesso aumentare un po’ le calorie appunto per fornire al fisico, e sopratutto ai muscoli, le energie necessarie per provvedere allo sforzo fisico.

Conclusione

I prodotti So Shape, appunto per tutto quello descritto in questa breve analisi, funzionano nel momento in cui ci si attiene al programma. Programma che comunque, tra tante diete esistenti, permette una certa flessibilità e lascia molto spazio al gusto.

Sono prodotti molto pratici e comodi, moltissime persone che li hanno provati sono profondamente soddisfatte e lo rifarebbero.

Si può seguire la dieta So Shape per un periodo prolungato per perdere peso oppure per depurarsi o ancora come rimedio estremo post Natale (o in generale dopo periodi particolari come appunto gli eccessi delle feste o vacanze all’estero dove si tende a lasciarsi un po’ andare con il cibo perdendo il proprio equilibrio).

Un packaging vincente

Pro

I “pro” di So Shape:

  • Pratico, comodo, veloce da preparare
  • Packaging fantastico, con frasi motivazionali su ogni confezione che fanno venire voglia di provare tutti i gusti… e sicuramente rendono il tutto più divertente, colorato e allegro!
  • Chiaro manuale dove viene spiegato tutto, ma proprio TUTTO relativamente a questo prodotto…. e non solo!
  • Gli “Smart Food”, cioè degli snack e spezza fame che con tutto il gusto di un “dolce” permettono di sgarrare senza vanificare il percorso.

Contro

Un aspetto negativo è il limite nella scelta dei gusti: si deve necessariamente fare gruppi da 5 meal (pagando inoltre un’aggiunta in termini economici)… quindi per intenderci non è possibile fare 1 meal per ogni gusto per assaggiarli tutti. Peccato!

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Differenze tra pasta integrale e comune https://cultura.biografieonline.it/pasta-integrale-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/pasta-integrale-differenze/#comments Mon, 03 Apr 2017 08:41:16 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22085 Parlando di alimenti e di cucina, non può passare inosservata la differenza che esiste tra pasta integrale e pasta comune (o pasta normale, bianca). Il termine pasta deriva dal latino (păstam). Esso indica una tipologia di alimento costituito principalmente da semola oppure da farina di vario tipo. La pasta lavorata viene prontamente divisa in piccole forme regolari per essere cotta in acqua bollente e salata, scolata e poi a proprio piacimento variamente condita.

Pasta integrale: fettuccine preparate con farina di grano integrale
Pasta integrale: fettuccine preparate con farina di grano integrale

La pasta è usata come primo piatto, di solito, in contrapposizione con altri primi piatti come ad esempio le classiche minestre.

La pasta e l’Italia

La pasta è considerata uno tra gli alimenti più noti al mondo, attribuita a livello di immagine all’Italia e agli italiani.

Ritenuta una parte fondamentale della dieta mediterranea, non è fondamentale solo come alimento, ma è anche un simbolo della cultura popolare italiana. In ogni caso è comunque un piatto a cui è quasi impossibile rinunciare.

La pasta comune

La pasta comune (non integrale) è costituita da farina di grano. Essa è caratterizzata dalla parte più interna del cereale che viene setacciata e macinata più volte, rispetto alla pasta definita integrale, e di cui parleremo a breve. Per questo motivo la pasta comune risulta più povera di vitamine, minerali e proteine. Esistono diverse tipologie di pasta comune, a seconda della forma, del tipo di farina adottata, della presenza di uova nell’impasto, della presenza o meno di ripieno. Esistono anche tipi di pasta di colori differenti.

pasta bianca, pasta normale, pasta comune

La pasta integrale

La pasta integrale è un tipo di alimento che viene anch’esso adottato in cucina ma è caratterizzato da una farina di tipo integrale. Questa viene setacciata e macinata una sola volta rispetto agli altri tipi di farina. Per questo motivo a differenza della pasta normale, la pasta definita integrale , risulta essere molto ricca di fibre. Il contenuto di fibre arriva a essere fino a cinque volte di più, rispetto alla pasta bianca.

La pasta integrale è più ricca di sali minerali e contiene pochi grassi. Contiene vitamina E, utile e necessaria contro l’invecchiamento. Per chi è attento alla glicemia dei cibi, è inoltre utile sapere che presenta un indice glicemico basso.

La pasta integrale viene spesso usata da coloro che decidono di sottoporsi a diete. E’ consigliata per combattere la stitichezza e permette di ridurre in modo sensibile l’assorbimento di grassi e di colesterolo.

Inoltre la pasta integrale è ricca di fitoestrogeni, utili per garantire la salute delle ossa e quella del cuore. Dal punto di vista calorico, non si riscontrano delle significative differenze se mangiamo la pasta comune oppure quella integrale. La scelta a favore della pasta integrale fa risparmiare solamente 30-40 kcal in meno.

Frasi sulla pasta

Riportiamo di seguito una breve selezione di alcune celebri citazioni e frasi sulla pasta.

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Che cos’è l’Ayurveda https://cultura.biografieonline.it/ayurveda/ https://cultura.biografieonline.it/ayurveda/#comments Wed, 07 Oct 2015 09:06:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15300 In Occidente l’Ayurveda è stata per molto tempo considerata come una scienza esoterica. Eppure si tratta di una “Scienza della vita”, pratica e soprattutto semplice da applicare nella vita di tutti i giorni. I suoi principi sono universalmente applicabili a tutti gli ambiti del quotidiano: la disciplina ayurvedica si occupa di ogni elemento e aspetto della vita umana, offrendo una visione approfondita affinata nell’arco di molti secoli.

Ayurveda

L’Ayurveda rappresenta un “sistema integrato” che comprende diverse branche di specializzazione, dall’erboristeria alla chirurgia, alla psicologia. Dal termine stesso “Ayurveda”, formato da due parole: “ayus” e “veda” si deduce il profondo significato della disciplina ayurvedica. In sanscrito “ayus” sta per “vita” e la parola “veda” significa invece “conoscenza”.

Questa scienza trae la sua antichissima origine dai Veda, i più antichi libri a noi tramandati dalla millenaria tradizione indiana. Il patrimonio di conoscenza racchiuso in questi volumi è di vitale importanza anche per il mondo moderno, in quanto è in grado di indicare la strada per superare tutte le sofferenze, sia fisiche che mentali, allontanando da noi il temibile stato di “oscurità totale”.

Principi fondamentali dell’Ayurveda

L’Ayurveda, che si basa sull’antica medicina indiana, ha dei principi fondamentali che regolano la natura e quindi anche il corpo umano. Uno di questi è la presenza dei tre “dosha”, rinvenibili sia nel microcosmo che nel macrocosmo.

Nella disciplina ayurvedica il concetto di “dosha” (costituzione fisica) è dunque un punto focale da cui partire per effettuare, ad esempio, una diagnosi clinica da parte del medico ayurvedico. Un trattamento terapeutico prevede il tentativo di riportare queste tre forze in equilibrio. I dosha sono tre: Vata (è il principio del Movimento, della propulsione e della forza di eliminazione), Pitta (principio della combustione e della trasformazione), Kapha (principio del consolidamento, dell’inerzia, dell’assimilazione). Ad ogni dosha corrispondono specifiche caratteristiche, sia fisiche che caratteriali.

Ogni individuo presenta elementi di uno o più dosha, ma più spesso succede che uno di questi sia in squilibrio rispetto agli altri. Per questo l’Ayurveda mira a ripristinare l’equilibrio tra i dosha attraverso una serie di trattamenti, come il massaggio ayurvedico ed il Panchacharma.

Gli elementi e i sapori

Altro principio regolatore del microcosmo e del macrocosmo è quello della presenza dei cinque elementi fondamentali: terra, acqua, fuoco, aria, etere. Attraverso il sapore noi siamo messi in condizione di avvertire la presenza dei cinque elementi e di orientare l’alimentazione secondo la nostra costituzione. Tramite il senso del gusto possiamo essere in grado di individuare i sei principali sapori chiamati “Rasa”, e che sono: il dolce, il salato, l’amaro, l’acido, il piccante e l’astringente.

Vata è caratterizzato dalla presenza di aria e di etere, Pitta fuoco ed acqua, Kapha terra ed acqua. In pratica, ciò significa che ad esempio mangiando cibi dolci aumentiamo l’apporto di acqua e terra nel nostro organismo causando un rafforzamento del principio di assimilazione “Kapha”. Quando mangiamo dolci, pane e pasta, tendiamo ad ingrassare, mentre quando assumiamo alimenti dal gusto amaro stimoliamo la forza “Vata” che tende a renderci più agitati e a perdere peso.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli aspetti e gli effetti dei sei sapori:

Il sapore dolce: costruisce i tessuti, provvede a dare forza e vigore al corpo, calma i nervi e dà tanta energia.

Il sapore acido: stimola Agni (il fuoco digestivo) e la salivazione, aiuta ad espellere i gas dall’intestino e dallo stomaco. Si trova nella frutta acida, nei cibi fermentati e nello yogurt.

Il sapore salato: aumenta il sapore nei cibi, promuove il bilanciamento dell’acqua all’interno del corpo.

Il sapore amaro: è un antipiretico, aiuta ad eliminare le tossine nel corpo, è germicida e antibatterico, riduce la sensazione di debolezza, bruciore, prurito, la sete e gli stati infiammatori. Si trova soprattutto nelle verdure.

Il sapore piccante: è ottimo per stimolare la circolazione sanguigna e la digestione, purifica il cibo, aiuta a combattere l’obesità, la pigrizia intestinale e l’eccesso di liquidi nel corpo. Si trova nei peperoncini, verdi, rossi e spezie piccanti.

Il sapore astringente: assorbe l’acqua nel corpo e secca il grasso. E’ sedativo, aiuta ad arrestare la diarrea e a cicatrizzare meglio ferite e piaghe. Si trova, ad esempio, nel carciofo e nella curcuma.

Tutti i sapori dovrebbero essere presenti in una buona dieta ayurvedica, ma la quantità deve variare secondo le caratteristiche costituzionali di ogni persona, in modo soggettivo. Attraverso la tipica diagnosi del polso, il medico ayurvedico può stabilire quali alimenti far prevalere nella dieta di ciascun soggetto, secondo gli squilibri che il terapista individua nel battito.

Spezie

A cosa serve l’Ayurveda

L’antica disciplina ayuverdica è finalizzata al miglioramento dello stato psico-fisico dell’individuo e al mantenimento del suo stato di equilibrio. Secondo l’Ayurveda, per mantenersi in buone condizioni di salute è importante osservare una salutare routine giornaliera in armonia con la propria costituzione.

Oltre alla dieta (che riveste un ruolo di primaria importanza), occorre seguire anche altre pratiche come gli asana (posizioni yoga), gli esercizi di respirazione (pranayama), meditazione, rilassamento e concentrazione. Si tratta di pratiche spirituali capaci di creare armonia e felicità.

Meditazione

Ecco alcuni consigli per una sana routine giornaliera:

  • Svegliarsi prima dell’alba;
  • Evacuare l’intestino e la vescica subito dopo il risveglio;
  • Fare il bagno ogni giorno;
  • Lavarsi il naso, i canali interni, e raschiare la lingua;
  • Eseguire alcuni cicli di pranayama;
  • Non fare colazione dopo le otto del mattino;
  • Lavarsi i denti al termine di ogni pasto;
  • Fare una breve passeggiata una quindicina di minuti dopo i pasti;
  • Mangiare in silenzio;
  • Mangiare lentamente;
  • Massaggiare le gengive ogni giorno con olio di sesamo;
  • Digiunare un giorno alla settimana (bevendo solo acqua calda);
  • Andare a dormire prima delle 22 della sera.

Trattamenti e benefici dell’Ayurveda

La diagnosi ayurvedica, particolarmente medica, risulta dall’esame di almeno otto aspetti: l’esame del polso, della lingua, dei suoni del corpo (come la voce), della pelle, degli occhi, della costituzione o apparenza, dell’urina, delle feci, naturalmente tutto in relazione ai dosha (vata, pitta, kapha).

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L’Ayurveda è un’antica disciplina olistica che comprende in sé vari rami e specializzazioni, tra le quali il massaggio, soprattutto in Occidente, gode oggi di grande apprezzamento. Nelle moderne tecniche di massaggio indiano sono diffuse ed efficaci anche quelle di auto massaggio, e sono davvero tanti i benefici che questi metodi possono offrire.

Per i massaggi ayurvedici viene utilizzato preferibilmente l’olio di sesamo, che può essere anche miscelato ad altre sostanze curative.

Ayurveda e l'aiuto per la salute
Nel massaggio ayurvedico viene usato l’olio di sesamo • L’Ayurveda aiuta le persone sane a mantenere la salute, e le persone malate a recuperarla – dal sito www.ChamundaSwamiJi.com

Il massaggio ayurvedico viene effettuato sulla base della costituzione fisica di ciascun soggetto, quindi è un trattamento personalizzato.

Come per altri trattamenti, anche il massaggio tende a riequilibrare eventuali squilibri dei dosha individuali ed ha un generale effetto rilassante. Alcuni altri trattamenti specifici vengono eseguiti invece con l’ausilio di polveri indiane e servono a purificare la pelle ed eliminare le tossine: insomma, veri e propri trattamenti di bellezza degni delle più moderne spa.

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LeBootCamp: la dieta di Valérie Orsoni https://cultura.biografieonline.it/lebootcamp-la-dieta-di-valerie-orsoni/ https://cultura.biografieonline.it/lebootcamp-la-dieta-di-valerie-orsoni/#respond Sat, 14 Mar 2015 13:54:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13747 Il Boot Camp (letteralmente “campo degli stivali”) è un tipo di allenamento nato, inizialmente, nelle accademie militari per modellare, in poco tempo, il corpo dei futuri ufficiali forgiandone al contempo il carattere con la disciplina. Diffusosi dal 1991 in Australia e poi in tutto il mondo come preparazione fisica in stile militare, oggi con l’espressione LeBootCamp si indica anche una famosa dieta, ideata ed elaborata da Valérie Orsoni, coach ed esperta di nutrizione.

Valérie Orsoni
Valérie Orsoni

Mens sana in corpore sano

Il richiamo tra i due campi (militare e alimentare) è spiegato dalla stessa Orsoni che in una intervista dichiara: “L’ho chiamata così perché mettersi a dieta è prima di tutto un lavoro mentale e il concetto è che non dobbiamo più trovare scuse per rimandare il momento in cui iniziare a perdere peso. Ci vuole disciplina”. Disciplina e forza di volontà sono indispensabili, e questo lo sa bene la coach ed  esperta di fitness che ha combattuto con grande determinazione per sconfiggere un tumore e le altre battaglie che la vita riserva. Ecco, quindi, le parole chiave e vincenti della dieta LeBootCamp, seguita da oltre un milione di persone in 34 diversi Paesi, i cui elementi costitutivi sono stati testati in diverse ricerche, effettuate secondo un rigido protocollo e su un adeguato campione.

Non essendo un medico e non avendo quindi la possibilità di dare un fondamento scientifico al suo criterio, Valérie Orsoni è ricorsa, con l’aiuto del padre, a diversi medici, dietologi e psicologi per verificare la fondatezza del suo metodo che ha sperimentato sulla sua stessa pelle. Prima di diventare un’esperta in nutrizione e consulente di star e atleti di alto livello, infatti, la Orsoni era una donna in sovrappeso che ha provato, senza risultati duraturi, circa quaranta tipi di diete diverse. La svolta arriva quando, stanca dei continui insuccessi, Valérie mette a confronto i punti forti e le debolezze di vari regimi alimentari fino a quel momento sperimentati, ideando ed elaborando una dieta perfetta divisa in quattro fasi, valida per tutti.

Dieta "LeBootCamp"
Dieta “LeBootCamp”

Le quattro fasi della dieta “LeBootCamp”

Il programma, non solo una dieta ma un vero e proprio riequilibrio del proprio stile di vita, ha quindi quattro step. Si inizia con il momento Detox, ovvero con la purificazione del corpo, che dura due settimane. In questa fase è necessario inserire all’interno di un equilibrato menu dieci elementi depurativi (grano saraceno, mela, carciofo, tofu, avocado, banana, barbabietola, crocifere, aglio, prugne secche) indispensabili per perdere velocemente i primi chili consistenti in genere in liquidi, trovare la giusta energia e determinazione e, infine, restituire luminosità alla propria pelle. Sono da evitare, invece, carne, latticini, lievito di birra, glutine e alcool. Sempre in questa fase, inoltre, è necessario seguire il Turbo Detox day, ovvero un giorno in cui si concentrano cinque particolari cibi (tra cui ricordiamo il grano saraceno, limone, acqua, carciofi, tè di grano saraceno e aglio) disintossicanti. Questo giorno ha un menu fisso che viene riproposto durante la dieta.

Nella seconda fase, ovvero quella di Attacco, che non ha una durata temporale ben precisa, si intacca il tessuto adiposo in eccesso fino a quando non si è perso il 75% del peso che si vuole eliminare. In questo step si consumano almeno sette alimenti Detox mentre è necessario evitare: alcool, glutine, lievito, uova, salse ricche, prodotti contenenti zucchero, carne e latticini.

Sette giorni bastano per concludere la fase Booster, indispensabile per accelerare il processo di perdita in atto. Come sostiene la stessa Valérie Orsoni: “Questo programma in sette giorni vi permette di imprimere lo slancio fondamentale per dimagrire e pulire il corpo in profondità”. I cibi sconsigliati sono il glutine, il lievito, i latticini, la carne e l’alcool. Vengono invece introdotte le spezie.

L’ultimo passo da compiere è quello dell’Equilibrio, il cui scopo principale è mantenere la linea riconquistata, stabilizzando in maniera definitiva il peso. In quest’ultima fase, infine, si introducono cereali integrali, verdure, frutta.

Mangiare sano e con gusto
Mangiare sano e con gusto

Si consiglia inoltre…

L’oltre milione di persone che ha sperimentato il metodo LeBootCamp testimonia l’efficacia di questa dieta, accompagnata da quattro preziosi e insostituibili alleati che sono i veri pilastri del viver sano: un’alimentazione regolare ma al tempo stesso gustosa e invitante, perché anche il palato vuole la sua parte; una corretta e costante attività fisica, con esercizi messi a punto dalla stessa Valérie; un supporto motivazionale continuo e duraturo fornito dalla coach autrice della LeBootCamp e dalla community, sostegno insostituibile dell’omonimo sito (lebootcamp.com) sempre aggiornato con ricette e consigli; l’eliminazione dello stress, causa nella maggior parte delle volte dell’assunzione eccessiva di cibo, grazie ad un sonno regolare (a letto non più tardi delle ore 23), ad una pausa dai social network una volta a settimana e alla libertà di poter mangiare, senza grandi rinunce, svariate pietanze.

Come infatti sottolinea la stessa Valérie Orsoni: “Lo stress fa ingrassare, ormai lo dimostrano numerosi studi. Durante la fase Detox impariamo a gestire meglio lo stress cronico riducendo al contempo i livelli di cortisolo e tossine”. Ed ancora: “Siamo connessi 24 ore su 24, un sovraccarico che avvelena l’organismo e ci fa accumulare chili”. Per questo motivo “occorre un giorno a settimana di digiuno da notizie e attività sui social. Il mondo non smetterà di girare”.

Ed è proprio vero, prendersi cura di sé, leggere un buon libro, nutrire il proprio corpo e la mente “staccando la spina” per un po’, sicuramente non impedirà al cosmo di girare e al contempo migliorerà e arricchirà la qualità di vita di ogni singolo individuo.

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Se beviamo un litro d’acqua aumentiamo di un chilo? https://cultura.biografieonline.it/acqua-peso-corporeo/ https://cultura.biografieonline.it/acqua-peso-corporeo/#respond Fri, 14 Feb 2014 17:40:57 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9764 Una delle domande che maggiormente la gente si pone, specialmente nei periodi di dieta, è: “Se devo bere due litri d’acqua al giorno, vuol dire che aumento di due chili di peso?”. Ma allora a che serve farlo? In effetti è facile correlare il liquido ingerito all’aumento di peso, ma la correlazione tra il peso di ciò che si ingerisce e l’eventuale aumento del peso corporeo, dopo aver mangiato, è valida solo per i bambini nei primi mesi di vita.

Salute: bere acqua fa bene all'organismo
Che relazione c’è tra l’acqua che beviamo e il peso del corpo?

Per esempio, se un lattante di 5 kg mangia 250 g di latte, alla fine della sua poppata il suo peso sarà di circa 5 chili e 250 grammi. Questo accade perché il piccolo neonato non svolge, praticamente, nessun tipo di attività fisica, restando quasi immobile per tutto il giorno e consumando poche energie. Assume così tutti i liquidi ingeriti, mettendo inoltre in moto un processo digestivo limitato.

A differenza di un adulto che, dopo aver consumato un pasto, si troverà un aumento di peso che dovrà essere calcolato approssimativamente per difetto. Per citare un esempio, in linea di massima, se saliamo su una bilancia dopo aver ingerito 500 grammi di carboidrati, potremmo notare che il nostro peso corporeo sarà aumentato di circa 300 o 400 grammi.

Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che noi quando mangiamo, variamo il nostro apporto di calorie a seconda del tipo di masticazione che adottiamo e dalla velocità o meno del nostro meccanismo digestivo. I parametri di riferimento variano da persona a persona: il peso e l’ampiezza della superficie corporea, la situazione ambientale, se siamo o meno in movimento e la temperatura del luogo che potrà o meno favorire la nostra traspirazione.

Infine, comunque, bisogna sempre ricordare che l’aumento di peso dovuto all’ingerire liquidi, dura poco tempo, perché la maggior parte dell’acqua contenuta viene eliminata subito dopo attraverso l’urina mentre assorbiamo tutti i nutrienti salini e soprattutto i grassi, che determineranno il nostro reale aumento di peso.

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La dieta mediterranea https://cultura.biografieonline.it/dieta-mediterranea/ https://cultura.biografieonline.it/dieta-mediterranea/#comments Thu, 20 Jun 2013 09:14:20 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7519 La dieta mediterranea è il regime alimentare adottato in tutti i paesi del bacino del Mar Mediterraneo, in particolare l’Italia, la Grecia, la Spagna e il Marocco. È stata dichiarata Patrimonio culturale immateriale dall’ UNESCO nel 2010 per i suoi influssi benefici sul fisico umano. Oggi è considerata il modello ideale da seguire per una corretta e sana alimentazione al contrario di quelle diete che si sono diffuse a partire dagli anni ’60 proponendo modelli basati su squilibri alimentari.

Una tavola imbandita con i cibi simbolo della Dieta Mediterranea
La dieta mediterranea

Purtroppo oggi la dieta mediterranea è poco praticata a favore di un maggior consumo di cibi grassi, fritti e dolci da parte soprattutto dei giovani.

Seguendo questo regime alimentare è possibile ridurre il rischio di obesità, di malattie cardiovascolari e diabete. Non è fantascienza ma tutto è stato provato scientificamente attraverso importanti studi di ricercatori.

Il primo ad avviarsi in questo senso è stato Lorenzo Piroddi autore e medico noto per il suo libro Cucina mediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di sale (1993) che condusse ricerche sull’alimentazione dei paesi della zona mediterranea già dagli anni ’30. Fu poi lo scienziato americano Ancel Keys, con il volume Eat well and stay well. The Mediterranean way (1975), a condurre ricerche presso Nicotera, nell’ isola di Creta, dove notò il rapporto tra la bassa incidenza di malattie cardiovascolari e la dieta condotta dagli abitati del posto.

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Era proprio l’olio d’oliva il segreto della lunga vita?

Confrontando i tassi di mortalità per ischemia in sette paesi europei, notò che in quelli dove si utilizzavano grassi saturi come il burro si moriva di più per patologie cardiovascolari. Egli continuò poi le sue ricerche anche nel Cilento e si trasferì a Pioppi, paese in provincia di Salerno dove visse per 40 anni. Proprio a Pioppi si è poi tenuto nel 2009 il Convegno sulla dieta mediterranea per diffondere e divulgare questo sano stile di vita.

La dieta mediterranea è allora il segreto per vivere meglio? Certamente non è possibile dare una risposta affermativa a questa domanda ma essa aiuta molto a condurre un sano stile di vita.

I cibi della dieta mediterranea
I cibi della dieta mediterranea

Si basa su pochi alimenti base e principali e soprattutto sull’ingrediente fondamentale che è l’olio d’oliva. Prevede il consumo moderato di cereali, quindi anche i derivati come farina, pane e pasta che sono alla base della piramide alimentare e si possono consumare tutti i giorni, non eccedendo nelle quantità. Frutta e verdura gli altri elementi importantissimi da consumare ogni giorno, in quantità variabile e preferendo sempre la scelta di alimenti di stagione. Il pesce può essere consumato due, tre volte alla settimana con ricette semplici ed evitando la frittura.

Alcuni cibi della dieta mediterranea

Per quanto riguarda la carne, è bene averne un consumo moderato e preferire quella bianca a quella rossa che risulta più pesante e difficile da digerire, quindi via libera a pollo, coniglio e tacchino.

L’uovo va consumato massimo due volte alla settimana, invece per quanto riguarda i latticini è bene scegliere un bicchiere di latte al giorno e due volte alla settimana i suoi derivati (mozzarella, provola, formaggi non troppo grassi). È permesso anche un buon bicchiere di vino rosso giornalmente.

Il segreto vero e proprio sta nella presenza nell’olio d’oliva degli antiossidanti e dei grassi monoinsaturi, che diminuiscono i livelli di colesterolo cattivo e innalzano quelli di colesterolo buono. Gli antiossidanti sono fondamentali  perché proteggono le cellule contro l’invecchiamento. Seguendo questi semplici consigli e questo stile di vita sano è possibile tenere il peso sotto controllo per l’annuale prova costume e anche aiutare l’organismo a prevenire malattie e vivere in maniera più sana.

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