diamanti Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 21 Jun 2022 07:19:43 +0000 it-IT hourly 1 Koh-i-Noor: la storia di un diamante maledetto https://cultura.biografieonline.it/koh-i-noor-diamante-storia-libro/ https://cultura.biografieonline.it/koh-i-noor-diamante-storia-libro/#comments Mon, 20 Jun 2022 15:52:06 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40191 Il Koh-i-Noor (o Koh-i-Nur) rappresenta, suo malgrado, una delle storie più intriganti del mondo. E’ un diamante gigantesco, senza uguali. Fu trovato in una miniera dell’antica Golconda, città ormai in rovina e che si trova nell’India centro meridionale. Fin da subito il diamante, come se fosse macchiato da una tremenda maledizione, suscitò brame di potere, guerre, leggende, persecuzioni, invidie, gelosie e quel senso del possesso che lo ha accompagnato per un viaggio lunghissimo.

Koh-i-Noor - diamante
Foto di una copia del diamante Koh-i-Noor

Dall’India a Londra

Tale viaggio lo fece approdare a Londra dove oggi è esposto incastonato nella corona di Elizabeth Bowes-Lyon, madre di Elisabetta II regina di Inghilterra.

Quando il Koh-i-Noor fu mostrato al pubblico nel 1851, durante la Grande esposizione di Londra, non venne accolto da stupore, bensì da una delusione generale.

Ciò perché dopo tanta mitologia su un diamante che aveva scatenato la cupidigia e l’arrivismo più truculento, il pubblico si trovava di fronte a qualcosa che non aveva nessuna particolarità, a parte la dimensione.

Ovviamente era un diamante grezzo e dunque non era stato mai lavorato secondo i canoni e i parametri occidentali (leggi anche: differenze tra diamanti e brillanti).

Koh-i-Noor, simbolo di avidità

Tuttavia, il Koh-i-Nur non era solo il diamante più grande del mondo, capace di sfamare con il suo valore tutta la popolazione terrestre per due giorni e mezzo – così si diceva allora, secondo dei calcoli che ne valorizzavano i carati. Esso era anche un simbolo dell’avidità umana.

Il diamante, infatti, ha attraversato storie di:

  • omicidi,
  • vendette,
  • torture,
  • assassinii,
  • prevaricazioni,
  • maledizioni

fino a giungere alla sua destinazione finale.

Coloro che lo hanno posseduto, hanno vissuto l’esperienza della sua unicità per poi precipitare in un abisso di dolore e perdizione.

Per questo motivo il minerale più prezioso del mondo è anche quello più pericoloso.

Il libro sulla storia del Koh-i-Nur

Molte storie che lo accompagnano sono anche però la conseguenza di narrazioni mitologiche, in cui la verità si mischia al racconto.

Due studiosi, William Dalrymple e Anita Anand, hanno svolto molte ricerche per separare il mito dalla verità e ricostruire con buona approssimazione la storia del diamante. Ciò che ne è venuto fuori è un libro interessante, scritto con un linguaggio brillante e con la ricchezza delle fonti, le quali rendono il racconto ancora più intrigante.

Il libro è pubblicato da Adelphi con il titolo “Koh-i-Nur, la storia del diamante più famigerato del mondo”.

Koh-i-Noor - Koh-i-Nur - libro
La copertina del libro. Il titolo originale è: The History of the World’s Most Infamous Diamond

Il volume consta di 254 pagine scritte fittamente dove i personaggi si susseguono come in un dramma shakespeariano.

Nel libro scopriamo non solo le vittime del diamante più pericoloso del mondo, ma ammiriamo la storia che si incastona in un gioiello unico per bellezza e fama.

Fino alla scoperta delle miniere di diamanti in Brasile nel 1725, con la sola eccezione di un filone di cristalli di diamante nero trovato nelle montagne del Borneo, tutti i diamanti del mondo provenivano dall’India.

Gli antichi diamanti indiani erano alluvionali: non venivano estratti nelle miniere, bensì setacciati e prelevati come cristalli naturali dalle morbide sabbie e ghiaie di antichi alvei fluviali.

Originariamente espulsi dalle rocce ospitanti – kimberliti e lamproiti – da primordiali eruzioni vulcaniche, furono trascinati dalle acque e trasportati lungo i fiumi, per poi depositarsi quando i fiumi si disseccarono milioni di anni fa.

Per la maggior parte, questi diamanti alluvionali erano minuscoli cristalli ottaedrici naturali. Assai raramente, tuttavia, si poteva trovare un diamante grosso quanto un uovo di gallina. Tale era il Koh-i-Nur.

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Collier e parure, differenze https://cultura.biografieonline.it/collier-parure-differenza/ https://cultura.biografieonline.it/collier-parure-differenza/#comments Mon, 01 Jan 2018 20:18:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23847 Quando si parla di gioielli, molto spesso ci si chiede quale sia la differenza tra collier e parure. In questo articolo, vediamo le principali differenze tra i due termini.

parure - collier - differenze

Collier

Il termine collier deriva dal francese. Il collier – chiamato anche girocollo – è un gioiello tempestato solitamente di pietre preziose come i diamanti o costituito da materiali come oro, argento e platino. Tuttavia esistono anche collier che vengono realizzati usando del materiale meno pregiato. Le donne con questo gioiello, possono mettere bene in evidenza il collo.

Alcuni personaggi pubblici importanti dell’antichità erano soliti indossare collier durante le cerimonie ufficiali per mettere in evidenza i loro titoli nobiliari, oppure politici. Il collier resta tra gli oggetti del desiderio più richiesti dalle donne. Il design e le finiture del gioiello possono essere di vario tipo. Per assecondare le varie esigenze, ogni cliente può rivolgersi a orafi, orefici o gioiellieri.

Parure

Con il termine parure si intendono più gioielli da ornamento che hanno lo stesso stile e design. Rispetto al collier, la parure è caratterizzata da più gioielli messi insieme. Il termine deriva sempre dal francese “parer” che indica l’atto dell’adornare. La parure può essere costituita da vari oggetti ornamentali e consiste tipicamente in una combinazione di collana, orecchini, spilla, bracciale e spesso diadema. Una variante della parure è caratterizzata da un minimo di due pezzi coordinati, come per esempio i classici orecchini e una collana, oppure una spilla.

Le parure di gioielli erano molto in voga nel diciassettesimo secolo in Europa nelle famiglie reali per affermare il loro titolo nobiliare o politico. Ne è un chiaro esempio Napoleone Bonaparte che donò un set di parure alla prima moglie. In seguito, anche alla seconda moglie.

Gli artigiani sotto Luigi XIV iniziarono a creare le prime parure. Ne sono un chiaro esempio anche la serie di gioielli realizzati appositamente per il matrimonio di Mademoiselle d’Aubigné, figlia di Constant d’Aubigné.

La parure è solitamente indossata per le occasioni speciali, come i gala. Sono scelte dalle donne che vogliono sfoggiare più gioielli, ma tutti simili, coordinati nel design e nello stile.

Generalmente il collier ha un costo più accessibile rispetto alla parure. Che siano del primo tipo descritto o del secondo, questi i gioielli restano sempre tra gli oggetti del desiderio più ambiti dalle donne, da indossare e da ricevere in dono.

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Diamante e grafite: differenze https://cultura.biografieonline.it/diamante-grafite-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/diamante-grafite-differenze/#comments Wed, 25 May 2016 12:29:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=18622 Il diamante è molto ricercato non solo per la sua incredibile limpidezza, proprietà capace di conferire a questo minerale il posto d’onore tra i materiali più preziosi nell’ambito della compravendita di oggetti di lusso, ma soprattutto per le sue proprietà intrinseche, quest’ultime molto apprezzate nel campo delle lavorazioni industriali. Il diamante, assieme alla grafite, costituisce una delle forme allotropiche (elementi chimici che esistono in diverse forme) del carbonio: un elemento, difatti, può esistere in due o più forme fisiche, le quali essenzialmente differiscono per il modo in cui sono legati e quindi disposti gli atomi all’interno del reticolo cristallino. Vediamo in questo articolo quali sono le differenze tra diamante e grafite, due forme dello stesso elemento che hanno però un valore commerciale sensibilmente diverso.

Differenze tra diamante e grafite
Diamanti e matite (grafite) – appaiono molto diversi ma sono due forme dello stesso elemento: il Carbonio.

Le differenze tra diamante e grafite a livello fisico e chimico

Tutte le forme allotropiche del carbonio (diamante incluso) rientrano nella categoria dei solidi covalenti, ossia quei materiali caratterizzati microscopicamente dalla presenza di cristalli, all’interno dei quali è possibile osservare dei siti popolati da atomi legati gli uni agli altri attraverso l’intenso legame covalente; tale tipo di legame atomico è il più forte esistente ed ha la particolarità di non essere di natura elettrostatica, come invece avviene nel caso del legame ionico tra sodio (Na) e cloro(Cl) nel composto NaCl (sale da cucina).

Grafite e Diamante - struttura chimica
La struttura cristallina della grafite e del diamante schematizzate

L’energia necessaria a rompere i legami, cioè le forze esistenti tra gli atomi, risulta essere molto elevata, tant’è che materiali come il diamante presentano un’elevatissima temperatura di fusione e una straordinaria durezza, tanto da occupare, con quattro volte la durezza assoluta del corindone (altro minerale), il primo posto nella scala di Rosiwal (evoluzione della scala di Mohs, utilizzata per identificare la durezza di un minerale).

Resta da chiedersi perché diamante e grafite, entrambi costituiti da solo Carbonio, siano così differenti non solo nell’aspetto, ma soprattutto in termini di proprietà meccaniche.

Entrambi i solidi (diamante e grafite) si differenziano principalmente nel tipo di legame covalente e nella disposizione di atomi all’interno della struttura cristallina: nel cristallo di diamante, il carbonio è disposto lungo i quattro vertici di un tetraedro e TUTTI gli elettroni sono impiegati nel formare dei legami, mentre nella grafite gli atomi di carbonio sono disposti in strati di anelli esagonali e NON tutti gli elettroni formano lo stesso tipo di legame, ma vi è una coppia di elettroni in grado di formare un debole legame in direzione perpendicolare agli strati reticolari.

diamanti - diamonds
I diamanti si presentano con diverse sfaccettature

Questo debole legame tra gli strati di atomi, in quella conformazione particolarmente facile da individuare grazie alla caratteristica forma esagonale, giustifica l’estrema facilità con cui la grafite si sfalda (si pensi alla mina della matita, dove scrivendo non si fa altro che lasciare strati di grafite sul foglio), mentre il diamante è utilizzato per la sua proprietà abrasive, in ogni misura derivanti dall’eccessiva durezza: per sfaccettare un diamante, infatti, è necessario usare un altro diamante.

Come nascono i diamanti

Tuttavia, la grafite può trasformarsi in diamante in determinate condizioni di temperatura e pressione, questa trasformazione vede il coinvolgimento di un processo che avviene naturalmente all’interno del mantello terrestre, dove tali grandezze raggiungono valori estremi. Una volta formatosi nelle profondità del nostro pianeta, il diamante, riaffiora nella crosta terreste grazie ai movimenti tellurici che avvengono nel corso di millenni.

E’ inoltre possibile la creazione di diamanti artificiali, ma questi ultimi sono utilizzati specialmente per le lavorazioni degli acciai particolarmente tenaci nelle macchine utensili (come tornitura o lucidatura).

E’ dunque la rarità del diamante, la sua struttura atomica, a definirne la preziosità e pertanto il maggior valore in termini economici sul mercato mondiale. Gioiellieri e orefici – che adornano collier e parure – lo sanno bene.

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Brillanti, diamanti e zirconi: differenze, significato ed esempi https://cultura.biografieonline.it/brillante-diamante-zircone-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/brillante-diamante-zircone-differenze/#comments Thu, 24 Apr 2014 09:15:12 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10678 Anche nel campo della gioielleria si fa spesso confusione tra i termini brillante, diamante e zircone. Il brillante è il tipo di taglio rotondo che viene dato al diamante con minimo 57 facce. Se usato da solo, questo termine identifica unicamente il diamante dal taglio rotondo. In realtà, esistono parecchie altre pietre preziose che possono essere tagliate a “brillante” come, per esempio, rubini, zaffiri e topazi. Solitamente, il pubblico tende ad usare e identificare i termini “brillante” e “diamante” come se fossero in realtà la stessa medesima cosa. Il diamante invece è il minerale prezioso per eccellenza.

Diamanti
Diamanti

Diamante: l’etimologia del termine

Il diamante, con il passare dei secoli, storicamente ha acquistato notevole valore ed importanza. Tuttavia va considerato che già all’epoca degli antichi romani questi minerali erano considerati lacrime degli dei o stelle scese dal cielo.

È usato prettamente a livello commerciale per realizzare monili per la gioielleria. Il termine diamante trae le sue origini dalla parola greca “adàmas” (invincibile), che sottolinea la notevole durezza di questo minerale (la sua durezza Mosh è pari a 10/10).

Zircone: un anello in oro con zirconi
Un anello in oro con zirconi

Zirconi

Lo zircone, invece, è un tipo di minerale appartenente al gruppo dei nesosilicati, si trova principalmente nelle pegmatiti e nelle rocce filoniane alcaline (rocce vulcaniche basiche o femiche) e si raccoglie sotto forma di cristalli o in granuli.

Possiede un grado di durezza inferiore a quella del diamante, una composizione chimica ed una apparenza estetica estremamente simili a quelle del prezioso minerale.

Differenze di prezzo e colore

Notevole invece la differenza di prezzo tra zirconi e diamanti. Infatti con la parola “zircone taglio brillante” si vogliono descrivere i gioielli meno pregiati per distinguerli dai diamanti. Lo zircone si può trovare in diverse tonalità, che spaziano dal trasparente, al giallo, al rosso, al blu, al verde, fino al marrone.

Frasi celebri sui diamanti

Ci sono varie frasi celebri che raccontano la bellezza e la preziosità di queste pietre. Ne citiamo una su tutte, di seguito. Per altre citazioni famose, vi rimandiamo al nutrito elenco preparato dagli amici del sito Aforismi.meglio.it: Frasi sui diamanti.

Un bacio sulla mano può farti sentire meglio, ma una tiara di diamanti è per sempre.
MARILYN MONROE

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