Davide e Golia Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 03 Jan 2024 10:47:41 +0000 it-IT hourly 1 Davide e Golia: nella Bibbia e nell’arte https://cultura.biografieonline.it/davide-golia-riassunto-arte/ https://cultura.biografieonline.it/davide-golia-riassunto-arte/#comments Thu, 20 Jan 2022 15:45:18 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=38354 È la storia che per eccellenza simboleggia la vittoria del coraggio sulla forza, della fede sulla brutalità. Si tratta dell’episodio biblico di Davide e Golia, di quando un piccolo pastorello armato di fionda sfidò e vinse il temibile gigante dei Filistei.

Davide e Golia illustrazione

La guerra tra Filistei e il popolo del Re Saul

La vicenda di Davide e Golia è narrata nella Bibbia e in particolare nel Primo libro di Samuele. È datata intorno al 1000 a.C. e si svolge all’interno di una più grande vicenda: ovvero la guerra fra i Filistei e il popolo di Israele guidato dal Re Saul. Di seguito il riassunto.

Golia: un guerriero alto tre metri

Gli ebrei stanno soffrendo particolarmente per la presenza di un gigante nelle schiere degli avversari. Il suo nome è Golia.

Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. L’asta della sua lancia era come un subbio di tessitori e la lama dell’asta pesava seicento sicli di ferro.

Così è descritto Golia nella Bibbia: un vero e proprio gigante, alto tre metri armato di una corazza pesante 5 chili.

Tutti i giorni Golia lancia la stessa sfida: un duello.

La sua proposta: che sia un duello fra lui e un campione dell’esercito nemico a decidere le sorti di tutta la guerra.

Nessuno accetta, tranne una persona. Uno che nessuno si aspetta possa reggere il confronto.

E’ Davide: il non guerriero, armato solo di due cose:

  • la fionda,
  • la fede in Dio.

Chi era Davide

Nessuno aveva mai risposto all’appello e alla sfida di Golia prima di lui, Davide: “un giovane biondo e di bell’aspetto”.

Davide in effetti non è neanche, non ancora, un guerriero: è troppo giovane per combattere nell’esercito di Saul. La sua occupazione è quella di pascolare le greggi del padre.

Quando Golia lancia la sua sfida, tutti fuggono terrorizzati. Davide si chiede invece chi sia mai quel filisteo che osa sfidare il popolo di Dio.

Il Re Saul viene a conoscenza di questo frangente e, colpito dall’audacia del ragazzo, lo manda a chiamare. Al cospetto di Re Saul, Davide esterna la sua volontà di andare a duello con Golia. Motiva questa scelta dicendo che come pastore ha già dovuto cimentarsi in sfide pericolose per salvare il suo gregge da orsi e leoni.
Dio l’ha salvato in quelle occasioni e lo farà ancora, aggiunge.

Saul lo arma di elmo, corazza e spada. Ma Davide rifiuta: è già armato della sua fede.

Sceglie cinque sassi ben lisci dal torrente poi, armato della sua sola fionda, va verso il suo eroico destino.

La sfida epica: la vittoria della fede

Davide si fa incontro a Golia e lo sfida.

Lo incita con spavalderia a misurarsi con lui. Anticipa subito il gigante, tira fuori con grande velocità e scaltrezza il primo dei suoi cinque sassi e lo scaglia con forza contro la fronte del gigante. Golia stramazza al suolo.

Poi Davide corre accanto a Golia, gli sfila la spada dal fianco e gli taglia la testa, uccidendolo.

Il capo mozzato di Golia viene portato in trionfo a Gerusalemme come segno di vittoria.

A vincere è stata la fede del pastorello nel suo Dio: in lui ha confidato e ha trionfato.

Davide e Golia in 3 maestri dell’arte

Molti artisti, attraverso il tempo, hanno scelto questo episodio biblico come ispirazione per una propria opera. Grandi nomi della pittura e della scultura di tutti i tempi hanno subìto la fascinazione di questa lotta fra fede e forza, fra coraggio e brutalità. Tra le opere più celebri ci sono:

  • il David di Donatello – opera da cui prende il nome anche a un celebre premio italiano cinematografico;
  • il David scultoreo di Michalengelo;
  • Davide con la testa di Golia, di Caravaggio

L’opera di Donatello

Donatello nel 1430 rappresenta Davide in una scultura bronzea. Nel David di Donatello, il vincitore della sfida biblica è raffigurato come un adolescente di straordinaria grazia e avvenenza, e completamente nudo. Tale nudità destò un certo scandalo nell’opinione pubblica del tempo.

David di Donatello
David di Donatello

L’opera di Michelangelo

Altrettanto noto è il David scultoreo di Michelangelo, degli inizi del Cinquecento. Come in Donatello vengono esaltate bellezza e forza virile, ma Michelangelo lo ritrae nel momento che precede lo scontro, con maggiore dinamismo, nel corpo e nel viso.

David di Michelangelo
David di Michelangelo

C’è un’altra rappresentazione di Michelangelo: egli inserì l’episodio, con una scena di Davide in procinto di tagliare la testa del gigante Golia, tra le scene del suo capolavoro: la Cappella Sistina.

L’opera di Caravaggio

Del secolo successivo, datato 1609-1610, infine, è l’opera Davide con la testa di Golia, di Caravaggio.

Caravaggio mette al centro della scena la testa mozzata di Golia, con il suo viso stravolto dal dolore. L’artista inoltre dà al volto di Golia le sue stesse fattezze, producendo quello che alla fine si potrebbe definire in tutto e per tutto un autoritratto.

Davide con la testa di Golia - Caravaggio
Davide con la testa di Golia (Caravaggio)

L’interpretazione di Caravaggio si discosta e non poco dai suoi illustri colleghi dei secoli precedenti: dove era la grazia mette la violenza; dov’era la bellezza c’è il dolore, anche e non ultimo in Davide, che se pur vittorioso subisce il tormento della morte inflitta al suo sfidante.

Caravaggio inoltre aveva affrontato lo stesso tema in un’opera precedente (1597-1598) intitolata Davide e Golia.

Tra gli altri artisti che hanno raffigurato l’episodio nelle loro opere ci sono Tiziano Vecellio, Gustave Doré, Andrea Vaccaro. Senza dimenticare anche il David di Bernini.

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Davide con la testa di Golia, opera di Caravaggio. Analisi dell’opera https://cultura.biografieonline.it/davide-con-la-testa-di-golia/ https://cultura.biografieonline.it/davide-con-la-testa-di-golia/#comments Fri, 13 May 2016 14:54:27 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=18352 Caravaggio è il pittore della luce. La sua pittura utilizza la luce per dare un tono drammatico alla scena. Il passo che compie e che fa compiere all’arte pittorica è sovrumano e cambia, da quel momento in poi, l’utilizzo della luce che nella pittura non sarà più uguale a prima. Fra i molti dipinti che hanno reso immortale Michelangelo Merisi da Caravaggio, e che dimostrano come la luce diventa racconto drammatico della vita, troviamo “Davide con la testa di Golia“.

Davide con la testa di Golia - Caravaggio
Davide con la testa di Golia (Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1609-1610) – Olio su tela, 125 x 100 cm – Galleria Borghese, Roma

Davide con la testa di Golia: analisi del dipinto

Capolavoro straordinario che suscita in me le emozioni più forti. “Davide con la testa di Golia” è un quadro incredibile se si analizza in dettaglio ciò che rappresenta. Un giovane, si suppone il Caravaggio stesso quando era un adolescente, tiene in mano la testa di Golia, che è il ritratto di Caravaggio da vecchio, che da poco ha staccato dal corpo con un colpo di spada.

Golia - Davide con la testa di Golia - dettaglio
La testa di Golia in dettaglio: il volto sarebbe quello dello stesso Caravaggio

Infatti, gli occhi di Golia sembrano emanare ancora un barlume di vita, una manciata di secondi in cui forse ancora l’afflato vitale è nel corpo mozzato, prima di scomparire definitivamente. La luce, che viene da sinistra, mostra il volto e il petto di Davide teso mentre tiene la testa del suo se stesso in pugno; la stessa luce racconta come la vita di Golia–Caravaggio sia finita male e abbia avuto un trascorso di sofferenza e trascuratezza. Davide guarda il volto di Golia sfatto e distrutto dalla corruzione di una vita dissoluta, mentre lui è ancora puro e incorrotto.

La condizione di Caravaggio

Mentre Caravaggio dipingeva questo quadro aveva trentotto anni e gli pendeva sul capo una condanna a morte per decapitazione. E allora, se davvero Caravaggio a memoria ha dipinto se stesso da giovane mentre uccide il Caravaggio maturo e corrotto, l’emozione che si prova nell’ammirare questi due volti del pittore è travolgente.

L’emozione

Come è profonda e intensa è l’emozione che suscita il contesto che possiamo ricostruire immaginando cosa può aver significato per Caravaggio decidere di dipingere se stesso in due stadi diversi della sua vita.

Meraviglia e stupore di fronte ad un capolavoro, ma anche la consapevolezza di potersi specchiare di fronte ad un passo decisivo della vita di ogni uomo e che ogni essere vivente vive nella propria intimità: il confronto fra la propria giovinezza e il tempo che è passato. E’ un dono importante questo dipinto, non solo per la sublime tecnica utilizzata ma anche per il coraggio che Caravaggio ha dimostrato nel dipingerlo.

Da ricordare anche l’opera, sempre di Caravaggio, che affronta lo stesso tema, realizzata nel periodo 1597-1598: Davide e Golia (dipinto conservato presso il Museo del Prado di Madrid).

Analisi dell’opera con commento video

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Il David di Bernini https://cultura.biografieonline.it/david-bernini/ https://cultura.biografieonline.it/david-bernini/#comments Fri, 30 May 2014 10:00:30 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11172 Il David del Bernini è da considerarsi uno dei primi esempi di scultura seicentesca capace di racchiudere in toto la concezione plastica dell’estetica barocca. L’opera, realizzata a Roma tra il 1623 ed il 1624, raffigura un soggetto biblico ed è uno dei quattro Gruppi borghesiani realizzati da Gian Lorenzo Bernini nell’arco del quinquennio che va dal 1621 al 1625.

Il David di Bernini: un dettaglio della celebre scultura
Un dettaglio del David di Gian Lorenzo Bernini (scultura realizzata nel periodo 1623-1624)

Storia dell’opera

Le statue, oggi esposte all’interno della Galleria Borghese a Roma, furono commissionate all’artista dal suo mecenate, il cardinale Scipione Borghese, al fine di destinarle alla decorazione dell’omonima Villa romana sul colle Pincio.

Gli altri tre gruppi marmorei, dal soggetto mitologico, sono Enea e Anchise (1618 – 1619), Ratto di Proserpina (1621 – 1622), Apollo e Dafne (1622 – 1625).

Il mito biblico di Davide e Golia, rappresentato dallo scultore, architetto, pittore e figlio d’arte (il padre Pietro, fu anch’egli pittore e scultore), è un’opera in marmo bianco ricca di dettagli e dinamismo, da cogliere in movimento, non statica ed essenziale come le precedenti proposte rinascimentali di Donatello, di Verrocchio e di Michelangelo.

Bernini: Il David (1623-1624)
David (Bernini) • Foto della scultura nella sua interezza

Breve analisi: il mito biblico di Davide e Golia secondo Bernini

Il David di Bernini agisce, è protagonista immortalato nel pieno di un’azione risolutiva; Golia, pur non essendo rappresentato, prende consistenza in quel punto dello spazio in cui si concentra e si materializza lo sguardo attento dell’intraprendente giovane.

David si lascia il peso dell’armatura offertagli dal re Saul alle spalle e, munito unicamente di una fronbola, affronta il gigante filisteo Golia con quel coraggio, quella forza e quella concentrazione resi manifesti dall’espressione del volto.

E’ quasi come se l’ingombrante armatura facesse da perno fisso alla torsione del corpo, trasmettendo nel contempo azione, tensione e potenza.

Bernini riesce a cogliere abilmente il momento cardine, lasciando pregustare all’osservatore la sconfitta di Golia, preannunciata inoltre dalla presenza, ai piedi del David, di una cetra, strumento musicale con il quale il giovane, appassionato musicista, certamente intonerà il suo canto di vittoria.

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Il David di Donatello https://cultura.biografieonline.it/david-di-donatello/ https://cultura.biografieonline.it/david-di-donatello/#comments Thu, 28 Mar 2013 11:00:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6612 Il David è una scultura di Donatello, realizzata fra il 1440 e il 1443 in bronzo e misura 158 x 51 cm. Attualmente è esposta al Museo Nazionale del Bargello a Firenze. Il David di Donatello, inizialmente, era collocato nel giardino del Palazzo mediceo, sede della nobile famiglia fiorentina. Proprio in quell’anno, infatti, viene descritto e citato dalle cronache dell’epoca, che riportano la celebrazione del matrimonio fra Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.

Il David di Donatello: dettaglio del viso
Un dettaglio del viso del David di Donatello

Successivamente alla sconfitta dei Medici e alla loro cacciata da Firenze, fu collocato nel cortile di Palazzo Vecchio, storica sede del potere fiorentino. E’ molto probabile che Donatello abbia realizzato la scultura su richiesta del suo mecenate Cosimo il Vecchio della famiglia dei Medici. Se l’ipotesi fosse corretta, è allora probabile che Cosimo abbia chiesto la realizzazione dell’opera per commemorare la sua vittoria sulla famiglia Albizzi, il suo potere economico e politico oppure la liberazione della città di Firenze dal dominio milanese.

David di Donatello: foto intera
Il David di Donatello nella sua interezza

Comunque sia, il David di Donatello è un capolavoro della scultura rinascimentale, in cui per la prima volta nella storia il David viene rappresentato nudo, dando vita ad una serie di opere realizzate da altri artisti in cui il personaggio biblico sarà ritratto o scolpito senza abiti, così come nella versione di Michelangelo e del Bernini. Il modello di riferimento è quello classico, a cui Donatello si rifà in questo periodo.

La simbologia del nudo, oltre ad una valenza estetica, ha anche un significato simbolico, che rappresenterebbe l’umiltà e la virtù. La raffigurazione, comunque, oltre a richiamare le fattezze del David, con la testa di Golia sotto il piede e la spada simbolo di virtù e forza potrebbe anche simboleggiare il dio Mercurio, questa ipotesi è sostenuta dalla scelta del  cappello e dagli stivali alati. Mercurio, dio del commercio, onorerebbe la prima attività della famiglia Medici.

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Davide e Golia (opera di Caravaggio) https://cultura.biografieonline.it/caravaggio-davide-e-golia/ https://cultura.biografieonline.it/caravaggio-davide-e-golia/#comments Wed, 09 Jan 2013 07:05:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5489 Davide e Golia fu dipinto da Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, fra il 1597 e il 1598. Si tratta di un olio su tela che misura 116 x 91 cm ed è attualmente  esposto al museo del Prado di Madrid.

In questo quadro Caravaggio rappresenta Davide giovanissimo, intento a legare i capelli di Golia per farne un trofeo. Non vi è nessuna ricerca intellettualistica nella realizzazione del dipinto ma solo la narrazione di una vicenda biblica senza alcuna particolare attenzione alle fonti ma solo con il desiderio da parte del pittore di inserire il mito in un contesto bucolico.

Davide e Golia (opera di Caravaggio)
Davide e Golia (1597-1598, Michelangelo Merisi da Caravaggio) – olio su tela, 116×91 cm – Museo del Prado, Madrid (Spagna)

Quella di Caravaggio è un’interpretazione del mito senza alcun elemento di violenza, anzi vi è una propensione alla naturalezza quasi mite del gesto di Davide, che dopo avere ucciso Golia si appropria del suo corpo.

La luce è uno degli aspetti più importanti del quadro perché sintetizza i volumi e mostra una parte del volto di Davide che sembra emergere dall’oscurità, mentre la testa di Golia, gigantesca, fa da bilanciamento alla posizione del corpo di Davide che segue il profilo rettangolare della tela piegandosi vero destra.

Caravaggio dipinse un’altra opera sullo stesso tema nel 1609-1610, il celebre quadro: “Davide con la testa di Golia“.

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Il David di Michelangelo https://cultura.biografieonline.it/david-di-michelangelo/ https://cultura.biografieonline.it/david-di-michelangelo/#comments Thu, 03 Jan 2013 23:02:42 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5453 Il David è una delle opere più importanti di Michelangelo e fu realizzato fra il 1501 e il 1504. Ha un’altezza di 410 cm e attualmente è esposto alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Nell’agosto del 1501 fu commissionata a Michelangelo Buonarroti la realizzazione di una statua raffigurante il David.

David Michelangelo petto addominali
Il David di Michelangelo: dettaglio con petto e addominali

Il marmo non era perfetto ma aveva avuto una precedente lavorazione da parte di Agostino di Duccio e di Antonio Rossellino, tanto che era stato deciso di non utilizzarlo più. Michelangelo invece ritenne di poterlo lavorare ancora. La sfida che Michelangelo volle affrontare era quella di realizzare un capolavoro combinando i canoni della statuaria classica con la tradizione scultorea fiorentina. Dopo tre anni di lavoro Michelangelo realizzò un capolavoro immortale.

David di Michelangelo
David di Michelangelo

Il David di Michelangelo rappresenta un giovane dalla muscolatura asciutta, lo sguardo concentrato, la fierezza della posa mentre si appresta a colpire Golia.

Un particolare del volto del David
Un particolare del volto del David di Michelangelo

Rappresenta la misura e la forza, la capacità di controllare le emozioni, di trattenere l’ira e la paura ma anche di calcolare con forza la necessità del gesto che si appresta a compiere. L’opera suscitò grande effetto nel popolo fiorentino.

Il David venne esposto davanti a Palazzo Vecchio a simbolo delle virtù fiorentine. In seguito divenne un’icona e tutt’ora è un simbolo interpretato in infiniti modi e utilizzato come sintesi dei valori della modernità. Negli anni ha subito diversi interventi di restauro ma la sua matrice originaria è ancora intatta. L’esperienza visiva è straordinaria perché ricorda immediatamente il ruolo di David, capo e difensore coraggioso del suo popolo.

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