Courbet Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 09 Apr 2024 09:38:23 +0000 it-IT hourly 1 La fregola primaverile. Combattimento di cervi (opera di Courbet) https://cultura.biografieonline.it/fregola-primaverile-cervi/ https://cultura.biografieonline.it/fregola-primaverile-cervi/#respond Wed, 13 Apr 2016 12:46:38 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17820 La fregola primaverile. Combattimento di cervi” è uno dei quadri più criticati del pittore francese Gustave Courbet. Si tratta di un dipinto ad olio su tela dalle grandi dimensioni: 355 x 507 cm.

Fregola primaverile. Combattimento di cervi (quadro di Courbet)
Fregola primaverile. Combattimento di cervi – Dettaglio del quadro di Courbet

La fregola primaverile, combattimento di cervi: analisi del quadro

La fregola primaverile, combattimento di cervi” fu realizzato nel 1861, quando i dipinti di caccia o con soggetti riguardanti gli animali, venivano considerati da artisti e critici troppo favorevoli al gusto di appassionati e committenti di opere di genere.

Fregola primaverile
La fregola primaverile. Combattimento di cervi (1861, Le rut du printemps. Combat de cerfs) • Olio su tela • Cm 355 x 507 • Il quadro è conservato presso il Musée d’Orsay di Parigi

Tuttavia, Courbet se ne è sempre infischiato di queste critiche che cercavano di offuscare il suo talento e ha continuato a dipingere quadri di genere.

Questo tipo di pittura ha una lunga tradizione che si riferisce ai pittori fiamminghi del ‘600 e ai pittori inglesi del ‘600 e ‘700. Per lungo tempo, il pittore ha studiato il combattimento degli animali e, in particolare, ha ricordato, in diverse occasioni, quanto l’avesse colpito osservare il combattimento dei cervi, animali eleganti che, con una forza tremenda, si confrontano ferendosi mortalmente.

Combattimento di cervi

La bravura di Gustave Courbet è quella di trasformare il mondo animale in un soggetto in cui tragedia e mistero si mischiano rappresentando una scena drammatica, piena di movimento e di pathos. In realtà, lo stesso pittore racconterà, in una lettera ad un amico, che queste scene di battaglie fra animali lo avevano sorpreso proprio per l’assenza di qualsiasi significato, come se gli eventi si svolgessero con una meccanica priva di senso.

Quest’opera è un dipinto di invenzione dove l’artista inventa e costruisce una storia attorno ad un atto istintivo e comune.

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Funerale a Ornans (quadro di Courbet) https://cultura.biografieonline.it/funerale-a-ornans/ https://cultura.biografieonline.it/funerale-a-ornans/#respond Wed, 23 Mar 2016 09:20:23 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17506 Funerale a Ornans” fu dipinto da Gustave Courbet fra la fine dell’estate del 1849 e l’inizio del 1850. Il titolo del quadro viene anche ampliato in “Quadro di figure umane, narrazione di un funerale a Ornans“. Come nel caso de “L’Atelier del pittore. Allegoria reale che determina una fase di sette anni della mia vita artistica e morale“, altra opera monumentale di Courbet, anche qui ci troviamo di fronte ad un dipinto monumentale, realizzato con colori ad olio e che misura 315 x 668 cm.

Funerale a Ornans
Un funerale a Ornans (Un enterrement à Ornans) • Olio su tela, Cm 315 x 668, • Realizzato da Gustave Courbet nel periodo 1849-1850 • E’ conservato presso il Musée d’Orsay, a Parigi

Funerale a Ornans: analisi del quadro

Si tratta di un ritratto collettivo, in cui appare una rappresentazione dell’umanità che si riunisce per un funerale. Non c’è un richiamo storico e l’evento non ha alcuna importanza storica o sociale, se non per gli amici e i parenti del defunto. Ma Courbet vuole di proposito narrare un fatto comune, accentuando i colori scuri, e utilizzando veri e grigi, come nell’arte spagnola, per dare un senso di austerità e pesantezza al contesto che rappresenta.

Funerale a Ornans - un dettaglio del dipinto
Funerale a Ornans: un dettaglio del dipinto • Ornans è la città natale di Courbet

Courbet dipinge l’opera “Funerale a Ornans” non solo per attrarre l’attenzione sulla condizione umana, la morte e il contesto dei vivi che la circonda, ma utilizza anche una tela grande per costruire una sorta di fotografia a soggetto ampio; in questo sta la sua grande intuizione di una modernità straordinaria, che in qualche modo fa scorrere davanti ai nostri occhi una sorta di film i cui personaggi, come nell’opera “Bottega del pittore” poc’anzi citata, hanno un ruolo ben definito.

La bottega del pittore - Atelier del pittore - quadro di Courbet
La bottega del pittore (L’Atelier del pittore)

Commento all’opera

Il quadro “Un funerale a Ornans” fu considerato inizialmente anticlericale, anche in considerazione delle idee anarchiche del pittore, ma poi fu reinterpretato come una magistrale sintesi di un pezzo di umanità.

Francamente non mi interessano le idee politiche che possono aver ispirato il dipinto. Ciò che invece mi colpisce è la capacità del pittore di utilizzare una tecnica in voga in Olanda nel XVII secolo e in Spagna nello stesso periodo, per rappresentare non un soggetto di valore, né una scena storica che richiamasse un momento particolare della Francia, ma semplicemente per contenere un’immagine che sembra in movimento, in un contesto normale e per riempirla di significati allegorici secondari e forse di poca importanza.

Il dipinto, a parer mio, varca la soglia dell’Ottocento per entrare nel secolo successivo, apre i primi dibattiti sullo scopo sociale dell’arte e si fa involontariamente bandiera del Realismo.

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La bottega del pittore, quadro di Courbet https://cultura.biografieonline.it/bottega-del-pittore/ https://cultura.biografieonline.it/bottega-del-pittore/#comments Fri, 18 Mar 2016 15:54:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=17480 Il quadro che andiamo ad analizzare ha un titolo molto lungo: “L’Atelier del pittore. Allegoria reale che determina una fase di sette anni della mia vita artistica e morale“; il suo titolo lo si può trovare nelle forme più brevi “L’atelier del pittore“, o “La bottega del pittore” (in francese Atelier du peintre): fu realizzato da Gustave Courbet fra il 1854 il 1855. E’ un dipinto di grandi dimensioni, misura 361×598 cm, che il pittore francese realizzò forse per stigmatizzare il ruolo dell’artista nella Francia di metà Ottocento.

La bottega del pittore (Atelier del pittore, Atelier du peintre - quadro di Courbet)
La bottega del pittore (Atelier del pittore – L’Atelier du peintre) – Olio su tela: il quadro di Courbet è conservato presso il Musée d’Orsay di Parigi.

L’Atelier del pittore: analisi del quadro

L’Atelier del pittore” è un quadro misterioso il cui vero scopo non è mai stato del tutto chiarito. Lo stesso Courbet, presentandolo durante l’Esposizione universale del 1855, dove il quadro venne rifiutato e che però il pittore impose al pubblico affittando uno spazio a sue spese, disse che si trattava della rappresentazione del mondo sociale che veniva a farsi ritrarre nel suo studio.

A destra, il pittore ha collocato i suoi amici e coloro che, appassionati di arte, lo andavano a trovare per ammirare i suoi quadri e discutere di pittura e creatività. Possiamo osservare Alfred Bruyas, un famoso mecenate dell’epoca, il filosofo, sociologo ed economista anarchico Pierre-Joseph Proudhon e il poeta Charles Baudelaire, seduto all’estrema destra del dipinto mentre legge assorto un libro.

La bottega del pittore - dettagli - Baudelaire e Courbet
Atelier del pittore: i dettagli dei personaggi di Gustave Courbet e Baudelaire

A sinistra, invece, Courbet ha ritratto, secondo la sua opinione, coloro che conducono un’esistenza insignificante e miserevole, coloro che sfruttano gli altri, i poveri, i ricchi e il popolo in generale. Fra loro si possono notare un prete, un mercante e un cacciatore.

Al centro, il pittore raffigura se stesso: dietro di lui appare una donna nuda che rappresenta la purezza, ma anche la forza creatrice e l’energia che si manifesta attraverso la creazione artistica, la quale deve essere sempre vera e quindi nuda, mentre accanto a loro c’è un bambino che rappresenta la purezza.

Il significato simbolico dei personaggi ne “La bottega del pittore

Approfondendo il ruolo di ogni personaggio presente nel quadro “La bottega del pittore si possono identificare diversi significati simbolici. Ad esempio, il mendicante rappresenta la povertà e il cacciatore il bracconaggio contro gli animali; spostandosi a destra, le due persone vicine e collocate dietro al pittore rappresentano, forse, due intenditori d’arte, mentre i due ragazzi simboleggiano l’amore, Proudhon la politica e Baudelaire, invece, più banalmente la poesia.

La posizione che si dà il pittore, al centro della tela, è per sottolineare il ruolo dell’artista che incontra due mondi differenti e che, in un certo senso, attraverso le sue opere li unisce, facendo confluire popolarità ed arte più raffinata, così come la ricerca della verità con la complessità dell’esistenza.

L’Atelier del pittore” è anche un dipinto che fotografa la realtà sociale dell’epoca, identificando i principali protagonisti di quella società.

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Il mare in burrasca detto anche L’onda (opera di Courbet) https://cultura.biografieonline.it/courbet-mare-burrasca-onda/ https://cultura.biografieonline.it/courbet-mare-burrasca-onda/#comments Sat, 09 Jan 2016 12:46:27 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16185 Il mare in burrasca detto anche L’onda fu dipinto da Gustave Courbet nel 1870. Il pittore ritrae il mare in burrasca che si scaglia sulla riva di Etretat, una cittadina che si trova in Normandia. Etretat è uno splendido villaggio di pescatori collocato fra la suggestiva scogliera di la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval. Meta di molti artisti, fu luogo di villeggiatura di Guy de Maupassant, Jean-Baptiste Camille Corot e Gustave Courbet.

Il mare in burrasca detto anche L'onda
Il mare in burrasca detto anche L’onda (Gustave Courbet, 1870) – Olio su tela, Cm 117 x 160,5 – Parigi, museo d’Orsay

La giornata burrascosa che ha ispirato Courbet è descritta da un amico eccellente del pittore, Guy de Maupassant, che andò a trovare l’artista proprio mentre quest’ultimo realizzava il quadro, osservando il mare in tempesta. La descrizione di come il quadro prende vita sotto la furia creatrice di Courbet, racconta magistralmente da Maupassant, è quella di un artista immerso nella forza espressiva del suo quadro, mentre il mare in tempesta scaglia la spuma contro le finestre della casa del pittore, vicinissima al mare.

Courbet è totalmente coinvolto dalla sua opera, tanto che, mentre la dipinge, usa in modo fisico il colore, raccogliendolo con una spatola che poi scaglia sulla tela per realizzare il bianco delle onde, che sembrano uscite da un mare senza tempo che con forza infinita si scaglia sulla riva.

La potenza del mare, la sua poesia e la sua brutalità non hanno tempo, ma soprattutto coinvolgono lo spettatore nella paurosa manifestazione della forza della natura. Osservando il dipinto notiamo due barche adagiate sulla riva e in balia delle onde, le quali sono protagoniste assolute dell’opera, come il cielo, carico di nubi minacciose. E il mare, che attira subito l’attenzione dello spettatore, assume una forza assai più importante dei protagonisti, diventa esso stesso narrazione.

Una narrazione piena di inquietudine. L’impasto del colore raggrumato e poi spalmato sulla tela, serve a Courbet per rendere con maggior forza l’intensità dell’onda che alzata dal vento si andrà a scagliare sulla riva.

Il dipinto è realizzato con pittura ad olio su tela e misura 117×160,5 cm.

Gustave Courbet
Gustave Courbet
Guy de Maupassant
Guy de Maupassant

Il mare in burrasca e il racconto di Maupassant

Queste le parole di Maupassant: “In un’enorme stanza disadorna, un omone grasso e sudicio applicava con un coltello da cucina, placche di colore bianco su una grande tela vuota. Ogni tanto appoggiava il viso alla finestra per ammirare la tempesta. Il mare era talmente vicino che si aveva come l’impressione che esso s’infrangesse sulla casa avvolta dalla schiuma e dal frastuono. L’acqua salata colpiva i vetri come grandine e colava lungo i muri. Sopra il camino, una bottiglia di sidro e a fianco un bicchiere metà pieno. Di tanto in tanto, Courbet ne beveva qualche sorso dopodiché si rimetteva al lavoro. Fu così che nacque L’onda, un’opera che fece scalpore nel mondo”.

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Il sonno (quadro di Courbet) https://cultura.biografieonline.it/courbet-sonno/ https://cultura.biografieonline.it/courbet-sonno/#respond Thu, 12 Mar 2015 15:06:42 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13542 Il sonno” fu dipinto da Gustave Courbet nel 1866. La tecnica utilizzata è olio su tela. Il tema erotico rappresenta una scena di amore lesbico. Il titolo del quadro in lingua francese è indicato come “Le Sommeil / Les Dormeuses“, ma è conosciuto anche con altri titoli, quali “Les Deux Amies” (Le due amiche) o “Paresse et Luxure” (Indolenza e Lussuria).

 Il sonno - Gustave Courbet - 1866 - (Le Sommeil - Les Dormeuses) - Les Deux Amies (Le due amiche) - Paresse et Luxure (Indolenza e Lussuria)

Il sonno (Gustave Courbet ,1866) – Olio su tela, 135×200 cm – Parigi, Petit Palais

Il sonno: analisi del quadro

Le due donne nude sono abbracciate dopo aver presumibilmente consumato un rapporto sessuale. Entrambe sono distese su un grande letto matrimoniale, dietro di loro ci sono dei tessuti blu che fanno da sfondo e alcuni oggetti attorno al letto adornano la stanza, anche se la scena principale delle due ragazze attira tutta l’attenzione dello spettatore. Al di là delle congetture sul dipinto e sul suo tema erotico, il quadro rappresenta la passione di Courbet per il nudo e l’erotismo.

Courbet - L'origine du monde Courbet - Donna nuda con cane - 1861-1862

Altri esempi fondamentali della sua carriera artistica sono “L’origine del mondo“, in cui compare in primo piano una donna nuda che mostra i suoi organi genitali senza alcun velo o pudore, oppure “Donna nuda con cane“, in cui la donna ritratta si avvina al suo cane in un gesto di erotismo soft.

Il dipinto “Il sonno” fu commissionato dal collezionista Halil Serif Pasa, che lo conservò nascosto nel suo appartamento finché, per motivi economici, non fu costretto a venderlo. Poi il quadro passò nelle mani di diversi collezionisti, fino a quando non venne acquistato dal museo francese Petit Palais.

Courbet
Gustave Courbet

Gustave Courbet è stato uno dei più importanti esponenti del Realismo, la sua arte fu sostenuta soprattutto dai collezionisti, che apprezzarono la sua capacità di interpretare l’erotismo femminile. Courbet, che diede scandalo fra i suoi contemporanei, ha avuto il merito di mostrare il corpo delle donne in modo non classico, come delle ninfe asessuate, ma mostrando invece la bellezza arricchita da un erotismo vero e pieno, senza scadere nella volgarità o nell’eccesso, ma aprendo altre strade interpretative ed espressive.

Questo dipinto, ad esempio, oltre ai pregi squisitamente artistici, ha avuto anche il merito di mostrare, in tutta la sua bellezza, l’amore erotico fra due donne.

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Donna nuda con cane (quadro di Courbet) https://cultura.biografieonline.it/courbet-donna-nuda-con-cane/ https://cultura.biografieonline.it/courbet-donna-nuda-con-cane/#comments Sat, 14 Feb 2015 16:02:34 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13213 Donna nuda con cane” fu dipinto fra il 1861 e il 1862. Il suo autore, Gustave Courbet, fu il massimo esponente del Realismo francese. La donna nuda raffigurata in questo celebre dipinto è Léontine Renaude, compagna del pittore.

Courbet - Donna nuda con cane (1861-1862)
Donna nuda con cane, dipinto da Gustave Courbet tra il 1861 e il 1862 (Olio su tela, cm 65 x 81, Musée d’Orsay, Parigi)

Donna nuda con cane: analisi del quadro

La modella si sporge per baciare il cagnolino bianco – di proprietà della coppia – e in questo modo evoca il suo amore passionale per Courbet. La scena ha un erotismo particolare ed è incentrata sul riflesso e sulla proiezione. Courbet, infatti, osserva la scena e la ritrae come la vede, ma anche lui ne è il protagonista.

La posizione della donna, lo sfondo, il contesto, il cagnolino ricordano le tele di Tiziano, benché la modella, invece, riporti la visione ad una bellezza meno classica ed elegante.

Gustave Courbet è uno spettatore invisibile, la donna sembra non accorgersi della sua presenza e la grazia nel porgersi verso il cagnolino esalta le sue fattezze, enfatizzate dalla pennellata dell’artista. E tuttavia, Courbet si trattiene, non va oltre, non vuole trasgredire mostrando maggiori dettagli della nudità della ragazza. Ma la sua opera “Donna nuda con cane“, in qualche modo, sfugge al suo controllo, perché il modo in cui rappresenta la donna è diverso dai quadri precedenti.

Courbet ne mostra le fattezze con una leggerezza e un rispetto più rigoroso e attento. Vuole giocare, sottintendendo un erotismo frammisto a realismo e mischiato alla classicità, ma vuole anche mostrare il livello di precisione che la sua pittura ha raggiunto in quell’anno così fecondo.

E ci riesce interpretando l’immagine su diversi piani: psicologico e figurativo. Courbet con questo dipinto guarda al passato e al futuro e in questo modo rende la sua pittura straordinaria, perché rimanda ai principi del Classicismo, continua con le teorie del Realismo e si gira verso la modernità, più libera e trasgressiva del tempo in cui l’artista stesso viveva.

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L’origine del mondo, quadro famoso di Courbet https://cultura.biografieonline.it/origine-del-mondo-courbet/ https://cultura.biografieonline.it/origine-del-mondo-courbet/#comments Mon, 16 Sep 2013 10:46:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7836 L’origine del mondo è un quadro realizzato da Gustave Courbet nel 1866. Il primo proprietario fu il diplomatico Khalil-Bey, un ricco collezionista egiziano che aveva la passione per quadri che rappresentavano il corpo femminile. La collezione in seguito fu venduta e smembrata a causa dei debiti di gioco di Khalil-Bey e L’Origine del mondo, prima di essere acquistata dal museo d’Orsay nel 1995, fece parte della collezione di Jacques Lacan. Il quadro è stato dipinto nel 1866, si tratta di un olio su tela di 46 x 55 cm e attualmente è conservato presso il Museo d’Orsay.

Courbet - L'origine du monde - L'origine del mondo
L’origine del mondo (titolo originale: L’origine du monde), quadro celebre di Gustave Courbet, 1866

Jean Désiré Gustave Courbet è nato il 10 giugno del 1819 a Ornans in Francia ed è morto il 31 dicembre del 1877 a La Tour de Peilz in Svizzera. E’stato uno dei più grandi pittori francesi dell’Ottocento e il capo scuola del realismo francese, benché lui disdegnasse qualsiasi etichetta e rifiutasse di essere considerato appartenente a scuole, istituzioni e chiese. Si sentiva un uomo libero e voleva dimostrare che il suo lavoro non aveva influenze culturali di alcun tipo. Ha realizzato soprattutto quadri figurativi e il suo lavoro ha avuto lo scopo, secondo lo stesso Courbet, di ricercare la verità insita nella realtà. Non fu né un romantico né un neoclassico, benché la sua tecnica ricordi i pittori di entrambe queste scuole.

L’Origine del mondo: analisi del quadro

Courbet ha realizzato molti nudi femminili con un’audacia a volte qualificata come libertina. In realtà, in questo quadro, il suo sguardo scabroso è reso straordinariamente realistico grazie all’uso sapiente delle tonalità e alla realizzazione di un disegno perfetto, in cui i genitali femminili appaiono in tutta la loro forza espressiva. Proprio grazie a questo realismo talmente dettagliato da apparire come un’immagine fotografica, il quadro non può essere definito pornografico. Bensì, grazie alla sua schiettezza realistica e alla mancanza di contesti storici e letterari rientra nella tradizione del realismo europeo.

Esposizione museale del quadro "L'origine del mondo", di Courbet
Esposizione museale del quadro “L’origine del mondo”, di Courbet

Vi è anche un legame con la tradizione. Le pennellate e l’utilizzo dei colori ricordano infatti i quadri di Tiziano, Veronese e Correggio. Si tratta di una pittura carnale e lirica, il cui realismo è attenuto solo dal virtuosismo dei colori. L’origine del mondo è indubbiamente  un’opera importante dell’arte moderna, che per diversi anni è rimasta nascosta e protetta dai collezionisti privati e che finalmente dal 1995 è accessibile al pubblico.

L’identità della modella

Per anni la sua identità è rimasta un mistero, uno dei segreti più grandi della storia dell’arte. Il 25 settembre 2018 lo studioso Claude Schopp ha annunciato di aver identificato “per caso” la modella del quadro L’origine del mondo. La protagonista sarebbe Constance Quéniaux. All’epoca aveva 34 anni ed era una delle amanti del diplomatico ottomano Khalil-Bey, committente dell’opera.

Schopp – che sul quadro e sulla sua ricerca ha scritto un libro – è risalito all’identità della modella scovando una lettera del giugno 1871, tra George Sand e Alexandre Dumas figlio. In un passaggio Dumas, parlando delle opere di Courbet, scrive: «Non si dipinge l’intervista più delicata e sonora di mademoiselle Quéniaux dell’Opera». Rileggendo la lettera originale – conservata alla Biblioteca Nazionale di Francia – Schopp avrebbe scoperto che in realtà non si parla di “intervista”, bensì di “interni” con riferimento alle parti intime della donna.

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