costellazioni Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 02 Jan 2024 14:14:04 +0000 it-IT hourly 1 Costellazioni Familiari: cosa sono, come funzionano https://cultura.biografieonline.it/costellazioni-familiari/ https://cultura.biografieonline.it/costellazioni-familiari/#comments Wed, 03 Feb 2016 23:50:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16455 Ognuno di noi nasce in un contesto familiare che influenza comportamenti ed attitudini anche in età adulta. Alcune dinamiche familiari si trasmettono di generazione in generazione e sono all’origine di malesseri sia fisici che psicologici. Le Costellazioni familiari partono dal presupposto che vi sia una stretta correlazione tra il corpo e la psiche. Agendo sui blocchi fisici e psicologici, questo metodo di guarigione mira alla risoluzione di problematiche e disturbi connessi alle dinamiche familiari.

Costellazioni familiari
Costellazioni familiari

Le Costellazioni familiari si pongono l’obiettivo di rendere le persone consapevoli di poter risolvere in maniera definitiva i blocchi esistenti nella propria vita: la consapevolezza è un requisito che caratterizza la maggior parte delle discipline olistiche.

Un po’ di storia

Il fondatore delle Costellazioni familiari è uno psicologo tedesco, Bert Hellinger. Le sue teorie cominciarono a diffondersi a partire dal 1980, influenzando alcuni studiosi che vennero dopo di lui e approfondirono l’argomento (vedi la francese Anne Schutzenberger). Secondo Bellinger la nostra vita è influenzata da tutto ciò che i nostri antenati hanno subito in passato. Per fare un esempio pratico, può essere che se le donne antenate della famiglia hanno subito vessazioni da parte dei mariti il soggetto si troverà a vivere (anche se con modalità diverse) ed accettare una situazione simile.

Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno.
Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono. O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto.
Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita. (Bert Hellinger)

Le ragioni di tale inspiegabile accettazione andrebbero appunto ricercate nel contesto familiare. Le dinamiche inconsce che si trasmettono di generazione in generazione fanno sentire la loro influenza in ogni contesto della vita: salute, rapporto con il denaro, salute, rapporto di coppia.

In cosa consiste il metodo

La consapevolezza dell’esistenza di blocchi familiari favorisce la guarigione non solo del singolo individuo, ma anche di tutti i membri della stessa famiglia. Esistono diverse interpretazioni circa le modalità di azione delle Costellazioni familiari (ogni scuola adotta il metodo in base a proprio orientamento), ma in genere il soggetto viene invitato ad osservare come vengono rappresentati scenicamente i livelli inconsci che portano alla scoperta del disagio e alla sua risoluzione.

Quando il disagio viene individuato e portato a galla si procede alla reintegrazione dell’elemento che manca oppure si rimette ordine nel sistema che ha perduto il suo originario equilibrio. Una volta riconosciuto il blocco viene rielaborato a livello coscienziale e poi assimilato dal soggetto: in questo modo comincia il percorso che conduce alla completa e definitiva guarigione.

Le Costellazioni familiari vengono inquadrate come metodo sistemico in quanto prendono in considerazione un sistema, quale appunto la famiglia, in cui i singoli membri sono in funzione l’uno dell’altro. Proprio questo approccio sistemico consente di individuare legami e connessioni tra i membri di una stessa famiglia quando si intraprende una terapia con le costellazioni familiari.

Gli Ordini dell’Amore

Hellinger individuò i c.d. “Ordini dell’Amore”, ossia ordini fissi che servono a mantenere in equilibrio la struttura familiare assicurandone la sopravvivenza. Tale ordine potrebbe essere paragonato ad una sorta di “karma familiare”, in base al quale ogni torto subito da un antenato viene compensato da chi viene dopo.

In pratica, se nella famiglia vi è stato un membro “escluso” i successori devono riconoscerlo e in seguito riscattarlo e difenderlo. Uno dei membri della famiglia, in particolare, si identificherà con il componente “escluso” ed infatti si ritroverà a vivere un destino simile oppure subirà una morte precoce. Gli Ordini dell’Amore dovrebbero essere sempre rispettati per evitare ogni squilibrio, altrimenti possono provocare conflitti familiari e problemi vari.

Costellazioni familiari

Come si svolge una seduta di Costellazioni familiari

Il metodo delle Costellazioni familiari prevede una serie di sedute nelle quali un gruppo di soggetti rappresenta la propria costellazione. La seduta si svolge appunto in gruppo: i partecipanti si dispongono a cerchio e tra di loro vi è anche un facilitatore, di solito un professionista in campo psicologico, che ha il compito di agevolare l’approccio tra i membri. Al facilitatore spetta formulare la domanda di apertura della seduta, focalizzando l’argomento di cui si vuole trattare.

Dopo aver ottenuto le risposte, il facilitatore procede con la messa in scena, invitando il soggetto individuato a scegliere, tra i presenti, un rappresentante di se stesso e di un suo antenato. Il soggetto si siede accanto al facilitatore/conduttore del gruppo e resta in silenzio a guardare gli altri partecipanti che rappresentano i vari componenti della famiglia.

Il conduttore procede ad interpellare i vari partecipanti alla messa in scena, infine invita il soggetto interessato a prendere il posto del proprio rappresentante. Questo serve a riportare equilibrio sia nel singolo individuo che nella famiglia. Le Costellazioni familiari portano il soggetto ad intraprendere un percorso di trasformazione interiore che però il più delle volte avviene a livello inconscio e non razionale.

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Ofiuco: la tredicesima costellazione https://cultura.biografieonline.it/tredicesima-costellazione-zodiaco-ofiuco/ https://cultura.biografieonline.it/tredicesima-costellazione-zodiaco-ofiuco/#comments Wed, 05 Nov 2014 18:23:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12370 Attualmente, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) divide il cielo in 88 costellazioni ufficiali. Tra queste, vi sono quelle dello Zodiaco e anche quella di Ofiuco, la cui particolarità è quella di essere l’unica a non aver dato il nome ad un segno astrologico.

Costellazione di Ofiuco
La tredicesima costellazione: Ofiuco

Le costellazioni zodiacali sono quelle che intersecano l’eclittica, ovvero il percorso apparente del Sole nel suo moto annuo; sono quelle cioè che vengono percorse dal Sole durante il suo “tragitto” annuale nel cielo. Durante questo percorso lungo la volta celeste, il Sole attraversa la costellazione di Ofiuco dal 30 novembre al 17 dicembre, dopo aver percorso un piccolo tratto all’interno della costellazione dello Scorpione. Quindi, lo zodiaco astronomico comprende anche una tredicesima costellazione: Ofiuco, o Serpentario, poiché l’eclittica “attraversa” 13 costellazioni, e non 12.

Durante il suo moto annuo, il Sole permane per più tempo nella tredicesima costellazione, l’Ofiuco, rispetto alla costellazione dello Scorpione. Gli astrologi ignorarono la costellazione di Ofiuco, senza inserirla nello Zodiaco, probabilmente perché, considerando soltanto 12 costellazioni zodiacali, si poteva abbinare comodamente ognuna di queste ad uno dei 12 mesi dell’anno. Quindi nel corso dell’anno, il Sole attraversa i 12 segni astrologici convenzionali, ma percorre 13 costellazioni.

Costellazioni zodiacali
Nel corso dell’anno, il Sole attraversa i 12 segni astrologici convenzionali, ma anche la costellazione di Ofiuco

Ofiuco nella mitologia

Il termine Ofiuco deriva dal latino Ophiūchus, ovvero “colui che porta il serpente, serpentario”. La costellazione di Ofiuco rappresenta un uomo con un serpente avvolto attorno al corpo; in una mano tiene la testa del serpente, nell’altra la coda. Conosciuta fin dall’antichità, è una delle 48 costellazioni descritte da Tolomeo.

Ofiuco rappresenta il dio della medicina Asclepio (Esculapio per i Latini), figlio di Apollo. Secondo la mitologia greca, dopo aver scoperto un’erba portata da un serpente, Esculapio acquistò sorprendenti doti di guaritore, diventando così il più grande medico dell’antichità. Per questo motivo viene ricordato dalla leggenda come il primo medico della storia.

Ofiuco nella mitologia
Rappresentazione di Ofiuco: un uomo con un serpente avvolto attorno al corpo; in una mano tiene la testa del serpente, nell’altra la coda

Caratteristiche della costellazione di Ofiuco

La posizione nel cielo della costellazione di Ofiuco è tra lo Scorpione ed il Sagittario; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è da maggio, basso sull’orizzonte ad est, ad ottobre, basso sull’orizzonte ad ovest. Raggiunge il suo culmine, ad un’altezza di oltre 40° sull’orizzonte a sud, i primi giorni di agosto.

Le stelle principali della costellazione sono: α Ophiuchi, o Ras Alhague, stella bianca distante da noi 47 anni luce; η Ophiuchi, o Sabik, stella bianca distante 84 anni luce; ζ Ophiuchi, o Han, stella blu distante 458 anni luce; δ Ophiuchi, o Yed Prior, gigante rossa distante 170 anni luce; β Ophiuchi, o Cebalrai, stella arancione distante 82 anni luce.

La parte meridionale della costellazione di Ofiuco ricade sulla Via Lattea, in direzione del centro galattico. Per questo motivo la costellazione presenta numerosi ammassi stellari e diverse nebulose: gli ammassi aperti IC 4665 e NGC 6633, gli ammassi globulari M9, M10, M12, M14, M19, M62 ed M107, le nebulose planetarie NGC 6572, NGC 6309, NGC 6369 e la Nebulosa Pipa. Visibile anche la galassia doppia NGC 6240. La costellazione di Ofiuco contiene inoltre diversi sistemi planetari, ovvero diversi oggetti di natura non stellare che orbitano intorno ad una stella.

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La costellazione della Vergine https://cultura.biografieonline.it/costellazione-della-vergine/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-della-vergine/#comments Sun, 31 Mar 2013 20:26:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6655 La costellazione della Vergine, in latino Virgo, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Leone, ad ovest, e la Bilancia, ad est; visibile da febbraio, verso est, bassa all’orizzonte, fino a luglio, verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è verso giugno, alta nel cielo verso sud.

Costellazione della Vergine
Costellazione della Vergine

Le stelle principali della costellazione sono: α Virginis (Spica) stella azzurra, la più brillante della costellazione, distante dalla Terra 262 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); γ Virginis (Porrima) stella doppia giallastra, distante da noi 39 anni luce; ε Virginis (Vindemiatrix) stella gialla distante 102 anni luce; ζ Virginis (Heze) stella bianca distante 73 anni luce; δ Virginis (Minelauva) stella gigante rossa distante 202 anni luce; β Virginis (Zavijava) stella gialla distante 36 anni luce.

La costellazione della Vergine si trova in una regione lontana dalla scia luminosa della Via Lattea; per questo motivo è possibile osservare al suo interno un gran numero di galassie. L’agglomerato di galassie più ricco è il cosiddetto Ammasso della Vergine, distante 60 milioni di anni luce, che contiene la galassia gigante M87, una delle più grandi conosciute. Visibile anche la nota Galassia Sombrero (M104), una delle più fotografate nell’ambito della fotografia astronomica amatoriale. All’interno della costellazione è presente anche il quasar (contrazione di QUASi-stellAR radio source, radiosorgente quasi stellare) 3C 273, situato a 3 miliardi di anni luce da noi.

All’interno della costellazione sono altresì presenti diversi sistemi planetari: quello della stella nana gialla 70 Virginis, attorno a cui orbita un pianeta gigante gassoso, e quello della pulsar millisecondo PSR B1257+12 che possiede tre pianeti, con masse comprese fra un quarto e quattro volte la massa di Giove.

Nella mitologia, la costellazione della Vergine viene interpretata e rappresentata in diverse versioni: secondo una di queste, raffigura Astrea, la dea della giustizia, figlia del dio Zeus e della dea Temi; un’altra indica la Vergine come la dea Cerere, rappresentata con una spiga in mano, oppure associata a Persefone, dea dell’oltretomba poichè, nei mesi primaverili quando la costellazione è più visibile, esce dal mondo delle tenebre.

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La costellazione del Leone https://cultura.biografieonline.it/leone-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/leone-costellazione/#comments Sun, 24 Feb 2013 14:39:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6406 La costellazione del Leone, in latino Leo, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Cancro, ad ovest, e la Vergine, ad est; visibile da dicembre, verso est, bassa all’orizzonte, fino a giugno verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è ad aprile, alta nel cielo verso sud.

Costellazione del LeoneLe stelle principali della costellazione sono: α Leonis (Regolo) stella azzurra, la più luminosa della costellazione, distante 77 anni luce dalla Terra (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); γ Leonis (Algieba) stella azzurra doppia distante circa 126 anni luce; β Leonis (Denebola) stella bianca distante 36 anni luce; δ Leonis (Zosma) stella bianca, distante 58 anni luce; ε Leonis (Ras Elased Australis) stella gialla, distante 251 anni luce; θ Leonis (Coxa) stella bianca, distante 178 anni luce.

Essendo la costellazione del Leone posizionata lontano dalla Via Lattea, è possibile osservare nel profondo cielo tantissime galassie: M65, M66, NGC 3628, M95, M96, NGC 2903, NGC 3193, NGC 3607. All’interno della costellazione sono altresì presenti diversi sistemi planetari: quello della stella gigante arancione HD 102272, attorno alla quale orbitano due pianeti di tipo gioviano, e quello della stella nana rossa Gliese 436, attorno alla quale orbita un pianeta la cui massa è simile a quella di Nettuno.

Lo sciame meteorico che si origina dalla costellazione del Leone, le Leonidi, è provocato dalla Cometa Tempel-Tuttle, quando la Terra attraversa la scia delle particelle lasciate dal passaggio di questa cometa periodica del Sistema Solare. Lo sciame è visibile ogni anno di norma dal 14 al 21 novembre con un massimo attorno al 17.

Nella mitologia, la costellazione del Leone rappresenta la prima delle dodici fatiche di Ercole e cioè cercare di uccidere l’invulnerabile Leone di Nemea, che aveva la particolarità di avere la pelle resistente a qualsiasi arma, non poteva essere né scalfita, né trapassata.

Ercole - Eracle - Dodici fatiche - Leone di Nemea - 12 fatiche di Ercole
Ercole e il Leone di Nemea: è la prima delle 12 fatiche

Ercole avrebbe dovuto portare la pelle del leone come trofeo. Durante un viaggio attraverso i boschi, Ercole fu sorpreso dal leone, che gli ruppe l’armatura e spezzò un dito. Dopo un feroce duello, Ercole riuscì ad afferrargli la criniera e costringerlo a terra, dichiarandolo sconfitto. Alla morte, il leone fu posto in cielo da Zeus tra i segni dello zodiaco, dove andò a formare la costellazione del Leone.

Il termine “solleone”, che sta ad indicare il clima tipico della stagione estiva, deriva proprio da questa costellazione poiché, alcune migliaia di anni fa il Sole si trovava nel Leone nel periodo più caldo e segnava il passaggio del Sole al solstizio d’estate.

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La costellazione del Cancro https://cultura.biografieonline.it/cancro-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/cancro-costellazione/#comments Sat, 02 Feb 2013 16:23:38 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6085 La costellazione del Cancro, in latino Cancer, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra i Gemelli ad ovest ed il Leone ad est; visibile da dicembre, verso est, bassa all’orizzonte, fino a maggio, verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a febbraio/marzo, alta nel cielo verso sud.

Costellazione del Cancro
Costellazione del Cancro

Le stelle principali della costellazione sono: β Cancri (Altarf) stella arancione, la più brillante della costellazione, distante 290 anni luce dalla Terra (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); δ Cancri (Asellus Australis) anch’essa stella arancione, distante 136 anni luce da noi e fa parte dell’ammasso aperto del Presepe, di cui si tratterà più sotto; ι Cancri (Decapoda) stella gialla distante 298 anni luce, che possiede una stella compagna bianco-azzurra; α Cancri (Acubens) stella bianca distante 173 anni luce; ζ Cancri (Tegmen), stella tripla distante approssimativamente 83 anni luce; DX Cancri, stella nana rossa, distante 11,82 anni luce.

Nella costellazione è presente 55 Cancri, stella doppia composta da una nana rossa e una gialla, distante circa 41 anni luce dalla Terra, attorno alla quale orbita il sistema planetario extrasolare più grande conosciuto attualmente: possiede cinque pianeti confermati, quattro dei quali hanno una massa simile a quella di Giove e Saturno ed il più interno a quella di Nettuno.

All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il più noto è il brillante ammasso aperto denominato “Ammasso del Presepe”, conosciuto anche come “Ammasso Alveare” (M44) che, in una notte particolarmente nitida, è osservabile anche ad occhio nudo ed appare come una macchia chiara e nebulosa; per questo è noto fin dall’antichità: Greci e Romani figuravano l’ammasso del Presepe come una “mangiatoia” (dal termine præsepe, in latino, che significa appunto mangiatoia o arnia da cui anche il nome alveare) da cui si cibavano due asini. E’ stato uno dei primi oggetti celesti che Galileo Galilei osservò con il suo cannocchiale nel 1609.

Presente nella costellazione anche l’ammasso aperto M67 e diverse galassie, tra cui NGC 2775, galassia a spirale gigante.

Nella mitologia, la costellazione del Cancro, rappresenta la seconda delle dodici fatiche di Ercole: durante il combattimento con Idra, mostro con nove teste a forma di serpente, di cui una immortale, un granchio inviato dalla dea Era, morse al piede Ercole, che lo uccise. Era premiò il granchio ponendolo in cielo, nell’omonima costellazione.

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La costellazione dei Gemelli https://cultura.biografieonline.it/gemelli-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/gemelli-costellazione/#comments Mon, 21 Jan 2013 19:49:21 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5854 La costellazione dei Gemelli, in latino Gemini, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Toro ad ovest ed il Cancro ad est, vicino alla costellazione di Orione; visibile da dicembre, verso est, bassa all’orizzonte, fino a maggio, verso ovest; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a febbraio, alta nel cielo verso sud.

Costellazione dei Gemelli
Costellazione dei Gemelli

Le stelle principali della costellazione sono: Polluce (β Geminorum) stella arancione, la più luminosa, distante dalla Terra circa 34 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); Castore (α Geminorum) stella bianca, costituita in realtà da un sistema multiplo di sei componenti, distante 52 anni luce da noi; Alhena (γ Geminorum) stella bianca distante 105 anni luce; μ Geminorum (Tejat Posterior) stella rossa distante 232 anni luce; ε Geminorum (Mebsuta) stella bianca distante da noi 903 anni luce.

All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il brillante ammasso aperto M35, distante 2.800 anni luce dalla Terra e la Nebulosa Eschimese, nebulosa planetaria, chiamata così perché il suo aspetto è simile alla testa di una persona con indosso il cappuccio di una giacca a vento.

Plutone fu scoperto in questa costellazione nel 1930.

La leggenda legata alla costellazione narra di due gemelli molto legati l’uno all’altro, Castore e Polluce, conosciuti anche come Dioscuri ovvero “figli di Zeus”, che combatterono contro Ida e Linceo, figli di Afareo, re dei Messeni. Castore fu ucciso da Ida e Polluce per vendicarsi uccise Linceo. Polluce, rinunciò alla sua immortalità per raggiungere il fratello. Zeus, pose i due gemelli in cielo, rendendoli inseparabili per l’eternità.

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La costellazione del Toro https://cultura.biografieonline.it/costellazione-del-toro/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-del-toro/#comments Fri, 28 Dec 2012 17:33:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5640 La costellazione del Toro, in latino Taurus, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra l’Ariete ad ovest ed i Gemelli ad est, vicino alla costellazione di Orione; visibile da ottobre, verso est, ad aprile, verso ovest; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a dicembre, alta nel cielo verso sud.

Costellazione del Toro
Costellazione del Toro

Le stelle principali della costellazione sono: Aldebaran (α Tauri) la stella principale, una gigante arancione, distante dalla Terra 65 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km) che rappresenta l’occhio del Toro; Elnath (β Tauri) stella azzurra, distante da noi 131 anni luce, rappresenta uno dei corni del Toro; Alcyone (η Tauri) stella azzurra, distante 368 anni luce, è la più brillante dell’ammasso delle Pleiadi; ζ Tauri, stella azzurra distante 417 anni luce, che rappresenta l’altro corno del Toro.

All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il più noto è l’ammasso aperto delle Pleiadi, visibile anche ad occhio nudo, che è il più luminoso della volta celeste; le Pleiadi sono composte da numerose stelle, notissime fin dall’antichità grazie alla loro grande visibilità nel cielo notturno. Citate da Omero e da Tolomeo, erano chiamate le Sette Sorelle nella mitologia greca, mentre per i Vichinghi rappresentavano le galline di Freyja, dea dell’amore e della seduzione, protagonista della leggenda riguardo l’usanza di baciarsi sotto il vischio durante le festività natalizie; Giovanni Pascoli ne Il gelsomino notturno, le chiama Chioccetta, equiparandole ad una chioccia nell’aia col suo seguito di pulcini; Gabriele D’Annunzio, per la sua opera poetica Laudi, pensò di chiamare ognuno dei 7 volumi con il nome di ognuna delle stelle delle Pleiadi, ma ne realizzò solo cinque.

Visibili nella costellazione anche l’ammasso aperto delle Iadi e la Nebulosa del Granchio (M1), il residuo dell’esplosione di una supernova avvenuta nel 1054.

Presente anche il sistema planetario della stella HD 37124, attorno alla quale orbitano tre pianeti, tutti con massa inferiore a quella di Giove.

Una delle leggende legate alla costellazione del Toro narra che Zeus, re degli dei, volendo conquistare Europa, principessa fenicia, si tramutò in un toro bianco. Europa, che ne rimase subito colpita, salì sul suo dorso, pose una ghirlanda tra le sue corna e si fece condurre su un’isola. Qui Zeus assunse di nuovo le proprie sembianze e riuscì nel proposito di sedurre Europa. Associata al Toro è anche la figura del Minotauro, essere metà uomo e metà toro.

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La costellazione dell’Ariete https://cultura.biografieonline.it/costellazione-ariete/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-ariete/#comments Tue, 18 Dec 2012 11:24:49 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5466 La costellazione dell’Ariete, in latino Aries, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra i Pesci ad ovest e il Toro ad est, ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è da settembre, ad est, bassa nel cielo, fino ad inverno inoltrato, alta nel cielo verso sud.

Costellazione dell'Ariete
Costellazione dell’Ariete

Le stelle principali della costellazione sono: Hamal (α Arietis) stella principale di colore arancione, distante dalla Terra 66 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); Sheratan (β Arietis) stella bianca, distante 60 anni luce; 41 Arietis (Bharani) stella azzurra, distante 159 anni luce; γ Arietis (Mesarthim) stella bianca, distante 204 anni luce.

All’interno della costellazione non sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea, tranne alcune nebulose oscure facenti parte della Nube di Perseo, una zona di formazione stellare. Osservabile la galassia NGC 772, visibile a sudest di β Arietis, e la piccola NGC 821, a sud. Presenti anche alcuni sistemi planetari: quello della stella HIP 14810 con tre pianeti, di cui uno è un pianeta gioviano caldo, cioè un pianeta extrasolare la cui massa è simile o superiore a quella di Giove ma che orbita molto vicino alla propria stella madre; e quello della stella HD 12661, nana gialla con due pianeti orbitanti.

Alla costellazione dell’Ariete è legata una leggenda della mitologia greca: Nefele, dea delle nuvole, figlia di Zeus, fu abbandonata dal suo sposo Atamante, re di Boezia, regione dell’antica Grecia. La nuova compagna di Atamante, Ino, convinse l’uomo a sacrificare a Zeus i figli avuti da Nefele. Gli dei, per impedire questo sacrificio, mandarono un ariete dal vello d’oro in loro aiuto, che riuscì a sottrarli alla morte.

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Risveglio all’alba (Costellazioni), famoso dipinto di Joan Miró https://cultura.biografieonline.it/risveglio-alba-costellazioni-miro/ https://cultura.biografieonline.it/risveglio-alba-costellazioni-miro/#respond Sat, 08 Dec 2012 15:13:19 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5177 Risveglio all’alba è un quadro di Joan Miró, parte della serie Le Costellazioni. Si tratta di una tempera su carta che misura 46×38 cm e appartiene ad un collezionista privato di New York. Il dipinto è la seconda opera de Le  Costellazioni in cui il linguaggio artistico di Miró è profondamente influenzato dalla musica. E’ stato realizzato nel 1941, due anni dopo la fine della Guerra Civile spagnola che aveva sconvolto l’animo quieto dell’artista catalano.

Joan Miró, Costellazioni: Risveglio all'alba (1941)
Costellazioni: Risveglio all’alba (1941), di Joan Miró

La sua struttura è stata dipinta e disegnata su una superficie ruvida, la quale dopo essere stata trattata, ha subìto una raschiatura che ha permesso all’acquerello di aderire in modo irregolare.

Le figure assumono forme strane, non solo per il disegno ma anche per come è stata lavorata la carta. Le linee si connettono fra loro come in una danza. I disegni e i colori si rimandano l’uno con l’altro e ognuno di loro ha una collocazione precisa, sviluppata nel tempo di realizzazione del quadro.

Per questo motivo quando si osserva Risveglio all’ alba, dopo un’iniziale sensazione di confusione, appare sempre più evidente l’architettura del quadro, la sua precisione maniacale e il suo movimento. Miró ha raggiunto in questo, come in molti altri quadri di quest’epoca e in altri che seguiranno negli anni successivi, l’equilibrio fra la sua arte e il suo spirito.

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La Scala della fuga, di Joan Miró https://cultura.biografieonline.it/scala-della-fuga-evasione-miro/ https://cultura.biografieonline.it/scala-della-fuga-evasione-miro/#comments Fri, 07 Dec 2012 17:38:58 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5159 La Scala della fuga (chiamata anche Scala dell’evasione) è uno dei quadri della serie delle Costellazioni. E’ stato dipinto da Joan Miró nel 1940; la tecnica utilizzata è la tempera su carta e il dipinto  misura 38×46 cm. Attualmente fa parte di una collezione privata e si trova a New York.

Joan Mirò Scala della fuga (o Scala dell'evasione), Serie: Costellazioni
Joan Mirò: Scala della fuga (o Scala dell’evasione, 1940) – Serie: Costellazioni

Storia del quadro

Dopo la fine della Guerra Civile Spagnola, Miró visse un momento di straordinaria creatività. La guerra lo aveva sconvolto profondamente, lasciandolo in uno stato d’animo di prostrazione e sconforto. Tuttavia proprio questa esperienza trasformò il suo linguaggio figurativo, rendendolo poetico e musicale. Il pittore sviluppò un dialogo con il cielo e con la musica e realizzò una serie di opere che gli permisero di viaggiare in un mondo armonioso in cui la tecnica pittorica era il mezzo per rappresentare la sua meravigliosa fuga dalla realtà.

Il pittore catalano dichiarò in seguito: “Sentivo un profondo desiderio di evasione. Mi richiudevo liberamente in me stesso. La notte, la musica e le stelle cominciarono ad avere una parte sempre più importante nei miei quadri”.

La Scala della fuga: analisi del dipinto

I segni posti sulla tela seguono un percorso musicale, la loro armonia è in proporzione con lo spazio del quadro e in qualche modo sembrano tenersi fra loro. E’ da notare la potenziale infinità dei segni che si richiamano sia per i colori che per le linee, sviluppando un dialogo fra loro che potrebbe proseguire con altri segni e colori anche fuori dal quadro stesso. Tutto è in equilibrio proprio come il cielo stellato. I quattro punti di riferimento di questo quadro sembrano essere pazienza e dinamismo, creatività vulcanica e introspezione.

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