Conrad Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 01 Dec 2018 10:21:25 +0000 it-IT hourly 1 La linea d’ombra, riassunto (romanzo di Joseph Conrad) https://cultura.biografieonline.it/la-linea-dombra/ https://cultura.biografieonline.it/la-linea-dombra/#respond Fri, 16 Sep 2016 15:53:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19894 La linea d’ombra” è uno dei romanzi brevi scritti dallo scrittore Joseph Conrad. Il romanzo è ambientato verso la fine del XIX secolo. Dapprima, la scena ha luogo nell’albergo dove il protagonista alloggia a Singapore. Successivamente si sposta sulla nave della quale il protagonista ha accettato il comando.

La linea d'ombra (libro)
La linea d’ombra, llibro di Joseph Conrad • Titolo originale: The Shadow Line: a confession • 1ª edizione originale: 1917 • 1ª edizione italiana: 1929

Tematiche affrontate

Tutta la vicenda ruota attorno a una persona giovane che non sa ancora come muoversi nella vita. Egli si rivela, comunque, un buon comandante quando la storia lo mette a confronto con un frangente terribile che gli capita, dimostrando di non arrendendosi mai di fronte agli ostacoli della vita. L’autore lo dipinge come un personaggio dinamico, dato che riesce in poco tempo ad attraversare la linea d’ombra che divide la sua giovinezza dalla maturità dell’età adulta.

Joseph Conrad scrive questo libro dedicandolo a suo figlio Borys e a tutti gli altri giovani che, come lui, hanno attraversato nella prima giovinezza la linea d’ombra della loro generazione e che hanno saputo raggiungere la consapevolezza di diventare adulti. In questo senso, la linea d’ombra, non è altro che quel momento e quel particolare percorso di presa d’atto della propria indipendenza e, insieme, del proprio essere soli, di fronte al e nel mondo.

La linea d’ombra: trama e riassunto

Il romanzo narra delle vicende di un primo ufficiale in servizio su una nave nei mari d’oriente, precisamente a Bangkok, che decide di cambiare vita, ormai stufo della solita routine quotidiana. L’uomo sbarca e trova sistemazione in un albergo a Singapore. In questo particolare frangente fa la conoscenza del Capitano Giles. Il capitano è un vecchio uomo di mare esperto di navigazione. Egli dispensa saggi consigli e guida il protagonista del romanzo nel processo di maturazione.

La fortuna è dalla parte del protagonista. Di lì a poco riceve l’opportunità di comandare una nave ormeggiata a Bangkok, il cui capitano precedente è scomparso prematuramente.

Nel libro “La linea d’ombra“, si mette in luce la crescita e la personalità del protagonista principale e delle sue difficoltà durante il percorso di comando della nave Orient. Ma la vita marittima e soprattutto il comando risultano essere meno facili delle aspettative. Difatti, il neo capitano ha subito delle discussioni con un membro dell’equipaggio, il primo ufficiale Burns, che aspirava al comando della nave al suo posto.

Il giovane, fra l’altro, comincia a dimostrare tutta la sua inesperienza al comando. Mostra un’inattitudine che viene percepita dall’equipaggio. Come se non bastasse, poco dopo, gli uomini della nave vengono tutti colpiti da una forte febbre tropicale. Fanno eccezione lui e il cuoco della nave, Ransome.

Sembra quasi che le profezie del “vecchio” Giles prendano corpo procurandogli, fino ad ora, solo dei grandi guai. Il giovane si trova di fronte a un enorme problema al quale non riesce a trovare una soluzione. Le scorte di medicine della nave sono esaurite a causa della loro vendita, effettuata dal defunto precedente capitano. La nave rimane immobile nell’oceano per più di due settimane, poiché incappa in una tremenda bonaccia.

A questo punto, il protagonista si fa prendere dal panico. Inizia a dubitare seriamente delle sue capacità di comandante. Non riesce più a controllare la situazione e le richieste dell’equipaggio a bordo. Sembra che quell’invisibile linea d’ombra dell’80° di longitudine e 20° di latitudine, li porti verso una situazione di sciagura che potrebbe perfino spingerli verso la morte.

La linea d'ombra
La linea d’ombra

Finale

Nonostante tutto, il protagonista, grazie anche al prezioso aiuto del cuoco Ransome, riesce a mantenere la nave in efficienza e la situazione sotto controllo. Ormai però sono tutti alla stremo delle forze. Il giovane capitano, aiutato da Ransome e dal febbricitante Burns, non si dà per vinto. Per fortuna, la dea bendata non li abbandona e, dopo vari tentativi, complice finalmente il vento, riescono a raggiungere le coste di Singapore.

A quel punto, l’equipaggio è salvo. I malati vengono portati in ospedale per le cure mediche e, al posto del vecchio equipaggio, ne viene imbarcato uno nuovo pronto a ripartire per mare. Il protagonista decide di riprendere il mare, stavolta consapevole degli errori fatti. Ormai è un adulto e non prenderà più sottogamba nessuna situazione. Soprattutto, affronterà da solo tutte le scelte senza l’ausilio di chi gli sta vicino.

La gente ha una grande opinione sui vantaggi dell’esperienza. Ma sotto un certo profilo, esperienza significa sempre qualcosa di spiacevole, i contrasto con il fascino e l’innocenza delle illusioni.

(Dal romanzo)

Commento all’opera

Un uomo deve saper affrontare la cattiva sorte, i propri errori e la propria coscienza. Solo così, combattendo, riuscirà nella vita a raggiungere gli obiettivi prefissati. In questo libro, Joseph Conrad affronta le tematiche relative al viaggio e al mare come metafore della vita. Si sofferma sulle personalità tormentate dei protagonisti della vicenda. In particolare, sulla giovane e inesperta personalità del principale protagonista, il capitano.

Conrad adotta nel libro uno stile e un lessico che lui stesso definisce “ricercato“. Lo scrittore utilizza di sovente i tecnicismi del settore navale.

Il romanzo ottenne un buon riscontro in termini di pubblico e di critica, tanto che furono numerose le traduzioni del romanzo. “La linea d’ombra” è stato considerato uno dei prodotti migliori realizzati dallo stesso scrittore durante la sua vita. Dato il successo del romanzo di Joseph Conrad, ne fu tratto perfino un film omonimo dal titolo: “La linea d’ombra” nel 1976 diretto da Andrzej Wajda.

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Cuore di tenebra, libro di Joseph Conrad (riassunto) https://cultura.biografieonline.it/cuore-di-tenebra/ https://cultura.biografieonline.it/cuore-di-tenebra/#respond Wed, 07 Sep 2016 12:43:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19645 Uno dei romanzi più rappresentativi dello scrittore polacco Joseph Conrad è “Cuore di tenebra” (Heart of Darkness). Il libro venne pubblicato nel 1902, anche se inizialmente comparve nel Blackwood’s Magazine, nel 1899, diviso in tre episodi.

Cuore di tenebra - libro - Joseph Conrad - riassunto
Cuore di tenebra – il romanzo di Joseph Conrad è datato 1899.

Il successo del romanzo Cuore di tenebra fu eclatante. Venne tradotto da molte case editrici e fu definito uno dei più importanti classici della letteratura del XX secolo. Il romanzo di Conrad è considerato dal lettore come una sorta di viaggio negli inferi del colonialismo bianco dell’Africa e nell’abisso della mente umana.

Temi affrontati

Cuore di tenebra” narra della spedizione dell’europeo Charles Marlow nel cuore dell’Africa nera. Il suo fine è di tentare in ogni modo di rintracciare un uomo misterioso che si chiama Kurtz. A commissionare la ricerca è Compagnia Commerciale belga, coinvolta nel traffico dell’avorio. Nel romanzo di Conrad, vengono affrontati temi cari allo scrittore come quello dell’avventura in mare, l’eterno conflitto con la natura e quello relativo alla lotta tra bene e male. Il male è incarnato dalla figura demoniaca del personaggio Kurtz.

Joseph Conrad
Una foto di Joseph Conrad

La Nellie, una iolla da crociera, girò sull’ancora senza il minimo fluttuare delle vele e si fermò. La marea si era alzata, il vento era quasi calmo e, poiché dovevamo discendere il fiume, non ci restava che fermarci all’ancora e attendere il riflusso.
L’ultimo tratto del Tamigi si stendeva davanti a noi come il principio di un interminabile corso d’acqua. (INCIPIT)

Riassunto di Cuore di tenebra

Il libro si apre con il racconto di uno dei protagonisti principali del romanzo, Marlow. Egli si trova a Londra in una nave sul Tamigi in attesa di prendere il largo per l’Africa Nera. Insieme a lui, si trovano altri quattro uomini, passeggeri che attendono la partenza.

Nel romanzo, Marlow inizia a raccontare del suo viaggio e delle vicende che gli accadono durante la sua permanenza in quel territorio affascinante e misterioso di nome Africa. Marlow, infatti, in quel periodo era stato assunto da una Compagnia Commerciale belga che commerciava in avorio dall’Africa nera all’Europa.

Il protagonista rimane affascinato da quel territorio che lui stesso definisce affascinante e selvaggio. Resta però senza parole per lo sfruttamento continuo perpetrato dalla razza bianca sulla popolazione locale. Questa è letteralmente schiavizzata e assoggettata alle regole dei “bianchi”.

Rispetto ai suoi colleghi della Compagnia, solo lui sembra avere a cuore la situazione di quella popolazione oppressa e sfruttata. Marlow definisce i suoi titolari degli arrivisti senza scrupoli. Essi pensano solo al loro portafoglio, tralasciando in toto le condizioni degli operai indigeni. Marlow, in questo luogo, incontra dunque personaggi equivoci ed invidiosi di un uomo che si chiama Kurtz (un uomo tedesco che è fonte di grandi guadagni per i quantitativi d’avorio che procura alla compagnia).
La Compagnia, in realtà, vorrebbe sbarazzarsi dell’uomo, ma si trova in una situazione scomoda da gestire. Marlow è quotidianamente sempre più disgustato da ciò che vede e vive.

Alla ricerca di Kurtz

Di Kurtz, invece, non si hanno più notizie. Circola perfino la voce che l’uomo sia malato, ma non si sa dove sia. A quel punto, Marlow decide di cercare l’uomo nella base che si trova all’interno della inestricabile e pericolosa giungla. Il territorio è raggiungibile solo via fiume. Marlow, insieme con altri coloni e degli indigeni, parte con una specie di battello a vapore, alla ricerca dell’accampamento dove potrebbe trovarsi Kurtz.

L’impresa è ardua, poiché gli uomini subiscono un attacco da parte delle tribù che vivono nella giungla. Ci sono alcune vittime e, in un primo momento, Marlow pensa che anche a Kurtz possa essere successo qualcosa di spiacevole.
Nonostante tutto, egli non demorde e continua la sua difficile ricerca e dopo varie peripezie riesce comunque a raggiungere il campo base di Kurtz.

Marlow, finalmente arrivato, si trova però ad affrontare le ostilità degli indigeni. La popolazione ha di fatto divinizzato Kurtz, ammaliati dal suo aspetto, dalla sua determinazione feroce, priva di scrupoli, ma soprattutto dal tono della sua voce, forte e autoritaria.

Qui Marlow scopre che Kurtz è molto malato. Scopre inoltre che ha approfittato di questa condizione di “semi dio” per sfruttare la popolazione locale per approvvigionarsi senza scrupolo di avorio. In ultimo, viene a sapere che è stato lui ad ordinare agli indigeni l’abbattimento del loro battello a vapore sul fiume.

Il finale della storia

Marlow è sconvolto e decide di prendere in mano la situazione per cambiarla in meglio. L’uomo decide di riportare Kurtz verso casa, l’amata Inghilterra. Il viaggio si rivela molto difficoltoso, anche se alla fine Marlow riesce nell’intento di imbarcare Kurtz su un battello in direzione Europa.

Durante il viaggio di ritorno, anche Marlow si ammala. Kurtz, prima di morire, lascia a Marlow alcune carte utili che deve consegnare al suo rientro. C’è anche una fotografia della donna amata. L’uomo prima di spirare grida solo due parole: “L’orrore! L’orrore!”.

Tornato finalmente in Europa, Marlow, consegna le carte che danno importanti indicazioni su dove recarsi per trovare dell’avorio alla Compagnia. Poi incontra la fidanzata di Kurtz.
Dopo averle raccontato la tragica fine del suo amato, le racconta soltanto che le ultime parole dette dall’uomo erano rivolte solo a lei. Omette perciò quello che in realtà aveva pronunciato.

Cuore di tenebra e il cinema

Al libro “Cuore di tenebra” è liberamente ispirato il celebre film del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense Francis Ford Coppola, dal titolo “Apocalypse Now“. ma la location, in questo caso, è quella del Vietnam al tempo della guerra.

Apocalypse Now
La locandina del film Apocalypse Now

Un altro film che si avvicina molto al romanzo in oggetto è “Heart of Darkness” del 1994. Fur realizzato per la tv e diretto dal regista e direttore della fotografia britannico Nicolas Roeg. Il film è interpretato da attori del calibro di Tim Roth e John Malkovich. I due ricoprono il ruolo dei principali protagonisti Marlow e Kurtz.

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La missione spaziale Apollo 12 https://cultura.biografieonline.it/la-missione-spaziale-apollo-12/ https://cultura.biografieonline.it/la-missione-spaziale-apollo-12/#comments Fri, 20 Jul 2012 15:12:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3059 La missione spaziale Apollo 12 fa parte di quel programma spaziale americano diretto dalla NASA, che ha portato l’uomo a compiere i primi passi sulla Luna. Il nostro satellite, distante mediamente 384.400 Km da noi, era considerato da Pitagora un pianeta e nel Medioevo una sfera perfettamente liscia, ipotesi sostenuta dalla teoria aristotelica; varie culture antiche sostenevano che morisse ogni notte ed inseguisse il Sole e che fosse inoltre composto di oceani. Tutt’oggi, le regioni più scure della superficie lunare sono designate con il termine di mare. E’ nel 1609 che Galileo Galilei, puntando il suo telescopio sulla Luna, svela che la superficie non è liscia, ma composta di vallate, monti e crateri.

L'equipaggio della missione Apollo 12
L’equipaggio della missione Apollo 12. Da sinistra: il comandante Pete Conrad, il pilota del CSM Richard F. Gordon, Jr., e il Pilota del LM Alan L. Bean

Con la missione precedente Apollo 11 gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono i primi esseri umani a camminare su di un altro corpo celeste, poggiando i piedi sul suolo lunare il 20 luglio 1969. Michael Collins, nella stessa missione, rimane in orbita lunare. Apollo 12 è, nell’ambito del programma Apollo, la missione successiva, cioè la sesta, intrapresa a soli quattro mesi dalla prima storica missione. Dell’equipaggio fanno parte: Charles “Pete” Conrad Jr., comandante; Richard Francis Gordon Jr., pilota del modulo di comando e di servizio “Yankee Clipper”; Alan LaVern Bean, pilota del modulo lunare “Intrepid”.

Il John F. Kennedy Space Center a Cape Canaveral in Florida, è la struttura da cui, il 14 novembre 1969, decolla l’Apollo 12, lanciato e messo in orbita dal razzo lunare Saturn V. La missione però, sembra avere un inizio sfavorevole, quando il razzo, lanciato durante un temporale, dopo pochi secondi dal lancio viene colpito da un fulmine mentre attraversa l’atmosfera: nonostante l’iniziale off-line degli strumenti del modulo di comando, con la conseguente interruzione dell’energia elettrica a bordo e delle comunicazioni con la Terra, la missione prosegue in quanto le principali apparecchiature risultano successivamente funzionanti.

Apollo 12: l'allunaggio
Apollo 12: l’allunaggio

L’allunaggio, dimostratosi molto preciso per quanto riguarda l’area prevista per l’atterraggio, ha inizio il 19 novembre 1969 nella zona che prende il nome di Oceano delle Tempeste: Charles Conrad è il terzo uomo nella storia a compiere la passeggiata lunare, Alan Bean è il quarto. Ne effettuano entrambi due, di quasi 4 ore ciascuna. L’atterraggio del modulo lunare avviene in prossimità del Surveyor 3, il lander lunare lanciato nell’aprile 1967 con lo scopo di raccogliere informazioni ambientali per le future missioni Apollo.

La telecamera a colori portata a bordo dell’Apollo 12, per permettere trasmissioni televisive delle immagini lunari, viene purtroppo danneggiata irreparabilmente: la versione ufficiale spiega che Bean, inavvertitamente, la punta verso la luce diretta del Sole. Gli esperimenti scientifici che vengono fatti durante la missione riguardano la sismicità lunare, il vento solare ed il campo magnetico. Vengono raccolte molte rocce lunari, mentre Gordon, rimasto in orbita lunare, scatta fotografie multispettrali della superficie lunare.

La missione dura 10 giorni, 4 ore, 36 minuti e 24 secondi. L’ammaraggio avviene il 24 novembre 1969 nell’Oceano Pacifico: la portaerei americana USS Hornet recupera il modulo di comando e l’equipaggio. Conrad nel momento in cui posa piede sulla Luna pronuncia queste parole: “Whoopie! Quello sarà stato piccolo per Neil, ma è un gran passo per me”, riferendosi alla storica citazione di Neil Armstrong: “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l’umanità”.

Ed a questa frase è legata la nostra connazionale Oriana Fallaci: la giornalista e scrittrice fiorentina, partita per seguire da vicino le vicende della missione Apollo 12, intervista astronauti e tecnici; dopo aver affrontato con Conrad il discorso della famosa frase pronunciata da Neil Armstrong nel momento di posare piede sul suolo lunare, decidono di scommettere 500 dollari dell’epoca riguardo la frase che Conrad avrebbe detto appena sbarcato sulla Luna, e che infatti pronuncia, ironizzando sulla sua bassa statura.

L’uomo, da sempre affascinato ed attratto dal satellite naturale della Terra, illuminato dalla sua luce riflessa, realizza due volte nello stesso anno il sogno di sbarcarvi e di conoscere meglio i suoi misteri.

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