comete Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 06 Jun 2020 10:52:21 +0000 it-IT hourly 1 La missione spaziale Rosetta: il primo atterraggio sul nucleo di una cometa https://cultura.biografieonline.it/missione-rosetta-esa/ https://cultura.biografieonline.it/missione-rosetta-esa/#respond Thu, 13 Nov 2014 16:16:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12532 A distanza di 45 anni dallo sbarco sulla Luna, si è compiuto un secondo grande balzo per l’umanità. Il 12 novembre 2014 è avvenuto il primo atterraggio controllato sul nucleo di una cometa, distante dalla Terra 511 milioni di chilometri. L’impresa epocale è stata resa possibile grazie alla missione spaziale Rosetta, composta dalla sonda Rosetta e dal lander Philae, e sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Missione Rosetta
Il manifesto della missione spaziale Rosetta mostra la sonda e il lander Philae vicino alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Copyright ESA/ATG medialab; Comet image: ESA/Rosetta/Navcam

A guidare la missione spaziale Rosetta un team composto da 90 scienziati ed ingegneri, anche italiani. L’obiettivo della missione è quello di riuscire ad analizzare la composizione della cometa periodica 67P/Churyumov-Gerasimenko scoperta nel 1969, per poter studiare i processi di formazione ed evoluzione della coda e della chioma, oltre che acquisire nuove conoscenze sulle origini e l’evoluzione del nostro Sistema Solare.

Il nome della cometa è quello dei suoi scopritori: gli scienziati Klim Ivanovič Čurjumov e Svetlana Ivanovna Gerasimenko. Il nome della sonda fu dato per ricordare la Stele di Rosetta, la tavoletta che permise la decifrazione dei geroglifici degli antichi Egizi, mentre il nome del lander è quello dell’isola di Philae, sul Nilo, luogo in cui fu ritrovato un obelisco che servì anch’esso per l’interpretazione della stele.

cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ripresa dalla sonda Rosetta

La missione spaziale Rosetta

Partita il 2 marzo 2004, la sonda Rosetta ha percorso 511 milioni di Km in un viaggio durato 10 anni; è poi entrata nell’orbita della cometa e ha progressivamente rallentato per permettere il distacco e quindi la discesa del lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, lunga circa 4 Km nel punto di massima estensione. Il luogo migliore per l’atterraggio del lander, battezzato Agilkia come un’altra isola del Nilo, è stato individuato grazie alla mappatura della cometa da parte della sonda. Philae, dopo una discesa di circa 7 ore dallo sgancio dalla sonda, è atterrato sulla cometa ad una velocità di 1 m/s, ovvero 3,6 Km/h.

Raggiunta la superficie, avrebbe dovuto ancorarsi con un sistema di arpioni, che però non sono stati azionati; anche il piccolo motore a gas compresso posizionato sulla sonda, a causa di un malfunzionamento, non ha potuto spingere nel modo adeguato il lander verso il suolo. Inoltre, essendo atterrato dopo essere rimbalzato per ben due volte, non si è posizionato nel sito scelto, Agilkia, ma in una depressione della superficie cometaria.

Le immagini

Nonostante questo, il lander è riuscito ad inviare alla Terra le prime immagini del suolo della cometa. La strumentazione di Philae è rimasta comunque funzionante per poter acquisire i dati, come anche funzionanti sono rimasti i suoi pannelli solari, anche se poco illuminati a causa della posizione del lander.

cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko
La prima immagine della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ripresa dal lander Philae. Copyright ESA/Rosetta/Philae/CIVA

La sonda Rosetta sta continuando il suo viaggio nell’orbita della cometa 67P per proseguire la sua missione di mappatura ed analisi. Sono numerose le immagini della cometa che la sonda ha inviato alla Terra. Il lander Philae, che ha permesso di ottenere le prime immagini nella storia dell’uomo della superficie di una cometa ottenute direttamente sulla superficie, ha utilizzato il trapano, di fabbricazione italiana, per sondare il nucleo cometario per la prima volta nella storia e tutti i dati scientifici sono stati raccolti ed inviati con successo, per poter essere analizzati.

Il 15 novembre, alle ore 1.46 italiane, i segnali si sono interrotti ed il lander è entrato in stato di “ibernazione”, in attesa che l’avvicinamento della cometa al Sole gli permetta di ricevere più ore di luce e quindi di essere riattivato.

La missione è compiuta, il mondo applaude questa incredibile impresa che ci permetterà di aggiungere un importante tassello alla conoscenza umana: uno straordinario capitolo nella storia dell’esplorazione del Cosmo.

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La cometa ISON si sta avvicinando https://cultura.biografieonline.it/cometa-ison/ https://cultura.biografieonline.it/cometa-ison/#respond Mon, 11 Mar 2013 09:58:12 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6544 La cometa ISON, denominata C/2012 S1 ISON, è stata scoperta il 21 settembre 2012 dagli astronomi Vitali Nevski, bielorusso, e dal russo Artyom Novichonok, con un telescopio riflettore di 0,4 m di apertura mentre lavoravano al programma di ricerca International Scientific Optical Network, vicino a Kislovodsk in Russia, sulle pendici della catena del Caucaso. L’annuncio ufficiale della sua scoperta fa il giro del mondo in poche ore, perché potenzialmente potrebbe essere una cometa eccezionale.

Cometa ISON
Cometa ISON: come potrebbe apparire a fine dicembre 2013

Caratteristiche

La sua denominazione completa è così composta: C, ovvero cometa non periodica; 2012, l’anno di scoperta; S1, poiché è la prima cometa scoperta nella seconda metà del mese di settembre; ISON, acronimo di International Scientific Optical Network.

ISON è una cometa radente: passando al perielio, cioè il punto di minima distanza dal Sole, ne sfiorerà quasi la superficie. E’ classificata come cometa non periodica, non essendo stati osservati almeno due suoi passaggi al perielio. Al momento della scoperta si trovava a circa 615 milioni di Km di distanza dal Sole, ovvero in prossimità di Giove.

Data la sua orbita iperbolica, si presume possa provenire dalla nube di Oort, una gigantesca nuvola sferica di comete di cui si presuppone l’esistenza, situata ai confini del Sistema Solare, posta tra 0,3 e 1,5 anni luce dal Sole.

A gennaio 2013 la cometa ISON è stata fotografata per la prima volta dalla sonda spaziale Deep Impact della Nasa. A giugno 2013 è stata ripresa utilizzando il telescopio spaziale Spitzer della Nasa: si è potuto così osservare una particolare “effervescenza” della sua superficie, una emissione di anidride carbonica che forma una coda di ben 300.000 chilometri. Questa scoperta conferma che l’attività della cometa è stata alimentata da gas.

Arrivo al perielio

La cometa arriverà al perielio, cioè la minima distanza dal Sole, il giorno 28 novembre 2013 quando si troverà ad una distanza di meno di 1,8 milioni di km dal Sole.

Orbita Cometa ISON
Orbita Cometa ISON

Previsioni visibilità e luminosità

Le previsioni sulla sua visibilità indicano che dall’agosto 2013 dovrebbe essere visibile con un piccolo telescopio o binocolo, mentre da fine novembre o inizio dicembre dovrebbe essere visibile ad occhio nudo. A fine 2013 potrebbe diventare “la cometa del secolo”, in quanto si ipotizza che la sua luminosità possa essere superiore a quella della Luna Piena, rimanendo visibile fino a metà gennaio 2014.

Le previsioni degli astronomi indicano che la sua magnitudine apparente, cioè la misura della luminosità, dovrebbe cominciare a rimanere negativa fra il 24 novembre e il 3 dicembre 2013. Una magnitudine negativa corrisponde ad una maggiore luminosità: infatti minore è la magnitudine del corpo celeste e maggiore è la sua luminosità. Il 28 novembre 2013, giorno del perielio, si attende il picco della sua magnitudine negativa, ovvero -13. La Luna Piena, per un confronto, ha una magnitudine media di -12,74 .

Evento del secolo o grande delusione?

Essendo una cometa radente, c’è altresì la possibilità che al passaggio al perielio, alla minima distanza dal Sole, potrebbe disgregarsi in una moltitudine di frammenti.

Se sopravviverà al passaggio ravvicinato con il Sole, tra la fine di dicembre 2013 e gennaio 2014 ISON passerà a circa 60 milioni di Km dalla Terra; la cometa Hale-Bopp passò a 197 milioni di Km dalla Terra.

ISON diventerà a tutto diritto “La Grande Cometa di Natale”?

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Perché le comete hanno la coda? https://cultura.biografieonline.it/perche-le-comete-hanno-la-coda/ https://cultura.biografieonline.it/perche-le-comete-hanno-la-coda/#comments Tue, 24 Apr 2012 21:20:33 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1560 La cometa Hale Bopp
La cometa Hale-Bopp

Il termine cometa deriva dal greco κομήτης (kométes), cioè chiomato, dotato di chioma. Il nucleo delle comete è composto da rocce, polveri e ghiaccio.

Quando una cometa si avvicina al nostro Sistema Solare, il ghiaccio evapora provocando la formazione di gas e frammenti di polvere che si disperdono nello spazio creando attorno al nucleo della cometa la cosiddetta “chioma”, che si presenta come una nube di gas mescolato a polveri. Il vento solare esercita sulla chioma una pressione che respinge gas e polveri nella direzione opposta al Sole, formando così la “coda” della cometa.

La cometa Hale-Bopp, scoperta da Alan Hale, astronomo, e Thomas Bopp, astrofilo, entrambi statunitensi, fu visibile ad occhio nudo per ben 18 mesi ed è considerata la Grande Cometa del 1997.

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