coaching Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 16 Dec 2024 13:36:44 +0000 it-IT hourly 1 Come fare il salto da operatività a strategia: la guida di Cristian Andreatini https://cultura.biografieonline.it/cristian-andreatini-intervista-operativita-strategia/ https://cultura.biografieonline.it/cristian-andreatini-intervista-operativita-strategia/#respond Mon, 16 Dec 2024 13:35:15 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42500 Cristian Andreatini dirige un’azienda che rivoluziona il modo di fare impresa, specializzata in coaching, consulenza e formazione nell’ambito dell’organizzazione e della gestione aziendale. La sua azienda affianca chi vuole migliorare l’efficienza aziendale, liberarsi dall’operatività quotidiana e assumere pienamente il ruolo di imprenditore, gestendo l’azienda con visione e chiarezza. Scegliere la sua azienda e il suo percorso significa vedere il mondo dell’impresa con occhi nuovi, trovare soluzioni pratiche, crescere come professionista e imprenditore e creare l’azienda desiderata. Visitando il suo sito cristianandreatini.it potrai lasciarti ispirare da un mix di coaching, consulenza e formazione che può rivoluzionare anche la tua realtà!

Cristian Andreatini - dna imprenditoriale
Cristian Andreatini – dna imprenditoriale

Cosa ti ha avvicinato al mondo del coaching aziendale? Hai avuto un modello o un mentore che ti ha ispirato?

E’ stato il risultato di un lungo viaggio, nato dalla mia esperienza personale e dall’osservazione quotidiana delle sfide che gli imprenditori affrontano ogni giorno. Mi sono sempre interessato all’organizzazione e al miglioramento continuo, e nel tempo ho capito che faceva parte del mio percorso. Più che un modello, è stata l’idea stessa di poter fare la differenza per le piccole realtà aziendali a ispirarmi. Volevo creare un’azienda che fosse il punto di riferimento per chi vuole crescere nel ruolo dell’imprenditore, togliersi dall’operatività e fare veramente l’imprenditore, occupandosi della gestione aziendale.

Molti vedono il business coaching come un metodo aleatorio, ma tu sottolinei spesso che questo è il metodo che fa la differenza.

Il business coaching è una vera e propria strategia di crescita e trasformazione imprenditoriale. Spesso mi viene chiesto quale sia la differenza tra coaching e consulenza, e voglio chiarire che sono due mestieri distinti. Fare solo consulenza significa entrare in azienda, prendere in mano le varie problematiche e risolverle al posto del cliente. Diciamo che la consulenza pura non è parte del mio metodo è un approccio che fine a se stessa non mi interessa né fare né proporre.

Il mio metodo, invece, è costruito su un principio fondamentale: supportare, affiancare e allenare il cliente per renderlo autonomo e capace di affrontare le sfide imprenditoriali. Non mi limito a offrire soluzioni, è un percorso che facciamo insieme affinché il cliente diventi abile e consapevole nel gestire il proprio ruolo e di conseguenza la propria azienda. Questo approccio gli permette di risolvere i problemi attuali e di costruire una sua consapevolezza per scalare, crescere e fare la differenza nel tempo. Naturalmente, ci sono momenti in cui entra in gioco la consulenza o la formazione per colmare lacune tecniche, essendo imprenditori ed essendo stati manager e dirigenti conosciamo a fondo la materia. L’obiettivo finale è che il cliente non dipenda dalla mia azienda, ma che acquisisca le competenze necessarie per guidare la sua azienda in autonomia.

Mi piace spiegare questo concetto con una frase bellissima che riassume perfettamente il mio approccio: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.” Nel mio lavoro, per fare riferimento a questa frase, affianco i clienti affinché imparino a pescare, perché il vero imprenditore è colui che sa camminare con le proprie gambe e prendere decisioni strategiche con consapevolezza, per poi insegnare questo processo alle sue persone di fiducia. Questa è la differenza che rende il business coaching uno strumento davvero potente.

Hai lavorato con tante realtà. C’è una storia o un progetto specifico che ti ha lasciato un segno particolare?

Ci sono tanti progetti che porto nel cuore, ma uno in particolare mi ha lasciato un segno profondo. Ho lavorato con un imprenditore che, pur avendo costruito una bella azienda, era completamente intrappolato nell’operatività quotidiana. Ogni giorno era immerso nella gestione di piccoli problemi, dalla supervisione delle consegne alla risoluzione di questioni tecniche, senza mai riuscire a dedicarsi alla visione strategica della sua attività.

Quando ci siamo incontrati, la prima cosa che mi ha detto è che che si sentiva esaurito e frustrato, incapace di fare il passo successivo per scalare l’azienda. La sua più grande difficoltà era delegare, aveva la convinzione che nessuno potesse fare le cose bene quanto lui. Questo lo teneva incatenato a compiti che lo allontanavano dal ruolo di imprenditore.

Ha iniziato un percorso con la mia azienda dove il cliente ha capito cosa fare, come farlo e, soprattutto, perché fosse necessario cambiare approccio. Nel giro di qualche mese, questo imprenditore è riuscito a creare procedure, a delegare responsabilità chiave e a impostare un sistema che gli permettesse di concentrarsi su ciò che conta davvero per la sua azienda.

Questo progetto mi ha colpito perché incarna perfettamente il senso del mio lavoro, non risolvere i problemi per il cliente, ma renderlo capace di affrontarli e superarli in autonomia. Ogni imprenditore ha dentro di sé il potenziale per fare la differenza, e il nostro compito è affiancarlo per farlo emergere, scoprirlo e metterlo in pratica.

Mi interessa conoscere meglio il tuo metodo di lavoro. Quando entri in contatto con un nuovo cliente, qual è il tuo primo passo? Come sviluppi una strategia su misura per ogni realtà aziendale?

Il mio primo passo è sempre quello di ascoltare. Il nostro metodo è improntato in primis nell’ascoltare e capire il cliente, la sua storia, le sue sfide e i suoi obiettivi. Non esistono soluzioni preconfezionate perché ogni azienda è unica così come l’imprenditore e le persone che la compongono. Si parte da un’analisi aziendale approfondita della situazione attuale per identificare punti di forza e aree di miglioramento. Solo dopo aver compreso appieno il contesto viene sviluppata una strategia personalizzata che rispecchi le priorità aziendali e i valori del cliente. Ogni passo del percorso è pensato per essere concretamente applicabile, con l’obiettivo di ottenere risultati.

Nel campo della consulenza aziendale, ogni cliente è diverso, ma ci sono alcune problematiche comuni che incontri più spesso? Quali sono e come le affronti?

Ci sono alcune sfide che ricorrono spesso, come la gestione del tempo, le difficoltà di comunicazione con il personale, la mancanza di un piano strategico chiaro per il futuro e la gestione delle relazioni con i fornitori e i clienti. Questi problemi sono spesso sintomi di una struttura organizzativa inefficace o di un approccio alla leadership che ha bisogno di essere rivisto. Per affrontarli, si parte dall’organizzazione interna, aiutando il cliente a identificare priorità e processi chiave. Con un approccio strutturato e una visione chiara degli obiettivi, l’imprenditore viene accompagnato verso una gestione più efficace e strutturata della sua attività.

Parlando di leadership, un tema che sembri molto apprezzare, cosa diresti che rende un leader davvero efficace? Come aiuti i tuoi clienti a sviluppare questa qualità?

Un leader è colui che riesce a influenzare e guidare il proprio team senza imporre, ma ispirando e costruendo una visione condivisa. La leadership non è solo un ruolo, ma un insieme di competenze e comportamenti che permettono di coinvolgere e motivare le persone verso obiettivi comuni. Con tutta l’esperienza acquisita negli anni e affrontando in prima persona tutte queste sfide, accompagniamo i clienti in un percorso di scoperta e crescita personale, aiutandoli a comprendere come la loro comunicazione, intelligenza emotiva e capacità relazionali influenzano se stessi e le persone che sono al loro fianco. Insieme esploriamo situazioni reali, identifichiamo aree di miglioramento e lavoriamo per sviluppare la capacità di mettersi nei panni degli altri, di ascoltare attivamente e di comunicare con trasparenza.

Attraverso un mix di coaching e formazione pratica, li aiutiamo a creare un ambiente di lavoro positivo, dove il team si sente valorizzato e motivato. L’obiettivo non è solo quello di migliorare le performance del leader, ma anche di costruire un team coinvolto e autonomo, capace di affrontare sfide e raggiungere risultati straordinari. Per noi, un leader guida e allo stesso tempo ispira gli altri a diventare leader a loro volta.

Guardando al futuro, hai degli obiettivi personali o professionali che vorresti realizzare nei prossimi anni?

Assolutamente sì. Il mio obiettivo più grande è creare un’azienda dove professionisti che, nel tempo, hanno ricoperto ruoli manageriali e dirigenziali, possano mettere a disposizione la loro esperienza reale. Voglio costruire un team di persone che abbiano vissuto sulla propria pelle tutto ciò che accade in una realtà aziendale, perché solo così si può davvero entrare in contatto diretto con imprenditori, manager e dirigenti, comprendendo a fondo esigenze e sfide. È proprio per questo che funziona perfettamente un mix calibrato di coaching, consulenza e formazione, modellato sulle necessità specifiche del cliente.

Voglio raggiungere sempre più imprenditori e artigiani che desiderano trasformare il loro modo di fare business. Mi piacerebbe anche scrivere le mie esperienze e riflessioni su questo lavoro, per offrire una guida pratica e motivazionale a chi affronta le sfide dell’organizzazione e gestione aziendale. E, soprattutto, voglio continuare a crescere e imparare, perché credo che solo un coach in continua evoluzione possa veramente aiutare i propri clienti a fare altrettanto.

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Cosa fa il Digital Project Manager e perché è utile alle Aziende https://cultura.biografieonline.it/coaching-aziendale/ https://cultura.biografieonline.it/coaching-aziendale/#comments Tue, 11 Jul 2023 06:18:17 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=27141 Avviare un percorso di team building aziendale è un’esigenza sempre più avvertita dalle aziende, non solo quelle più grandi e strutturate, ma anche le più piccole e le start-up, che decidono di “partire con il piede giusto” programmando gli obiettivi da raggiungere in maniera più puntuale, con il coinvolgimento di dipendenti e collaboratori il più possibile competenti e motivati.

coaching, coaching aziendale

Accade spesso, inoltre, che all’interno delle aziende vi siano manager dotati di notevoli competenze sia tecniche che organizzative, che però sono incapaci di instaurare rapporti sereni e proficui con gli altri colleghi.

Il Digital Project Manager serve anche a questo: a creare l’ambiente ideale e le condizioni favorevoli affinché l’azienda possa crescere ed evolversi (non solo dal punto di vista produttivo ed economico, ma anche umano e professionale).

Il ruolo del Digital Project Manager

Il professionista chiamato dalle aziende per introdurre un organizzazione concreta del team non è un insegnante, né uno sviluppatore di competenze inespresse (come spesso si pensa erroneamente).

Per intenderci, un Digital Project Manager non deve trasmettere ai manager competenze specifiche (gestire una riunione, parlare in pubblico, guidare un team di collaboratori), e non è neppure uno psicologo o un terapeuta in grado di risolvere conflitti all’interno della compagine aziendale o tenere a bada personalità “difficili”.

Il project management è un cammino esperienziale basato su azioni concrete in vista del raggiungimento di precisi obiettivi personali e professionali. Il manager interviene nella quotidianità dell’azienda attraverso attività di sostegno individuale e programmi mirati, per rendere i dipendenti/collaboratori più consapevoli delle proprie risorse e motivati al raggiungimento di obiettivi comuni (quali ad esempio la produttività aziendale o la visibilità dell’azienda).

Il Digital Project Manager aiuta i vertici aziendali ed anche il resto del personale impiegato a mettere in atto i cambiamenti necessari per ottenere risultati più concreti e di lunga durata, lavorando su alcuni elementi specifici come: Punti di Forza, Talenti, Aree da sviluppare, Motivazione, Spirito di Adattamento ai cambiamenti. La guida di un esperto favorisce l’acquisizione di una maggiore consapevolezza ed autonomia, oltre che una focalizzazione puntuale sugli obiettivi da raggiungere nel breve e lungo termine.

Dal momento che il mondo del digital cambia costantemente, abbiamo aggiornato questa guida intervistando Deborah Del Bianco fondatrice di Puntoecommerce.it, magazine che si occupa di parlare delle tendenze del mercato digitale e dei protagonisti degli e-commerce, per chiedere come utilizza un approccio di team building quando gestisce collaboratori e progetti digitali all’interno dei sui progetti e delle aziende che richiedono un supporto per lo sviluppo e la pianificazione di tutti i processi per raggiungere l’obiettivo desiderato. Deborah sottolinea: L’introduzione di un percorso di project management all’interno delle aziende digitali, in particolare nel settore dell’e-commerce, è molto vantaggioso per ottenere una maggiore proattività e coinvolgimento emotivo da parte dei dipendenti e collaboratori, con l’obiettivo di raggiungere risultati e performance stabilite. Il ruolo fondamentale del digital project manager è quello di coordinare e gestire i progetti digitali all’interno dell’azienda, assicurando che ogni individuo si senta parte integrante di un’organizzazione coesa, contribuendo con azioni concrete e mirate al raggiungimento dei risultati a beneficio dell’azienda stessa. Nel contesto dell’e-commerce, questo professionista svolge un ruolo cruciale nell’ottimizzazione delle strategie di vendita online. Attraverso una gestione efficace dei progetti, si assicura che tutte le attività e le risorse siano allineate agli obiettivi aziendali. Questo implica la definizione di obiettivi chiari, la pianificazione delle attività, l’assegnazione delle risorse necessarie e il monitoraggio costante del progresso. Il digital project manager si assicura anche che i progetti siano completati nel rispetto dei tempi stabiliti e che siano in linea con le aspettative dei clienti. E’ responsabile della gestione delle interazioni tra le diverse funzioni aziendali coinvolte nell’e-commerce, come il reparto marketing, il team di sviluppo web, il servizio clienti e la logistica. La sua capacità di coordinare e comunicare efficacemente con questi diversi attori permette di massimizzare l’efficienza e l’efficacia delle operazioni. Per ultimo ma non per importanza, è la capacità di saper utilizzare strumenti e tecnologie digitali per facilitare la gestione dei progetti. Questi consentono di monitorare lo stato di avanzamento, tenere traccia delle scadenze, gestire i rischi e collaborare in modo più efficiente.”

La gestione del Cambiamento

Le aziende oggi devono affrontare continuamente nuove ed impegnative sfide per essere sempre competitive sul mercato. Certo non basta aver acquisito un “portafoglio clienti” e lavorare su quello: non si va da nessuna parte senza ampliare il proprio orizzonte (e questo vale anche a livello personale).

I manager che dirigono aziende di prestigio sono messi a dura prova perché devono mantenere inalterati nel tempo sia la loro motivazione che l’entusiasmo. Per questo, sono proprio loro a richiedere spesso il supporto di un digital project manager che sia preparato ed esperto nella gestione aziendale.

Le aziende (soprattutto quelle medio-grandi) sono spesso costrette a rivedere la compagine aziendale e l’organizzazione interna, intervenendo su alcuni ruoli e posizioni professionali. Quando non si procede ai licenziamenti, spesso si mettono in atto strategie diverse che comunque richiedono uno spirito di adattamento non indifferente da parte dei dipendenti o collaboratori.

Il digital project manager ha questo ulteriore ruolo importante e in certi casi indispensabile: aiutare le persone ad affrontare con curiosità ed entusiasmo i cambiamenti aziendali, ad esempio quelli provocati dall’introduzione di nuove tecnologie. La necessaria esperienza ed il tempo devono essere coadiuvati dalle strategie adatte a favorire l’apprendimento: e in questo il coach riveste un ruolo fondamentale.

Digital Project Manager e il metodo di Coaching aziendale

C’è molta confusione circa il coaching aziendale e l’attività svolta dai manager coach all’interno delle organizzazioni aziendali: si tende infatti a confonderlo spesso con altri tipi di consulenza, come quella olistica o di PNL.

Per dissipare ogni dubbio al riguardo e cogliere l’essenza di tale disciplina potrebbe essere utile partire dalla definizione di “coaching” che in inglese significa “allenamento”. Il percorso di coaching sia personale che aziendale richiede infatti l’affiancamento e la guida di un coach ad un cliente/allievo per raggiungere specifici obiettivi concordati all’inizio del programma, siano essi personali o strettamente collegati alla professione e al ruolo rivestito all’interno dell’azienda.

La pratica del coaching, anche applicata in azienda, presuppone un’adesione continua e graduale da parte dei clienti/allievi: si tratta di un percorso che va seguito interamente fino alla fine, ed è costituito da vari step.

Digital Project Manager: aiuta le persone ad affrontare con curiosità ed entusiasmo i cambiamenti aziendali, come quelli che seguono l’introduzione di nuove tecnologie
Digital Project Manager: aiuta le persone ad affrontare con curiosità ed entusiasmo i cambiamenti aziendali, come quelli che seguono l’introduzione di nuove tecnologie

Digital Project Management: come si svolge

Sei curioso/a di sapere in cosa consiste concretamente  un percorso di questo tipo applicato alle aziende? Partiamo dal presupposto che un bravo project manager non fornisce indicazioni o istruzioni su cosa fare. Deve il più possibile favorire lo sviluppo della creatività tra i dipendenti o collaboratori presenti in azienda, aiutando ognuno a mettere a frutto i talenti e le risorse in loro possesso.

Così come il coach, è una guida, deve soltanto fare osservazioni sulla situazione e dare la possibilità di cambiare approccio e modalità di azione se lo si ritiene necessario.

Durante le riunioni il manager ascolta e stimola immaginazione e riflessione dei partecipanti. Con esperienza, le opportune tecniche a sua disposizione, è in grado di guidare le persone verso nuove idee e nuove strade da percorrere per raggiungere risultati concreti secondo una cadenza temporale prestabilita.

In questo modo – lo si è accertato – aumentano notevolmente i livelli di performance e responsabilità di chi lavora in azienda o ne occupa i vertici. Il feedback continuo e approfondito e il controllo dei progressi acquisiti permette di valutare se il suo lavoro sta dando i frutti sperati e non sta deludendo le aspettative del committente.

Come rispondono i dipendenti alla figura del Digital Project Manager

Alcuni studi recenti hanno evidenziato che per dipendenti talentuosi ci vogliono manager competenti e di grande valore. Chi viene assunto in un’azienda e “va d’accordo con i capi” è più portato ad impegnarsi per il bene dell’azienda e a seguire i programmi formativi che gli vengono suggeriti.

Alcuni dirigenti aziendali, purtroppo, non riescono ad instaurare rapporti “sani” e stimolanti con i propri dipendenti o collaboratori. Il modello “comando & controllo” è ancora assai diffuso, e non sortisce alcun risultato (anzi!).

Non è certo mortificando o tenendo sotto controllo il personale che lo si motiva a dare il meglio. Un bravo ed esperto manager, tra le altre cose, contribuisce a gettare le basi di un apprendimento continuo e costante che diventa un valore aggiunto dell’azienda, in termini di maggiore efficienza e valorizzazione del capitale intellettuale.

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Walter Nudo: La mia nuova vita lontano dalla tv https://cultura.biografieonline.it/walter-nudo-nuova-vita-lontano-dalla-tv/ https://cultura.biografieonline.it/walter-nudo-nuova-vita-lontano-dalla-tv/#respond Thu, 01 Jul 2021 14:36:10 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=34792 Ci sono eventi nella vita che inducono a cambiare rotta, a cercare altrove appagamento e soddisfazione. E’ successo così a Walter Nudo, ex modello e personaggio televisivo che ha raccontato al settimanale “Chi” il suo cambiamento.

Due anni fa l’attore è stato colpito da due ictus, e da allora ha deciso di lasciare definitivamente il mondo dello spettacolo e della televisione. Ancora prima del problema di salute che lo ha coinvolto (per fortuna superato del tutto senza strascichi) Walter Nudo aveva intrapreso un’attività di mental coaching che promuove sui social, in particolare su Instagram.

In una recente intervista rilasciata al settimanale “Chi” l’ex attore 51enne ha detto di “essere rinato”. “Dico no alla tv che mi propongono. Non posso più far decidere agli altri cosa è giusto fare nella mia vita. Tonerei se potessi parlare dei temi da me proposti”, ha dichiarato.

Non è facile essere un personaggio famoso e restare sulla cresta dell’onda. Walter Nudo non ha nessuna remora a raccontare la sua personale esperienza al riguardo: “Molti credono che il mondo dello spettacolo e la tv  garantiscano una vita agiata per sempre, che non ci siano crolli e cadute. Beh, non è così. Ho provato il panico, la paura e la depressione. Mi sono ritrovato senza un euro e mi sono rialzato“.

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Che cos’è la PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) https://cultura.biografieonline.it/pnl/ https://cultura.biografieonline.it/pnl/#comments Thu, 05 Nov 2015 17:13:52 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15633 Quando si parla di PNL si fa riferimento ad una scienza che propone un modello di comunicazione in grado di rendere efficaci e proficui gli scambi interpersonali tra individui, fra loro anche profondamente diversi. La programmazione neuro-linguistica parte dal presupposto che, adottando modelli specifici di comunicazione e comportamento (attraverso la conoscenza di determinate tecniche) è possibile raggiungere risultati concreti e positivi nei vari contesti della vita quotidiana: lavorativo, familiare, sociale.

Pnl (o NPL, in inglese)
PNL è l’acronimo di Programmazione Neuro-Linguistica. In lingua inglese è indicata come NLP (Neuro-Linguistic Programming)

Attualmente la PNL è diffusa in tutto il mondo ed è applicata in diversi ambiti del sociale, mentre agli inizi degli anni Settanta (quando dopo averla scoperta si è cominciato a studiarla seriamente), era appannaggio dei manager e delle persone “di successo”.

La PNL è nata negli anni Settanta in California, dalla collaborazione tra il linguista John Grinder e il matematico Richard Bandler. Scomponendo il termine coniato dagli ideatori, per comprenderne meglio il significato,

  • Programmazione” si riferisce alle sequenze che regolano i processi neurologici alla base dei comportamenti umani,
  • Neuro” sta ad indicare i processi che determinano il comportamento umano, mentre
  • Linguistica” si riferisce al codice linguistico in grado di tradurli e rappresentare tali processi.

I principi base della PNL

La Programmazione neuro-linguistica studia le modalità in base alle quali il linguaggio verbale, para-verbale e non verbale possono influire sugli stati d’animo e condizionare profondamente i comportamenti umani e le conseguenti relazioni tra le persone. Attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla PNL è possibile potenziare le abilità cognitive e migliorare la capacità comunicativa per ottenere risultati positivi nella vita di tutti i giorni (in termini di benessere psico-fisico e creatività).

PNL - infografica
Una infografica (in lingua inglese) che spiega cosa è la PNL

Una delle principali tecniche utilizzate dalla PNL si basa sulla replica dei modi in cui una persona di successo affronta la vita (c.d. modellamento). Se siamo in grado di replicare nella nostra vita i comportamenti adottati da una persona che riscuote successo ed è contenta di se stessa potremo ottenere risultati simili con grande soddisfazione personale.

Lo studio dell’esperienza soggettiva permette di raggiungere l’eccellenza nella vita quotidiana e di operare scelte in grado di influenzare positivamente le nostre azioni nel mondo. Le tecniche elaborate dalla PNL permettono di acquisire una certa sicurezza anche nel parlare in pubblico: applicando lo strumento del “modellamento”, ad esempio, è possibile rivolgersi ad una platea di persone senza mostrare insicurezza e timore.

Secondo la PNL, inoltre, esistono “tre porte della percezione”: visiva, audiovisiva e cinestesica. Siamo portati ad interpretare la realtà avvalendoci appunto delle immagini, dei suoni e delle sensazioni olfattive, tattili e gustative. Attraverso la tecnica dell’ancoraggio ognuno di noi può ridestare le sensazioni positive collegate ad esperienze positive vissute nel passato. La rievocazione della sicurezza e della forza provata in determinati momenti diventa un potente stimolo per superare le situazioni più difficili.

La PNL e le porte della percezione
La PNL e le porte della percezione

Nel settore della motivazione personale la PNL agisce attraverso i validissimi strumenti del Mentoring, Coaching e Counseling.

C’è poi la tecnica dello “swish pattern”, che serve per correggere uno schema mentale o un atteggiamento sbagliato. Consiste nel visualizzare lo stato presente delle cose e pensare al cambiamento che si desidera attuare, arricchendo le immagini con il maggior numero di dettagli. Con la pratica, l’esercizio e la concentrazione il cervello è capace di elaborare un nuovo “copione” consistente in comportamenti del tutto inediti che ci aiutano a superare i momenti più critici della vita adottando appunto l’atteggiamento “vincente”.

La tecnica “Timeline” elaborata dalla PNL aiuta le persone ad elaborare la propria storia personale cambiando la prospettiva e modificando il modo di affrontare la vita, in particolare le frustrazioni, i rimpianti e le difficoltà oggettive.

Quando e dove applicare la PNL

La PNL è una scienza neuro-linguistica, e come tale va non solo studiata, ma anche applicata nella vita di tutti i giorni. Le tecniche variano a seconda del settore di applicazione: ad esempio, nel Marketing si applicano quelle che consentono di ottenere una “comunicazione efficace” per ottenere risultati con la clientela toccando principalmente le loro corde emotive.

Nella politica, invece, possono essere più utili le tecniche che insegnano il “Public Speaking” e l’utilizzo più efficace del linguaggio non verbale (quello del corpo).

Nello sport molti hanno ammesso di servirsi di tecniche di visualizzazione elaborate appunto dalla PNL per rinsaldare il legame tra “mente e corpo” utile ad affrontare al meglio gare e competizioni.

Dove imparare la PNL

Per diventare esperti di PNL è necessario frequentare corsi specifici. Nel settore della motivazione personale la PNL agisce attraverso i validissimi strumenti del Mentoring, Coaching e Counseling, come accennavamo più sopra. Oggi le figure del Coach e del Counselor sono molto diffuse in qualsiasi ambito professionale: ricoprire tali ruoli implica l’essere in grado di applicare con successo le principali tecniche di PNL.

Naturalmente, come succede anche per altre discipline simili, è sempre importante rivolgersi ad enti di formazione accreditati nel settore per evitare spiacevoli fregature.

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