cielo Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 31 Oct 2022 10:49:04 +0000 it-IT hourly 1 Il falso specchio: il significato del celebre quadro di Magritte https://cultura.biografieonline.it/falso-specchio-occhio-cielo-magritte/ https://cultura.biografieonline.it/falso-specchio-occhio-cielo-magritte/#comments Mon, 31 Oct 2022 09:27:40 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40483 Il falso specchio: descrizione

Il falso specchio (1929) è il titolo dell’opera di René Magritte qui analizzata. Un occhio immenso ci guarda: la pupilla nera, come un sole chiuso che aspira tutta la luce, macchia il cielo dipinto sull’iride. Il funzionamento dell’occhio ricorda una sorta di gioco di specchi in cui l’immagine catturata viene inviata al cervello.

Il falso specchio - Le Faux Miroir - The False Mirror
Il falso specchio – Le Faux Miroir – The False Mirror

Dunque, l’occhio di Magritte riflette ciò che vede e cambia, assume le sembianze, di ciò che sta vedendo.

Il cielo, però, non sembra essere una visione casuale: avrebbe potuto infatti apparire un altro genere di immagine, come un uomo, un animale, un paesaggio. Magritte invece sceglie il cielo, perché la pupilla appare come un sole nero che inquieta nell’azzurro del cielo che appare, ma è solo un’apparenza, sereno.

Il significato del cielo

Inoltre, il cielo potrebbe avere anche una valenza diversa, come un’interpretazione di uno stato d’animo di cui, con la sua misteriosa bellezza, sarebbe un interprete, rifletterebbe un mondo interiore, inquietato dalla pupilla completamente nera.

Perciò Magritte, mostrando un’immagine impossibile, come un cielo dentro all’occhio, vuole dimostrare che la pittura è un mezzo attraverso il quale vedere ciò che non si vede, interpretare una realtà diversa da quella che appare a prima vista.

L’occhio è una metafora

In questo senso l’occhio, proprio per il suo meccanismo biologico e fisico, diventa una metafora per intuire ciò che non vediamo, qualcosa di sepolto nella realtà o che lo stesso occhio falsa, reinterpreta, mettendoci in uno stato di continua ricerca e interpretazione di ciò che vediamo.

Più scaviamo nelle interpretazioni e più cerchiamo di dare una definizione agli oggetti, alla realtà, a ciò che vediamo e più la complessità di ciò che ci circonda ci soverchia.

René Magritte, in questo modo, ci mostra la nostra superficialità o il tentativo di inquadrare qualcosa che sfugge a qualsiasi interpretazione.

Proprio il modo di fare pittura di Magritte ci accompagna in un’analisi filosofica sul significato della realtà e soprattutto sul modo in cui vediamo ciò che ci appare.

Persone fotografano Il falso specchio di Magritte al MoMA
Persone fotografano Il falso specchio di Magritte: il museo è il MoMA di New York

Il falso specchio: dati tecnici e museo

  • Titolo originale: Le Faux Miroir (il falso specchio)
  • Tecnica: Olio su tela
  • Misure: 54×81 cm
  • Ubicazione: New York, The Museum of Modern Art (MoMA)
  • Anno: 1929
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Perché il cielo è blu? https://cultura.biografieonline.it/perche-il-cielo-e-blu/ https://cultura.biografieonline.it/perche-il-cielo-e-blu/#comments Wed, 29 Dec 2021 18:28:10 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=412 Domanda all’apparenza banale, dai risvolti “cromatici”, perché il cielo è blu? Prima di rispondere, per prima cosa, andiamo a spiegare la composizione dei colori. La nostra percezione di un colore piuttosto che un altro è data dal diverso assorbimento di radiazioni elettromagnetiche delle varie lunghezze d’onda della luce (spettro visibile).

cielo blu
Perché il cielo è blu?

I colori visibili dall’occhio umano

Lo spettro visibile comprende tutti i colori che l’occhio umano è in grado di percepire e cioè il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, il blu, il viola. Un familiare fenomeno meteorologico che ci permette di vedere tutti i colori prodotti da un raggio di luce visibile di una precisa lunghezza d’onda è l’arcobaleno. Ad esso si aggiunge l’indaco, che altro non è che una sfumatura tra il blu ed il viola.

Studi sullo spettro visibile furono condotti da Isaac Newton nel suo trattato “Opticks” pubblicato nel 1704, e da Goethe nel saggio “Teoria dei colori” del 1810. La luce che ai nostri occhi appare bianca, è in realtà composta dai sette colori dello spettro. A prova di questo, Newton fece passare un raggio di luce attraverso un prisma di cristallo. Il raggio si scompose nei sette colori dello spettro visibile.

prisma spettro luce visibileAssorbimento e riflessione

  • un oggetto che riflette tutte le onde luminose lo percepiamo di colore bianco (somma di tutti i colori);
  • un oggetto cheassorbe tutte le onde, viene percepito dai nostri occhi come nero (assenza di colori);
  • quando un oggetto assorbe tutte le onde tranne una, ha il colore corrispondente a quell’unica onda (ad esempio: un oggetto che non assorbe il verde, viene visto dai nostri occhi colore verde).

Quando la luce del Sole, attraversando l’atmosfera, raggiunge il nostro pianeta, la Terra, interagisce con le molecole che compongono l’atmosfera e viene diffusa. Ora, i raggi luminosi sono di colore bianco.

La luce, incontrando le molecole di cui è composta l’atmosfera, si comporta diversamente a seconda della sua lunghezza d’onda, e attraverso vari processi di riflessione ed assorbimento, viene filtrata in modo che alla superficie terrestre (e quindi ai nostri occhi) ne arriva solo una parte.

Diffusione

L’interazione con l’atmosfera causa un fenomeno chiamato appunto diffusione, in cui la luce, incontrando le molecole dell’atmosfera, cambia la sua traiettoria a seconda della sua lunghezza d’onda.

La luce blu viene diffusa e riflessa in tutte le direzioni, a differenza degli altri colori, in quanto la sua lunghezza d’onda è inferiore.

In sintesi il cielo è blu

In qualsiasi direzione si osservi il cielo, il colore blu arriva ai nostri occhi. E’ proprio questo il motivo per cui il cielo appare blu (o azzurro).

Quando il Sole si abbassa all’orizzonte tramontando, la luce solare deve attraversare una maggiore quantità di atmosfera.

Pertanto vengono diffuse anche onde più lunghe del blu.

La luce rossa, avendo una lunghezza d’onda maggiore, non subisce interferenze attraverso l’atmosfera. All’alba e al tramonto, i raggi del Sole basso all’orizzonte attraversano uno strato di atmosfera più grande; ciò a causa dell’inclinazione dei raggi. Questo causa la diffusione maggiore della luce rossa, modificando la colorazione del cielo, rendendolo rossastro.

Terra vista dalla Luna
La Terra vista dalla Luna

Queste “dinamiche” di diffusione dei raggi solari attraverso l’atmosfera, non ci consentono di vedere le stelle di giorno. Il nostro satellite, la Luna, non ha atmosfera: è per questo che non creandosi la diffusione della luce, dalla Luna, anche di giorno, il cielo appare nero e il sole sempre bianco, sia all’alba che al tramonto.

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Come avvengono le eclissi https://cultura.biografieonline.it/eclissi-solare-lunare/ https://cultura.biografieonline.it/eclissi-solare-lunare/#comments Fri, 21 Nov 2014 08:02:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12510 Una eclissi, o eclisse, è uno spettacolare evento astronomico e consiste in un temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro, dovuto all’interposizione di un altro corpo celeste tra tale astro e l’osservatore. Il termine eclissi deriva dal greco ékleipsis, ovvero “abbandono”, “mancanza”, da ekléipo, “lascio”, “abbandono”; dal greco si originò il latino eclìpsis. Dalla Terra, possono essere osservate eclissi di Luna ed eclissi di Sole, che si verificano quando i due astri sono allineati con il nostro pianeta.

Eclissi
L’eclissi, uno spettacolare evento astronomico, è un temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro. Image credit: Romeo Durscher

Eclissi di Luna

L’eclissi lunare si verifica quando la Terra si interpone fra la Luna ed il Sole: l’ombra della Terra oscura, totalmente o parzialmente, la Luna. Questo fenomeno avviene durante il plenilunio. Le reciproche distanze fra il Sole, la Luna e la Terra fanno in modo che l’ombra prodotta sia di forma conica e quindi il cono d’ombra proiettato dalla Terra è sempre più ampio della Luna ed accompagnato anche da un cono di penombra. Si possono quindi verificare vari tipi di eclissi di Luna: eclissi totale, quando la Luna entra totalmente nel cono d’ombra; eclissi parziale, quando la Luna entra parzialmente nel cono d’ombra; eclissi penombrale, quando la Luna entra, totalmente o parzialmente, nel cono di penombra.

Eclissi di Luna
L’eclissi lunare si verifica quando la Terra si interpone fra la Luna ed il Sole

La Luna rossa

La Luna rossa, in astronomia, è un fenomeno ottico di rifrazione che avviene durante le eclissi di Luna. Quando quest’ultima è completamente nell’ombra della Terra, parte dei raggi solari sfiorano la superficie terrestre, attraversano l’atmosfera e vengono deviati, rifratti, fino a raggiungere la Luna, che appare di un colore rossastro. Questo colore è dovuto al fenomeno della rifrazione: i raggi solari, prima di giungere alla Luna, attraversano l’atmosfera terrestre che “assorbe” alcune frequenze di luce solare: riescono a passare soltanto le frequenze più basse, corrispondenti a quelle della colorazione rossa; la Luna, quindi, è raggiunta da questa luce rifratta dall’atmosfera terrestre, che è in prevalenza rossa.

In pratica, pur non essendo direttamente illuminata dai raggi del Sole, la Luna riceve comunque una minima quantità di luce filtrata dall’atmosfera terrestre, assumendo la suggestiva colorazione rossa; è come se il nostro satellite venisse illuminato da una luce con un filtro rosso. È lo stesso principio secondo il quale noi vediamo il cielo di colore blu.

Eclissi lunare
Le varie fasi di un’eclissi di Luna

Eclissi di Sole

L’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone fra la Terra ed il Sole: una parte della superficie terrestre rimane oscurata poiché attraversa il cono d’ombra generato dalla Luna, che ci appare transitare davanti al Sole, occultandolo. Questo fenomeno avviene durante il novilunio. Possono verificarsi i seguenti tipi di eclissi di Sole: eclissi totale, quando la Luna oscura totalmente il Sole; eclissi parziale, quando la Luna oscura parzialmente il Sole; eclissi anulare, quando il disco lunare appare più piccolo rispetto a quello solare: in questo caso, nella fase massima dell’eclissi, del Sole resta visibile solo un anello luminoso.

Per l’osservazione di un’eclissi di Sole, sia ad occhio nudo che con strumenti ottici, occorrono adeguate protezioni e filtri per evitare l’insorgere di gravi danni agli occhi.

Eclissi solare
L’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone fra la Terra ed il Sole

Il ciclo di Saros

Le eclissi hanno la caratteristica della periodicità, ovvero si ripetono ad intervalli di tempo regolari, secondo un ciclo detto “ciclo di Saros“, noto già agli antichi astronomi Caldei più di 2.500 anni fa, che dura circa 18 anni, 10 o 11 giorni (a seconda degli anni bisestili inclusi) e 8 ore. All’interno di un ciclo di Saros si verificano 70 eclissi, 41 di Sole e 29 di Luna.

Eclisse solare
Le varie fasi di un’eclissi di Sole

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Ofiuco: la tredicesima costellazione https://cultura.biografieonline.it/tredicesima-costellazione-zodiaco-ofiuco/ https://cultura.biografieonline.it/tredicesima-costellazione-zodiaco-ofiuco/#comments Wed, 05 Nov 2014 18:23:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12370 Attualmente, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) divide il cielo in 88 costellazioni ufficiali. Tra queste, vi sono quelle dello Zodiaco e anche quella di Ofiuco, la cui particolarità è quella di essere l’unica a non aver dato il nome ad un segno astrologico.

Costellazione di Ofiuco
La tredicesima costellazione: Ofiuco

Le costellazioni zodiacali sono quelle che intersecano l’eclittica, ovvero il percorso apparente del Sole nel suo moto annuo; sono quelle cioè che vengono percorse dal Sole durante il suo “tragitto” annuale nel cielo. Durante questo percorso lungo la volta celeste, il Sole attraversa la costellazione di Ofiuco dal 30 novembre al 17 dicembre, dopo aver percorso un piccolo tratto all’interno della costellazione dello Scorpione. Quindi, lo zodiaco astronomico comprende anche una tredicesima costellazione: Ofiuco, o Serpentario, poiché l’eclittica “attraversa” 13 costellazioni, e non 12.

Durante il suo moto annuo, il Sole permane per più tempo nella tredicesima costellazione, l’Ofiuco, rispetto alla costellazione dello Scorpione. Gli astrologi ignorarono la costellazione di Ofiuco, senza inserirla nello Zodiaco, probabilmente perché, considerando soltanto 12 costellazioni zodiacali, si poteva abbinare comodamente ognuna di queste ad uno dei 12 mesi dell’anno. Quindi nel corso dell’anno, il Sole attraversa i 12 segni astrologici convenzionali, ma percorre 13 costellazioni.

Costellazioni zodiacali
Nel corso dell’anno, il Sole attraversa i 12 segni astrologici convenzionali, ma anche la costellazione di Ofiuco

Ofiuco nella mitologia

Il termine Ofiuco deriva dal latino Ophiūchus, ovvero “colui che porta il serpente, serpentario”. La costellazione di Ofiuco rappresenta un uomo con un serpente avvolto attorno al corpo; in una mano tiene la testa del serpente, nell’altra la coda. Conosciuta fin dall’antichità, è una delle 48 costellazioni descritte da Tolomeo.

Ofiuco rappresenta il dio della medicina Asclepio (Esculapio per i Latini), figlio di Apollo. Secondo la mitologia greca, dopo aver scoperto un’erba portata da un serpente, Esculapio acquistò sorprendenti doti di guaritore, diventando così il più grande medico dell’antichità. Per questo motivo viene ricordato dalla leggenda come il primo medico della storia.

Ofiuco nella mitologia
Rappresentazione di Ofiuco: un uomo con un serpente avvolto attorno al corpo; in una mano tiene la testa del serpente, nell’altra la coda

Caratteristiche della costellazione di Ofiuco

La posizione nel cielo della costellazione di Ofiuco è tra lo Scorpione ed il Sagittario; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è da maggio, basso sull’orizzonte ad est, ad ottobre, basso sull’orizzonte ad ovest. Raggiunge il suo culmine, ad un’altezza di oltre 40° sull’orizzonte a sud, i primi giorni di agosto.

Le stelle principali della costellazione sono: α Ophiuchi, o Ras Alhague, stella bianca distante da noi 47 anni luce; η Ophiuchi, o Sabik, stella bianca distante 84 anni luce; ζ Ophiuchi, o Han, stella blu distante 458 anni luce; δ Ophiuchi, o Yed Prior, gigante rossa distante 170 anni luce; β Ophiuchi, o Cebalrai, stella arancione distante 82 anni luce.

La parte meridionale della costellazione di Ofiuco ricade sulla Via Lattea, in direzione del centro galattico. Per questo motivo la costellazione presenta numerosi ammassi stellari e diverse nebulose: gli ammassi aperti IC 4665 e NGC 6633, gli ammassi globulari M9, M10, M12, M14, M19, M62 ed M107, le nebulose planetarie NGC 6572, NGC 6309, NGC 6369 e la Nebulosa Pipa. Visibile anche la galassia doppia NGC 6240. La costellazione di Ofiuco contiene inoltre diversi sistemi planetari, ovvero diversi oggetti di natura non stellare che orbitano intorno ad una stella.

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Cos’è l’arcobaleno di fuoco? https://cultura.biografieonline.it/arcobaleno-di-fuoco/ https://cultura.biografieonline.it/arcobaleno-di-fuoco/#comments Mon, 27 Jan 2014 16:05:37 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9405 Secondo il mondo della scienza, può esistere un raro e straordinario fenomeno, quello dell’arcobaleno di fuoco che si estende in parallelo rispetto alla linea dell’orizzonte. Il suo nome scientifico è arco circumzenitale. Tale fenomeno si rileva solo in condizioni climatiche particolarmente fredde.

Arcobaleno di fuoco
Foto di un arcobaleno di fuoco: vederne uno è un evento rarissimo

La ragione della sua denominazione è molto semplice e chiara: quando si osserva il fenomeno da terra, si vede come l’arcobaleno, dal basso, presenti una fiamma colorata che brucia nel cielo e si ha la sensazione che in cielo si sprigionino delle fiamme colorate. Durante l’estate e a particolari latitudini è possibile individuare questi coloratissimi archi circumorizzontali.

Secondo la ricerca della scienza che si occupa di tali fenomeni, i raggi del sole che colpiscono i cirri, ossia le nuvole che si trovano a più di 6 mila metri di altezza, con un’inclinazione precisa di 58°, formano un alone e l’arco appare parallelo all’orizzonte. In seguito, i cristalli di ghiaccio esagonali delle nubi rifrangono la luce formando un prisma di enormi dimensioni.

Tra le prime testimonianze di questo fenomeno, una famosa foto scattata in Canada. In seguito, è stata la volta di Pilesgrove (New Jersey, USA), di Spoken Valley (Washington, USA) e di Dublin (Ohio, USA).

Inoltre a Londra, tra metà maggio e fine luglio, il Sole è abbastanza alto per 140 ore e a Los Angeles, invece, tra la fine di marzo e la fine di settembre, il Sole è superiore a 58 gradi per 670 ore, quindi è possibile riscontrare ed ammirare questo affascinante fenomeno di Madre Natura.

Ma a detta degli esperti, bisogna ricordare che gli “arcobaleni di fuoco”, non devono essere confusi con i comuni arcobaleni, dato che presentano colori molto più vivaci, grazie alla straordinaria interazione tra la luce ed i cristalli di ghiaccio, forme assolutamente differenti, capovolti rispetto i normali arcobaleni e sono molto più corti rispetto ai primi.

Non vanno nemmeno confusi con il fenomeno delle nubi iridescenti, che si vengono a formare solo in altocumuli o nubi lenticolari, quasi mai in cirri, anche se risultano avere una sembianza similare.

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La costellazione della Vergine https://cultura.biografieonline.it/costellazione-della-vergine/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-della-vergine/#comments Sun, 31 Mar 2013 20:26:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6655 La costellazione della Vergine, in latino Virgo, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Leone, ad ovest, e la Bilancia, ad est; visibile da febbraio, verso est, bassa all’orizzonte, fino a luglio, verso ovest, il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è verso giugno, alta nel cielo verso sud.

Costellazione della Vergine
Costellazione della Vergine

Le stelle principali della costellazione sono: α Virginis (Spica) stella azzurra, la più brillante della costellazione, distante dalla Terra 262 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); γ Virginis (Porrima) stella doppia giallastra, distante da noi 39 anni luce; ε Virginis (Vindemiatrix) stella gialla distante 102 anni luce; ζ Virginis (Heze) stella bianca distante 73 anni luce; δ Virginis (Minelauva) stella gigante rossa distante 202 anni luce; β Virginis (Zavijava) stella gialla distante 36 anni luce.

La costellazione della Vergine si trova in una regione lontana dalla scia luminosa della Via Lattea; per questo motivo è possibile osservare al suo interno un gran numero di galassie. L’agglomerato di galassie più ricco è il cosiddetto Ammasso della Vergine, distante 60 milioni di anni luce, che contiene la galassia gigante M87, una delle più grandi conosciute. Visibile anche la nota Galassia Sombrero (M104), una delle più fotografate nell’ambito della fotografia astronomica amatoriale. All’interno della costellazione è presente anche il quasar (contrazione di QUASi-stellAR radio source, radiosorgente quasi stellare) 3C 273, situato a 3 miliardi di anni luce da noi.

All’interno della costellazione sono altresì presenti diversi sistemi planetari: quello della stella nana gialla 70 Virginis, attorno a cui orbita un pianeta gigante gassoso, e quello della pulsar millisecondo PSR B1257+12 che possiede tre pianeti, con masse comprese fra un quarto e quattro volte la massa di Giove.

Nella mitologia, la costellazione della Vergine viene interpretata e rappresentata in diverse versioni: secondo una di queste, raffigura Astrea, la dea della giustizia, figlia del dio Zeus e della dea Temi; un’altra indica la Vergine come la dea Cerere, rappresentata con una spiga in mano, oppure associata a Persefone, dea dell’oltretomba poichè, nei mesi primaverili quando la costellazione è più visibile, esce dal mondo delle tenebre.

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Meteorite: cos’é? Etimologia e significato del termine https://cultura.biografieonline.it/cos-e-un-meteorite/ https://cultura.biografieonline.it/cos-e-un-meteorite/#comments Tue, 19 Feb 2013 11:46:37 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=6346 I meteoriti sono frammenti di meteoroidi, ovvero corpi celesti di natura extraterrestre più piccoli di un asteroide, che riescono a raggiungere la superficie terrestre, catturate dall’attrazione gravitazionale della Terra e che superano l’attrito con l’atmosfera. Il termine meteorite deriva dal greco e significa “che sta in alto nell’aria“.

Meteorite caduto in Russia nella regione di Cheliabynsk, sui monti Urali il 15 febbraio 2013
Foto del meteorite caduto in Russia nella regione di Cheliabynsk, sui monti Urali il 15 febbraio 2013

Entrando nell’atmosfera terrestre, i meteoroidi si surriscaldano a causa della pressione dinamica prodotta dalla compressione dell’aria e subiscono un processo di vaporizzazione ed erosione, processo chiamato ablazione.

I fenomeni luminosi visibili nel cielo quando i meteoroidi entrano nell’atmosfera sono chiamati meteore, che in alcuni casi possono illuminare a giorno estese zone di territorio. Le meteore particolarmente luminose sono dette bolidi.

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Oltre agli effetti luminosi, si possono manifestare anche fenomeni acustici, come forti boati o tuoni. L’onda d’urto generata durante la discesa del meteorite è dovuta alla violenta compressione dell’aria. I meteoriti che colpiscono la Terra producono un cratere da impatto detto cratere meteoritico e possono essere meteoriti ferrosi o rocciosi: i primi sono composti principalmente da leghe di ferro e nichel, i secondi composti prevalentemente da silicati, ovvero minerali composti da ossigeno e silicio, che sono i più diffusi sulla Terra e compongono le rocce. I meteoriti ferro-rocciosi contengono sia metallo che roccia.

I meteoroidi possono essere frammenti di asteroidi scontratisi fra di loro o anche frammenti di comete. Si suppone che alcuni meteoriti trovati sulla Terra provengano dalla Luna e da Marte, probabilmente a seguito di precedenti impatti di meteoriti con questi corpi celesti.

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La costellazione dell’Acquario https://cultura.biografieonline.it/acquario-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/acquario-costellazione/#comments Tue, 20 Nov 2012 20:34:01 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4801 La costellazione dell’Acquario, in latino Aquarius, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Capricorno a sud-ovest ed i Pesci a nord-est, ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è fra la tarda estate e l’inizio autunno, piuttosto bassa sull’orizzonte verso sud. È una costellazione di grandi dimensioni ma contiene stelle relativamente poco luminose.

La costellazione dell'Acquario
La costellazione dell’Acquario

Le stelle principali della costellazione sono: β Aquarii, Sadalsuud (“il fortunato dei fortunati”), stella gialla e la più luminosa della costellazione, distante da noi 612 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); α Aquarii, Sadalmelik (“il fortunato del re”), stella gialla che si trova molto vicino all’equatore celeste, distante 758 anni luce; δ Aquarii, Skat o Scheat (“stinco”), stella bianca distante 159 anni luce; ζ1 Aquarii (Sadaltager) stella doppia distante 103 anni luce; γ Aquarii, Sadachbia (“la stella fortunata delle cose nascoste”), stella distante 158 anni luce;

EZ Aquarii è un sistema formato da tre stelle nane rosse, distanti 11,26 anni luce. Le stelle γ, ζ, η e π Aquarii formano un gruppo di stelle, chiamato asterismo, che rappresenta l’Urna, la brocca piena d’acqua dell’Acquario.

Nella costellazione dell’Acquario sono visibili gli ammassi globulari M2 ed M72 e l’ammasso aperto M73; visibili anche due grandi nebulose planetarie: la Nebulosa Saturno (NGC 7009) chiamata così per via della sua somiglianza con il pianeta Saturno, e la Nebulosa Elica (NGC 7293), una delle più brillanti e fotografate della volta celeste.

Due sciami meteorici si originano dalla Costellazione dell’Acquario: le Eta Aquaridi, visibili da metà aprile a fine maggio, con picco di attività solitamente intorno al 5 maggio, e le Delta Aquaridi, visibili da metà luglio a metà agosto, con picco di attività intorno al 28 luglio.

La mitologia narra che la costellazione dell’Acquario rappresentava per gli egiziani il dio Nilo; mentre nella mitologia greco-romana, la versione più accreditata racconta che la costellazione era identificata nel giovane Ganimede, considerato il più bello della Terra, figlio del Re Tros, o Troo, da cui prese il nome la città di Troia, colui che versava il nettare divino da un vaso.

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La costellazione del Capricorno https://cultura.biografieonline.it/costellazione-capricorno/ https://cultura.biografieonline.it/costellazione-capricorno/#comments Thu, 08 Nov 2012 02:58:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4594 La costellazione del Capricorno, in latino Capricornus, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra il Sagittario, ad ovest, e l’Acquario, a nord ed est, ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è da metà estate a metà autunno, ad un altezza modesta sull’orizzonte verso sud. E’ riconoscibile dalle sue stelle più brillanti, che sono disposte a formare un triangolo.

Costellazione del Capricorno
Costellazione del Capricorno

In questa costellazione, il 23 settembre 1846, l’astronomo tedesco Johann Gottfried Galle, scoprì il pianeta Nettuno, vicino alla stella δ Capricorni (Deneb Algedi), grazie ai calcoli sulla posizione forniti dal matematico ed astronomo francese Urbain Jean Joseph Le Verrier.

L’origine del Capricorno è da ricercare ai tempi dei Babilonesi e dei Sumeri, che lo identificavano con la parte superiore avente le sembianze di una capra e la parte inferiore di un pesce. I Greci, che chiamarono la costellazione Egocero (capra cornuta), la identificavano con Pan, dio della campagna, delle selve e dei pascoli, mezzo uomo e mezzo capra.

Le stelle principali della costellazione sono: δ Capricorni (Deneb Algedi) la stella primaria, bianca, distante 39 anni luce da noi (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km), si trova all’estremità nord-orientale della costellazione; β Capricorni (Dabih) stella bianca multipla, distante 344 anni luce, si trova nella parte occidentale; α Capricorni (Algedi) stella doppia, composta dalle due componenti primarie, α1 Cap e α2 Cap, entrambe gialle; γ Capricorni (Nashira) stella bianca, distante 139 anni luce.

Nella costellazione del Capricorno è visibile l’ammasso globulare M30, mentre le galassie sono estremamente remote. Presente anche la stella nana denominata HD 202206 che possiede un sistema planetario composto da un pianeta che ha una massa oltre due volte superiore a quella del pianeta Giove, ma con un diametro equiparabile ad esso.

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La costellazione del Sagittario https://cultura.biografieonline.it/sagittario-costellazione/ https://cultura.biografieonline.it/sagittario-costellazione/#comments Tue, 30 Oct 2012 11:26:45 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=4371 La costellazione del Sagittario, in latino Sagittarius, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra lo Scorpione, ad ovest, ed il Capricorno, ad est, ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è in estate, molto bassa sull’orizzonte verso sud, da luglio fino a settembre.

Costellazione del Sagittario
Costellazione del Sagittario

E’ riconoscibile per la sua configurazione che ricorda una teiera. Le stelle principali della costellazione sono: ε Sagittarii (Kaus Australis) stella gigante blu, distante dalla Terra 145 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km) che rappresenta la parte bassa dell’arco in mano al Sagittario; σ Sagittarii (Nunki) anch’essa una gigante blu, distante 224 anni luce; ζ Sagittarii (Axilla) stella subgigante bianca, distante 89 anni luce; δ Sagittarii (Kaus Media) stella gigante arancione distante 306 anni luce, che rappresenta la parte centrale dell’arco del Sagittario; λ Sagittarii (Kaus Borealis) stella gigante arancione, distante 77 anni luce, che rappresenta la parte superiore dell’arco del Sagittario; π Sagittarii (Albaldah) stella gigante gialla, distante 440 anni luce; γ Sagittarii (Al Nasl) stella gigante arancione, distante 96 anni luce che rappresenta la punta della freccia.

Nella direzione della costellazione del Sagittario è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea; per questo motivo la costellazione presenta numerosi ammassi stellari e diverse nebulose: la Nebulosa del Cigno (M17), la Nebulosa Trifida (M20), la Nebulosa Laguna (M8), la Nebulosa Omega (M17). Contiene inoltre diversi sistemi planetari, ovvero diversi oggetti di natura non stellare che orbitano intorno ad una stella.

Il Sagittario, il cui nome significa arciere, è raffigurato come un centauro tendente un arco, metà uomo e metà cavallo. La mitologia narra che il Sagittario uccise lo Scorpione trafiggendolo con una freccia, per vendicare la morte di Orione, causata dalla puntura dello Scorpione.

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